12.00 Lettera 195 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

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  • Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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  • Carissimo figliuolo in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti forte e perseverante nella battaglia, acci che riceva la corona della gloria.
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  • E tu sai bene che solo ai perseveranti data la corona ed il frutto delle fatiche.
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  • Ma tu mi dirai: In che modo posso avere questa fortezza, conciosia cosa che io sia tanto debole, che ogni piccola cosa mi fa dare a terra?.
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  • Io ti rispondo e ti confesso che tu sei debole e fragile secondo la sensualit; ma secondo la ragione e la fortezza dello spirito, non cos; perch nel sangue di Cristo siamo fortificati: solo la debolezza sta nella sensualit.
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  • Possiamo dunque vedere per che modo s'acquista questa fortezza, poich ogni debolezza nella parte sensitiva. Dico, che per questo modo acquisteremo questa gloriosa virt della fortezza e lunga perseveranza.
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  • Poich la ragione fortificata nel sangue di Cristo, ci dobbiamo annegare in questo dolce e glorioso prezzo, vedendolo coll'occhio dell'intelletto, e lume della santissima fede nel vasello dell'anima nostra, conoscendo l'esser nostro da Dio, e la ricreazione, che Dio ci fece a Grazia, nel sangue dell'unigenito suo Figliuolo, dove ci fu tolta la debolezza.
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  • O figliuolo carissimo, riguarda e godi, che tu sei fatto vasello, che tieni il sangue di Cristo crocifisso, se tu lo vorrai gustare per affetto d'amore.
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  • O sangue pietoso! che per te si distill la pietosa Misericordia. Tu sei quel glorioso sangue dove l ignorante uomo pu conoscere e vedere la verit del Padre eterno, con la quale verit, e amore ineffabile, fummo creati all immagine e similitudine di Dio.
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  • La sua verit fu questa: perch partecipassimo e godessimo di quel sommo bene suo, il quale egli gusta in s. Nel sangue ci hai manifestata questa verit; e per altro fine non creasti l'uomo.
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  • O Sangue, tu dissolvesti la tenebra, e desti la luce all'uomo, acciocch conoscesse la verit, e la santa volont del Padre eterno. Tu hai empita l'anima di Grazia, onde ella ha tratto la vita, ed privata della morte eterna.
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  • Tu ingrassi l'anima del cibo dell'onore di Dio, e salute dell'anime; tu sazi d'obbrobri, desiderandoli, e portandoli per amore di Cristo crocifisso. Tu ardi e consumi l'anima nel fuoco della divina carit, cio che consumi ci che si trova nell'anima fuori della volont di Dio.
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  • Ma tu non l'affliggi n dissecchi per colpa di peccato mortale. O sangue dolce, tu la spogli del proprio amore sensitivo, il quale amore indebolisce l'anima che se ne veste; e lhai vestita del fuoco della divina carit: perch non pu gustare te, Sangue, che tu non la vesta di fuoco (perch tu fosti sparso per fuoco d'amore), accostandoti nell'anima.
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  • Perch amore non senza fortezza, n fortezza senza perseveranza: e per la fortifichi e conforti in ogni avversit.
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  • Adunque vedi, dolcissimo figliuolo, che questo il modo a venire a perfetta fortezza: che tu t'unisca nel fuoco della divina carit, la quale troverai nel Sangue. E nel sangue affoga e uccidi ogni propria volont.
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  • Allora, essendo accostato con la somma Fortezza, sarai forte e perseverante, e ucciderai la debolezza della propria sensualit; e nella amaritudine gusterai la dolcezza, e nella guerra la pace.
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  • Confortati, figliuolo, e non venire meno sotto la disciplina che Dio t'ha posta; tanto che sia venuta l'ora tua. Pensa che sempre a cavare il fondamento si dura maggiore fatica: fatto il fondamento, agevolmente si fa l'edificio.
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  • Tu fa il principio tuo; poi compiutolo di fare, agevolmente farai ogni altra cosa. Non voglio che ti paia duro: ma la durezza, che si dissolva con la memoria del Sangue.
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  • Porta, porta; sia fatto portatore. Ma tanto ti dico... Di questo per ne fa ci che lo Spirito Santo te ne fa fare. Ma a pena mi tengo che io non dica quella parola che disse Cristo. Spero che a luogo e tempo suo si far.
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  • E tu briga di fornire la navicella dell'anima tua, e d'empire il vasello del cuore, di Sangue.
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  • Altro non dico. Permani nella santa e dolce dilezione di Dio.
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