Brochure Prodotti da Forno - Commerciale Stema

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Pulizia e sanicazione nella produzione e nel confezionamento di prodotti da forno e dolciari

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Pulizia e sanifi cazione nella produzione e nel confezionamento di prodotti da forno e dolciari

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La produzione dei cosiddetti prodotti da forno apparentemente non dovrebbe richiedere

grandi accorgimenti igienici in quanto la cottura di tali prodotti a temperature elevate per tempi sufficienti

è tale da garantire la completa distruzione degli eventuali microrganismi presenti negli impasti.

E’ altrettanto vero che le esigenze dei consumatori hanno modificato nel tempo la struttura

e la complessità di tali prodotti che un tempo erano semplicemente costituiti

da farine, lieviti, sale, oli, grassi ed acqua (zucchero, uova, canditi e uvetta per le paste dolci)

ma che ora contengono le più svariate materie prime come costituenti

sia degli impasti che delle cosiddette farciture.

Tale complessità ha di fatto aumentato i pericoli ed i rischi igienici a loro connessi

sia in fase di produzione che in fase di confezionamento.

Le farciture infatti non sempre sono immesse nel prodotto o su di esso prima della cottura

ma possono anche essere aggiunte dopo il trattamento termico ed è anche per questo che i rischi da gestire

in fase di preparazione sono molteplici e maggiori rispetto al passato.

In qualche caso le materie prime aggiunte sono pastorizzate, occorre quindi sanificare a dovere

il circuito di trattamento; altre volte invece sono immesse prima della cottura in forno e conseguentemente

occorrerà verificare i differenti parametri di cottura

(tempo, temperatura al cuore del prodotto, efficienza del forno,…) del prodotto stesso;

altre volte ancora i cibi vengono precotti con trattamenti rapidi che consentono al consumatore,

con un veloce riscaldamento, la preparazione definitiva dell’alimento pronto al consumo.

In alcuni casi il prodotto viene surgelato per essere distribuito ai punti vendita ai quali è deputata

la scongelazione e la successiva cottura (in tal caso è opportuno educare i gestori affinché eseguano

correttamente tali operazioni al fine di tutelare igienicamente il consumatore).

E’ evidente che in uno scenario così complesso non si possa più parlare di prodotti da forno come prodotti

“semplici da gestire dal punto di vista igienico”;

occorrerà necessariamente distinguere da produzioni a produzioni anche se le fasi successive alla cottura

(cernita, confezionamenti manuali, gestione dei prodotti non conformi, insacchettamento,

confezionamenti automatici, taglio, imbustamento,…)

sono comunque molto delicate perché possono inficiare igienicamente la salubrità del prodotto finale e,

come tale, richiedono la massima igiene delle superfici coinvolte

e la massima sensibilizzazione del personale addetto.

A dimostrazione di questo parecchie aziende della panificazione e non solo si stanno adeguando

inserendo camere bianche (cioè ambienti protetti a bassa contaminazione)

per le diverse operazioni di taglio e confezionamento dei loro prodotti.

Anche gli impiantisti del settore ormai si sono adeguati a queste nuove esigenze e la costruzione delle linee,

là dove è possibile, prevede materiali lavabili e sanificabili e pavimenti adeguati a tali esigenze.

Solo nei reparti “secchi” dove l’umidità e l’acqua sono bandite (perché creerebbero melme non facilmente

asportabili e sarebbero incompatibili con l’umidità residua del prodotto finito)

gli impianti vengono ancora realizzati con materiali verniciati e i pavimenti sono privi di drenaggio.

Pulizia, igiene e sanificazione

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I principali sottosettori a cui si rivolge la presente brochure sono i seguenti:

• produzione industriale e confezionamento di pane nelle sue varie forme e confezioni

• produzione di sostitutivi del pane (grissini, crackers, piadine, pan carrè, taralli, schiacciatine,...)

• produzione di biscotti, pasticcini, torte

• produzione di snacks dolci e merendine

• produzione di prodotti da ricorrenza (panettoni, pandori, colombe,…)

• produzione di torte salate e farcite

• produzione di pizze precotte e surgelate

• produzione di brioche e prodotti similari surgelati per i bar e i punti di ristoro

• produzione di fette biscottate

• produzione di salatini a base di formaggi, vegetali, ....

Settori produttivi

Il settore dei prodotti da forno ha assunto forme, complessità e differenziazioni tali per cui è ormai difficile riconoscere un ciclo produttivo comune che possa comprendere le differenti specialità immesse con incessante continuità sul mercato dai produttori. E’ altresì vero che comunque quasi tutti i prodotti si riconducono ad un processo produttivo che all’origine contiene le seguenti fasi produttive:

A queste fasi vanno aggiunte le preparazioni relative alle farciture siano esse dolci o salate (creme, a base di frutta e confetture, pasta di nocciole e cioccolato, a base di verdure e formaggi, a base di prosciutto, a base di pomodoro,…) che possono essere addittivate prima o dopo la cottura.Negli impasti a base di uova la preparazione degli impasti richiede l’aggiunta di miscele liquide a base di uova già pastorizzate così come negli impasti a base di latte vengono aggiunti direttamente nell’impasto latte in polvere o latte fresco.Nei prodotti surgelati la filiera prevede la surgelazione mediante apposito tunnel dopo la farcitura; la cottura avverrà invece ad opera del distributore (bar o pasticceria) o del consumatore finale. Le linee di farcitura così come le tubazioni di trasporto delle uova o del latte richiedono operazioni di sanificazione del tutto differenti dalla classica filiera produttiva sopradescritta. La produzione del cioccolato generalmente viene effettuata in reparti separati ed è oggetto di un breve trattamento a parte.

PULIZIA A SECCO

Le fasi tradizionali relative ai prodotti da forno sono costituite da reparti tradizionalmente poco inclini ad essere lavati con acqua e soprattutto con lance; questo ovviamente perchè nelle zone di miscelazione, impasto, lievitazione, trafilatura, formatura, cottura e confezionamento la presenza di farine e comunque di polveri e impasti rende l’utilizzo dell’acqua un problema ai fini della pulizia e sanificazione (formazione di fanghi e melme non rimovibili) ed anche per il prodotto finale che, soprattutto dopo la cottura ha un tenore di acqua libera molto basso. In tali reparti incluso i reparti di formatura e trafilatura generalmente si opta per pulire le superfici fisse (macchinari, pavimenti, pareti,...) a secco e cioè mediante raschietti, spazzole, aspiratori o al massimo panni inumiditi qualora le superfici lo consentano.La pulizia manuale con panni spugna inumiditi di soluzione detergente a basse concentrazioni è sicuramente una pratica efficace ed auspicabile per rimuovere completamente le polveri ed asportare i “veli” di grassi ed oli che si depositano su tutte le superfici.I pavimenti, una volta raccolte le polveri, possono ovviamente essere detersi utilizzando soluzioni acquose tramite lavasciuga o manualmente.

Ciclo produttivo

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO (impastatrici)

LAMINAZIONE TRAFILATURA FORMATURA

LIEVITAZIONE(celle di

lievitazione)

PESATURA E MISCELAZIONE INGREDIENTI

COTTURA

CERNITA (separazione degli

scarti)

CONFEZIONAMENTO

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I forni vengono puliti solo periodicamente: alcuni a secco con raschietti e aspiratori asportando il materiale di risulta, altri (quelli in acciaio inox) invece possono, anche se solo periodicamente, essere detersi con metodi innovativi messi a punto da JohnsonDiversey per rimuovere, dalle superfici e sulle teglie, i residui carboniosi dall’acciaio e dal teflon (vedi capitolo specifico). In alcuni casi la linea relativa alle teglie prevede la pulizia a secco automatica per spazzolatura e successiva aspirazione dopo che la teglia è stata scaricata del prodotto alimentare. Anche le superfici relative al confezionamento non possono essere irrorate da soluzioni acquose vere e proprie (nastri, tavoli, ripiani, macchinari,..); per questo, dopo aver rimosso i residuigrossolani occorre detergerle e sanificarle in ciclo unico con apposite soluzioni alcoliche che, evaporando, non danneggino le parti elettriche (quadri elettrici, fotocellule, …).La detersione/disinfezione rapida senza risciacquo viene di norma praticata nelle zone confezionamento sia a fine turno che a fine produzione ma può essere praticata con successo anche durante le produzioni diventando una vera e propria sanificazione operativa.

PULIZIA CON ACQUA (lavaggio vero e proprio)

Per sopperire all’impossibilità di detergere, gli stabilimenti spesso sono dotati di una apposita zona lavaggio, a volte separata completamente dai reparti, all’interno della quale vengono lavate le attrezzature che lo richiedono (impastatrici, attrezzi, contenitori, tramogge, bilancelle, teglie, parti smontabili di macchinari, griglie, ...... e più in generale tutto quanto è possibile smontare e che

richiede una detersione vera e propria). Tali lavaggi possono essere manuali qualora le attrezzature siano di piccole dimensioni e numericamente limitate oppure a schiuma se di grandi dimensioni.La disinfezione di queste superfici non sempre è necessaria anche se alcune contaminazioni possono interferire con i processi di lievitazione e, richiedere opportuni trattamenti.All’interno delle zone di lavaggio spesso vengono installate macchine di lavaggio a spruzzo o a tunnel per la detersione quotidiana delle piccole attrezzature, dei contenitori e delle teglie; se per le attrezzature con contaminazioni fresche non ci sono particolari problemi di detersione (vedi lavaggi a spruzzo) per le attrezzature con contaminazioni carboniose vecchie e stratificate occorre invece intervenire periodicamente con operazioni di lavaggio per immersione a caldo utilizzando prodotti specifici e adatti ai materiali di cui sono composte le teglie per non danneggiarle.All’immersione per il tempo stabilito (anche 4-6 ore) seguirà un risciacquo energico a caldo con apposita pompa in pressione.In alternativa al sistema sopradescritto, JohnsonDiversey dispone di una tecnologia nuova che verrà descritta nel capitolo specifico (pulizia periodica delle teglie, dei carrelli e dei forni).I macchinari deputati alle preparazioni delle farciture siano esse dolci o salate (serbatoi, tubazioni, impianti di pastorizzazione, ....) devono essere sanificati con sistemi per circolazione (C.I.P.).Le superfici aperte di tali reparti invece verranno sanificate con i tradizionali sistemi OPC che prevedono l’utilizzo di schiumogeni e basse pressioni per le grandi superfici e lavaggi manuali per le piccole superfici smontabili.I tunnel di surgelazione sono spesso dotati di sistemi automatici per la sanificazione comprendenti le quattro principali fasi (risciacquo iniziale, erogazione delle schiume, risciacquo finale, disinfezione,..) in sequenza comandate da un’apposito PLC.Le aziende costruttrici consigliano prodotti a schiuma SMS per proteggere le parti in lega che necessariamente possono essere presenti in tali impianti. Anche i tunnel non dotati di lavaggio automatico vengono generalmente sanificati con lo stesso metodo (schiume o prodotti SMS erogati con lance e disinfettanti ad azione residuale).

Ciclo produttivo

Le principali applicazionirelative alla sanificazione

1. La sanificazione delle superfici aperte ................................................ pag. 6

2. Lavaggi a tunnel, a spruzzo, ad immersione .................................. pag. 9

3. La pulizia e il lavaggio deipavimenti .......................................... pag. 11

4. La pulizia periodica di forni, carrelli e teglie .............................................. pag. 12

5. La detersione, disinfezione a ”secco” di superfici che non gradiscono soluzioni acquose .............................................. pag. 13

6. La sanificazione delle mani ............ pag. 14

7. La sanificazione dell’aria ................. pag. 15

8. I lavaggi C.I.P. ................................... pag. 16

9. Il reparto cioccolato .......................... pag. 17

10. Le superfici non produttive .............. pag. 18

11. Il controllo, monitoraggio e la lottaagli infestanti ..................................... pag. 19

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La sanificazione delle superfici aperte1

Le superfici aperte nelle produzioni qui considerate sono, come abbiamo già potuto vedere dal punto di vista della detersione, di due tipi ed in particolare:

Prodotto Conc. d’uso

ApplicazioneDescrizione

Superfoam VF3Enduro Super VE3

Detergente schiumogeno alcalino A schiuma

Detergente alcalino

HD Plusfoam VF1(anche additivato con H

2O

2)

Jarclean VC79SU 977

Note

Safefoam VF9Deltafoam VF8L

Detergente fortemente caustico

Detergente alcalino non schiumogeno

Shureclean Plus VK9 Detergente neutro schiumogeno per lavaggi manuali ed in lavello

Hypofoam VF6Enduro Chlor VE5

Detergente alcalino cloroattivo.Schiumogeno

Diverfoam SMS Chlor VF18Profoam VF7

Detergente alcalino cloroattivo schiumogeno per superfici delicate

3 - 4%

A schiuma

Per nebulizzazione o manualmente

A schiuma

A schiuma

Non usare su leghe e alluminio

Non usare su leghe e alluminio.Indicato per contaminazioni vecchie e pulizie periodiche

Indicato anche per leghe e alluminio. Adatto per superfici con drenaggio scarso

Indicato per qualsiasi superficie

A schiuma Indicato per leghe e alluminio

Indicati per sanificazione in ciclo unico

Ultraclean VK3L

4 - 5%

3 - 4%

2 - 3%

2 - 3%

2 - 4%

Nei reparti farcitura (vegetali, creme, frutta, formaggi,.... dovesono presenti superfici in alluminio

Detergente alcalino mediamenteschiumogeno per pulizie manuali/nebulizzazione

Manuale o per nebulizzazione

2 - 3%Indicato per operazioni di puliziamanuale su contaminazioni tenaci

PULIZIA AD ACQUA

Le superfici lavabili siano esse raggruppate in appositi locali o disseminate nei differenti reparti vengono lavate dipendentemente dal drenaggio con sistemi a schiuma o con soluzioni non schiumogene nebulizzate o spugnate a mano; le piccole superfici vengono lavare in apposite vasche o lavelli.

I principali prodotti e le conseguenti procedure sono descritte nella seguente tabella:

• superfici lavabili ad acqua (zone lavaggio, attrezzature inox,

macchinari inox, linee di farcitura, linee di miscelazione e trattamento fluidi, pavimenti, tunnel di surgelazione,....)

• superfici pulibili solo a secco (reparti di formatura, reparti di

lievitazione, forni, reparti di miscelazione delle polveri, genericamente zone

contenenti polveri o farine,...)

La sanificazione delle superfici aperte

1PULIZIA A SECCO

Per le superfici pulibili solo a secco generalmente si ricorre ad operazioni disoffiatura e aspirazione delle polveri tramiteappositi aspiratori dislocati nei differentireparti o a operazioni di spolveratura manualecon appositi panni; precedentementeoccorre raschiare le superfici con raschietti

al fine di staccare le polveri particolarmente adese sulle superfici medesime.Spesso l’utilizzo di panni monouso o di panni spugna parzialmente imbibiti consoluzioni diluite di detergenti non schiumogeni completa le operazioni di pulizia a secco; tale pratica infatti consente di evitare la bagnatura delle superfici adiacenti e, se praticata asciugando le superfici coinvolte, migliora decisamente le operazioni di pulizia a secco.

LA DISINFEZIONE

ProdottoConc. d’usoApplicazioneDescrizione

Battericidi a base di quaternari d’ammonio(validati per Listeria e Salmonella)

NebulizzazioneAmmollo

Battericidi a base di alchilammine(validati per Listeria e Salmonella)

Parasan IC(Reg. Min. Sanità n. 13518)

Divosan C

Note

Battericida a base di polibiguanidi

Igienizzante a base di acido percitrico e perossidi

NebulizzazioneAmmolloCircolazione

NebulizzazioneAmmolloCircolazione

Divosan Extra VT55è validato specificamente anche come antimuffa e lieviticida

Parasan IC è validato anche contro la Legionella

A differenza dei classici peracidi Divosan C non emette esalazioni

NebulizzazioneAmmollo

1 - 2%

1 - 2%

Delladet VS2(Reg. Min. Sanità n. 18927)

Divosan Extra VT55(Reg. Min. Sanità n. 18960)

Tego 51 (Reg. Min. Sanità n. 2277)

Suredis VT1(Reg. Min. Sanità n. 18931)

La disinfezione delle superfici deterse con soluzioni acquose può essere effettuata tramite i seguenti prodotti:

Suredis VT1 è validatoanche come virucida alle concentrazioni specifiche riportate nel Test di riferimento

Spazzolatura o spugnatura manuale

2%

1,5 - 2%

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1 La sanificazione delle superfici aperte

2Lavaggi a tunnel,

a spruzzo,ad immersione

LAVAGGI A TUNNEL / SPRUZZO

Nel settore dei prodotti da forno i lavaggi automatici a spruzzo ed a tunnel sono piuttosto frequenti e riguardano particolarmente gli utensili ed i contenitori utilizzati per i reparti farcitura (cassette, vassoi, coltelli, parti di macchinari,…) o, in alternativa le teglie che trasportano i prodotti dalla formatura sino alla cottura.Per quest’ultime occorre fare un distinguo particolare tra coloro che le detergono “quotidianamente” utilizzando appositi lavateglie e coloro, invece, che le trattano soltanto periodicamente (quadrimestralmente, semestralmente,annualmente,…). Per la verità anche coloro che dispongono di una lavateglie a tunnel non lavano la teglia ad ogni passaggio bensì giornalmente o comunque con una certa frequenza tale da non avere problemi in fase di lavaggio.Nel primo caso prodotti tradizionali associati a buone pressioni d’esercizio ed alte temperature sono sufficienti anche nel lavaggio a spruzzo o a tunnel in quanto le contaminazioni pur essendo di origine carboniosa non si sono accumulate formando strati fortemente impermeabili; nel secondo caso invece sarà opportuno prevedere una fase di immersione in temperatura per concedere il

tempo necessario al prodotto di penetrare all’interno delle contaminazioni, ridurre la tensione interfacciale con la superfice di supporto e ammorbidire il tutto.Occorre comunque ricordare che il settore richiede in ogni caso un buon lavaggio ma soprattutto un’ottima asciugatura della teglia:le macchine a tunnel e a spruzzo infatti sono sempre dotate di specifiche fasi di asciugatura ad alta efficienza.Non è tollerato infatti operare con teglie bagnate in quanto il processo di lievitazione non sarebbe controllato a dovere.In qualche caso le teglie perfettamente teflonate/resinate/siliconate/verniciate non vengono lavate ad acqua bensì passano attraverso macchinari che provvedono alla spazzolatura ed all’aspirazione degli sfridi di lavorazione; è ovvio che in questo caso le teglie dovranno comunque essere trattate per immersione con una certa periodicità.Indipendentemente dal processo la finitura superficiale della teglia subisce un deterioramento naturale che porta periodicamente al suo rifacimento eseguita da ditte specializzate.

I nebulizzatori in accio inox (Shurfoam SN)si utilizzano invece per l’erogazione di detergenti e disinfettanti su superfici di piccole dimensioni; dopo il necessario tempo di contatto i prodotti si rimuovono attaverso un risciacquo con acqua o in alternativa con panni inumiditi.

IMPIANTI DI LAVAGGIO

Come per tutti i settori dell’industria alimentare anche nellavaggio delle superfici, nella produzione dei prodotti da forno, si consiglia l’utilizzo di impianti di lavaggio in bassa/media pressione (20-40 bar); tali pressioni infatti sono sufficienti per rimuovere le contaminazioni fresche anche le più adese evitando la produzione di aerosol, sempre pericolosa sia in un locale di lavaggio promiscuo che direttamente in produzione.Per rimuovere invece le incrostazioni periodiche polimerizzate per cottura potrebbe essere necessario, dopo apposita immersione, utilizzare alte o altissime pressioni d’esercizio; in tal caso l’apparecchiatura conviene installarla all’esterno o in locale completamente separato dove svolgere solo questo tipo di attività specifica.Gli impianti di lavaggio in bassa pressione generalmente vengono installati nei reparti di “farcitura” dove le contaminazioni da rimuovere

sono quelle tipiche dei vegetali, dei formaggi, delle carni, delle creme, della frutta o miste.

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2 Lavaggi a tunnel,a spruzzo, ad immersione

PULIZIA PER IMMERSIONE

La tecnica di lavaggio per immersione viene di norma utilizzata quando è necessario prolungare il tempo di contatto fra la contaminazione ed il prodotto chimico per ottenere il distacco della contaminazione medesima o la sua progressiva dissoluzione; si ricorre a questo modo di operare quandola contaminazione è poco permeabile (anchea causa di un ripetuto utilizzo senza lavaggio)ed è necessario attendere parecchio tempo affinché il prodotto penetri attraverso la contaminazione e ne provochi il distacco.Contaminazioni determinate da polimerizzazionitermiche, caramellizzazioni, contaminazioni derivate dalla combustione di sostanze organiche(sporchi carboniosi) sono questi i residui che si possono e si devono eliminare con l’aiuto dell’immersione. Se le temperature di immersione sono elevate (50-60°C per teglie rivestite con polimeri; superiori a 60°C quelle a corpo nudo) e, soprattutto vengono mantenute per il tempo sufficiente (vasche a temperatura controllata), con ogni probabilità si potrà ridurre la concentrazionedel prodotto detergente ed il tempo di contatto.Qualora le contaminazioni fossero difficilmenterimovibili anche in presenza di detergenti fortemente caustici, per ottenere l’effetto desiderato si potrà addittivare la soluzionealcalina con perossido d’idrogeno (Divosan 181).Se il prodotto da cuocere non è a diretto contatto con la teglia(carta da forno) le contaminazioni da rimuovere saranno ridotte significativamente in volume e il lavaggio sarà semplificato rispetto a quello tradizionale. Dopo la prevista immersione si potrà rimuovere i residui rimasti attraversoun risciacquo in alta/media pressione (tramiteidropulitrice o pompa similare)o comunque se si dispone di una macchina a tunnel, si passano le teglie nel tunnel di lavaggio.

Nella tabella sottostante sono indicati i prodotti da utilizzarsi per il lavaggio quotidiano a spruzzo/tunnel di attrezzature; tali prodotti potranno anche essere utilizzati per immersione ma con dosaggi e tempi decisamente differenti:

Per la pulizia periodica delle teglie, dei carrelli di supporto e dei forni (per aziende che non possiedono macchine di lavaggio o vasche specifiche) JohnsonDiversey consiglia una tecnologiaspecifica che non richiede macchine di lavaggio o vasche particolari, descritta nel Capitolo 4.

ProdottoConc.d’uso NoteApplicazione

Lavaggio quotidiano o settimanale diteglie e carrelli (aspruzzo/tunnel)in alluminio, leghe e superfici teflonate/siliconate

Descrizione

Capture VC16Polypro VC17Suma Classic M7

Detergenti alcalini “alluminium safe”

Utilizzabili anche per lavaggiperiodici ma soloper immersionecon tempi lunghi(> 2 ore) e conc./temp.elevate (2-10% a 60-65°C)

0,2-0,8%

Lavaggio quotidiano o settimanale dei carrelli e delle attrezzature in acciaio inox o in plastica

Divoflow NTC VC26

Detergente fortemente alcalino adelevata attivitàsequestrante per carrelli e attrezzature in acciaio inox

Utilizzabili ancheper lavaggiperiodici delle teglie per immersione (tempi lunghi e concentrazioni superiori)

0,2-1%

Lavaggio quotidiano o settimanale di attrezzature particolarmente contaminate

Disincrostazioni periodiche da contaminazioni carboniose

Distar 44 VC81Britestar VC12

Detergente ad altissima alcalinità per il lavaggio a spruzzo/immersione di superfici moltoincrostate(contaminazionicarboniose)

La forte concentrazione di alcalinità nelDistar 44 puòcrearecongelamentodel prodotto neinei mesi invernali

Disincrostazione periodica delle macchine a tunnel/spruzzo

DescaleVA1 Aluwash VA3

Disincrostanti a base di acidi forti

Assicurarsi che gliugelli e le superficidella macchina sopportino l’uso degli acidi

1-3%

Lavaggio e sanificazione in ciclo unico in macchina lavattrezzature

ProfileVC71

Detergente clorattivo per il lavaggio meccanico attrezzature

Non utilizzare a temperature superiori a 50°C

0,3-0,8%

Disinfezione finale sull’ultima rampa

DivosanPlus VT53(R.M.S. n. 19001)

Battericida a base di peracidi 0,4-0,6%

Lavaggio periodico delle attrezzature per immersione

Divosan 181

Additivoossidante a base di perossidi

Divosan 181,liberando ossigeno, favorisce la disgregazione per ossidazione delle contaminazioni

0,5% da aggiungere alla soluz. detergente

in vasca

0,2% da aggiungere insieme al detergente

nella fase di lavaggio

2-10% per disincrost.

ad immersione

0,2-0,8% per lavaggi a spruzzo

Lavaggio a spruzzo

PULIZIA E LAVAGGIO PAVIMENTI

Il settore dei prodotti da forno è costituito prevalentemente da aziende di grandi dimensioni anche dal punto di vista degli ambienti da pulire, incluso ovviamente le pavimentazioni. Servono infatti superfici ampie sia per la produzione che per lo stoccaggio dei prodotti nei magazzini; per questo la prassi più seguita, per la pulizia dei pavimenti nelle grandi superfici, è il lavaggio meccanico tramite lavasciuga anche

utilizzando macchine con l’uomo a bordo

per facilitare, semplificare

e velocizzare le operazioni di pulizia. L’utilizzo della lavasciuga deve

spesso esserepreceduto da un’operazione

di asportazione delle polveri che, di norma, viene effettuata da una spazzatrice meccanica o manuale. Qualche volta anche l’utilizzo della monospazzola (in abbinamento ad aspiraliquidi), per rimuovere contaminazioni vecchie sotto le linee di produzione, può essere necessario e ottimale.

3La pulizia e il lavaggiodei pavimenti

La pulizia manuale dei pavimenti attraverso mop si consiglia solo per le aziende piccole in quanto molto dispendioso in termini di tempo e di fatica. Le contaminazioni principali da rimuovere sono costituite da olii e grassi alimentari impastati con farine per quanto attiene le zone di produzione e, da gomme e sporco di strada mescolato a residui organici, per quanto concerne le zone di stoccaggio (magazzini).

I prodotti consigliati per la pulizia dei pavimenti sono i seguenti:

• Pulizia meccanica dei pavimenti• Pulizia manuale con mop

JarcleanVC79

Detergente alcalino ad alta attività sequestrante

Specifico per la rimozione di olii e grassi alimetari

1-3%

Floorex

Profile VC71

SU 890

ProdottoConc.d’uso NoteApplicazioneDescrizione

• Pulizia meccanica e manuale dei pavimenti

Detergente caustico per la rimozione di sporchi pesanti

Prodotto per la rimozione di sporchi pesanti (morchie, striature dei muletti,…)

1-3%

• Pulizia meccanica e manuale dei pavimenti• Azione sanificante e sbiancante

Detergente clorattivo ad attività sbiancante

Prodotto per la rimozione di sporchi pesanti (morchie, striature dei muletti,…)

1-3%

• Pulizia meccanica e manuale dei locali ausiliari• Rimozione di contaminazioni leggere

Detergente sgrassante profumato

Il prodotto emana una leggera profumazione ammoniacale

1-3%

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Colonie di Salmonella

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La pulizia periodica di forni, carrelli e teglie(inox, teflon, alluminio e leghe) senza l’ausilio di macchinespecifiche (panificazione, pasticceria industriale,…)

4JohnsonDiversey dispone di una specifica tecnologia studiata appositamente per la pulizia periodica (semestrale/annuale) dei forni e soprattutto dei carrelli e delle teglie che sostengono i prodotti da infornare; tale tecnologia consente di rimuovere le contaminazioni carboniose in sicurezza senza danneggiare le superfici teflonate o in alluminio.Non si tratta di un processo di detergenza basato sulla riduzione della tensione fra ledue interfaccie (contaminazione-superficie) bensì basato su un’azione ammorbidente e distaccante delle incrostazioni organiche (olii e grassi polimerizzati e carbonizzati) determinato dagli speciali componenti della formula(specifici amminoacidi).Il prodotto denominato Suma D9.3 è adatto appunto per la pulizia di carrelli, teglie teflonate e non e per le superfici interne dei forni.

Benefi ci• Altamente effi cace SUMA D9.3 è stato studiato specifi catamente per la rimozione di olii carbonizzati e polimerizzati, grasso e sporco di origine alimentare da superfi ci

in alluminio e acciaio inossidabile.

• Versatile SUMA D9.3 è adatto per la pulizia di

carrelli, teglie tefl onate di pasticceria e panetteria, sia in alluminio che in acciaio inossidabile. Può essere usato anche per la pulizia delle superfi ci interne dei forni.

ApplicazioniSUMA D9.3 è formulato per essere usato puro, è suffi ciente applicarlo con l’apposita apparecchiatura spray oppure con un pennello od un panno.

Modalità d’usoAgitare bene prima dell’uso!

Per la pulizia dei carelli:

1. Applicare SUMA D9.3 con lo sprayer o con un pennello. 2. Mettere il carrello nel forno ad una temperatura non superiore agli

85/90° C per 20-30 minuti.3. Togliere il carrello dal forno, lasciarlo raffreddare, e risciacquare

con acqua.

Per la pulizia delle teglie:

1. Applicare SUMA D9.3 con lo sprayer o con un pennello. 2. Inserire le teglie nel carrello e metterlo nel forno ad una temperatura non superiore agli 85/90° C per 20-30 minuti.3. Togliere il carrello dal forno, lasciarlo raffreddare, e risciacquare le

teglie accuratamente con acqua.

Per la pulizia dei forni: 1. Applicare SUMA D9.3, con lo sprayer o con un pennello, sulle

superfi ci interne del forno freddo.2. Accendere il forno e portarlo ad una temperatura non superiore

agli 85/90° C per 20-30 minuti.3. Lasciare raffreddare. 4. Risciacquare le superfi ci interne con acqua e lasciare asciugare

all’aria.

Caratteristiche tecnicheAspetto: liquido cremoso marrone chiaroOdore: nessunopH tal quale: >12,5Peso specifi co: 1,15Solubilità: completamente miscibile in acqua

Le modalità d’uso e le avvertenze da utilizzare in fase operativa sono descritte in un’apposita scheda tecnica da richiedere al Vostro Consulente Tecnico.

5La detersione,

disinfezione “a secco” di superfici che non gradiscono

l’utilizzo di soluzioni acquose

Nel settore dei prodotti da forno sono molte le superfici che potrebbero essere sanificate attraverso un tipo di pulizia a “secco” chepreveda l’uso di specifici detergenti/disinfettantia base alcolica. Tali prodotti infatti, evaporando velocemente, non creano quei problemi che invece insorgerebbero utilizzando le classiche soluzioni acquose che prevedono sempre il risciacquo abbondante come ultima fase prima del riutilizzo delle superfici.

Naturalmente tali prodotti sono da distribuireper nebulizzazione o a spruzzo su superficigià trattate con panni monouso per rimuoverele polveri o le contaminazioni

prevalentemente “secche”dalle superfici medesime.I reparti confezionamento nella loro totalità e le superfici a contatto indiretto e diretto con il prodotto finale, purchè contaminate da residui “secchi” o poveri d’acqua libera (bilance, nastri, ripiani, quadri elettrici,..), traggono sicuro giovamento dal trattamento con questi prodotti.Il trattamento può essere eseguito a fine lavorazione come sanificazione finale ma anche durante le lavorazioni come sanificazione operativa al fine di mantenere le superfici igienicamente sotto controllo durante le lavorazioni ed evitare la contaminazione dei prodotti durante il confezionamento.

A questo proposito JohnsonDiversey dispone dei seguenti differenti prodotti:

La scelta fra i differenti prodotti sarà da effettuarsi in base al tempo di evaporazione richiesto, l’abitudine degli operatori ad utilizzare prodotti alcolici e la natura, oltrechè il livello di drenaggio, delle superfici coinvolte.Sono disponibili le validazioni perListeria Monocytogenes e Salmonella.

Morfologia tipica delle colonie di Listeria

A spruzzo

Detergente/disinfettante alcolico(bassa conc.alcolica)

Alcool isopropilico(<30%)

Quaternari

Tal quale

SactifSpray(Reg. Min. San. n. 16646)

TegoSpray(Reg. Min. San. n. 3495)

ProdottoConc.d’uso NoteApplicazioneDescrizione

Alcool etilico(>40%)

Quaternari

Detergente/disinfettante alcolico(media conc.alcolica)

A spruzzo Tal quale

Detergente/disinfettante (alta conc.alcolica)

A spruzzo Tal quale

Alcoolisopropilico(>50%)

Alchilammnine

AlcosanVT10(Reg. Min. San. n. 18645)

Page 9: Brochure Prodotti da Forno - Commerciale Stema

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6 La sanificazione delle mani

La sanificazione delle mani degli operatori è, come in tutti i settori dell’industria alimentare, importante sia per evitare la ricontaminazione del prodotto che, ovviamente, come norma di buona prassi igienica.Il confezionamento, in particolare, è il reparto all’interno del quale tutte le principali regole di

I principali prodotti per la sanificazione delle mani sono riportati nella seguente tabella:

Operazione Principio attivoProdotto

Detergenza Dermoprotettivi

Sistema erogazione

Tensioattivi Tradizionale

SU System ManiDetergenzaIgienizzazione

TensioattiviClorexidina

Tradizionale

SoftCare Line Sensisept(Reg. Min. Sanità n. 19065)

DetergenzaDisinfezione Dermoprotettivi

TensioattiviSaponi

ClorexidinaCartucce monouso

Alcoplus H500Igienizzazione DermoprotettiviAlcoli Tradizionale / A spruzzo

SoftCare Line MedIgienizzazione DermoprotettiviAlcoli Cartucce monouso

SoftCare Wash

Sostanze complementari

comportamento igienico del personale (vestiario idoneo, dispositivi di protezione individuale, cura della propria igiene personale,...) devono giocoforza essere rispettate pena la possibile ricontaminazionedel prodotto con tutte implicazioni relative.

SoftCare H100Detergenza DermoprotettiviTensioattivi Tradizionale

Dermoprotettivi

Nell’industria dei prodotti da forno è il confezionamento il reparto all’interno del quale l’aria confinata dovrebbe essere controllata per evitare reinquinamenti del prodotto finale; tutto ciò vale a maggior ragione per i prodotti con un certo contenuto di acqua libera (pan carrè, prodotti a base di uova,...) che sono più sensibili verso l’attacco di muffe o lieviti.

I reparti di taglio,affettatura e confezionamento del pane ad esempiorichiedono accorgimenti igienici particolari e fra questi soprattutto il controllo microbiologico dell’aria che, oltre a richiedere accorgimenti quali la filtrazione, potrebbe prevedere la periodica disinfezione dell’aria confinata con specifici antimuffa lieviticidi.La disinfezione dell’aria confinata all’interno di determinati ambienti può essere effettuata tramite aerosolizzazione termica cioè a caldoed anche mediante semplice aerosolizzazionea freddo. L’aerosolizzazione a caldo consente di disporre di particelle di diametro inferiore a 1 micron con i seguenti pratici vantaggi operativi:

• maggiore permanenza in aria dell’aerosol disinfettante/migliori risultati igienici

• minor consumo di disinfettante

• superfici praticamente subito asciutte

• maggior resa ed efficacia dovuta all’aumento della superfice dell’interfaccia soluzione disinfettante/aria confinata.

7La sanificazione dell’aria

Applicazione igienica

Disinfettante/Igienizzante

Note

Il trattamento dei pacchi lamellari garantisce la necessaria protezione igienica delle superfici e dell’aria che le attraversa

Securegel VG5

Trattamento dei pacchi lamellari nelle celle frigorifere

Soluzione Disinfettante/Igienizzante

Trattamento di reparti a rischio (camere bianche/ confezionamento)

Tegodor (Reg. Min. San. n. 12525)

Tegodor: 15 parti

Tegosol: 85 parti

Disinfettante a base di glutaraldeide sinergizzata con quaternari

Trattamento di reparti e locali produttivi contaminati

Tego 51 (Reg. Min. San. n. 2277)

Divosan GA

Parasan IC(Reg. Min. San. n. 13518)

Tal quale con spruzzatore

Disinfettante/Igienizzante:

15 parti

Tegosol: 85 parti

Disinfettanti/Igienizzanti a base di anfoteri, glutaraldeide e biguanidi

L’aerosolizzazione a freddo risulta meno efficace ma viene comunque utilizzata per operazioni di bonifica ambientale a seguito di contaminazioni straordinarie per igienizzare locali e impianti di

condizionamento.Per l’aerosolizzazione a caldo disponiamo di due apparecchiature denominate Fog Mobile e Fog Jet; per il trattamento a freddo sono disponibili le seguenti apparecchiature:

• New Jet: nebulizzatore elettrico da fissare a parete o posizionare su apposita superfice.

• Flex F.U.: aerosolizzatore ad aria compressa da fissare a parete e collegare ad una sorgente esterna di aria compressa.

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8 I lavaggi C.I.P.

I lavaggi C.I.P. (per circolazione) nel settore dei prodotti da forno riguardano prevalentemente i circuiti relativi alla farcitura e al trasporto delle materie prime fino all’impasto.Per quanto attiene alla farcitura si devono lavare gli impianti, le tubazioni ed i serbatoi di stoccaggio delle creme a base di latte, grassi, formaggi, vegetali,…..Tali circuiti comprendono spesso anche il trattamento a caldo delle creme (pastorizzatori a superficie raschiata) e, come tale, richiedono un processo di detersione che comprende detersione alcalina, in qualche caso acida, e disinfezione.Anche i prodotti a base di latte richiedono un trattamento simile.Per quanto riguarda gli impasti, quelli a base di uova richiedono l’aggiunta di ovoprodotti liquidi, le cui tubazioni (i pastorizzatori non

sono presenti perché si usano sempre uova pastorizzate) devono essere sanificate con procedure C.I.P. similari a quelle descritte per le creme.Altri circuiti possono essere presenti per l’addittivazione dei sughi (pomodoro, a base di carne, a base di uova,) soprattutto nella farcitura delle pizze e delle torte salate; tali circuiti devono anch’essi essere detersi con sistemi C.I.P. che prevedano il passaggio di due/tre soluzioni al fine di rimuovere le contaminazioni a carattere organico ed inorganico presenti nelle differenti lavorazioni.I lavaggi in questione sono quasi sempre a perdere in quanto i residui e le contaminazioni non ne permettono quasi mai il recupero.

La concentrazione delle miscele sopradescritte può infl uire sul risultato fi nale di pulizia e, quindi, dover richiedere un rinforzo detergente mediante azione ossidante (Divosan 181)

Prodotto Conc. d’uso

ApplicazioneDescrizione

Tolerant VC6 Detergente alcalino fortemente sequestrante per acque dure

• Cip alcalino monofase uova• Cip miscele formaggi e creme da latte

Detergenti ad altissima causticità

Divoflow NTC VC26Divoflow NBEMach 5 VC10

Super Dilac VA4Pascal VA5

Note

Britestar VC12Distar 44 VC81Total VC2

Detergenti per applicazioni specifiche

Disincrostanti acidi a base di acidi minerali forti

Divosan 181 Coadiuvante a base di perossido d’idrogeno

Divosan Plus VT53(Reg. Min. Sanità n. 19001)

Battericida a base di peracidi e perossidi

Profile VC71 Detergente alcalino cloroattivo

0,8 - 2%

Per migliorare tutti i lavaggi alcalini

Disinfezione finale

Prodotto a ciclo unico

Prodotti a ciclo unico

Distar 44 teme il gelo

Corrosivo in presenza di forti concentrazioni di cloruri

0,8 - 2%

1 - 3%

1/3 della concentrazione

di prodotto alcalino

1 - 2%

0,4 - 0,6%

Da utilizzare solo a basse temperature (max 50°C)

• Miscele e/o creme vegetali

• Pastorizzatori a superficie raschiata• C.I.P linee di farcitura dolce

• Passaggio acido C.I.P. (periodico o giornaliero)

• Lavaggi alcalini a ciclo unico• Lavaggi di superfici fredde/contaminazioni fresche

0,8 - 2%

9Il reparto cioccolato

MISCELAZIONE MATERIE PRIME(polvere e burro di cacao, latte, zucchero,

caratterizzanti vari, ...)

La produzione di cioccolato non prevede, dal punto di vista della sanificazione, particolari accorgimenti che non siano i soliti, legati alle

normali e tradizionali produzioni dolciarie.Il cioccolato è fondamentalmente inerte dal punto di vista microbiologico: infatti è praticamente privo di acqua libera e, quindi, non è un buon supporto per la crescita microbica.Le aziende che producono cioccolato finito possono partire

da materie prime quali il cacao (la fava di cacao) e lavorarlo sino ad ottenere la polvereed il burro di cacao oppure più semplicemente partire da quest’ultimi sino ad arrivare alla colatura dell’impasto nello stampo finale.A parte alcune aziende che praticano il ciclo completo la maggioranza acquista la polvere di cacao ed il burro di cacao già pronti per poi effettuare una lavorazione che prevede a grandi linee il seguente ciclo produttivo:

COLATURA, FORMATURA,CONFEZIONAMENTO

OMOGENEIZZAZIONE

RAFFINAZIONE/LAMINAZIONE(alla temperatura di 45°C)

PASTA FANGHIGLIA

CONCAGGIO(sbattimento a temperatura prefissata per

ottenete la necessaria plasticità)

CRISTALLIZZAZIONE(tramite rappreddamento)

La miscelazione degli ingredienti avviene in appositi mixer, all’interno dei quali vengono introdotte le materie prime nei tempi e nei modi che prevede la ricetta specifica; la miscela viene mescolata, omogeneizzata e raffinata (anche perlaminazione) a caldo; quindi è sottoposta a concaggio per acquisire la necessaria plasticità e a successiva cristallizzazione mediante raffreddamento. Alla cristallizzazione segue la colatura negli appositi stampi in policarbonato ad alta finitura superficiale che ne favoriscono il distacco.La sanificazione delle superfici aperte avviene facilmente con soluzioni acquose e, come tale, le parti smontabili (comprese le parti di tubazioni) vengono portate in specifici locali lavaggiodove vengono deterse manualmente o mediante lavaggio a spruzzo. Le superfici deterse vanno asciugate perfettamente prima di essere rimontate.Sulle superfici fisse di grandi dimensioni si opera tramite pulizia a secco avvalendosi di panni inumiditi con soluzioni detergenti non schiumogene.Per tutte le superfici aperte potete fare riferimento a quanto descritto nel capitolo specifico.Qualora fosse presente un vero e proprio impianto a ciclo chiuso occorrerà sanificarlo mediante apposito sistema C.I.P. (vedi capitolo specifico).

Gli stampi in policarbonato richiedono l’utilizzo di specifici prodotti(Polipro VC17/Capture VC16) che detergano senza intaccare tale materiale provocandone la fragilità (stress cracking); generalmente vengono detersi in apposite macchine a spruzzo o a tunnel che sono dotate delle seguenti fasi:• lavaggio alcalino specifico (Polipro VC17/Capture VC16)• risciacquo con asciugatura favorita da brillantazione (Suma Rinse).I prodotti sono formulati con componenti, compreso l’azione antischiuma, approvati per l’uso in contatto con policarbonato (non causano stress cracking).

Page 11: Brochure Prodotti da Forno - Commerciale Stema

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10 Le superfici non produttive

Sono le superfici che appartengono ai locali ausiliari cioè a quei locali dove non si svolge la produzione (servizi igienici, spogliatoi, locale mensa, laboratori di assaggio, uffici….). Queste superfici pur non rappresentando un rischio igienico diretto per l’alimento devono essere sanificate perché il personale potrebbe veicolare attraverso di loro eventuali contaminazioni pericolose. La pulizia e la sanificazione di queste superfici vengono effettuate generalmente con sistemi manuali e per questo richiedono prodotti sicuri per il personale e per i materiali stessi di cui sono costituite.

Superficie/Applicazione Campo di applicazioneCaratteristiche

Conc. d’uso

SU 890

Disinfettante profumato ad azione detergente

Prodotto

Detergente universale leggermente profumato

Uso manuale o meccanico per i pavimenti

Vetri

Pavimenti/lavaggi manuali

Abrasivi

Uso manuale o meccanico per i pavimenti

Detergente universale non profumato

Multiclean VK7L 0,5 - 5%Detergente universale per la pulizia manuale di pavimenti e utensili

Uso esclusivamente manuale

SU System MultiSuma Rapid D6

Cream R7

TASKI R3

TASKI R1

TASKI pulisan

TASKI R6

TASKI R2

TASKI R5

D-Form S (Reg.Min.San. n.11045)

Tal quale

Tal quale

Tal quale

Tal quale

5 - 10%

Tal quale

5-10%

Tal quale

1 - 5%

Crema detergente delicata abrasiva per la puliziadei bagni e delle superfi ci dure

Detergente ad elevato potere sgrassante

Detergente che non lascia aloni

Disincrostante a base di acido citrico per la manutenzione delle superfi ci

Disincrostante concentratoa base di acido fosforico.

Prodotto a base di acido cloridrico per W.C.

Detergente alcalino per la pulizia quotidiana delle superfi ci

Deodorante per ambienti

Applicare su spugna, passare sulle superfici e risciacquare

Applicare puro sui vetri, passare con carta e asciugare con tergivetro

Versare il prodotto sulla spugna, passare sulle superfici, risciacquare ed asciugare

Applicare la soluzione sulle superfici, attendere il tempo sufficiente e risciacquare

Applicare il prodotto puro, attendere il tempo necessario e risciacquare

Spruzzare il prodotto al centro dell’ambiente

Applicare sulle superfici con un panno o una spugna (diluito non richiede risciacquo)

Applicare con spugna o spruzzare sulle superfici

0,5 - 3%

0,5 - 5%

SU 891

Detergenti/Disinfettanti

Pavimenti

Disincrostanti

Sanitari

Pavimenti/superfi ci

Il controllo, il monitoraggio e

la lotta agli infestanti11

Il settore dei prodotti da forno e dolciario in genere utilizza ingredienti che richiamano particolarmente gli infestanti, sia quelli volanti che quelli più tipicamente striscianti.Le farine, i semilavorati a base di zucchero, le uova,… sono tutti substrati che richiamano differenti tipologie di infestanti.Per questo è fondamentale lavorare a livello preventivo piuttosto che combattere gli infestanti una volta che si sono insediati.

Risulta quindi indispensabile effettuare una lotta globale agli infestanti mediante le seguenti azioni mirate:

PREVENZIONE Significa cioè attuare tutte le misure necessarie per impedire l’insediamento degli infestanti ed in particolare:• Corretta sanificazione dei locali, degli impianti e delle attrezzature• Protezione delle vie d’accesso agli insetti (mantenendo le porte

chiuse, utilizzando reti antinsetto alle finestre, occludendo qualunque fessura nel pavimento e nelle pareti)

• Mantenere pulite e ordinate le zone attigue ai locali di preparazione e stoccaggio (aree di carico e scarico, verde confinante, …)

MONITORAGGIOPermette di valutare l’eventuale infestazione, il tipo e l’entità. Per attuarlo occorre :• Posizionare trappole elettroluminose che permettono il controllo e

la cattura degli insetti volanti• Posizionare correttamente le trappole a feromoni per le blatte e le

esche rodenticide per roditori.

TRATTAMENTI MIRATIAl fine di eliminare la presenza degli insetti. Si effettuano mediante il corretto utilizzo di idonei prodotti:• Trattamenti periodici sulle superfici perimetrali a rischio e sul

verde confinante e trattamenti localizzati dove si rende necessario (evacuando ovviamente alimenti e derrate).

Prodotto Posizionamento NoteDescrizioneAmbienti di

utilizzo

I cartoni collanti devono essere sostituiti almeno mensilmente.Il conteggio delle catture condizionerà l’eventuale lotta

Al centro del locale (a due metri di altezza)

Monitoraggio e lotta guidata in interni

Trappola elettroluminosa con cartone collantee attrattivo alimentare

La presenza continua di blatte deve essere combattuta con disinfestanti a base di piretro

In zone umide e calde (sotto i forni,

frigoriferi,..)

Monitoraggioin interni

Trappola per blatte a strato collante con pastiglia attraente

Safe Trap / Bolt 410

Flylight Trappola elettroluminosa con cartone collantee attrattivo alimentare

Monitoraggio e lotta guidata in interni

Al centro del locale (a due metri di altezza)

Il cartone collante deve essere sostituito almeno mensilmente.Il conteggio delle catture condizionerà l’eventuale lotta

Flylight Monitor

JohnsonDiversey dispone di una serie completa di trappole elettroluminose e biologiche ed in particolare:

Page 12: Brochure Prodotti da Forno - Commerciale Stema

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Il controllo, il monitoraggioe la lotta agli infestanti

11

Prodotto Ambienti di utilizzo

NoteComposizione Caratteristiche

Piretro Safe H

Piretro Safe EC

Decaflow

Qualora le trappole evidenzino la necessità di un trattamento a base di formulati insetticidi JohnsonDiversey dispone di una gamma completa ed in particolare:

Non usare in presenza di alimenti

Interni (con attenzione)

ed esterni mediante pompa a

precompressione

• Insetticida concentrato in sospensione acquosa ad attività residuale

• Deltametrina

• Estratto di piretro • Piperonilbutossido

• Pronto all’uso in base acquosa

• Abbattente e snidante • Per insetti volanti e

striscianti

Interni mediante idoneo

nebulizzatoreNon unge

• Estratto di piretro • Piperonilbutossido

• Insetticida concentrato in sospensione acquosa abbattente e snidante

Interni mediante idoneo

nebulizzatoreNon unge

Le strutture e gli ambienti devono comunque essere progettate per evitare le infestazioni: ecco due esempi di accorgimenti per prevenirle ed un caso da evitare.

Rete antinsetto con rinforzo sulla parte inferiore per i roditori

Spazzola sottoporta per impedire

l’ingresso degli infestanti

JohnsonDiversey dispone di appositelocandine a fumetti che ricordano aglioperatori, in modo semplice e dettagliato, lediverse operazioni per prevenire le infestazioni.

Gli interstizi nei pavimenti favoriscono l’annidamento degli insetti

JohnsonDiversey ringrazia sentitamente le Aziende che ci hanno concesso le loro immagini per la seguente pubblicazione ed in particolare: Dolciaria Loison (Costa Bissara-VI) - Linea Alimentare Aresu (Massalombarda-RA) - Mombrini Pavimenti (Caravaggio-BG)

Colussi Ermes (Casarsa della Delizia-PN) - Soren Impianti (Corsico-MI)

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Per ulteriori informazioni prego contattare

JohnsonDiversey S.p.A.Via Meucci 4020128 MilanoTel: 00 39 02 25801Fax: 00 39 02 25802396sito internet: www.johnsondiversey.it

Il vantaggio di JohnsonDiverseyOltre alla pulizia, siamo dedicati a essere i

migliori nel semplifi care la vita deinostri clienti.

Siamo impegnati a farlo:

• Dedicando il tempo necessario ad ascoltare, comprendere e soddisfare le esigenze speciali dei clienti in materia di pulizia e igiene

• Avendo un interesse personale volto a garantire che gli impianti affi dati alle loro cure siano costantemente puliti, sicuri e gradevoli

• Mirando all’innovazione in ogni forma per rendere più semplice e più redditizia la vita dei nostri clienti

• Collaborando con i clienti per superare le loro aspettative ogni giorno, dovunque