Transcript of 19.00 Lettera 360 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
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- Lettera 360
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- Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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- Carissima figliuola in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e
schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue
suo; con desiderio di vederti spogliato il cuore e l'affetto tuo
del mondo e di te medesima; per che in altro modo non ti potresti
vestire di Cristo crocifisso: perch il mondo e Dio non hanno
conformit insieme.
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- L'affetto disordinato del mondo ama la superbia, e Dio l'umilt:
ed egli cerca onore, stato e grandezza; e Cristo benedetto li
dispregi, abbracciando le vergogne, gli scherni e villanie, fame e
sete, freddo e caldo, fino alla obbrobriosa morte della Croce; e
con essa morte rese l'onore al Padre, e noi fummo restituiti a
Grazia.
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- Egli cerca di piacere alle creature, non curando di dispiacere
al Creatore; e Cristo non cerc mai se non di compire lobbedienza
del Padre eterno per la nostra salute.
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- Egli abbracci e si vest della povert volontaria; e il mondo
cerca le grandi ricchezze.
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- Bene dunque differente l'uno dall'altro: e per di necessit ,
che se il cuore spogliato di Dio, sia pieno del mondo: e se egli
spogliato del mondo, sia pieno di Dio. Cos disse il nostro
Salvatore: Nessuno pu servire a due signori. Ch, se serve all'uno,
in contento all'altro.
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- Dobbiamo dunque con grande sollecitudine levare il cuore e
l'affetto da questo tiranno del mondo, e porlo tutto libero e
schietto, e senza verun mezzo, in Dio: non doppio, n amore fatto
furtivamente; per chegli il dolce Dio nostro che tiene l'occhio suo
sopra di noi, e vede l'occulto segreto del cuore.
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- Troppo grande semplicit e mattezza la nostra. Perch noi vediamo
che Dio ci vede, ed giusto giudice, che ogni colpa punisce, e ogni
bene remunera; e noi stiamo come accecati, senza nessun timore,
aspettando quel tempo che noi non abbiamo, n siamo sicuri di
avere.
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- Ma sempre ci andiamo attaccando; e se Dio ci taglia un ramo, e
noi ne pigliamo un altro: e pi ci curiamo di queste cose
transitorie che passano come il vento, di non perderle, e delle
creature, che noi non ci curiamo di perdere Dio.
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- Tutto questo avviene per il disordinato amore che noi ci
abbiamo posto: onde, tenendole e possedendole fuori della volont di
Dio, in questa vita ne gustiamo l'arra dell'inferno.
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- Perch Dio ha permesso che chi disordinatamente ama, sia
incomportabile a s medesimo.
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- E sempre ha guerra nell'anima e nel corpo; perch pena porta di
quello che ha, per timore che ha di non perderlo; e per conservarlo
che non gli venga meno, saffatica il d e la notte: e pena porta di
quello che non ha, perch appetisce d'averlo; e non avendolo, n'ha
pena.
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- E cos l'anima mai non si quieta in quelle cose del mondo; perch
sono tutte meno di s.
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- Elle sono fatte per noi, e no noi per loro; e noi siamo fatti
per Dio, acci che gustiamo il suo sommo ed eterno bene.
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- Solo adunque Dio la pu saziare. In lui si pacifica, in lui si
riposa; per ch ella non pu desiderare n volere nessuna cosa che
ella non trovi in Dio; trovandola, non le manca che non trovi la
sapienza a saperglieli dare, e la volont a volerglieli dare.
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- E noi lo proviamo: perch non tanto che egli ci dia
domandandolo, ma egli ce lo diede prima che noi fossimo; per che,
non pregandolo mai, ci cre alla immagine e similitudine sua, e ci
ricre a Grazia nel sangue del suo Figliuolo.
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- S che, l'anima si pacifica in lui, e non in altro: per chegli
colui che somma ricchezza, somma sapienza, e somma bont, e somma
bellezza.
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- Egli un bene inestimabile; per che nessuno che possa estimare
la bont e grandezza e diletto suo; ma esso medesimo si comprende e
si stima. Sicch egli pu, sa e vuole saziare e compire i santi
desideri di chi si vuole spogliare del mondo, e vestirsi di
lui.
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- Adunque non voglio che noi dormiamo pi, carissima figliuola; ma
destiamoci dal sonno, perch il tempo nostro s'approssima verso la
morte continuamente.
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- Le cose transitorie e temporali e le creature voglio che tenga
per uso, amandole e tenendole come cose prestate, e non come cosa
tua propria. Questo farai traendone l'affetto; e altrimenti, no. E
trarre se ne conviene, se vogliamo partecipare il frutto del sangue
di Cristo crocifisso.
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- Onde, considerando me che altra via non c', dissi che io
desideravo di vedere il cuore e l'affetto tuo spogliato del
mondo.
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- Adunque, carissima figliuola, stccati in tutto da questi
legacci, acci che tu possa essere vera serva di Cristo crocifisso,
e sguiti la volont dolcissima sua. La quale volont t'invita alle
nozze di vita eterna, perch non vuole altro che la tua
santificazione.
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- Ma attendi, carissima figliuola, che ti conviene essere come
quelle vergini prudenti, e non come le matte, che sindugiarono fino
alle estremit a fornire le lampade loro, e per lindugiare trovarono
poi serrata la porta.
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- Ma le prudenti e sollecite, perch si erano attenute allinvito
dello Sposo, e lo amavano, si provvidero innanzi che il tempo gli
venisse meno.
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- Tu dunque, che devi essere sposa fedele, devi portare la
lampada del cuore tuo.
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- Il quale deve essere propriamente una lampada stretta da piedi,
e larga da bocca, cio stretto nell'affetto del mondo, e largo verso
Dio; e dentro l'olio della vera umilt, e il fuoco dell'ardentissima
carit, col lume della santa fede.
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- E per questo modo troverai aperta la porta, cio la porta del
Cielo, la quale sta serrata alle matte che s'indugiano allestremit
della morte, quando il tempo gli venuto meno.
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- Aperta la porta, troverai lo Sposo eterno, che ti ricever in se
medesimo; partecipando la bellezza e la bont sua, la sapienza sua e
clemenza, e la sua somma ed eterna ricchezza, che mai lo
impoverisce. Egli cibo che sazia l'anima; e, saziandola, sempre ha
fame; ma di lunga la pena della fame, e il fastidio della
saziet.
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- Dilettati, figliuola, di abitare in questa dolce patria: il
quale diletto riceverai col lume e col fuoco, e coll'olio
dellumilt, come detto , e coll'umile fedele e continua
orazione.
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- Studia alla vigilia della notte; fuggi le conversazioni,
ricovera in cella; taglia il parlare ozioso e vano del ricordo del
mondo, acci che la sua puzza non intossicasse l'anima tua. Macera
il corpo tuo col digiuno e con la penitenza: guardati del vestire e
del dormire delicatamente, acci che il cuore tuo non vada a vela
per vanit, e la carne non impugni contro lo spirito.
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- Con un odio santo e perfetta deliberazione che tu voglia Dio in
verit, ricalcitra a te medesima; fa' che la ragione impugni
continuamente contro la sensualit, e al demonio e al mondo;
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- Che so che ti daranno grandissime battaglie: ma non temere n
venir meno sotto questa disciplina; ma combatti virilmente,
confidandoti che, per Cristo crocifisso, ogni cosa potrai.
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- E per battaglie che ti venissero, non lasciare lesercizio tuo,
n venire a confusione; perch nessuna tentazione colpa se non in
quanto la volont consentisse. Conserva la volont tua, e legala con
la dolce volont di Dio; e goditi di stare in Croce con lo sposo
tuo.
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- Non ti dilettare in altro che nella Croce di Cristo crocifisso,
seguendolo per la via delle pene e degli obbrobri, scherni e
villanie. Empiti la memoria del ricordo del sangue; nel quale
sangue ogni cosa amara diventa dolce, e ogni grande peso leggero; e
non nessuna cosa s grave, n s grande tribolazione, che non si
porti.
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- Mi pare che n'abbi bisogno di avere cos fatta memoria, s perch
sei entrata nel campo della battaglia, e s per la tribolazione che
hai ricevuta per la morte del tuo fratello; della quale morte devi
avere allegrezza, e non amaritudine, per chegli ha compito il corso
suo, ed stato la vita dell'anima tua.
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- Dunque del tuo bene e del suo non ti devi dolere, ma rendere
gloria e lode al nome di Dio. Lascia i morti seppellire ai morti, e
tu segui Cristo crocifisso. Non dico pi qui.
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- Del desiderio tuo, il quale ho inteso che hai, d'essere vera
religiosa, il quale ho molto caro, cio, che tu sappi e voglia dare
dei calci al mondo, col giogo della santa obbedienza, ho risposto a
Neri dei modi i quali mi pare che tu abbia tenere. Egli dunque te
ne informer.
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- Delibera tu, in tutto, in te medesima di volere essere vera
serva di Cristo crocifisso.
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- Altro non ti dico. Permani nella santa e dolce dilezione di
Dio.
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- Fa' che tu usi spesso la santa confessione; e ritrovati alcuna
volta con le serve di Dio.
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