10.00 Lettera 50 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

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  • Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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  • Carissima suora e figliuola mia in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti vera serva e sposa di Cristo crocifisso. Serve dobbiamo essere, perch siamo ricomperate nel sangue suo.
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  • Ma non vedo che del nostro servizio noi possiamo fare utilit a lui; dobbiamo dunque fare utilit al prossimo nostro, perch egli quel mezzo dove noi proviamo e acquistiamo la virt. Sappi che ogni virt riceve vita dall'amore; e l'amore s'acquista nell'amore, cio levando l'occhio dell'intelletto nostro, e guardare quanto siamo amati da Dio.
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  • Vedendoci amare, non possiamo fare che noi non amiamo; amandolo, abbracciamo le virt per affetto d'amore, e coll'odio spregiamo il vizio. Sicch vedi che in Dio concepiamo le virt, e nel prossimo si partoriscono. Sai bene che nella necessit del prossimo tuo, tu partorisci il figliuolo della carit, che dentro nell'anima; e nella ingiuria che tu ricevi da lui, la pazienza.
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  • Tu gli doni l'orazione, singolarmente a coloro che ti fanno ingiuria. E cos dobbiamo fare: se essi sono a noi infedeli, e noi dobbiamo essere a loro fedeli, e fedelmente cercare la loro salute; amarli di grazia, e non di debito. Cio, che tu ti guardi da non amare il prossimo tuo per propria utilit; perch non sarebbe amore fedele, e non risponderesti all'amore che Dio ti porta.
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  • Ch come Dio t'ha amata di grazia, cos vuole che, non potendogli tu rendere questo amore, tu lo renda al prossimo tuo, amandolo di grazia, e non di debito, come detto . N per ingiuria, n perch tu vedessi diminuire l'amore verso di te o il diletto o la propria utilit, non devi tu diminuire n scemare l'amore verso del tuo prossimo; ma amarlo caritativamente, portando e sopportando i difetti suoi; con grande consolazione e riverenza guardare i servi di Dio.
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  • Guarda che tu non facessi come le matte e stolte, che si vogliono porre e a investigare e a giudicare gli atti e i costumi dei servi di Dio. Troppo degno di grande reprensione chi lo fa. Sappi, che non sarebbe altro, se non porre legge e regola allo Spirito Santo, volendo fare andare i servi di Dio a nostro modo; la qual cosa non si potrebbe mai fare.
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  • Pensi quell'anima che giunge a questo giudizio, che la barba della superbia non ancora fuori, n la vera carit del prossimo non v' ancora dentro; cio, d'amarlo di grazia, e non di debito. Adunque amiamo, e non giudichiamo i servi di Dio. Ancora, ci conviene amare generalmente ogni creatura che ha in s ragione: coloro che sono fuori della Grazia, amarli con dolore e amaritudine della colpa loro, perch offendono Dio e l'anima loro.
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  • Cos t'accorderai col dolce innamorato di Paolo, che piange con coloro che piangono, e gode con coloro che godono: cos tu piangerai con coloro che sono in stato di pianto, per desiderio dell'onore di Dio e salute loro; e godrai coi servi di Dio che godono, gustando Dio per affetto d'amore.
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  • Vedi dunque, che nella carit di Dio concepiamo le virt, e nella carit del prossimo si partoriscono. Facendo cos, che tu realmente, senza veruno amore o cuore fittivo, libero, senza veruno rispetto di propria utilit o spirituale o temporale, tu ami il prossimo; sarai vera serva e risponderai col mezzo del prossimo all'amore che ti porta il tuo Creatore; e sarai sposa fedele e non infedele.
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  • Allora manca la fede la sposa allo sposo suo, quando l'amore che deve dare a lui, lo d ad altra creatura. Tu sei sposa. Vedi bene, che il Figliuolo di Dio tutti ci spos nella circoncisione, quando si tagli la carne sua, dandoci quanto una stremila d'anello, in segno che voleva sposare l'umana generazione.
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  • Tu, guardando tanto amore ineffabile, lo devi amare senza veruno mezzo che sia fuori di Dio. Cos sei fatta serva del prossimo tuo, servendolo in ogni cosa, secondo la tua possibilit. Sicch di Cristo sei sposa, e del prossimo devi essere serva.
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  • Se tu sei sposa fedele; perch dell'amore che noi portiamo a Dio non possiamo fare utilit n servizio a lui, dobbiamo servire, come detto , il prossimo nostro di vero e cordiale amore. In altro modo n in altra forma noi possiamo servire.
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  • E per ti dissi ch'io desideravo di vederti vera serva e sposa di Cristo crocifisso. Altro non dico.
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