Acquiferi alluvionali della pianura...
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Acquiferi alluvionali della pianura padana
Paolo Severi
Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli – Regione Emilia - Romagna
La struttura geologica degli acquiferi padani
La Pianura Padana è una pianura alluvionale (costituita da sedimenti fluviali)
E’ compresa tra le Alpi e l’Appennino e si è formata a causa delle spinte tettoniche
tra le due catene montuose.
La pianura padana è una delle principali
aree produttive d’Italia e d’Europa.
Mar Tirreno
Mar
Adriatico
Pianura padana
Ferrara Pianura Emiliano-Romagnola
Appennino
settentrionale
Acquiferi (dolci) della pianura emiliano – romagnola
a – b : sedimenti alluvionali
parte alta del Qm : sedimenti costieri
stampati
finiti
Nella realizzazione del CARG abbiamo posto grande
attenzione allo studio geologico del sottosuolo.
la distribuzione tridimensionale dei depositi sepolti
la stratigrafia
Bologna Ravenna
Parma
Raccolta dati esistenti : la banca dati geognostica della pianura 54.500 punti:
16.000 stratigrafie di pozzi per acqua
7.500 carotaggi (di cui 375 fatti appositamente per verificare i dati raccolti)
31.000 prove penetrometriche ( di cui 2500 fatte appositamente)
sabbie
ghiaie
Limiti stratigrafici
2 KM
10
0 m
Piezometry level
Margine appenninico
pianura
pianura
appennino
Bologna
- la distribuzione tridimensionale dei depositi sepolti
- la stratigrafia
Studio dei dati attraverso Sezioni geologiche
Conoide Reno
Margine appenninico : Formazione delle Sabbie Gialle (IMO)
IMO
conoide alluvionale
Contatto erosivo e discordante tra le IMO e le ghiaie di
conoide alluvionale
Conoide Reno
Margine appenninico
pianura
pianura
appennino
corpi ghiaiosi amalgamati
Alternanze molto continue di ghiaie
e depositi fini
Bologna
Sezioni geologiche :
come proseguono nel sottosuolo i limiti affioranti
la distribuzione tridimensionale dei depositi sepolti
la stratigrafia dei depositi alluvionali sepolti
Un livello fine più spesso degli altri e ben
visibile anche nelle altre conoidi emiliano
romagnole e significativo dal punto di vista
stratigrafico
IMO
Conoide Reno
sabbie
ghiaie
Analizzando le linee sismiche AGIP in prossimità dei pozzi per acqua studiati nella pianura bolognese si
è osservato che i livelli individuati nel margine appenninico e nei pozzi (contatto tra sabbie gialle e
conoidi ed il livello fine molto spesso) corrispondono a delle superfici di discontinuità visibili nelle linee
sismiche.
Ciò ha permesso di seguire questi limiti (30.000 km di sismica AGIP), e di cartografarli in tutta la pianura
emiliano-romagnola.
Questi limiti sono così diventati le basi del Gruppo Acquifero A e gruppo acquifero B.
Riserve Idriche Sotterranee della Regione Emilia-Romagna (1998)
Gruppo acquifero A
Gruppo acquifero C
Gruppo acquifero B
1998 2002
2009
Margine appenninico
pianura
pianura
appennino
corpi ghiaiosi amalgamati
Alternanze di ghiaie e depositi fini
Bologna
IMO Gruppo acquifero A
Gruppo acquifero B
Conoide Reno
Sezioni geologiche per capire
come proseguono nel sottosuolo i limiti affioranti
la distribuzione tridimensionale dei depositi sepolti
la stratigrafia dei depositi alluvionali sepolti
Gruppo acquifero C
Gruppo acquifero A e B (alluvionale) Gruppo acquifero C (costiero)
Base del gruppo acquifero A
Il verde più scuro indica le zone più depresse (- 350 mt slm) : si nota
la sinclinale di Bologna e Ravenna, l’alto di Ferrara e Reggio Emilia
Isopache dei sedimenti grossolani nel gruppo Acquifero A
Il blu più scuro indica le zone più ricche in depositi grossolani
(ghiaie e/o sabbie), che sono:
le conoidi dei fiumi emiliani
la zona di sedimentazione padana settentrionale e nord orientale
All’interno dei gruppi acquiferi vengono indicati e correlati su tutta la pianura emiliano-
romagnola anche i “complessi acquiferi”.
A0
A1
A2
A3
A4 B1
B2
B3
B4
Gruppi acquiferi e Complessi acquiferi
Le unità stratigrafiche utilizzate in RIS appartengono alla categoria delle unità idrostratigrafiche
(Maxey, 1964) che si caratterizzano per essere formate da una o più sequenze deposizionali e per
la presenza di un livello basale scarsamente permeabile e molto continuo, che funge da barriera di
permeabilità tra le diverse unità individuate
Una sequenza deposizionale è costituita da una successione di sedimenti geneticamente legati tra
loro, che sono compresi alla base ed al tetto da superfici di discontinuità della sedimentazione, o
dalle superfici di continuità ad esse correlate. Le sequenze deposizionali contengono al loro interno
vari sistemi ed ambienti deposizionali, e quindi associazioni di facies e litologie di diverso tipo
Il Gruppo acquifero A ed il Gruppo acquifero B sono formati principalmente da depositi alluvionali;
il gruppo acquifero C è formato principalmente da depositi costieri e marino marginali
All’interno dei Gruppi Acquiferi vengono distinti i Complessi Acquiferi: unità idrostratigrafiche
gerarchicamente inferiori denominate con numeri progressivi a seguito del nome del Gruppo a cui
appartengono (A0, A1,A2, … B1, etc.)
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/cartografia/webgis-banchedati
97 sezioni geologiche, 217 sondaggi e oltre 2500 prove penetrometriche statiche
La Carta Geologica d’Italia – Progetto CARG
La stratigrafia dei depositi quaternario
continentali è descritta tramite le
UBSU
unità delimitate alla base e al tetto da
superfici di discontinuità (discordanze
angolari, erosioni, iatus),
contenenti al loro interno ambienti
deposizionali e litologie differenti
Subsintemi
Sintemi /Formazioni
AES8 Ravenna
AES
Emiliano-romagnolo
superiore
18.000 anni
AES7 Villa Verucchio
130.000 anni
AES6 - 3 Bazzano
AES5 - 2 Torre Stagni
AES4- 1 1Liano
350-450.000 anni
AEI Emiliano-
romagnolo inferiore
650.000 anni
IMO formazione
Sabbie di Imola
850.000 anni
Schema stratigrafico adottato
Super
sintema
Em
iliano-R
om
agnolo
Acquiferi
complessi
gruppi
A0
A
18.000 anni
A1
130.000 anni
A2
A3
A4
350-450.000 anni
B
650.000 anni
C
850.000 anni
AES8a unità di Modena
Ogni UBSU ha un colore proprio
I retini indicano la distribuzione dei sistemi deposizionali e delle litologie
Pianura alluvionale e deltizia del Po Pianura alluvionale appenninica Conoidi alluvionali
PIANURA
Depositi marini plio-pleistocenici
prevalentmente argillosi
0
100 mt
Acquifero
monostrato
falda libera
Acquifero multifalda
falde semi confinate e confinate
R i c a r i c a
conoidi alluvionali pianura alluvionale appenninica
pianura alluvionale e deltizia padana
A1
A2
A3
A4
A0
Gruppo
acquifero C
Gruppo
Acquifero B
R i c a r i c a
Acquifero monostrato falda libera Acquiferi multifalda falde semi confinate e confinate
sovrastate dall’acquifero freatico di pianura
Sud
Nord
Dalle unità geologiche agli acquiferi e alla definizione dei corpi idrici
Ai sensi delle Direttive EU «corpo idrico sotterraneo»: un volume distinto di acque sotterranee contenute da una o
più falde acquifere. il corpo idrico sotterraneo è l’unità di gestione di riferimento per le acque sotterranee,
definito nelle 3 dimensioni spaziali sulla base di criteri geologici ed idrogeologici, e considerando le pressioni
antropiche a cui può essere sottoposto
Acquifero freatico di pianura
1 2 4 6
3
5 7
8
9
1: conoidi alluvionali amalgamate - acquifero libero
2: conoidi alluvionali multistrato - acquiferi confinati superiori
3: conoidi alluvionali multistrato - acquiferi confinati inferiori
4: pianura alluvionale appenninica - acquiferi confinati superiori
5: pianura alluvionale appenninica - acquiferi confinati inferiori
6: pianura alluvionale e deltizia padana - acquiferi confinati superiori
7: pianura alluvionale e deltizia padana - acquiferi confinati inferiori
8: conoidi alluvionali pedemontane - acquifero libero
9: acquifero freatico di pianura – acquifero libero
I copri idrici individuati in pianura sono complessivamente 96 (delibera n. 350/2010
Regione Emilia-Romagna)
Corpi idrici superiori
Corpi idrici inferiori
questi copri idrici forniscono
circa 700 milioni di metri cubi
d’acqua / anno
il 32 % dell’intero fabbisogno
regionale, il 60 % del prelievo
civile ed industriale
I corpi idrici sono monitorati per definirne lo stato qualitativo e quantitativo
Piezometrie ed analisi qualitative dalla rete di monitoraggio regionale (triangoli gialli) e da altre reti
554
La base dati idro-geologici disponibile : I dati quali – quantitativi della rete regionale di monitoraggio. Totalmente disponibili su http://www.regione.emilia-romagna.it/geologia/
Acquifero freatico di pianura
l’acquifero freatico di pianura è
l’acquifero più superficiale,
sovrasta gli acquiferi confinati
si sviluppa nei terreni
prevalentemente fini che
“confinano” gli acquiferi sottostanti
è sviluppato nell’unità A0 (15.000
anni - attuale)
Il suo spessore è in genere non
superiore ai 10 metri
è principalmente costituito da
alternanze di sedimenti limoso-
sabbiosi, presenti a volte corpi
sabbiosi (paleoalvei)
la sua trasmissività è più bassa
di quella degli acquiferi confinati
sottostanti
Nella zona costiera e deltizia l’acquifero freatico è costituito dai sedimenti sabbiosi che costituiscono la spiaggia. Lo spessore arriva a oltre 20 metri.
Conoidi distali
Pianura alluvionale Pianura costiera
PIANURA
Depositi marini plio-pleistocenici
prevalentmente argillosi
0
100 mt
Acquifero
monostrato
falda libera
Acquifero multifalda
falde semi confinate e confinate
R i c a r i c a
conoidi alluvionali pianura alluvionale appenninica
pianura alluvionale e deltizia padana
A1
A2
A3
A4
A0
Gruppo
acquifero C
Gruppo
Acquifero B
R i c a r i c a
Acquifero monostrato falda libera Acquiferi multifalda falde semi confinate e confinate
sovrastate dall’acquifero freatico di pianura
Sud
Nord
1 2 4 6
3 5
7
8
9
Acquiferi superiori
Acquiferi inferiori
Acquifero freatico di pianura
1: conoidi alluvionali amalgamate - acquifero libero
2: conoidi alluvionali multistrato - acquiferi confinati superiori
3: conoidi alluvionali multistrato - acquiferi confinati inferiori
4: pianura alluvionale appenninica - acquiferi confinati superiori
5: pianura alluvionale appenninica - acquiferi confinati inferiori
6: pianura alluvionale e deltizia padana - acquiferi confinati superiori
7: pianura alluvionale e deltizia padana - acquiferi confinati inferiori
8: conoidi alluvionali pedemontane - acquifero libero
9: acquifero freatico di pianura – acquifero libero
A C Q U I F E R I P A D A N I
Sabbie fluviali e
deltizie padane
A C Q U I F E R I P A D A N I
C
B
A2 – A1 A0
Spostamento della linea di costa nel tempo dovuto al
contemporaneo innalzamento dell’Appennino
“acquiferi padani”
pacchi decametrici di sabbie, con grande estensione laterale
livello piezometrico generalmente alto, anche saliente
ricarica remota (tranne il più superficiale - A1)
decisamente meno captati rispetto agli acquiferi delle conoidi
Piezometro prof. 250 mt. - Medicina (Bo)
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Il ciclo dell’acqua
Sulla Terra sono presenti circa 1390 milioni di miliardi di metri cubi di acqua di cui il 97.1% è acqua salata e solo il 2.9% è rappresentato da acqua dolce così suddivisa: 1.72 % calotte polari, ghiacciai e nevi eterne 1.18 % falde nel sottosuolo 0.01 % acqua dolce superficiale (laghi e fiumi)
IL CICLO DELL’ACQUA
a livello globale il quantitativo di acqua dolce nelle falde sotterranee
è paragonabile a quello presente nelle calotte polari !!
Grazie per l’attenzione