Riflessioni - Reflections

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RIFLESSIONI REFLECTIONS C R I S T I N A P A V E S I G A L L E R I A S T U D I O V A N N A C A S A T I

description

Art works, interviews and photos by the italian artist Cristina Pavesi on the occasion of the solo show at Vanna Casati studio.

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RIFLESSIONI REFLECTIONS

C R I S T I N A P A V E S IG A L L E R I A S T U D I O V A N N A C A S A T I

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“Identità”, foto 2012 “Identity”, photos 2012

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“Identità”, foto 2012 “Identity”, photos 2012

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“Identità”, foto 2012 “Identity”, photos 2012

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“Instabili equilibri”, foto 2013 “Unstable equilibrium”, photos 2013

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“Instabili equilibri”, foto 2013 “Unstable equilibrium”, photos 2013

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“Instabili equilibri”, foto 2013 “Unstable equilibrium”, photos 2013

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“Instabili equilibri”, foto 2013 “Unstable equilibrium”, photos 2013

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“Instabili equilibri”, foto 2013 “Unstable equilibrium”, photos 2013

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RIFLESSIONIPerché faccio arte?

Per passione, necessità, esigenza, come il ragno fa la sua tela perché è nella sua natura.

Eppure non so stare nei confini di un unico mezzo espressivo, come pos-sono gli altri riconoscere che ciò che vedono è mio e solo mio?

Ma ha ancora importanza crearsi uno stile rispetto alla necessità di espri-mersi, di indagare idee ed emozioni?

Non credo che questo abbia più importanza, le cifre stilistiche apparten-gono al passato, oggi è possibile viaggiare da un medium all'altro così come si naviga in rete.

Allora qual'è il filo conduttore di tutto il mio lavoro?

Riflessioni, riflessioni.

Opere come indagini per immagini di idee.

Un' indagine è quella sul passare del tempo, questo sempre, da sempre, sul divenire, sulla metamorfosi di cose e situazioni dovute allo scorrere della vita impossibile da fermare.

Riflessioni sull'arte stessa del passato, del presente e del futuro.

Riflessioni sulla caducità dell'esistenza, sul come provare a fissare un'idea, a fermare il tempo, solo per un attimo.

Le carte appartenute al mio passato che si arrotolano intorno ad una idea meditativa di mandala sono state un'espressione di tutto ciò.

Ma anche il segno pittorico che si sovrappone e si somma a quello sotto-stante creando una pelle protettiva è un' espressione di questa ricerca.

L'installazione di piccole sculture d'abiti condensa in se stessa la storia di vita vissuta, indossata.

Il catturare un attimo in una fotografia, un momento che diventi assoluto è un altro tentativo di rendere eterno il presente e dare un'identità all'esse-re.

Il nero annulla, ingoia tutto facendo da sfondo, costantemente.

Con il video finalmente il fattore tempo entra in gioco per meglio esprime-re la continuità del cambiamento, l'instabilità sempre in atto che spesso diventa motivo di inquietudine.

Aprile 2013

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REFLECTIONS Why do I make art?

Passion, necessity, need, as the spider makes its web becau-se it is in his nature.

If, though, I can't stay within the limits of one single medium, how can others recognize that what they see is mine and only mine?

But is it still important to create a style relating to the need to express themselves, to explore ideas and emotions?

I do not think this is anymore important, stylistic figures be-long to the past, it is now possible to travel from one medium to another in the same way you surf the net.

So what is the underlying theme of all my work?

Reflections, reflections. Works like researches, images of ideas.

One of my investigations is about the passage of time, and this is what I have always done so far, concerning the act of

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“Identità”, foto 2012

“Identity”, photos 2012

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becoming, the metamorphosis of things and situations due to the flow of life which is impossible to stop.

Reflections about the same art of the past, of present and future.

Reflections on the transience of existence, how to try to fix an idea, to stop time, just for a moment.

Papers which belong to my past and roll up around a meditative idea of mandala are an expression of this.

But also the pictorial sign that overlaps and adds up to the lower one, crea-ting a protective skin, is an expression of this research.

The installation of small sculptures of clothes condenses in itself the story of real, worn life.

Catching a moment in a photograph, a moment that becomes absolute is another attempt to make the present eternal and give an identity to the being.

Black cancels, swallows everything behaving as a background, constantly.

Through the use of video finally time factor comes into play in order to bet-ter express the continuity of change, the instability always in act which often becomes a source of anxiety. April 2013

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Mandala temporale, fogli di agendine e calendario, 2011Mandala of time, sheets of diaries and calendar, 2011

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Spiega la tua filosofia dell'arte.

Credo che l'arte sia importante e necessaria alla vita, un po' come una religione che indirizza verso l'assoluto. L'arte per me non è un valore aggiunto occasionale o facoltativo, ma totalizzante, è la vita stessa. Certo servono dei codici, sopratutto per l'arte contemporanea, ma spesso anche a livello intui-tivo un'opera d'arte comunica fornendo o dubbi o risposte

necessarie ad una vita piena basata sulla ricerca dei motivi dell'esistenza. Arte, religione e filosofia hanno la stessa funzione per l'uomo pur usando mezzi differenti.

Quando hai saputo di voler fare l'artista?

Non penso ci sia stato un momento preciso di presa di coscienza nel voler fare l'artista. Certo la scel-ta degli studi artistici è stata importante, poi però si sono rese necessarie la costanza e la determina-zione giornaliera. Tutti hanno la capacità di capire le immagini e le metafore che queste suscitano, infatti i bambini sono degli artisti, in seguito la scolarizzazione indirizza verso la preferenza del lin-guaggio verbale o numerico, invece gli artisti semplicemente non abbandonano quel linguaggio pri-mordiale e molto potente delle immagini. Io credo di non averlo mai abbandonato, anzi ho usato quel-lo verbale per approfondirne i significati.

Come la tua educazione ha influenzato l'arte?

Per prima cosa dandomi la coscienza che fosse una cosa importante a livello esistenziale. Girando l'Europa fin da ragazza la prima cosa da visitare erano sempre i musei per conoscere e riconoscere che ogni epoca e ogni popolo ha la sua arte. In secondo luogo la mia immersione quotidiana nel mondo dell'arte contemporanea mi ha portato ad un momento di crisi e di distacco necessario per una ulteriore rielaborazione del mio fare arte.

Quali media usi solitamente?

Avendo frequentato scuole artistiche ho davvero sperimentato tutti i mezzi espressivi possibili ed im-maginabili per riuscire a trovarne qualcuno che mi confacesse veramente. Così passando per le tec-niche pittoriche più tradizionali ho voluto provare ogni tipo di incisione, l'arazzo, la creta, il collage, la fotografia. Attualmente sono concentrata su due media essenziali per me: il video e il mandala così come lo eseguo io, in modo molto personale. Forse perché entrambi hanno in sé la capacità di rac-

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Intervista per la pagina blog di Joseph Valentinetti.

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chiudere l'evoluzione temporale, l'aspetto del tempo che passa e la condensazione dell'esperienza immagazzinata.

Da dove nasce l'idea del mandala?

Alcuni anni fa mi sentivo in crisi con il mondo dell'arte, avevo esaurito la ricerca sull'evoluzione del linguaggio grafico che mi aveva impegnata per anni facendomi raccogliere e copiare decine di dise-gni infantili ed approfondire l'argomento attraverso lo studio dell'arte terapia. Parallelamente avevo esaurito la voglia di leggere articoli e riviste d'arte contemporanea. La lettura di Jung è stata determi-nante per capire cosa volessi fare da lì in poi: immagazzinare esperienze dando loro una forma artisti-ca. Il concetto di Jung di trasformazione mi ha aiutata a capire che tutto poteva essere utile per venir trasformato sotto un altro aspetto. Così ho cominciato a tagliare e strappare i miei lavori di carta e le annate di riviste lette per assemblarne i pezzi in una nuova forma spiraliforme evolutiva. Ne sono nati una serie di lavori completamente nuovi ed inaspettati per la loro capacità di condensare e racconta-re un'esperienza. Con i video ho fatto praticamente la stessa cosa: attraverso ritagli di immagini acco-stati come collage ho voluto ricreare un'esperienza, così è nata ad esempio la serie delle "E." e come esperienza.

Chi può godere di quest'arte e come.

Tutti sono in grado di godere di queste opere perché ognuno ha delle esperienze che vorrebbe "con-densare" per sorpassarle ed andare oltre, ma tenendole allo stesso tempo ben presenti nel proprio bagaglio personale della vita.

Settembre 2011

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1) Could you explain your art philosophy?

I consider art important and necessary for life, a little bit as a religion that turns towards Absolute. In my opinion, art is not an occasional and elective added value, but it is something completely absor-bing, it is life itself. Of course some codes are required, especially for contemporary art, but a work of art often communicates also at an intuitive level by providing doubts or answers which are neces-sary to a complete life, based on the research of the reasons of existence. Art, religion, philosophy have the same role in human life, even if they use different means.

2) When did you realize you wanted to be an artist?

I don’t think there was a specific moment when I became aware I wanted to be an artist. I certainly believe that the choice of an artistic education was important, but after that the daily constancy and determination were needed. Everybody can understand images and the metaphors they bring about, in fact children are artists, later on education leads to have a preference for a verbal or numerical lan-guage, on the contrary artists simply do not quit that primordial and very powerful language of ima-ges. I believe I never quitted it myself, as a matter of fact I tried to deepen its meanings by using the verbal language.

3) How did your education influence art?

First by making me fully aware that it was something important at an existential level. Since I started travelling through Europe as a teenage girl, the first thing to visit were always the museums to know and acknowledge that each age and people has their own art; secondly my daily full immersion in the world of contemporary art led me to a moment of crisis and detachment which was necessary to reach a further elaboration of my art making.

4) Which media do you generally use?

Since I had an artistic education, I could experiment all sorts of expressive means to succeed in fin-ding those that were really suitable for me. That’s why, passing through the most traditional pictorial techniques I wanted to experiment all kinds of engraving, tapestry, clay, collage, photography. I am now focusing on two means that are essential to me: video making and mandala, just as I make it, in a very personal way. Maybe because they both have within themselves the capability of containing

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Interview to Cristina Pavesi ca-re of Joseph Valentinetti.

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the evolution of time, the appearance of time going by and the condensation of accumulated expe-riences.

5) Where does the idea of mandala come from?

Some years ago I was in a state of crisis with the world of art, I had exhausted my research on evolu-tion of graphic language that had kept me busy for a long time collecting and copying children’s dra-wings in tens, and examining the subject closely through the study of art therapy. At the same time I had exhausted my will to read contemporary art articles or magazines. Reading Jung was determi-ning to understand what I wanted to do onwards: to accumulate experiences giving them an artistic form. Jung’s idea of transformation helped me to understand that everything could be useful to be tur-ned in another aspect. So I started cutting and tearing my paper works and magazines I had read in years to assemble the pieces in a new evolutionary spiral shape. A series of completely new works was born, unexpected for their capability to condense and tell an experience. Actually, I made the same thing with videos: I wanted to recreate an experience through scraps of images joined toget-her as a collage, that is how, for example, the series of “E.”, as experience, was born.

6) Who can enjoy this art and how?

Everyone can enjoy these works, because everyone has got experiences he would like to “ conden-se”, to overtake and go beyond them but, at the same time, keeping them very well in mind in his personal life background.

September 2011

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Sabato 13 aprile Cristina Pavesi inaugura la terza mostra personale pres-so la galleria Studio Vanna Casati a Bergamo.

L'artista presenta lavori inediti oltre a tre video presentati a video festival internazionali.

Ogni lavoro è frutto di una riflessione sul tempo, il divenire, la metamorfo-si che produce senso di instabilità ed inquietudine alla quale l'arte cerca inutilmente di porre un argine.

Nella serie fotografica "Identità" la natura morta viene usata come mezzo per esprimere l'identità dell'artista stessa attraverso gli oggetti rappresen-tati, mentre nella serie "Instabili equilibri" oggetti d'uso comune sono stati fotografati impilati ed a volte sormontati da piccoli mostri. Il nero di fondo ingoia ogni cosa costantemente.

Anche nei video "Still alive #2" e "Still alive #4" la natura morta viene rivisi-tata come genere classico dalle reminiscenze fiamminghe e caravagge-sche, qui però la quarta dimensione temporale aggiunge profondità meta-forica all'immagine dal sapore pittorico.

Nel video inedito "Orange" l'artista indaga il senso di instabilità e di casua-lità sempre attraverso una lineare natura morta, mentre nel video "Kronos" emozioni di un viaggio metaforico si susseguono fra le stagioni che si av-vicendano, il giorno che si alterna alla notte come il sole alla luna in un gioco temporale continuo simile ad un serpente che si morde la coda.

La recente installazione "Tempo indossato" si compone di abiti di bambini conservati ed ora avvolti su loro stessi a rappresentare un tentativo di ren-dere eterno il tempo passato.

Saturday April 13 Cristina Pavesi inaugurates the third solo exhibition at the gallery Studio Vanna Casati in Bergamo, Italy.

The artist presents new works as well as three videos presented in inter-national video festivals.

Each work is the result of a reflection on time, becoming, metamorphosis which produces a sense of instability and unrest that art tries in vain to stop.

In the photographic series "Identity" still life is used as a means to ex-press the identity of the artist herself through the objects represented, whi-le in the series "Unstable equilibrium" everyday objects have been photo-graphed stacked and sometimes surmounted by little monsters . The black background swallows everything constantly.

In the video "Still alive # 2" and "Still Alive # 4", too, still life as a classic genre is revisited from Flemish and Caravaggesque reminiscences, but here the fourth dimension of time adds metaphorical depth to the image of pictorial flavour.

In the new video "Orange", the artist investigates the sense of instability and randomness always through a linear still life, while in the video "Kro-nos" emotions of a metaphorical journey follow one another through sea-sons which come and go, the day alternates with the night as the sun to the moon in a continuous interplay of time like a snake biting its own tail.

The recent installation "time worn" consists of children's preserved clot-hes, now wound on themselves to represent an attempt to perpetuate the past.

RIFLESSIONI MOSTRA PERSONALE DI CRISTINA PAVESI PRESSO LA GALLERIA STUDIO VANNA CASATI A BERGAMO

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“Tempo indossato”, installazione dimensioni variabili, 2013“Time worn”, installation 2013

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KRONOS

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ESTRATTO DELL'INTERVISTA PER COLOGNE OFF a cura di Agricola de Cologne.

Come e quando hai iniziato a filmare?

Non saprei dire quando e come ho cominciato a filmare, vedevo mio pa-dre filmare i ricordi familiari e così ho fatto anch'io, però io volevo raggiun-gere significati più universali che andassero oltre la ripresa del particola-re.

Che soggetti hanno i tuoi film?

Il solo soggetto che accomuna tutti i miei lavori è lo scorrere del tempo, il che è inevitabile in un lavoro con la quarta dimensione temporale! Co-munque credo di essere legata ai classici generi della storia dell'arte: paesaggio, natura morta, figura, certamente visti con uno sguardo con-temporaneo, sottilmente ironico.

Come si sviluppano i tuoi film, segui alcuni principi stilistici?

Uso solo immagini girate da me e lavoro principalmente col montaggio accostando fotogrammi che risuonano fra loro in modo metaforico. Di soli-to non uso effetti speciali, ma a volte possono apportare un giusto senso di estraniamento. L'intento è quello di trasformare esperienze autobiogra-fiche in un collage che ricrei un significato universale.

Lavori individualmente o in team?

Se ho bisogno di aiuto o di attori la mia famiglia è il mio team! Però mi pia-ce scegliere musiche particolari create da giovani autori che mi autorizza-no ad usarle.

Febbraio 2013

ESTRATTO DELL'INTERVISTA PER Streaming Festival, The Hague, Neterlands

Di cosa parla il video Kosmos?

Il video Kronos è una meditazione filosofica, una rappresentazione del tempo circolare, dell'avvicendarsi delle stagioni, del tempo che ritorna in modo simile o uguale. Quindi il giorno si alterna alla notte, la pioggia al sole e le stagioni seguono il loro corso. L'emozione nasce dalle immagini metaforiche quali il sole e la luna inseriti in un tempo continuo che si mor-de la coda.

Come hai iniziato a fare video? Hai avuto una educazione specifica in arte e film?

La mia formazione è artistica, ho iniziato nel 2002 a comporre video mol-to corti nati come metafore visive in movimento, intuivo che le possibilità espressive del video sono infinite.

Puoi spiegare come lavori, che temi e concetti usi e cosa è importante per te?

Il concetto di Jung di trasformazione mi ha aiutata a capire che tutto può essere trasformato, prendendo un altro aspetto possono nascere cose nuove allargando il numero dei significati.

Nei video mi servo di immagini riprese durante personali esperienze vis-sute come gite, visite e riprese ricordo, tagliandole e accostandole come collage cerco di ricreare un'esperienza, così è nata ad esempio la serie dei video "E." e come esperienza.

Credo che l'opera non abbia radici e fondamenta se non parte da un rea-le vissuto, con questo non voglio certo dare importanza al contingente, anzi si parte dal particolare per raggiungere un significato più ampio. Ciò che conta per me è la rielaborazione dell'esperienza vissuta al fine di tro-vare un ordine ed un senso alle cose. Il video ha in sé la capacità di rac-

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chiudere l'evoluzione temporale, l'aspetto del tempo che passa e la con-densazione dell'esperienza immagazzinata, è questa la cosa che mi inte-ressa esprimere.

Dove collochi il tuo lavoro tra cinema e arte, e quel'è la differenza fra i due secondo te?

Il mio lavoro è video arte, non è cinema, perché non ci sono attori né sto-rie raccontate, ma rappresentazioni di metafore ed emozioni.

Novembre 2012

ESTRATTO DELL'INTERVISTA PER COLOGNE OFF care of Agricola de Cologne.

When, how and why started you filming?

It is very difficult for me to say when and how I started filming. I remem-ber that, since I was a child, I was fascinated by my father who was shoo-ting family memories. So I started to do it by myself with the aim to achie-ve universal meanings and go beyond the particular details of one perso-nal life.

What kind of subjects have your films?

All my works are based on the same subject: time passing. This is inevi-table in a video work using the fourth dimension! However I think I am lin-ked to the traditional genres of art history: landscape, still life, figure, alt-hough they are analyzed with a contemporary look, slightly ironic.

How do you develop your films, do you follow certain principles, styles?

I use only original images, filmed directly by myself. The main effort of my work deals with editing: I put beside frames that resonate with each other metaphorically. Usually I don't use special effects but sometimes they may be used in order to create a proper sense of estrangement. The pur-pose I have is to transform the autobiographical experiences in a collage that recreates a universal meaning.

Do you work individually as a video artist or do you work in a team?

If I need help or people to perform I ask to someone I know, mainly friends and relatives. However I like choosing particular music created by young authors that I find on the net and who allow me to use their works.

February 2013

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INTERVIEW EXTRACT for Streaming Festival, The Hague, Neterlands

What is Kronos about?

The video Kronos is a philosophical meditation, a representation of circu-lar time, of alternation of the seasons, time always returning more or less in the same way. So, the day alternates with night, the rain with the sun and the seasons follow their course. The emotion comes from the me-taphorical images such as the sun and moon placed in a continuous tail-chasing time.

How did you start with film? And do you have an educational background in art or film?

My background is art, I started in 2002 to compose very short videos created as visual metaphors in movement, I felt that the expressive possi-bilities of the video were endless.

Could you explain how you work, what themes or concepts you use and what is important to you?

The concept of Jung's transformation helped me understanding that eve-rything can be transformed, getting another aspect new things can deve-lop expanding the number of meanings.

In videos I use images shot during personal experiences such as trips, visits and shots of memories; cutting and replacing them I try to recreate a collage, that's how the series of video "E.",  "e" standing for experience was born.

I believe that work does not have roots and foundations if it does not ca-me from a real experience, with this I certainly do not mean to give impor-tance to the contingent, but I rather start from the particular to reach a broader meaning. What is important to me is the reworking of the expe-rience  to find an order and a sense of things. The video itself has the abi-lity to encompass the temporal evolution, the appearance of the passage

of time and the quintessence of the stored experience, this is what I want  to express.

Where would you place your work; cinema or art. And what is the differen-ce between those according to you?

My work is video art, not cinema, because there are no actors or stories told, but representations of metaphors and emotions.

November 2012

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KRONOS 03'23" 2012 Music: M.Anne Quinn Animation of NASA pictures: The Film Artist

Emozione di un viaggio metaforico, il giorno si alterna alla notte, la pioggia al sole mentre le stagioni si avvicendano.Il sole protagonista, e la luna come contrappunto, in un tempo continuo che si morde la coda.! ! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 23

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KRONOS03'23" 2012 Music: M.Anne Quinn Animation of NASA pictures: The Film Artist

Emotions of a metaphorical journey, the day alternates with night, the rain with the sun and the seasons take turns.The sun, and the moon as a counterpoint, are inserted in a continuous time that chasing its tail.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 24

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STILL ALIVE #1 1’00” 2012 Music: Khryzaliis

Un vento irreale colpisce un mazzo di fiori, improbabili vibrazioni sconfiggono la regola di immobilità della “natura morta”, suggerendo un senso di attesa inquieta.

A surreal wind hits a bunch of flowers, improbable vibrations defeat the rule of immobility of "still life", suggesting a sense of anxious waiting.! ! !! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 25

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STILL ALIVE #2 02'56" 2012 Music: NordvargrUn mazzo di rose secche perde i petali colpito da un vento improbabile, sconfiggendo la regola di immobilità della “natura morta” e suggerendo un senso di attesa inquieta.

A bouquet of dried roses lose its petals blown away by an improbable wind, defeating the rule of immobility of "still life", suggesting a sense of restless waiting.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 26

Page 28: Riflessioni - Reflections

STILL ALIVE #3 01'00" 2012 Music: KhryzaliisUn grappolo d'uva cambia aspetto solo col variare della luce; improbabili vibrazioni sconfiggono la regola di immobilità della “natura morta”, suggerendo un senso di attesa inquieta.

A bunch of grapes changes its appearance just with changes of light; improbable vibrations defeat the rule of immobility of "still life", suggesting a sense of anxious waiting.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 27

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STILL ALIVE #4 01'40" 2012 Music: KhryzaliisRivisitando il classico genere della natura morta, ispirandomi alla pittura fiamminga e caravaggesca le forme ed i colori vengono esaltati dalla luce a contrasto col nero di fondo. Così un grappolo d'uva cambia aspetto solo col variare della luce; improbabili vibrazioni sconfiggono la regola di immobilità della “natura morta”, sug-gerendo un senso di attesa inquieta.A bunch of grapes changes its appearance just with changes of light; improbable vibrations defeat the rule of immobility of "still life", suggesting a sense of anxious waiting.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 28

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ORANGE03'20" 2013 Music: Pioggia d'ambra

Tre minuti di prove di stabilità e di casualità.

Three minutes of fortuity and stability testing.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 29

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BIOGRAFIA

Cristina Pavesi è nata nel 1966 a Milano, dove vive e lavora. Ha compiuto studi artistici diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Brera in scenogra-fia e conseguendo poi specializzazioni in incisione, stampe d'arte ed arte terapia. Dal 1992 espone in mostre collettive e personali. Dal 2002 compone video cortissimi che sono stati proiettati presso spazi pubblici, gallerie e video festival in Italia e all’estero.

Il suo lavoro, anche quando si collega alla storia dell’arte attraverso i generi classici di paesaggio e natura morta, intende farlo però in maniera non de-scrittiva, ma basata sull’esperienza ed in modo metaforico e ironico. Il senso meditativo del passaggio del tempo è presente sia nei suoi video che nei suoi lavori artistici.

BIOGRAPHY

Cristina Pavesi was born in 1966 in Milan, where she lives and works. She completed artistic studies graduating at the Fine Arts Academy of Brera in Milan in set design, and achieving art specializations in engraving, art prints and art therapy. Since 1992 she exhibited in solo and group exhibitions. Since 2002 she has been making very short videos that have been projected in national and international public spaces, art galleries and internatio-nal video festivals.

Her work, even when connected to art history through classical genres of landscape and still life, is intends in a non-descriptive, but based on expe-rience, metaphorical and ironic way. The meditative sense of the passage of time is present both in her videos and in her artwork.

STUDI EFFETTUATI / EDUCATION

2004/2007 Specializzazione in arteterapia, triennio al VITT3, Milano

1991 Diploma di specializzazione al corso biennale di Arti Incisorie in: calcografia, xilografia, litografia del Comune di Milano

1988 Diploma in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano

1984 Maturità artistica III Liceo Artistico Boccioni di Milano

MOSTRE PERSONALI / PERSONAL EXHIBITIONS

2013 Riflessioni, Studio Vanna Casati, Bergamo, Italia

2011 Mandala, Galleria KOMA, Mons, Belgio

2010 Percorsi temporali, Galleria Maria Cilena, Milano, Italia

2004 Il Primo Mondo, Galleria Maria Cilena, Milano, Italia 30

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2001 Buonanotte, Studio Vanna Casati, Bergamo, Italia

1999 Cenerentola, Galleria Fabia Calvasina, Milano, Italia

1998 Pesce in Carpione, Testo di Alessandra Pioselli, Studio Vanna Casati, Bergamo, Italia

1997 Personale, Galleria Severgnini, Cernusco sul Naviglio, Milano, Italia

MOSTRE COLLETTIVE / ART EXHIBITIONS

2013: Video capitale 2013, Villersexel, France - Traverse Vidéo, Toulouse, Francia - India II@ CeC - Carnival of eCreativity care of Cologne OFF, Sattal, India. - 9th Berlin International Directors Lounge, Berlin, Germania.

2012: Streaming Festival, The Hague, Neterlands e online. - Videolooking Video Art Festival, Barcellona, Spagna. - CologneOFFVII one minute film festi-val, a cura di Wilfried Agricola de Cologne, progetto di festival nomade 2012/2013. - Facade Video Festival, Art Today Association Centre for Contem-porary Art, Plovdiv, Bulgaria. - No/Gloss Film Festival, Leeds, UK. - VideoBites: The Everything Else, Abteilung fur Alles Andere, a cura di elmur.net, Ber-lino, Germania. - One Minute Film & Video Festival Aarau, Svizzera. - LUMEN 2012 - International Video and Performance Art Festival on Staten Island, NYC, USA. - 2VIDEO Respiri, care of G. Viceconte, online UNDO.net. - VideoBites 07: I Love Sunshine, Abteilung fur Alles Andere, a cura di elmur.net, Berlino, Germania. - Fundació Ferreruela Sanfeliu permanent public screen, a cura di elmur.net, Lleida, Spagna. - VideoConcorso F. Pasinetti, sedi va-rie, Venezia, Italia. - Transiti, a cura di Visual Container, CACT, Bellinzona, Svizzera. - BANG V Videoart Festival, La Casa Elizade, Barcellona, Spagna. - 2VIDEO Circolare, a cura di G. Viceconte, online UNDO.net

2011: 24th Festival Les Instants Vidéo, le 104, Parigi, Francia. - News from Art, IdeArte galleria, Ferrara, Italia. - Foto x 1000 Motherland, 42mm, Roma, Italia. - Video capitale 2011, Ronchamp, Francia. - Observatori 2011.Festival internazionale di osservazione artistica di Valencia, a cura di Emma Bra-sò, Atarazanas, Valencia, Spagna.

2010: If 6 Was 9, a cura di Amnesiac Arts, teatro Due Torri, Potenza. - Delhi International Arts Festival, a cura di Visualcontainer, Nuova Delhi, India. - Festival Fotografico Italiano, videoproiezione a cura di Visualcontainer, Busto Arsizio,Varese, Italia. - 3rd International Thermaikos 2min Film Festival 2010, Thermaikos, Grecia. - Screening Video, Museo Tarii Crisurilor, Oradea, Romania. - 31 artisti vs 20 mq, .BOX, Milano, Italia. - 59 seconds (and beyond), Spectre Gallery, Brooklyn NY,USA. - Emergenza videoarte, Villa Farsetti, Santa Maria di Sala, Venezia, Italia. - Video capitale 2010, Villersexel, Francia.

2009: Microwave Festival, International New media and Arts Festival, Hong Kong. - ArcheTime 2009 Exhibition, The Tank Space for Performing & Vi-sual Arts, New York, USA.

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2008: Bang bang a cura di Steve Piccolo, UnDo.Net, Spazio Oberdan, Milano, Italia. - 59 seconds Video Festival, a cura di Irina Danilova, galleria Pe-tronas, Kuala Lumpur, Malesia. Euro tour 2008: London,England, Bergen, Norway,Nutrtingen, Germania. - Illuminator/Art Koltsovo, a cura di Arseny Ser-geyev, aereoporto di Yekaterinburg, Russia. - MaioneseXI, acura di Elena Privitera, Ass. culturale En Plain Air, Pinerolo, Torino, Italia

2007: 59 seconds Video Festival Sud America Tour, European Tour, a cura di Irina Danilova, San Paolo, Buenos Aires, Tel Aviv, Atene, Vienna, Monaco, Lubiana, Napoli, Zurigo, Innsbruck, Chicago. - Au revoir les enfants, a cura di Amnesiac Arts , Potenza, Italia. - 312 Online, a cura di Mark Prier, Corner Book, Canada. - Video Festival, a cura di Simona Cresci, Fondazione F.A.I.T., Cracovia, Polonia. - 59 seconds Video Festival, Galapagos art apace, Brooklyn N.Y, USA. - Detroit International Video Festival, Museum of New Art, Detroit, USA.

2006: Biennale3000 Sao Paolo a cura di da Fred Forest, online. - Donnamadrebambina, a cura di Annalisa Portesi e Piero Cavellini, Biennale di Foto-grafia, galleria Nuovi Strumenti, Brescia, Italia. - Migrazione, a cura di Pino Diecidue, Cascina RobbioloBuccinasco, Milano, Italia.

2005: Detroit International Video Festival, Museum of New Art, Detroit, USA. - Giovane Arte Europea, Castello, Pavia, Italia. - Aperto collezione, Galleria Maria Cilena, Milano, Italia. - Come bolle di sapone, a cura di Francesco Tedeschi, Starter, Milano, Italia. - Aural scultures, Amnesiac Arts, Potenza, Ita-lia

2004: Benvenuto in mia casa, a cura di Valentina Costa, Vanna Casati, Bergamo, Italia. - Metamorfosi, Premio Pescara,Museo d'arte moderna Vittoria Colonna, Pescara, Italia. - Il giardino degli equivoci, a cura di Maria Cilena, Galleria Peccolo, Livorno, Italia

2003: Detroit International Video Festival, Museum of New Art, Deroit, USA. - Love me do, testo di Laura Gelmini, Trebisonda, Perugia, Italia. - Biennale di Porto Ercole, Forte Stella, Porto Ercole, Italia. - Video non stop, En Plain Air, Pinerolo (Torino), Italia. - Giovane Arte Europea, Castello, Pavia, Italia

2002: A corto di cinema, filmfestival, Lucca, Italia. - Free Manifesta, a cura di Sal Randolph, Francoforte, Germania. - Milano Film Festival Salon des Re-fusés, Milano, Italia. - Contemporanea, rassegna video Forlì Fiera, Forlì, Italia

2001: La Geografia degli artisti, a cura di Francesco Tedeschi, Galleria Milano, Italia. - Lampi grevi, a cura di Francesco Tedeschi, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia), Italia

2000: Soap Opera, a cura di Luca Beatrice e Alessandra Galletta, En Plein Air, Pinerolo (Torino), Italia. - Quotidiana 00,a cura di Virginia Baradel, Gui-do Bartorelli, Stefania Schiavon, Galleria Civica, Padova, Italia

1999: 45 metri quadri, Galleria Ciocca, Milano, Italia

1998: Con la pazienza si acquista scienza, a cura di Alessandra Galasso,Viafarini, Milano, Italia. - Auto sbanda, 11 feriti; pilota arrestato, Testo di S. Zannier, Perugi Artecontemporanea, Padova, Italia. - Rock around the Clock, a cura di Alessandra Galasso, Ciocca, Milano, Italia. - No mans land, Te-so di G. Bartorelli, PerugiArtecontemporanea, Padova, Italia. - Cronache Vere, a cura di Alessandro Riva, Spazio Consolo, Milano, Italia. - Lady D., a

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cura di Pio Monti, Trevi Flash Art Museum, Trevi, Italia. - Invito a casa Einstein, a cura di Francesco Tedeschi,Studioventicinque, Milano, Italia. - Bienna-le di arte interattiva, Villa Mutti,GardoneValTrompia Brescia, Itali.a

1996: Ne pas marcher sur la pelouse, Galleria Severgnini, Cernusco, Milano, Italia. - Menotrenta, Spazio Laboratorio Hajech, Milano, Italia. - Premio S. Carlo Borromeo, Palazzo della Permanente, Milano, Italia .

1995: Biennale per giovani artisti, Arengario, Monza, Italia. - Topi darchivio, a cura di Francesca Pasini, Viafarini, Milano, Italia

1994: VII Triennale di Incisione, Palazzo della Permanente, Milano, Italia

1993: Biennale Nazionale di incisione,Acqui Terme, Alessandria (1° Premio), Italia. - Biennale per giovani artisti, Arengario, Monza(1° Premio ex ae-quo), Italia. - XX Biennale di Grafica di Lubiana: Mostra di Grafica Italiana, Museo d'Arte Grafica, Rogaska Slatina, Slovenia.

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Ringrazio la gallerista Vanna Casati di Bergamo che per la terza volta nel corso degli anni ha ospitato una mia mostra personale.

Aprile 2013

Finito di stampare in aprile 2013 a Milano.

© Cristina Pavesi

http://www.cristinapavesi.com

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