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La società di consulenza per l’internazionalizzaizone delle imprese italiane
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Slovacchia
Gli investitori esteri sono normalmente presenti in Slovacchia con una società di diritto locale
(“subsidiary”) o con una sede secondaria o una semplice unità locale di società estera (“branch”).
La branch, ai fini fiscali, costituisce stabile organizzazione (in Slovacchia) della società estera, con
il conseguente diritto da parte dell’Autorità fiscale slovacca di applicare le imposte sul reddito
prodotto dalla società nel Paese.
Le società di diritto slovacco sono assoggettate all’imposta sul reddito ovunque prodotto (cd.
“world wide principle”), mentre le stabili organizzazioni di soggetti esteri sono assoggettate
all’imposta solo sul reddito di fonte slovacca. Il reddito viene determinato quale differenza tra i
ricavi e i costi (deducibili).
L’imposta sul reddito viene applicata con l’aliquota del 19% al reddito prodotto dalle società di
diritto locale e a quello prodotto dalle stabili organizzazioni slovacche di società estere. Le perdite
sono riportabili in avanti (“carry forward”) per i 7 anni successivi (almeno quelle maturate a
partire dal 2010); non è ammesso il riporto all’indietro (“carry back”).
Gli incentivi (contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato, etc.) sono finalizzati allo
sviluppo di alcune zone svantaggiate e all’eliminazione delle disparità di reddito e di opportunità
tra le varie regioni della repubblica slovacca (http://www.sario.sk/?why-in-vest-in-slovakia).
La normativa slovacca prevede l’applicazione di ritenute alla fonte su alcune tipologie di redditi
corrisposti a soggetti esteri; tenuto conto di quanto previsto dall’accordo contro la doppia
imposizione tra l’Italia e la Slovacchia del 5 maggio 1981 (vecchia convenzione con la
Cecoslovacchia), è possibile delineare il seguente quadro di sintesi: sui dividendi non è prevista
l’applicazione di ritenute; l’accordo con l’Italia prevede che la ritenuta così applicata non può
eccedere il 15% dell’ammontare lordo dei dividendi; sugli interessi è prevista l’applicazione di una
ritenuta del 19%; l’accordo con l’Italia prevede che gli interesse provenienti da uno Stato
contraente e pagati ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili soltanto in detto
altro Stato se tale residente ne è l’effettivo beneficiario; sui canoni (royalties) è prevista
l’applicazione di una ritenuta del 19%.
Non è prevista l’applicazione di ritenute sui servizi tecnici e neppure è prevista l’applicazione della
“Branch remittance Tax” sugli utili trasmessi alla casa madre estera da parte della stabile
organizzazione slovacca.
Nei rapporti diretti tra società di capitali legate da rapporti di partecipazione, nel rispetto di
determinate condizioni, si applica la direttiva 435/90/CEE (direttiva madre figlia in tema di
dividendi) e la direttiva 2003/49/CE (direttiva interessi – royalties).
In Slovacchia non esiste un’imposta statale sul patrimonio societario. A livello locale è prevista
l’applicazione di un’imposta sugli immobili, deducibile dall’imposta societaria. L’Iva viene
applicata con l’aliquota ordinaria del 20% e con l’aliquota ridotta del 10%.
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FISCO
L’aliquota unica del 19% vale sia per i redditi
personali che per quelli delle società. Il
Governo di centro-sinistra del premier Fico
potrebbe modificare l’aliquota, ma solo per i
redditi personali più alti ed eventualmente per
le grandi imprese, ma non c’è ancora alcuna
certezza su questo fronte
50%
Gli incentivi
Importo massimo degli incentivi agli
investimenti a Est, a Bratislava non sono
previsti incentivi
LAVORO
La crescita dei salari è stata contenuta. Il
salario medio è cresciuto del 3,2% nel 2010,
da 745 euro a 769 euro al mese, esclusi tutti i
contributi previdenziali obbligatori. Nell’est i
salari sono inferiori (594 euro al mese). Nel
2011, la retribuzione minima al mese è di 317
euro
35,2%
I contributi
I costi di previdenza sociale a carico del
datore di lavoro in percentuale dello stipendio
BUROCRAZIA
In Slovacchia gli adempimenti burocratici
sono abbastanza rapidi, spesso si possono
espletare senza l’aiuto di consulenze legali. Il
diritto del lavoro è agile, una causa si
conclude in un anno, un anno e mezzo.
La competitività
La posizione in classifica su 183 Paesi.
Nell’ultimo anno la Slovacchia a perso 5
posizioni
STABILITA’ POLITICA
La Slovacchia ha una solida stabilità politica
e istituzionale. Le elezioni del 10 marzo hanno
decretato il successo del partito di sinistra
Smer che gode di una schiacciante
maggioranza in Parlamento: 83 deputati su
150, unica forza politica al Governo
2009
Nella moneta unica
L’anno d’ingresso della Slovacchia nell’euro,
secondo Paese dell’Est dopo la Slovenia (2007)
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