Bimestrale di attualità, tecnica e cultura - mapei.com · MTB Mapei Merida: nati per vincere pag....

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76 Anno 16 - N.76 - Maggio 2006 - Spedizione in a.p.- 70% - Filiale di Milano - Tassa pagata - Taxe perçue - contiene I.P. In caso di mancata consegna restituire all’ufficio di Milano/Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa Bimestrale di attualità, tecnica e cultura Bimestrale di attualità, tecnica e cultura

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Bimestrale di attualità, tecnica e culturaBimestrale di attualità, tecnica e cultura

Ci siamo. La Nazionale Italiana di Calcio è pronta per partire per la Germania dove disputerà la fasefinale della Coppa del Mondo FIFA Germania 2006. Il Commissario tecnico della Nazionale MarcelloLippi ha reso nota il 16 maggio, la lista dei ventitré giocatori che parteciperanno alla fase finale dellaCoppa del Mondo. Gli Azzurri, che si sono radunati lunedì 22 maggio presso il Centro tecnico federaledi Coverciano, effettuano la preparazione nell'ambito della quale la squadra sostiene due incontriamichevoli in Svizzera (Svizzera-Italia, in programma a Ginevra il 31 Maggio 2006, con inizio alle ore20.50 e Italia-Ucraina, in programma a Losanna il 2 Giugno 2006, con inizio alle ore 20.50).Ricordiamo, inoltre, che la partita d'esordio della Nazionale ai Campionati del Mondo è Italia-Ghanache si disputerà a Hannover il 12 giugno; seguiranno Italia-Usa il 17 giugno a Kaiserslautern e Italia-Repubblica Ceca il 22 giugno ad Amburgo. La finale dei Mondiali sarà il 9 luglio a Berlino.È, a oggi, questa la lista dei giocatori convocati a cui sono stati assegnati i seguenti numeri di maglia:1 Buffon, 2 Zaccardo, 3 Grosso, 4 De Rossi, 5 Cannavaro, 6 Barzagli, 7 Del Piero, 8 Gattuso, 9 Toni,10 Totti, 11 Gilardino, 12 Peruzzi, 13 Nesta, 14 Amelia, 15 Iaquinta, 16 Camoranesi, 17 Barone,18 Inzaghi, 19 Zambrotta, 20 Perrotta, 21 Pirlo, 22 Oddo, 23 Materazzi.Non va però dimenticato che anche la Nazionale Under 21, allenata da Claudio Gentile, si è preparata perpresentarsi al meglio alla fase finale dei Campionati Europei in Portogallo: il 24 maggio ad Aveiro con lapartita Italia-Danimarca; il 26 maggio ad Agueda Italia-Ucraina e il 29 maggio ad Aveiro Italia-Olanda.E anche Mapei, Sponsor Ufficiale delle Nazionali di Calcio Italiane, è pronta per scendere in campo asostenere gli Azzurri impegnati in queste due importanti manifestazioni e invita tutti i suoi amici,collaboratori e clienti a seguire con entusiasmo le gare delle nostre Nazionali.Con l'obiettivo di dare ancora più visibilità al marchio, tutti i principali programmi sportivi che sistanno occupando di questi eventi (in onda sulle reti Fininvest, Rai e Sky) vedono la presenza di spotistituzionali Mapei e/o di telepromozioni dedicate a singoli prodotti.Complimenti, infine, ai 160 fortunati vincitori del riuscito concorso Mapei che possono assistere dalvivo alle gare dei Mondiali. Sul prossimo numero di questa rivista diremo chi sono e forniremo unresoconto, speriamo felice, di questa bell'avventura che sta per cominciare.Per ora, senza alcuna retorica e con sincera partecipazione possiamo soltanto invocare e ripetere unnome: Italia…Italia…Italia…

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RIVISTA BIMESTRALEAnno 16 - numero 76 - maggio 2006

DIRETTORE RESPONSABILE: Adriana Spazzoli

SEGRETERIA DI REDAZIONE: Carla Fini

REDAZIONE: Anna Calcaterra, Metella Iaconello,Tiziano Tiziani, Federica Tomasi

RICERCA FOTOGRAFICA: Davide Acampora

PROGETTO GRAFICO - IMPAGINAZIONEMagazine - Milano

FOTOLITO: Overscan - Milano

STAMPA: Arti Grafiche Beta - Cologno Monzese (Mi)

DIREZIONE E REDAZIONEVia Cafiero, 22 - 20158 Milanotel. 02-37673.1 - fax 02-37673.214www.mapei.com - E-mail: [email protected]

Abbonamenti: [email protected]

EDITORE: Mapei S.p.A.Registrazione del Tribunale di Milano n. 363 del 20.5.1991

Hanno collaborato a questo numero con testi, foto e notizie:Ivo Casorati, Gianni Dal Magro, Paolo Giglio, Liew Quee Eng,Luciano Longhetti, Sergio Mammi, Franco Morabito,Vittorio Riunno, Victor Sailer, Paolo Sala,Yuri Martirosov,Maurizio Sangalli, Aldo Sassi, Olga Velikova.

Foto grande di copertina:Continua a riscuotere successi in tutto ilmondo l’impegno di Mapei nello sport:in particolare in aprile gli atleti del RunningTeam Co-ver Mapei hanno riportato lavittoria nella prestigiosa Maratona diBoston e nella Stramilano di Milano.In copertina, Rita Jeptoo al traguardo diBoston (vedi articolo a pag. 50).

AT T U A L I T ÀIl Centro Polisportivo “Rodolfo Squinzi” pag. 2La ricerca premia pag. 6Le strategie Mapei per i Paesi emergenti pag. 7Una grande musica pag. 48

G I O C O D I S Q U A D R ASu questa pietra... si può costruire! pag. 8Mapei e il mercato russo pag. 11Vietnam: un tassello importante nei piani di Mapei per l’Asia pag. 15

F I E R ESaieDue Living: colore, protezione, benessere a tutto campo pag. 18100% Colors – Colore in architettura pag. 24

I L PA R E R E D E L L’ E S P E R T OLinea Finiture pag. 28

R E F E R E N Z EGrattacielo Pirelli pag. 30Ringiovanire il villa pag. 40Una chiesa rimessa a nuovo pag. 43

N O R M AT I VANuove regole europee per la reazione al fuoco dei materiali pag. 37

L’ I M P E G N O N E L LO S P O R TStravince Mapei pag. 50Nazionale e Mapei: buona la prima pag. 52MTB Mapei Merida: nati per vincere pag. 54Auguri Imperiali pag. 56

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tutti gli articoli pubblicati in questo numero possono essere ripresi,previa autorizzazione dell’editore, citando la fonte.

Sul n. 74 di Realtà Mapei a pag. 29 è statoerroneamente indicato come Castello di Caen(Francia) il Castello di Acaya, situato aVernole (LE), che riproponiamo nella foto. Inquesto edificio del 1500 è stato eseguito unintervento di consolidamento e restauro conMape-Antique CC e Antipluviol S.

errata corrige

Tiratura di questo numero: 140.000 copieDistribuzione in abbonamento postale in Italia: 125.100 copie - all’estero: 1.200 copie

Tutela della riservatezza dei dati personaliI dati personali dei destinatari di Realtà Mapei sono trattati inconformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia diprotezione dei dati personali”) e utilizzati per le finalità direttamenteconnesse e strumentali all'erogazione del servizio.In qualsiasi momento è possibile richiedere la modifica,l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scrivendo a:Mapei - Ufficio Marketing - Via Cafiero, 22 - 20158 Milano Fax 02/37673214 - E-mail: [email protected] Chi non avesse ricevuto il modulo per l’autorizzazione all’utilizzo deidati, può richiederlo all’indirizzo sopra indicato.

Sul n. 75 di RealtàMapei, all'interno del-l'articolo sul Domotex,si parla dello schermoallestito nello standMapei dove i visitatoripotevano giocare virtualmente a calcio con ilgioco EA FIFA 2006. Specifichiamo però cheè stata utilizzata la console Microsoft XBOX360 e non una Play Station. Ci scusiamo congli interessati per l'involontario errore.

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Inaugurata a Mediglia la nuova struttura sportiva realizzata grazie al contributo di Mapei.

Sabato 1°aprile 2006 è stata una bella gior-nata di festa per Mapei e per tutti gli abi-tanti di Mediglia.

Alla presenza di Giorgio Squinzi, Amministra-tore Unico della Mapei SpA, del Sindaco diMediglia, Carla Andena, e di numerose autoritàtra cui il consigliere provinciale Massimo Gatti eil Presidente della Società Polisportiva SergioSimoncelli, è stato, infatti, ufficialmente inaugu-rato il nuovo Centro Polisportivo intitolato allamemoria di Rodolfo Squinzi, il fondatore diMapei. Un giusto tributo a un grande appassio-nato di sport e all'uomo che col suo lavoro e ilsuo esempio ha dato origine all'azienda e ne ha

tracciato le vie dello sviluppo. Lo ha ricordato anche il Sindaco Andenache, nel ringraziare la Mapei per il contributo offerto nella realizzazionedel Centro Sportivo, ha motivato questa dedica a Rodolfo Squinzi affer-mando che: “…tanti anni fa insediandosi sul nostro territorio e scom-mettendo su se stesso, sulle proprie capacità professionali, sulla suavolontà e determinazione, ha portato la Mapei ad essere leader nelmondo, dando ai nostri concittadini un'opportunità di lavoro”.Per questo, insieme ai cittadini di Mediglia e ai numerosi dipendentidello stabilimento, non hanno voluto mancare a questa importantegiornata i tanti amici che lo conoscevano e tutti coloro che con ammi-razione e gratitudine ancora oggi lo ricordano.E, a dimostrazione di ciò, per tenere vivo il legame con il fondatore, hareso ancor più simbolico l'avvenimento la partecipazione all'inaugura-zione dell'intera famiglia Squinzi. Oltre al figlio Giorgio e a sua moglieAdriana Spazzoli, erano presenti all'inaugurazione anche i figli Marco eVeronica, la sorella, avv. Laura Squinzi, e la nipote, Simona Giorgetta.

Grandi spazi e molte occasioni di svagoIl Centro Polisportivo Rodolfo Squinzi, è stato costruito da Mapei suun'area di 9.762 m2, in forza di una convenzione stipulata tra l'aziendae l'Amministrazione Comunale, utilizzando prodotti e tecnologieMapei all'avanguardia.La collaborazione con il Comune di Mediglia (che è sede del principa-le stabilimento produttivo del Gruppo) ha portato alla realizzazione diun centro polisportivo dotato di due campi da calcetto polifunzionaliannessi a un campo bocce, con rispettivi spogliatoi e locali per gli atle-ti, per lo svolgimento delle attività sportive.

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A completamento dell'opera è stato inoltrerealizzato un parco giochi con percorsi vita ealtre aree di svago per l'infanzia.Il Centro Polisportivo, adiacente alla sede pro-duttiva di Robbiano della Mapei SpA, sarà lasede della neonata “Polisportiva Mediglia” chel'Amministrazione Comunale medigliese hacostituito lo scorso anno per dare una rispostaalle sempre più qualificate e numerose richie-ste di pratica sportiva di diverse discipline.La “Polisportiva Mediglia”, che gestirà il Centro,annovera tra le sue fila atleti che praticanodiversi sport quali calcio, pallavolo, basket,bocce e tiro con l'arco.Mapei ha anche stipulato una convenzione conil Comune di Mediglia impegnandosi a esegui-re, a propria cura e spese, tutte le opere neces-sarie per la costruzione e il completamento deltratto di pista ciclo-pedonale in Via Grandi, neipressi del Centro Polisportivo.

Una giornata da ricordareIl programma dell'inaugurazione del Centro èiniziato nel primo pomeriggio.È stato bello vedere arrivare al nuovo Centroun folto gruppo di ciclisti capitanati da AdrianaSpazzoli.Questo team composito, partito dallo stabili-mento, comprendeva oltre i ciclisti della MapeiSquadra Corse anche i campioni DanieleNardello, vincitore di molte gare di Coppa delMondo e Campione italiano e Oscar Freire, trevolte Campione del Mondo. Insieme a loroanche Aldo Sassi, direttore dello Sport ServiceMapei.Dopo il loro arrivo si è aperta la cerimonia uffi-ciale con la benedizione del Parroco e il taglio

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del nastro da parte del Sindaco Andena e diGiorgio Squinzi.Sono poi state scoperte le due targhe (unaall'esterno e una all'interno del Centro) e fatti idiscorsi di rito.Sono intervenuti, oltre al Sindaco e a Squinzi,Paolo Bianchi, Assessore allo Sport, e SergioSimoncelli, Presidente della Polisportiva Mediglia.Dopo l'inaugurazione della pista ciclabile checorre vicino al centro, sono iniziate le attivitàsportive con il Torneo di calcio “Piccoli Amici”, unadimostrazione del gioco delle bocce e una di tirocon l'arco.La giornata si è conclusa con un torneo qua-

drangolare di calcetto tra le squadre dellaPolisportiva Mediglia, la Mapei Milano, la MapeiMediglia e quella del Comune di Mediglia.La giornata si è conclusa con un festoso buffet enumerose premiazioni.Queste iniziative e il clima festoso dell'interagiornata hanno ulteriormente rafforzato il giànoto e consolidato legame tra l'azienda, presen-te da molti anni nel territorio, e la realtà delComune del sud milanese.

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LO STABILIMENTO DI MEDIGLIA SI ABBELLISCE E SI AMPLIA

Il 2005 e questi primi mesi del 2006 si sono confermati come momentiimportanti per lo stabilimento di Mediglia.Continuando il positivo andamento degli anni precedenti, l'attività dellostabilimento è aumentata del 4,5% raggiungendo la considerevole cifra di592.000 tonnellate spedite nel 2005. Il 2 agosto 2005, inoltre, è stato stabili-to il nuovo record di quantità spedita in un solo giorno:si è toccata la quotadi 3.631 tonnellate. I primi mesi di questo 2006 confermano il buon trenddell'anno precedente; a fine marzo, infatti, si registra una crescita dell'8%rispetto allo stesso periodo del 2005.Lo scorso anno e questi primi mesi sono stati importanti, non solo per la

crescita di produzione, ma anche per le nuove strutture che sono state ulti-mate in stabilimento.Si sono così ultimate le costruzioni dei nuovi fabbricati destinati agli spo-gliatoi, alla mensa e alla reception.Si tratta di realizzazioni molto importanti non solo da un punto di vista pra-tico, ma particolarmente significative anche per le modernissime sceltearchitettoniche realizzate.Un vero e proprio fiore all'occhiello dello stabilimento, che oggi occupacirca 400 persone. Un suggestivo colpo d'occhio per i visitatori che ora, tral'altro, potranno essere ospitati a pranzo in un'area a loro dedicata all'inter-no della mensa.Non sono mancati, nel 2005, anche obiettivi prestigiosi per quanto concer-ne i sistemi di gestione della qualità, dell'ambiente e della sicurezza che, datempo, sono stati implementati nello stabilimento.Insieme alla conferma delle certificazioni già rilasciate, è arrivato il rinnovodella registrazione EMAS e la pubblicazione della nuova DichiarazioneAmbientale.Ricordiamo che la registrazione EMAS (Regolamento Europeo CE 761 del2001) prevede l'inserimento, in uno specifico elenco, delle aziende e orga-nizzazioni che hanno implementato un sistema di gestione ambientale esono impegnate nel miglioramento continuo delle proprie performanceambientali attraverso specifici obiettivi.EMAS prevede inoltre la comunica-

zione all’esterno di queste performance attraver-so la pubblicazione di Dichiarazioni Ambientali.Per lo stabilimento di Mediglia si tratta del 2° rin-novo dal 1999, anno della prima registrazione.La Dichiarazione Ambientale è un rendicontodelle attività di gestione delle tematiche ambien-tali, che l'azienda predispone e sottopone a verifi-ca da parte di organismi accreditati e della stessaAPAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e iservizi Tecnici presso il Ministero dell'Ambiente);questa nuova edizione della DichiarazioneAmbientale è stata convalidata da questi organi-smi ed è ora disponibile a tutti anche visitando ilsito aziendale www.mapei.it.Ma a Mediglia lo sviluppo e i miglioramenti non siarrestano e numerose attività si prospettano perl'immediato futuro dello stabilimento.A testimonianza di una realtà che in tutti i suoianni non è mai stata ferma, ma si è sviluppataseguendo i ritmi di crescita dell'azienda, ci sonotanti progetti che si stanno elaborando o già rea-lizzando. In modo particolare va segnalata la rea-lizzazione (attualmente in corso) dei nuovi localiche ospiteranno l'Ingegneria di Gruppo e dellaPalestra per i dipendenti. Entrambi occuperannoil fabbricato lasciato libero da mensa e spogliatoi“vecchi” e saranno resi disponibili, ai rispettivi uti-lizzatori, entro la prossima estate.Decisamente importante per lo stabilimento saràla realizzazione di un nuovo fabbricato,con super-ficie di circa 10.000 m2, che ospiterà un'area dimagazzino per materie prime e imballaggi di circa7500 m2 e una nuova area di produzione di circa2500 m2.Il progetto è stato definito ed è iniziata l'attività dirichiesta delle varie autorizzazioni agli enti com-petenti. Si tratta di un ampliamento particolar-mente importante perché consentirà, da unaparte di ottenere una maggior capacità di deposi-to per le materie prime (utilizzate nella produzio-ne di adesivi in pasta, additivi di macinazione efluidificanti) e gli imballaggi e,dall'altra, di aumen-tare la capacità produttiva dei rivestimenti peresterno.Come il resto del gruppo Mapei, dunque, anchelo stabilimento di Mediglia è in costante cresci-ta ed è in marcia verso l'obiettivo comune“Vision 2010”.

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Giovedì 16 febbraio, a Sassuolo, presso l'Auditorium Assopiastrelle,si è tenuto un convegno dedicato alla: ”Attualizzazione e miglio-ramento della qualità per le materie prime e gli impasti per la

produzione delle piastrelle”.La manifestazione, organizzata dal Gruppo Editoriale Faenza Editrice ecoordinata, quest'anno, dal Prof. Tiziano Manfredini dell'Università diModena e Reggio Emilia, è un appuntamento annuale del settore cera-mico e ha come obiettivo quello di fornire una panoramica delle ultimenovità in un campo fondamentale come quello delle materie prime.Tale comparto, infatti, è, in questo momento, alle prese con un proble-ma cruciale per il futuro del settore: le alternative al rifornimento dimateriale dall'estero, che comporta, oggi, costi sempre maggiori acausa della forte concorrenza cinese.I temi affrontati nell'arco della giornata sono stati numerosi e hannospaziato da argomenti specialistici con una forte connotazione tecnico-scientifica, ad altri più legati ad analisi economiche e di sviluppo delsettore.Al termine della giornata di studio e alla presenza del Prof. Gian CarloPellacani, Magnifico Rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia,è stato assegnato il “Premio alla carriera per l'anno 2005” a GiorgioSquinzi.Il premio, assegnato da una giuria di esperti, ha avuto come motivazio-ne quella di aver perseguito “una costante politica di ricerca e innova-zione”.L'importante attestazione ottenuta dall'Amministratore Unico diMapei, è il tributo a un lavoro pluriennale svolto in questa direzione edè, al contempo, anche un riconoscimento a tutto il Gruppo Mapei.Un Gruppo che continua a crescere nel mondo e che viene spessopreso ad esempio proprio perché crea i suoi prodotti più innovativi efonda la sua politica industriale sulla Ricerca e sullo Sviluppo.

Franco Rossi (a sinistra),AmministratoreDelegato di FaenzaEditrice, consegna aGiorgio Squinzi,Amministratore Unicodi Mapei e attualePresidente diFederceramica, unartistico pannello diceramica in occasionedell’assegnazione del“Premio alla carriera perl’anno 2005”.

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Quali sono i fattori che determinanoil successo di Mapei anche in zonecosì delicate come il Vietnam e laRussia?

L. Longhetti: effettivamente si tratta diPaesi “difficili” perché le aziende cheintendono investirvi incontrano com-plicazioni di vario tipo: imprenditoriale,finanziario, ambientale, ecc... Inoltre ci siscontra con il fatto che la pratica di farebusiness all'occidentale non è ancoraben consolidata in culture così diversedalla nostra. Tuttavia, questi Paesi sonoestremamente interessanti perchéhanno un tasso di crescita notevolmen-te più elevato di quello delle nazioni divecchia industrializzazione, dunque ilpotenziale dei loro mercati è moltoincoraggiante per un investitore stra-niero. Mapei si sente sicura di scommet-tere in queste zone perché ritiene che letecnologie proprietarie che ha svilup-pato negli anni abbiano buone possibi-lità di trovare riscontro anche in questezone e che le sue attente attività di mar-keting e di indagine dei mercati siano ingrado di valorizzare le potenzialità spe-cifiche di queste aree geografiche. Adesempio, nel caso della Russia, abbiamoscelto di investire nella zona di Mosca, eprecisamente nella città di Stupino, per-ché qui si trova un'interessante concen-

trazione di manodopera altamente spe-cializzata, dovuta alla lunga tradizioneindustriale di questo centro avviata inepoca sovietica.

V. Squinzi: nel caso del Vietnam, invece,abbiamo deciso di investire in questoPaese dopo aver ricevuto riscontri inco-raggianti dalle valutazioni di mercatocondotte attraverso la filiale che abbia-mo aperto ad Hanoi più di due anni fa.Le ricerche hanno mostrato come que-sto Paese sia destinato a sperimentareuna forte crescita di mercato nel medioe lungo termine e sia anche, già al gior-no d'oggi, fortemente aperto all'inno-vazione ed interessato all'alta tecnolo-gia: il Vietnam promette quindi didiventare un terreno particolarmenteadatto ai nostri prodotti. Il modo di pro-cedere di Mapei è dunque il solito: com-prendere le esigenze del mercato, pre-stare loro continua attenzione e, attra-verso un management di origine locale,coniugarle con la filosofia Mapei, fattadi innovazione e alta tecnologia.In questo caso, abbiamo riscontrato lacrescita esponenziale dell'economiavietnamita e l'interesse del Paese aintrodurre prodotti tecnologicamenteavanzati.Conseguentemente, attraverso lanostra filiale locale abbiamo avviato un

processo di educazione del mercato alnostro prodotto.Per quanto riguarda la scelta del luogoin cui aprire un nuovo stabilimento, lanostra valutazione si è basata soprattut-to su criteri logistici: l'area industriale diChu Lai, nella zona di Danang, si è rive-lata in grado di offrire vantaggi compe-titivi perché si trova proprio nel centrodel Vietnam. La sua postazione strategi-ca faciliterà dunque la consegna deiprodotti sia nel nord che nel sud delPaese, il cui territorio si snoda lungo lacosta in una striscia lunga e stretta.

Quali sono i progetti di Mapei perVietnam e Russia nel prossimo futu-ro?

L. Longhetti: per quanto riguarda laRussia, nel medio periodo prevediamodi aprire un'ulteriore unità produttivanel Nord, a San Pietroburgo e un'altra asud est, nella zona di Ekaterinenburg.Entro il 2010 Mapei potrà dunque con-tare su tre stabilimenti produttivi ingrado di garantire una buona coperturadell'area centro-occidentale e potràquindi sfruttare appieno le opportunitàdi crescita del mercato russo.V. Squinzi: in Vietnam intendiamoaumentare le nostre quote di mercato,assicurando ai nostri prodotti posizionialtamente competitive.Successivamente, valuteremo la possi-bilità di ampliare le linee di prodotto aseconda della risposta del mercato.Inoltre, siamo interessati a rafforzare lanostra presenza in tutta l'area asiatica,per aumentare il giro di affari in Paesicaratterizzati da una crescita economi-ca molto forte e altamente interessati aimportare alta tecnologia e prodottiinnovativi. Ad esempio, stiamo crescen-do in Malesia, Singapore, Vietnam eCina, dove Mapei sta contribuendo allarealizzazione di nuovi cantieri e ha direcente portato a termine nuove acqui-sizioni.

Le pagine seguenti descrivono la pre-senza di Mapei all'interno del mercatorusso e vietnamita, facendo particolareriferimento alle cerimonie di inizio lavo-ri per la costruzione di un nuovo stabili-mento produttivo in ciascuno dei duePaesi.

Recentemente Mapei ha dato l'avvio ai lavori di costruzione di duenuovi stabilimenti, uno in Vietnam e uno in Russia, Paesinormalmente considerati “difficili” dalla maggior parte degliimprenditori europei.Per capire le motivazioni di questa decisione abbiamo intervistatoLuciano Longhetti e Veronica Squinzi, rispettivamente Direttore eManager della pianificazione strategica del Gruppo Mapei.

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A STUPINO, VICINO MOSCA, SONO INIZIATI I LAVORI DI COSTRUZIONE DEL NUOVO STABILIMENTO

MAPEI IN RUSSIA: UN PASSO IMPORTANTE IN UN MERCATO IN FORTE CRESCITA.

Dalla Moscova a Stupino,dalla co-produzione all'autono-mia produttiva: questo è il percorso di Mapei in Russia.L'azienda, che era già presente in questo Paese dal

1997 e che dal 2002, nell'ambito di una joint-venture con ilGruppo Sopro, produce regolarmente in un piccolo stabili-mento a Juzhny Port, nell'area di Mosca, potrà presto contaresu una nuova unità produttiva a Stupino, che le permetterà disoddisfare le esigenze del mercato russo, attualmente in forteespansione.I lavori di costruzione sono ufficialmente cominciati lo scorso27 ottobre 2005. In questa data, infatti, nonostante il freddo, ilvento e, in alcuni momenti, anche la pioggia, si è felicementeconclusa la cerimonia della posa della prima pietra del nuovostabilimento Mapei. In una giornata così importante il temponon si è, in fondo, dimostrato del tutto inclemente, considera-to che fino a poco tempo prima nevicava e che le previsionimeteo non erano affatto incoraggianti: tutto sommato ce lasiamo cavati “solo”con un po' di vento e di pioggia.La cerimonia è iniziata nel primo pomeriggio all'interno dellazona industriale di Stupino, una città di 65.000 abitanti, a 80km di distanza dalla capitale russa. Si tratta di un'area dallaforte vocazione industriale considerato che, sin prima dellaseconda guerra mondiale, il governo dell'allora UnioneSovietica scelse di concentrare qui la sua produzione di moto-ri per aerei ed elicotteri. Conseguentemente, gran parte dellasua popolazione ha usufruito di una formazione avanzata tesaa formare manodopera altamente specializzata. Ancora oggigli abitanti di Stupino vantano, grazie ai 14 tra istituti e scuoleprofessionali presenti in città, un alto livello scolastico, di granlunga più elevato rispetto a molte altre zone in Russia. Anchequesto ha contribuito negli ultimi anni a fare di Stupino la

A lato, da sinistra: i discorsiufficiali di Giorgio Squinzi,

Igor Nickolaevsky, Pavel IvanovichChelpan e Luciano Longhetti.Sullo sfondo: il cantiere dello

stabilimento a fine ottobre 2005.

Febbraio 2006Ottobre 2005

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rispondenti e giornalisti della stampa tecnica locale. Un pre-sentatore ha accolto gli ospiti e li ha invitati a conoscere i pro-dotti Mapei attraverso i campioni di prodotto e il materialedimostrativo esposti in uno dei vari gazebo eretti per l'occa-sione e ornati con palloncini,banner e nastri, tutti in tinta bian-ca e blu, i colori istituzionali dell'azienda. Successivamente ilpubblico ha preso posto al coperto ed ha ascoltato i discorsiufficiali, coordinati dal presentatore.Sul palco si sono susseguiti Giorgio Squinzi, AmministratoreUnico di Mapei S.p.A. e Presidente del Gruppo Mapei, che habrevemente illustrato la filosofia alla base dell' internazionaliz-zazione del Gruppo Mapei e le aspettative dell'azienda per ilnuovo stabilimento; Luciano Longhetti, Direttore Generale diZAO Mapei e Direttore della Pianificazione Strategica delGruppo Mapei, che ha parlato dei motivi che hanno portato ascegliere Stupino quale sede del nuovo stabilimento inRussia; Igor Nickolaevsky, Primo Ministro delle RelazioniEconomiche Estere del Governo della Regione di Mosca, cheha fatto il punto della situazione attuale degli investimentistranieri a Stupino; il sig. Chelpan, Capo dell'AmministrazioneLocale di Stupino, e il sig. Alekseev, Vice-Presidente dellaRegione di Mosca, che hanno dato un caloroso benvenuto aMapei in quest'area; e, infine, Facco Bonetti, Ambasciatored'Italia in Russia, che ha sottolineato il valore simbolico di ogni

meta privilegiata di consistenti investimenti stranieri. Inoltre,Mapei ha chiaramente tenuto in considerazione le positivetendenze del comparto edile nell'aerea di Mosca e la genera-le crescita del mercato russo delle piastrelle degli ultimi anni.Infine, le autorità di Stupino si sono dimostrate disponibilissi-me a fornire supporto e a facilitare il più possibile gli investi-menti stranieri e l'apertura di nuove fabbriche nella zona.Tutto ciò ha contribuito a persuadere Mapei della validità diaprire uno stabilimento produttivo in un contesto così van-taggioso.Alle 14:00 gli invitati alla cerimonia sono arrivati nel sito deilavori e sono stati accolti da ragazze che distribuivano ombrel-li e sorrisi, mentre la banda dell'aeronautica Militare dellaRegione di Stupino suonava musiche dai repertori italiano erusso. Tra i partecipanti all'evento c'erano ospiti di riguardo,come l'ambasciatore d'Italia in Russia Gianfranco FaccoBonetti, alcuni membri dell'Amministrazione Locale diStupino, varie autorità del Dipartimento della zona di Moscadel Ministero per gli Affari e gli Investimenti Stranieri, rappre-sentanti delle scuole tecniche locali, il Presidentedell'Associazione Russa dei Produttori di Composti ChimiciSecchi per l'Edilizia, personalità dell'industria edile locale,imprenditori di grandi imprese edili (inclusi i responsabili deilavori di costruzione dello stabilimento Mapei a Stupino), cor-

Rendering del progetto - come sarà alla fine del 2006Marzo 2006

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investimento italiano in Russia, poiché contribui-sce al rafforzamento dei rapporti tra i due Paesi.Al termine dei discorsi ufficiali, il presentatore hainvitato i presenti a raggiungere a piedi la piatta-forma su cui la prima pietra, con una targa bron-zea a ricordo dell'evento, era stata eretta e coper-ta da un drappo bianco e azzurro con il logoMapei. La banda ha accompagnato con la musicail percorso dei partecipanti fino al momento in cuiil presentatore ha ufficialmente esortato Squinzi,Facco Bonetti, Chelpan e Nickolaevsky a scoprirela pietra, mentre due gruppi di palloncini bianchie blu venivano fatti volare in aria.Dopo che il presentatore ha letto la scritta com-memorativa della targa e l'orchestra ha eseguitogli inni nazionali russo e italiano, gli ospiti di rilie-vo e la “squadra” Mapei sono stati invitati a farsi

fotografare dietro la pietra. Si è poi tenuta la ceri-monia di consacrazione della pietra,svolta dal bla-gochinniy della Chiesa Ortodossa dell'area diStupino, padre Oleg, e da un altro sacerdote neiloro tradizionali cappelli e tuniche neri, adornatida paramenti bianchi. I due hanno asperso la pie-tra con acqua benedetta e recitato preghiere difronte ad essa.Alla consacrazione è seguita una conferenzastampa durante la quale Squinzi ed alcuni diri-genti Mapei hanno illustrato ai giornalisti i piani ele aspettative dell'azienda in Russia.Infine il presentatore ha invitato i presenti a parte-cipare al buffet offerto all'interno di due grandigazebo dove, sotto palloncini e nastri bianchi eblu, si è potuto scambiare opinioni e brindare alsuccesso del nuovo stabilimento Mapei a Stupino.

In alto da sinistra adestra: la pietra vienescoperta da Squinzi,Facco Bonetti, Chelpane Nickolaevsky e poiconsacrata dalsacerdote ortodossopadre Oleg.In basso: la “squadra”Mapei in posa dietro lapietra.

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L'avvio dei lavori di costruzione del nuovo stabilimentoMapei a Stupino, che abbiamo descritto nelle pagineprecedenti,costituisce un'importante tappa nel proces-

so di penetrazione dell'azienda in questo Paese. Questo pro-cesso è iniziato nel 1997 con la costituzione della Mapei OOO,società a responsabilità limitata che, attraverso un ufficio aMosca, svolgeva l'attività di commercializzazione dei prodottiMapei a livello locale. Nel 2002, in seguito all'acquisizione delGruppo Sopro, questa società è entrata a far parte al 50% diuna joint venture, precedentemente fondata da Sopro stessa,la Stern-Dycheroff OOO, che deteneva un piccolo stabilimen-to a Juzhny Port, nella regione di Mosca, lungo la Moscova.

Nel 2004 Mapei ha proceduto all'acquisto del restante 50%della joint venture e alla costituzione della ZAO Mapei, societàfinalizzata inizialmente alla produzione e commercializzazio-ne di vari prodotti Mapei. Tuttavia, le strutture di cui dispone-va allora la consociata russa si sono dimostrate insufficientiper rifornire l'intera regione di Mosca. Da qui la decisione diaprire una nuova unità produttiva in questa zona.I progetti di sviluppo di Mapei in Russia sono ben supportatidagli incoraggianti risultati delle indagini del mercato localedelle malte e degli adesivi per piastrelle, i quali indicano unaforte crescita per tutto il decennio 2002-2010.Questa tendenza è connessa al forte incremento delle vendi-te di piastrelle riscontrato in Russia negli ultimi 5-6 anni,

quando, dopo un lungo periodo di stagnazione negli anni'90, i consumi di piastrelle hanno iniziato a salire: la crescitamedia del consumo per il triennio 2000-2002 è stata infattidel 17%, totalizzando nel 2003 ben 90 milioni di metri qua-drati, pari quasi al triplo dei consumi del 1999 (dati forniti daAssopiastrelle - Associazione dei produttori italiani di pia-strelle di ceramica e materiali refrattari - e relativi al dicembre2004). Tutto ciò permette di prevedere per il medio periodovolumi molto elevati per il mercato russo degli adesivi perceramica e materiali lapidei.Per i prossimi anni è previsto un forte incremento delle attivi-tà del comparto edile: già nel 2004 l'ammontare totale degliinvestimenti nell'industria delle costruzioni in Russia era pari a50 miliardi (+25% rispetto al 2003) e attualmente questa ten-denza si sta rafforzando consistentemente. In particolare, èstata stimata per il periodo 2003-2005 una crescita mediadegli investimenti in costruzioni pari all'8%. Ciò si spiega, inparte, con un generale aumento della ricchezza in Russia chestimola la creazione di un sistema moderno di infrastruttureed una nuova valorizzazione della casa (bene a cui la popola-zione russa da sempre tiene in maniera particolare) attraversoprodotti di qualità. Inoltre c'è da tener conto del fatto che piùdel 60% delle case russe di era sovietica necessita di restauro,soprattutto a causa delle loro pessime condizioni isolanti cheportano a rilevanti sprechi di calore. Di conseguenza, sta peressere adottato un programma di ristrutturazione nazionale, icui volumi dovrebbero essere molto elevati.Mapei intende dunque sfruttare al massimo le potenzialità diun Paese in forte espansione economica come la Russia, il cuiPIL nazionale si aggira intorno al 5% e attesta quindi una cre-scita di gran lunga più elevata di quella di Stati Uniti ed UnioneEuropea. In effetti, il comparto edile locale ha guardato coninteresse all'apertura di un'unità produttiva di Mapei nellazona di Stupino, ben conscio della qualità dei prodotti delGruppo,assolutamente non paragonabile a quella dei prodot-ti delle aziende locali. Ma la strategia di espansione dell'azien-da in Russia prevede nel medio periodo l'apertura di un'ulte-riore unità produttiva nel nord, a San Pietroburgo, ed un'altraa sud est, nella zona di Ekaterinenburg. Entro il 2010 Mapeipotrà dunque contare su tre stabilimenti produttivi in grado digarantire una buona copertura della zona centro-occidentaledel Paese.

Juzhny Port (Mosca)

ALLE FIERE E AI CONGRESSI…CI FACCIAMO RICONOSCERE!L'apertura di nuove unità produttive è solo unodei mezzi con cui Mapei intende consolidare lapropria presenza in Russia. Oltre ad essere ingrado di produrre localmente e raggiungerefacilmente i clienti russi, la strategia aziendaleprevede un'intensa attività di marketing e di pro-mozione dei prodotti Mapei all'interno del mer-cato russo. Quest'attività include, in primo luogo,la partecipazione alle locali fiere di settore, prati-ca ormai consolidata in ogni Paese in cui sia pre-sente una consociata del Gruppo. Per quantoriguarda la Russia, negli ultimi anni la ZAO Mapeiha regolarmente partecipato a rassegne di livel-lo nazionale, durante le quali ha potuto allacciaree rafforzare i rapporti con i principali rappresen-tanti del settore provenienti da ogni zona delPaese. Ad esempio, è stata regolarmente presen-te alla fiera nazionale dell'edilizia Mosbuild aMosca, ampliando continuamente la propriapresenza: nel 2004 si è presentata con uno standdi 54 m2 su di un livello; nel 2005 ha esposto su92 m2 con uno stand ripartito su due livelli men-tre lo stand “open-space”dell'azienda a Mosbuild2006 ha coperto ben 105 m2.Ma ZAO Mapei partecipa anche a fiere speciali-

Galleria Passage - San PietroburgoQuesta storica città russa ha negli ultimi anni rinnovato ilsuo aspetto anche grazie all'impegno di esperti italiani.Tra le opere più importanti la ristrutturazione della galleriadei grandi magazzini Passage, realizzata con prodottiMapei. Il massetto è stato eseguito con TOPCEM, le pia-strelle ceramiche sono state posate con GRANIRAPID e lefughe sono state stuccate con ULTRACOLOR.

Showroom Porsche - Rostov sul DonDurante la costruzione di questo prestigioso showroom nella

Russia meridionale si è usato ADESILEX P9 per incollare le pia-strelle di gres porcellanato sui pavimenti interni ed esterni, le

cui fughe sono state poi stuccate con ULTRACOLOR PLUS.

Mosbuild 2006

Progetto per Mosbuild 2006

gamma di prodotti Mapei, di una linea specifica-tamente dedicata alle costruzioni in sotterraneoe, all'interno dello staff, di esperti del settorecome Enrico Dal Negro, Product Manager dellalinea in questione.Ad Underground City la consociata russa ha pre-sentato nel suo stand soluzioni ad alta tecnolo-gia, quali malte espansive per il consolidamentodel terreno come EXPANJET, acceleranti di presaalkali free per calcestruzzo proiettato comeMAPEQUICK AF, malte da ripristino della lineaMAPEGROUT e la nuova linea di prodotti per loscavo meccanizzato tra cui gli agenti schiumo-geni della gamma FOAMER e POLYFOAMER e isigillanti per lo scavo a piena sezione con TBM,MAPEBLOX/H e MAPEBLOX/T.Seguendo l'esempio della casa madre, la ZAOMapei persegue la propria strategia di comunica-zione anche attraverso la partecipazione a con-gressi scientifici e tecnici di livello internazionale.Ad esempio, dal 5 al 9 settembre 2005 ha presoparte a Mosca alla conferenza internazionale sucalcestruzzo e cemento armato del Rilem(International Union of Laboratories and Expertsin Construction Materials, Systems andStructures - Unione Internazionale dei Laboratorie degli Esperti di Materiali, Sistemi e Strutture

stiche, che consentono di entrare facilmente incontatto con un pubblico costituito per lo più daaddetti ai lavori.Ad esempio, dal 25 al 27 gennaio2006, è stata presente alla terza edizione dell'e-sposizione internazionale Underground City,organizzata a Mosca dall'Associazione Russadelle Costruzioni in Sotterraneo. La rassegna,vetrina dei più innovativi macchinari, tecnologiee soluzioni per i lavori in sotterraneo, ha accoltopiù di 150 espositori russi e stranieri (provenientida più di 10 Paesi) per un totale di oltre 1000 visi-tatori nei 4 giorni. La fiera, che è giunta alla suaterza edizione, è un appuntamento ormai con-sueto per l'azienda, la cui partecipazione è stataresa possibile dall'esistenza, all'interno della

Gran Palazzo del Cremlino - MoscaNel corso delle operazioni di restauro delle

sontuose sale di Sant'Andrea eSant'Alessandro, all'interno del Gran Palazzo

del Cremlino, i pavimenti in parquet intarsiatosono stati posati con LIGNOBOND su superfici

trattate con NIVORAPID e PRIMER EP.

Piscina dell'Università di LipzekLa piscina dell'Università di Lipzek è stata realizzata colseguente sistema Mapei: impermeabilizzazione permezzo di LAMPOSILEX e MAPELASTIC, posa di piastrelleceramiche con KERACRETE e PLANICRETE, stuccaturadelle fughe e sigillatura dei giunti con ULTRACOLOR eMAPESIL AC.

Tunnel Lagar-Aul - Khabarovsk L'apertura di questo tunnel, situato nella parte più

orientale della Russia, fa parte di un programmaedile che prevede il raddoppio della linea ferrovia-

ria Transiberiana. I lavori hanno previsto l’uso dell'additivo accelerante MAPEQUICK AF 1000.

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Underground City 2006

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Edili). I temi affrontati in quest'occasione sono stati, ad esem-pio, il controllo di qualità dei lavori in calcestruzzo sui cantie-ri, le nuove regolamentazioni per le strutture in cementoarmato, i risparmi energetici negli stabilimenti di calcestruz-zo prefabbricato, la cooperazione internazionale nell'ambitodi calcestruzzo e cemento armato, ecc.Alla conferenza, che ha visto la presenza di insigni specialistimondiali del settore, hanno partecipato anche due esperti diMapei SpA: Luigi De Martin e Francesco Surico. Quest'ultimoha esposto una relazione sul confezionamento di una parti-colare formula di calcestruzzo autocompattante, apposita-mente studiata per la realizzazione di un ponte progettatodall'architetto Santiago Calatrava a Venezia.

ASSISTENZA E FORMAZIONE TECNICA:I PUNTI DI FORZA DI MAPEIParte integrante della strategia aziendale di promozione deiprodotti Mapei in Russia è l'offerta di validi servizi tecnici,offerta che da sempre distingue il Gruppo rispetto ai propriconcorrenti. Due sono le principali tipologie dei servizi forni-ti: Mapei, da una parte, assicura al cliente un'impeccabile assi-stenza tecnica fornita da tecnici sia russi che italiani; dall'altra,dà la possibilità di istruire localmente gli operatori del setto-re per mezzo di seminari tecnici, durante i quali vengonospiegati in dettaglio, e spesso con dimostrazioni pratiche, ivantaggi dei prodotti aziendali.Per conseguire il primo obiettivo è stato di recente aperto aRostov sul Don, nella Russia meridionale, il Mapei TechnicalConsultations Service (foto in alto) che supporta privati eaziende nella scelta dei materiali edili più adatti alle proprieesigenze. Le consultazioni degli esperti del Centro avvengo-no sia telefonicamente sia tramite visita diretta sul cantiere eforniscono dettagliate informazioni sulle caratteristiche e ilcorretto uso dei prodotti Mapei.Per quanto riguarda la formazione tecnica promossa da ZAOMapei in Russia, l'offerta include seminari di vario genere,coni quali si intende illustrare al pubblico locale l'attività, la storiae le linee di prodotto del Gruppo attraverso gli interventi delpersonale Mapei, la proiezione di filmati, la distribuzione dicataloghi, comunicati stampa e gadget, l'esposizione di cam-pioni di prodotto e di poster illustranti le referenze e provepratiche di applicazione dei prodotti. Tra i seminari organiz-zati da Mapei in Russia nell'ultimo anno ve ne sono ben tre aSan Pietroburgo (uno dedicato in generale all'immagine diMapei, uno sul Dynamon System tenutosi alla fabbrica di cal-cestruzzo Barricada e uno specificatamente dedicato agliacceleranti), uno presso lo stabilimento aziendale a JuzhnyPort, Mosca, e uno a Kaliningrad, ai confini occidentali delPaese. Inoltre, il 16 ed il 17 gennaio 2006 il Mapei Technical

Consultations Serviceha ospitato un semina-rio dedicato a costrutto-ri edili e distributori delsettore (foto in basso). L'evento è statoco-organizzato dalla OOO AllianceTrade, società che fa parte del GruppoKera, che a sua volta riunisce molticostruttori e distributori del compartoedile in Russia. Il seminario ha inclusodapprima una presentazione generaledell'azienda e delle linee di prodottoMapei, poi una dimostrazione praticadell'impiego dei prodotti TIXOBOND WHITE, KERABOND,ADESILEX P10 e MAPEGROUT TISSOTROPICO. Il pubblico, cheincludeva anche i rappresentanti della Evropool e dellaKontek (due importanti aziende locali costruttrici di piscine),ha molto apprezzato l'utilità dell'evento e la qualità nell'or-ganizzazione, auspicando il ripetersi di iniziative di questotipo.Infine, ZAO Mapei seleziona ogni anno clienti, distributori,posatori, imprenditori edili e ingegneri per la partecipazioneai seminari internazionali che si tengono presso la casamadre del Gruppo in Italia e che normalmente includonodimostrazioni pratiche e visite ai laboratori.Ad esempio, nell'ottobre 2004 si è svolto a Milano, presso lasede della Mapei SpA, un seminario per distributori russi eucraini, in cui sono stati mostrati alcuni prodotti e le loroapplicazioni, promuovendo al contempo la reciproca colla-borazione tra i presenti e l'azienda all'interno del compartoedile di questi Paesi.

Rostov sul Don

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In data 30 agosto 2005 a Danang, in Vietnam,alla presenza di un folto pubblico, si è svolta lacerimonia di avvio della costruzione di una

nuova unità produttiva Mapei. Si è voluto cosìcelebrare l'inizio dei lavori che porteranno all'a-pertura del primo stabilimento della consociatavietnamita, il quinto del Gruppo in Asia. Unavolta ultimata, questa struttura contribuirà inmaniera decisiva alla penetrazione dell'aziendanel mercato asiatico, obiettivo che era già allabase della fondazione, nel 1989, della Mapei FarEast Pte Ltd con sede a Singapore. Ad esso sonoda ricollegare anche l'apertura di uffici commer-ciali e di impianti produttivi a Singapore e inMalesia e di filiali a Ho Chiminh, Danang, Hanoi,Hong Kong, così come la recente acquisizione didue unità produttive in Cina.Il Vietnam, con la sua fiorentissima economia (ilcui tasso di crescita economica medio annuale èpari al 7% e si attesta quindi ai vertici della clas-sifica economica mondiale sin dal 2000, secon-do solo a quello cinese) era oggetto dell'interes-se di Mapei già da alcuni anni. In effetti, gliingenti investimenti dedicati alla costruzione distrutture quali dighe, ponti, autostrade, tunnel,centrali elettriche ed edifici di ogni tipo (case

private, uffici, hotel e villaggi vacanze) hannofatto del Vietnam un luogo particolarmenteadatto alla vendita dei prodotti del Gruppo.Proprio per questo, già alla fine del 2003, l'azien-da aveva aperto un ufficio di rappresentanza adHanoi e aveva dato il via a dettagliati studi sulmercato vietnamita. Negli ultimi mesi del 2004Mapei ha infine deciso di aprire un impiantoproduttivo nell'Area Economica Aperta di ChuLai, nella provincia di Quang Nam, a circa 80 kmda Danang, la più importante città del Vietnamcentrale, dotata di un famoso porto. Quest'Areaha una posizione strategica: è relativamentevicina sia al mare che all'aeroporto, alla super-

AL VIA I LAVORI DI COSTRUZIONE DEL PRIMO STABILIMENTO VIETNAMITA DEL GRUPPO.

Rendering del progetto - come sarà alla fine del 2006

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strada così come alla linea ferroviaria. Inoltre leautorità locali sono in grado di offrire condizioniparticolarmente vantaggiose agli investitori,quali la concessione gratuita del terreno fino al2015 e consistenti sgravi fiscali, tra cui l'esenzio-ne dalle tasse d'importazione sulle materieprime usate nei processi di produzione.Tutto ciò, unito alla disponibilità di materieprime e all'attitudine al tempo stesso professio-nale e amichevole dei responsabili dell'AreaEconomica Aperta di Chu Lai, è stato determi-nante nella decisione finale di Mapei di aprireun nuovo stabilimento proprio in questa zona.La cerimonia di inizio dei lavori è stata prepara-ta e pianificata con cura: inviti sono stati speditiin anticipo a numerose personalità dell'industriaedile, a vari responsabili degli uffici governativi edei Ministeri delle Costruzioni, del Commercio,dei Servizi e della Tecnologia, alle università ed adistinti centri di istruzione, ai membri del partitocomunista vietnamita e del governo provinciale,ecc. All'ingresso dell'Area Economica di Chu Lai

sono stati eretti archi colorati di benvenuto (foto di apertura) e tutta lazona compresa tra l'ingresso e il terreno assegnato a Mapei è stata ador-nata con palchi, sedie, totem, piante, fiori, bandiere e gonfiabili colorati.Per ogni partecipante è stato preparato un kit di presentazione, com-prendente dei gadget, una borsa di pelle con il logo Mapei, un distintivocon una rosa e dei volantini in vietnamita.La cerimonia vera e propria è stata preceduta da dei riti propiziatori con-formi alla tradizione vietnamita, praticati alla mezzanotte del 29 agosto2005. L'intento era quello di procurarsi la protezione e la benevolenza ditutti gli spiriti e demoni.A questo scopo sono stati eretti quattro altari, uno per ogni direzionecardinale, oltre a un grande altare centrale dedicato al Dio della Terra, alquale è stato chiesto il “permesso” di usufruire della sezione di terrenoassegnato a Mapei. Alle divinità sono stati offerti frutti, dolci di riso,vino e tè; bastoncini d'incenso e banconote di cartasono stati bruciati davanti agli altari mentre due geo-manti recitavano preghiere per assicurare un'appro-priata comunicazione tra uomini e spiriti.Il giorno dopo, il 30 agosto 2005, la cerimonia d'iniziolavori è cominciata ufficialmente alle nove della matti-na con l'arrivo degli ospiti nell'Area Economica Apertadi Chu Lai e con una danza di leoni eseguita al suono

A lato, da sinistra:Giorgio Squinzi conHoang Xuan Thang, ex-presidente dellaprovincia di QuangNam; i discorsi ufficialidi Squinzi, NguyenXuan Phuc e Pham ThaiMai.

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di cembali e tamburi. Tre coriste e un coristahanno intonato canzoni inneggianti alla provin-cia di Quang Nam.Successivamente Giorgio Squinzi, Amministrato-re Unico di Mapei SpA e Presidente del GruppoMapei, ha ufficialmente salutato il pubblico eillustrato brevemente la storia e la produzionedell'azienda, prima di passare a descriverne lapresenza in Asia e i progetti relativi alla conso-ciata vietnamita. Squinzi ha inoltre ringraziato ilgoverno provinciale di Quang Nam e i respon-sabili dell'Area Economica Aperta di Chu Lai perl'aiuto da loro offerto nella realizzazione delnuovo stabilimento.Dopo la traduzione del discorso di Squinzi invietnamita, è stata la volta dell'intervento delPresidente della Provincia di Quang Nam,Nguyen Xuan Phuc, a cui è seguito un breve rin-graziamento da parte di Pham Thai Mai, ViceDirettore Generale della Mapei Vietnam.Una volta terminati i discorsi ufficiali, il pubblicoha assistito al momento culminante della ceri-monia: un rituale eseguito da circa 15 persone,tra cui il Giorgio Squinzi, Veronica Squinzi,Manager della Pianificazione Strategica delGruppo Mapei, e diversi membri della Mapei FarEast e della Mapei Vietnam (Chua Kok Leung,General Manager della Mapei Far East, Quee EngLiew, Regional Marketing Manager della MapeiFar East, e la già menzionata sig.ra Pham ThaiMai) che, ciascuno armato di una pala, hannorimosso alcune pietre bianche impilate davantia loro, dando così simbolicamente inizio ai lavo-ri di costruzione della nuova struttura (foto cen-trale a sinistra).La cerimonia è stata coordinata da un presenta-tore della TV di Danang, Dang Thuy Hang.Successivamente, gli ospiti che hanno assistitoalla cerimonia sono stati invitati a un banchettoufficiale.Nelle settimane successive, vari giornali ed emit-tenti televisive locali hanno riportato l'avveni-mento e molti messaggi di congratulazioni sonostati recapitati alla sede della Mapei Vietnam:

tutto a testimoniare il successodella cerimonia per quanto

riguarda sia la partecipazionedel pubblico che l'organiz-zazione dell'evento stesso.

Songda Trade Centre - HanoiNel corso dei lavori di costruzione di questo imponentecomplesso architettonico, che comprende sei unità distin-te di 100 appartamenti ciascuno e un supermarket, si èfatto uso di MAPEFILL GP per il riempimento delle giunzio-ni tra gli elementi in calcestruzzo prefabbricato.

Vincom City Twin Tower - Hanoi Questo enorme complesso ospita numerosi uffici e un centrocommerciale che si estende su cinque piani. Sui pavimenti di

ognuno di essi sono state posate piastrelle di gres porcellanatocon ADESILEX P9. Le fughe sono state stuccate con KERACOLOR SF.

Borsa di HanoiPer il restauro dell'e-dificio, eretto intornoal 1900, si è usatoMAPELASTIC per iltrattamento imper-meabilizzante deipavimenti delle toilet-te e delle superficidella cupola.

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Con un'eccezionale affluenza di pubblico,si è conclusa sabato 18 marzo in Fiera aBologna la venticinquesima edizione di

SaieDue Living, Saloni Internazionalidell'Architettura, delle Finiture di Interni, delRecupero e delle Tecnologie per l'Edilizia.Sono senz'altro positivi i numeri con cui si èchiusa questa importante manifestazione:132.788 visitatori professionali registrati neicinque giorni di rassegna, di cui 10.627 esteri, eun incremento di visite del 2,09% rispetto al2005. Lo straordinario risultato 2006 è ancorapiù significativo considerando i quasi 10.000visitatori in più rispetto all’edizione 2004, affineper categorie merceologiche (con la presenzadel salone Decor and Color Show e l'assenza diSates, Salone di Tecnologie e Sistemi per invo-lucro edilizio).1.410 aziende, 155.000 metri quadrati di esposi-zione e oltre 40 appuntamenti convegnistici suiprincipali temi dell'abitare contemporaneo: lasomma di questi fattori ha confermato SaieDueLiving 2006 l'appuntamento più importante inEuropa per il settore dell'architettura, un even-to che garantisce agli operatori edili l'informa-zione esatta sulle novità di produzione e sugliultimi trend in tema di finiture, ristrutturazionee recupero.Positivi sono stati anche i primi giudizi raccoltia caldo tra aziende, pubblico e giornalisti.“È stata davvero un'edizione di alto livello conun'offerta espositiva di grande design e innova-zione tecnologica. Gli espositori hanno lavoratomolto sia sul versante della ricerca sui materia-li, sia su quello dell'ecologia” ha detto RobertoSnaidero, presidente di Federlegno Arredo.Anche il Presidente di BolognaFiere e diConfindustria, Luca Cordero di Montezemolo,presente il 14 marzo scorso alla cerimonia inau-gurale, ha ringraziato le 1.410 aziende presentia SaieDue Living per l'impegno col quale daanni sostengono l'economia italiana e lacostanza con cui investono in ricerca e innova-zione per trasformare case, uffici, negozi e tuttigli altri spazi pubblici in luoghi sicuri, conforte-

voli, rispettosi dell'ambiente e sensibili al risparmio energetico.

Il grande plus della manifestazione è stato la significativa attenzione aldesign e alla ricerca progettuale, evidenti sia nei prodotti in mostra sianella raffinatezza degli stand proposti dalle aziende. Ha convinto anchela formula espositiva che ha affiancato alle merceologie tradizionali perl'architettura (serramenti, porte, finestre, scale, pavimenti, automatismi,pitture, prodotti per il recupero, tecnologie per la bioedilizia e accessoriper safety & security) alcune aree a grande specializzazione.Quest'anno il tema dominante della manifestazione è stato il colore. Unargomento che da diverso tempo sta molto a cuore anche a Mapei.L'azienda, come vedremo, ha colto alla grande questa occasione pre-sentando tutte le sue innovative soluzioni in questo ambito comincian-do proprio al Decor and Color Show, il Salone del colore e della deco-razione, che ha presentato negli affollatissimi padiglioni 19 e 20 unvasto campionario di prodotti: pitture, vernici, smalti, rivestimenti plasti-ci, sistemi tintometrici, stucchi, sverniciatori, pennelli, fissativi, pistoleelettriche a spruzzo e molte altre soluzioni per rinnovare con il colore glispazi abitativi pubblici e privati.

Mapei era presente anche al salone Floor Expo, il luogo dove, alSaieDue, le pavimentazioni hanno trovato un’infinità di applicazioni inedilizia pubblica e privata. Sia le tradizionali proposte in legno sia le piùinnovative realizzazioni in pvc, metallo e ceramica si sono fatte notareper la piacevolezza estetica, la resistenza e gli alti standard di cui lamoderna tecnologia le ha dotate. Le pavimentazioni che abbiamo vistoin anteprima a SaieDue Living 2006 accrescono il benessere abitativo:progettate per ridurre i rumori di calpestio e per il risparmio energetico,hanno un alto potere fonoassorbente e di isolamento termico.

I rivestimenti in marmo e pietre naturali del salone tematico LivingStones, che occupavano i padiglioni 33, 34 e 35, hanno portato allaribalta il frutto di attenti studi di design e ricerca progettuale. Mapei,presente con un grande stand al padiglione 34, ha potuto qui esporrecompiutamente tutti i suoi più innovativi sistemi per le più diversetematiche costruttive. Lo spazio espositivo del salone ha visto presentiin mostra, accanto a un vasto campionario di ciottoli e rivestimenti,anche lastre di spessore ridottissimo risultato di avanzate tecniche ditaglio e inediti abbinamenti di pietre naturali e altri materiali.

Infine, un interessante focus sull'edilizia sostenibile è stato proposto aSaieDue Living 2006 nel padiglione 22, dove erano ospitati i due salonitematici Naturpolis e Sunweek, rispettivamente dedicati ai prodottiecologici ed ecologicamente migliorativi per l'edilizia e alle soluzioniper lo sfruttamento in architettura delle energie rinnovabili.

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La stella di Trasparenze per l’architettura habrillato, infine, per cinque giorni nel CentroServizi della Fiera di Bologna, illustrando a pro-gettisti e operatori edili le infinite possibilità delvetro in termini di comfort, design, sicurezza,ambiente e futuro. Più di 100 metri lineari dilastre di vetro hanno delimitato il circuito a stelladella mostra, dove si sono potute ammirare oltre50 tipologie di prodotto e le più innovative solu-zioni in questo ambito.

MAPEI A TUTTO CAMPO: TRE STAND E UNA MOSTRASe dovessimo utilizzare un termine calcistico perdescrivere come Mapei ha affrontato il SaieDueLiving di quest'anno, potremmo sintetizzare cosìla sua strategia: pressing a tutto campo.Tre differenti stand in tre diversi padiglioni e lasponsorizzazione di una spettacolare mostrahanno dato modo a Mapei di presentare tutte lemigliori soluzioni per numerose tematichecostruttive. Sempre per rimanere nel calcio, pos-siamo quindi affermare che Mapei ha saputo“presidiare tutte le zone del campo”.

CONVEGNI E MOSTRE COLLATERALIL'architettura di SaieDue Living 2006 ha guardato al futuro, scommetten-do sulle energie rinnovabili, sui materiali innovativi e sulla tecnologia piùavanzata. Nutrito in questo senso il calendario congressuale con oltre 40appuntamenti realizzati in collaborazione con importanti editori, aziendeleader e associazioni internazionali.In sale gremite si è parlato di applicazione delle direttive europee allechiusure motorizzate; delle costruzioni in terra cruda; del serramento e diprestazioni acustiche; di neuroscienze e color design; di costruzioni conmateriali leggeri; di impianti energetici alimentati a biomassa; delle nuovefonti di reddito per la rivendita edile: il tintometro come centro di profit-to; delle nanoparticelle e delle relative applicazioni in edilizia e di edificiad alta efficienza energetica e di tanto altro ancora.Se l'esposizione di SaieDue Living 2006 ha suscitato interesse e illustratonuove possibilità progettuali e realizzative, gli eventi speciali non sonostati da meno. Due grandi mostre di alto contenuto tecnico ed emoziona-le hanno fatto convergere l'attenzione di pubblico e media sul colore esulla trasparenza in architettura.A 100% Colors, Colore in Architettura - la mostra allestita nel padiglio-ne 35 e realizzata da SaieDue Living in collaborazione con Mapei - dedi-chiamo ampio spazio nelle pagine seguenti di questa rivista. Un eventoparticolarmente suggestivo, che ha illustrato al mondo dei progettisti edelle imprese quanto il colore possa cambiare la nostra percezione deglispazi abitativi e influire sul nostro comportamento.

Il filo conduttore di questa importante pre-senza è stato riassunto negli slogan “Colorecoordinato” e “Protezione e Benessere”.Questa scelta è stata coerente con il fatto cheil 2006 è stato l'anno del ritorno in SaieDuedi Decor & Color Show, salone tematico bien-nale dedicato alla decorazione d'interni e alrecupero del patrimonio edilizio. Ma nonsolo: al SaieDue si è potuto visitare 100%Colors - Colore in Architettura, la mostracatalogo di materiali, prodotti e percorsiprogettuali che ha animato la venticinquesi-ma edizione di SaieDue Living e della qualeMapei è stato Main Sponsor.Importanti occasioni che hanno dato l'op-portunità all'azienda di presentare la suavasta gamma di prodotti e di soluzioni cro-matiche che consentono a progettisti e uti-lizzatori di coordinare il colore della paretecon quello delle piastrelle e delle fughe e,ancora, con quello dei pavimenti decorativiin resina e cementizi.Un ulteriore aiuto per agevolare la sceltadei colori è stata la presentazione di PaintLook, il nuovo programma multimedialepersonalizzato per Mapei, in grado di aiu-tare i progettisti a scegliere i prodotti colo-rati esteticamente più idonei per ogniambiente. Inserendo nel computer la foto-grafia digitale di un locale, di una facciataecc., è possibile scegliere le soluzioni colo-rate Mapei che esteticamente si adattanomeglio ai gusti di ciascun cliente.Oltre a ciò, i sistemi di isolamento a cap-potto MAPETHERM, i prodotti per imper-meabilizzare e molte altre soluzioni alta-mente tecnologiche - come, per esempio,i prodotti protettivi contro muffe e funghiche si avvalgono dell’innovativa tecnolo-gia BioBlock e DropEffect - hanno permes-so ai visitatori di comprendere comeottenere il massimo comfort e benessere

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per le case. A questo proposito, va ricordato come l'impiego di questedue innovative e brevettate tecnologie Mapei per la protezione controla crescita di alghe e muffe assicura una protezione attiva contro imicrorganismi, un ampio spettro d'azione, elevata curabilità e un bassoassorbimento d'acqua.

Entrando più specificamente nel vivo della fiera bolognese, nei trestand allestiti da Mapei sono state numerose le soluzioni proposte.Nel Padiglione 34 hanno trovato spazio le migliori soluzioni per levarie fasi del costruire.Così, per il ripristino del calcestruzzo, il recupero delle pareti degradatedall'umidità e le finiture murali sono stati messi in risalto diversi pro-dotti e sistemi di prodotto tra cui: MAPE-ANTIQUE ECOPOZZOLANA(malta deumidificante), PLANITOP HDM e PLANITOP 500 (per il rinforzoe le rasature), SISTEMA SILANCOLOR PLUS e LINEA ANTIPLUVIOL (perle finiture murali) con tecnologia BioBlock e DropEffect.Per l'impermeabilizzazione di ogni superficie in evidenza, i tradizio-nali e non superati MAPELASTIC, MAPELASTIC SMART e MAPEGUMWPS. Molto interesse da parte del pubblico hanno riscontrato i pavi-menti decorativi e funzionali, cementizi e in resina, realizzati conMAPEFLOOR SYSTEM e ULTRATOP SYSTEM, con particolare rilievoall'additivo Cristalli Colorquartz commercializzati dalla consociataVA.GA.

Un argomento che in questo momento sta par-ticolarmente a cuore a Mapei è quello dell'in-stallazione di erba sintetica, che si affianca aquella di resilienti, moquette, ceramica, marmoe cotto.I prodotti evidenziati in questo ambito sonostati ULTRABOND TURF (per erba sintetica),ADESILEX G19 (per resilienti), ELASTORAPID(per marmo), KERAFLEX (per ceramica) eULTRACOLOR PLUS (per le fughe).

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Al Padiglione 35 sono stati presentati i prodotti Mapei per la posa di pavi-menti in parquet e diversi esempi di posa con differenti sottofondi hannomesso in luce la validità di numerosi prodotti.Oltre a quelli classici e già conosciuti come ULTRABOND P990 1K eULTRABOND P902 2K, in evidenza la gamma completa di primer tra cui ilnuovo ECOPRIM PU 1K.

Al Padiglione 20, dedicato a Decor & Color Show, sono stati presentati iprodotti Mapei per la realizzazione di sistemi di finiture murali protettivecolorate per ogni tipo di superficie, sia in ambienti interni che esterni.È stato inoltre possibile sperimentare l'efficacia del nuovo pro-gramma multimediale personalizzato per Mapei Paint Lookche, come abbiamo già detto, aiuta i progettisti a scegliere iprodotti colorati più adatti per le più varie ambientazioni.È l'ultimo importante strumento operativo (che si affianca aColorMap, di cui parliamo a pagina 24) espressamente studia-to da Mapei per rispondere e anticipare le esigenze di un mer-cato orientato a soddisfare sempre più i gusti cromatici deiclienti più diversi.Numerose le soluzioni di prodotto presentate da Mapei e vivointeresse hanno suscitato COLORITE BETON, COLORITEPERFORMANCE, QUARZOLITE, SILANCOLOR MARMORINO,SILANCOLOR TONACHINO e le due novità che si avvalgono dell’evo-luta tecnologia BioBlock e DropEffect: SILANCOLOR PLUS PITTURA eANTIPLUVIOL W, per la protezione di rivestimenti faccia a vista in mat-toni, pietre naturali e artificiali, intonaci e calcestruzzo.

MAPEI E IL CALCIO, ANCHE AL SAIEDUECome è noto, Mapei è Sponsor Ufficiale delle Nazionali Italiane diCalcio e il SaieDue è stata l'occasione per entrare nel vivo dei Mondialidi Calcio 2006. In questo senso, SaieDue ha dato l'opportunità di illu-strare la promozione rivolta ai rivenditori Mapei e ai loro clienti.Acquistando i prodotti Mapei a cui è abbinata una cartolina del con-corso, i vincitori potranno volare in Germania e assistere a una parti-ta della Nazionale Italiana. Tra le soluzioni più innovative presentatealla fiera bolognese c'è stato, come abbiamo visto, il sistema Mapeiper la posa dell'erba sintetica, sempre più utilizzato sia nei campi dagioco omologati, sia nelle aree ricreative delle scuole e negli spaziurbani dedicati allo svago. Ma non solo. L'occasione fieristica ha datomodo di far interagire con divertimento i numerosi visitatori chehanno affollato gli spazi espositivi Mapei. All'interno di tutti e tre glistand, infatti, delle postazioni attrezzate con console Microsofthanno permesso a tutti di cimentarsi con il gioco FIFA 2006 e vince-re dei gadget a tema. Una presenza che si è fatta notare, quella diMapei al SaieDue 2006, e che in termini di comunicazione ha centra-to tutti gli obiettivi che erano stati prefissati. Un'esperienza positivache, alla luce dei tanti contatti intercorsi in fiera, ha confermato ilruolo sempre più importante dell'azienda nel mercato italiano einternazionale. La prossima edizione di SaieDue Living si terrà, sem-pre alla Fiera di Bologna, dal 13 al 17 marzo 2007.

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La nuova documentazione

Gli appuntamenti fieristici che scandiscono l'anno sono, perMapei, anche dei momenti di comunicazione diretta con tutticoloro che fanno parte e interagiscono col suo mondo.SaieDue Living 2006 è stata così l'occasione per presentareanche la documentazione nuova e/o aggiornata di molti suoiprodotti.Qui di seguito elenchiamo la nuova documentazione che èstata realizzata e ricordiamo che, chiunque ne avesse bisogno,può richiederla all'Ufficio Marketing Mapei (fax: 02-37673.214 -E-mail: marketing @mapei.it).

Umidità di risalita • Rasature per Intonaci • Dynastone Color • Ultratop System • Sistemi Impermeabilizzantie Decorativi • Linea Antipluviol • Sistema Silancolor Plus • Prodotti per Moquette • Prodotti per Resilienti •Prodotti per Parquet • Prodotti per Impianti Sportivi • Prodotti per Finiture di Facciate • Planitop 430 •Linea Poromap • Ultrabond P990 1K • Eco Prim PU 1K • Ultrabond Turf EP2K • Linea Mape-Antique.

Supporti multimediali:DVD-CD Global Infonet • DVD Paint Look • DVD Color by Mapei.

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Di tutti i coloriNon è stata cosa da poco affrontare un temacome quello del colore e sviluppare, con unimpianto metodologico coerente, un itinerarioin grado di provocare emozioni e far nascereinconsueti collegamenti mentali.100% Colors - Colore in Architettura - la mostracatalogo di materiali, prodotti e percorsi proget-tuali, organizzata in collaborazione con Mapei aSaieDue Living, ha centrato efficacemente que-sti obiettivi. Si sono immediatamente percepitele solide basi concettuali e organizzative chehanno saputo riunire in un unico contesto espo-sitivo teorie ed esperimenti scientifici a soluzio-ni tecniche e materiali innovativi presentatidalle aziende.Il pericolo, in occasioni come queste, è che temiscientifici e prodotti presentati, se vengono per-cepiti disorganicamente, non solo siano prestodimenticati, ma l'impressione di fondo che nepotrebbe trarre il visitatore è quella di aver assi-stito e partecipato a un evento esclusivamentespettacolare dal quale, in fondo, non si è portatoa casa nulla in termini di conoscenza.Informare compiutamente, stupire con garbo estimolare la riflessione.Sono questi gli ingredienti che garantiscono labuona riuscita di un evento culturale e sonosicuramente questi gli elementi che hannodecretato il successo di questa manifestazione.

La mostra si è sviluppata, quindi, seguendo coerentemente il filorosso che gli stessi organizzatori si erano dati e che era rappresenta-to dal pay-off dell'evento: “Dalla teoria del colore alla scienza delcolore-Dalla scelta del colore al progetto Colore”.

Un evento ricco di contenutiOspitata nel padiglione 35 come i grandi eventi speciali delle edizio-ni precedenti e tutti sostenuti da Mapei - 100% Calpestabile (SaieDueLiving 2004) e Verticalia (SaieDue Living 2005) - 100% Colors, ha coin-volto il visitatore in un'inusuale esperienza sensoriale, un viaggio allascoperta del colore come elemento in grado di cambiare la percezio-ne della realtà che ci circonda.L'iniziativa, realizzata da SaieDue Living in collaborazione con Mapeie su progetto di Giulio Bertagna e Aldo Bottoli dello Studio associatoB&B ColorDesign (docenti di Percezione e Colore presso il Politecnicodi Milano), ha aperto un dibattito sul ruolo del progetto colore nellasocietà contemporanea, al quale hanno partecipato neuroscienziati,fisici, filosofi, psicologi, semiologi, colorimetristi, storici, designer egiornalisti.La suggestiva proposta di allestimento è riuscita a comunicare effi-cacemente le recenti scoperte neuroscientifiche in fatto di cromati-smo.Le installazioni sono state, inoltre, curate da Marina Carrara, direttoredi Casaviva, e da Gilda Bojardi, direttore di Interni, che hanno ricreatoper i visitatori le atmosfere colore di tendenza proposte dalle duetestate.Visitando la mostra e frequentando i seminari di approfondimento di100% Colors, gli operatori professionali e la stampa di settore hannosperimentato la forza espressiva e psicologica dell'architettura a“colori”, capace anche di importanti effetti: velocizzare il processo di

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guarigione nei luoghi di cura, facilitare l'appren-dimento negliispazi didattici e perfino contri-buire a ridurre i fenomeni di delinquenza nelleperiferie urbane.Sono stati i prodotti, i materiali e le finiture -quasi 100 le installazioni in mostra - a dimostra-re come gli spazi abitativi pubblici e privati pos-sano trasformarsi grazie a pavimentazioni,porte, finestre, rivestimenti e scale rinnovati dalprogetto e dal colore.La progettazione della mostra ha presentatocontenuti scientifici mirati, presentati al visitato-re in modo diretto attraverso fenomeni percet-tivi: i materiali, gli oggetti, i prodotti in mostrasono stati considerati come attori che, a secon-da del ruolo/colore loro attribuito, hanno dimo-

strato ai molti visitatori professionali presenticome sia possibile, attraverso il sapiente uso delcolore, migliorare la qualità della vita nei luoghidi lavoro, nello spazio domestico e nelle città.

Un suggestivo percorsoUn percorso, inizialmente obbligato, ha condot-to il visitatore all'interno della mostra, attraver-so ambienti carichi di suggestione.Dopo una breve discesa nella notte del nero, ilvisitatore viene risvegliato dal bagliore diso-rientante del bianco e da esso purificato primadi riscoprire il mondo policromo: la realtà fattadi materia, di vita, di freddo e di caldo; improv-visi squarci di colore interrompono il biancoabbagliante e danno finalmente un senso allaluce, creando un percorso che conduce il visita-tore verso la realtà delle cose: il verde dellanatura, l'azzurro dell'acqua, il blu della profon-dità marina e dell'aria, il rosso palpitante dellavita.L'ingresso nei diversi spazi del colore vieneaccolto da altrettanti ambienti sonori: nellastanza bianca dominano i rumori del traffico,allarmi, sveglie e suonerie telefoniche; il verdedel bosco risuona di fruscii, leggere brezze, lon-tani rumori di animali. Così, ogni passaggio, daun regno all'altro del colore, sollecita all'ascoltodi tutti i sensi.La mostra 100% Colors è andata oltre l'oggettoe le forme della materia, stimolando le diversepercezioni della realtà e riordinando gli oggettia seconda del livello emozionale che gli stessisono in grado di sollecitare.La mostra si è articolata in aree cromaticamen-te omogenee dove i prodotti e i materiali pre-sentati appartenevano tutti ad una stessa fre-quenza: i blu delle alte frequenze, i verdi dellemedie; i gialli e i rossi delle basse frequenze, iltutto accompagnato da un commento musica-le dall'alto contenuto evocativo.Proseguendo la visita, all'interno del Color Bar èstato possibile assaggiare i colori del gusto: i bludel dolce, i verdi e i gialli del salato, gli aranciatidel gusto forte. All'interno della mostra, si èpotuto giocare con il “Test dei Quattro CorridoiColorati” dove, a seconda delle percezioni pro-vate durante il percorso, è emerso un diverten-te profilo psicologico che il visitatore, dopo averrisposto ad alcune domande che un PC gliponeva, poteva leggere al termine della visita.Non sono mancati dei momenti didattici parti-colarmente interessanti con la proiezione diimmagini evocative, indicazioni metodologi-che, informazioni e curiosità scientifiche edesempi di realizzazioni.In questo ambito, inoltre, ampio spazio è statodedicato, alla rassegna di progetti realizzati dalsistema di laboratori del Dipartimento Indaco(Industrial Design Arti, Comunicazione e Moda)della Facoltà di Design del Politecnico diMilano.

Il triplice taglio delnastro: AdrianaSpazzoli, responsabilemarketing e relazioniesterne di Mapei SpA,tra Marina Carrara,direttore di Casaviva eGilda Bojardi, direttoredi Interni.Alle loro spalle, adestra, Giulio CesareAlberghini, presidentedella SegreteriaOperativa di SaieDue e,sulla sinistra, RobertoSnaidero, presidente diFederlegno.

partecipare alla realizzazione di operedestinate a durare nel tempo.In mostra, quindi, accanto a materiali,oggetti, volumi di contenimento, si sonofatte notare le “superfici comunicative” diMapei: installazioni nelle quali il visitatoreha potuto, non solo apprezzare la vastagamma di colori presentati, ma anchetoccare con mano il “risultato finito” che siottiene utilizzando i prodotti e i sistemi diprodotto che l'azienda propone.

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I colori di MapeiIn questo prestigioso ambito Mapei, che dadiverso tempo ha compreso quanto ilcolore sia un elemento imprescindibile perchi opera nel settore dell'edilizia, hapresentato sia un percorso virtuale,utilizzando il software personalizzato Mapei“Paint Look”, sia installazioni dedicate allaprogettazione del colore e alla realizzazionedi superfici colorate.L'obiettivo di Mapei, nell'ambito dellamostra, è stato quello di stimolare nelvisitatore soluzioni per l'architettura non

banali e far comprendere quantol'azienda sia all'avanguardia nella

ricerca tecnologica sia nell'ambitodel colore sia in quello del

benessere.Mapei ha proposto con esempi

concreti, partendo dal colore, tutto ilsuo know-how relativo ai numerosi

problemi che si incontrano nel mondodell'edilizia: dal consolidamento

strutturale degli edifici sino alle finiture.L’approccio tecnologico accanto a

quello estetico e la sicurezza non solonel dare risposta alle più svariate

esigenze, ma anche la certezza di

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Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria (a sinistra), osserva le installazionirealizzate da Mapei.

I SEMINARI DI 100%COLORS

Dai Piani Colore al Progetto di riqualificazione percettiva dello spazio urbano.Si è trattato della presentazione dei risultatiottenuti dal Centro Studi Osservatorio ColoreLiguria nei primi tre anni di lavoro, dedicati altema del Progetto Colore applicato alla scalaurbana e architettonica. Rappresenta il primoconcreto tentativo di realizzare un luogo diricerca, progetto, raccolta e scambio delleesperienze di progetto e tecniche dedicatealla riqualificazione percettiva e cromatica delpaesaggio antropizzato.

Neuroscienze e Color Design.Dall'ergonomia antropometrica all'ergono-mia delle componenti psicopercettive permigliorare il benessere e la qualità dellavita degli spazi abitati pubblici e privati.Il seminario ha affrontato diversi temi: il con-testo sociale, il ruolo delle Scuole Universitariee delle Associazioni, le figure professionalicoinvolte nel Progetto Colore, gli strumenti adisposizione. È stato un momento di riflessio-ne e di aggregazione per dare avvio a ulterioriapprofondimenti e sperimentazioni.

La ricerca in atto per il Progetto Coloredegli spazi collettivi.Ospedali e spazi per la cura come nuovafrontiera del design.La ricerca sull'edilizia ospedaliera è cresciutaed è sempre più consapevole che l'ambientearchitettonico rappresenta un importantestrumento terapeutico. Il seminario ha docu-mentato alcune esperienze in atto nell'ambitodella sanità e dell'assistenza coinvolgendoprogettisti, dirigenti, medici, terapeuti, respon-sabili degli uffici tecnici, imprese artigiane.

La ricerca in atto per il Progetto Coloredegli spazi collettivi.Le scuole, gli uffici pubblici e le aree urba-ne come nuova frontiera del design.La ricerca ha identificato come, anche su que-ste aree, si concentri l'attenzione del mondoscientifico e delle imprese coinvolti nella lororiqualificazione.Testimonianze dirette di qualificati operatoridel settore hanno illustrato come la PubblicaAmministrazione si avvalga, nel costruire unnuovo dialogo con i cittadini, anche dei con-tributi provenienti dal mondo della scienzadel colore. In questa direzione è stata fatta,inoltre, un'interessante analisi su come riqua-lificare gli spazi della didattica per superare ladifficile convergenza tra dimensione architet-tonica e modello educativo.

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Le finiture murali Mapei garantiscono nonsolo protezione, ma anche un ottimo risul-tato sul piano estetico, anche grazie al

sistema tintometrico ColorMap. E questo perchéMapei studia sempre una soluzione che, parten-

do dall'analisi diagnosti-ca, si concretizza nellascelta di un sistema peril ripristino della facciatae si conclude con lavalutazione del colore edella protezione e cioèdelle finiture.Abbiamo intenzione didare un grande impulsoalla Linea Finiture, giàpresente in Mapei dal1992, con prodotti dielevato profilo tecnico e

utilizzando tutte le risorse che l'azienda puòmettere in campo in termini di ricerca e svilup-po, diagnostica ed esperienza nel compartoedile.L'obiettivo è ambizioso: diventare leader di mer-cato dei prodotti per le finiture di facciata neiprossimi 3-5 anni. Mapei considera, infatti, la fac-ciata come un sistema completo e integrato adalto contenuto tecnologico e affronta questosettore con un approccio del tutto innovativoproponendo un sistema che comprende e uni-sce i due elementi principali di una facciata: ilsupporto e la finitura intesa come struttura pro-tettiva e decorativa.La prima cosa, infatti, che bisogna conoscere perarrivare a un buon risultato è individuare ciò chesta sotto a una finitura di facciata.Mapei può oggi offrire al mercato prodotti ingrado di “sposarsi” al meglio con quelli sotto-stanti proprio per le sue eccezionali capacitàdiagnostiche. Solo strumentazioni moderne esofisticate, come quelle presenti nei laboratoriMapei, consentono di approfondire i diversi pro-blemi e di proporre le soluzioni più corrette.Attualmente, il mercato è formato per il 70% dainterventi di recupero e solo per il 30% dallacostruzione di edifici nuovi. La diagnosticadiventa perciò un elemento indispensabile nellascelta delle finiture più adatte. In pratica, ilnuovo impegno in questo settore permette aMapei di utilizzare i suoi laboratori di ricerca e lasua capacità produttiva per inserirsi da protago-

nista in un mercato decisamente interessante.Ci sono inoltre delle considerazioni di marketing strategico: completia-mo la gamma, utilizziamo meglio il prestigio e la notorietà del brandMapei e la sua potenzialità anche su prodotti complementari. Per nonparlare poi dell'organizzazione commerciale che arricchisce la sua offer-ta con innovazioni la cui qualità è indiscutibile, soddisfacendo uno tra gliinteressi primari del committente finale che vuole nelle coloriture di unafacciata pochi interlocutori e certezze di responsabilità.

I plus tecnici che contraddistinguono i sistemi di finituraOggi Mapei è in grado di proporre un trattamento finale che riesce adabbinare un gradevole aspetto estetico a un'elevata protezione del sup-porto nei confronti degli agenti ambientali (vento, pioggia, neve, gelo,ecc.) e degli aggressivi chimici.Si va dai sistemi elastomerici acrilici (sistema ELASTOCOLOR) a quelli abase di silicato di potassio modificato (sistema SILEXCOLOR), da quelli abase di resine siliconiche in dispersione acquosa (sistema SILANCOLOR)a quelli acrilici con quarzo microgranulare (sistema QUARZOLITE) e agliacrilici puri (sistema COLORITE).In pratica, esiste una gamma molto ampia per la soluzione ottimale diogni problema. Il fattore unificante è il livello qualitativo elevato, fruttodi un know how unico e che solo un'azienda internazionale come Mapeipuò offrire.

Gli interventi di comunicazione per conquistare la leadership anche in questo settoreMapei investe grandi risorse sia nella ricerca (il 5% del fatturato e il 12%dei dipendenti è impegnato in R&S), sia nella formazione. Per i commit-tenti (architetti, ingegneri, tecnici, ecc.) Mapei organizza 20-25 convegnil'anno con una partecipazione media di 300-400 persone e anche conpunte di 600-800.Vi sono poi le iniziative dedicate agli applicatori (incontri tecnici, pre-

Un sistema completo e integrato per supporto, con finalità protettiva e decorativa.

di Paolo Sala, Product Manager Finiture Mapei

sentazioni, raduni in fiera) nei quali è sempre presente sia l'aspettodidattico sia quello dimostrativo.Sono due momenti fondamentali, specialmente la fase dimostrativa,durante la quale l'applicatore può rendersi conto della qualità dei pro-dotti e delle prestazioni tecniche.Sono corsi molto pratici tenuti sia a Milano, dove abbiamo attrezzatissi-mi laboratori di ricerca, sia a Latina dove esiste un apposito centro for-mativo. Sono disponibili, inoltre, cataloghi e leaflet dedicati alla LineaFiniture.Oltre al sito internet, aggiornato con tutta la produzione, abbiamo unsoftware interattivo per la scelta dei prodotti Mapei: «Color by Mapei».Le finiture godono, infine, dell'impegno Mapei nel campo fieristico, dovel'azienda è presente nelle 4 manifestazioni più importanti in Italia e in 34fiere in tutto il mondo.

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IL SOFTWARE “COLOR BY MAPEI”È il programma interattivo che permette di sceglie-re i prodotti colorati Mapei, pensando e visualiz-zando soluzioni per:• le finiture murali in una gamma infinita di coloried effetti cromatici (vedi box ColorMap)• le pavimentazioni industriali in resina in 19colori e quelle a base cementizia in 6 colori• le fugature per piastrelle in 26 colori.Partendo da una galleria di ambienti, si possono divolta in volta vedere in simulazione effetti di lavo-razione ed esempi di decorazioni e utilizzando lagamma cromatica disponibile.

DOVE TROVARE COLORMAPADDESSI COMMERCIALE - Itri (LT)ANGELOZZI - Acilia (Roma)ARCUDI GIUSEPPE A. - Reggio CalabriaBARTEZAGHI Geom. Luca & C. - Annone Brianza (LC)BETTINELLI - BergamoC.E.M. - Gioiosa Marea (ME)CAMBI EDILIZIA - Casale (PO)CARPIGNANO ING. P.E. & C. - TorinoCASA ANTICA CENTRO BIOEDILE APUANO -Avenza Carrara (MS)CASTELCOLOR di Zanconato Elisabetta -Castelnuovo del Garda (VR)CENTRO COLOR - GrossetoCENTRO EDILE ANTONINI - MilanoCENTROEDILE - Terruggia (AL)CERAMICA CLUB ERRE - SassariCIANCIOSI DANTE - Termoli (CB)COMMERBIT - Talzano (TA)D'AMBROSIO - Bitonto (BA)DE TOMMASI BRUNO & C. - TorinoDIMARCOLOR - Roseto degli Abruzzi (TE)DIPRED - Pero (MI)EDIL-FER - Pettino (AQ)EDIL POSA - Sinalunga (SI)EDIL RODIGHIERO - Fontaniva (PD)EDILCALCE DUE - MilanoEDILCO - Campegine (RE)EDILIZIA & COLORI - Capalle (FI)EDILOR - Elmas (CA)EDILTACCONI - S. Maria degli Angeli (PG)F.LLI SIMONETTI - Civitanova Marche (MC)FAGGIANO GIOVANNI - Latiano (BR)FAVA & SCARZELLA DI FAVA & C. - AstiFERRARI CARLO & FIGLIO - Limbiate (MI)G.D.E. - Casalecchio di Reno (BO)GALDINI & DONGHI - Rovato (BS)GINI & C. - MilanoGRUPPO EDILE - Brugherio (MI)I.CO.S. - TorinoIOZZELLI - S. Stefano Magra (SP)M.A.R.IND. - CagliariMEGACOLOR - TerniNOVEDIL - Casine di Ostra (AN)ORSOLINI AMEDEO - ViterboPAPARO GIORGIO - Satriano (CZ)PIO MACARRA & C. - S. Cesareo (Roma)PROTECNO - Reggio EmiliaRAVIZZA F.LLI - TorinoREAL - GenovaRISANCOLOR - Marcon (VE)SACES - Napoli SARIFER - Ponte Galeria (Roma)SASSO di Sasso Geom. Mario & C. - TorinoSERVICE COLOR - S. Pietro in Vincoli (RA)UNIVEX - RomaUSAI GRAZIANO EREDI - Quartu S. Elena (CA)VEMAC - PescaraZEPPI CAV. FRANCO - PiacenzaZUCCHERO & C. - Palermo

COLORMAP: IL COLORE SU MISURA

Il sistema tintometrico ColorMap di Mapei nasce per soddisfare un'e-sigenza precisa: rendere più efficiente il rapporto rivenditore/clientefinale nell'offerta di coloriture di facciata. ColorMap è un sistema com-pleto che consente di formulare, produrre e consegnare in temporeale qualsiasi tinta in ogni quantità.È costituito da una dispensatrice elettronica modulare a 16 canestriper il dosaggio automatico di paste coloranti, un agitatore ad azionesimultanea rotazionale e vibrazionale, uno spettrofotometro da bancoa sfera e un software di ricettazione strumentale del colore.Sono numerosi i plus tecnici di ColorMap: formulazione senza errori diqualsiasi colore, riproducibilità esatta di tinte anche antiche, vastagamma di tinte, disponibilità immediata di piccoli campioni colorati.Sono 342 i colori proposti estratti dal sistema di classificazione Ncs

(Natural Color System), che è consi-derato l'atlante colore nume-

ricamente più esteso econosciuto a livello

mondiale.ColorMap è, in

c o n c l u s i o n e ,uno strumento di

lavoro che soddisfadue primarie esigenze: si

elimina il fastidio di avereuna cartella colori personalizza-

ta e si favorisce una procedura stan-dard anche nelle scelte cromatiche.

BREVE STORIA DEL GRATTACIELO PIRELLI• 12 luglio 1956: posa della prima pietra del grattacielo.• 4 aprile 1960: termine dei lavori e inaugurazione ufficiale.• 2 giugno 1978: il grattacielo viene acquistato dalla Regione

Lombardia.• 18 aprile 2002: a causa di un incidente aereo l'edificio viene

gravemente danneggiato.• Primavera 2003: iniziano i lavori di ristrutturazione.• 18 aprile 2004: il palazzo con le facciate completamente restaurate

viene inaugurato.• 31 maggio 2005: terminati i lavori all'interno, l'edificio viene

nuovamente occupato dagli uffici regionali.

''Pazzesco per quei tempi, ardito. Sì, eravamo consapevoli che quelpalazzo avrebbe cambiato il profilo della città, che sarebbe diventato unmito. Era il primo pavimento flottante, nel senso che poggiava su pan-nelli di masonite per consentire l'alloggiamento dei cavi, e incollarcisopra fogli di gomma e linoleum a quei tempi era un problema. E' statauna bella emozione tornare a lavorarci dopo quarant'anni: sostegno erinforzo delle strutture danneggiate, soprattutto pilastri e soffitti;messa in sicurezza delle facciate e rifacimento dei pavimenti con mate-riali identici agli originali, in fogli di linoleum e gomma gialla e nera fattiad hoc. Il Pirellone per me simboleggia il legame , la continuità di rap-porto mio e della mia famiglia con Milano''. Brano tratto dall'intervistacon Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei, “I miei quaran-t'anni con lui” dal volume “Grattacielo Pirelli” edito da Touring ClubItaliano e Regione Lombardia (nella foto in basso a sinistra).

Le parole del dr. Squinzi, milanese doc, se possibile, tolgono qualsiasidubbio sul misto di orgoglio e affetto che circondò allora la costruzio-ne di quello che divenne subito per tutti il Pirellone.La sua storia ha inizio negli anni 50 quando Alberto e Piero Pirellidecisero di realizzare il nuovo centro direzionale della loro societànell'area dove i bombardamenti del 1943 avevano distrutto il vecchiocomplesso produttivo della Cascina Brusada, localizzato vicino allaStazione Centrale: proprio qui venne costruito il Grattacielo Pirelli trail 1956 e il 1960. L'opera venne affidata all'architetto Gio Ponti chepropose ai committenti un progetto assolutamente all'avanguardia,un edificio dalle linee ardite che sarebbe divenuto nel tempo l'espres-sione del nuovo spirito d'impresa che risorgeva a Milano dopo gli annitragici della guerra. L'architetto Ponti, per quello che riguardava laparte strutturale, volle essere affiancato dai massimi esperti del set-tore di quel periodo, gli ingegneri Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso.L'edificio, che “sconvolse” lo skyline di Milano sia per l'altezza (il piùalto d'Italia grazie ai suoi 127 metri e ai suoi 30 piani) che per la cuba-tura di 122mila metri, affascinò immediatamente i milanesi per la sualeggerezza strutturale. L'architetto Ponti riconfermò, anche in quellache viene considerata la sua opera più famosa e conosciuta, la formadella pianta a “diamante”: infatti il Grattacielo Pirelli ha una pianta asei lati, di forma molto allungata e stretta. L'armatura dell'edificio èformata da due imponenti pilastri di cemento armato, larghi alcunedecine di centimetri e profondi alcuni metri, che scandiscono le fac-ciate e che attribuiscono al grattacielo la familiare struttura tripartita:Punta Galvani, Corpo centrale e Punta Pirelli. L'alto edificio si rastremaverso i piani superiori: infatti i setti sono più larghi ai piani bassi e siassottigliano salendo verso l'alto.Il Grattacielo Pirelli venne inaugurato il 4 aprile 1960 e ospitava circa2000 persone: 1.200 dipendenti dell'azienda e il resto occupati negliuffici e nei negozi affittati a terzi.Nel 1978 la Regione Lombardia acquistò sia il grattacielo che i corpibassi e l'autorimessa per 43 miliardi di lire. Da allora il grattacielo èdivenuto il Palazzo della Regione, anche se per tutti i milanesi vecchie nuovi è rimasto il Pirellone.

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La costruzione del Grattacielo PirelliLa realizzazione di un edificio con soluzionicostruttive così moderne e all'avanguardia per itempi impose la scelta di progettisti, macchinari,materiali, in grado di affrontare e risolvere i com-plessi problemi che si sarebbero presentati incantiere.Anche Mapei fu interpellata per partecipare atti-vamente alla realizzazione del Grattacielo Pirelli,dove posò 80mila metri quadrati di pavimenti inlinoleum e gomma Pirelli (anch'essi realizzati sudisegno di Gio Ponti). La posa venne effettuata supannelli in masonite - un conglomerato realizza-to in trucioli, corteccia e cascame di segheria,ridotto in poltiglia e poi laminato in fogli, utilizza-to come isolante termico e acustico - con ADESI-LEX 3 (un adesivo, ora fuori produzione, a basealcolica e resine naturali, utilizzato per posare lamasonite su Pianolina, una rasatura a base digesso). Questo è stato, tra l'altro, il primo esempiodi pavimento flottante in Italia. Altri materiali for-niti da Mapei furono la vernice bituminosa in sol-

part

e se

cond

a

Da qualche mese quello che forse è uno dei più amati e sicuramentepiù conosciuti edifici milanesi, il Grattacielo Pirelli, ha visto laconclusione degli impegnativi lavori di ristrutturazione interna edesterna che lo hanno riguardato.La prima e più significativa fase dell'intervento di restauro, eseguitanel 2002-2004, è stata descritta in un dettagliato articolo pubblicatosul numero 68 di Realtà Mapei. In questa seconda parte presentiamogli ultimi lavori eseguiti, che hanno riguardato principalmente la posadelle nuove pavimentazioni interne e dei rivestimenti murali.

all'avanguardia. L'intervento conservativo nellasua globalità si è basato sulla concezione che ilGrattacielo Pirelli sia da considerarsi un monu-mento dell'architettura moderna: partendo daquesto presupposto di base era indispensabileconservare il più possibile il valore architettonicoe funzionale dell'edificio di Gio Ponti. L'interventosul grattacielo è da considerarsi il primo granderestauro effettuato su un'architettura contempo-ranea in Europa: basti dire che i lavori hannoriguardato oltre 10mila metri quadrati di facciatein vetro e alluminio e il consolidamento di 12milametri quadrati di tesserine ceramiche poste a rive-stimento delle facciate. Inoltre questa è stata l'oc-casione per creare un belvedere localizzato al 31°piano da cui si domina l'intera città. L'edificio èstato riaperto nell'aprile del 2004 e per quella dataerano stati ultimati gli interventi di conservazionedella facciata, il consolidamento statico delle travie delle solette dei piani 25° e 26° e l'esecuzionedelle pavimentazioni negli spazi esterni e nell'a-trio interno.

Conservazione delle facciateGli interventi sulle facciatesono stati preceduti da unafase diagnostica costituita datest effettuati in cantiere e daanalisi di laboratorio in mododa determinare il miglioremodo di procedere. Le inda-gini hanno rilevato che i dis-sesti presenti sul rivestimentodelle facciate riguardavanosoprattutto il completo dis-tacco della malta di posa e diconseguenza del rivestimen-

to realizzato in mosaico vetroso, lasciando in vistail calcestruzzo di regolarizzazione; il distacco dellesole tesserine di mosaico dalla “pastina superficia-le”; il distacco parziale della malta di posa dal cal-cestruzzo di regolarizzazione senza evidenziare il“crollo” del rivestimento del mosaico.Per il ripristino dell'intera facciata del grattacielo,nelle zone dove il problema del distacco dellamalta di posa del calcestruzzo di regolarizzazioneera più diffusa, l'Assistenza Tecnica Mapei, dopouna serie di prove,ha consigliato l'iniezione di resi-na epossidica EPOJET LV* tramite tubetti di inie-zione sigillati con EPORIP TURBO*.Dove invece si era verificato solamente il distacco

Foto 1.Ecco comeappariva ilGrattacielo Pirellisubito dopol'incidente aereodel 2002.

vente ISAMITE, utilizzata precedentemente allastesura di Pianolina per ottimizzare l'adesionedella rasatura livellante al supporto esistente; laPianolina presentava un’elevata resistenza mec-canica e quindi garantiva un’ottima resistenzaalla compressione e all’usura nel tempo.

L'incidente e la ristrutturazione nel 2002-2004Anche per il restauro - iniziato nel 2002 e resonecessario dopo che il 18 aprile dello stesso announ monomotore si schiantò contro il grattacielo,sul lato che si affaccia sulla piazza Duca d'Aosta esull'ingresso alla Stazione Centrale - Mapei ha for-nito l'assistenza tecnica e una serie di prodotti

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del mosaico dalla “pastina superficiale”utilizzata per la posa, si è procedutoall'incollaggio di nuove tessere con ADESILEX P10* miscelato con ISOLA-STIC*, diluito 1:1 con acqua. Dove la facciata presentava il distacco comple-to della malta di posa dal calcestruzzo di regolarizzazione, è stato realizza-to un intonaco cementizio con NIVOPLAN* miscelato con acqua e PLANI-CRETE*.Dopodiché si è proceduto alla posa delle nuove tessere di mosaicocon KERAQUICK* miscelato con LATEX PLUS*,diluito 1:1 con acqua.La stuc-catura delle fughe tra le tessere è stata effettuata con ULTRACOLOR*.

Consolidamento statico delle strutture in cemento armatoIn seguito all'incidente aereo dell'aprile 2002 è stato necessario anche pre-vedere il recupero statico delle travi della zona centrale degli impalcati deipiani 26° e 27° danneggiati nell'impatto. Precedentemente è stato ripristi-nato il calcestruzzo danneggiato e le fessurazioni sono state sigillate conEPOJET*; poi i ferri d'armatura sono stati protetti con MAPEFER*.La ricostruzione delle sezioni di calcestruzzo degradate è stata effettuatacon STABILCEM SCC* miscelato con GHIAIETTO* 0-8.Terminata la fase del ripristino del calcestruzzo degradato,si è proceduto alripristino strutturale delle travi e dell'intradosso delle solette mediante l'ap-plicazione di lamine pultruse in fibre di carbonio CARBOPLATE E 170/50*.Inizialmente è stato steso MAPEWRAP PRIMER 1*; poi è stato applicato unostrato uniforme di ADESILEX PG1* sia su un lato della lamina pultrusa sia sulsottofondo su cui poi è stata incollata la lamina.

Esecuzione delle pavimentazioni esterne e dell'ingressoNell'ambito dei lavori di recupero del Pirelli è stata anche rifatta la pavi-mentazione del piazzale esterno. Dopo aver effettuato riparazioni localiz-zate del fondo con PLANITOP 400*, è stata eseguita la lisciatura del gettocon ADESILEX P4*. Si è proceduto quindi alla posa delle piastrelle in gresporcellanato con KERAFLEX* e alla posa delle quadrotte di gomma “attac-co cemento” con GRANIRAPID*. Nell'ingresso della sala congressi sonostate posate delle lastre in marmo di Carrara con KERAQUICK*.

Ultima fase: esecuzione dei pavimenti interni nel 2004-2005Nel corso degli anni all'interno dell'edificio si sono succedute aziende e isti-tuzioni con esigenze organizzative diverse. Inoltre l'avvento di nuove tec-nologie ha reso necessaria l'esecuzione di lavori di manutenzione e di ade-guamento del lay out interno. Ovviamente, come spesso capita in situazio-ni operative di questo tipo, l'impostazione tecnica originariamente realiz-zata è stata via via snaturata rendendo ancora più complessi i problemi daaffrontare che presentava una costruzione di oramai quarant'anni.Già nel 2000 la Regione Lombardia aveva commissionato delle indaginiconoscitive e l'incidente aereo ha accelerato la totale revisione e ristruttu-razione dell'intero edificio.L'attento monitoraggio di tutti i trenta piani del Grattacielo Pirelli effettua-to dai tecnici dell'Assistenza Tecnica Mapei ha permesso di redigere un'a-nalisi approfondita degli interventi da effettuare e di valutare le soluzionitecniche più appropriate, tenendo soprattutto conto dell'eccezionale pro-getto dell'architetto Gio Ponti,ovvero,più la struttura si innalza,più le solet-te si assottigliano.

Le analisi tecnicheDopo la rimozione dei vecchi pavimenti, le prime analisi hanno evidenzia-to situazioni di forte degrado dei sottofondi esistenti causati dai vari inter-venti eseguiti nel corso degli anni. Parte dei supporti risultavano di scarsaresistenza meccanica,si sbriciolavano e sfarinavano e non potevano garan-tire adeguate resistenze meccaniche in grado di sostenere le nuove pavi-mentazioni che andavano posate.Quindi è stato necessario eseguire un attento e metodico monitoraggio sututta la superficie destinata ad essere ripavimentata con rivestimenti inlinoleum e gomma. Questo ha permesso di poter valutare e mettere inopera le soluzioni tecniche più adatte ad assicurare un'efficace preparazio-ne dei piani di posa, condizione indispensabile per garantire funzionalità,resistenze meccaniche e assenza di fessurazioni.

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Gli interventi sui sottofondiRifacimento. Nelle zone dove era indispensabile latotale rimozione e il rifacimento dei sottofondiesistenti, si è proceduto utilizzando la malta pre-miscelata pronta all'uso TOPCEM PRONTO* adasciugamento veloce. Il massetto realizzato conTOPCEM PRONTO* consente la posa di pavimentiresilienti dopo solamente 4 giorni ed ha un'umidi-tà residua massima del 2%. L'impasto è statomesso in opera sulle superfici precedentementedesolidarizzate ed è stato rinforzato incorporan-dovi una rete di armatura 5x5 cm e con diametrodi 2 mm. Questa soluzione è stata necessaria perdistribuire le sollecitazioni a flessione dell'impal-cato sotto carichi accidentali oppure continui.TOPCEM PRONTO* è stato steso sulle superficiinteressate proiettando la miscela in quotamediante una pompa. Una soluzione di questotipo è utilizzata quando bisogna ottimizzare sia itempi che le rese di cantiere: proprio il caso delGrattacielo Pirelli, dove le superfici di sottofondoda eseguire sono state nell'ordine di migliaia dimetri quadrati.Sulle superfici ancora in buono stato di conserva-zione l'Assistenza Tecnica Mapei ha consigliato dirimuovere la vecchia pavimentazione e successi-vamente,così da ottimizzare l'intervento di prepa-razione dei supporti,di procedere a un trattamen-to meccanico di scarifica superficiale con pallina-trici; si è proceduto poi all'aspirazione della polve-re. Questa fase del lavoro ha permesso di eviden-ziare con più facilità le lesioni presenti nel sotto-fondo che sono state così sigillate con l'adesivoepossidico bicomponente EPORIP*. La superficietrattata con EPORIP* è stata cosparsa con sabbia afresco per favorire una migliore adesione dellarasatura applicata successivamente.Sui massetti rimossi e rifatti si è proceduto poi conl'applicazione dell'appretto a base di resine sinte-tiche in dispersione acquosa PRIMER G*.I massetti che necessitavano di un consolidamen-to superficiale, ma non della rimozione, sono statiinvece bonificati con l'applicazione sulla superfi-cie, precedentemente pulita e depolverata, del-l'appretto epossidico bicomponente esente dasolventi PRIMER MF*, miscelato e preparato conl'aggiunta nell'impasto di cariche inerti.Le cariche inerti permettono di ottenere, dopol'applicazione dell'appretto, una tessitura superfi-ciale dall'aspetto ruvido, in grado di migliorare l'a-desione della rasatura da applicare successiva-mente. PRIMER MF* è stato applicato a spatola sututta la superficie da trattare.Dopo che tutti i supporti sono stati puliti e prime-rizzati come descritto precedentemente, è stata lavolta di procedere alla rasatura del sottofondo.In questo caso per tutte le superfici è stata sceltala lisciatura autolivellante a indurimento ultrarapi-do ULTRAPLAN*. Le ottime caratteristiche di auto-livellamento e resistenza meccanica offerte daULTRAPLAN* permettono di ottenere un piano diposa speculare e senza soluzione di continuità,indispensabile per poter posare, come in questocaso, pavimentazioni resilienti in linoleum e in

Foto 2.Rimozione dei supportie delle vecchiepavimentazioni posatequarant'anni fa.

Foto 3.L'analisi tecnica haevidenziato situazionidi forte degrado deisottofondi cherisultavano di scarsaresistenza meccanica,si sbriciolavano esfarinavano.

Foto 4.Nelle zone dove eranecessario ilrifacimento deisottofondi esistenti èstata utilizzata lamalta premiscelataTopcem Pronto adasciugamento veloce.

Foto 5 e 6.Nelle zone ancora inbuono stato si èproceduto con lascarifica superficialedel supporto.Le lesioni presenti nelsottofondo sono statesigillate con l'adesivoepossidico Eporip.

Foto 7, 8 e 9.I massetti sottoposti a consolidamentosuperficiale e nonrimossi, sono statiaccuratamente puliti e depolverati.Successivamente èstato applicato aspatola l'impastocomposto dall'apprettoPrimer MF miscelatocon cariche inerti.Questo permette dimigliorare l'adesionedella rasaturaapplicata in seguito.

Foto 10.Dopo la preparazionedei supporti, su tutte lesuperfici è stata stesala rasaturaautolivellante aindurimentoultrarapido Ultraplan.

Foto 11.Applicazione diUltraplan sui massettibonificati con Eporip.

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Foto 12.Quando è statonecessarioregolarizzare i piani diposa dei supportisoggetti adeformazione perflessione è statapreferita la rasaturaNivorapid miscelatacon Latex Plus.

Foto 13.L'incollaggio dei teli insughero sulla rasaturaUltraplan è stataeseguita con l'adesivoUltrabond Eco V4 SP.

Foto 14.Il rivestimento inlinoleum è stato posatosui teli in sughero conl'adesivo Ultrabond Eco 540.

Foto 15.Particolare dellasaldatura dei giunti.

Foto 16 e 17.La posa dei pavimentiin gomma su Ultraplanè stata eseguita conUltrabond Eco V4 SP.

gomma.Quando è stato necessario regolarizzare ipiani di posa dei supporti soggetti a deformazio-ne per flessione, è stata preferita la rasatura tisso-tropica ad asciugamento ultrarapido NIVORAPID*miscelata con l'additivo elasticizzante LATEXPLUS*. Il composto ottenuto permette di diminui-re il modulo elastico della rasatura incrementan-do pertanto l'adesione su supporti difficili e parti-colarmente deformabili.

Posa delle pavimentazioni resilientiPer rispettare le caratteristiche iniziali delGrattacielo Pirelli e per la perfetta riuscita dell'in-tervento di ristrutturazione, è stato fondamentaleposare pavimentazioni che, nelle tonalità e nellevariazioni cromatiche, riproponessero quelle ori-ginarie degli anni 60, progettate personalmenteda Gio Ponti e create su suo disegno da Pirelli.Alle ditte DLW e Freudenberg è stata perciò com-missionata la realizzazione dei rivestimenti, rispet-tivamente in linoleum e gomma, che riprendesse-ro quelli proposti dall'architetto Ponti.Perciò,dopo aver ultimato la preparazione dei sot-tofondi, si è proceduto all'accoppiamento, da ese-guirsi in opera, tra lo strato di supporto in sughe-ro e la pavimentazione in linoleum.La posa del telo in sughero sulla rasatura ULTRA-PLAN* è stata eseguita con ULTRABOND ECO V4SP*, adesivo acrilico universale in dispersioneacquosa, senza solventi, a bassissima emissione disostanze organiche volatili (VOC).La posa dei 22mila metri quadrati di linoleum sulsughero è stata invece effettuata utilizzandoULTRABOND ECO 540*, adesivo a base di polimerisintetici in dispersione acquosa, senza solventi, a

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Foto 18.La rifilatura del giuntodel rivestimento ingomma.

Foto 19 e 20.La posa del rivestimentotessile vinilico sullepareti in cartongesso èstata eseguita conAdesilex MT 32.

Foto 21 e 22.Alcune immagini dellanuova pavimentazioneche riprende fedelmentequella originale ideatada Gio Ponti.

bassissima emissione di sostanze organiche vola-tili (VOC). Queste caratteristiche, uguali perentrambi gli adesivi, li rendono innocui sia per lasalute dei posatori che per quella di coloro cheoccuperanno gli ambienti.Per la posa della pavimentazione in gomma (circa5mila metri quadrati) su ULTRAPLAN* è stato inve-ce utilizzato l'adesivo ULTRABOND ECO V4 SP*.

Posa dei rivestimenti muraliL'intervento interno è stato completato con laposa a parete del rivestimento tessile vinilico(8mila metri quadrati) fornito da Liuni. In questocaso è stato utilizzato l'adesivo in dispersioneacquosa per la posa di rivestimenti murali diqualsiasi tipo ADESILEX MT 32*.Tutti i prodotti usati in questo intervento sonoelencati nella pagina successiva.

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SCHEDA TECNICA

Grattacielo Pirelli, MilanoAnno di costruzione: 1956-1960Progettista: Gio PontiIntervento eseguito nel 2002-2004:conservazione dei rivestimenti in facciatain mosaico vetroso, realizzazione dellepavimentazioni interne ed esterne eadeguamento statico delle strutture incalcestruzzo armato.Intervento eseguito nel 2004-2005:rifacimento dei sottofondi, posa delle

nuove pavimentazioni in resilienti e deirivestimenti tessili a parete.

Per l’intervento eseguito nel 2004-2005:Committente: Regione LombardiaImpresa: ElecaImpresa di posa: Biesse, Milano;Liuni, MilanoDistributore Mapei: Biesse, LiuniCoordinamento Mapei: Matteo Venturini,Paolo Giglio

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*Prodotti Mapei: I prodotti citati in questo articolo appartengono alle

linee “Prodotti per edilizia”,“Prodotti per ceramica e materiali lapidei” e

“Prodotti per la posa di pavimenti e rivestimenti resilienti, tessili e legno”.

Le relative schede tecniche sono contenute nel CD “Mapei Global

Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature

Mapei sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888.

Prodotti utilizzati durante l'intervento del 2002-2004

Adesilex P4 (C2F): adesivo cementizio ad alte prestazioni, autobagnante, a

presa rapida per piastrelle ceramiche e materiale lapideo.

Adesilex P10 (C2TE): adesivo cementizio bianco ad alte prestazioni, a

scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato, per rivestimenti in

mosaico vetroso, ceramico e di marmo.

Adesilex PG1: adesivo epossidico a consistenza tissotropica per incollaggi strutturali.

Carboplate: lamina pultrusa in fibre di carbonio preimpregnata con resina epossidica,

protetta da una doppia pellicola di plastica.

Epojet: resina epossidica bicomponente superfluida per iniezioni.

Epojet LV: resina epossidica bicomponente, a bassissima viscosità, per l'iniezione in

microfessure.

Eporip Turbo: resina poliestere bicomponente a rapidissimo indurimento.

Granirapid (C2F): adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa e

idratazione rapida, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo.

Isolastic: lattice elasticizzante da miscelare con Kerabond, Kerafloor e Adesilex P10.

Keraquick (C2FT, classe S2 secondo la norma EN 12002 se addizionato con Latex Plus):

adesivo cementizio ad alte prestazioni, a presa rapida e scivolamento verticale nullo,

deformabile, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo.

Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni a scivolamento verticale nullo e

con tempo aperto allungato, per piastrelle in ceramica e materiale lapideo.

Latex Plus: lattice elasticizzante da miscelare con Keraquick.

Mapefer: malta cementizia anticorrosiva bicomponente per la protezione dei ferri di

armatura.

MapeWrap Primer 1: primer epossidico specifico per il sistema MapeWrap.

Nivoplan: malta livellante per pareti e soffitti all'interno e all'esterno.

Planicrete: lattice di gomma sintetica per impasti cementizi.

Planitop 400: malta tissotropica a ritiro compensato a presa rapida per il ripristino

corticale e la finitura del c.a. applicabile in spessore variabile da 1 a 40 mm in una sola

mano.

Stabilcem SCC: legante cementizio per confezionare betoncini e calcestruzzi

autocompattanti a stabilità volumetrica, da impiegarsi per il ripristino di strutture in

calcestruzzo.

Ultracolor (CG2): malta ad alte prestazioni per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a

presa e asciugamento rapido, disponibile in 26 colori, non produce efflorescenze. Oggi il

prodotto è sostituito da Ultracolor Plus.

Prodotti utilizzati durante l'intervento del 2004-2005

Adesilex MT32: adesivo in dispersione acquosa per la posa di rivestimenti murali.

Eporip: adesivo epossidico bicomponente per riprese di getto e la sigillatura monolitica di

fessure nei massetti.

Latex Plus: additivo da miscelare con Nivorapid e Planipatch per migliorare l'elasticità e

l'adesione su superfici difficili.

Nivorapid: rasatura cementizia tissotropica per applicazione anche in verticale ad

asciugamento ultrarapido per spessori da 3 a 20 mm.

Primer G: appretto a base di resine sintetiche in dispersione acquosa a bassissimo

contenuto di sostanze organiche volatili (VOC).

Primer MF: appretto epossidico bicomponente esente da solventi da utilizzare come

promotore di adesione dei prodotti della linea Mapefloor e per consolidare ed

impermeabilizzare supporti cementizi.

Topcem Pronto: malta premiscelata pronta all'uso per massetti ad asciugamento veloce

(4 giorni) e a presa normale, a ritiro controllato.

Ultrabond Eco 540: adesivo in dispersione acquosa, a bassissima emissione di sostanze

organiche volatili (VOC), specifico per pavimenti in linoleum.

Ultrabond Eco V4 SP: adesivo universale in dispersione acquosa, a bassissima emissione

di sostanze organiche volatili (VOC), per pavimenti resilienti, a tempo aperto molto lungo.

Ultraplan: lisciatura autolivellante ad indurimento ultrarapido (12 ore) per spessori

da 1 a 10 mm.

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Sono stati finalmente pubblicati i due decretiche aggiornano alle norme europee il nostroordinamento regolamentare riguardante la

reazione al fuoco dei materiali. Diciamo finalmen-te perché il recepimento delle euroclassi era indi-spensabile per la corretta applicazione delle pro-cedure previste per la marcatura CE dei prodottidella costruzione.Il primo decreto è il DM 10 marzo 2005 “Classi direazione al fuoco per i prodotti da costruzione daimpiegarsi nelle opere per le quali è prescritto ilrequisito della sicurezza in caso di incendio“, ilsecondo il DM 15 marzo 2005 “ Requisiti di reazio-ne al fuoco dei prodotti da costruzione installati inattività disciplinate da specifiche disposizioni tec-niche di prevenzione incendi in base al sistema diclassificazione europea”.I decreti si applicano ai prodotti della costruzionestabilmente incorporati nell'opera che sonooggetto della direttiva 89/106 (recepita con DPRn. 246 del 21.4.93). I decreti modificano per questiprodotti (purchè in possesso delle specifiche tec-niche e quindi soggetti a marcatura CE) le dispo-sizioni finora vigenti e contenute nel DM 26.6.84sulla reazione al fuoco dei materiali.

Il recepimento delle euroclassiIl DM 10 marzo recepisce le nuove euroclassi e lerelative direttive europee. Esso riporta:- l'allegato A, contenente le tabelle di classificazio-

ne dei materiali, i relativi metodi di prova (es. metodo SBI) e criteri di classificazione;

- l'allegato B, contenente la combinazione delle classi attribuibili ai materiali secondo la EN 13501-1;

- l'allegato C, contenente l'elenco dei materiali a cui è attribuita d'ufficio la classe di reazione al fuoco senza onere di prova.

In pratica si possono verificare tre casi: per i prodotti che possiedono unaspecifica tecnica decade l'obbligo dell'omologazione e la classe di reazioneal fuoco viene riportata sulla marcatura CE.Per i prodotti senza specifica o nel “periodo di coesistenza” (cioè per unanno dopo che la norma è stata adottata) continua a valere l'omologazio-ne ministeriale e i criteri di classificazione italiana. Alla scadenza l'omologa-zione dovrà essere rinnovata con le classi italiane o le euroclassi.Per i prodotti senza obbligo di prova non occorre più l'omologazione, ma èrichiesta la dichiarazione di conformità del produttore che il prodotto cor-risponde a quelli dell'elenco di cui all'allegato C.

Decadono le classi italiane e l'omologazioneE' quindi evidente che gradualmente spariranno le vecchie classi italiane(come pure le classi nazionali sono già state eliminate in quasi tutti i paesieuropei) .Tuttavia rimarranno per un certo periodo le classi nazionali e l'o-mologazione per i prodotti privi di marcatura CE, almeno nei limiti di vali-dità dell'omologazione stessa, e questo non mancherà di produrre, per uncerto tempo, effetti negativi e confusione sul mercato.Non è chiaro inoltre cosa succederà al momento della scadenza dell'omo-logazione: se il prodotto sarà ancora privo di una specifica tecnica, sembre-rebbe ragionevole che debba venire omologato con una euroclasse , macon una circolare il Ministero spiega invece che potrà essere richiesta ancheuna classe italiana.Le nuove classi di reazione al fuoco sono molto diverse dalle attuali classinazionali essendo cambiati i metodi di prova e i parametri misurati, maanche la filosofia generale dei criteri di valutazione. In questo modo avre-mo molte differenze nella scala delle certificazioni tra i diversi tipi di pro-dotti: ad esempio succederà che prodotti che oggi sono in classe 1, scen-deranno in classe D o E e che molti prodotti verranno venduti in classe F,cioè reazione non determinata. Va precisato, per inciso, che la classe F nonsignifica che il prodotto sia intrinsecamente pericoloso, ma solo che il fab-bricante non ha determinato la classe di reazione al fuoco e che quindi nonlo propone per impieghi soggetti a prevenzione incendi.Inoltre succede che nel periodo di sopravvivenza dell'omologazione i pro-dotti attualmente in classe 1, ma successivamente in una euroclasse D o E,potranno continuare a essere impiegati laddove è prevista la classe 1.Finitoil periodo di coesistenza, solo in caso di ristrutturazione o degrado eviden-te bisognerà provvedere alla rimozione del materiale e sua sostituzione.

di Sergio Mammi, Presidente Anit

Le classificazioni aggiuntiveNovità molto importante della nuova regola sonole classificazioni aggiuntive.Oltre alla classe di rea-zione al fuoco vera e propria (vedi tabelle di corri-spondenza nella pagina accanto) sono infattiattribuiti ai materiali anche livelli di produzione difumo - misurati attraverso la sua opacità e indica-ti con il simbolo s1, s2, s3 (s = smoke) - e l'attitudi-

ne a rilasciare gocce o particelle ardenti - indicate con d0,d1,d2 (d = drops).Così si potrà apprezzare una sostanziale differenza tra due prodotti, adesempio entrambi di classe B, aventi il primo s1,d0 (livello 1 di emissione difumi, nessuna goccia) e il secondo s1, d1 (livello 1 di emissione di fumi, mapresenza di gocce).Anche se entrambi di classe B, il primo potrà essere impiegato nelle vie diesodo come soffitto, il secondo no.Vengono anche introdotte specifiche simbologie per individuare la classedei prodotti impiegabili come rivestimento dei pavimenti e per i materialiriguardanti gli impianti tecnici a prevalente sviluppo lineare come tubazio-ni e condotte;nel primo caso alla classe è aggiunto FL (FL = floor),per esem-pio A1FL-s1, nel secondo è aggiunto il simbolo L, per esempio A2L-s1-d0.In effetti per tali tipi di prodotti i metodi di prova differiscono rispetto aquelli per le altre applicazioni.

I prodotti classificati per decretoL'elenco dei prodotti che non abbisognano di prove è costituito per ilmomento da 5 diversi raggruppamenti.Il primo riguarda i materiali a cui è attribuita la classe A1 e A1FL (ex classe0). Sono i materiali inorganici come argilla, perlite, lana di roccia, calce-struzzo, aggregati, metalli (non in forme finemente sminuzzate), gesso,vetro, ceramica, ecc. Per tali materiali è ammesso che contengano mate-riale organico in misura inferiore all'1% in peso o volume (scegliendo il piùrestrittivo).Un secondo elenco riguarda i pannelli a base di legno UNI EN 13986 (mas-sello, OSB, compensati ecc.). Per questi materiali è indicata la classe per usopavimento o diverso.Il terzo elenco riguarda i pannelli in cartongesso per i quali vengono anchestabilite le modalità di impiego che danno accesso a questa classificazioned'ufficio.Il quarto elenco riguarda i pannelli decorativi laminati ad alta pressione e ilquinto i prodotti in legno da costruzione.

La corrispondenza delle classi italiane con le euroclassiIl DM 15 marzo 2005 fissa la corrispondenza delle attuali classi italiane conle euroclassi ai fini dell'applicazione dei materiali negli edifici soggetti aprevenzione incendi (vedi tabelle di corrispondenza).In effetti i cosiddetti decreti verticali,cioè i decreti che stabiliscono le normedi sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli edifici soggetti a preven-zione incendi (come ospedali,alberghi,autorimesse, locali di pubblico spet-tacolo ecc.), riportano precise prescrizioni per le caratteristiche di reazioneal fuoco dei materiali da impiegare, ma ancora espresse con le classi nazio-nali. Era necessario perciò indicare delle corrispondenze tra queste e lenuove euroclassi.E' stato deciso perciò che alla classe 0 (incombustibilità) corrisponde laclasse A1 (pareti e soffitti), A1FL (pavimenti), A1L (impianti); i prodotti nonclassificati corrispondono alla classe F, FFL e FL.Fin qui tutto semplice,ma le cose si complicano per la corrispondenza dellealtre classi.Infatti non è stata decisa una banale e anche errata corrispondenza tra gliattuali livelli italiani e quelli europei,ma un criterio più articolato che rendealmeno in parte giustizia alla necessità di tener conto delle diversità intro-dotte con i metodi di valutazione. Così per definire la corrispondenza tral'euroclasse e la classe nazionale ci si deve avvalere delle tabelle 1,2,3 ripor-tate nel decreto. Ad esempio per un pavimento dove attualmente è richie-sta la classe 1 (tabella 1 riga I), potrà ora essere impiegato un materialeA2FL-s1 o A2FL-s2 oppure BFL-s1 o BFL-s2, .Agli isolanti termici e acustici vengono dedicati gli articoli 6, 7 e 8 e vengo-no fissati i limiti di applicabilità nel caso siano installati nelle vie di esodo,siano a vista o protetti (tabelle 1,2 e 3 del decreto).Si deve individuare nelletabelle 1, 2 o 3 il tipo di rivestimento protettivo ammesso e in base a quel-lo individuare la classe del materiale isolante.Se la protezione è resistente al fuoco almeno EI 30 è consentito l'uso dimateriali di classe E,per qualunque tipo di applicazione ad esclusione delle

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Glossario:• Comportamento al fuoco: insieme di trasformazioni fisiche e chimiche di un materiale odi un elemento da costruzione sottoposto all'azione del fuoco. Comprende la reazione alfuoco dei materiali e la resistenza al fuoco delle strutture.• Reazione al fuoco: grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al qualeè sottoposto.• Resistenza al fuoco: attitudine di un elemento da costruzione a conservare la stabilità R,la tenuta E e l'isolamento I per un determinato tempo, in seguito a un programma termiconormalizzato.• L: indice della classificazione relativa ai prodotti per impianti a prevalente sviluppo lineare.• FL: indice della classificazione relativa ai prodotti per pavimenti.• s: (smoke) indice dell'emissione di fumi opachi.• d: (drops) indice del gocciolamento.• Omologazione: procedura in base alla quale un prodotto la cui reazione al fuoco è stataaccertata da un laboratorio riconosciuto, viene ufficialmente classificato e munito di codicedi omologazione.• Prodotti della costruzione: qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanente-mente incorporato in opere da costruzione, le quali comprendono gli edifici e le opere diingegneria civile.• Marcatura CE: attestazione di conformità di un prodotto, resa dal fabbricante, a normearmonizzate specifiche.• Specifica tecnica: norme armonizzate, benestare tecnici, norme nazionali di recepimentodi norme armonizzate, norme nazionali riconosciute dalla Commissione a beneficiare dellapresunzione di conformità.• Componente sostanziale: un materiale che costituisce un elemento significativo nellacomposizione di un prodotto non omogeneo.Un rivestimento con massa areica > o = a 1k/m2 e spessore > o = a 1 mm è considerato componente sostanziale, altrimenti è conside-rato non sostanziale.• Organismo Notificato: Organismo autorizzato da un Paese membro dell'Unione per cia-scuna famiglia di prodotti notificato alla Commissione Europea.• Organismo di certificazione: organismo imparziale, governativo o meno, che possiedecompetenza e responsabilità.• Organismo di ispezione: organismo imparziale con l'organizzazione, il personale, la com-petenza e l'integrità necessarie per svolgere secondo specifici criteri compiti quali valuta-zione, raccomandazione di accettazione e verifica delle operazioni di controllo della quali-tà effettuate dal fabbricante, selezione e valutazione di prodotti sul posto, in fabbrica oaltrove secondo criteri specifici.• Laboratorio di prova: laboratorio che misura, esamina, prova, classifica o in altri modidetermina le caratteristiche di materiali e prodotti.

vie di esodo.Nello stesso decreto si fa riferimento (art. 9) allaposa in opera indicando che le modalità di instal-lazione dei prodotti durante la prova devono cor-rispondere a quelle in opera. In altre parole non sipuò considerare la classe di reazione al fuocorisultante dalle prove se le modalità di posa sonodiverse. Il caso pare simile a quello delle prove direazione al fuoco svolte antecedentementesecondo la normativa italiana: ad esempio la clas-se ottenuta in laboratorio da un pavimento incol-lato con un determinato adesivo non è la stessa sesi cambia l'adesivo durante l'applicazione.

La marcatura CEIl recepimento delle euroclassi, come dicevamo,assume particolare importanza perché la classifi-cazione della reazione al fuoco condiziona il livel-lo di controllo previsto per la marcatura CE.In particolare per i materiali isolanti i livelli di con-trollo previsti sono tre.Il livello 1 prevede l'intervento dell'OrganismoNotificato sia nella fase iniziale delle prove di tipo,sia nel controllo continuo del CQ aziendale.Questo livello di controllo è obbligatorio per usisoggetti ai requisiti di reazione al fuoco, per i pro-dotti in classe A1, A2, B o C per i quali vi sia unafase del processo in cui l'aggiunta di un elementopossa migliorare la classe di reazione al fuoco.Si capisce perché: si vuole garantire in questomodo la sicurezza che la reazione al fuoco siacostante.Il livello 3 prevede l'intervento dell'OrganismoNotificato solo per le prove iniziali di tipo, mentreè esclusiva responsabilità del produttore il con-trollo di fabbrica.Questo sistema è applicabile peri prodotti nelle classi A1, A2, B, C, D ed E indipen-dentemente dal tipo di uso.Il livello 4 non prevede alcun interventodell'Organismo Notificato, ma è applicabile soloper i prodotti che non devono essere sottoposti aprove di reazione al fuoco (reazione non determi-nata o stabilita per decreto senza onere di prova).Infine va precisato che le nuove norme si applica-no ai prodotti della costruzione, cioè quelli rica-denti nella direttiva 89/106, ma alcuni prodottipossono anche essere impiegati per altri usi.Pensiamo ad esempio ai materiali isolanti utilizza-bili in edilizia, ma anche per impianti industriali,per i quali impieghi non è applicabile la specificadi prodotto. In teoria quindi ricadrebbero tra i pro-dotti privi di specifica per quella applicazione. Inquesto caso si mantiene l'omologazione.In particolare, poiché la marcatura CE certifica laclasse di reazione al fuoco, non dovrebbe essercibisogno d'altro e a maggior ragione dell’omolo-gazione, ma questa è una nostra interpretazione.Si auspica ora che il Ministero provveda a emana-re chiarimenti sulle problematiche emerse perrendere agevole l'applicazione di questa fonda-mentale normativa.Il testo dei decreti e delle circolari esplicative fino-ra emanate si possono scaricare dal sitowww.anit.it.

Foto 4 e 5.L'intervento dirisanamento è iniziatocon la totale rimozionemeccanica e manualedei vecchi intonacideteriorati dallesuperfici.

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Il comune di Paderno Dugnano dal 1886 è l'u-nione amministrativa di un insieme di centri -precisamente Incirano, Cassina Amata e

Palazzolo, oltre naturalmente a Paderno eDugnano - che da almeno un millennio sonoinsediati vicino al corso del fiume Seveso.Oggi, con l'estendersi della cerchia urbana,fanno parte della zona metropolitana milanesee sono ben collegati al centro di Milano graziealle Ferrovie Nord e alla superstrada.Nonostante questo le piazze storiche del paesesono ancora ben definite e rammentano al visi-tatore le residenze di rappresentanza che i nobi-li dell'epoca edificarono in questa zona conl'ambizione di competere con quelle che lefamiglie nobiliari milanesi avevano in città.Infatti in questa zona a nord di Milano, non lon-

tana dai colli della Brianza, la costruzione di resi-denze per la villeggiatura andò accentuandosisoprattutto nell'ultimo decennio del Seicento enella prima metà del secolo successivo.La costruzione più antica, cioè Villa Asnaghi,prese il nome da una di queste famiglie locali etuttora conserva la tipica struttura a blocco delXVI secolo.Villa Asnaghi si trova proprio lungo laComasina, di fronte alla parrocchiale dedicata aS. Ambrogio, ed è considerata la più antica casasignorile di Paderno Dugnano. Infatti fu costrui-ta verso il 1680, quando la frazione di CassinaAmata era un piccolo paese a ridosso dellaComasina.Quando fu realizzata, la villa era un edificio ele-gante e signorile; poi nel corso degli anni l'incu-ria e l'abbandono, oltre al trascorrere del tempo

Un edificioabbandonato da

tempo è statorestaurato e riportato

a nuova vitadiventando

un centro di aggregazione

per anziani.

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Foto 1 e 2.Nelle foto lo stato diabbandono in cuiversava l'edificioaddossato a VillaAsnaghi prima delrecupero.

Foto 3.Lo stesso edificio dopola ristrutturazione epoco primadell'inaugurazione,avvenuta il 7 dicembre 2004.

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e all'aggiunta di alcuni particolari architettonici,hanno inciso pesantemente sul suo aspetto ori-ginale.Tanto che, prima del restauro esterno, eraquasi impossibile riconoscere nel vecchio edifi-cio abbandonato le fattezze di quella che fu unadelle più belle dimore della zona.

L'intervento di MapeiLa villa è composta da un blocco lineare dispostosu tre piani e, allineato con la palazzina padrona-le, c'è un fabbricato più basso adibito a zona ser-vizi oggetto della ristrutturazione.Per ridare nuova vita a questa costruzione e farlatornare all'aspetto originale, alcuni anni fa donLuigi Alberio, parroco della frazione e responsa-bile dell'edificio, decise di promuoverne il restau-ro. L'intervento ha assunto così due funzioni

ti situati al primo piano continuavano ad essereutilizzati dagli abitanti residenti. La decisione didestinare i locali a nuovo centro per anziani haspinto la proprietà a prendere in considerazioneil progetto di far tornare Villa Asnaghi al suoaspetto originario.I tecnici interpellati hanno analizzato la costru-zione nel suo insieme e i sopralluoghi effettuatihanno rivelato che la struttura architettonicarisultava sensibilmente compromessa, tanto dasembrare quasi irriconoscibile dalla strada siaper le modifiche subite nel corso degli anni, siaper il pessimo stato di conservazione.Tra i diversi problemi rilevati anche il deteriora-mento dell'intonaco della facciata, che mostravasgretolamenti evidenti e distacchi, soprattuttosui due prospetti principali che si affacciano su

importanti: da un lato quella di riportare alla bel-lezza originale un edificio che nel corso deglianni aveva perso la sua eleganza, ripristinando-ne gli antichi colori e la struttura originaria (ifronti di questi corpi secondari presentano pre-gevoli cornici barocche in rilievo), dall'altro rivi-talizzarla come centro di aggregazione e puntodi ritrovo per gli anziani.Da alcuni anni la Cooperativa di Consumo cheoccupava questo fabbricato non vi esercitavapiù la sua attività e aveva abbandonato i localidel piano terreno. Per questa ragione gli spazisituati su questo piano e il piccolo cortile che siaffaccia su via Reali sono rimasti completamen-te vuoti e abbandonati, mentre gli appartamen-

via Pasubio e via Reali.Risultavano perciò necessari una serie di inter-venti urgenti di pulitura, sostituzione e deumidi-ficazione degli intonaci delle murature esterne.E' stata così interpellata l'Assistenza TecnicaMapei, che è intervenuta in cantiere per quelloche riguardava la ristrutturazione della facciata.L'intervento è iniziato con la totale rimozionemeccanica e manuale dei vecchi intonaci dete-riorati; successivamente la muratura è stata sot-toposta al lavaggio per rimuovere le parti incoe-renti oppure in fase di distacco.Terminate le operazioni di pulitura si è procedu-to all'applicazione della malta premiscelataMAPE-ANTIQUE RINZAFFO* in uno spessore di

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Foto 6.Dopo la pulizia è stataapplicata la maltaMape-AntiqueRinzaffo in unospessore di 5 mm.Successivamente perla formazionedell'intonaco è statautilizzata la maltaMape-Antique MC.

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7 8 9Foto 7.Su tutte le superfici datrattare è stato steso ilfondo in soluzioneacquosa SilexcolorPrimer; dopo ilcompletoasciugamento delprimer, è statoapplicato ilrivestimento protettivocolorato SilexcolorTonachino.

Foto 8.I tecnici Mapei hannoeffettuato in cantiereuna serie di prove diapplicazione perottenere il particolareeffetto velato darealizzarsi conSilexcolor Pittura.

Foto 9.L'ultimo intervento èavvenuto con lastesura della finitura aeffetto velatoSilexcolor Pitturaapplicata a pennello.

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*Prodotti Mapei: I prodotti citati in questo articolo

appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative

schede tecniche sono contenute nel CD “Mapei Global

Infonet” e nel sito internet www.mapei.com.

Mape-Antique FC: malta fine priva di cemento di colore

chiaro, per la finitura di intonaci deumidificanti applicati

su muratura in pietra, mattone e pietra. Disponibile anche

nella versione Mape-Antique FC/R di colore cocciopesto.

Mape-Antique MC: malta premiscelata deumidificante di

colore chiaro, esente da cemento, per il risanamento delle

murature umide in pietra, mattone e tufo.

Mape-Antique Rinzaffo: malta premiscelata,“sali resistente”, di colore chiaro,

esente da cemento, da applicare prima di realizzare intonaci deumidificanti con

Mape-Antique MC, Mape-Antique CC e Mape-Antique LC su supporti in pietra,

mattone e tufo.

Silexcolor Pittura: pittura di protezione e decorazione traspirante a base di silicato,

per intonaci a base cementizia o calce, all'esterno e all'interno.

Silexcolor Primer: primer a base di silicato di potassio modificato in soluzione

acquosa.

Silexcolor Tonachino: rivestimento minerale in pasta a base di silicato di potassio

modificato, applicabile a spatola.

Fabbricato affiancato a Villa Asnaghi, Paderno Dugnano (MI)Intervento: recupero murature esterne e interneAnno di intervento: 2004Impresa: Teknè (Geom. Ronchetti)Progetto e direzione lavori: arch. Antonio RossettiCoordinamento Mapei: Andrea Peli

SCHEDA TECNICA

circa 5 mm. L'utilizzo di MAPE-ANTIQUE RINZAF-FO* è particolarmente adatto per migliorare l'a-desione e la resistenza chimico-fisica ai sali solu-bili di intonaci macroporosi eseguiti con lemalte della linea Mape-Antique (Mape-AntiqueCC e Mape-Antique LC, oltre che Mape-AntiqueMC impiegata in questo intervento). Infatti i tec-nici Mapei hanno consigliato di utilizzare per laformazione dell'intonaco la malta premiscelataMAPE-ANTIQUE MC*, ideale per il restauro diedifici degradati dalla forte presenza di cloruri.Per la finitura colorata delle murature esternel'intervento è partito dalla stesura sulle superficidi SILEXCOLOR PRIMER*, un fondo in soluzioneacquosa a base di silicato di potassio da utilizza-re prima dell'applicazione dei prodotti dellalinea SILEXCOLOR.Dopo il completo asciugamento del primer,tutta la superficie da trattare è stata sovraverni-ciata con il rivestimento protettivo coloratoSILEXCOLOR TONACHINO*. L'intervento è termi-nato con l'applicazione della finitura a effettovelato SILEXCOLOR PITTURA* applicata a pen-nello. Il colore di SILEXCOLOR PITTURA* è statoattentamento studiato dagli esperti del GruppoFiniture Mapei che hanno effettuato in cantiereuna serie di prove di applicazione per ottenere ilparticolare effetto velato deciso dal progettista.Per quello che riguarda gli spazi interni Mapei èintervenuta realizzando l'intonaco con la maltafine priva di cemento MAPE-ANTIQUE FC*, men-tre la finitura colorata è stata eseguita conSILEXCOLOR PITTURA*.

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Una serie di interventi complessi effettuati sull'edificio parrocchiale di Cassinanova di Bollate hanno dato nuova vita a una struttura degli anni Trenta.

La Chiesa Parrocchiale di S. Bernardo a Cassinanova diBollate, località non lontana da Milano, è stata edifi-cata negli anni 30 ed è costituita da un'unica navata

sulla quale si affacciano quattro cappelle. La struttura èrealizzata quasi completamente in calcestruzzo, a esclu-sione degli archi e delle volte: i primi furono realizzati inmattoni pieni, le seconde in mattoni forati. Le muratureperimetrali esterne sono state intonacate di recente,mentre quelle interne sono state dipinte più di 25 anni fa.La zona intorno all'altare e il presbiterio sono stati a suotempo rivestiti con uno spatolato plastico. La pavimenta-zione originale realizzata in vecchie marmette è posata suuno strato misto in sassi, dello spessore di 25-30 cm, epoggia direttamente sul terreno.Dopo una serie di sopralluoghi che hanno evidenziato lanecessità di intervenire sull'intera struttura della chiesa ein particolare di sostituire completamente la vecchiapavimentazione, il committente ha deciso di contattarel'Assistenza Tecnica Mapei. I tecnici Mapei hanno suggeri-to gli interventi da adottare e hanno consigliato i prodot-ti da impiegare per il consolidamento degli archi, il rifaci-mento degli intonaci sugli archi e la realizzazione di unanuova pavimentazione.

Consolidamento degli archi Per effettuare il consolidamento degli archi l'AssistenzaTecnica Mapei ha proposto di utilizzare i tessuti in fibre divetro unidirezionali MAPEWRAP G UNI-AX*, posti all'intra-dosso dell'arco, e i tessuti quadriassiali MAPEWRAP GQUADRI-AX* a rinforzo delle zone particolarmente criti-che come la chiave dell'arco, i terzi medi e i baggioli.L'applicazione di questi tessuti presuppone sempre un'a-deguata preparazione del supporto che deve presentarsiprivo di elementi incoerenti e libero da qualsiasi stratomeccanicamente debole.Nel caso della chiesa di Bollate si è proceduto inizialmen-

Foto 1.Un'immagine esterna

della chiesa

Foto 2 e 3.Prima di effettuare il

consolidamento degliarchi e delle volte con itessuti in fibre di vetro

unidirezionaliMapeWrap G UNI-AX e i

tessuti quadriassialiMapeWrap G QuadriAX è stato necessario

rimuovere totalmentel'intonaco sino a

raggiungere il supporto sottostante

in mattoni pieni.

Foto 4.Dopo aver eseguito la

sigillatura delle fessuree l'iniezione di

consolidamento conAdesilex PG1 si è

procedutoall'esecuzione delle

“cuciture armate” diporzioni intradossali

degli archi conl'applicazione della

corda in fibre di vetroMapeWrap G Fiocco.

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te con la completa rimozione dell'into-naco presente sulle murature degliarchi, sino a raggiungere il supportosottostante composto da mattonipieni. Dopo questa operazione è stataverificata l'integrità e la continuità ditutto l'arco. Sono state così messe anudo alcune fessure localizzate sullachiave di volta degli archi, che riguar-davano in special modo quelli postisopra l'altare e l'arco sopra l'entrata.Si è proceduto quindi alla loro sigillatu-ra, effettuando inizialmente un'accura-ta pulizia delle fessure e delle superfici

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vicine con l'aria compressa e poi stuc-candole con l'adesivo epossidico ADE-SILEX PG1*. Durante questa operazio-ne sono stati eseguiti anche dei fori auna distanza di 25-30 cm l'uno dall'al-tro in cui sono stati posizionati, sempreutilizzando ADESILEX PG1*, dei tubici-ni di plastica morbida lungo tutta lalesione. In seguito è stata effettuata l'i-niezione di consolidamento: partendodal tubicino posto alla quota più bassaè stata iniettata la resina epossidicabicomponente superfluida EPOJET*.Alla prima fuoriuscita della resina dal-l'iniettore posto al di sopra di quelloutilizzato per l'iniezione, è stata inter-

rotta l'operazione, chiuso il primo tubi-cino e iniettato EPOJET* nel tubicinoposto al di sopra del primo; così viafino alla completa sigillatura delle fes-sure. Terminato l'intervento sono statirimossi tutti gli iniettori. I fori in cuierano stati posizionati i tubicini sonostati stuccati con la malta cementiziabicomponente MAPEGROUT BM*.Dopo aver eseguito la sigillatura dellefessure e l'iniezione di consolidamen-to, si è proceduto all'esecuzione delle“cuciture armate” di porzioni intrados-sali degli archi con l'applicazione dellacorda in fibre di vetro MAPEWRAP GFIOCCO* con diametro di 8 mm.Inizialmente l'intervento ha previstol'esecuzione di una serie di fori dal dia-metro di 14-15 mm,nella muratura,e laloro successiva depolverizzazione, cosìda rimuovere le parti incoerenti e infase di distacco. Dopo averlo estrattoattraverso il foro posto sulla partesuperiore della confezione, MAPE-WRAP G FIOCCO* è stato tagliato nellalunghezza necessaria (circa 50 cm); èstata poi arretrata la retina verso laparte della corda che non deve essereresinata e il resto è stato immerso nellaresina epossidica bicomponente diconsistenza superfluida MAPEWRAP21*. Dopo l'impregnazione è stata eli-minata la resina in eccesso e riportatala retina nella posizione originale.Subito dopo, sulla resina ancora fresca,è stata sparsa della sabbia di quarzofine e asciutta, così da permettere unamigliore superficie di aggrappo.Quando la resina si è indurita, è stataeliminata la retina dalla corda non resi-nata in modo da favorire l'aperturadelle fibre di vetro. I fori sulla muraturasono stati riempiti con lo stucco epos-sidico MAPEWRAP 11* applicatomediante la pistola per l'estrusionedelle cartucce di silicone, ovviamente

riempite con lo stucco.Terminata questa operazione si è pro-ceduto all'applicazione dei tessuti infibre di vetro MAPEWRAP G UNI-AX*(disponibile in due differenti larghez-ze, 30 e 60 cm, e nella grammatura 900g/m2; qui è stata usata la versione900/60) e MAPEWRAP G QUADRI-AX*(disponibile in due differenti larghez-ze, 30 e 48,5 cm, e nella grammatura1.140 g/m2; qui è stata usata la versione1140/48). Il tessuto può essere posto inopera con due differenti tecniche: ilsistema a umido e il sistema a secco. Inquesto caso specifico è stato preferitoil secondo. L'intervento è partito dall'a-spirazione accurata delle superficiinteressate, dove successivamente èstato applicato a pennello MAPEWRAPPRIMER 1*. Le superfici primerizzatesono state poi rasate con la stesuradello stucco epossidico a consistenzatissotropica MAPEWRAP 11*; su MAPE-WRAP 11* ancora fresco è stata appli-cata a pennello una prima mano dell'a-desivo bicomponente a base di resineepossidiche MAPEWRAP 31*, formula-to per l'impregnazione in opera con ilmetodo a secco di tessuti MAPEWRAP.Immediatamente dopo l'applicazione

Foto 5 e 6.La chiesa è stata dotata di un nuovoimpianto di riscaldamento a pavimento.Dopo la demolizione della vecchiapavimentazione è stata realizzata unaplatea in calcestruzzo armato, isolatatermicamente da pannelli in polistireneestruso.Sui pannelli isolanti sono state posate leserpentine del nuovo impianto diriscaldamento; poi è stato effettuato ilgetto del massetto con la maltapremiscelata Topcem Pronto.

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dell'adesivo, sulla superficie è stataposizionata una striscia del tessutounidirezionale in fibre di vetro MAPE-WRAP G UNI-AX*. In questa fase ènecessario porre molta attenzionenella stesura del tessuto affinché nonrimanga nessuna grinza.In seguito è stata applicata un'altramano di MAPEWRAP 31*. Per finiresono state posizionate a ventaglio lestrisce del tessuto quadriassiale in fibredi vetro MAPEWRAP G QUADRI-AX*,ripetendo le operazioni descritteprima e seguendo un preciso schemaapplicativo. A completamento dell'in-tervento, l'ultimo strato di resina anco-

tuati alcuni rappezzi delle sole porzionidi intonaco in fase di distacco con l'ap-plicazione della malta cementizia PLA-NITOP 200*; i rappezzi sono stati poipitturati, previo accurato lavaggio.Per gli intonaci della sacrestia e deimuri laterali, in corrispondenza a duenuove aperture vetrate, sono stati rea-lizzati degli intonaci deumidificanti uti-lizzando i prodotti della linea MAPE-ANTIQUE.L'intervento è partito con la rimozionemeccanica e manuale dei vecchi into-naci a un'altezza di 150 cm, sino adarrivare alla muratura sottostante cheappariva sana e compatta.

manualmente all'interno di quattrolosanghe formate dalle casserature .

Foto 10.Il pavimento è stato levigato a secco elucidato con la macchina dotata di molediamantate.

Foto 11.Successivamente sull'interapavimentazione è stata applicata a rullola finitura trasparente Mapefloor Finish 50,additivata con il 5% di Mapefloor Filler,che ha un'azione antisdrucciolo.

Foto 12.La sigillatura dei giunti è stata effettuatacon Mapesil BM.

Foto 7.Il massetto realizzato con Topcem Pronto,dopo due settimane, presentava alcunefessure che sono state sigillate conl'adesivo epossidico Eporip.

Foto 8.il pavimento è stato realizzato con lamalta autolivellante Ultratop utilizzata intre diversi colori: grigio chiaro, beige erosso. Dove la metratura lo consentivaUltratop è stato gettato meccanicamente.

Foto 9.Per rispettare il disegno del progettista, ilgetto con Ultratop rosso è stato eseguito

ra fresco è stato cosparso con sabbiafine per conferire al supporto un'ade-guata rugosità, in modo da migliorarel'adesione dell'intonaco eseguito suc-cessivamente.

L'intervento sugli intonaci degli archiPer il rifacimento degli intonaci, rimos-si in precedenza per effettuare il con-solidamento degli archi, è stato utiliz-zato un intonaco tradizionale in sabbiae cemento, miscelato con il lattice digomma sintetica PLANICRETE* permigliorare l'adesione al supporto.E' stato prima eseguito un rinzaffo(composto da una parte di PLANICRE-TE*, una parte di acqua, 3 parti dicemento e 3 parti di sabbia) e poi unintonaco (composto da una parte diPLANICRETE*, 4 parti di acqua, 5 partidi cemento e 15 parti di aggregati) conuno spessore di circa 3 cm.

Realizzazione degli intonaci deumidificantiIl sopralluogo ha verificato che ingenerale gli intonaci esistenti erano dibuona fattura e perfettamente aderen-ti al supporto. Perciò sono stati effet-

La muratura è stata poi lavata perrimuovere le parti incoerenti, quelle infase di distacco e ogni altro inquinanteestraneo, sia di origine organica cheinorganica come sali solubili.Terminata questa operazione, sullesuperfici è stata stesa manualmente lamalta premiscelata resistente ai saliMAPE-ANTIQUE RINZAFFO* in unospessore di 5 mm; in seguito è statorealizzato l'intonaco con la malta pre-miscelata MAPE-ANTIQUE MC*, appli-cato in uno spessore di circa 2 cm.La finitura è stata effettuata con il rive-stimento in pasta di resina siliconicaSILANCOLOR TONACHINO*.

Realizzazione della pavimentazioneVista la necessità di dotare la chiesa diun nuovo impianto di riscaldamento,più adeguato di quello già esistente, ilprogettista ha deciso di realizzarneuno a pavimento.Per la formazione dei massetti e per lasuccessiva pavimentazione cementiziaad alta resistenza all'abrasione, i tecniciMapei hanno consigliato l'utilizzo diTOPCEM PRONTO* e di ULTRATOP*.La fase preliminare dei lavori riguar-danti la pavimentazione è consistita

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nella demolizione della pavimentazio-ne esistente con la conseguente realiz-zazione di una platea in calcestruzzoarmato, isolata termicamente da pan-nelli in polistirene estruso. Su questipannelli sono state posate le serpenti-ne del nuovo impianto di riscaldamen-to, precedute da un trattamento diimpermeabilizzazione. E' stato poieffettuato il getto del massetto con lamalta premiscelata TOPCEM PRONTO*in uno spessore di 8 cm.Il massetto realizzato con TOPCEMPRONTO*, e stagionato da oltre duesettimane, presentava alcune fessureda ritiro in corrispondenza della sogliadella sacrestia e dell'altare, che sonostate sigillate con l'adesivo epossidicoEPORIP*. Questo intervento è statopreceduto dall'apertura delle stesselesioni con un flessibile per uniformar-ne perfettamente la larghezza; succes-sivamente sono state depolverizzate.Inoltre, per migliorare la resistenza atrazione della parte lesionata, sonostate eseguite delle “cuciture armate”mediante il posizionamento, in foriperpendicolari allo sviluppo delle fes-sure, di barrette metalliche filettate. Altermine su EPORIP* è stata sparsa dellasabbia fine e asciutta per creare unamigliore superficie di aggrappo.Prima della posa della pavimentazione,realizzata con la malta autolivellanteULTRATOP*, sulla superficie realizzatacon TOPCEM PRONTO* oramai stagio-nata, è stata predisposta una cassera-tura in listelli di legno che aveva la fun-zione di delimitare le campiture in cuisarebbe stato gettato ULTRATOP* nelledifferenti colorazioni.I listelli, applicati sul massetto secondoil disegno realizzato dal progettista,evitavano anche che i differenti impa-sti di ULTRATOP* (tre i colori scelti: gri-gio chiaro, beige e rosso) potesseromescolarsi tra loro durante l'applica-zione.Prima di gettare ULTRATOP* (nellospessore di 1 cm), su tutta la superficielibera dalle casserature sono statestese due mani di PRIMER G*. Una voltache il primer si è asciugato, è iniziato ilgetto a macchina di ULTRATOP* beige,negli spazi previsti dalle casserature.Ultimata la posa di ULTRATOP* beige, èstato effettuato il getto manuale conULTRATOP* rosso all'interno di quattrolosanghe (formate dalle casserature)posizionate lungo l'asse centrale dellanavata della chiesa.Sono stati poi rimossi i casseri perpoter effettuare il getto di ULTRATOP*grigio chiaro.

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*Prodotti Mapei: I prodotti citati in questo articolo appartengono alle linee“Prodotti per edilizia” e “Pavimentazioni in resina e cementizie”.Le relative schede tecniche sono contenute nel CD “Mapei Global Infonet”e nel sito internet www.mapei.com.Adesilex PG1: adesivo epossidico a consistenza tissotropica per incollaggistrutturali.Epojet: resina epossidica bicomponente superfluida per iniezioni.Eporip: adesivo epossidico bicomponente per riprese di getto e per la sigillaturamonolitica delle fessure nei massetti.Mape-Antique MC: malta premiscelata deumidificante di colore chiaro, esente dacemento, per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo.Mape-Antique Rinzaffo: malta premiscelata,“sali resistente”, di colore chiaro, esente dacemento, da applicare prima di realizzare intonaci deumidificanti con Mape-Antique MC,Mape-Antique CC e Mape-Antique LC su supporti in pietra, mattone e tufo.Mapefloor Filler: cariche micrometriche da inserire in Mapefloor Finish 50 per creare unafinitura antisdrucciolo.Mapefloor Finish 50: finitura trasparente poliuretanica alifatica bicomponente, esente dasolvente.Mapefoam: cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse di supporto aisigillanti elastomerici per il corretto dimensionamento dello spessore dei giunti elastici. Vienefornito in matasse di lunghezza proporzionata al diametro.Mapegrout BM: malta cementizia bicomponente a basso modulo elastico per il risanamentodel calcestruzzo.Mapesil BM: sigillante siliconico inodore a reticolazione neutra con basso modulo per giunticon movimento fino al 25% della larghezza, idoneo per lattoneria ed uso generale.MapeWrap 11: stucco epossidico con normali tempi di presa, a consistenza tissotropica per laregolarizzazione delle superfici in calcestruzzo.MapeWrap 21: resina epossidica superfluida per l'impregnazione con “sistema ad umido” diMapeWrap.MapeWrap 31: adesivo epossidico di media viscosità per l'impregnazione con “sistema asecco” di MapeWrap.MapeWrap G Fiocco: corda in fibre di vetro da impregnare con MapeWrap 21 (resinaepossidica bicomponente superfluida).MapeWrap G Quadri-AX: tessuto quadriassiale bilanciato in fibra di vetro.MapeWrap G UNI-AX: tessuto unidirezionale in fibra di vetro.MapeWrap Primer 1: primer epossidico specifico per il sistema MapeWrap.Planicrete: lattice di gomma sintetica per migliorare l'adesione delle malte cementizie.Planitop 200: malta cementizia monocomponente a presa normale per la rasatura dei vecchiintonaci cementizi e rivestimenti plastici.Primer G: appretto a base di resine sintetiche in dispersione acquosa.Silancolor Tonachino: rivestimento in pasta a base di resina siliconica in dispersione acquosa,per esterni, applicabile a spatola ad alta traspirabilità e idrorepellenza.Topcem Pronto: malta premiscelata pronta all'uso a presa normale con ritiro controllato, perla realizzazione di massetti a veloce asciugamento (4 giorni).Ultratop: malta autolivellante a base di speciali leganti idraulici, a indurimento ultrarapido perrealizzare pavimentazioni resistenti all'abrasione in uno spessore compreso tra 3 e 40 mm.

Quest'ultima operazione è stata moltodelicata perché un distacco mal ese-guito avrebbe potuto provocare sbec-cature sulla parte di ULTRATOP* giàindurito (colori rosso e beige). E' statocosì deciso di distaccare il casserodall'ULTRATOP* indurito tagliandolocon un flessibile per tutta la sua lun-ghezza.Nuovamente è stato applicato a pen-nello PRIMER G* sulle sole porzioni diTOPCEM PRONTO* che erano statericoperte dal cassero di legno.Dopo l'asciugatura di PRIMER G* èstato gettato ULTRATOP* grigio chiaro.Una piccola quantità di ULTRATOP*rosso è stata applicata a mano sul pavi-mento della penitenzieria, la cappellaposta a destra entrando dall'ingressoprincipale della chiesa. Il pavimentocosì realizzato è stato levigato a seccocon la macchina dotata di mole dia-mantate.L'intervento è consistito in una primafase di sgrossatura, seguita poi dallalucidatura di tutta la pavimentazione:questa procedura ha permesso di otte-nere una superficie perfettamente pla-nare. Durante le prime fasi di levigaturasi è proceduto inoltre a effettuare iltaglio dei giunti posizionati in corri-spondenza dei cambiamenti di colora-zione di ULTRATOP*.Dopo alcuni giorni sull'intera pavimen-tazione è stata applicata a rullo la fini-tura trasparente, non ingiallente e conaspetto finale opaco, MAPEFLOORFINISH 50*, additivata con il 5% diMAPEFLOOR FILLER* così da creareuna finitura antisdrucciolo. E' stata poieffettuata la sigillatura dei giunti, inse-rendo nella sede del giunto il cordonci-no di MAPEFOAM* ed effettuando lasigillatura con MAPESIL BM*.

Chiesa Parrocchiale di S. Bernardo,Cassinanova di Bollate (MI)Intervento: consolidamento degli archi,realizzazione degli intonaci deumidificanti,rifacimento della pavimentazione interna Committente: Parrocchia di S. Bernardo(Don Mario Mascheroni)Anno di intervento: 2005Impresa: Edil-Co.Ri (geom.S.Garattini)Impresa di posa: Resin Floor (A.Ormelli)Progettista e direzione lavori: arch. ErcoleCerianiDirezione Cantiere: Arch. Ercole CerianiCoordinamento Mapei: arch. DavideBandera, arch. Giovanna Novella

SCHEDA TECNICA

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Èsempre vivo l'interesse di Mapei per ilmondo della cultura e dell'arte e nell'arcodell'anno sono numerosi i contributi volti

a sostenere iniziative per far conoscere e nondimenticare protagonisti e periodi storici ecce-zionali per il nostro Paese.Oltre a ciò, il forte legame che lega Mapei aMilano fa sì che l'azienda sia sempre particolar-mente sensibile agli eventi che mettono inrisalto sul piano internazionale la creatività e lostile che contraddistinguono la città che l'havista nascere.Come è noto, inoltre, un feeling particolarelega Mapei al mondo della grande musica liri-ca e, da diversi anni, un rapporto speciale inter-corre fra l'azienda e il Teatro alla Scala diMilano: il Tempio riconosciuto per questogenere di musica.Oltre a essere stata più volte partner del Teatroalla Scala nella realizzazione di numerosi even-ti, non va dimenticato il contributo di Mapeialla recente ristrutturazione e restauro con isuoi prodotti e le sue tecnologie.Così, non è un caso che Mapei abbia recente-mente contribuito alla realizzazione di duediverse iniziative destinate a celebrare RenataTebaldi e Guido Cantelli: due grandi e indimen-ticati personaggi della musica che, pur percor-rendo strade diverse, proprio attraverso laScala giunsero a ottenere il successo interna-zionale.Una cantante e un giovane direttore d'orche-stra, entrambi accomunati dall'avere operato inun periodo di rinascita morale e culturale delnostro Paese come quello del secondo dopo-guerra e dall'avere avuto come maestro la figu-ra artistica più rappresentativa di quell'epoca:Arturo Toscanini.

Una Grande

MUSICAPER RICORDARE DUE ECCELSI INTERPRETI:RENATA TEBALDI E GUIDO CANTELLI

Renata Tebaldi, profonda e infinitaA un anno dalla sua scomparsa, Milano ha voluto ricordare il grandesoprano Renata Tebaldi con una mostra ricca di preziose testimonianzee suggestivamente intitolata “Renata Tebaldi, profonda e infinita”.E Mapei ha attivamente partecipato alla realizzazione di questo evento,che si è svolto nel Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala dal 6 al 28 feb-braio scorsi.Un incantevole percorso ricco di preziosi e inediti documenti che hannofatto rivivere lo splendore di un'epoca, ma soprattutto il fascino e l'e-nergia di una donna “nata per il canto”.In esposizione abiti e gioielli di scena, foto non ancora note e tratte dagliarchivi di diversi importanti teatri, oltre a lettere e documenti chemostrano aspetti anche poco noti di Renata Tebaldi.La mostra itinerante, che è stata promossa dal Teatro Regio di Parma,proprio da qui è partita. Un teatro, questo, che l'artista ha tanto amato edove giovanissima ha debuttato in tre dei suoi più grandi ruoli: nellaBohème, nell'Amico Fritz e nel Lohengrin. Va ricordato, inoltre, cheanche la straordinaria carriera dell'artista ha preso il via da questa cittàdove, in gioventù, ha studiato.Nata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostradopo Parma e Milano sarà al Teatro Massimo di Palermo e a Soresina, inprovincia di Cremona; nell'autunno 2006 a Tokyo, poi al Lyceum diBarcellona e, nel 2007, negli Stati Uniti, a Losanna e a Vienna.

Omaggio a Guido CantelliSi presenta come un elegante cofanetto blu scuro sul quale corre, in oro,una riconoscibile stilizzazione dell'interno della Scala.Il suo contenuto è ancor più prezioso: due CD che raccolgono il “Così fantutte” di W.A. Mozart, diretto da Guido Cantelli e registrato dal vivo alTeatro alla Scala di Milano il 26 gennaio 1956; il carteggio Cantelli-Toscanini, che ha preceduto questa esecuzione dell'opera, e un intensolibretto di 175 pagine che è il commovente e lucido ricordo di GuidoCantelli fatto dalla moglie Iris.Mapei ha contribuito alla realizzazione di questa raffinata edizione del-l'opera per rendere omaggio, insieme alla Presidenza del ConsiglioComunale di Milano, alla figura di Guido Cantelli, il direttore d'orchestrascomparso prematuramente cinquant'anni fa, a soli 36 anni.Per volontà di Toscanini, esordisce alla Scala nel 1948, in un periodo che

Rivive l’Edgar di PucciniTra le diverse iniziative a favore della grandemusica cui Mapei ha portato il proprio contri-buto, anche un cd con l’incisione della secondaopera di Giacomo Puccini “Edgar”, realizzatodall’Associazione Onlus Sviluppo SinfonicoSiciliano di Palermo, di cui è presidente il mae-stro Alberto Veronesi. Questo progetto ha vistola collaborazione tra il maestro AlbertoVeronesi e il musicologo Michele Porzio per laricostruzione e la riorchestrazione della versio-ne originale dell’opera, mentre l’incisione dis-cografica è stata eseguita da Sony Classical diAmburgo con la partecipazione di PlacidoDomingo nel ruolo del protagonista e altri arti-sti del calibro di Juan Pons. L’Orchestra e il Corosono dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia,con la direzione di Alberto Veronesi.

vede una rinnovata attenzione verso la grande musica e, con le sueintense direzioni, si mette subito in evidenza a fianco dei grandi pro-tagonisti di quel periodo con i quali instaura fecondi rapporti.Da Wilhelm Furtwängler a Herbert von Karajan, da DimitriMitropoulos a Bruno Walter, in un periodo che vede tra l'altro,come interpreti, Maria Callas, Renata Tebaldi, Giuseppe DiStefano, Mario Del Monaco.Mapei, contribuendo a ricordare questo giovanissimo mae-stro, ha inteso confermare il suo impegno e la sua costanteattenzione per il mondo della cultura, dell'arte e dellamusica. Ma non solo.Mapei, nel riproporre l'esecuzione di un'opera direttada questo grande direttore e nel fornire gli strumen-ti necessari per ricostruire il contesto storico che haportato alla sua realizzazione, compie un'opera-zione coerente col suo stile.E questo forte legame con il mondo della cultura siriflette nella sua stessa attività produttiva, rivolta a mettere adisposizione i risultati della ricerca nel recupero di edifici storici delpatrimonio architettonico, tanto da guadagnarsi un ruolo di eccellenzain molti dei più suggestivi “teatri” del mondo.

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È uno straordinario inizio di stagione quello degli atleti delRunning Team Co-Ver Mapei.Grandi giornate di sport coronate da risultati eccezionali e daprestazioni di livello mondiale che ci hanno fatto davveroemozionare. Il sapore della vittoria è quanto di più dolce sipossa assaporare e riviverne i momenti va sicuramente oltre ilsemplice dovere di cronaca. Per questo, aiutati anche dallebelle immagini che hanno fermato nel tempo gli istanti magi-ci dei traguardi tagliati prima degli altri, è giusto raccontarecome gli atleti Mapei si stanno affermando nel mondo.

LA MARATONA DI BOSTONHa rischiato seriamente di non partecipa-re per problemi burocratici. È arrivata ungiorno e mezzo prima della partenza e…ha vinto alla grande la Maratona diBoston!Rita Jeptoo è una campionessa vera e loha dimostrato nella prestigiosa gara sta-tunitense disputatasi il 17 aprile,una dellepiù importanti maratone al mondo, giun-ta alla 110° edizione. Evidentemente gliallenamenti specifici fatti in Kenya hannogiovato alla venticinquenne atleta diNandi, che ha di nuovo abbassato il pro-prio limite personale sulla distanza, por-tandolo a 2h 23' 38” (precedente 2h 24'

22”, Helsinki 2005),ottava miglior prestazione di tutti i tempi inquesta maratona.Grandissima anche l'interpretazione tattica della gara da partedell'atleta del Running Team Co-Ver Mapei: sempre nelleprime posizioni, la Jeptoo ha corso spesso affiancata alla favo-rita della vigilia, la lettone Jelena Prokopcuka, vincitrice loscorso anno a New York e a Osaka. Quando poi il gruppetto ditesta si è ridotto a tre unità (Jeptoo, Prokopcuka e la giappo-nese Reiko Tosa, quarta alle ultime Olimpiadi), proprio unallungo della portacolori del Running Team Co-Ver Mapei, ameno di 6 km dall'arrivo, ha deciso la gara.Jeptoo ha saputo subito scavare un solco di 9 secondi tra sé ela Prokopcuka, che nel frattempo aveva distanziato l'atletagiapponese. La lettone ha dimostrato tutta la sua classe recu-perando parte dello svantaggio e arrivando a soli 5”da Jeptoo,che ha reagito a sua volta da grande campionessa, ristabilen-do le distanze e infliggendo 10” di distacco all'arrivo allaProkopcuka. Terza, a 33”, Reiko Tosa. Con questa vittoria RitaJeptoo si conferma definitivamente una delle più forti mara-tonete al mondo. Il prossimo obiettivo si chiama New York…

STRAMILANOIl Running Team Co-Ver Mapei ha letteralmente dominato laStramilano 2006 con un'eccezionale doppietta: 1a Aniko

Kalovics tra le donne, 1° Paul Kimayo Kimugul tra gli uomini.Splendida la prova dell'atleta keniota della Co-Ver Mapei:sem-pre nelle prime 4-5 posizioni, Paul Kimayo Kimugul ha piaz-zato un perentorio allungo tra il 18° e il 19° km staccando gliavversari rimasti fino a quel momento con lui.Il giro di Milano sulla distanza della mezza maratona è statouno spettacolo vero ed entusiasmante.Trionfale l'ingresso del-l'atleta africano nell'Arena gremita di appassionati; il venti-seienne di Keyio ha chiuso in 1h 00' 49”, davanti al tanzanianoMartin Sulle (1h 01' 10”) e alla sempre acclamatissima meda-glia d'oro olimpica Stefano Baldini (1h 01' 14”).Ancora più netto il dominio del Running Team Co-Ver Mapeitra le donne. La gara è vissuta, come da pronostico, sull'assolodi Aniko Kalovics, che è partita in fuga in pratica al primometro imprimendo alla propria corsa un ritmo insostenibileper le altre atlete: dopo 7 km il suo vantaggio sulle inseguitriciera già di 25”. La Kalovics ha poi proseguito in modo regolare,andando a vincere la sua seconda Stramilano consecutiva conil tempo 1h 10' 55”.Dietro di lei un'ottima Patrizia Tisi, che con 1h 12' 12” ha sta-bilito la propria miglior prestazione sulla distanza, conferman-dosi un'atleta dalla straordinaria costanza di rendimento.Positiva anche la prova di Fatna Maraoui: il quarto posto finalein 1h 13' 46”, a 20”dal terzo posto di Ivana Iozzia,segnala la cre-scita della forma dell'atleta del Running Team Co-Ver Mapei.Grande quindi la soddisfazione della dirigenza del team, cheha visto premiato il grande lavoro svolto da tutto lo staff. Tral'altro i risultati di Kalovics e Kimugul sono molto interessantianche in prospettiva futura, visto che, nei programmi dientrambi c'è il debutto, nel prossimo autunno, in Maratona:Kimugul dovrebbe partecipare alla Venice Marathon, mentreKalovics dovrebbe essere al via della Maratona d'Italia. In atte-sa di queste due importanti manifestazioni non si sono ferma-te le straordinarie performance degli atleti della Co-Ver Mapei.

27A SCARPA D'ORO - GREAT BUPA IRELAND RUNSabato 8 aprile Kimayo Kimugul si è aggiudicato la 27° edi-zione della Scarpa d'Oro con una prestazione di altissimo livel-lo. Il keniota del Running Team Co-Ver Mapei ha offerto aVigevano una grande dimostrazione di forza, con una condot-ta di gara spregiudicata che lo ha portato a sgretolare pro-gressivamente la resistenza degli avversari, imponendo il pro-prio ritmo a partire dal quarto dei sette giri previsti.Solo il con-nazionale Kisang ha provato a resistere a Kimugul, con ungrande recupero finale che gli ha permesso di concludere aridosso del portacolori del Running Team Co-Ver Mapei, senzaperaltro arrivare a impensierirlo. Terzo il tanzaniano Sulle, giàbattuto da Kimugul alla Stramilano.Esce quindi rafforzata da questa vittoria l'impressione cheKimugul sia davvero un atleta di valore mondiale, nonostantela distanza (8 km) non fosse la sua preferita e soprattuttotenendo conto della difficoltà del percorso di questa manife-stazione.Positiva, infine, anche la prestazione di Aniko Kalovics, che siè classificata terza nella Great BUPA Ireland Run, disputatasi il9 aprile a Dublino. Una gara di 10 km con percorso ricavato ingran parte all'interno del Phoenix Park.L'atleta del Running Team Co-Ver Mapei è stata preceduta dal-l'etiope Meselech Melkamu (31'40”) e dalla portogheseFernanda Ribeiro (31' 55”). Aniko, che ha chiuso la propria fati-ca in 32' 42”, è stata, tra l'altro, protagonista di un curiosoimprevisto: non essendo arrivata in aeroporto la sua borsa digara, la campionessa ungherese ha dovuto correre con dellescarpe prestatele da un'altra atleta.

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La partita della riappacificazione. Erano 13 anni che laNazionale di calcio non veniva a giocare a Firenze.L'ultima volta era stato il 20 gennaio 1993, Italia-

Messico 2-0, in panchina il ct Arrigo Sacchi, e fu una garacontestata vivacemente da una parte del pubblico fiorenti-no che “rimproverava” all'allora presidente federale AntonioMatarrese una responsabilità del Palazzo del calcio, assolu-tamente generica, sul deludente campionato dei viola che sisarebbe concluso con la retrocessione in serie B e a RobertoBaggio l'imperdonabile torto di aver cambiato bandiera e diessere diventato juventino.Da allora, quindi, più Nazionale, nonostante il fatto cheCoverciano continuasse, come in passato, a ospitare i ritiridelle varie squadre azzurre e che le Istituzioni cittadineavessero cercato più volte, col passare del tempo, di ricucirequello strappo che non aveva più ragione d'essere.Italia-Germania che si è giocata l'1 marzo ha posto definiti-vamente la parola “fine” a quelle vecchie e ormai lontanepolemiche. E, contrariamente a ciò che qualcuno temeva, haprevalso la ragione ed è stata una splendida serata di festa.In tutti i sensi, con lo stadio stracolmo in ogni ordine diposti, colorato di oltre quarantamila tricolori e un pubblicoche, dall'inizio alla fine, ha incitato la squadra con cori cheformavano un'unica voce assordante.Non sono mancati neppure i momenti di grande emozione.Iniziati con la suggestiva commemorazione di FerruccioValcareggi, scomparso di recente e indimenticato commis-sario tecnico dell'Italia che ai Mondiali del '70, in Messico,superò proprio i tedeschi con quello storico 4-3 che è entra-to di diritto nella storia del calcio di tutti i tempi; e prosegui-

ti con la consegna alla moglie e ai figli di Artemio Franchi, alquale è intitolatolo lo stadio comunale di Firenze, di unatarga a ricordo di quello che è stato uno dei più carismaticie autorevoli fra i nostri dirigenti sportivi in Italia e all'estero,stimato e apprezzato da tutti. E come se non bastasse, perbattere il calcio d'inizio di una partita così ricca di significatie di memorie è stato scelto Giancarlo Antognoni, un cam-pione, ma soprattutto un uomo e una bandiera che Firenzeha considerato da sempre uno dei suoi figli prediletti.Italia-Germania è stata anche un'occasione per lanciare deisegnali forti all'indirizzo dell'affermazione dei valori. E così,prima della gara, il ct Marcello Lippi accompagnato da LucaToni, Alessandro Del Piero e dai vicepresidenti federaliGiancarlo Abete e Innocenzo Mazzini, si erano recati a farvisita ai bambini ricoverati dell'ospedale pediatrico Meyer;così come, sempre al mattino, nell'ampia piazza prospicien-te la celebre Basilica di Santa Croce si era disputata unamaxipartita organizzata dalla Federcalcio in collaborazionecon il Settore giovanile e scolastico, la Comunità Europea, ilComune di Firenze e l'associazione italo-tedesca Prokinder,che ha visto avvicendarsi in campo, in poco più di un'ora,circa trecento studenti delle scuole elementari e medie diFirenze.Lo spettacolo è poi proseguito allo stadio, quando le duesquadre sono entrate sul terreno di gioco accompagnate daragazzini che indossavano magliette con una scritta controil razzismo. E ha toccato il top quando, appena prima delfischio d'inizio, monsignor Claudio Maniago, vescovo ausi-liario della diocesi di Firenze, ha letto un messaggio delSanto Padre, che scorreva anche a grandi lettere sul maxi-

di Franco MorabitoPresidente del Gruppo Toscanodell'Unione Stampa SportivaItaliana

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schermo dello stadio, di condanna contro ogni forma di di-scriminazione. E quando, conclusi i preamboli, si è iniziato agiocare, la partita non ha fatto altro che esaltare una festache quelle due reti di Gilardino e Toni, segnate nei primi 7minuti, hanno letteralmente trasformato in tripudio.L'Italia ha stravinto la sfida che vedeva l'una di fronte all'al-tra due big del calcio internazionale; la Germania è uscitadal Franchi col pesante bilancio di quattro reti sulle spalle,solo in parte mitigato dal gol della bandiera segnato daHuth quando mancava ormai poco alla fine e i giochi eranopraticamente già fatti.Ma, oltre alla squadra di Lippi, che si avvia con fiducia e legit-time ambizioni ai prossimi Mondiali tedeschi, è stata anchee soprattutto Firenze a vincere la sua sfida col passato,dimostrando a tutti quelli che avevano vissuto la vigilia congrande trepidazione che quei tredici anni di esilio dellaNazionale dovevano essere ormai riposti definitivamentenel cassetto.E questa prova di maturità da parte di tutti ha permessofinalmente alla città di voltare pagina; una prova che, affin-ché si concretizzasse, ha visto a lungo impegnati molti atto-ri quali la Federazione, il Comune di Firenze e le altreIstituzioni, tra cui la squadra di casa, la Fiorentina.I rapporti col Palazzo si sono rimessi sui binari giusti, d'ora inavanti si potrà tornare a guardare avanti. Lo ha affermato,soddisfatto, anche il presidente della Federcalcio FrancoCarraro che all'indomani della gara ha affermato che, ove gliEuropei del 2012 si svolgessero in Italia, “sarebbe incom-prensibile e inconcepibile che Firenze non figurasse fra lesedi di gara”.

A dare vita e animazione all'evento ha contri-buito notevolmente anche la sua cornice.Della quale ha fatto parte in grande stileMapei, che è uno dei due sponsor ufficialidella Nazionale. E proprio Mapei, il cui puntodi riferimento era lo splendido pullman par-cheggiato nella zona sportiva di Campo diMarte, fra lo stadio Artemio Franchi e il nuovoPalatletica Luigi Ridolfi, ha riservato prima edopo la partita ospitale accoglienza, grazieanche alle gentilissime hostess, agli oltre 400invitati giunti da ogni parte d'Italia, a ciascunodei quali è stato consegnato anche un gadgeta ricordo della serata.Anche all'interno dello stadio era stato riserva-to un ampio e raffinato settore di tribuna cen-trale dal quale gli ospiti Mapei hanno potutocomodamente assistere alla partita; e per dareampia visibilità all'Azienda era stata predispo-sta un’ampia cartellonistica posizionata aibordi del campo, che è stata ripresa dai nume-rosi operatori televisivi accreditati, che l'han-no ripetutamente mandata in onda nell'arcodella gara, e da oltre un centinaio di fotografipresenti.

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Tre nomi illustri come quelli di FrancoBallerini, Dario Cioni e Andrea Tafi hannotenuto a battesimo il team Mapei Merida,

la competitiva formazione toscana presiedutadall'appassionata Gianna Meoni e diretta dalgiovane tecnico Massimo Induni, affiancato dalsuo collaboratore, il toscano Renato Poli.La Mapei Merida è stata presentata domenica19 marzo, nella moderna sede dell'UniversoSporting Center di Prato, alla presenza di unfolto gruppo d'invitati, fra cui l'Assessore alloSport del Comune di Prato, Aldo Milone.Alla presentazione del team pratese di moun-tain bike, non hanno voluto mancare i verticidella Mapei. Infatti, Giorgio Squinzi e AdrianaSpazzoli, entrambi appassionati di ciclismo, eche fin dal 1994 hanno deciso di sostenerecome sponsor principale la formazione toscana,hanno partecipato a questa giornata di sport.Al battesimo del team Mapei Merida è interve-nuto anche il Prof. Aldo Sassi, Direttore del

Evelyn Staffler Tony Longo

(discesa), sarà il leader dei discesisti azzurri siaagli Europei che ai Campionati Mondiali inNuova Zelanda.

Un promettente inizio stagioneIn attesa di queste importanti manifestazioni, iprimi appuntamenti internazionali della stagio-ne hanno visto ben figurare gli atleti della MapeiMerida.Va sicuramente menzionata la positiva presta-zione del team in occasione della secondaprova della Liquigas Cup, svoltasi sullo spetta-colare circuito collinare di Crespignaga di Maser(Treviso) con la partecipazione di alcuni fra i piùcompetitivi e titolati biker del mondo. La forma-zione, diretta dal tecnico Massimo Induni, ha

conquistato tre brillanti secon-di posti, rispettivamente, con iltricolore trentino Tony Longonella gara Under 23, vinta dallosvedese Emil Lindgren; con labolzanina Evelyn Staffler nellaprova femminile Under 23, cheha registrato il successo dellaslovena Nina Homovec, e con ildiciottenne toscano LorenzoMartelli nella corsa per junio-res.I giovani e promettenti “junio-res” del team “Mapei Merida” sisono rivelati, inoltre, vittoriosiprotagonisti della Granfondodel Montello, gara internazio-nale di mountain bike, caratte-rizzata dalla partecipazione di1800 concorrenti, suddivisinelle varie categorie, svoltasi il26 marzo, su un nervoso per-corso collinare dello sviluppodi km 48 con partenza e arrivoa Volpago del Montello(Treviso).I “ragazzi”, diretti da MassimoInduni, hanno realizzato unasplendida accoppiata nellaclassifica juniores, conquistan-

do i primi due gradini del podio, rispettivamen-te, con il diciottenne fiorentino Lorenzo Martellie con il coetaneo bresciano Andrea Mosconi.Il 9 aprile, infine, la bolzanina Eveleyn Staffler, èritornata sul podio, conquistando il secondogradino, alle spalle della campionessa slovenaBlaza Klemencic, nella Valdarda Bike, garainternazionale cross country MTB, disputatasisul selettivo percorso collinare di Lugagnano Vald'Arda (Piacenza).Infine, nella prova Under 23 della “SunshineRace”, corsa internazionale cross country dimountain bike, disputatasi il 30 aprile sull'impe-gnativo e tecnico percorso montano di Nalles(Bolzano) e sulla distanza di km 42, il teamMapei Merida ha conquistato un brillante suc-cesso con il ventenne tricolore trentino TonyLongo, classificatosi 4° assoluto.

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Centro Sport Service Mapei, che segue la preparazione atletica dei bikerdella formazione pratese.Le novità, rispetto alla stagione agonistica 2005, sono principalmentedue: l'accordo di collaborazione e assistenza tecnica stipulato conMerida, la nota azienda produttrice di bici, e il potenziamento dell'or-ganico atletico, che ha visto elevare il numero dei biker da 8 a 12, fra cui5 juniores (Nicolas Jeantet, Filippo Lunatici, Lorenzo Martelli, AndreaMosconi, Gianluca Piva), 3 Under 23 (Alan Beggin, Tony Longo e la gra-ziosa Evelyn Staffler) e 4 élite (Mattia Luboz, Mike Felderer, JohannPallhuber, Leonardo Zanotti).Il potenziamento della squadra è stato favorito dall'esaltante stagioneagonistica 2005, caratterizzata dal conseguimento di 48 successi, dallaconquista di tre titoli tricolori Under 23 (due con il trentino Tony Longo,vincitore del Campionato Italiano Cross Country e Marathon, e unonella specialità “downhill” con il “pilota” padovano Alan Beggin), nonchédalle medaglie d'oro e d'argento, vinte da Tony Longo, rispettivamente,al Campionato EuropeoTime Relay (cronostaffettaa squadre) e al Campionatodel Mondo della stessa spe-cialità.Ma non solo.Secondo una precisa strate-gia programmatica e ope-rativa rivelatasi nel tempovincente, il team MapeiMerida ha deciso di prose-guire l'impegno in campogiovanile.L'obiettivo mira all'indivi-duazione e alla specializza-zione dei giovani, permet-tendo loro una gradualematurazione tecnico-atleti-ca, priva di stressanti assillipsicologici derivanti da unaricerca esasperata del suc-cesso.Il grande sogno dei verticidirigenziali e tecnici delteam Mapei Merida coinci-de con la partecipazione alprestigioso appuntamentoolimpico di Pechino 2008.Un sogno ambizioso, mache ha concrete possibilitàdi essere realizzato, poiché i “ragazzi” del team posseggono le doti perconquistare la maglia “azzurra” ai prossimi Giochi Olimpici cinesi, comenel caso del ventiduenne trentino Tony Longo, indiscusso punto diforza della nazionale italiana MTB, guidata dal nuovo responsabile tec-nico ed ex iridato cross country, Hubert Pallhuber.L'obiettivo olimpico è, tuttavia, ancora lontano e i traguardi del team“Mapei Merida” per la corrente stagione agonistica 2006 sono finalizza-ti agli appuntamenti tricolori cross country e marathon, in programma,rispettivamente, a Monticello Brianza (Como) il 15 e 16 luglio e il 23 e 24settembre a Folgaria (Trento), nonché ai Campionati Europei Marathone Cross Country, che si svolgeranno, rispettivamente, il 23 luglio aTambre d'Alpago (Belluno) e il 29 e 30 luglio a Lamosano di Chiesd'Alpago (Belluno), nonché ai successivi al Campionato del MondoMarathon del 13 agosto ad Oisans (Francia) e ai Campionati del MondoCross Country, che si disputeranno dal 22 al 27 agosto a Rotorua inNuova Zelanda.Inoltre, come l'anno scorso, è facile ipotizzare che il “pilota” padovanoAlan Beggin, oltre a partire in veste di favorito al tricolore “downhill”

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Molti hanno conosciuto il nome Mapei attraverso la sua vittoriosa squadra diciclismo professionistico. Una squadra leggendaria che nell'arco di un decen-nio ha vinto tutto quello che c'era da vincere nel mondo.

Quelli che conoscono l'azienda un po' più da vicino sanno che questo sport è semprestato una disciplina che è, in un certo senso, parte consustanziale di Mapei.Sia per la passione di tutta la famiglia Squinzi, a partire da Rodolfo Squinzi, sia per ilgran numero di dipendenti, amici e clienti dell'azienda che lo praticano.Si può anche affermare, senza retorica, che attraverso il ciclismo e le sue leggi fatte difatica e sacrifici si siano nel tempo forgiati molti uomini Mapei. E la sensazione che sirespira ancora oggi, entrando in azienda, è proprio quella di essere in mezzo a perso-ne che sanno cosa vuol dire lo sport, proprio perché lo praticano.Un pezzo importante della storia sportiva di Mapei è quella legata alla Mapei SquadraCorse, la madre di tutte le squadre ciclistiche Mapei, anche di quella professionistica.Nata nel marzo 1993, è affiliata alla F.C.I. (Federazione Ciclistica Italiana) e conta, oggi,più di 80 iscritti.Composta prevalentemente da dipendenti dell'azienda ha ambizioni principalmentecicloturistiche, anche se non mancano iscritti che partecipano a gare di ciclocross,amatoriali e di gran fondo.Attualmente l'atleta di punta della squadra è Sergio Castelli, che per otto volte ha vintoil Campionato di Ciclocross della Provincia di Milano e per due volte il CampionatoLombardo di Ciclocross.Ma punto di riferimento e decano del team è il suo Presidente: Angelo Imperiali. Pertutti un esempio di tenacia sportiva che vanta ottimi trascorsi in campo dilettantistico.E fin qui è storia nota…Forse, però, non tutti ricordano che il 16 giugno prossimo Angelo Imperiali (al centronella foto in alto) compirà 80 anni!Ancora, il 16 luglio lo potremo rivedere al Mapei Day sulle rampe dello Stelvio, dove giàl'anno scorso ha raggiunto la vetta con un lusinghiero piazzamento e per nulla affati-cato.Grazie Angelo, per il tuo impegno di sempre e per l'esempio che continui a dare ai gio-vani.Tanti auguri dalla redazione di Realtà Mapei, da tutti i dipendenti e, naturalmente, daMapei Squadra Corse.Non ci stancheremo mai di applaudirti in sella alla tua bicicletta.

La Mapei Squadra Corse festeggia il suo Presidente Angelo Imperiali.

16 LUGLIO 2006BORMIO - PASSO DELLO STELVIO

WINNING TIME

PROGRAMMAOre 8.45

Ore 9.15

Ore 9.30

Ore 9.35

Ore 9.40

Ore 14.00

Ore 16.00

Partenza gara podistica agonistica (solo per tesserati Fidal o Enti di propaganda)

Gara ciclistica agonistica Re Stelvio-Mapei - XXII EDIZIONE(riservata ai tesserati UDACE ed Enti Consulta) - Partenza categorie femminili

Gara ciclistica agonistica Re Stelvio-Mapei - XXII EDIZIONE(riservata ai tesserati UDACE ed Enti Consulta) - Partenza categorie maschili

Partenza cicloraduno Mapei (aperto a tesserati e non tesserati, in compagnia di ex-atleti Mapei e altri personaggi dello sport)

Partenza podistica aperta a tutti

Orario limite di arrivo per tutti

Premiazioni in Piazza Kuerc a Bormio

PERCORSO

ISCRIZIONI

21,097 Km - da BORMIO (m 1225 s.l.m.) al PASSO DELLO STELVIO (m 2758 s.l.m.) - Dislivello totale 1533 m. Partenza da via al Forte (Bormio centro)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

INFO PER HOTEL

dal 16 aprile sui siti: www.mapei.it - www.mapeisport.it - www.popso.itwww.usbormiese.org - www.winningtime.comoppure presso: Sede dell’Unione Sportiva Bormiese - via Manzoni - Bormio

Rientro con bus navetta dal Passo dello Stelvio a Bormio a partire dalle ore 14.00.

20 euro – comprensiva diMaglia Mapei Day -

Servizio trasporto indumenti al Passo Stelvio -Rifornimenti lungo il percorso e all’arrivo -

Servizio navetta rientro da Passo Stelvio a Bormio (atleti e bici) -Medaglia ricordo -

Foto ricordo e attestato di partecipazione disponibili e stampabili dal sito www.mapei.it -Rilevamento tempo personale (Winning Time) -

N.B: ISCRIZIONE GRATUITA per i clienti Mapei che si iscrivonocon il codice cliente e per i lettori di Realtà Mapei

che si iscrivono con il codice Realtà Mapei

Consorzio turistico Alta Valtellina tel. 0342 [email protected]

Prezzi convenzionati con numerosi ristoranti e hoteldel luogo per pranzo e pernottamento.