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Stampa: Mondadori Printing S.p.A. - Stabilimento AGT

Testo originale di Alexandre Dumas, liberamente adattato da Geronimo Stilton.Collaborazione editoriale di Annalisa Strada.Coordinamento di Lorenza Bernardi e Patrizia Puricelli.Con l’aiuto di Maria Ballarotti e Antonella Lavorato.

Editing di Red Whale di Katja Centomo e Francesco Artibani.Direzione editing di Flavia Barelli e Mariantonia Cambareri.Coordinamento editing e supervisione disegni di Giulia Di Pietro.Cover di Flavio Ferron.Disegni di riferimento di Roberta Tedeschi e Nicola Pasquetto.Illustratori: Giovanni Basile, Francesco Colombo, Elisabetta Giulivi, Roberta Tedeschi, Luca Usai e Concetta Valentino. Inchiostratori: AlessandroBattan, Jacopo Brandi, Michela Frare, Daniela Geremia, Roberta Pierpaoli eLuca Usai. Coloristi: Cinzia Antonielli, Alessandra Bracaglia, Ketty Formaggio, Donatella Melchionno, Edwyn Nori e Nicola Pasquetto. Grafica di Paola Cantoni. Con la collaborazione di Marta Lorini.

www.geronimostilton.com

Da un’idea di Elisabetta Dami.

Stilton è il nome di un famoso formaggio prodotto in Inghilterra dalla fine del 17° secolo. Ilnome Stilton è un marchio registrato. Stilton è il formaggio preferito da Geronimo Stilton. Permaggiori informazioni sul formaggio Stilton visitate il sito www.stiltoncheese.com

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro, così come l’inserimentoin circuiti informatici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualunque mezzo elettronico,meccanico, attraverso fotocopie, registrazione o altri metodi, senza il permesso scritto deititolari del copyright.

I Edizione 2008

© 2008 - EDIZIONI PIEMME S.p.A.20145 Milano (MI) - Via Tiziano, [email protected]

International rights © ATLANTYCA S.p.A.Via Leopardi, 8 - 20123 Milan - Italywww.atlantyca.com - contact: [email protected]


Cari amici roditori , dovete sapere che la mia passione per la lettura è

cominciata tanto tempo fa, quando ero ancora picco-

lo. Trascorrevo ore e ore a leggere romanzi bellissimi,

che mi hanno fatto vivere fantastiche avventure e

conoscere luoghi lontani e misteriosi.


È proprio vero che leggere mette le ali alla fantasia!

Così ho pensato di regalare anche a voi le stesse emo-

zioni che ho provato io anni fa, raccontandovi i capo-

lavori della letteratura per ragazzi.

Nella scintillante Parigi del XVII secolo, tre valorosi

moschettieri incontrano D’Artagnan, un giovane

coraggioso appena giunto in città. Tra duelli, intrighi

di palazzo e mille avventure, D’Artagnan saprà con-

quistare la fiducia di Athos, Porthos e Aramis.

E presto diventeranno inseparabili. Uno per tutti,

tutti per uno!

Geronimo Stilton


Artagnan avanzava cavalcando ilsuo improbabile cavallo, un ron-

zino sfiancato e dallo sguardo triste. Anche seil suo cavallo era davvero strano e gli abitiche indossava stinti, nessuno avrebbe osatoprendere in giro quel bizzarro cavaliere:aveva uno SGUARDO talmente orgoglioso eun atteggiamento così deciso, che davveroc’era poco da scherzare.D’Artagnan era da poco partito dalla sua casadi Tarbes, nel Béarn, ed era diretto a Parigi,alla ricerca di onore e avventure.

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D’Artagnanva a Parigi

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Tutto ciò che portava con sé erano il cavallo,la sua bellissima spada, una manciata dimonete d’oro e una preziosissima letteradi raccomandazione per il capitano delleguardie del re, il signor Tréville. Il padre diD’Artagnan, infatti, aveva combattuto anniprima insieme a lui, per difendere il re e ilpaese. Quindi erano diventati molto amici.

A D’Artagnan sarebbe piaciuto tantissi-mo essere ammesso tra le guardie delre e in particolare partecipare alleGRANDIOSE imprese del gruppo

speciale di valorosi combattenti coman-dati da Tréville: i moschettieri!Stavamo dicendo, il viaggio era lungo e purefaticoso, quindi il nostro eroe decise di fareuna sosta a una locanda nel centro della cittàdi Meung.

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D’Artagnan va a Parigi


Dopo essere sceso da cavallo, diede un’oc-chiata intorno e, guardando nella locan-

da attraverso una finestra, vide unviaggiatore dall’aspetto nobile, chechiacchierava con altri due.

Il gentiluomo aveva occhi e capelliscuri, baffi perfetti e una CICATRICE

sulla fronte, sopra l’occhio sinistro. Era moltoelegante, anche se i suoi abiti erano un po’sgualciti, come se avesse affrontato unlungo viaggio.D’Artagnan tese l’orecchio e… sentì che losconosciuto stava parlando del suo cavallo!Siccome era davvero un ragazzo permaloso,sbottò: – Ditemi di che cosa RIDETE, erideremo insieme!Nemmeno lo sconosciuto, però, era uno chesi tirava indietro davanti a una sfida! Così

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uscì all’aperto e si mise di fronte a D’Artagnan:– Il vostro cavallo è giallo come un girasole!– Se ridete del mio cavallo, ridete anche dime! E non ve lo permetto… non lo permettoa nessuno!Tutt’e due sfoderarono le spade ed eranosul punto di incrociarle quando, a sostenerelo sconosciuto, intervennero i suoi duecompagni e con loro l’oste dellalocanda. D’Artagnan si mise a combatterecontro quei quattro. Era coraggio-so e determinato, ma ben presto sitrovò svenuto a terra con la spadaSPEZZATA.

I suoi rivali lo portarono all’interno dellalocanda e lo perquisirono da cima a fondo.Il fatto che più li INCURIOSÌ fu trovare la

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lettera per il capitano Tréville: conoscevanobene quel nome e lo temevano! Riferironoquella strana scoperta al misterioso gentiluo-mo, che prese la busta e se la intascò. Che furfante!Quando D’Artagnan si rianimò e si accorsedel furto, non si perse d’animo e uscì barcollando dalla locanda per cercare losconosciuto e finire la discussione a quat-tr’occhi. Arrivò sulla soglia appena in tempoper vederlo chiacchierare con una dama bion-da, pallida e beLLissima, che si affac-ciava da una carrozza. E lo sentì che lediceva: – Parti subito per l’Inghilterra!Non c’è tempo da perdere!Appena finita la frase, lo sconosciutosalutò la dama, balzò in sella e scappòal gran GALOPPO!

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