Dossier informare 09 2015

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno ANNO XXII - N.09 25 SETTEMBRE 2015 ANZIO: APPALTO RIFIUTI, LA ECOCAR VINCE IL RICORSO POMEZIA: INAUGURATA SCUOLA DELL’INFANZIA POMEZIA: NUOVO ASILO NIDO COMUNALE LITORALE: PER L’INCENERITORE DI ALBANO - RONCIGLIANO LA DECISIONE È RINVIATA AL 29 SETTEMBRE NETTUNO: LA CITTÀ DEL BASEBALL CON LO STADIO CHIUSO POMEZIA: ARRIVANO GLI ECO-COMPATTATORI ARDEA: ARRIVA LA FIBRA OTTICA DCR srl Raffaele Di Costanzo Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822 COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Rifiuti dal 1994 Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno hanno vissuto una stagione di grande sporcizia... T erminata ufficialmente l’estate, possiamo cercare di riflettere sui motivi per cui il nostro territorio, da Pome- zia a Nettuno, passando per Ardea ed Anzio, abbia vissuto una stagione particolarmente vergognosa da un punto di vista dell’abbandono dei rifiuti. La risposta emerge abbastan- za chiaramente: siamo un popolo pigro e sporcaccione. Non vogliamo le discariche e gli inceneritori, perché puzza- no, inquinano e fanno amma- lare, ma non vogliamo nean- che deturpare l’ordinata per- fezione delle nostre cucine con cinque bidoncini per separare i rifiuti. Preferiamo eleggere un punto a discarica per portarci i sac- chetti, senza stare a separare più di tanto, nei giorni e negli orari che più ci garbano e chissenefrega se facciamo ammorbare di puzza quella zona, se creiamo un’area di degrado che fa schifo a guar- darsi... è triste, ma è così che stanno le cose. I vacanzieri sono i peggiori. A pagina 27 -2

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Dossier Informare, periodico di informazione locale di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno. Uscita del 25 Settembre

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

ANNO XXII - N.09 25 SETTEMBRE 2015

ANZIO: APPALTO RIFIUTI, LA ECOCAR VINCE IL RICORSOPOMEZIA: INAUGURATA SCUOLA DELL’INFANZIAPOMEZIA: NUOVO ASILO NIDO COMUNALE

LITORALE: PER L’INCENERITORE DI ALBANO - RONCIGLIANOLA DECISIONE È RINVIATA AL 29 SETTEMBRE

NETTUNO: LA CITTÀ DEL BASEBALL CON LO STADIO CHIUSOPOMEZIA: ARRIVANO GLI ECO-COMPATTATORIARDEA: ARRIVA LA FIBRA OTTICA

DCR srlRaffaele Di Costanzo

Via del Parco 28ATor San Lorenzo - ArdeaTel. e fax 06/910 100 42

RTM: 339/1558822

COSTRUZIONIRISTRUTTURAZIONI

RESTAURI

Rifiutidal 1994

Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno hanno vissuto una stagione di grande sporcizia...Terminata ufficialmente

l’estate, possiamo cercaredi riflettere sui motivi per cuiil nostro territorio, da Pome-zia a Nettuno, passando perArdea ed Anzio, abbia vissutouna stagione particolarmentevergognosa da un puntodi vista dell’abbandono deirifiuti.La risposta emerge abbastan-za chiaramente: siamo unpopolo pigro e sporcaccione.Non vogliamo le discariche egli inceneritori, perché puzza-no, inquinano e fanno amma-lare, ma non vogliamo nean-

che deturpare l’ordinata per-fezione delle nostre cucine concinque bidoncini per separarei rifiuti. Preferiamo eleggere un puntoa discarica per portarci i sac-chetti, senza stare a separarepiù di tanto, nei giorni e negliorari che più ci garbano echissenefrega se facciamoammorbare di puzza quellazona, se creiamo un’area didegrado che fa schifo a guar-darsi... è triste, ma è così chestanno le cose. I vacanzierisono i peggiori.

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02 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

dossier in formaretorna in distribuzione

il 30 OTTOBRELettere e comunicati devono pervenire entro il 19/10LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 10 OTTOBRE

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sabato chiuso

Anno 22o - Numero 09 del 25 SETTEMBRE 2015 - 253ª uscita

18.09.201524.09.2015

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oderint dum metuant(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

Satira 03dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015• Sembra che a Lavinio le potature egli sfalci vengano ritirati solo su preno-tazione, invece che a giorni fissi comeviene fatto in tutto il resto del mondo.• Al porto di Anzio hanno rubato duebitte che, per chi non lo sa, sono queifunghi pesantissimi che servono perl’attracco delle navi. Essendo le ban-chine tempestate di telecamere, cidomandiamo se queste funzionano osono lì solo per finta. Dal numero dipescatori che stazionano sotto i cartellidi divieto di pesca pensiamo che le tele-camere siano sempre spente...• ERRATA CORRIGE. Questo lam-

pione stradale in stile torre di Pisa sitrovava a Lido dei Pini, sulla stradaLitoranea. Nello scorso numero loabbiamo segnalato nella sezioneArdea, auspicandone la sistemazione.Siamo stati informati, dalla ditta chesi occupa della manutenzione dellapubblica illuminazione rutula, che illampione pendulo in questione sitrova, invece, oltre il confine e quindiricade nel territorio di competenzadel Comune di Anzio. Ci scusiamo perl’errore... e ne approfittiamo persegnalare che j’hanno già dato ‘n’ad-drizzata...

ANZIO

NEI PARAGGI

Anzio, Villa Albani

Bitta

sulla Pontina

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• Pensilina della fermata dell’autobussita in largo Columella. Rifatta a giu-gno, imbrattata ad agosto... ripulita asettembre dai Retake Pomezia.

• Intorno al bosco di Foglino sono com-parsi questi cartelli, a quanto parefalsi... un fungarolo che vuole evitareogni concorrenza?

• Sicuri che si possa giocare a Tetris 3Dsu suolo pubblico?

• Questo imbrattatore ha perso sicura-mente la capacità di coniugare i verbi.

04 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015 Satiraoderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

POMEZIA

NETTUNO

• La norma universalmente accettata èche la numerazione dei numeri civiciinizi dalla parte più vicina al centrodella città e si estenda verso la perife-ria. A Nettuno sembra che non sia così,perlomeno in via Lago Maggiore, stra-da a fondo cieco. Con la nuova nume-razione avviene il contrario, così ilnumero 2 è diventato 105. Immaginia-mo il possibile disagio nel caso di soc-corsi d’urgenza.• Il silenzio del commissario prefettizio.Da quando si è insediata a Nettuno, ilcosiddetto ufficio comunicazione, cherelazionava alla stampa le principaliattività amministrative, ora tace.Vorremmo avere notizie su come si stasvolgendo l’amministrazione di unComune di circa 50.000 abitanti.

• C’è crisi... a via Modena si freganopure i pezzi di plastica dei dossi artifi-ciali... nun se butta gnente...

ARDEA

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05dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

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06 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

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• Villa Sangallo.

• Via Livatino

• Piazza Califano.... bah, pare un po’bruttarella e sgarupata...

Satira 07dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

AmministrazioneDI FIORI 1 2 2 9

data inizio: 11 maggio 2012 •

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fattain 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenzariceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

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di Sabrina Ferro

Elaborazione dati contabili

NETTUNO

ARDEA

• Villa Albani: “V” pendula segnalatada Anziodiva.

• Semaforo di Lavinio mare: monconedi vecchio palo, cavi scoperti, protettisolo da una piattina. Segnalato daAnziodiva.

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08 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015 Satira oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• Via Cattaneo: contatore-contenitorea scomparsa per lattine...

• In uno studio medico di Lavinio...semplicità di acesso!

• Capraro: «Con questa delibera laTASI passa al massimo senza che ven-gano erogati i servizi, il 90% del territo-rio cittadino non ha l'illuminazionepubblica e le strade sono piene dibuche». Abate: «Voi avete strozzato icittadini, e tu Quartuccio non hai capitoper quale motivo stai al mondo. Leiinvece sindaco ha fatto parte dei debitifuori bilancio prodotti dalle altre ammi-nistrazioni. Questi debiti dovete avere ilcoraggio di addebitarli a chi li ha fatti,ai responsabili e ai dirigenti, perchémolti di questi debiti sono per quelleopere del 2011 che ti hanno fatto vince-re sindaco». Ancora Abate: «Sindacoci vorranno altri 20 anni prima di ripia-nare i danni che hai fatto, e il dissestolo avete evitato perché altrimenti nonavreste potuto ricandidarvi per diversianni». Prosegue Abate: «Avete litigatoper mesi soltanto per alzare la posta suitrasporti, e per quanto riguarda ilFondo Comunale di Solidarietà ti ricor-do sindaco che a Pomezia e Aprilia isoldi li prendono, mentre a noi li tolgo-no». Quartuccio, indicando Abate:«Quello li, Tonino, è proprio un omino.Tu caro Abate sei stato bocciato più diuna volta anche dalle urne, quindi èmeglio che te dai all'ippica. Sei unomino e tale rimani, sei un buffone».Zoro: «Presidé, lei deve fa il presidente,a me le dispute personali non mi inte-ressano. Nessuno qua conosce i debitifuori bilancio che vanno approfonditimeglio e i responsabili perseguiti, e leipresidé adesso deve andare al bagno, haascoltato due ore de stronzate e adessomi vuole far smettere a me». Capraro:«Presidente, dopo aver fatto dire ore dicavolate a tutti adesso dice a Policarpodi attenersi al punto, allora le dico mache è ubriaco?»

• Parcheggio pubblico di via del Colle: secondo voi, si stanno fregando le gratemetalliche della recinzione... o cosa?

NETTUNO

ANZIO

ARDEA

• Ingresso al bosco diTre Cancelli, vicino lastatua del Cristo.

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09dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

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10 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015 Satira

• Non per essere pignoli, ma... unposto diverso dal marciapiede permettere i contenitori degli abitidismessi... proprio non si trova?

• Bar con cartello che avvisa che dopole 22 gli alcolici costano 1 euro in piùed il caffé 20 centesimi in piú. In quelmomento l’unico italiano, oltre noi, éun ragazzo che si rivolge alla baristarimescolandosi i testicoli...

oderint dum metuant(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

• L’Uomo Ragno ha chiesto la verificaper gli occupanti senza titolo di unalloggio comunale, ventilando nell’e-sposto un possibile e ingente danno allecasse dell’ente per mancato introito.Una vecchia storia da mettere a posto,si accerti giustamente chi ha titolo astare ed anche ad acquistare nel caso incui abbia versato all’ente quanto dovu-to in pigione passata. Per gli altri chevengano presi i provvedimenti del caso,verificata la eventuale posizione debito-ria nei confronti del Comune e sanzio-nato chi è stato inadempiente. Per qual-che benestante che occupa da decennila casa comunale consigliamo qualcheminuto all’angolo della vergogna.• Pollicione e Quartuccio, sembra,pare, dicono, che vonno cambià i loroassessori, uno o forse tutti e due.Magari alla fine nun ne cambia nessu-no, però ‘sti balletti ar teatrino nunc’hanno mai termine. Che spettacolo,che maraviglia, venghino signori, ven-ghino ad ammirare.• C’avemo problemi puro pe attappàle buche, epperò trovamo er tempoper fa ‘a piazza intestata ar Califfo,che poi manco tanto facile è stato.Certo, er maestro è sempre er mae-stro, però forse poteva attendere unartro po’.

ARDEA

POMEZIA

ANZIO

D@L WEB

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11dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

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Alla scoperta di sapori inesploratiDal 5 agosto, a Tor San Loren-

zo, gli amanti dell’enogastro-nomia hanno un nuovo punto diriferimento, dove deliziarsi nellascoperta di sapori inesplorati. Sitratta di un negozio di ricercatez-ze, nato dal sogno di DavidePersechino, che l’amore per ilbuon vino e la buona tavola ce l’hanel DNA. Si chiama Enogastro-nauta ed ha mandato in visibilio,fin dal primo giorno di apertura,gli esperti di Foodwineadvisor, chenon hanno esitato ad inserirlo inquella che definiscono la rivolta delgusto del litorale laziale.Si tratta di un elegante locale cheoffre un’accurata selezione di vini,acque minerali, birre e chicchegolose, a cui si aggiungono le ostri-che francesi ed i crostacei dell’astadi Anzio. Le prelibatezze possonoessere degustate all’interno o neldehors, comodamente seduti suidivani.«Durante l’inaugurazione, Maximi-liano Cotilli ha dato un validissimoe competente contributo alla riuscitadell’evento - scrive Foodwineadvisor- tramite un seguitissimo showcooking in aggiunta alla prepara-zione di un notevole tonno marina-to. Fortunati i partecipanti che sisono potuti deliziare con ostriche ago-go.» Tra queste vi era anche laBella di Anzio, l’ottima ostricalocale, allevata fin dai tempi del-

l’antica Roma. Spettacolare laselezione di vini di alto livello,offerti in degustazione: dall’eccel-lente Ansonaco di Carfagna, allaRiserva del Fondatore 2002 diGiulio Ferrari, alle grandi birre diSt. Sixtus. La XII (12) è da provarealmeno una volta nella vita.Raccontare l’esplorazione del

gusto non può rendere giustizia aisapori ed ai profumi, quindi, peraverne un’idea precisa, occorreindubbiamente sperimentare inprima persona! Sarà come atterrare in un nuovopianeta, dedicando a se stessi ungoloso momento di coccola senso-riale.

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Page 12: Dossier informare 09 2015

POMEZIA Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataal sindaco Fucci da Antonio Maniscalco,

portavoce dell’Associazione ‘Pomezia Riparte Adesso!’. «...con la presente vorrei segnalare, in maniera collabo-rativa e non assolutamente strumentale, la necessità di

intervenire nei lavori di ristrutturazione e riqualificazionedella rotatoria stradale attualmente in corso in LargoBrodolin, nel quartiere Nuova Lavinium in fondo a Via AlcideDe Gasperi, al fine di assicurare maggior sicurezza e tutela siaagli automobilisti sia ai pedoni che transitano nella zona inoggetto.A tal proposito, come peraltro si evince dalle immagini che viallego in copia, è a nostro avviso necessario ed opportunointervenire subito con una revisione del progetto esecutivo perciò che riguarda l’abbattimento delle barriere architettonichesugli attraversamenti pedonali che, sempre a nostro avviso,sono stati probabilmente sottovalutati dal progettista dell’opera.Difatti, a lavori esecutivi abbastanza avanzati, con un semplicesopralluogo si può facilmente notare che, dei cinque attraver-samenti pedonali intorno alla piazza soltanto uno, Via LuigiEinaudi, è stato predisposto con gli scivoli per il passaggio dicarrozzine per disabili su ambedue i lati, per permettere agil-mente di scendere dal marciapiede, attraversare la strada erisalire sul lato opposto.Per quanto riguarda invece gli attraversamenti pedonali suVia Alcide de Gasperi, Via Giuseppe di Vittorio, Via PalmiroTogliatti (parzialmente) e Via Agostino de Pretis si stannoposizionando i marciapiedi senza prevedere l’abbattimentodelle barriere architettoniche in prossimità dei singoli attraver-samenti pedonali.Pertanto voglio segnalare alle persone in indirizzo la necessitàdi intervenire per tempo affinché, prima del fine lavori, siaapprovata una variante che preveda l’abbattimento delle bar-riere architettoniche in prossimità degli attraversamenti pedo-nali su tutte le vie di accesso a Largo Brodolin.Confidando in un vostro tempestivo e fattivo intervento perevitare eventuali future disgrazie e/o danni a persone o cose,anticipatamente ringrazio anche a nome di chi utilizzerà taliopere.»

12 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

Eliminare le barriere architettonicheVia De Gasperi

Via Di Vittorio

Via Togliatti

Via De Pretis

ö@

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ARDEA L’amministrazione DiFiori, dopo un lungo

periodo caratterizzato da vivaci ten-sioni politiche, soprattutto internealla maggioranza, è riuscita adapprovare il bilancio previsionaleper il 2015. L’atto avrebbe dovuto essere giàstato approvato alla fine di maggio,ma le interminabili discussioni tra lefila della maggioranza hanno pro-tratto lo stesso ben oltre il limitemassimo temporale per la sua accet-tazione dall’assise comunale,rischiando addirittura di essere infi-ciato dalla Prefettura. Vasta e complessa era la tipologiadei problemi da affrontare, tra cuila nuova contabilità armonizzata cheha imposto ai Comuni di calcolarele entrate e le uscite nello stessoesercizio in cui arrivano a scadenzae in base alla loro esigibilità. Il pas-saggio più delicato, tuttavia, è statoquello della formazione del Fondo disolidarietà comunale: si tratta, daparte degli enti locali, della obbliga-toria partecipazione a questo fondoa carattere nazionale in forza del38,23% del presunto gettito IMUrispetto al totale degli immobili pre-senti nel territorio comunale. Pertanto, se poniamo uguale a 100questo totale e se consideriamo chein genere a causa dell’evasione/elu-sione fiscale questo valore si riduce acirca 70, ecco che abbiamo un38,23% applicato al valore 70 anzi-ché a 100, risultando quindi ancorapiù alto e gravoso per l’ente e, acaduta, per la cittadinanza tutta. Per avere un’idea più precisa sul-l’argomento basti pensare che nel2014 tale prelievo è stato di circa 7milioni di euro e che nel 2015 siamoarrivati a 8 milioni, quindi nel bien-nio 2014-2015, cioè da quando èentrata in vigore tale assurda leggesul FSC, Ardea ha subito un prelie-vo forzoso da parte dello Stato diben 15 milioni di euro, una cifradavvero notevole.Avendo in passato presentato deiconti in ordine e quindi essendo

stata Ardea, al pari di tanti altri entilocali d’Italia, classificata tra iComuni virtuosi, ha subito questoprelievo secco da parte dello statoproprio per andare a rimpinguare lecasse di altri Comuni che inveceavevano i conti in rosso. Insomma, vale il vecchio assuntonapoletano che bisogna sempre chia-gnere miseria col capo famiglia disoc-cupato e con i figli malati ‘e core.L’esempio partenopeo non è casua-le: proprio il Comune di Napoli,infatti, i cui conti sono regolarmentein rosso, versa al FSC circa 101milioni di euro e ne riceve ben 324. Forse non è un caso che i 20 Comunid’Italia che dominano la classifica diquelli che ricevono più risorse dalloStato in base al meccanismo del FSCsi trovino tutti al sud. Il paradosso di tale strumento che,solo all’apparenza, è di solidarietà, èche dopo pochi esercizi getta prati-camente sul lastrico anche queglienti che erano stati classificati vir-tuosi a seguito dei loro bilanci inattivo. Detto in altri termini: seArdea è riuscita ad evitare il disse-sto per l’anno in corso, nonostantegli 8 milioni prelevati cash dalloStato e nonostante gli altri 7 milionigià prelevati similarmente nel 2014,come potrà evitare la bancarottaper il 2016 se questo andazzo nonviene cambiato in qualche modo? Questa sarà infatti la vera scommes-sa per il prossimo futuro, non sol-tanto per Ardea ma anche per i2700 Comuni italiani che sono incondizioni similari, cioé che versanoallo stato il 38,23% del proprio get-tito IMU senza ricevere in cambioalcunché, oppure cifre largamenteinferiori al versato, pertanto questienti sono diventati ipso facto finan-ziatori dello Stato. Poi, naturalmente, vanno considera-ti i problemi locali: dai debiti fuori

bilancio prodotti nell’ultimo venten-nio di gestione comunale, alcuni deiquali recentemente rientrati in totoo in parte grazie alla mediazionedell’amministrazione con gli altrienti creditori (come la Regione percirca 3 milioni di euro di acqua ero-gata) o con le ditte che avevano ese-guito lavori in passato per ilComune. Tutto ciò però non è stato sufficien-te ad evitare un nuovo aumentoTASI e TARI da parte dell’ammini-strazione al fine di poter chiudere ilbilancio 2015. Un aumento che sicu-ramente urterà i contribuenti, per-ché non corrisponde ad alcun incre-mento del servizio.Il sindaco ha comunque dichiaratoin consiglio: «Per senso di responsa-bilità la maggioranza ha cercato dievitare il dissesto finanziario... andre-mo a pagare vecchi debiti fuori bilan-cio prodotti dalle passate amministra-zioni, le quali li avevano nascostisotto il tappeto e che la Corte deiconti ci ha indicato di mettere inbilancio... la maggioranza, a malin-cuore, deve aumentare le tasse che,però, da qui a gennaio cercheremo diabbassare». Certo, per dare vera-mente corpo a una discussione diquesto tipo sarebbe stato opportunoandare a sviscerare i debiti fuoribilancio, uno per uno, capire come,quando, perché e da chi sono statiprodotti, certificando quelli chehanno avuto un iter corretto contutti i pezzi di carta al seguito e nonriconoscendo, invece, quelli incerti edalla dubbia legittimità. Fatto ciò,dulcis in fundo, bisognerebbe invia-re il tutto alla Corte dei conti per leprocedure di rito. Per fare un’ope-razione del genere, però, a molti inmaggioranza nun je regge proprio ‘apompa e così, semplicemente, vienfatto sorriso avverso cattiva sorte. Le opposizioni, in consiglio, hannocontestato a lungo l’aumento delletasse a fronte di un non aumento deiservizi e dell’assenza di opere pub-bliche, ma la discussione ha presopiù la via dell’insulto personale chenon quella del dibattito tecnico equesto non ha giovato alla discussio-ne nel suo insieme. Adesso, a bilancio approvato, nellemore del FSC e del Patto di stabilitàinterno bisognerà vedere se l’ammi-nistrazione riuscirà a reperire fondisufficienti almeno per procedere conuna serie di interventi nel settoredelle opere pubbliche, a carattere diurgenza: quali, ad esempio, alcuneriparazioni fognarie, la pulizia ditratti intubati per la raccolta delleacque meteoriche, la partenza deilavori del piccolo depuratore diMontagnano, della fognatura allaCastagnetta, etc, solo per citarnealcuni. Nel frattempo sembra che FI inten-da procedere ad un parziale rimpa-sto di giunta, forse su pressione deiconsiglieri Quartuccio e Giordani,che vorrebbero riconosciuti altrinominativi tra gli assessori forzistie, d’altro canto, proprio Quartuccioqualche tempo addietro dichiarò

che non riconosceva i nominativiproposti da FI come propri. Stare-mo a vedere.Per concludere, due parole sullepolemiche emerse in consiglio sullamancata messa in funzione delgrande depuratore dei CastelliRomani, in quanto il sindaco DiFiori ancora non appone la propriafirma sull’atto che consentirebbel’apertura del diaframma dellastruttura (già terminata e insistentesul territorio ardeate).Si tratta di spezzare una lancia infavore del primo cittadino e del suotemporeggiare, che ha una logica dipubblica utilità, almeno in questocaso. La Regione Lazio, alcuni anni fa, siimpegnò per iscritto a versare nellenostre casse comunali ben 11 milio-ni di euro in opere pubbliche a titolodi indennizzo per l’ubicazione delmega impianto su Ardea. Purtrop-po, ad oggi, via della Pisana haesborsato meno di 4 milioni rispettoagli 11 promessi e sottoscritti, equindi se il sindaco, per ipotesi,domani mattina firmasse per l’aper-tura del diaframma, sarebbe prati-camente sicuro che ad Ardea i rima-nenti 7 milioni di euro non arrive-rebbero mai più.Ergo il protrarre la trattativa daparte del sindaco con la Regionepotrebbe ottenere il risultato di fargiustamente incamerare al Comunequanto pattuito con via della Pisanain precedenza, diversamente... saràstata una inutile perdita di tempo.

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Bilancio approvato: Di Fiori va avantidi Luca Valente Ma il Fondo di solidarietà

comunale manderà co-munque Ardea in dissesto:il problema è solo rinviato.

FSC: 7 i milioni di euro pre-levati dallo Stato nel 2014,8 milioni di euro nel 2015...come riuscire far frontead una tale immensa fuo-riuscita?

ARDEA L’Associazione Ipf(Istituto per la fami-

glia) in collaborazione con l’Asso-ciazione Bethel ha provveduto inquesti giorni a donare 40 quintalidi pesche e 150 di quintali di uvaalla città di Ardea. La Onlus, di cui il pastore evangeli-co Archetto Brasiello è il referenteterritoriale nel nostro Comune, hacoordinato insieme ai volontaridelle associazioni e all’assessoratoai servizi sociali l’assegnazione diquesta frutta alla rete del terzo set-tore. Si tratta di frutta che rientranelle ‘eccedenze’ dell’Unione euro-pea, cioè di prodotti agricoli che ilmercato non riceve - a causa dellamancata domanda - e che l’Ue sta-bilisce di poter distribuire agli indi-

genti. «È un’attività che facciamoda tempo e che continueremo a fare,nell’ottica della nostra missione, asostegno delle fasce sociali più debo-li», ha spiegato il presidente di Ipf,Claudio Zappalà. «Ringrazio l’associazione Ipf per ilsuo impegno - ha detto l’assessorealle politiche sociali, Riccardo Iotti- Abbiamo mosso la rete del terzosettore per fare in modo che questiprodotti deperibili potessero esseredonati a chi ne ha bisogno».Per informazioni per prendereparte a questa iniziativa è possibilecontattare il Suap al recapitotelefonico 06913800 (selezionandole indicazioni della voce guida cheportano all’area economico-finan-ziaria).

190 quintali di frutta per gli indigenti

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Nuova scuola media

POMEZIA Il 14 settembre hasuonato per la pri-

ma volta la campanella della nuovascuola media di Santa Palomba, invia Fiorucci. Primo giorno di scuolaper 16 ragazzi della classe 1ªA eprimo ingresso per docenti, genitorie personale scolastico nella nuovastruttura inaugurata proprio questamattina dal Sindaco Fabio Fucci,dalla vice Sindaco Elisabetta Serra edalla Preside Maria Parisi. «Un gior-no importante per voi studenti - hadetto il primo cittadino ai ragazziche lo hanno accolto con un piccoloconcerto di voci e flauti - Non soloperché oggi inizia il vostro percorsonella scuola media, ma anche perchévoi siete in assoluto i primi ragazzi asedere sui banchi di questa nuovascuola. Avete quindi l’onere e l’onoredi trasformare questo anno scolasticoche sta iniziando in un anno eccezio-nale, di studio e divertimento».«Poco più di un anno fa - ha aggiunto

il vice sindaco Elisabetta Serra - citrovavamo in questo edificio scolasticodurante l’Open Day in un clima deci-samente più teso. Oggi, in questaatmosfera di festa, siamo felici di averraggiunto un rapporto di collaborazio-ne e scambio virtuoso con il quartieree di inaugurare finalmente la scuolamedia dell’istituto comprensivo diSanta Procula».Presenti infatti anche i comitati diquartiere Santa Palomba e RomaDue, oltre agli insegnanti dell’istitutocomprensivo ed ai genitori deglialunni.«Abbiamo fortemente voluto chequesta scuola aprisse le sue porteagli studenti - ha concluso il sindaco- e siamo certi che diventerà unpunto di riferimento importante peril quartiere, non solo per i ragazziche la frequenteranno, ma anche perle associazioni ed i cittadini che vor-ranno utilizzare le aule ed i locali adisposizione».

NETTUNO La buca di piazzaBattisti prima opoi qualcuno la dovrà chiudere ed icosti graveranno sui nettunesi, chenel frattempo si trovano a doversubire un rincaro dei costi per l'i-struzione dei figli. Da quest'annoentrano in vigore gli aumenti fissatidal commissario prefettizio. Si trat-ta di rincari che vanno dal 25% perla refezione scolastica, al 30% peril trasporto, al 10% per l'asilo nido.Sono state definite 5 fasce di reddi-to ISEE e ci saranno dei piccolisconti per le famiglie con più figli.

RincariARDEA L’ufficio postale diArdea centro, sullaRocca, è aperto anche di pomerig-gio, dal lunedì al venerdì, dalle ore8.20 alle 19.05. Fino al 16 settembreil personale è stato anche imple-mentato, per compensare i disagiderivanti dalla chiusura tempora-nea dell’ufficio di Tor San Lorenzo,dove, a causa di una rapina, ilpostamat ed alcuni ambienti internisono stati distrutti, rendendo neces-saria una lunga fase di lavori diripristino.

Ufficio postale Rocca apertura pomeridiana

ANZIO Il Tar del Lazio si è espresso sull’appalto dei rifiuti, acco-gliendo il ricorso presentato dalla ditta Ecocar, vincitrice delbando, esclusa perché colpita da interdittiva antimafia. L’interdittiva èuna misura prefettizia a carattere preventivo che prescinde dall’accer-tamento in via definitiva di singole responsabilità penali nei confrontidi soggetti che hanno rapporti con la pubblica amministrazione. Nonprova che in una azienda si sia infiltrata la mafia, ma indica che esisto-no elementi per supporre un tentativo di ingerenza (vedi sentenzeConsiglio di Stato). Il provvedimento prefettizio emesso nei confrontidella Ecocar, e dall’azienda contestato, ha portato alla nascita di unaserie di cause circa le quali non si capisce, ovviamente, un tubo.Tuttavia abbiamo compreso che il Tar ha stabilito che la vincitricedella gara di appalto è la Ecocar. Posto che sia una decisione definitiva,parola che nel sistema giuridico italiano è circondata da un alone dipunti interrogativi, ora la vincitrice dovrà occuparsi del servizio alposto della Camassa Ambiente, seconda classificata in gara, che opera-va in deroga.

Appalto rifiuti

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POMEZIA Sono in dirittura diarrivo i lavori delnuovo asilo nido comunale pressol’ex casale Balducci di NuovaLavinium. La struttura, che puòospitare circa 70 bambini da 0 a 3anni, aprirà ufficialmente l’annoeducativo il prossimo ottobre. «I lavori procedono in maniera spedi-ta - spiega l’assessore VeronicaFilippone - Questo intervento, finan-ziato da fondi comunitari per

1.280.000 euro, riqualifica un’areaabbandonata da anni in un quartiereche sta rinascendo, e risponde inmaniera concreta alle esigenze dellefamiglie di Pomezia».«La gestione del servizio dell’asilonido comunale - spiega l’assessoreEmanuela Avesani - è stata affidataalla Pomezia Servizi spa, nelle moredell’imminente costituzione dellaSocio Sanitaria Pomezia, per 5 annirinnovabili. Ieri il cda ha deliberato

l’avvio di una selezione pubblica, pertitoli ed esami, per la formazione diuna graduatoria da utilizzare perassunzioni a tempo determinato e/oindeterminato in qualità di educatoredell’asilo nido, vista l’impossibilità direperire all’interno dell’azienda per-sonale specializzato con tale qualifi-ca, oltre quello già operante all’asilonido comunale ‘L’isola che nonc’è’». L’avviso pubblico è consultabile sulsito della Pomezia Servizi spa(www.pomeziaservizi.it) e sul sitoistituzionale del Comune di Pomezia(www.comune.pomezia.rm.it). «Con il nuovo asilo nido comunale -conclude il sindaco Fabio Fucci -non solo restituiamo alla città un’a-rea di oltre 7.000 metri quadri com-pletamente riqualificata, ma fornia-

mo alla cittadinanza un servizio fon-damentale per la gestione della vitalavorativa e familiare e per la crescitadei più piccoli. Con l’apertura delnuovo nido riusciremo infatti adaccogliere tutti i bambini in gradua-toria ed a riaprire, a breve, i terminidel bando per ospitarne altri. Inoltre,con la selezione pubblica per gli edu-catori, si avvia un processo di buonaoccupazione sul territorio che garan-tirà nuovi posti di lavoro».Il nuovo asilo nido comunale exCasale Balducci si va ad aggiungereal nido comunale L’isola che non c’èdi via Fratelli Bandiera, che accoglie59 bambini. La graduatoria deibambini ammessi per l’anno educa-tivo 2015/2016 è di 74 unità, di cui34 già frequentanti, 25 nuovi ingres-si e 25 in lista d’attesa.

Nuovo asilo nido comunale

ANZIO Si è svolto nella mattinadel 17 settembre scorso,a Villa Sarsina, l’incontro tra il sin-daco Luciano Bruschini ed i rap-presentanti territoriali della PoliziaLocale della CGIL e della CSA.All’incontro hanno partecipato ilsegretario generale avv. PompeoSavarino, il vicesindaco GiorgioZucchini ed il comandante dellaPolizia Locale Lorenzo Giusti.All’ordine del giorno la vertenzache ha coinvolto, durante l’estate, ilpersonale della Polizia Localerispetto all’esigenza di una maggio-re sicurezza per gli operatori e per icittadini.L’incontro, che era stato program-mato lo scorso mese quando si èraggiunto un punto di equilibrioper uscire dall’emergenza, ha rap-

presentato il positivo avvio di undialogo costruttivo tra tutte le com-ponenti che hanno condiviso iseguenti obiettivi: dotare il corpodella Polizia Locale di una nuovaorganizzazione, di nuove attrezza-ture e soprattutto di una nuovasede.Per conseguire tali obiettivi è emer-sa, in particolare, la necessità diaggiornare gli strumenti normativi,a partire dall’articolo 40 del con-tratto integrativo, la cui applicazio-ne rimarrà sospesa fino a quando ilComando non si doterà del nuovomodello organizzativo.A tal fine il comandante dellaPolizia Locale, congiuntamente airappresentanti sindacali, presente-ranno al sindaco una proposta diriorganizzazione della struttura.

Vertenza Polizia locale

Riceviamo dal Movimento 5Stelle di Pomezia e pubblichia-

mo: «Il 15 settembre, con la mozio-ne da noi presentata, abbiamo chie-sto il ritiro o sostanziale modifica delgravissimo atto emesso dallaRegione il 20 agosto, che senza con-siderare problematiche legate allasalute dei cittadini o del territoriodove insisterebbe l’impianto, “auto-rizza” la realizzazione della centralebiogas, scaricando la responsabilitàsu altri soggetti. La Regione Lazio, aguida Pd, nonostante le inutilidichiarazioni di facciata, negli attiprosegue la strada (auspicata dalgoverno nazionale) della chiusuradel ciclo dei rifiuti attraverso incene-ritori di rifiuti, di biomassa e compo-staggio anaerobico. Nella audizionetenutasi presso la Regione Lazio, si èdiscusso prevalentemente di incenti-vi si o incentivi no. E questo è ilrisultato. Non hanno finora prodottorisultati i ripetuti appelli, sia inambito medico che scientifico, daprofessionisti del settore per la tuteladella salute e del territorio. Nonhanno prodotto risultati gli atti isti-

tuzionali, compreso il Consigliocomunale di Pomezia che già adottobre scorso, all’unanimità, hachiesto alla Regione di non procede-re ad alcuna autorizzazione, nean-che preventiva, in virtù di tutte lecriticità relative all’impianto biogas.Chiediamo a tutti i Consigli comu-nali limitrofi di prendere posizioniforti in merito, contro un’operaestremamente dannosa ed inutile.Siamo pronti a condividere ulterioripercorsi istituzionali per convincerela Regione a non autorizzare talescempio e ci opporremo con tutte leforze a qualsiasi intenzione di deva-stare il nostro territorio.»

L’impianto in questione dovrebbesorgere a Pomezia, zona TorreMaggiore - Santa Palomba, un’a-rea già afflitta dalla presenza diuna serie di discariche e da un pre-visto inceneritore. Si tratta delterzo impianto di questo tipo previ-sto nel raggio di pochi chilometri. Ilprogetto, bocciato dal Comune diPomezia, ha avuto un sostanzialeok dalla Regione Lazio.

Impianto biogas

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POMEZIA cEntrO - VEnDO APPArtAMEntO 100 Mq - cEll. 388 38 04 290

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ARDEA Arriva la fibra ottica. Lagiunta comunale ha

approvato un progetto proposto daTelecom Italia per l’attivazione delservizio di banda larga. Le aree nelprimo stralcio sono quelle di Marinadi Ardea (via Bergamo, via Bologna,via Cremona, via Enna, via Firenze,via Bolzano, via Foggia, viale Forlì),di Nuova Florida (un tratto di viaPratica di Mare, via Sassari, viaLecce, via Trieste, via Nuova Florida,via Livorno, via Modena, via Nuoro,via Pisa, via Verona, via Vicenza, viaBolsena, via San Marino, via Prato,via Roma, via Rieti) e di alcune zonerurali e lungo la direttrice dellaLaurentina (via della Castagnetta, viadelle Sesie, via delle Orchidee, via

della Madonnina, via dellaPescarella). Inoltre, il secondo stralciodi progetto è legato alle zone di NuovaCalifornia e Colle Romito e interessavia Castore e Polluce, via CoronaAustrale, via dell’Orsa Maggiore, viaCorona Boreale, viale Andromeda,viale San Lorenzo, via Tanaro, via delCanale, via Nuova California, viaDora Baltea, viale Po, la strada pro-vinciale 12 a, via Tevere, via delPettirosso, via Reno, via Arno.«Siamo soddisfatti dell’avvio dei lavoriper la banda larga - ha spiegato l’as-sessore all’ambiente RobertoMatricardi - Tutto ciò consentirà aicittadini di poter usare il web in manie-ra più veloce oltre che a casa anche allavoro».

POMEZIA I vigili urbani han-no fatto un po’ di

multe nelle strade interne del com-plesso Selva dei Pini, dove ci sonoalcuni uffici comunali e dove si tendeal parcheggio creativo. Ne sono deri-vate delle polemiche, con aspre con-testazioni della legittimità di commi-nare tali sanzioni. Con una nota allastampa è intervenuto il sindacoFabio Fucci: «Quelli della PoliziaLocale sono controlli di routine chevengono svolti quotidianamente nellezone sensibili dell’intera città. Le stra-de che circondano il complesso Selvadei Pini sono diventate a pieno titolosoggette alla viabilità ordinaria e sot-tostanno alle regole del codice dellastrada. L’amministrazione in questigiorni ha ricevuto numerose segnala-zioni da parte dei cittadini riguardoad auto parcheggiate al di fuori deglispazi consentiti che hanno arrecatointralcio ai veicoli in movimento,compresa la navetta comunale. Per

agevolare i cittadini che si recanopresso gli uffici comunali di Selva deiPini abbiamo istituito, dal 3 agostoscorso, un servizio di navetta comuna-le gratuita, funzionante tutti i giornidal lunedì al venerdì, e messo a dispo-sizione ben 118 parcheggi gratuiti.Abbiamo lavorato, e stiamo conti-nuando a farlo costantemente, sull’ef-ficacia e l’efficienza dell’azioneamministrativa, riducendo le spesesuperflue, come gli affitti e le utenze,e fornendo servizi alla cittadinanza».

ORARI DELLA NAVETTACOMUNALE GRATUITA

PARTENZAPiazza San Benedetto da Norcia ore 7.40 / 8.25 / 9.10 / 9.55 / 10.40

PARTENZASelva dei Pini ore 8.00 / 8.45 / 9.30

10.15 / 11.00 / 12.05 / 14.10

Arriva la fibra ottica

Strade interne del Selva dei Pini: bisogna rispettare il codice

ARDEA Sono stati premiati 76 atleti, donne e uomini, tra assoluti e cate-gorie, di diverse nazionalità. Questo il risultato della XI

Maratonina della Nuova Florida, quest’anno per la prima volta sotto l’egidadella Fidal (Federazione italiana di Atletica Leggera) che ha avuto circa 174iscrizioni. Atleti provenienti dai comuni limitrofi, dalla Capitale e dalle pro-vince del Lazio, Campania, Puglia e Toscana. L’iniziativa è stata organizzatadall’associazione Atlantis. Ha vinto l’atleta Daniele Troia, classe 1982, pluri-premiato a livello nazionale, con il tempo di 33′ 52″. Mentre per le donne lavincitrice assoluta è stata Gabriele Annalisa dell’As Amatori Villa Pamphilicon il tempo di 37’. Il VII Trofeo dell’Amicizia, km 4+900, ha visto circa 50iscritti tra podisti e amatori. Quest’anno il titolo è andato all’atleta MirkoConsalvi che ha tagliato il traguardo con il tempo di 20′ 35″. I proventi dellamanifestazione, detratte le spese organizzative, verranno utilizzati, come diconsueto, a scopo benefico.

76 premiati alla Maratonina

POMEZIA Ha riaperto lunedì14 settembre, primo

giorno di scuola, l’ala ex GioventùItaliana del Littorio (GIL) della scuolaelementare San Giovanni Bosco di viaGuerrazzi - via Pier Crescenzi.Inagibile dal 2008, in soli quattromesi (23 marzo-20 luglio 2015) è statamessa in sicurezza grazie ad un inter-vento di rifacimento totale del tettocon intera copertura in legno, sostitu-zione delle vetrate e impermeabilizza-zione della parte a terrazzo. «Doposette anni - dichiara l’assessoreVeronica Filippone - un’ala dell’edifi-cio storico che ospita la scuola elemen-tare torna agli studenti e ai docenti.Grazie a questo intervento la scuolaavrà a disposizione 8 nuove aule cheospiteranno più di 100 studenti».Le aule, infatti, accoglieranno alcuneclassi prime e seconde, costrette neglianni passati a svolgere le attivitàdidattiche in locali piccoli e non ido-nei, e uno spazio adibito a laborato-rio. «Questo anno scolastico inizia nel

migliore dei modi - aggiunge il sindacoFabio Fucci - Non solo aprirà il nuovoasilo Gianni Rodari di via Alcide DeGasperi e la nuova scuola media diSanta Palomba, ma avremo a disposi-zione degli studenti della scuola ele-mentare San Giovanni Bosco 8 nuoveaule completamente ristrutturate e insicurezza. Investire sulla scuola, con lamessa in sicurezza degli edifici e l’a-pertura di nuove strutture, equivale adinvestire nella crescita sociale e cultu-rale dei bambini e dei ragazzi, il futurodella nostra città». I lavori di messa insicurezza, per un totale di €132.309,09, sono stati finanziati CIPE(Delibera n. 22/2014).

Otto aule ricavate nell’ala exGioventù Italiana del Littorio

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NETTUNO Per chi crede nella Cabala. Con delibera n. 313 del 29dicembre 2009 la giunta nettunese conferiva a GianlucaFaraone le funzioni di direttore generale del Comune di Nettuno. Con deli-bera n. 3 del 25 gennaio 2010 veniva approvato il contratto di lavoro ed il 10febbraio veniva ufficialmente conferito l’incarico. Dal primo gennaio 2010,per legge nazionale, non era più possibile nominare un direttore generale peri Comuni con meno di 100.000 abitanti. Per questa serie di eventi e numeri ilpubblico ministero Travaglini si è attivato ipotizzando che “la delibera 313 eatti seguenti non solo non è finalizzata al perseguimento di un interesse collet-tivo, ma solo individuale e di tipo reddituale” (lo stipendio di Faraone somma-va ad un totale di circa 140.000 euro). Il magistrato chiese addirittura l’arre-sto del sindaco Chiavetta e del dirigente Faraone, a ridosso delle elezioniamministrative del 2013, atto che venne respinto dal giudice dell’udienzapreliminare del Tribunale di Velletri, Giuseppe Cario. Successivamente ilgiudice Zsuzsa Mendola prosciolse dall’accusa di falso in bilancio Chiavetta,Faraone ed i tre ex revisori dei conti. Travaglini, non soddisfatto dalla sen-tenza, ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione, il cui pronunciamento è atte-so per il 17 settembre. (Massimiliano Savio)

In attesa della Cassazione

POMEZIA Sale il dato percen-tuale della raccoltadifferenziata a Pomezia. Nel mese diagosto infatti i rifiuti urbani differen-ziati sono saliti al 23% contro il 19%di giugno e luglio e il 16% di agosto2014. «Con l’introduzione della raccol-ta differenziata porta a porta nei quar-tieri Vicerè e Parco della Minerva -spiega l’assessore Lorenzo Sbizzera -il dato complessivo della differenziazio-ne dei rifiuti in città è cresciuto di circa4 punti percentuali. Un risultatoimportante, soprattutto in un mese,quello di agosto, problematico dalpunto di vista della gestione dei rifiutivisto il grande afflusso di turisti e pro-prietari di seconde case. E’ un notevolerisultato che segna la collaborazione

sempre crescente della cittadinanza edimostra la responsabilità dei residentiverso la sostenibilità del territorio».«Questi risultati sono il miglior ricono-scimento al lavoro dell’amministrazio-ne comunale - aggiunge il sindacoFabio Fucci - e ci fanno ben sperare invista dell’imminente estensione del ser-vizio porta a porta in tutta la città. Ilgrande salto in avanti rispetto alloscorso anno dimostra che abbiamofatto bene a puntare sulla raccolta dif-ferenziata porta a porta che ci garanti-sce un migliore utilizzo delle risorse euna grande sensibilità verso l’ambien-te. Inoltre da quest’anno i nostri con-cittadini hanno trovato la TARI piùbassa grazie al minor costo del servizioe le numerose detrazioni introdotte».

Differenziata in aumento

Il presidio che raccoglieva lefirme per contrastare unapaventata chiusura definitiva dialcuni reparti del polo ospedalierodi Anzio-Nettuno ha smontato ilgazebo con la grande soddisfazionedi aver inoltrato ben 7.481 firmealla Direzione Generale, alMinistero della Sanità ed alleamministrazioni comunali di Anzioe Nettuno. I reparti di ortopedia,otorino ed il centro di riabilitazionehanno infatti ripreso la normaleattività. I reparti erano stati chiusiall'inizio dell'estate con la motiva-zione della carenza di personaledovuta a ferie, malattia ed altro,però questo problema è cronico e siripresenta ogni anno in concomi-tanza dei mesi estivi, proprio quan-do con l'arrivo dei villeggianti ilnumero delle presenze nelle due cit-tadine raddoppia e di conseguenzaanche il bisogno dei servizi ospeda-lieri. Sarebbe opportuno program-mare per tempo la presenza deglioperatori sanitari necessari.

7481 firme

AUGURI!Il 12 settembre hanno

festeggiato le nozze d’oro• 50 anni di matrimonio •

Elves Zanotti e Salvatore Giardina

È decedutoG i a m p i e r oRivera, classe1972, noto per le

sue att ività nelsettore sportivo. Adarne notizia allastampa è stato ilconsigliere LucaFanco, che hainteso ancheesprimere le suecondoglianze allefamiglie Rivera eNicoletti. Condoglianze allequali ci uniamo.

Auguri per i suoi splendidi 100 anni adElvira Santoboni, ex bancaria,giocatrice di poker e ghiotta di gelato...nella foto riceve gli auguri del sindaco

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Il Consiglio dei ministri ha rinviatoal 29 settembre l’approvazione deldecreto attuativo del Ministero del-l’ambiente n. 3423 del 29 luglio 2015collegato alla cosiddetta legge SbloccaItalia. Si tratta di un provvedimentocon cui il governo inserisce l’inceneri-tore di Albano nell’elenco degliimpianti di incenerimento autorizzatie non in esercizio (Art. 4 - Tab. B),come parte integrante dell’impianti-stica da mettere in funzione nel Lazioinsieme alle due linee di Malagrotta ea quella di San Vittore. Nello stessotempo avalla 3 nuovi inceneritori nelLazio e 16 nel resto della nazione. Ilparere definitivo spetterà poi allaConferenza Stato-Regioni nella primaseduta utile. Tuttavia, nel caso diAlbano, l’ultima parola spetterà allaRegione Lazio, perché la prorogadell’AIA (Autorizzazione integrataambientale) scadrà il prossimo 22novembre. Il decreto ha scatenato vio-lente reazioni delle associazioniambientaliste e dei Comuni in tuttaItalia, perché i territori dove questiimpianti sono destinati ad essere acce-si sono quelli già profondamente feritida discariche e siti contaminati. Allariunione del 9 settembre le regionihanno presentato una articolata seriedi obiezioni mirate a meglio inqua-drare i volumi dei rifiuti, che sonostati calcolati in modo approssimativoe non veritiero. Un fuoco di sbarra-mento di istanze con l’obiettivo evi-dente di giustificare la non necessitàdi insediare nuovi impianti sul terri-torio. Una delle regioni più combattive è laLombardia, che già lo scorso annoaveva impugnato l’articolo 35,comma 1 del decreto Sblocca Italia difronte alla Corte costituzionale conte-stando proprio il punto che riguarda ipoteri speciali previsti per lo Stato suuna materia di competenza regionale.La consulta non si è ancora pronun-ciata ma la questione resta latentecome una spada di Damocle.«Dalla proiezione dei dati in nostropossesso - ha dichiarato il presidentedella Regione Lazio Zingaretti - l’im-pianto di gassificazione di Albano,autorizzato e mai realizzato, a nostrogiudizio non serve alla chiusura delciclo dei rifiuti, che invece ha raggiun-to un suo equilibrio. Rispetto a questopunto abbiamo comunicato in questeore al Ministero dell’ambiente lanostra opinione fondata sui dati dispo-nibili allo stato attuale».Tutte le regioni si sono ribellate e ladecisione finale è stata rinviata.Vedremo come andrà a finire, perchéil governo vuole procedere, in barba aqualsiasi dissenso e perfino nella con-sapevolezza che il decreto violi la nor-mativa europea.Per quanto riguarda l’inceneritore diAlbano - Roncigliano, i comuni deiCastelli Romani (rappresentati daisindaci di Genzano, Albano, Ardea,Ariccia, Castel Gandolfo, Lanuvio,Marino, Nemi e Rocca di Papa) sisono appellati al presidente dellaRegione Lazio Nicola Zingaretti e

all’assessore alle politiche per il terri-torio, mobilità e rifiuti MicheleCivita, chiedendo loro, con una notacongiunta, non solo di opporsi conforza al provvedimento, ma soprat-tutto di agire per quanto di loro speci-fica competenza, e cioè non concederela proroga all’AIA e fermare cosìdefinitivamente l’impianto “per nullastrategico”, che produrrà “energiatutt’altro che verde” che sarà “inqui-nante ad alta emissione di diossine efurani” in un sito già altamente com-promesso, come confermato dagliaccertamenti effettuati nel corso deglianni da Arpa e ed Eras Lazio.La nota chiede di investire invece“sulla raccolta differenziata, sul rici-clo, il riuso e sulla minor produzione dirifiuti, politiche ambientali di granlunga più salutari”. Per quantoriguarda Pomezia, il sindaco Fucciera assente nel momento in cui ildocumento congiunto è stato redatto,ma ha provveduto ad inviare un suoappello il 9 settembre, il giorno in cuiil provvedimento doveva esserediscusso dal Consiglio dei ministri,schierandosi a fianco degli altri sinda-ci e contro l’impianto.«Il ruolo della Regione Lazio - si leggenella nota del sindaco di PomeziaFucci - è determinante per scongiurarela messa in funzione di un impiantofortemente inquinante che, oltre a gra-vare su un territorio già compromesso,metterebbe a rischio la salute dei nostriconcittadini. La gestione dei rifiuti nelLazio, per troppo tempo mal gestita, habisogno oggi di un cambio di passoimportante: i Comuni del territorio,Pomezia in testa, stanno facendo laloro parte investendo sulla raccolta dif-ferenziata e valorizzando politicheambientali fondate sulla minor produ-zione di rifiuti. Da diverso tempodenunciamo la carenza di impianti dicompostaggio nella nostra regione cheandrebbero incentivati e potenziati; damesi ci battiamo contro il progetto cheprevede la costruzione di un impiantodi biogas a Santa Palomba; e oggisiamo a chiedervi un atto di responsa-bilità nei confronti di una popolazioneche ha già espresso la propria contra-rietà all’inceneritore in questione».«Sono e sarò accanto ai colleghi sin-daci del territorio in questa battagliacontro gli impianti a combustione e afavore di una gestione virtuosa delciclo dei rifiuti - ha dichiarato FabioFucci, rispondendo alle polemichesorte circa l’assenza della sua firmanella nota congiunta dei sindaci deiCastelli - A causa di un’assenza dialcuni giorni da Pomezia non ho avutomodo di firmare l’appello congiunto,ma questa mattina, appena rientrato,ho provveduto a sottoscrivere la richie-sta e a sottolineare alla Regione Lazioche esistono alternative più sostenibili.Un impianto di combustione, cosìcome un impianto di biogas, entrambiestremamente dannosi per la salute eper il territorio, sarebbero superflui sesi investisse sulla raccolta differenzia-ta e sugli impianti di compostaggioaerobico».

Inceneritore ad Albanodecisione rinviata al 29 NETTUNO I resti mortali diSanta Maria Goretti,

inclusi nella scultura di cera dell’arti-sta Volterrani, sono partiti alla voltadegli Stati Uniti. Sarà un lungo viag-gio, che coincide con l’anno santostraordinario della Misericordia, cheprevede una serie di tappe in sedicistati americani, tra parrocchie, catte-drali e carceri. Marietta tornerà nelSantuario di Nostra Signora delleGrazie a Novembre.Maria Goretti, nata nel 1890 aCorinaldo nelle Marche, era parte diuna famiglia di poverissimi contadini,che raggiunsero Cisterna e poi LeFerriere, prima ancora della bonifica,quando la piccola aveva sei anni.Migranti, dunque, che furono posti aconvivere con altri migranti, nellostesso casolare. Nello specifico con dueuomini: Giovanni e AlessandroSerenelli, un vedovo e suo figlio. Eraun’epoca in cui gli uomini e le donneadulte lavoravano i campi, mentre leragazzine, con più di sei anni, badava-no alla casa ed ai bambini più piccoli.Giuridicamente la capacità di intende-re era a 7 anni e la maggiore età a 21.A sei anni, dunque, Maria badava allacasa ed ai cinque fratelli. Era sotto-messa, docile e non parlava con nessu-no: il massimo delle virtù, per l’epoca.Nel 1900 il padre morì di malaria, pol-monite e meningite. Il carico di lavoroper Maria, che aveva 10 anni, divenneancora maggiore. Era molto religiosaed analfabeta, come sua madre. Da leiaveva appreso le preghiere ed i rigididettami di una morale religiosa estre-mamente severa, soprattutto per ledonne. Erano tempi durissimi, in cuiperdere la reputazione, cosa che pote-va avvenire anche semplicemente par-lando con un uomo, equivaleva a per-dere la vita, per una ragazzina, perchénessuno l’avrebbe sposata. Mariettaera piccola e minuta, alta appena 138cm. Il medico che ne esaminò il corpostabilì che era malata di malaria e for-temente denutrita, dato che trovariscontro con le testimonianze dellamadre, che riferì che la ragazzinamangiava sempre per ultima, dopoche il resto della famiglia si era sfama-to, per quanto possibile. Questo signi-fica che non poteva mai mangiare asufficienza. Dunque era una ragazzinamalata, affamata, sovraccarica dilavoro e resposabilità, che viveva unavita durissima fra pidocchi e sporci-zia, in anni di miseria assoluta e conl’incubo costante di finire all’inferno.Con l’orrore di peccare. “La morte manon il peccato” ripeteva Marietta, che,per ricevere la comunione imparò amemoria la dottrina. Ad insegnarle ful’unica donna che sapesse leggere e dacui si recava dopo aver ultimato i suoidoveri di massaia. La madre Assuntaacconsentì a darle quel tempo libero.Anche lei era una donna del suotempo: vedova, analfabeta, orfana,con sei figli da sfamare, ossessionatadal peccato e senza un uomo a proteg-gerla. Giovanni Serenelli, il vedovo colquale condivide il casolare, la ricatta:o lei cede alle sue attenzioni sessuali olui le fa mancare da mangiare. E ladonna sceglie la fame. Alessandro,figlio di Giovanni, ha 19 anni quandoinizia ad insidiare la piccola Maria.Lei ha 10 anni, i fratelli sono piccoli e

non ha padre: quindi non c’è un uomoche lo possa punire, se la rovina, e poiè debole, esile, ignorante e malata,non può certo difendersi da unmaschio che sa leggere, né fisicamentené psicologicamente. Il giovanotto ètimido, non è mai stato con unadonna, ha bisogno di fare esperienza evuole farla con lei. Marietta lo respin-ge e cerca di evitarlo; nel giro di unanno gli approcci si fanno più violentied aggressivi. Lei è terrorizzata, matace. Si dice che non abbia parlatoperché minacciata di morte, ma pro-babilmente il suo silenzio ebbe anchealtre motivazioni: sarebbe stato unoscandalo, la sua reputazione sarebbestata distrutta e forse temeva che lasua famiglia, già affamata daGiovanni, non avrebbe più avutoneanche quel poco di cibo che aveva.La ragazzina, dunque, tacque.Intensificò le preghiere e cercò di nonfarsi mai sorprendere da sola. Siamoal 5 luglio del 1902, Alessandro rien-tra prima e la trova da sola. Prova dinuovo a sedurla o forse tenta diretta-mente di stuprarla, ma non ci riesce.Forse al rifiuto di lei si aggiunge unproblema fisico che gli impedisce diattuare il suo proposito. Allora la tra-scina in casa e la colpisce ripetuta-mente con un punteruolo. La ragazzi-na urla, ma nessuno la sente: sonotutti nei campi. Quando, infine, se neaccorgono, la trovano agonizzante.Viene trasportata all’ospedale diNettuno e viene operata, sveglia, con itempi, i mezzi, l’igiene e le conoscenzedell’epoca: sopravvive solo un giornoe muore prima di compiere 12 anni.Sul letto di morte perdona tutti, ancheil suo assassino. Il ragazzo, sfuggitomiracolosamente al linciaggio daparte dei contadini, aspetta con tuttacalma in casa, mostra l’arma del delit-to e va in galera. Probabilmente lavita da carcerato era una prospettivaperfino migliore della miseria in cuisopravviveva ogni giorno, almeno nonavrebbe dovuto preoccuparsi di comeriuscire a mangiare. Si pentirà e con-vertirà, uscendo dal carcere dopo 27anni, per ritirarsi in un monastero.Marietta viene proclamata santa nel1950. Santa della purezza, secondo lachiesa, che preferì morire pur di nonpeccare e che perdonò il suo assassino.Santa molto amata dai poveri.Laicamente può essere considerata ilsimbolo delle donne martiri di unasocietà affamata, maschilista ed ottu-sa. Una società ben riassunta nellafrase della madre: «Ho pianto moltoperché Marietta è morta. Ma avreipianto assai di più se non si fosse fattaammazzare.» Un monito a ricordare itempi non così lontani delle nonnedelle nostre nonne, quando i talebanieravamo noi.

Silvia Matricardi

Marietta è negli USA

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POMEZIA Il Comune ha affi-dato alla società

Formula Ambiente, che gestisce laraccolta e lo smaltimento dei rifiutiin città, anche il servizio di riduzionedi bottiglie in plastica e lattine dialluminio mediante eco-compattato-ri, comunemente detti macchinemangia-rifiuti. Il servizio prevede lafornitura e l’installazione di 10 mac-chine eco compattatrici, a cui siaggiunge l’impiego di personale e diun automezzo per la loro gestione,per un costo di 51.389,30 euro annuiper 5 anni. «Si tratta di un’estensionedel servizio di igiene urbana - spiega ilsindaco Fabio Fucci - Il costo è dicirca lo 0,6% del totale del servizio enon inciderà in alcun modo sullaTari. Il costo del servizio è infattitotalmente coperto per il primo annodal ribasso di gara praticato dallasocietà stessa, e per i 4 anni successivisarà ammortizzato dalla vendita diplastica e alluminio di cui il Comunesarà proprietario. Questo è un datoimportante da evidenziare: con l’affi-damento a Formula Ambiente il mate-riale raccolto sarà di proprietà comu-nale e quindi direttamente gestitodall’ente. L’installazione delle mac-chine mangia-rifiuti in città ha il chia-ro obiettivo di promuovere la raccoltadifferenziata di plastica e alluminiopremiando i cittadini virtuosi conscontrini spendibili presso gli esercizicommerciali che collaboreranno,molti dei quali hanno già espresso

apprezzamento e sostegno per l’inizia-tiva. Lo scopo non è mai stato ilrisparmio, quanto piuttosto l’avvio diun processo virtuoso di gestione deirifiuti attraverso un servizio già attivoed efficiente in molti Comuni d’Italia,che a Pomezia andrà ad accompa-gnarsi alla raccolta differenziata portaa porta in tutto il territorio. In talmodo non solo avviciniamo Pomeziaalle città virtuose del Nord Europa,ma puntiamo a far diventare il nostroComune un punto di riferimento inItalia per la corretta gestione dei rifiu-ti. Voglio quindi rassicurare la cittadi-nanza: gli eco compattatori non inci-deranno sulla tassa rifiuti, ma contri-buiranno a mantenere pulita la città ea riscrivere una storia di gestione deirifiuti responsabile e partecipativa».

ARDEA Sabato 12 settembre, presso lo stabili-mento balneare Roma, a Tor San

Lorenzo, si è svolta la cerimonia di premiazione del-l’edizione n. 27 di Venere Lavinia. Il premio di poesia,ideato e fondato da Giorgio Marlin, eclettica figuradel panorama intellettuale locale, è ormai una tradi-zione consolidata che chiude la stagione estiva con unmomento di alto profilo culturale. Un plauso agliorganizzatori, primi fra tutti Angelo Cavola eFortunato Cavola, titolari del complesso balneareRoma, e Chiara Bettinali, dell’Associazione di balli etradizioni folk La Chiarantana. Un plauso doveroso,perché resistere ed insistere nell’occuparsi di una talekermesse culturale è lodevole, anche perché le simbo-liche quote di iscrizione vengono interamente devolu-te in beneficienza.Il premio meriterebbe maggiore visibilità e l’appog-gio del comune di Ardea, non tanto in termini didenaro, ma di sostegno morale. La presenza di unrappresentante istituzionale, ad esempio, sarebbestata indicata, non avrebbe comportato spese per lecasse pubbliche e neanche per quelle del delegato,che, sicuramente non avrebbe neanche dovuto pagar-si la cena. Pazienza, prima o poi qualcuno lo capirà.La ventisettesima edizione è stata suggestiva, comesempre. Le poesie finaliste sono state declamate conla meravigliosa cornice della luna che si specchiavasul mare, ed il sublime accompagnamento musicaledel virtuoso del violino Stepan Barabakh. Gli inter-mezzi di intrattenimento, solitamente danze folk ese-guite da La Chiarantana, sono stati affidati quest’an-no alle bellissime e bravissime danzatrici del ventredella ASD Etnika Danza di Pomezia. Nove artiste chesi sono esibite con il tamburello, la sciabola, il velo edi fan veil, regalando emozioni orientali in chiave tuttafemminile.Sul piano letterario, il tema del concorso, “Il mare”, èstato interpretato dai poeti partecipanti con lirichepiene di emozioni e talento. I cinque componimenti premiati erano di altissimo

livello e sono riusciti a calamitare l’attenzione deipresenti, distogliendola dalle prelibatezze dellatavola. Un’impresa affatto facile. L’appuntamentoè per il prossimo anno. Info: www.venerelavinia.blogspot.it su facebookcerca il gruppo: Venere Lavinia premio di poesia

Premio di poesia Venere LaviniaLa poesia vincitrice della 27ª edizione

Tempus fugit: carpe diem!

diStefania Andreocci

È falce di luna marmorea incastonata tra Falesie,l’incantevole cala imperlata di cristalliche l’animo inebria d’emozioni.

Spoglio è l’arenile, carezzato da risa argentine, e nell’affannoso respiro d’autunnoassaporo la quiete che impera.

Con spire di spuma, vividi flutti fiottano audacia scolpir scogli, a sanar ferite, ad animar memorie sopite.

Brancola il buio accecato dalle trame del giorno:son refe dorate per volta turchina,ma una voce di dentro rugge…

«E se la vita si riducesse a una manciatadi granelli di sabbia e, pur serrati,scivolassero tra le dita,in balia d’un avverso destino?»

Allora tu, o Mare, accogli quest’ultimo tempo mio:sii giaciglio ove cullare sogni e speranze;sii tenero abbraccio di fugace vita!

Arrivano gli eco-compattatori

NETTUNO Lo stadio di base-ball Steno Borghese

è la più grande struttura italianadedicata a questo sport e può ospita-re 8000 spettatori. È stato uno deglistadi italiani di baseball ad ospitarele finali dei mondiali del 2009, vintedagli USA contro Cuba. In città cisono due squadre, ma lo stadio non èagibile, impastoiato in una paludeburocratica che è esplosa a marzo diquest’anno. L’impianto sportivo hadelle lacune tecniche, l’atto con cui èstato affidato ad una delle due squa-dre è finito in procura, c’è una pro-posta di acquisto e soprattutto c’è cheil Comune non ha i soldi, né la testa,per stare dietro alla faccenda. Non ènelle priorità. Così le squadre nonincassano i soldi delle pubblicità nelcampo e degli abbonamenti, e le par-

tite si giocano a Roma. Forse all’ori-gine di questo caos c’è proprio il fattoche in una città piccola e di periferiaci siano due squadre, ciascuna con ipropri collegamenti politici e con l’o-biettivo di accaparrarsi l’impianto.Rapporti tesi e scarsa volontà di col-laborare, unire le forze, fare fronte.Inizialmente il Comune affidò lastruttura ad una e regolamentò i ter-mini per cui l’altra poteva avvalerse-ne, ma l’accordo saltò. Poi l’inagibi-lità, la mancanza di questa o quellafirma, le pastoie burocratiche, l’im-mobilismo derivato dalla crisi politi-ca e quello conseguente al commissa-riamento. E si arriva al paradosso: lacittà del baseball, con il più grandestadio d’Italia, ha lo stadio chiuso. Ilcampionato va avanti, ma non aNettuno.

La città del baseball con lo stadio chiuso

Servizio affidato alla dittache già si occupa dellagestione dei rifiuti, non cisarà aggravio sulla Tari.

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Dal 6 agosto c’è un’interassantenovità che può semplificare la

vita dei cittadini. PosteItaliane ha messo a disposi-zione una App (applicazioneutilizzabile da smartphone etablet), denominata UfficioPostale, che si può scaricaregratuitamente su GooglePaye AppleStore. La App UfficioPostale consente di usare il telefonino(o il tablet) per richiedere il ticketelettronico, vale a dire prenotare ilnumeretto della fila presso l’ufficiopostale dove si deve andare a svolgerele operazioni. Questo significa che siriducono i tempi di attesa sul posto,perché ci si può presentare a ridossodell’orario per il quale è valido il pro-prio numeretto. Abbiamo messo alla

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stato di una spedizione traccia-ta (es. raccomandate, assicurate, pac-chi...) e di ricercare e localizzare sumappa gli uffici postali, le cassettepostali, gli Atm Postamat.Tramite l’App si possono pagare ibollettini bianchi e premarcati einviare telegrammi, raccomandate eposta prioritaria (previa registrazioneai servizi poste.it, effettuabile anchedall’App).

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Lo Stefano7baseballmeeting ha bat-tuto un altro fuoricampo. Il quar-

to da quando, nel 2012, un comitatocomposto da amici di Stefano Pineschi,prematuramente scomparso, ha decisodi ricordarlo attraverso un eventolegato al suo sport: il baseball. LoStefano day, baseball meeting di soli-darietà, si è svolto lo scorso 6 settem-bre al Reatini di Anzio.Dopo le attrezzature donate all’onco-logia e alla pediatria dell’ospedaleRiuniti di Anzio-Nettuno, quest’annol’attenzione si è concentrata sullesocietà che praticano sport giovanilesul territorio. Lo slogan, non a caso,era: “Chi salva un bambino salva ilmondo intero”.I defibrillatori sono stati consegnati aSan Giacomo, Dolphins, Lions,Nettuno 2, Indians, Academy Nettunoe Neroniana rugby al termine di unagiornata di sport, divertimento e soli-darietà. Al di là delle partite di minibaseball, esordienti e ragazzi, non sonomancati altri momenti. Quello con la gabbia di battuta, conl’animazione a cura di Maratonda diRoma, le coreografie ed i personaggidella Marwey danza di Anzio, la dimo-strazione del funzionamento dei defi-brillatori da parte della Cse checurerà anche la formazione alle societàdestinatarie dell’apparecchio Saverone. Molto affollati gli stand di McDonald’s , del parco divertimentiZoomarine e della Baseball pro shopdi Roberto Cabalisti. Non sono manca-ti campioni di ieri e di oggi, da FrancoCasolari al prospetto di Major leagueFederico Giordani - franchigia deiLos Angeles Dodgers e prodottodell’Accademia Fibs - che ha premiato

i bambini e firmato una serie di auto-grafi. Voci narranti della giornata quelle diFabio Bonaldo e dell’inconfondibileFrancesco Frank De Vena, forse primaappassionato di baseball che apprezza-to deejay. Suo anche quest’anno lospot radio della manifestazione. «Volevamo una giornata di festa esiamo riusciti a realizzarla, credo che ladimensione dell’evento debba esseresempre questa - ha detto MauraGarofalo, presidente del comitato -Ringrazio tutti gli sponsor, chi haacquistato la maglia e chi ha fatto solouna donazione, lo staff di DavideLionetti per la dimostrazione, chi hamesso a disposizione la sua professiona-lità e chi il suo tempo, l’Anzio baseballche ci ha ospitato, il Comune diAnzio per il sostegno, la Fibs e in parti-colare il comitato che mi è stato semprevicino».Il vice sindaco di Anzio, Giorgio

Stefano7baseballmeeting: un fuoricampo!

Gli uffici postali nel telefonino

Zucchini, ha sottolineato come «daibambini partono valori di amicizia esolidarietà che lo sport, quello vero, satrasmettere, impedendo ai più piccoli diprendere strade poco raccomandabili.Questo evento dimostra, ricordando unamico che non c’è più, che lo sport è ingrado di dare messaggi positivi».Ha espresso il suo ringraziamento, allafine, il papà di Stefano, UmbertoPineschi: «Con questa iniziativa ilcomitato, gli amici, hanno fatto sì che lanostra famiglia non si sentisse sola e cihanno aiutato ad andare avanti.Volevamo che si facessero iniziative chelasciassero un segno sul territorio, daquando è iniziata questa manifestazionead oggi i risultati sono visibili».

Federico GiordaniFoto di Raniero Avvisati.

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Terminata ufficialmente l’estate,possiamo cercare di riflettere sui

motivi per cui il nostro territorio, daPomezia a Nettuno, passando perArdea ed Anzio, abbia vissuto unastagione particolarmente vergognosada un punto di vista dell’abbandonodei rifiuti.La risposta emerge abbastanza chia-ramente: siamo un popolo pigro esporcaccione. Non vogliamo le disca-riche e gli inceneritori, perché puzza-no, inquinano e fanno ammalare, manon vogliamo neanche deturparel’ordinata perfezione delle nostrecucine con cinque bidoncini per sepa-rare i rifiuti. Preferiamo eleggere unpunto a discarica per portarci i sac-chetti, senza stare a separare più ditanto, nei giorni e negli orari che piùci garbano, e chissenefrega se faccia-mo ammorbare di puzza quella zona,se creiamo un’area di degrado che faschifo a guardarsi. I vacanzieri sono ipeggiori. Nel nome di «ma io vengo daRoma e devo andare via» o della clas-sica «ma io sono in vacanza, mica mela posso tenere a casa» abbiamo vistoscaricare di tutto e di più, pratica-mente ovunque. Cosa dire di costoro?Che i sacchetti dovrebbero farglieliassumere come supposte.Ma la colpa non è tutta dei villeggian-ti. Basta ascoltare le chiacchiere neisupermercati per rendersi conto dicome ci sia una feroce resistenza psi-cologica anche ad accettare l’idea:«Ma perché devo mettermi a perderetempo», «Ma tanto poi mischianotutto», «Era meglio prima», «Io devofare tutto questo sforzo e poi guarda ingiro che schifo».L’Italia produce una quantità enor-me di rifiuti, oltre 100 milioni di ton-nellate l’anno, ne facciamo 550 kg atesta. Il modo più semplice per smal-tirli è di buttarli in discarica, ma lediscariche inquinano, puzzano e per-colano. Si possono bruciare, con o senza lacreazione di energia nel processo, maanche gli inceneritori inquinano epuzzano. I dati sull’aumento dellamortalità nelle zone dove questiimpianti sono in funzione non lascia-no dubbi: la gente si ammala e muoredi più.Resta solo una soluzione: separare irifiuti e recuperare tutte le materieprime riciclabili, conferire in discari-ca solo il residuo inerte e secco. È ilprincipio fondante la raccolta diffe-

renziata e non ha alternative. Bisognafarla e basta.Il problema è che i rifiuti vanno sepa-rati a monte, dal cittadino. E il citta-dino non vuole farlo. Il ragionamentotipico del cervello pigro e ridottodell’utente è: pago una tassa moltosalata, non voglio stare a rompermi lescatole a fare tutto questo lavoro com-plicato (anche se non lo è affatto) eriempirmi la cucina di bidoni.È il motivo per cui la raccolta diffe-renziata con i cassonetti su strada fal-lisce o da risultati deludenti: in cia-scun bidone viene scaricato di tutto,semplicemente perché, una voltapieno il cassonetto dell’indifferenzia-ta, posto che venga cercato in primaistanza, si getta il sacchetto nel primodove c’è spazio, oppure in terra. Allora c’è la raccolta differenziataporta a porta. È il sistema che funzio-na di più, perché gli errori di separa-zione finiscono tutti nel sacchetto del-l’indifferenziata e non vanno a rovi-nare i rifiuti ben distinti. Il sacchettoviene ritirato a domicilio, quindi nonè necessario trasportarlo fino al cas-sonetto più vicino. È comodo e sem-plice. Non a caso funziona il doppio eil triplo della raccolta coi cassonettidifferenziati su strada, anche dove lagente è più incivile e pigra. I casso-netti spariscono e, dopo una primafase in cui tutti vanno a scaricare nelComune più vicino, dove ci sonoancora, magari prendendo unamulta, la gente si rassegna... più omeno. È con questo sistema che siriducono in tempi velocissimi i rifiutiche finiscono in discarica, con per-centuali che vanno dal 60 al 75%.Il sistema porta a porta, però, ha tregrandi handicap ed ignorarli significanegare la realtà. Primo handicap. Ha bisogno di piùmanodopera per raggiungere tutte leabitazioni, e quindi è più costoso. Piùmanodopera significa più posti dilavoro, il che, di questi tempi, non èun elemento da disprezzare, però èindiscutibile che il costo di raccolta

aumenti. Questo problema rientrasolo se i rifiuti vengono ben gestiti,compensando le maggiori spese conla vendita delle materie prime e con ilminor costo del conferimento indiscarica. Succede solo al nord, pur-troppo. Dalle nostre parti è qualcosadi ancora lontano nel tempo. Un po’di soldi, però, si possono recuperaredalle multe, le quali devono bastona-re immediatamente chi scarica l’im-mondizia su strada e per i campi,oppure lo fa negli orari non consenti-ti, creando degrado urbano. Conmolta più tolleranza e pazienza, poi,andare a multare anche chi sbaglianelle questioni minori. Alla voce“costi” andrebbero sottratti i cosid-detti costi esternalizzati, ossia i costi intermini di danni alla salute ed all'am-biente che provengono dalle attivitàindustriali/energetiche/produttiveconnesse con le discariche e gli ince-neritori, quantificati dall’UE da 4,5 a21 euro per ogni tonnellata di rifiuti.Questo dato del maggior costo vieneconfutato da recenti studi di settore, iquali, conti alla mano, dimostranocome la raccolta a domicilio costi dimeno di quella stradale, ma solo neiComuni con più di 15.000 abitanti.Tuttavia, tali studi, tarati sulle espe-rienze della Lombardia e del Veneto,partono dal presupposto che la rac-colta stradale sia effettuata corretta-mente e civilmente, caso che ci esclu-de a priori.Secondo handicap. Ha bisogno diisole ecologiche comodamente rag-giungibili, dove portare i piccoli,medi e grandi rifiuti ingombranti, icalcinacci in modiche quantità, lepotature e gli sfalci dell’erba.Altrimenti questo materiale finisceinesorabilmente nei fossi, nelle cunet-te e nei campi. Si potrebbe evitareprevedendone il ritiro gratuito adomicilio, su chiamata. Ma la preno-tazione, automatizzata, elettronica o“umana” che sia, dovrebbe funziona-re davvero, dando appuntamentiveloci e senza piantare troppe grane.Terzo handicap. Se è parziale tende afunzionare di meno. Se ci sono rifiutiche l’utente deve portare al cassonet-to, magari andandolo a cercare, pro-babilmente non lo farà e li infilerànell’indifferenziata, togliendosi unbidone dalla cucina. Questo proble-ma si risolve facendo in modo di riti-rare tutto, ma proprio tutto, a domi-cilio. Ci deve essere il giorno per l’o-lio che avanza dalla cucina, quelloper le batterie, quello per gli imbal-laggi, gli pneumatici, il vetro, il legno,i calcinacci ed ogni cosa che sia possi-bile buttare.Posti questi tre handicap fondamen-

tali, e premesso il riconoscimentooggettivo della realtà, vale a dire delfatto che siamo lontanissimi dalla cul-tura del rispetto ambientale, dellaraccolta differenziata e del riciclo,occorre creare tale cultura e renderesocialmente esecrabile il non averla.Fin dalle scuole elementari vannoinserite nel programma didattico spe-cifiche lezioni su come disfarsi deirifiuti, insegnando ai bambini ilriuso, il non spreco e la metodicadella raccolta.Detto ciò, andando a spulciare i datinazionali, la raccolta differenziatasupera il 78% prevalentemente inrealtà territorialmente omogenee esoprattutto piccole, al di sotto dei10.000 abitanti. Il primo Comune conpiù di 200.000 abitanti ad aver supe-rato il 65% di differenziata è statoParma, nel 2014, e ci è riuscito pro-prio grazie all’introduzione della rac-colta porta a porta integrale su tuttoil territorio comunale. Nei Comuniintorno ai 50.000 abitanti i dati deimigliori oscillano fra il 60 ed il 65%.Ardea, Pomezia, Anzio e Nettunosono quattro comuni al di sopra del50.000 abitanti. In estate le utenzeraddoppiano o triplicano. Ci sonoaree centrali e circoscritte, zone ascarsa densità abitativa, fasce indu-striali, settori commerciali e la costa.E poi ci sono i tanti consorzi, zonechiuse con sistema viario internospesso al limite della percorribilità, cisono i campeggi, che sono mini città,dove organizzare una raccolta sumisura, altrimenti non c’è modo didifferenziare nulla. Insomma è uncasino. Quello che funziona in un’a-rea non va bene in un’altra, le cam-pagne ed i fossi dove creare discari-che abusive abbondano e, soprattut-to, ciò che può reggere in inverno, intermini di organizzazione del servi-zio, esplode in estate. Quindi è tuttopiù difficile e complicato. Gli appalti vanno studiati in modointelligente e non fotocopiati da quellicreati per altri Comuni, altrimenti èil caos. Il costo lievita in modo espo-nenziale, il servizio non funziona ed ilterritorio diventa una discarica acielo aperto. Cosa che è accadutadurante l’estate. È necessario impegnarsi di più, tutti.Non abbiamo alternative e nonabbiamo scelta. È necessario sempli-ficare al massimo e possibilmenteprevedere un premio per i virtuosi. L’idea delle macchinette dove infili irifiuti ben separati e ritiri un buonosconto è geniale in tal senso. Buona anche la soluzione di fornire lecompostiere a chi ha il giardino e pre-vedere uno sconto, anche simbolico,sulla tassa dell’immondizia, perchéquel cittadino smaltirà l’umido dasolo, trasformandolo in terriccio. Ben venga ogni iniziativa intelligentee stimolante.

27dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

Siamo pigri e zozzoni

ARDEA Questo mese è statocaratterizzato da pochis-

sime giornate fresche e molte calde, alpunto che potrebbe essere definitoagosto bis, anziché settembre. Con latemperatura sono rimaste alte anchele polemiche. Esponenti locali che sirichiamano a Noi con Salvini hannoaspramente contestato la decisionedel responsabile tecnico del serviziodel trasporto scolastico, relativamen-te ai bambini in età d'obbligo scolasti-co portatori di handicap del 100%

ma non carrozzellati. Questa catego-ria non ha diritto al trasporto gratui-to, anche se muniti di modello 104.Poco dopo arrivava la laconica repli-ca del Comune di Ardea: «Non corri-sponde al vero che ad Ardea sianocambiate le procedure per l'esenzionedei disabili dal pagamento del traspor-to scolastico. Tutto è rimasto invariatorispetto allo scorso anno. Dunque, nonè stata fatta alcuna discriminazione.»Il caldo fa proprio brutti scherzi,vero?

Il caldo fa brutti scherzi

si Silvia Matricardi È stata un’estate piena diimmondizia, da Pomezia aNettuno, passando perAnzio ed Ardea.

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28 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

Prosegue la collaborazione conun esperto di scienze dell’ali-mentazione e della nutrizione

umana, la dottoressa Wanda Rizza.Gli interventi sono aperti alledomande dei lettori, quindi, se avetequestioni da sottoporre, mandateuna mail a [email protected].

Come affrontare il cambio di stagionein modo corretto?

Dopo i peccati di gola estivi, è benerimettersi in riga, tornando alla nor-male alimentazione senza rimanda-re. Come? In primis, smettendo dimangiare in modo sregolato, maanche evitando le diete drastiche,inutili e dannose. Per un paio di set-timane, quindi, via libera a verdura,pesce (esclusa la frittura mista!),uova, carne bianca, legumi e frutta,con porzioni ridotte di pane e pasta,e senza salumi, insaccati e formaggi.Eliminare dalla dispensa anchesnack confezionati, biscotti e altricibi-spazzatura, e sospendere il con-sumo di dolci, alcolici e pietanze ela-borate. Bere tutti i giorni una tisanadrenante, per favorire l’eliminazionedelle tossine accumulate. In caso diattacchi di fame nervosa, sapere che9 volte su 10 non si tratta di una

reale necessità di assumere cibo,bensì di noia o, più semplicemente,di sete. Prima di aprire il frigorifero,bere un bicchiere d’acqua con succodi limone fresco, e la “fame” sparirà.Infine, per riacquistare la forma,ricordare che il binomio sana ali-mentazione - adeguata attività fisicaè la strada migliore per arrivaredritti all’obiettivo. Basta camminare30-40 minuti al giorno o fare 30minuti di esercizi a corpo libero,anche a casa.

Wanda RizzaDottorato in scienze dell’alimentazionee della nutrizione umana, UniversitàCampus Bio-Medico di RomaContatti email: [email protected]

ARDEA Auguri di felice com-pleanno a GiacomoChiofalo, mastro Giacomo, che loscorso 25 agosto ha spento ben 100candeline. Nato nel 1915 a Vita, neltrapanese, è venuto a Tor SanLorenzo nel 1961, come muratore,per costruire alcune case, e poi hadeciso di rimanere, trasferendovi lapropria famiglia. Ha vissuto a TorSan Lorenzo in tutto questo tempo,meritando l’affetto e il rispetto ditutta la cittadinanza, dedicandosi alsuo lavoro (molti dei muratori dellazona hanno imparato da lui ilmestiere) e alla sua famiglia.Sempre in bicicletta, anche dopoaver acquistato un’automobile (hasmesso di pedalare circa cinque annifa), ha cercato di salvare dai pericolidella strada i giovani e i ragazzidella zona, impegnandoli in attivitàsportive. Mastro Giacomo è stato trai promotori della Società di pugilatonei locali di Via delle Meduse, pre-cedentemente utilizzati come chiesa,con il maestro Chiricò, provenientedalla scuola di polizia di Nettuno, epoi della Società Ciclistica Tor S.Lorenzo, prima iscritta nel C.S.I.(Centro Sportivo Italiano) e poinella Federazione Ciclistica Italianaper più di venti anni, della quale èstato a lungo Presidente, senza maismettere di essere l’animatore e l’al-lenatore dei ragazzi, molti dei qualihanno ottenuto buoni risultati anchea livello regionale, ma soprattuttohanno impiegato il loro tempo libero

in una attività sana e proficua.Mastro Giacomo ha ricevuto la visitae gli auguri del sindaco di ArdeaLuca Di Fiori che gli ha consegnatouna targa ricordo nel corso di unafesta organizzata da figli, nipoti epronipoti.

Il cambio di stagione Cento anniLa nutrizionista

risponde

AmnesiaUn racconto di fantascienza insolito, commovente,

avvincente e divertente... ambientato ad Ardea!

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29dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

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30 dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015 Misteria

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

Enigmi del passato e del presente

Lo scrittore australiano AndrewTomas nel suo poco noto testo We are

not the first dedica un intero capitoloall’esistenza nell’antichità di lampadeperenni, alcune delle quali potrebberoaver utilizzato una qualche forma didispositivo elettrico. Pausania, ad esem-pio, uno storico vissuto nel II secolo d.C.ci narra di una bellissima lampada doratache bruciava ad anni alterni nel tempio diMinerva. Sant’Agostino (354-430 d.C.)racconta dell’esistenza di una lampadaperennemente accesa che né il vento né lapioggia potevano spegnere. Quando ilsepolcro di Pallante, figlio di Evandro,immortalato da Virgilio ne l’Eneide,venne aperto vicino Roma nel 1401, si sco-prì che era illuminato da una lanternaperpetua rimasta accesa per secoli. AncheNuma Pompilio, secondo re di Roma,aveva una luce che splendeva eternamen-te nella cupola del suo tempio. Plutarcoscrisse di una lampada che bruciava sullasoglia di un tempio dedicato a Giove-Ammone, i cui sacerdoti sostenevano chefosse rimasta accesa per secoli. Un’altralampada perenne, risalente al regno diGiustiniano (VI secolo d.C.), fu ritrovataad Antiochia: un’iscrizione su di essadiceva che era rimasta accesa per oltrecinque secoli. Durante il medioevo fu sco-perta in Inghilterra una lampada perennerisalente al III secolo, anch’essa rimastaaccesa per molte centinaia di anni di fila.Nell’aprile del 1485, all’interno di unsepolcro lungo la via Appia, fu rinvenutoil sarcofago di una giovane donna diepoca romana. Quando venne rimosso ilcoperchio si propagò una brillante lumi-nosità: si trattava di una lampada chedoveva essere rimasta accesa per quasi1500 anni. Il corpo della bellissima fan-ciulla, immerso in uno strano liquido aro-matico, non appariva affatto decomposto:sembrava viva ed addormentata (vedi lafanciulla della Via Appia, su Misteria). InIndia, nel tempio di Trevandrum,Travancore, il reverendo S. Mateer dellamissione protestante londinese, vide, infondo a un pozzo, una grande lampada

dorata che era stata accesa ben 120 anniprima. La scoperta di lampade sempiter-ne nei templi sparsi per l’India è ormai unfatto abbastanza consolidato e sulla loropossibile origine dobbiamo considerare leaccurate istruzioni su come costruire dellebatterie elettriche riportate nel testo sacrodell’Agastya Samhita. In Australia, nella giungla intorno almonte Wilhelmina, regione occidentatedella Nuova Guinea, esisteva un piccolovillaggio, isolato da ogni forma di civiltà,che possedeva un sistema di illuminazioneartificiale “paragonabile a quello del XXsecolo” disse C. S. Downey nel corso diuna sua relazione ad una conferenza nel1963 sui sistemi di illuminazione stradalee sulla viabilità a Pretoria, in Sud Africa.I mercanti che penetrarono in questo pae-sino sperduto tra altissime montagne rife-rirono di essere rimasti “terrorizzati allavista delle molte lune sospese in aria che,con estrema brillantezza, illuminavano lanotte fino al mattino. Queste lune artificialialtro non erano che enormi globi di pietramontati su pilastri. Subito dopo il tramontoesse sembravano accendersi di una stranaluce al neon, illuminando così le strade”.Ci sono testimonianze di ritrovamenti dilampade misteriose e di pietre lumine-scenti in città scomparse sparse in moltelocalità del pianeta. In tibet, ad esempio,queste pietre luminescenti venivano mon-tate sui pilastri delle torri. Nel 1601 loscrittore spagnolo Barco Centenera riferìdel ritrovamento di un luogo, la scompar-sa città di Gran Moxo, ubicata in prossi-mità della sorgente del fiume Paraguay,nel Mato Grosso, dove al centro dellaparte insulare, sulla sommità di un pila-stro alto circa 6 metri si trovava unagrande luna che illuminava tutto il lago,fendendo l’oscurità. Il gesuita Kircher, nella sua operaOedipus Aegyptiacus (Roma 1652) raccon-ta di lampade accese nei sotterranei dellacittà di Menfi. La descrizione pare pro-prio essere riconducibile a delle luci elet-triche funzionanti, nell’antico Egitto, permigliaia di anni.

Famoso in tal senso è il rinvenimentoall’interno del tempio di Hathor, aDendera, di un dipinto raffigurante unaqualche tipologia di apparecchio elettrico,con tanto di cavo e di resistenza elettricaall’interno delle lampade rappresentate.In un’altra raffigurazione, stavolta supergamena, risalente alla XVIII dinastia,sono visibili dei babbuini sacri e dei sacer-doti mentre sono in adorazione di unacolonna Djed, associata al mito di Osiride,sormontata da una croce ansata dallaquale salgono due braccia che sorreggonoun disco luminoso. Il dispositivo fa davve-ro pensare a una qualche forma di gene-ratore di elettricità statica. D’altra partel’esistenza di una forma di elettricitànell’antico Egitto pare essere parzialmen-te dimostrata anche dalle molte misteriosee bellissime raffigurazioni presenti nelletombe e nei profondi corridoi sotterraneiannessi, senza che però vi sia alcuna trac-cia di residui di fumo o dell’uso di torcesui soffitti. La tesi di alcuni egittologisecondo cui l’illuminazione all’interno diqueste tombe per eseguire le decorazionifosse assicurata da un sistema di specchi

che catturava la luce del sole dall’entrataper portarla fino al punto in cui necessita-va, appare del tutto inaccettabile, dalmomento che la planimetria delle tombe,elaborata e con passaggi tortuosi chescendono a molti metri in profondità, ren-derebbe inutilizzabile e fin troppo disper-sivo un tale metodo.Forse la casta sacerdotale egiziana, allapari di quella indiana, tibetana e delleantiche civiltà precolombiane, detenevaconoscenze segrete anche sul campo del-l’elettricità, oltreché su quello della mate-matica, dell’astronomia, e delle scienze ingenerale?

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G i a n n i n irisponderà, atitolo gratuito,sul giornale. Perconsulti privatirivolgersi al cell.3393614890.Privacy: i datiinviati saranno

usati esclusivamente per delineare il quadroastrologico per rispondere alla vostradomanda. Non saranno conservati nè cedutia terzi.

«Io ed il mio ex ci siamo lasciati daalcuni mesi, ma io non riesco a

dimenticarlo. Torneremo insieme?»Giorgia, 1990 (dati completi forniti).

Èuna storia da considerarsi chiusa,anche se non posso escludere un

momentaneo riavvicinamento. Noncredo di sbagliare se affermo che volte-rai presto pagina ed avrai una nuovarelazione.

Chiedilo alle stelle!

Rubrica di Astrologia acura di Federica Giannini

Gsbnnfoujej!Tufmmf

Le lampade eterneLe lampade eterne

CAPITOLO VIIEXITUS INCERTUS

< SUCCESSO INCERTO >Nel tempo non esisteva traccia dellasollevazione contro i Sacer e a Scàpùlanon restava che abbandonare la ricer-ca i lavori del tempio procedevano gliuomini, <delecti viri> che avevanoperso la freschezza degli anni veniva-no sostituiti dai figli per abbellire lepareti arrivavano Illirici, Egizi mae-stri di pittura, Etruschi tracciatori dilettura, <lectio> ma il passato deiRutuli rimaneva occulto, <res occul-ta> e la loro origine rimane sconosciu-ta così la venuta, <Venus> di cui siera persa traccia.“Svanita”, rispondevano i Sacer ser-bando il segreto, tempo dopo era unarrivare di Genti, nelle lagune appro-davano navi in numero mai visto el’Evento meritava una scena simile.Chi arrivava dal mare vedeva la Rupedominata dall’Ara Dea uno spettacolodegno dei templi della Trinacria equello che stava succedendo cambiavaradicalmente quel mondo antico, man-cava poco al Sostizio d’Estate e i Sacerannunciavano ai Pellegrini: “Grande èil favore degli Dei e diciannove vittimeuna ciascuna per anno del moto dellaluna verranno sacrificate sull’Ara”.

VENATOR ET EXPULSIO Se qualcosa sfuggiva al controllo leconseguenze potevano essere terribili,successe che un architrave contenevaun difetto che visto dal basso neppuresi notava ma non allo sguardo attentodi Lucanus, “I responsabili pagheran-no per la loro negligenza”, borbottavaavviandosi alla sua abitazione. Si avvicinava il Solstizio d’Estate quel-la sera Lucanus aveva bevuto più delsolito fino a crollare addormentatononcurante delle effusioni della sua

giovane donna al contrario Curius nonriusciva a prendere sonno, era eccitatoall’alba doveva partecipare alla cacciaal cinghiale era per lui un grande gior-no.Notabili Rutuli e Danaeei in perennecompetizione si fronteggiavano similia due fiumi scorrevano paralleli manon miscelavano le loro acque, iCacciatori Rutuli portavano in testacorna di cervo, giubbotti di cuoioduro, armati d’archi, lance corte trat-tenevano feroci cani i Danaeei indossa-vano tuniche lunghe e gambali dicuoio con grandi archi, <pharètra> efrecce con punte dentellate.“Oggi sarai Sanguinato - dicevaUmbro al nipote Curius - e devi dimo-strare coraggio”, “Dea concedici buonacaccia” , gridavano e al suono delcorno d’uro ornato di bronzo e oroseguiva un frenetico accorrere diuomini a piedi e a cavallo e un confusolatrare di cani e quando Lucanus arri-vava sulla Collina tutti erano all’inse-guimento della fiera quel tardo giornovincitori risultavano i Rutuli e Curiusdiventato Cacciatore portava il giub-botto lacerato e macchiato di sanguema non dimostrava dolore stringevaforte i denti orgoglioso che il suo nomeera sulla bocca dei compagni.La caccia era andata e secondo usanzaa Curius spettavano le zanne del cin-ghiale mentre coda e testa finivanoappese nell’Atrio del tempio e duelune dopo il colonnato esterno crollavaa causa dell’architrave difettosa che iSiculi non avevano collegato con staffee la fragilità dell’architrave avevafavorito il crollo così tre tre giornidopo la testa di Lucanus ciondolavaappesa a una corda aveva lo sguardostordito forse a causa del troppo vinobevuto.

Continua nel prossimo numero

AR*DEA Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

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31dossier informare n. 09/2015 • 25 SETTEMBRE 2015

Roma, 1485, tenuta del casaleStatuario, sulla via Appia. Gli

operai longobardi assunti dai monaciOlivetani di Santa Maria Nova, dissot-terrano un sarcofago di marmo, sigil-lato con il piombo. La sepoltura è diepoca romana e risale a quasi 15 secoliprima. Gli operai aprono il sarcofago evi trovano il corpo di una bellissimaragazza, talmente intatta da sembrareappena morta, o addirittura ancoraviva e semplicemente addormentata.La notizia ha un’eco dirompente edecine di migliaia di persone si accal-cano nel cortile del Palazzo deiConservatori per ammirare la prodi-giosa meraviglia. Il corpo scomparemisteriosamente, dopo una breve espo-sizione, lasciando la folla a boccaasciutta.Roma, 2006, il Ministero dei Beni

Culturali acquisisce la tenuta di SantaMaria Nova, sull’Appia antica, e laannette al parco archeologico dellaVilla dei Quintili. L’operazione, con-clusa ad un prezzo stracciato, ha avutobuon fine grazie al fatto che il casaledella tenuta sia infestato dal fantasmadella fanciulla della via Appia, rivenutaproprio in quel cortile nel 1485.Un fatto storico misterioso ed un even-to di cronaca culturale sono i due spun-ti portanti del prossimo romanzo diSilvia Matricardi, la giornalista diArdea che da alcuni anni si sta dedi-cando alla narrativa. L’opera, che si intitola In Aeternum,frase latina che significa per sempre,nasce dalle ricerche giornalistiche effet-tuate dall’autrice tra le epistole delXVI secolo, finalizzate alla preparazio-ne di un articolo per la rubrica Misteriadi dossier informare. In aeternum torna indietro nel tempo,fino all’epoca di Nerone, dando un’i-dentità, un volto ed una storia allamisteriosa fanciulla della via Appia,intrecciando la fantasia con le vicenderealmente accadute in quel periodo. La narrazione si svolge anche ai giorninostri e nei venti secoli che separano ledue linee temporali, sviluppandosi inun intreccio ricco di mistero e di ele-menti paranormali, miscelati coningredienti storici ed archeologici. Tra i protagonisti principali troviamoun Nerone inusuale, fuori dai soliti cli-ché, ma in linea con le ipotesi della sto-riografia più attuale, di cui fu pioniereil genio di Gerolamo Cardano, nel1562. L’imperatore più controverso ecalunniato della storia romana è coltonella sua dimensione umana, di visio-nario, riformatore e grande statista. Al

suo fianco un altro grande e misteriosopersonaggio: Simon Mago, lo stranierocitato negli Atti degli Apostoli comeconsigliere personale di Nerone. Chi era costui? Un corrotto precursoredell’Anticristo o un discepolo dellasconfitta corrente gnostica degli inse-gnamenti di Gesù? Si scontrò davverocon San Pietro, in una sfida al miracolopiù eclatante? O tale tradizione è pura-mente un simbolo della sconfitta dellacomponente gnostica del cristianesimo?Curiosamente la leggendaria sfidaavvenne proprio là dove oggi sorge laBasilica di Santa Maria Nova (SantaFrancesca Romana), tenuta da queimonaci Olivetani, che furono anche iprofanatori della tomba della fanciullasull’Appia. Coincidenza? La storia nonè in grado di fornire risposte, ma lafantasia, avvalendosi di alcune ipotesipiù ardite e meno schiacciate sulla posi-zione della tradizione cattolica, puòsopperire a tali lacune.Ed ecco che nel romanzo In Aeternumtroviamo una sacerdotessa vestale chenon invecchia mai, l’enigmatico SimonMago e l’imperatore Nerone, uniti nelcercare di risolvere il mistero di unserial killer con elementi rituali.Qualcuno fa sparire i bambini poveri,con una cadenza precisa, legata allefasi lunari. L’indagine porterà i tre adaffondare nelle radici più oscure edantiche della religione romana, in queirituali magici che prevedevano il ricor-

so ai sacrifici umani.Gli elementi realistici, tratti dalle cro-nache storiche, si fondono con quellileggendari, i dati oggettivi con la magiarituale antica e contemporanea, e tuttoviene raccordato con l’immaginazione.Sullo sfondo narrativo scorrono le lottedi potere, lo scontro tra i ricchi ed ideboli, tra paganesimo e cristianesimonascente, tra tolleranza ed intolleranza. I protagonisti dello scorcio narrativoambientato nel presente, Giulio eClarissa, un artista ed una psicologasui generis, si ritroveranno costretti arintracciare la verità dietro secoli dicalunnie e soprattutto a sciogliere unamaledizione orribile, che ha impedito atre anime di trovare la pace.In Aeternum, come i precedenti roman-zi di Silvia Matricardi, è un’opera doverealtà ed immaginazione si fondono,fino a sfumare l’una nell’altra, calan-dosi profondamente nel nostro territo-rio, in questo caso tra Roma ed Anzio,passando per Ardea. Per la gioia dei lettori particolarmenteappassionati di storia, l’edizione digita-le sarà corredata da una lunga appen-dice bibliografica, che includerà unasezione con il testo integrale delle prin-cipali epistole del XV secolo che parla-no della fanciulla della via Appia e chesaranno, per la prima volta, raccolte inun’unica opera.Così come Ardit, Amnesia ed Ele, ancheIn Aeternum ha la caratteristica di farparte del medesimo contesto narrativo,pur essendo a sé stante. In altre parole,chi ha letto le opere precedenti, ritro-verà alcuni dei medesimi personaggi,come parte integrante della storia.L’appuntamento è in tutte le librerieonline tra qualche mese.

In Aeternum: storia d’amore, morte e magiaFantasmi, maledizioni,personaggi misteriosi,storia e magia: prossima-mente in libreria.

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