La nera gioventù

8/7/2019 La nera gioventù

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G li s c o n t r ic h e c i s o n o statia N a p o l in e i m e s i p a s s a tip e r l 'aperturad i C a s a P o u n d

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N E R E

[ ANGELO CAROTENUTO]

I A P O L I . Hic manebimus op -

time. Qui staremo benis-

s imo, come disse que l

centurione romano e come gridò

D'Annunzio a Fium e. Qui staremo

benissimo, ripetono i fascisti napo-

letani del terzo millennio in mezzo

a palazz otti sventrati, altri con im-

bracature di ferro a reggergli le bu-

del la , un salone di l ampade ab-

bronzant i lì accanto e, di fronte, i

bassi, men tre tutto il centro antico

urla che da li se ne devono andare.

V ia i fascisti da l quartiere simbolo

della Resistenza. Fogli, inchiostro

blu e colla, lo stesso manifestino è

su tutti i muri de l centro storico di

Napoli, fuori i fascisti da l rione M a-

terdei, dove nel '43 s'accese la scin-

t i l la delle Quattro

Giornate e dove ades-

so un ex monasterodi

proprietà comu nale,

dodici stanze in tre-

mila metri quad ri ab-

bandonati e fatiscen-

ti, è stato occupato

d a q u e l l i d i C a s a -

Pound, il movimento

di estrema destra di

G i a n l u c a lannone

(vedipagine seguen-

ti). Sono entrati lì il 12 settembre,

giorno dell 'anniversario numero

90 d e l l ' i n c u r s i o n e d el Vate in

Istria, facendo al tempo stesso rie-

vocazione e parod ia: volevano at-

teggiarsi a colonne del Quarnaro

liberato e si sono trovati di fronte

un portone di legno marcio che an-dava giù con una spallata.

Lo hanno so stituito, o ra, i trenta

di CasaPo und, barricando la loro

«occupazione non co nforme» die-

tro un portone più sostanzioso e un

maniglione di ferro, perché la ten-

sione nel frattempo è salita, perché

nelle altre città lescintille sono di-

ventate scontri, e perché a Na- E

« A m i a m oC h e G u e v

c h e c o m bp e r il p o pE D e A n dR i n o G a e

c h e e r a n oliberi

p e n s a t o rc o m e n o i

2 0 N O V E M B R E 2 0 0 9 I L V E N E R D Ì D I R E P U B B L I C A 17



FACCET TE NERE

popeina

«•

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poli neppure si scherza. In due me-

si ci sono stati una stella a cinquepunte disegnata sul muro l i davan-ti, un corteo di protesta, scontri conla polizia, i saluti rom ani in rispostadal terrazzo, uno studente picchia-to fuori scuola con denunce a Casa-Pound, due attivisti di destra aggre-

diti e l'accusa che stavolta rimbalzasu «quelli F i » , gli altri, «quelli che so-no buo ni solo a farsi le canne, invi-

diosi de l nostro fare propositivo,credono di avere il copyright delle

occupazioni e del sociale, e vannoavanti con le vecchie stronzate del-l'antifascismo» . E la Rete dei centri

sociali di sinistra, p er «co nsolidarenel quartiere un presidio antifasci-sta e antirazzista», come dice Al-

fonso De Vivo, ha occupato la scuo-la Schipa poco distante.

I l tricolore a l le f inestre del mo-

nastero sta accanto a l la bandiera

con la tartaruga ottagonale su sfon-

d o nero, il s i m b o l o d i CasaPound.

Tute mimetiche, teste semirasate,magliette nere. Hanno deciso chestaranno benissimo in questo exconvento in salita San Raffaele, do-

ve si arriva co l nuovo metrò. Hic.

Anche senza permesso.«Perché ce l 'hanno ilpermesso, quelli dei

centri sociali di si-n i s t r a ? » . In unastrada no n lontana

dall'ex monastero,

L'APERTURA

CONTESTATA

S c e n ed a d u e dellemanifestazionidi piazzac h e a Napolis o n o seguiteall 'aperturad i C a s a P o u n dc o nl ' o c c u p a z i o n ed e l l ' e xconventon e l quart iereMaterdei.S o t t o ,u n a f o t o

c h e mostramili tantidi C a s a P o u n dc o n un coltellodavant iall'Università.L o r o d i c o n oc h e è u n falso:in realtàs i t rat terebbedi u n c e l l u l a r e

66 anni f a , una granata dei nazisti

uccise Gennar ino Capuozzo , ilcommesso di dodici anni che parte-

cipava all'insurrezione co ntro i te-deschi. Vaglielo a spiegare, al rioneMaterdei, il fascismo del terzo m il-lennio. «Chi siamo? Rivoluzionari.

Avanguardisti. Dei no global chenon rivoltano le macchine in stra-

da» questa è la sintesi di Emma-nuela Fiorino, figlia di Michele, un

ex parlamentare m issino e poi di

An per num erose legislature, oggi

esponente della Destra di Storacontroverso protagonista della politica napoletana. L'ex boss d

Sanità, M isso, ora collaboratorgiustizia, tirò in ballo il suo noper una strage di camorra lontun quarto di secolo, pianificasostiene Misso - durante una

nione cui il senatore era prese

«Follia pura. M ai cono sciuto Mso» si difese in Procura nel febb

io scorso Fiorino padre, già assoper insufficienza di prove dall

cusa di favoreggiamento per l'ocidio di lolanda Palladino, una v

tenne uccisa da una bottiglia incdiaria nella sua auto nel 75, la slontana in cui il Pci diventava mo partito a Napoli.

Oggi Fiorino mette in guarsua figlia Em manuela dall'odiolitico. «Mio padre si fida. Per mun idolo. U n punto di riferimen

anche se di politica in casa si papoco». C'è lei alla guida dell'asciazione Hmo, acronimo della fr

dannunziana, registrata all'ag



• I /

a delle entrate, codice fiscale, unin banca per i finanziamenti,

così alla battaglia bu ro-per radicare CasaPound

l monastero di Materdei.N e l convento in cuisventolano

le bandiere di Palestina e Ti-

giurano di voler allestire una lu-

e pr omettono corsi di inglese

francese gratuiti per i bambini del

Robe rto Moresco, assessore

politiche sociali della m unicipa-del Prc, garantisce che «nessu-

sapeva ne ppu re dove fosse, quel-stabile. Qualcuno li ha indirizza-

Gianfranco Wurzburger, suo

lega d emo crat ico nel la m ini-delega alla legalità, dice cheè illecita come tante

in città» e che il Comune si staUn ordine de l giorno

Consiglio comu nale dispone ildi tutte le strutture

po i sgombe-e. Qua ndo sarà. Nell'attesa, den-

quartiere sono nati tre comita-cinquanta metri, sono in allar-

";

"•*• *V

* * : » *me pure i genitori dei bambini chevanno a scuola nei paraggi: a ventim etri c'è un istituto con una consi-stente presenza di immigrati . «È

un'organizzazione pericolosa, quel-la. Non hanno nulla di folcloristico,sono seriamente intenzionati a riva-lutare l'idea fascista». A nche quellidella Casa dello Scugnizzo, la onlusche opera dal '70 nel quartiere, sonopreoccupati: «Vogliono imporsi aunterritorio che non li vuole».

Alfredo Coglia, responsabile re-gionale di CasaPound, fa da mae-stro ai ballila del Tremila. «Nonsiamo com e ci descrivono. Io coi

"negri" ci prego fianco a fianco.Poi,certo, sull'imm igrazione ho le mieidee, mentre la sinistra ci scrive lepoesie». Come Em -m a n u e l a ha le suesull 'omosessualità.«Nessun problema.Facciano ciò che vo-gliono, ma a casa lo-ro . Senza ostentare.Io , un Etero Pride

STORICA

S o t t o ,u n o s t r i s c i o n ec h e protestac o n t r o

l 'apertura.Il Ma te r de iè u n quart ieres i m b o l o p e r c h ép r o p r i o q u ii n i z i a r o n ole Q u a t t r og i o r n a t ec o n c u i la cit tà,n e l s e t te m b r edel 1943,s i ribellòa i n a z i f a s c i s t i

non l'ho mai fatto...». Fascisti, sì.«Chiediamo rispetto per un perio-do storico riscritto da chi ha vintola guerra». E le leggi razz iali? «Che

c'entra? Quelle le condanniamo». El'eugenetica e i deliri su internet?Giuseppe Savuto, portavoce C asa-Pound a Na poli, è certo che si trat-

ti «di fake a opera di militanti di si-nistra. Pagine false attribuite a

noi». Però. «L e creano con indiriz-zi simili ai nostri». Gira anche unafoto in cui quelli di CasaPound, col-tello tra le mani, si oppongono al-

l'occupazione dei ragazzi dell 'Ondastudentesca nella facoltà di inge-gneria. «Taroccata anche quella.Non era un coltello.Era un cellula-re . Perché non possiamo andarefuori le scuole a distribuire i volan-tini con le nostre idee?».

L e loro idee. «Il primo M ussolini ,

D'Annunzio, M arinetti». Riferimenti

culturali p iù recente? «Kerouac. O

C he Guevara». Quel Che Guevara lì.

«Com batteva per il popolo, non perla sinistra. La sinistra ce l'ha scip-

pato. E poi De Andre e Rino Gaeta-no». Com e come? «Liberi pensato-

ri. Uguali a noi». I nemici sono «gliusurai delle banche, M aria De Filip-pi e il Grande Fratello». Dicono checon la violenza, loro, non c'entrano.«Se poi si tratta di un cane sciolto,di un sedicente fascista, noi che nesappiam o?». Loro vogliono solo farela ludoteca per i bambini di Mater-

dei. Anche se con un portone sbar-rato, con un m aniglione di ferro die-

tro. «Se lo teniamo aperto e ci assal-tano?». E se li «assaltano» e ci sonoi bam bini dentro? A ntonio Coglia,gli scontri anni Settanta, li ha fre-quentati. «Che ci provino, a sfonda-re. Qui staremo benissimo. D a quino n ce ne andiamo». A Materdei

non lo chiam ano sgombero, la chia-mano l iberazione. Insomma, unamiccia accesa in un mona stero.

ANGELO CAROTENUTO CJ

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