EUQUI NAXeuquinax.com/web/wp-content/uploads/2013/02/Quaderno-2-2012web.pdf ·...

14
Vol. 83 - Quaderno 2-2012 ISSN 0392 - 4203 PUBLISHED FOUR-MONTHLY BY MATTIOLI 1885 Atenei parmensis founded 1887 POSTE ITALIANE S.P .A.-SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (CONV IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB PARMA - FINITO DI STAMPARE NEL SETTEMBRE 2012 ACTA BIO MEDICA Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase Ginseng Americano (Panax Quinquefolius) dalla farmacologia all’applicazione clinica Now free on-line www.actabiomedica.it OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA QUADERNO

Transcript of EUQUI NAXeuquinax.com/web/wp-content/uploads/2013/02/Quaderno-2-2012web.pdf ·...

EU QUI NAX®

Vol. 83 - Quaderno 2-2012ISSN 0392 - 4203

PUBLISHED FOUR-MONTHLY BY MATTIOLI 1885

A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

POSTEITALIANES.P.A.-SP

ED.INA.P.-

D.L.353/2003(CONVINL.27/02/2004N.46)

ART.1,

COMMA1,DCBPA

RMA

-FINITODISTAMPARENELSE

TTEMBRE2012

ACTA BIO MEDICA

Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase

Ginseng Americano(Panax Quinquefolius)dalla farmacologiaall’applicazione clinica

Now free on-linewww.actabiomedica.it

OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

Q U A D E R N O

00-cop estratto:00-Cop Quad II-2011 3-09-2012 15:52 Pagina 1

EDITOR IN CHIEFMaurizio Vanelli - Parma, Italy

DEPUTY EDITORSLoris Borghi - Parma, ItalyMarco Vitale - Parma, Italy

HONORARY EDITORSCarlo Chezzi - Parma, ItalyRoberto Delsignore - Parma, ItalyAlmerico Novarini - Parma, ItalyGiacomo Rizzolatti - Parma, Italy

ACTA BIO MEDICAOFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

free on- l ine : www.actab iomedica . i t

A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

Fernando Arevalo - Caracas, VenezuelaJudy Aschner - Nashville, TN, USAMichael Aschner - Nashville, TN, USAFranco Aversa - Parma, ItalyAlberto Bacchi Modena - Parma, ItalySalvatore Bacciu - Parma, ItalyCesare Beghi - Parma, ItalySergio Bernasconi - Parma, ItalyStefano Bettati - Parma, ItalyCorrado Betterle - Padova, ItalySaverio Bettuzzi - Parma, ItalyMauro Bonanini - Parma, ItalyAntonio Bonati - Parma, ItalyAntonio Bonetti - Parma, ItalyLoris Borghi - Parma, ItalyDavid A. Bushinsky - Rochester, NY, USAOvidio Bussolati - Parma, ItalyCarlo Buzio - Parma, ItalyArdeville Cabassi - Parma, ItalyPaolo Caffarra - Parma, ItalyAnthony Capone Jr. - Detroit, MI, USAFrancesco Ceccarelli - Parma, ItalyGian Paolo Ceda - Parma, ItalyFranco Chiarelli - Chieti, ItalyMarco Colonna - St. Louis, MO, USAPaolo Coruzzi - Parma, ItalyLucio Guido Maria Costa - Parma, Italy

Cosimo Costantino - Parma, ItalyMassimo De Filippo - Parma, ItalyFilippo De Luca - Messina, ItalyGiuseppe Fabrizi - Parma, ItalyGuido Fanelli - Parma, ItalyVittorio Gallese - Parma, ItalyLivio Garattini - Milano, ItalyMario J. Garcia - New York, NY, USADominique Gendrel - Paris, FranceGeoffrey L. Greene - Chicago, IL, USADonald J. Hagler - Rochester, MINN, USARick Hippakka - Chicago, IL, USAAndrew R. Hoffman - Stanford, CA, USAJoachim Klosterkoetter - Colonia, GermanyIngrid Kreissig - Heidelberg, GermanyRonald M. Lechan - Boston, MA, USAAnnarosa Leri - Harvard, Boston, MA, USANicola Longo - Salt Lake City, UT, USAWanyun Ma - Beijing, ChinaMarcello Giuseppe Maggio - Parma, ItalyNorman Maitland - York, United KingdomGian Camillo Manzoni - Parma, ItalyEmilio Marangio - Parma, ItalyJames A. McCubrey - Greenville, NC, USATiziana Meschi - Parma, ItalyMark Molitch - Chicago, IL, USAAntonio Mutti - Parma, Italy

Giuseppe Nuzzi - Parma, ItalyJose Luis Navia - Cleveland, OH, USADonald Orlic - Bethesda, MD, USAMarc S. Penn - Cleveland, OH, USASilvia Pizzi - Parma, ItalyFederico Quaini - Parma, ItalyStephen M. Rao - Cleveland, OH, USALuigi Roncoroni - Parma, ItalyShaukat Sadikot - Mumbai, IndiaSimone Cherchi Sanna - New York, NY, USALeopoldo Sarli - Parma, ItalyMario Savi - Parma, ItalyRobert S. Schwartz - Denver, Colorado, USAAnthony Seaton - Edinburgh,

United KingdomMario Sianesi - Parma, ItalyCarlo Signorelli - Parma, ItalyNino Stocchetti - Milano, ItalyMario Strazzabosco - New Haven, CT, USAMaria Luisa Tanzi - Parma, ItalyRoberto Toni - Parma, ItalyFrederik H. Van Der Veen - Maastricht,

The NetherlandsVincenzo Violi - Parma, ItalyPietro Vitali - Parma, ItalyRichard Wallensten - Solna, SwedenIvana Zavaroni - Parma, Italy

EDITORIAL BOARD

LINGUISTIC ADVISOR EDITORIAL OFFICEMANAGER PUBLISHERRossana Di Marzio Anna Scotti Alessandro Corrà Mattioli 1885 srl Casa EditriceParma, Italy Mattioli 1885 srl - Casa Editrice Società di Medicina e Strada di Lodesana, 649/sx, Loc. Vaio

Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Scienze Naturali 43036 Fidenza (PR), Italy43036 Fidenza (PR), Italy Via Gramsci, 12 - Parma, Italy Tel. ++39 0524 530383Tel. ++39 0524 530383 Tel./Fax ++39 0521 033027 Fax ++39 0524 82537Fax ++39 0524 82537 E-mail: [email protected]@actabiomedica.it

EU QUI NAX

EUQUINAX® è un prodotto contenente 500 mg di Ginseng Americano (Panax Quinquefolius)

®

00-cop estratto:00-Cop Quad II-2011 3-09-2012 15:52 Pagina 2

Introduzione

La stanchezza è una condizione abbastanza comu-ne nella vita quotidiana, solitamente è a carattere transi-torio, dovuta a cause ben identificate come per esempiolo stress (sia fisico che psichico) o il superlavoro.

È stato calcolato che una buona parte delle per-sone che si recano dal medico lo facciano per una sen-sazione continua di stanchezza, percepita come unaspossatezza grave, mentale e fisica, causata anche daun minimo sforzo assolutamente indipendente da unamalattia nota in atto e non correlabile a privazione disonno e/o da mancanze motivazionali.

Quali siano le cause più frequenti di questo tipodi stanchezza è di difficile definizione; è quasi impos-sibile stilare una lista di frequenza delle cause, ma pri-ma di tutto bisogna escludere la presenza di patologieinfettive, sia batteriche che virali o parassitarie.

Immediatamente dopo devono essere escluse lemalattie neurologiche e psichiatriche, quali la depres-sione o le malattie psicosomatiche, senza dimenticare

che anche i tumori solidi e non, e fra questi più fre-quentemente linfomi e leucemie, possono essere allabase di questa sensazione di stanchezza.

Inoltre tra le cause più frequenti e spesso sottova-lutate vi è l’assunzione di farmaci quali sedativi, ipno-tici, tranquillanti, analgesici, steroidi e betabloccanti,specialmente quando assunti in quantità eccessiva ocomunque non adeguatamente controllata.

Situazioni fisiologiche particolari, quali ad esem-pio la gravidanza e la menopausa della donna portanoa condizioni di stanchezza che, per quanto transitoria,rischiano di disturbare la qualità della vita e portare asquilibri sia metabolici che psichici assolutamente danon sottovalutare e da affrontare con un corretto ap-proccio terapeutico da parte del medico.

Ancora, situazioni patologiche quali l’anemia, ildiabete mellito e l’insufficienza surrenalica o gli squi-libri del calcio e del sodio vanno ricercati ed esclusi.

Inoltre una delle cause più frequenti e che devo-no essere escluse in presenza di questo sintomo, èl’ipotiroidismo.

Ginseng Americano (PanaxQuinquefolius)dalla farmacologia all’applicazione clinicaFrancesco ScaglioneDipatimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale - Università degli Studi di Milano, Milano (Italy)

Riassunto:Da secoli la medicina tradizionale orientale ha ben note le capacità toniche e terapeutiche della radi-ce del ginseng. Il Ginseng Americano (Panax Quinquefolius - Euquinax), differisce in maniera sostanziale dalPanax Ginseng o Ginseng Coreano, quest’ultimo molto utilizzato come integratore di alimenti di uso corrente(caffeè, bevande etc...). Sebbene fossero da anni ipotizzate proprietà terapeutiche, specie nell ’utilizzo popolare,l ’American Ginseng è stato recentemente trovato essere un’utile terapia di supporto per il controllo della fatica pa-tologica di qualunque origine ma soprattutto di quella legata alle patologie oncologiche (Cancer Related Fatigue)con un ottimale profilo di tollerabilità e la pressoché totale assenza di effetti collaterali. Sono ad oggi in corso e pia-nificati studi clinici per meglio definire il profilo di attività del Ginseng Americano soprattutto in condizioni diutilizzo prolungato specie nella fatica cronica (chronic fatigue syndrome) (www.actabiomedica.it)

Parole chiave:Fatica, Panax Quinquefolius, Ginseng Americano, Sindrome da fatica cronica, Terapie di suppor-to

F O C U S O N

ACTA BIOMED 2012; 83: Quaderno 2-2012 © Mattioli 1885

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 1

2 F. Scaglione

Una situazione “generica” di stanchezza, tuttavia,tende a migliorare con un corretto riposo e dopo pe-riodi di vacanza lontano dai principali fattori stressan-ti; questa sensazione di stanchezza non dà quinditroppa preoccupazione a pazienti e medico curante.

Se invece la stanchezza diventa una situazione dispossatezza prolungata nel tempo e accompagnata dauna sensazione continua di svuotamento di energie,può diventare cronica e richiede un consulto medicoqualificato ed esperto che possa escludere le moltemalattie che possono essere alla base di questo sinto-mo.

Attualmente è calcolato che all’incirca un quartodei pazienti che consultano il medico lamenta una si-tuazione di stanchezza prolungata non riferibile a ma-lattie di base.

Per questi pazienti, è importante considerare lapossibilità che siano affetti da sindrome da stanchezzacronica CFS (Chronic Fatigue Syndrome). Nel di-cembre 1994 un gruppo internazionale di studio sullasindrome da stanchezza cronica costituito dal CDC(Centers for Disease Control) di Atlanta, U.S.A., hapubblicato su Annals of Internal Medicine (15 Di-cembre 1994, Fukuda et al.) la vigente definizione diCFS e conseguente linea guida diagnostica che sosti-tuiva la versione precedente pubblicata 6 anni prima.

Secondo il CDC un caso di CFS, traducibile inlingua italiana come Sindrome da Stanchezza Croni-ca, viene definito dalla presenza delle seguenti condi-zioni:• Fatica cronica persistente per almeno 6 mesi non al-leviata da riposo e che si manifesta con piccoli sfor-zi, tali da determinare una sostanziale riduzione deilivelli precedenti delle attività occupazionali, socialie personali.Inoltre devono essere presenti quattro o più dei

seguenti sintomi, per un periodo di almeno 6 mesi:• disturbi della memoria e della concentrazione tali daridurre i precedenti livelli di attività occupazionale epersonale;

• faringite;• dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari;• dolori muscolari e delle articolazioni senza infiam-mazione o rigonfiamento delle stesse;

• cefalea di tipo diverso da quella eventualmente sof-ferta dal paziente in precedenza;

• sonno non ristoratore;• debolezza successiva ad esercizio fisico che perduraper almeno 24 ore.Anche altri sintomi tipici della CFS, variabili da

individuo ad individuo, possono essere presenti, quali:• irritabilità;• depressione (da intendersi come variazione percepi-ta del tono dell’umore);

• febbre;• disturbi della vista.

Per una corretta diagnosi di CFS, ovviamente, oc-corre, prima di tutto tenere in debita considerazione laeventuale presenza di condizioni mediche/patologicheche possano giustificare (anche se a volte solo in par-te), la presenza dei sintomi tipici della CFS, quali adesempio le patologie infettive, batteriche, virali, paras-sitarie, le epatiti B o C non risolte, gli stati psichici ri-levanti con diagnosi di depressione maggiore, schizo-frenia, abuso di sostanze alcoliche ed obesità. Devonoessere tenute in considerazione anche alcune malattieneurologiche (sclerosi multipla), senza dimenticareche anche le neoplasie sia solide che non solide e le re-lative terapie oncologiche, possono essere concausadella sensazione di stanchezza.

Infine gli stati di alterazione endocrina, in parti-colare ipo ed ipertiroidismo possono essere concausadi CFS. Ciononostante si deve fare attenzione allapossibile e frequente copresenza di CFS in soggettiipo-tiroidei che dovrebbero essere trattati perl’attenuazione dei sintomi percepiti.

In particolare in campo oncologico è necessaria unamaggiore attenzione alla diagnosi per evitare che la stan-chezza sia erroneamente da considerarsi un evento cheaccompagna in modo ineluttabile la vita del paziente on-cologico e pertanto non affrontabile in modo specifico.Atale riguardo l’attenzione internazionale di alcune scuoleoncologiche, particolarmente attente alla qualità di vitadel paziente, si è resa manifesta con l’identificazione diun sotto-tipo (per questo setting di pazienti), di CFS edefinita come CFS-cancer related con l’obiettivo di defi-nire, anche per questi pazienti, un approccio terapeuticospecifico. Sono stati definiti gli strumenti di valutazionediagnostica in questi pazienti, come l’ICD 10 (Interna-tional Classification of Diseases).

Tuttavia, non esiste alla data attuale alcun farma-co specifico per il trattamento della CFS.

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 2

3Ginseng Americano (Panax quinquefolius) dalla farmacologia all’applicazione clinica

Studi effettuati con sostanze quali immunoglobu-line ad alte dosi, magnesio, acetilcarnitina, antiviralicome aciclovir ed amantidina, immunomodulatoriquali la timopentina non hanno dato risultati tali da-pervenire ad una indicazione terapeutica per questifarmaci. Di conseguenza, la terapia della CFS è anco-ra oggetto di studio. Le sostanze farmacologiche pre-se in considerazione devono, inoltre, tenere conto del-le interazioni con terapie oncologiche in atto e/o dellealterazioni metaboliche presenti per la complessità delpaziente oncologico.

Specialmente nella “cancer related fatigue” in im-portantissimi Centri Oncologici Statunitensi, la materiaè oggetto di studio considerando alcune sostanze già no-te, di provata tollerabilità, sono divenuti oggetto di at-tenta valutazione mediante studi clinici controllati.

Fra questi, appare di grande interesse, in quantoin possesso di dati di fase II pubblicati e di fase III re-centemente presentati all’ASCO 2012, un prodotto abase di Panax Quinquefolius (Ginseng Americano) conuna titolazione standardizzata e certa del contenuto inprincipi attivi (ginsenosidi) deputati di attività farma-cologica documentata. I dati a suo corredo, ottenuticon una metodologia di studio sovrapponibile a quel-la tipica di prodotti farmaceutici di sintesi, rappresen-tano una interessante base per esperienze diversificate(pazienti non oncologici ma sofferenti di CFS concla-mata o sufficientemente documentabile con la defini-zione del CDC) e, ovviamente per setting di pazientioncologici manifestanti fatica (fatigue) spesso in rela-zione alla terapie in atto siano esse chemio o radiote-rapiche.

La validità dei dati di fase III nel trattamento del-la “fatigue” oncologica (ASCO 2012), pone il GinsengAmericano opportunamente standardizzato nel pro-prio contenuto di sostanze attive, come efficace pro-mettente prodotto ad uso terapeutico negli stati di fa-tigue correlata alla malattia tumorale.

A riprova di questo, altri studi sono in fase di pro-gettazione anche con l’obiettivo di determinare il pa-rametro/i parametri che possano essere di aiuto im-mediato per la diagnosi di fatigue (effetto del PanaxQuinquefolius sui livelli di cortisolo e sulle citochine).L’effetto adattogeno del Ginseng, cioè la capacità chela sostanza evidenzia aiutando l’organismo ad adattar-si agli sforzi mantenendo nel contempo un soddisfa-

cente equilibrio, è nota da tempo soprattutto nei pae-si di cultura orientale.

Di seguito sono riportate le caratteristiche delGinseng quinquefolius con relativa efficacia clinica suisintomi; molti di essi sono presente sia nella CFS chenella fatica “cancer related”.

Panax Quinquefolius L.Elementi di botanica e farmacologia

Classificata tassonomicamente come PanaxQuinquefolius L., questa pianta appartenente alla fami-glia delle Araliaceae è meglio conosciuta con il nomecomune di American Ginseng. Tuttavia nei vari paesiviene riportata con vari nomi: radice dalle cinque dita,sang, radice del tartaro, redberry, salute dell’uomo, ra-dice della vita, arachide nana, ditogen, jinshard, nin-sin, piccolo uomo, garent-oquen.

Tra i sinonimi accreditati troviamo: Panax Quin-quefolium (L.) Alph.Wood, Aralia quinquefolia (L.)Decne. & Planch., Ginseng quinquefolius (L.)Alph.Wood, Panax americanus, Panax cuneatus.

Due sole specie di Panax Ginseng (P. quinquefoliustrifolius e P. L.) sono originarie del Nord America. Diqueste, solo la prima è dotata di attività farmacologi-che, la seconda è più piccola e praticamente non ha di-mostrato attività curative.

In tutto sono 11 le specie di ginseng esistenti,molte delle quali sono di origine asiatica, in particola-re Panax Ginseng C. A.Meyer, conosciuto anche comeGinseng Coreano o Ginseng Asiatico. Si tratta di unaspecie molto conosciuta usata in quasi tutto il mondocon interessanti proprietà adattogene. Tuttavia, è an-che comunemente usata per scopi alimentari (caffè,bevande etc..) e tale utilizzo così diffuso e poco con-trollato potrebbe aver contribuito a limitare l’interesseper le capacità terapeutiche.

Il Panax Quinquefolius è una pianta perenne deci-dua sottile, cresce sino ad una altezza di circa 60 centi-metri e presenta foglie composto-palmate e seghettateall’apice del fusto. Le foglioline singole presentano unaforma lanceolata sino ad assumere quella oblunga.

Il Panax Quinquefolius presenta la capacità di ri-manere in uno stato quiescente per più anni quando lecondizioni meteorologiche sono avverse (1).

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 3

4 F. Scaglione

Le radici di ginseng sono carnose bianche o legger-mente giallognole, variamente ramificate. Conl’invecchiamento il Panax Quinquefolius può emanareuna radice aggiuntiva od ausiliaria se la radice principa-le è danneggiata (2). L’habitat preferito per il PanaxQuinquefolius è il sottobosco umido delle foreste deciduenegli Stati Uniti orientali e del Canada (3). Predilige iterreni ben drenati, ricchi di humus ed esposti ad est (4).

Le parti utilizzate che presentano capacità medi-cinali sono le radici secche provenienti dalle piantecon oltre 6 anni di età e raccolte nella tarda estate edin autunno.

È stata anche documentata un’attività farmacolo-gica delle foglie e dei frutti.

Nella medicina popolare, il Ginseng Americano èda sempre usato come generico corroborante, qualeafrodisiaco, come calmante della tosse e facilitante larespirazione durante le sindromi da raffreddamentononché per rinvigorire il fisico negli stati di convale-scenza.

Tuttavia il Ginseng Americano è più noto per uneffetto rilassante con una particolare affinità per le atti-

vità cerebrali. Singolare è la notorietà assunta dal Gin-seng Americano anche nella medicina tradizionale cine-se per il trattamento di condizioni deficitarie associate asintomi e sindromi quali la “fatigue”, l’irritabilità, la sec-chezza delle fauci e del tratto respiratorio (5).

Il gruppo più significativo dei costituenti attivi diPanax Quinquefolius (e di Panax Ginseng) è costituitoda un gruppo di saponine triterpeniche dette ginseno-sidi. I ginsenosidi sono glicosidi i cui gli agliconi pre-sentano una struttura dammarano simile.

Esclusivamente nel Panax Quinquefolius è statoritrovata una saponina, ocotillo-simile, nota come 24-R-pseudoginsenoside (6).

I ginsenosidi sono suddivisi in due gruppi defini-ti protopanaxadioli (PPD) e protopanaxatrioli (PPT)in base al gruppo di zucchero legato in C6. Fitochimi-camente le specie Panax possono essere distinte infunzione al rapporto tra i ginsenosidi (7). Il Panax gin-seng è più ricco di ginsenosidi PPD, mentre PanaxQuinquefolius presenta una maggior preponderanza diPPT. Ulteriori differenziazioni si verificano a caricodel rapporto tra i vari ginsenosidi, Rb1/Rg1 eRb1/Rb2 appare maggiore in Panax Quinquefolius (8).I ginsenosidi più comunemente riscontrati in P. quin-quefolius sono Rb1 e Re (9).

I ginsenosidi vengono classificati in base alla de-crescente polarità, indice di idrosolubilità; general-mente il gruppo PPT presenta una maggior polaritàdovuta al gruppo idrossilico aggiuntivo (ad es. Re),mentre il gruppo PPD che risulta essere meno polareviene indicato con le prime lettere dell’alfabeto comead esempio Rb.

Il rapporto dei ginsenosidi può comunque esseresuscettibile di variazioni anche come conseguenza ditemperature elevate. Coltivazioni di Panax Quinquefo-lius esposte ad alte temperature hanno mostrato unminor accumulo di biomassa ed uno sviluppo di radi-ci più piccole con conseguente riduzione del tenore to-tale dei ginsenosidi (mantenendo comunque inaltera-to il rapporto) rispetto alle coltivazioni avvenute atemperature di 5° C (10).

I rapporti tra i ginsenosidi non sono influenzatidalla forma della radice o dalla sua sezione al momen-to del raccolto, anche se la fibra della radice presentaconcentrazioni superiori tranne che di Rb1 (11). Altrifattori che possono agire come fattori predittivi dellaFigura 1. Panax Quinquefolius, American Ginseng

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 4

5Ginseng Americano (Panax quinquefolius) dalla farmacologia all’applicazione clinica

concentrazione dei ginsenosidi sono l’età e la fase(“stage”) di sviluppo della pianta, il grado di illumina-zione ed il pH del terreno (12), mentre sembrerebbeesistere differenza fra gli stati di coltivazione artificia-le, semi-artificiale e quello “ wild ”.

Con una certa sorpresa, J.-T. Xie et al (13) ha ri-velato che nel Panax QuinquefoliusWisconsin le fogliecontengono livelli molto più elevati di ginsenosidi(15,3%) rispetto alle bacche (10,8%) e la radice(5,5%), e il rapporto dei componenti nella stessa fogliaè diverso, con concentrazioni particolarmente elevatedi Rd e Re.

Elementi di farmacocinetica

Ci sono pochi dati sulla farmacocinetica di PanaxQuinquefolius e quelli disponibili sono basati sulla bio-disponibilità dei ginsenosidi (14).

I dati a disposizione pubblicati sono riferiti allafarmacocinetica dei ginsenosidi; questi hanno mostra-to possedere una bassa disponibilità nella loro formanativa; la loro attività farmacologica è conseguente adun effetto di primo passaggio entero-epatico che por-terebbe alla formazione di metaboliti, nella realtà piùpotenti dei ginsenosidi da cui derivano; in parole po-vere i ginsenosidi sarebbero dei pro-farmaci (15).

Figura 2. Struttura chimica del ginsenoside – La sostituzione nelle posizioni R1, R2 e R3 portano alla formazione di ginsenosididiversi.

Compound R1 R2 R3 m/z m/z of majorfragments

Protopanaxadiol-typeGinsenoside G-Rb1 -O-Glc2-1Glc -H -O-Glc6_1Glc 1131 789, 365

G-Rb2 -O-Glc2-1Glc -H -O-Glc6_1Arap 1101 789,335G-Re -O-Glc2-1Glc -H -O-Glc6_1Araf 1101 789, 335G-Rd -O-Glc2-1Glc -H -O-Glc 969 789

20(S)-protopanaxadiol -OH -H -OH 461 443, 425, 407

Protopanaxatriol-typeGinsenoside G-Re -OH -O-Glc2-1Rha -O-Glc 969 789

G-Rg1 -OH -O-Glc -O-Glc 823 643G-Rg2 -OH -O-Glc-Rha -OH 807 349G-Rf -OH -O-Glc2-1Glc -OH 823 365G-Rh1* -OH -O-Glc -OH 661 203G-F1* -OH -OH -O-Glc 661 203

20(S)-protopa naxatriol -OH -OH -OH 477 459, 441, 423

GIc, -D-glucopy ranosyl; Arap, _-L-arabinopy ranosyl; Arafp, _-L-ar abinof ur anosyl; Rha, _-L-rhamnopy ranosyl

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 5

6 F. Scaglione

Le saponine del Ginseng vengono rapidamentedegradate ad opera dei succhi gastrici; ad esempio iginsenosidi Rb1, Rg1 e Re perdono parte della por-zione zuccherina in ambiente acido (16) e vengonotrasformati nel ginsenoside Rg3, come dimostrato av-venire in ambiente leggermente acido (17).

Il metabolita Rg3 come conseguenza dell’attaccodella flora batterica intestinale, si trasforma in Rh2,forma dotata di spiccata citotossicità verso le celluletumorali e l’Heliobacter Pylori in vitro.

Nel Panax Quinquefolius il ginsenoside Rb1 èpresente in due forme in rapporti uguali: forma acida,(malonil Rb1), e forma neutra (18).

La forma acida può essere convertita in formaneutra in ambiente gastrico e una ulteriore biotrasfor-mazione nel lume intestinale ad opera della flora bat-terica anaerobia, origina il ginsenoside Rd dotato dimaggior polarità ed attività (19).

La rimozione di altri zuccheri, da parte della flo-ra intestinale, porta alla formazione di un compostodenominato IBM (Batterio Metabolico Intestinale),

chiamato anche composto K, che a sua volta può esse-re assorbito dalla parete intestinale e reso disponibileper il riversamento nel sangue (18).

Anche i ginsenosidi Rb2, Rc, Rd hanno un desti-no sovrapponibile.

I metaboliti trasformati presentano una maggiorinfluenza nei confronti del citocromo P450 rispetto lesaponine di origine (20).

Questi studi forniscono l’ulteriore prova che iginsenosidi possono essere considerati alla stregua di“pro farmaci ” che possono trasformarsi in principi piùattivi dopo una trasformazione ad opera degli acidi ga-strici e dei batteri intestinali (15).

Altri componenti

Il Panax Quinquefolius contiene anche poliaceti-leni, piccole molecole di lipidi solubili, di solito scar-samente presenti nelle piante. I composti maggior-mente presenti nel Panax Quinquefolius sono gli alcolifalcarinolo e panaxadiolo (21).

Numerosi polisaccaridi sia oligosaccaridi che mono-saccaridi sono stati estratti dal Panax Quinquefolius (22).

Oltre alle saponine il Panax Quinquefolius contie-ne composti fenolici, amminoacidi, flavonoidi, oli vo-latili, vitamine e minerali (12, 14, 23).

Farmacologia dei Ginsenosidi

Come precedentemente enunciato, i singoli gin-senosidi determinano differenti effetti farmacologici;

Tabella 1. Classificazione dei ginsenosidi nelle diverse specie di Panax (Leung & Wong, 2010)

Gruppo PPD Gruppo PPT Altri(Protopanaxadiolo) (Protopanaxatriolo)

Rb1, Rb2, Rb3 Re F11 ocotilo saponina (presente solo nelP. quinquefolius)

Rc Rf (solo P. Ginseng) Saponine oleaniche

Rd Rg1, Rg2 Quinquenosidi

Rg3 Rh1

Rh2

Rs1

Tabella 2. Principali ginsenosidi e rapporti fra essi nel PanaxQuinquefolius

Rapporto Ginsenosidi Panax Quinquefolius

Rb1

Rg1

Rb1 / Rg1 > 1

Re

F11 ocotilo saponina – 24R-pseudoginsenoside

Rf / F11 (rapporto) = 0.1

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 6

7Ginseng Americano (Panax quinquefolius) dalla farmacologia all’applicazione clinica

ciò ha determinato l’interesse sui loro contenuti e suirapporti fra le loro varie frazioni.

A titolo esemplificativo si evidenzia che i ginse-nosidi più rappresentativi, come i ginsenosidi Rb1 eRg1, sono caratterizzanti rispettivamente il PanaxQuinquefolius ed il Panax Ginseng.

Come effetto farmacologico, il ginsenoside Rb1tende ad avere un’attività debolmente ansiolitica ed

inibente l’angiogenesi (attività “yin”), mentre il tipoRg1 presenta un’azione leggermente eccitatoria ma fa-vorente l’angiogenesi (attività “yang”) (24, 25).

Effetti sulla glicemia e sul metabolismo

Numerosi studi indicano che Panax Quinquefoliusriduce la glicemia post-prandiale tanto nei pazienti

Figura 3. Metabolismo farmacodinamico in funzione degli ambienti fisiologici nell’uomo (verso il composto “K”)

G-Rg1

R1= -HR2= -O-GlcR3= -O-Glc

G-Re

R1= -HR2= -O-Glc-RhaR3= -O-Glc

G-Rh1

R1= -HR2= -O-GlcR3= -OH

G-Rg2

R1= -HR2= -O-Glc-RhaR3= -OH

G-F1

R1= -HR2= -OHR3= -O-Glc

G-Rh1

R1= -HR2= -O-GlcR3= -OH

-Rha

-Glc

a) b) c)

Stom

ach

Intestine

G-Rg1

-Glc

+ +hydrated G-Rh1 hydrated G-Rg2

G-F1

R1= -HR2= -OHR3= -O-Glc

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 7

8 F. Scaglione

diabetici quanto in quelli non diabetici già a dosaggipari a 1 grammo. Questo suggerisce un possibile ruo-lo di integratore nella terapia ipoglicemizzante prece-dentemente impostata (26-28).

Tuttavia non sempre tale evidenza è stata confer-mata, inquanto i dosaggi utilizzati erano molto diffe-renti e spesso non era noto il titolo in ginsenosidi to-tali né il rapporto Rb/Rg.

È comunque importante tenere in considerazionetale potenziale attività nei soggetti in trattamento concomposti ipoglicemizzanti, per evitare od almeno potereinterpretare possibili interazioni che devono suggerire lareimpostazione della terapia ipoglicemizzante.

Effetti cardiovascolari

Studi preliminari su ratti trattati con PanaxQuinquefolius hanno dimostrato un potenziale effettocardioprotettivo, anti-ischemico, antiossidante, conblocco dei canali del calcio e moderato effetto antiag-gregante piastrinico (8).

Effetti sulla memoria e sulla capacità cognitiva

Al contrario della accertata azione stimolante ilsistema nervoso centrale mostrata dal Panax Ginseng,il Panax Quinquefolius mostra un effetto calmante (8).

Numerose evidenze dimostrerebbero come le di-verse specie di Ginseng ed il loro rapporto in ginseno-sidi esercitino molteplici attività a carico del sistemanervoso centrale grazie alla particolare affinità con de-terminati recettori (8) e una specifica influenza verso ineuroni dell’ippocampo (29, 30).

Gli studi sugli animali dimostrano un sostegnocognitivo ed una attività neuro protettiva ad opera diPanax Quinquefolius, specificatamente ad opera deiginsenosidi Rb1 e Rg1, probabilmente attraverso di-versi meccanismi (30, 31).

Rb1 facilita il rilascio dell’acetilcolina dall’ippo-campo ed aumenta la presenza di colina nelle termi-nazioni nervose (30). Inoltre, Rb1 ed in misura mino-re Rg1, hanno dimostrato poter allungare il tempo disopravvivenza dei neuroni dopaminergici esposti allaazione di una neurotossina selettiva (32).

C’è una particolare attenzione all’uso di prodottia base di ginseng per la prevenzione ed il trattamento

di malattie cerebrali degenerative come il morbo diParkinson e l’ Alzheimer (14, 29, 33).

Effetti sui tumori

Negli scorsi anni si è verificato un certo interesse,specialmente nei confronti di Panax Ginseng, per la ridu-zione degli effetti collaterali della radio-chemioterapiaantitumorale, specialmente nella fase adiuvante, sfruttan-done le qualità adattogene (14). Negli ultimi tempi, nu-merosi ricercatori hanno posto la loro attenzione ancheverso Panax Quinquefolius studiandone le qualità di pre-venzione dei tumori e di sostegno nei pazienti in tratta-mento antiblastico.

Qi et al. nel 2010 ha indagato la relazione potenzia-le tra la struttura dei ginsenosidi di Panax Quinquefoliusidentificando un numero di possibili meccanismi di pre-venzione dello sviluppo tumorale quali la modificazionedel ciclo cellulare, l’induzione dell’apoptosi, l’inibizionedell’angiogenesi e l’attività antiinfiammatoria.

Nel 2010 la Mayo Clinic, del gruppo statunitenseNCCTG, ha pubblicato uno studio pilota in doppio cie-co con 290 pazienti valutabili ed affetti da “Fatigue can-cer related” dovuta alla presenza di neoplasie ed/od al suotrattamento, riceventi diverse dosi di PanaxQuinquefoliusWisconsin con contenuto accertato di ginsenosidi al 5%,per un periodo di otto settimane. I gruppi trattati con idosaggi maggiori 1 o 2 grammi al 5% di ginsenosidi to-tali al giorno, presentavano una diminuzione significativadella sintomatologia, opportunamente valutata con scaleinternazionalmente validate, rispetto i dosaggi minori(750 mg. die) ed il placebo (34).

La pubblicazione che preannunciava una ulteriorestudio di fase III, i cui dati sono stati presentati all’ASCO2012 (American Society Clinical Oncology), hanno per-messo di dimostrare la significativa efficacia del PanaxQuinquefolius standardizzato in ginsenosidi, sovrapponi-bile in entrambi gli studi effettuati dallo stesso gruppo.Tale significatività, oltre ad aprire le porte a una terapiadi supporto nel trattamento di una sindrome “orfana” inpazienti particolarmente fragili, pone le basi anche per iltrattamento di sindromi simili (Chronic Fatigue Syndro-me) e correlabili alla copresenza di malattie note per lostato di prostrazione fisico-psichica avvertita damolti pa-zienti (alcune malattie endocrine, senescenza, sindromiginecologiche della menopausa, etc…).

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 8

9Ginseng Americano (Panax quinquefolius) dalla farmacologia all’applicazione clinica

Conclusioni

Il Ginseng (ginseng deriva dalla parola cinese“rensheng” che significa uomo), è una radice da tempoutilizzata nella medicina tradizionale cinese e spessoviene proposto, in formulazioni non ben definite edincerti dosaggi, senza titolazione né indicazione certadel contenuto di principi attivi. L’efficacia adattogenadel Ginseng è nota da secoli e spesso enfatizzata, madeve essere rivalutata soprattutto alla luce dei risultaticonseguiti utilizzando formulazioni standardizzate nelcontenuto di ginsenosidi che sono state clinicamentetestate utilizzando moderni modelli di studio e rigoro-si trials clinici.

Il Panax Quinquefolius alla luce di importanti stu-di controllati, può trovare una collocazione in aree te-rapeutiche attualmente prive di chiare ed univoche in-dicazioni, purché sotto il controllo medico, in quantodotato di provata attività farmacologica.

Per un suo corretto utilizzo clinico, è necessariorispettare un approccio scientifico indirizzato a deter-minare correttamente i componenti attivi (ginsenosi-di) in quantità e qualità in rapporto alla risposta tera-peutica investigata (33).

In questo senso, un fondamentale passo in avan-ti, è stato compiuto in occasione degli studi di fase IIe di fase III del North Central Cancer TreatmentGroup (ASCO 2012) avente come gruppo di riferi-mento il Dipartimento di Oncologia della Mayo Cli-nic*, nel trattamento della fatigue oncologica, a sup-porto quindi dei trattamenti necessari per le patologietumorali che, per quanto efficaci, sono spesso concau-sa di eventi inattesi ed indesiderati quali la fatica.

Il Panax Quinquefolius può quindi essere conside-rato un prodotto sicuramente attivo ed interessanteper il management della fatigue nel paziente oncologi-co, visti i dati a suo corredo.

L’ottimale profilo di tollerabilità e la pressochéassenza di effetti collaterali importanti fanno del Gin-seng Americano (Panax Quinquefolius) un presidio si-curo ed efficace per il trattamento della fatica, in ge-nerale (sia essa legata ad episodi con temporalità limi-tata ma condizionanti la qualità della vita) ed in parti-colare di quella che accompagna i pazienti con patolo-

gia oncologica e che li porta a denunciare in mododrammatico questo sintomo al medico curante.

Le prospettive future possono riguardare gli ef-fetti a lungo termine dell’utilizzo del Panax Quin-quefolius a contenuto controllato in ginsenosidi. Saràimportante attuare una corretta individuazione deisetting di pazienti e di popolazione che maggiormen-te possono beneficiare del trattamento a base di Gin-seng Americano. Interessante campo di studio sarà si-curamente il trattamento della fatica in senso lato (in-tesa come indicazione di affaticamento, sicuramente acarattere temporaneo ma che si presenta per periodiprolungati come in gravidanza, nel surmenage scola-stico, nel superlavoro etc.) e per la terapia della sin-drome da fatica cronica (CFS) indipendentementedalla eventuale comorbilità che la possa accompagna-re ma tipica di alcuni soggetti (donne in menopausa,senescenza etc).

Bibliografia

1. Taylor DA. Ginseng, the Divine Root. Chapel Hill, NC:Algonquin Books of Chapel Hill. (2006).

2. Elliot DB. An Underground Botany and Forager’s Guide.CT: 1976; Chatham Press

3. Case MA, Flinn KM, Jancaitis J, Alley A, Paxton A. De-clining abundance of American ginseng (Panax Quinque-folius L.) documented by herbarium specimens. BiologicalConservation 2007; 134 (1): 22-30

4. Foster S, Johnson RL. Desk reference to nature’s medicine.2006; Washington D.C.: National Geographic.

5. Chen JK, Chen TT. Chinese medical herbology and pharma-cology. City of Industry, Ca: Art of Medicine Press. 2004.

6. Leung K,Wong A. Pharmacology of ginsenosides: a literaturereview. Chinese Medicine 2004; 5: 1-7.

7. Hall T, Lu Z, Yat PN, Fitzloff JF, Arnason JT, Awang DVC,FongHHS,BlumenthalM.Ginseng evaluation program.Part1: Standardized Phase. Herbalgram 2001; 52: 27-47.

8. Yuan CS,Wang CZ,Wicks SM,Qi LW.Chemical and phar-macological studies of saponins with a focus on American gin-seng. Journal of ginseng research 2010; 34 (3): 160-7.

9. Assinewe VA, Amason JT, Aubry A, Mullin J, Lemaire I.Extractable polysaccharides of Panax Quinquefolius L.(North American ginseng) root stimulate TNFalpha pro-duction by alveolar macrophages. Phytomedicine 2002; 9(5): 398-404.

10. JochumGM,Mudge KWM,Thomas RB. Elevated tempera-tures increase leaf senescence and root secondary metaboliteconcentrations in the understory herb Panax Quinquefolius(Araliaceae). Am. J. Bot. 2007; 94 (5): 819-26.

*Minnesota University

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 9

10 F. Scaglione

11. Roy R, Grohs R, Reeleder R. A method for the classifica-tion by shape of dried roots of ginseng (Panax QuinquefoliusL.) Canadian Journal of Plant Science 2003; 83: 955-8.

12. Schlag EM. Genetic diversity and phytochemistry of Mary-land-grownamerican ginseng (Panax QuinquefoliusL.). MSThesis, College Park: University of Maryland. 2004.

13. Xie JT, Mehendale SR,Wang A, Han AH,Wu JA, Osins-ki J, Yuan CS. American ginseng leaf: ginsenoside analysisand hypoglycemic activity. Pharmacological Research: TheOfficial Journal of the Italian Pharmacological Society2004; 49 (2): 113-7.

14. Jia L, Zhao Y, Liang XJ. Current evaluation of the millen-nium phytomedicine- ginseng (II): Collected chemical en-tities, modern pharmacology, and clinical applications em-anated from traditional Chinese medicine. Current Medic-inal Chemistry 2009: 16 (22): 2924-42.

15. Bae EA, Han MJ, Kim EJ, Kim DH. Transformation ofginseng saponins to ginsenoside rh2 by acids and humanintestinal bacteria and biological activities of their transfor-mants.” Archives of Pharmacal Research 2004; 27: 61-7.

16. Han B, Park M, Han Y, Woo L, Sankawa U, Yahara S,Tanaka O. Degradation of Ginseng Saponins under MildAcidic Conditions. Planta Medica 1982; 44: 146-9.

17. Bae EA,HanMJ,ChooMK,Park SY,KimDH.Metabolismof 20(S)- and 20(R)-Ginsenoside Rg3 by Human IntestinalBacteria and Its Relation to in Vitro Biological Activities. Bi-ological & Pharmaceutical Bulletin 2002; 25 (1): 58.

18. Awang DVC. The Neglected Ginsenosides of NorthAmerican Ginseng (Panax Quinquefolius L.). J. Herbs,Spices & Medicinal Plants 2000; 7 (2): 103.

19. Kim MK, Lee JW, Lee KY. Microbial conversion of majorginsenoside Rb1 to pharmaceutically active minor ginseno-side. J Microbiol 2005: 43 (5): 456-62.

20. Liu Y, Zhang JW, Li W,Ma H, Sun J, Deng MC, Yang L.Ginsenoside metabolites, rather than naturally occurringginsenosides, lead to inhibition of human cytochrome P450enzymes. Toxicological Sciences 2006; 91 (2): 356 -64.

21. Christensen LP, Jensen M, Kidmose U. Simultaneous De-termination of Ginsenosides and Polyacetylenes in Ameri-can Ginseng Root (Panax quinquefolius L.) by High-Per-formance Liquid Chromatography. Journal of Agriculturaland Food Chemistry 2006; 54 (24): 8995-9003.

22. Assinewe VA, Amason JT, Aubry A,Mullin J, Lemaire I. Ex-tractable polysaccharides of Panax Quinquefolius L. (NorthAmerican ginseng) root stimulate TNFalpha production byalveolar macrophages. Phytomedicine 2002; 9 (5): 398-404.

23. Qi LW,Wang CZ, Yuan CS. Isolation and analysis of gin-seng: advances and challenges. Natural product reports2011; 28 (3): 467-95.

24. Harkey MR, Henderson GL, Gershwin ME, Stern JS,Hackman RM. Variability in commercial ginseng products:an analysis of 25 preparations. The American Journal of

Clinical Nutrition 2011; 73 (6): 1101-6.25. Sengupta S, Toh SA, Sellers LA, Skepper JN, Koolwijk P,

Leung HW, Yeung HW,Wong RNS, Sasisekharan R, FanTPD. Modulating Angiogenesis: The Yin and the Yang inGinseng. Circulation 2004; 110 (10): 1219-25.

26. Vuksan V, Stavro MP, Sievenpiper JL, Beljan-ZdravkovicU, Leiter LA, Josse RG, Xu Z. Similar postprandialglycemic reductions with escalation of dose and administra-tion time of American ginseng in type 2 diabetes. DiabetesCare 2000; 23: 1221-6.

27. Vuksan V, Stavro MP, Sievenpiper JL, Koo VYY,Wong E,Beljan-Zdravkovic U, Francis T, Jenkins AL, Leiter LA,Josse RG, Xu Z. American Ginseng Improves Glycemia inIndividuals with Normal Glucose Tolerance: Effect of Doseand Time Escalation. Journal of the American College ofNutrition 2000; 19 (6): 738 -44.

28. Vuksan V, Sievenpiper JL, Wong J, Xu Z, Beljan-Zdravkovic U, Arnason JT, Assinewe V, Francis T. Ameri-can ginseng (Panax Quinquefolius L.) attenuates postpran-dial glycemia in a time-dependent but not dose-dependentmanner in healthy individuals. The American Journal ofClinical Nutrition 2001; 73 (4): 753-8.

29. RauschWD,Liu S,Gille G,Radad K.Neuroprotective effectsof ginsenosides. Acta Neurobiol Exp 2006; 66: 69-375.

30. Benishin CG, Lee R,Wang LCH, Liu H J. Effects of Gin-senoside Rbi on Central Cholinergic Metabolism. Pharma-cology 1991; 42 (4): 223-9.

31. Rudakewich M, Ba F, Benishin CG. Neurotrophic andNeuroprotective Actions of Ginsenosides Rb1 and Rg1.Planta Medica 2001; 67 (6): 533-7.

32. RadadK,Gille G,Moldzio R,SaitoH, Ishige K,RauschWD.Ginsenosides Rb1 and Rg1 effects on survival and neuritegrowth of MPP + -affected mesencephalic dopaminergic cells.Journal of Neural Transmission 2004; 111 (1): 37-45.

33. Radad K, Gille G, Liu L, Rausch WD. Use of Ginseng inMedicine With Emphasis on Neurodegenerative Disorders.Journal of Pharmacological Sciences 2006; 100 (3): 175-86.

34. Barton DL, Soori GS, Bauer BA, Sloan JA, Johnson PA,Figueras C,Duane S,Mattar B, Liu H,Atherton PJ, Chris-tensen B, Loprinzi CL. Pilot study of Panax Quinquefolius(American ginseng) to improve cancer-related fatigue: arandomized, double-blind, dose-finding evaluation: NC-CTG trial N03CA. Supportive Care in Cancer 2009; 18(2), 179-87.

Correspondence: Prof. Francesco ScaglioneDipartimento di Biotecnologie Mediche eMedicinaTraslazionaleVia Vanvitelli 3220129 MilanoE-mail: [email protected]

01-Scaglione:02-borderi 3-09-2012 15:52 Pagina 10

EDITOR IN CHIEFMaurizio Vanelli - Parma, Italy

DEPUTY EDITORSLoris Borghi - Parma, ItalyMarco Vitale - Parma, Italy

HONORARY EDITORSCarlo Chezzi - Parma, ItalyRoberto Delsignore - Parma, ItalyAlmerico Novarini - Parma, ItalyGiacomo Rizzolatti - Parma, Italy

ACTA BIO MEDICAOFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

free on- l ine : www.actab iomedica . i t

A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

Fernando Arevalo - Caracas, VenezuelaJudy Aschner - Nashville, TN, USAMichael Aschner - Nashville, TN, USAFranco Aversa - Parma, ItalyAlberto Bacchi Modena - Parma, ItalySalvatore Bacciu - Parma, ItalyCesare Beghi - Parma, ItalySergio Bernasconi - Parma, ItalyStefano Bettati - Parma, ItalyCorrado Betterle - Padova, ItalySaverio Bettuzzi - Parma, ItalyMauro Bonanini - Parma, ItalyAntonio Bonati - Parma, ItalyAntonio Bonetti - Parma, ItalyLoris Borghi - Parma, ItalyDavid A. Bushinsky - Rochester, NY, USAOvidio Bussolati - Parma, ItalyCarlo Buzio - Parma, ItalyArdeville Cabassi - Parma, ItalyPaolo Caffarra - Parma, ItalyAnthony Capone Jr. - Detroit, MI, USAFrancesco Ceccarelli - Parma, ItalyGian Paolo Ceda - Parma, ItalyFranco Chiarelli - Chieti, ItalyMarco Colonna - St. Louis, MO, USAPaolo Coruzzi - Parma, ItalyLucio Guido Maria Costa - Parma, Italy

Cosimo Costantino - Parma, ItalyMassimo De Filippo - Parma, ItalyFilippo De Luca - Messina, ItalyGiuseppe Fabrizi - Parma, ItalyGuido Fanelli - Parma, ItalyVittorio Gallese - Parma, ItalyLivio Garattini - Milano, ItalyMario J. Garcia - New York, NY, USADominique Gendrel - Paris, FranceGeoffrey L. Greene - Chicago, IL, USADonald J. Hagler - Rochester, MINN, USARick Hippakka - Chicago, IL, USAAndrew R. Hoffman - Stanford, CA, USAJoachim Klosterkoetter - Colonia, GermanyIngrid Kreissig - Heidelberg, GermanyRonald M. Lechan - Boston, MA, USAAnnarosa Leri - Harvard, Boston, MA, USANicola Longo - Salt Lake City, UT, USAWanyun Ma - Beijing, ChinaMarcello Giuseppe Maggio - Parma, ItalyNorman Maitland - York, United KingdomGian Camillo Manzoni - Parma, ItalyEmilio Marangio - Parma, ItalyJames A. McCubrey - Greenville, NC, USATiziana Meschi - Parma, ItalyMark Molitch - Chicago, IL, USAAntonio Mutti - Parma, Italy

Giuseppe Nuzzi - Parma, ItalyJose Luis Navia - Cleveland, OH, USADonald Orlic - Bethesda, MD, USAMarc S. Penn - Cleveland, OH, USASilvia Pizzi - Parma, ItalyFederico Quaini - Parma, ItalyStephen M. Rao - Cleveland, OH, USALuigi Roncoroni - Parma, ItalyShaukat Sadikot - Mumbai, IndiaSimone Cherchi Sanna - New York, NY, USALeopoldo Sarli - Parma, ItalyMario Savi - Parma, ItalyRobert S. Schwartz - Denver, Colorado, USAAnthony Seaton - Edinburgh,

United KingdomMario Sianesi - Parma, ItalyCarlo Signorelli - Parma, ItalyNino Stocchetti - Milano, ItalyMario Strazzabosco - New Haven, CT, USAMaria Luisa Tanzi - Parma, ItalyRoberto Toni - Parma, ItalyFrederik H. Van Der Veen - Maastricht,

The NetherlandsVincenzo Violi - Parma, ItalyPietro Vitali - Parma, ItalyRichard Wallensten - Solna, SwedenIvana Zavaroni - Parma, Italy

EDITORIAL BOARD

LINGUISTIC ADVISOR EDITORIAL OFFICEMANAGER PUBLISHERRossana Di Marzio Anna Scotti Alessandro Corrà Mattioli 1885 srl Casa EditriceParma, Italy Mattioli 1885 srl - Casa Editrice Società di Medicina e Strada di Lodesana, 649/sx, Loc. Vaio

Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Scienze Naturali 43036 Fidenza (PR), Italy43036 Fidenza (PR), Italy Via Gramsci, 12 - Parma, Italy Tel. ++39 0524 530383Tel. ++39 0524 530383 Tel./Fax ++39 0521 033027 Fax ++39 0524 82537Fax ++39 0524 82537 E-mail: [email protected]@actabiomedica.it

EU QUI NAX

EUQUINAX® è un prodotto contenente 500 mg di Ginseng Americano (Panax Quinquefolius)

®

00-cop estratto:00-Cop Quad II-2011 3-09-2012 15:52 Pagina 2

EU QUI NAX®

Vol. 83 - Quaderno 2-2012ISSN 0392 - 4203

PUBLISHED FOUR-MONTHLY BY MATTIOLI 1885

A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

POSTEITALIANES.P.A.-SP

ED.INA.P.-

D.L.353/2003(CONVINL.27/02/2004N.46)

ART.1,

COMMA1,DCBPA

RMA

-FINITODISTAMPARENELSE

TTEMBRE2012

ACTA BIO MEDICA

Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase

Ginseng Americano(Panax Quinquefolius)dalla farmacologiaall’applicazione clinica

Now free on-linewww.actabiomedica.it

OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

Q U A D E R N O

00-cop estratto:00-Cop Quad II-2011 3-09-2012 15:52 Pagina 1