Qualche cosa di personale_carte & sculture

32
Luigi Radici Qualche cosa di personale carte & sculture

description

Luigi Radici

Transcript of Qualche cosa di personale_carte & sculture

Page 1: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Luigi RadiciQualche cosa di personale carte & sculture

Page 2: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Luigi Radici Qualche cosa di personale carte & sculture

Testi catalogo:Martina Mazzotta LanzaGiovanni Bonoldi

Ringraziamenti:Martina Mazzotta Lanza, Giovanni Bonoldi, Costante Cornolti, Marina Tirloni, Mario Radici, Claudia, Giulia, Luisa e Raffaele

A tutti gli amici e ai collezionisti che sostengono il mio lavoro

Foto: Gianni Canali (Caleidostudio), BergamoStampa: Serio s.p.a. S. Paolo d’Argon (BG)

www.radiciluigi.com

© Luigi Radici - 2009 Tutti i diritti riservati

Page 3: Qualche cosa di personale_carte & sculture

3

Potremmo vederci più spesso per invecchiare di menoMartina Mazzotta Lanza

Molti sono gli approcci, le vie possibili da intraprendere per guardare al mondo poetico di Luigi Radici. Come in un labirinto, in un castello fatato o in un marchingegno enigmistico, occorre

conoscere le regole del gioco per accedere alla dimensione ulteriore che queste opere sono in grado di svelare, dove la bellezza diviene premessa, così come punto d’arrivo. È un poeta raffinato, Radici, che sin dal 1975 è stato oggetto di numerose iniziative che ne hanno celebrato la dimensione visuale-letteraria-enigmistica, così come l’atteggiamento ironico e spregiudicato nei confronti del nostro vivere contemporaneo. Molte di queste mostre si sono svolte nei luoghi che hanno fatto da cornice alle vicende biografiche dell’artista, e che si legano inscindibilmente alla sua poetica: la città di Bergamo, i suoi dintorni, le sue istituzioni e i grandi artisti del passato, come di oggi. L’ambiente ideale per un umanista eclettico come lui, attento alla propria formazione (da intendersi come Bildung), come a quella dei giovani, ai quali ha dedicato anni di insegnamento presso l’Accademia Carrara. E sono proprio la vocazione per il rigore e per la didattica a costituire le premesse del riproporsi incessante, nella vita come nell’opera, di un’istanza fondamentale per l’arte del Novecento quale la poetica del gioco, sfida solitaria dell’artista al sistema e alle convenzioni che impone un sistema alternativo altrettanto

Page 4: Qualche cosa di personale_carte & sculture

rigoroso ed assoluto. Niente a che vedere con la dimensione gratuitamente ludica, talvolta appena accettabile per la sua valenza decorativa, di certa produzione contemporanea. In gioco sono qui il rispetto di criteri e di leggi ben precise, che fanno di Radici un sapiente mago della sinestesia, della abilità di coniugare visione e parola, immagine e testo, di far balzare lo sguardo dall’uno all’altro, di far galoppare la mente verso una quarta dimensione. È un Piccolo Principe della pittura e delle tecniche grafiche, questo artista che fa risaltare lo spirito di materiali eterogenei, che utilizza con padronanza colori, geometrie, loghi, imponendo un certo tempo e un certo ritmo alla fruizione dell’opera, quali conseguenze immediate dell’invasione della vita da parte del gioco. Le suggestioni muovono allora da Klee a certi esiti dell’arte Pop, da un racconto di Calvino a Saint-Exupéry, per l’appunto. Percorsi magici per affrontare quel groviglio di tv-prodotti-cemento-loghi-condomini-cloni-banconote-solitudine, quella matassa che ci avvolge quotidianamente e che Radici districa per noi: “Made in Artist”. Sarebbe infine interessantissimo condurre uno studio analitico sul rapporto tra titolo e opera, aspetto ancora poco affrontato nel campo della storia dell’arte come dell’estetica, nel caso di Radici. Questa mostra sembrerebbe esserne l’occasione ideale, così come ideale si rivela la scelta di una biblioteca: una Wunderkammer di parole e immagini. Scegliamo allora quale “Leitmotiv” per quest’iniziativa, che riunisca in sè tutte le potenzialità immaginifiche e arcane che la mostra evoca, il titolo di un’opera facente parte di una bellissima serie di 15 grafiche: Potremmo vederci più spesso per invecchiare di meno.

4

Page 5: Qualche cosa di personale_carte & sculture

5

Page 6: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Diciamolo: come persona e come artista, Radici ha una sensibilità forte, se non addirittura un debole, per la poesia contemporanea. Personificata, negli anni

più recenti e in queste pagine, in 3 poetesse che vivono e lavorano a Milano: Francesca Genti (per noi: “Frangenti”), Vivian Lamarque (“Vivi”) e Giulia Niccolai (“Gin”). Che hanno, rispettivamente, caratteri e caratteristiche ben riconoscibili, e un proprio pubblico consolidato (per Lamarque e Niccolai, anche a livello internazionale). Da quando LOCUS, piccola associazione con una grande passione per la poesia e le arti visive, accompagna in biblioteche di pubblica lettura Vivian Lamarque, Radici è al suo fianco con sculture, totem, opere da parete in cui allegria, colore e ironia sono anche allusioni o evidenze “poetiche”. Per il poeticissimo film fatto nel 2008 su di lei da Silvio Soldini (Quattro giorni con Vivian, collana “Gente di Milano”, Medialogo, Provincia di Milano), Radici ha curato il coordinato di comunicazione del dvd, ed è (tra pazientemente e nervosamente) in attesa dei video di prossima auspicata realizzazione, sempre a firma Soldini, in cui Lamarque inviti al dialogo Andrea Zanzotto, considerato il più grande poeta italiano contemporaneo (nella cornice del luogo in cui vive,

Radici nella poesiaGiovanni Bonoldi Associazione Locus

6ImmobileSto ferma immobilesono commossa di te

V.L.

E tu, te la ricordi la gioia?

G.N.

Page 7: Qualche cosa di personale_carte & sculture

7

a Pieve di Soligo in provincia di Treviso), e si muova nel Trentino in cui è nata (a Tesero), per “completare” nell’ambiente naturale quel che è stato “iniziato” in ambiente metropolitano, a Milano.Per quanto riguarda Giulia Niccolai – che si è occupata di fotografia in prima persona e con l’arte ha avuto relazioni intense e internazionali – è palpabile e piacevole l’affinità che lega poetessa e artista sul piano dell’autoironia, del giocoso scegliere e collegar parole, del vento “zen” che soffia in pagine di testo poetico della Niccolai così come nella “pagina” artistica di Radici (che spesso è anche, fisicamente, pagina di carta, pur se di grande formato). Quanto alla tonica e spesso provocatoria poesia di Francesca Genti – “la piccola del trio” –, come poche altre tempestata di riferimenti all’ambiente metropolitano, all’orizzonte e al linguaggio giovanile, a un vivere un po’ schizzato e molto globalizzato (nei consumi), il nesso con Radici è lì da vedere, per l’ironia a volte caustica con cui chiama sulla scena dell’arte parole e segni di quell’universo cantato dalla Genti. Per questa e altre ragioni consideriamo a tutti gli effetti Luigi Radici un poeta del visivo. Oltreché un rigoroso professionista, un affidabile e piacevole compagno di percorso con cui è bello e stimolante condividere progetti, eventi, esplorazioni e incontri sul territorio.

A questo punto vorrei suggerire un minuto di silenzio.

G.N.

non so se te ne sei accortoma insieme stiamo beneanche senza strafare.

F.G.

chissà se dopo un ciclo di massaggi shiatsucapiresti quando scherzo...

F.G.

Page 8: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Opere

Page 9: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Sommergibile allegro, 2008cm 19,5x28,3, acrilico, alluminio, grafite su carta H.M.

Non a caso, 2008cm 19,8x28, acquerello, ottone in fogliagrafite su carta H.M.

Pop-pop, 2008cm 19,7x28,2, acquerello, p. olio, grafite su carta H.M.

Extra, 2008cm 20x28,7, acrilico, ottone in foglia, acquerello, grafite su carta H.M.

Aircomic, 2008cm 19,5x28,2, acrilico su carta H.M.

9

Page 10: Qualche cosa di personale_carte & sculture

10

Vivian Lamarque

LETTERA DAL BALCONE

Ti scrivo dal balcone dove resto ancora un poco questa seraa guardare l’oro del sole di settembrea mangiare pane e olio e foglie piccole di basilicoti scrivo meno fiera di quello che vorrestisono una donna forte si’ ma anche con continue tentazioni di non esserlodi lasciarmi sciogliere d’amore al solee carezzarti e baciarti un po’ di piu’ di quel che tu vuoiti scrivo dal balcone guardando il fico pieno di fruttie il pero con le foglie malateho qualche pensiero tristee due o tre sereni.

Senza ringhiera, 2009cm 25x62x135, smalto, acrilico, cemento, ottone in foglia, oro zecchino in foglia, cartone, legno

Page 11: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Danzante, 2008cm 28,6x19,5, acquerello, p. olio, grafite su carta H.M.

Mente orientata, 2009cm 28,2x19,7, acrilico, ottone in foglia,legno, smalto su carta H.M.

Lampadario d’Irene, 2008cm 28,4x19,8, acquerello, contècera, grafite su carta H.M.

Danza metrica, 2008cm 28,5x19,8, ottone, acrilici, grafite su carta H.M.

Bruco mio, 2008cm 28,3x19,8, acquerello, acrilici, p. olio su carta H.M.

11

Page 12: Qualche cosa di personale_carte & sculture

12

Artista con data di scadenza, 2008cm 270x154smalto su tavola

Page 13: Qualche cosa di personale_carte & sculture

13

Page 14: Qualche cosa di personale_carte & sculture

14

L’altrolato, 2009cm 240x180, smalti, contè, alchidici su carta intelata

Page 15: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Animals, 2009cm. 114x29,5x118acrilico, ottone in foglia, legno, ferro

Giulia Niccolai

Delle volteguardare la televisione e’ come (una volta) ascoltare le storie nelle stalle d’inverno.

15

Page 16: Qualche cosa di personale_carte & sculture

16

Inverno che verrà, 2002-2009cm 95x215x14, smalti, calcestruzzo, alluminio, legno

Page 17: Qualche cosa di personale_carte & sculture

17

Gelato 4, 2007cm 28,1x19,3, acquerello, acrilico, alluminio, grafite su carta H.M.

Gelato 5, 2007cm 28,3x19,6, acquerello, acrilico su carta H.M.

Gelato 1, 2007cm 28,5x19,7, acrilico, pellicola, alluminio, grafite su carta H.M.

Gelato 3, 2007cm 28,3x19,7, acquerello, acrilico, pellicola su carta H.M.

Gelato 2, 2007cm 28,3x19,5, acquerello, acrilico, alluminio, grafite su carta H.M.

Page 18: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Double bubble, 2008cm 29x19,2, acquerello, alluminio, grafite su carta H.M.

Vivian Lamarque

IL PRIMO MIO AMORE IL PRIMO MIO AMORE

Il primo mio amore il primo mio amore erano due.Perche’ lui aveva un gemelloe io amavo anche quello.Il primo mio amore erano due ugualima uno piu’ allegro dell’altroe l’altro piu’ serio a guardarmivicina al fratello.Alla finestra di sera stavo sempre con quelloma Il primo mio amore Il primo mio amore erano duelui e suo fratello gemello.

18

Page 19: Qualche cosa di personale_carte & sculture

19

Tutti frutti che meritano attenzione, 2008cm. 142x162acrilico, smalto, ottone in foglia, pastelli a olio, contè su carta

Page 20: Qualche cosa di personale_carte & sculture

20

La mia borsa è più griffata della tua, 2009cm 240x180, smalti, grafite, contè, ottone in foglia, oro zecchino su carta intelata

Page 21: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Animali amari, 2009cm 39,2x14,2, acquerello, alluminio, acrilico, alchidico, legno su carta H.M.

Francesca Genti

CIAO, NON SONO UN PANDA

non vivo allo zoo dentro una gabbianon ho bisogno della tua protezionenon voglio che mi nutri coi germogliche mi consideri una specie da salvare.

preferisco che mi baci e che mi spoglipattinare con te per la via latteapitturare color luna le paretidelle stanze del mio bunker personale:

questo e’ quello che vogliamo noi poeti.

21

Page 22: Qualche cosa di personale_carte & sculture

22

Tv king, 2009cm 47x47x146, sabbia, acrilico, legno

Page 23: Qualche cosa di personale_carte & sculture

23

Jazz life, 2009cm 240x180, smalti, contè, alchidici su carta intelata

Page 24: Qualche cosa di personale_carte & sculture

24

Giulia Niccolai

Da piccolami figuravo l'animacome le animellesul banco di marmo del macellaio.(L'immagine mi va bene ancora adesso).Ma forse e’ per questoche confondo cosi’ facilmenteanima con cervello.

Page 25: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Suono di collina (Marchino ascolta), 2009cm 50x22x159, alchidici, calcestruzzo, legno, smalti, rame

25

Doccia preferita, 2008cm 28,1x19,4, acrilico, grafite su carta H.M.

Raffaele e l’accendino, 2008cm 29x19,5, acquerello, grafite su carta H.M.

Corto, 2009cm 28,2x19,5, carta, ottone in foglia p. olio, pellicola, grafite su carta H.M.

Anch’io parlo, 2008cm 29x20,2, acquerello, alluminio, grafite su carta H.M.

Ingresso facile, 2009cm 28,6x19,4, acrilico, alluminio, PVC su carta H.M.

Page 26: Qualche cosa di personale_carte & sculture

26

Gita che rinfresca l’anima, 20094 elementi, cm 50x130 cad., smalti, alchidici su carta intelata

Page 27: Qualche cosa di personale_carte & sculture

27

Francesca Genti

HO PARLATO CON IL GLICINE

mi ha dettole dieci cose che non devo fare:

1. fidanzarmi coi picasso2. chiacchierare con le fate3. spendere tutto in regali di natale.4. mendicare affetto al brico center.5. attaccare menzogne sopra i muri.6. sognare la clausura in un convento.7. farmi limonare a tradimento.8. sfasciare soprammobili e credenze.9. credere a chi ti giura che ti ama (e che per te mutera’ temperamento).10. sanguinare sulla metropolitana.

Raggiungibile, 2009misure variabili, smalti, calcestruzzo, legno

Page 28: Qualche cosa di personale_carte & sculture

28Visibile vertigine, 2009cm 120x150, smalti, ottone in foglia su carta intelata

I fiori profumano in altezza, 2009cm 120x150, smalti, contè su carta intelata

Spiumami stupido, 2009cm 120x150, smalti su carta intelata

Page 29: Qualche cosa di personale_carte & sculture

29

Page 30: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Luigi Radici (Castelli Calepio, BG, 1954). Si diploma presso l’Accademia Carrara di Belle Arti in Bergamo nel 1978, dove, dal 1985 al 1993, insegna pittura e tecniche grafiche speciali. Dal 1975 è costantemente presente nel campo delle arti visive allestendo mostre personali e partecipando a esposizioni collettive di pittura, scultura e grafica d’arte.

30

Page 31: Qualche cosa di personale_carte & sculture

Giulia Niccolai (Milano, 1934), ha fondato e diretto la rivista letteraria sperimentale “Tam Tam” negli anni Settanta con Adriano Spatola. Nel 1985 ha incontrato il Buddismo tibetano Mahayana, di cui è monaca dal 1990. Scrive e pubblica poesie “da lanciare” (frisbees), presenti in diverse antologie italiane e straniere, capaci di sorprendere per “leggerezza profonda”, originalità, (auto)ironia; e prosa (Feltrinelli, Archinto) tradotta anche in tedesco e americano.

Vivian Lamarque (Tesero, TN, 1946), salvo i primi nove mesi ha vissuto sempre a Milano, dove lavora collaborando col “Corriere della sera” e alcune testate periodiche, scrivendo e pubblicando fiabe (decine di titoli editi), e poesie di semplicità spesso apparente e dolente, sempre di grande freschezza emozionale (un recente Oscar Mondadori raccoglie tutte le sue poesie dal 1972 al 2002). Il regista Silvio Soldini ha realizzato su/con lei il film Quattro giorni con Vivian (2008).

Francesca Genti (Torino 1975). Vive a Milano. Ha pubblicato le raccolte poetiche Bimba Urbana (2001) e Il vero amore non ha le nocciole (2004). Le sue poesie, molto toniche, spesso provocatorie, sempre autoironiche, sono state tradotte in inglese e arabo. È autrice anche di racconti, presenti in varie antologie, e di opere d’arte (poesia visiva?) spesso a corredo del testo.

31

ph. M

ario

Ted

esch

iph

. Dom

enic

o D

i Rac

oph

. Dom

enic

o D

i Rac

o

Page 32: Qualche cosa di personale_carte & sculture

www.radiciluigi.com