Audizione Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati 27 novembre 2013

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Un numero sempre maggiore di operatori sanitari sta cercando di imparare dagli incidenti aerei, o più precisamente da quello che le compagnie aeree stanno facendo per aumentare la sicurezza. Negli ultimi cinque anni, molti importanti ospedali hanno assunto piloti professionisti per l’addestramento delle loro risorse, su come applicare i principi della sicurezza aerea, l’utilizzo delle checklist, briefing tra i membri dello staff: Seppure con una buona dose di scetticismo di questi ultimi, perplessi dal parallelismo tra due Mondi così diversi tra loro. Una spinta in questo senso c’è stata da un rapporto presentato nel 1999 dall’Institute of Medicine of the National Academies, dal titolo “To err is human”, che ha stimato che ben 98.000 pazienti ogni anno muoiono per errori medici prevenibili, e una più recente pubblicità di un arto amputato per errore, da questo punto molti provider stanno raddoppiando gli sforzi per migliorare la sicurezza del paziente. “Siamo al punto, dove l’aviazione era 30 anni fa, quando una serie di errori fatali portò al cambiamento”, ha detto il Dott. Stephen B. Smith, direttore del Medical Centre di Omaha in Nebraska. E’ ben noto che come negli incidenti aerei, la maggior parte degli eventi avversi è causata da errore umano, in particolare dovuti a una mancanza di comunicazione, di una leadership idonea e di un processo decisionale consono. Con l'intento costruttivo di sollecitare un dibattito il più ampio e contributivo possibile, seguono alcune note di criticità o elementi di potenziale miglioramento che sono state oggetto di attenzione all'interno di ISOB. ASPETTO NORMATIVO E REGOLAMENTARE La sovrapposizione di elementi d’indirizzo e regolamentari nelle gerarchie normative internazionali, nazionali e regionali, intersecata dalle indicazioni prodotte dalle numerosissime comunità scientifiche, sia pure idealmente coerenti, ma a volte non decisamente, rende difficile un’attestazione progressiva e radicata nelle realtà territoriali dell'applicazione di politiche, procedure e pratiche volte al miglioramento della sicurezza del paziente. ASPETTO ANALITICO Uno dei temi fondamentali nella gestione del rischio è la performance analitica, volta a consentire al sistema di capire cosa realmente accade e come evitare che si ripeta. I sistemi di raccolta dati, disseminazione delle informazioni e analisi sono fondamentali nel Risk Management. La standardizzazione e gestione centralizzata della raccolta dati per i soli eventi sentinella è a nostro parere insufficiente a

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Un   numero   sempre   maggiore   di   operatori   sanitari   sta   cercando   di   imparare   dagli   incidenti   aerei,   o   più  precisamente  da  quello   che   le   compagnie  aeree   stanno   facendo  per   aumentare   la   sicurezza.  Negli   ultimi  cinque   anni,  molti   importanti   ospedali   hanno   assunto  piloti   professionisti   per   l’addestramento  delle   loro  risorse,  su  come  applicare  i  principi  della  sicurezza  aerea,  l’utilizzo  delle  checklist,  briefing  tra  i  membri  dello  staff:  Seppure  con  una  buona  dose  di  scetticismo  di  questi  ultimi,  perplessi  dal  parallelismo  tra  due  Mondi  così  diversi  tra  loro.  

Una  spinta   in  questo  senso  c’è  stata  da  un  rapporto  presentato  nel  1999  dall’Institute  of  Medicine  of  the  National   Academies,   dal   titolo   “To   err   is   human”,   che   ha   stimato   che   ben   98.000   pazienti   ogni   anno  muoiono   per   errori   medici   prevenibili,   e   una   più   recente   pubblicità   di   un   arto   amputato   per   errore,   da  questo  punto  molti  provider  stanno  raddoppiando  gli  sforzi  per  migliorare  la  sicurezza  del  paziente.  

“Siamo  al  punto,  dove  l’aviazione  era  30  anni  fa,  quando  una  serie  di  errori  fatali  portò  al  cambiamento”,  ha  detto  il  Dott.  Stephen  B.  Smith,  direttore  del  Medical  Centre  di  Omaha  in  Nebraska.  

E’  ben  noto  che  come  negli  incidenti  aerei,  la  maggior  parte  degli  eventi  avversi  è  causata  da  errore  umano,  in  particolare  dovuti  a  una  mancanza  di  comunicazione,  di  una  leadership  idonea  e  di  un  processo  decisionale  consono.  

Con  l'intento  costruttivo  di  sollecitare  un  dibattito  il  più  ampio  e  contributivo  possibile,  seguono  alcune  note  di  criticità  o  elementi  di  potenziale  miglioramento  che  sono  state  oggetto  di  attenzione  all'interno  di  ISOB.  

 

ASPETTO  NORMATIVO  E  REGOLAMENTARE    

La   sovrapposizione   di   elementi   d’indirizzo   e   regolamentari   nelle   gerarchie   normative   internazionali,  nazionali  e   regionali,   intersecata  dalle   indicazioni  prodotte  dalle  numerosissime  comunità  scientifiche,   sia  pure   idealmente   coerenti,   ma   a   volte   non   decisamente,   rende   difficile   un’attestazione   progressiva   e  radicata  nelle   realtà   territoriali  dell'applicazione  di  politiche,  procedure  e  pratiche  volte  al  miglioramento  della  sicurezza  del  paziente.  

 

ASPETTO  ANALITICO    

Uno   dei   temi   fondamentali   nella   gestione   del   rischio   è   la   performance   analitica,   volta   a   consentire   al  sistema   di   capire   cosa   realmente   accade   e   come   evitare   che   si   ripeta.   I   sistemi   di   raccolta   dati,  disseminazione  delle  informazioni  e  analisi  sono  fondamentali  nel  Risk  Management.  La  standardizzazione  e   gestione   centralizzata   della   raccolta   dati   per   i   soli   eventi   sentinella   è   a   nostro   parere   insufficiente   a  

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garantire  quella  capacità  di  anticipare  e  correggere  fenomenologie  di  minaccia  e  rischio  per  la  sicurezza  del  paziente.    

È'   dunque   auspicabile   un’attività   d’indirizzo   e   standardizzazione   della   raccolta   dati   nelle   fenomenologie  evento   avverso,   evento   e   near  miss,   allo   scopo  di   creare  una  banca  dati   nazionale,   indispensabile   per   le  attività  di  analisi  proattiva.  

 

ASPETTO  CULTURALE    

Quest’aspetto   è   naturalmente   il   più   complesso   da   analizzare   per   l’ovvia   difficoltà   di   enucleare  argomentazioni  di  valore  scientifico.  Le  osservazioni  si  basano  su  elementi  di  similitudine  con  l'evoluzione  culturale   nel   campo   aeronautico   e   su   sillogismi   derivanti   da   osservazioni   di   comportamenti  manageriali,  organizzativi  e  delle  varie  comunità  professionali.    

• In  generale,  siamo  ancora  lontani  dall'applicazione  della  cosiddetta  Just  Culture,  di  quella  cultura  cioè  che   non   penalizza   anzi,   incentiva   la   divulgazione   degli   errori   propri   e   della   propria   unità   di   lavoro.  Permane   una   diffidenza   generale   nel   riportare   gli   eventi   avversi   e   gli   errori,   in   parte   giustificata   da  preoccupazioni   di   natura   responsabilistico-­‐legale,   ma   molto   dovuta   alla   mancanza   di   politiche   di  supporto  da  parte  delle  alte  dirigenze.    

• Un  altro  elemento  degno  di  nota  è  nello  stile  dominante  delle  varie  funzioni  manageriali  nei  confronti  della  gestione  del   rischio.   I  concetti  di   'coinvolgimento'  e   'responsabilità'  verso   il   tema  della  sicurezza  del   paziente   non   hanno   subito   quello   sviluppo   culturale   che   aggrega   elementi   di   etica   e   di  convincimento   individuale   che   sono   meglio   racchiusi   nel   significato   delle   rispettive   traduzioni  anglosassoni   'Committment'  e   'Accountability'.  A  volte  si  ha   la  sensazione  che  si   ritenga  raggiunto  un  buon   livello   di   sicurezza   con   la   sola   attribuzione   della   responsabilità   al   Risk   Manager   il   quale,  evidentemente,  non  può  da  solo  esercitare  tutte  le  prerogative  e  le  attività  volte  al  raggiungimento  di  un  auspicato  livello  di  sicurezza  del  paziente.  Ancora,  si  tende  ad  attribuire  più  risorse  e  attenzione  alla  gestione  del  contenzioso  piuttosto  che  al  miglioramento  nelle  aree  del  rischio  clinico.    

• Spesso   le   attività   di   gestione   del   rischio   clinico   si   sovrappongono   a   quelle   del   sistema   di   qualità,  conferendo  un  senso  di  complessità  e  burocratizzazione  che  appesantisce  l'azione  di  miglioramento.  A  tale  proposito  vale  la  pena  di  auspicare  la  standardizzazione  di  configurazioni  organizzative  sul  tipo  dei  Safety  Management  System,  ove  sicurezza  e  qualità  sono  integrate  in  maniera  sinergica  e  funzionale.    

 

AVVENTO  DELLO  HUMAN  FACTOR  

Benché   lo   studio   e   l'applicazione   dei   concetti   di   Human   Factor   siano   oramai   riconosciuti   universalmente  come  fondamentali  nel  perseguimento  dell'eccellenza  nella  sicurezza  del  paziente,  spesso  le  organizzazioni  si   limitano   a   considerare   la   competenza   in   ambito   HF   come   un   fattore   ancillare   delle   professionalità,  subordinando  i  momenti  formativi  di  quest’ambito  a  troppe  limitazioni  di  tempo  e  risorse.  

È  auspicabile  un  assetto  normativo  stringente  sulla  formazione  iniziale  e  ricorrente  riguardo  a  questo  tema.  Certo   non   aiuta   la   totale   assenza   dello   studio   di   tale   materia   in   ambito   accademico   sia   di   base   che  specialistico.  In  questi  tempi  di  crisi  e  di  veloci  cambiamenti  si  rende  necessaria  una  riflessione  sulle  priorità  nel  perseguire  gli  efficientemente  e  i  risparmi  che  la  contingenza  chiede  anche  in  modo  radicale.  

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L'attenzione   alla   gestione  del   rischio   clinico   e   alla   sicurezza   del   paziente,   oltre   che  un  obiettivo   primario  soprattutto   per   ragioni   di   etica   e   di   rispetto   per   il   cittadino,   può   consentire   un   sostanziale   recupero   di  risorse  e  di  valore.