16.00 Lettera 309 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

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  • Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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  • Carissimo fratello in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio di vedervi fondato sopra la viva pietra, Cristo dolce Ges; perch in altro modo non si potrebbe porre edificio che bastasse; ma, giungendo il vento contrario, subito darebbe a terra.
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  • Ma l'anima ch' fondata in questa dolce pietra, cio che seguita la dottrina di Cristo crocifisso, non viene mai meno. Che dottrina questa che c'insegna il dolce e amoroso Verbo, il quale detto pietra viva? E dove ce la insegna? Non in delizie n in diletti del mondo, ma in su la mensa della santissima Croce.
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  • Questa c'insegna amare Dio in verit, odiando il vizio, e la propria sensualit che cagione del vizio; e amare la virt, ed esso Dio che cagione d'ogni virt. Ci insegna obbedire ai comandamenti della legge, e a farci venire in amore i consigli: ci fa concepire il desiderio di volerli acquistare in su la mensa della santissima Croce, dove l'anima si veste della carit di Dio e del prossimo suo.
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  • Ma attendete, ch questo non si pu imparare senza il lume, n senza l'obietto del libro. Onde ci bisogno che l'occhio dell'intelletto sia illuminato col lume della santissima fede, e il libro sia scritto, s che nella scrittura impariamo la dottrina.
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  • Se io guardo bene, carissimo fratello, Dio ci ha dato l'occhio dell'intelletto, e dentro il lume della fede; il quale lume non ci pu essere tolto n da dimonio n da creatura, se gi non ce lo togliamo coll'amore proprio di noi medesimi. E ci ha dato il libro scritto, cio il Verbo del Figliuolo di Dio; il quale fu scritto in sul legno della Croce, non con inchiostro, ma con sangue, con capoversi delle dolcissime e sacratissime piaghe di Cristo.
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  • E quale sar quell idiota grosso, di s basso intendimento che non le sappia leggere? Non ne so veruno, se non gli amatori propri di loro medesimi. E questo gli avviene non perch non sappiano, ma perch non vogliono. Sicch, egli scritto: onde noi troviamo nel capoverso dei piedi, ch'egli li ha confitti acciocch conficchiamo l'affetto in lui, spogliandolo d'ogni disordinata volont, che non cerchi n voglia altro che Cristo crocifisso.
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  • Volendo giungere al Padre eterno col mezzo di questa Parola incarnata, libro scritto; desiderando di portare ogni pena senza colpa, e pene di corpo e pene di mente quando Dio gli permette le molte cogitazioni e molestie dal dimonio, o battaglie delle creature, ogni cosa portare per gloria e lode del suo nome.
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  • E tenendo per questa via, seguiter e adempir in s quella parola che disse il nostro dolce Salvatore, quando disse: Nessuno pu andare al Padre se non per me. Egli la via e la verit; e chi va per lui, va per la luce, e non giunge alle tenebre. Per questo modo conficca i piedi dell'affetto suo; tenendo per la via della verit.
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  • Giungendo al costato di Cristo crocifisso, trova la vita della Grazia; perch, spogliato l'affetto dell'uomo, con odio santo, del vizio e della propria passione sensitiva (il quale odio ha trovato in questo libro scritto, che tanto egli l'odi, che egli lo volle punire sopra il corpo suo);
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  • egli trova l'amore cordiale delle vere e reali virt nel cuore aperto: la quale apertura manifest a noi il cordiale e affocato amore, facendoci bagno del sangue suo; il quale sangue fu intriso col fuoco della divina carit, perch per amore fu sparto; perch per amore dell'onore del Padre, e salute nostra egli corse, come innamorato, all'obbrobriosa morte della Croce, per compire l'obbedienza del Padre eterno.
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  • Bene vero, adunque, che c'insegna la dottrina in su la mensa della Croce; imparando da lui ad essere umile e mansueto di cuore: colla quale umilt e mansuetudine osserviamo i comandamenti dolci di Dio, e siamo obbedienti. Ove li abbiamo trovati? Nel libro. Con che lume? Col lume della santissima fede.
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  • Cos stiamo nella fame dell'onore di Dio e salute dell'anime; ricevendo in noi la vita della Grazia. A mano a mano noi leggiamo nel capo spinato di Cristo crocifisso, e nella bocca sua; crociando il capo spinato della nostra propria volont, che drittamente una spina che punge e tormenta l'anima che se ne corona, tenendo questo capo della perversa volont fuori della dolce volont di Dio.
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  • Nel dolce capo spinato di Cristo crocifisso perdiamo questa dolorosa spina. Allora troviamo la pace nella bocca sua: che nell'amaritudine del fiele e dell'aceto delle nostre iniquit le quali furono drittamente un fiele amarissimo e aceto che ci tolse la fortezza della Grazia; conformandosi l'anima nostra, e vestendosi della dolce volont di Dio, gustiamo la pace sua, la quale egli acquist con grande amaritudine; cio pacificando Dio coll'uomo, essendo stato lungo tempo in guerra con lui.
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  • E per dice il glorioso Paolo che Cristo benedetto nostra pace, facendosi tramezzatore tra Dio e l'uomo. Anco ci ammaestra il dolce Apostolo che noi ci riconciliamo e facciamo pace con lui, poich egli venuto, come nostro tramezzatore.
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  • Seguitando questa dolce e dritta via, riceveremo il frutto di questa pace in questa vita; mangeremo le mollicole della Grazia, e nella vita durabile vivande compiute e perfette, le quali danno perfetta saziet senza verun difetto. Onde volendocelo mostrare il glorioso dottore Agostino, dice che v' saziet senza fastidio, e fame senza pena.
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  • Di lunga la pena della fame, e il fastidio dalla saziet; poich, gustato che ha l'anima la pace, e giunta a tanto diletto, ella ha letto e legge continuamente nelle mani chiavellate del Figliuolo di Dio, facendo tutte le sue operazioni spirituali e mentali confitte nella volont di Dio, facendole per gloria e lode del nome suo.
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  • Se ella operazione mentale, che egli eserciti la mente sua in dirizzarla e ordinarla nella divina carit; sempre il cuore vi sta confitto con tutti quanti gli altri esercizi che la creatura piglia per giungere a virt in molti e diversi modi, secondo che Dio permette, ed egli atto a ricevere: tutte sono fatte col santo timor di Dio, confitte in Croce.
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  • Che gi non vorrebbe il vero servo di Dio adoperare e passare questa vita senza pena. Anco, vuole prendere la Croce sua, e seguitare Cristo con ogni verit, e con costanza e pazienza e lunga perseveranza fino alla morte; perch egli fondato sopra la viva pietra, e ha imparata la dottrina nel libro scritto, come detto , col lume della santissima fede.
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  • E per non s' ritirato per pena da perseverare nella virt: anco, si dilettato nelle pene, siccome l'umile Agnello che non si ritrasse dalla salute nostra e obbedienza del Padre per pena n per morte n per nostra ingratitudine, n per detto dei Giudei che dicevano: Discendi dalla croce, e ti crederemo.
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  • Questo adunque impara la dottrina della perseveranza da lui. Se non fosse fondato sopra questa pietra, volgerebbe il capo addietro, e temerebbe dell'ombra sua; in ogni cosa verrebbe meno. E per vi dissi che io desideravo di vedervi fondato sopra la viva pietra Cristo dolce Ges; e cos vi prego che facciate.
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  • E io son certa che se voi leggerete in questo libro dolce; il libro vostro, donde pare che siate s tribolato, non vi dar fatica veruna. Se il libro, v' detto che si scosti dalla verit e dalla dottrina dei Santi approvati dalla santa Chiesa, lasciatelo stare (o voi lo fate correggere) e non l'usate pi. Attenetevi a quelli che voi siete certo che si conformano con la verit.
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  • E se voi aveste pena di coscienza, facendovi vedere il dimonio, per farvi venire a confusione di mente: Mira quanto tempo sei stato in su questo errore! Tu ti credi avere servito a Dio, e tu hai servito e fatto riverenza al dimonio; non gli dovete credere, ma col lume vedere che Dio guarda la buona e santa volont con che noi adoperiamo; poniamoch il libro letto non fosse secondo Dio, perch solo la mala volont quella che fa il peccato, e altro no.
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  • Onde alla volont dato il peccato e la virt, secondo che ella ama o l'uno o l'altra. Adunque per nessuna di queste cose dovete stare in tanta afflizione; ma dovete levare ogni pena come uomo virile, come detto ; e con la dolcezza del dolce umile Agnello caccerete questa amaritudine. Altro non vi dico.
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  • Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio.
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