2013 BRECCIA Bloody Omaha

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    Brecc

    di Gastone Breccia

    Societ Italiana di Storia Militare

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    Bloody OmahaLo sbarco a Dog Green in Saving Private Ryan:

    i venti minuti che hanno cambiato il cinema di guerra

    di Gastone Breccia

    Fine ottobre 1998, cinema Odeon di Livorno, proiezione serale di

    Saving Private Ryan (Salvate il soldato Ryan), la nuova pellicola di

    Steven Spielberg. Negli Stati Uniti, dove il film era uscito tre mesi

    prima, critica e pubblico erano stati praticamente unanimi negli elogi: ilpi bel war-movie mai realizzato, le sequenze di combattimento pi

    realistiche e sconvolgenti mai viste al cinema, la realt della guerra

    aggredisce lo spettatore con tutta la sua violenza1 Ero curioso;

    aspettavo che finalmente si spegnessero le luci, seduto accanto a mia

    moglie, preparato al meglio e al peggio.

    Buio in sala. Scorrono via i primi tre minuti di un inizio tutto sommato

    convenzionale: limmancabile Old Glory si dispiega al vento; un anziano

    reduce di guerra, malfermo sulle gambe il soldato Ryan, ma non lo

    sappiamo ancora viene accompagnato dai familiari tra le croci e le

    stelle del cimitero di Omaha Beach. La macchina da presa si avvicina

    agli occhi velati di lacrime del veterano, che per un attimo riempiono loschermo, poi li attraversa e ci fa entrare nella sua mente. Nei ricordi del

    6 giugno 19442

    1 Saving Private Ryan, prodotto dalla DreamWorks, diretto da Steven Spielberg e

    sceneggiato da Robert Rodat, usc negli Stati Uniti il 24 luglio 1998. Costato circa 70

    milioni di dollari, ne incass oltre 481 e fu il maggior successo commerciale dellastagione; venne candidato a 11 premi Oscar, vincendone cinque, tra cui quello per la

    miglior regia (Steven Spielberg), ma non quello per miglior film (Shakespeare in Love

    di John Madden), n quello per miglior attore, perch Tom Hanks venne battuto da

    Roberto Benigni interprete di La vita bella. Per tutti i particolari della ricostruzione

    cinematografica delle scene di guerra cfr. il dettagliatissimo Spielbergs D-Day,

    passim.

    2Steven Spielberg ci suggerisce questo, non c dubbio, quando ci porta dentro la

    mente del vecchio soldato Ryan: ma non pu essere cos. Ryan, paracadutista della

    101a

    divisione, lanciato sulla penisola del Cotentin prima dellalba del 6 giugno 1944,

    non pu sapere nulla di ci che sarebbe accaduto poche ore dopo a Omaha Beach.

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    06.28 antimeridiane, al largo della costa normanna. Una fila di

    LCVP

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    navigano nellacqua grigia della Manica verso la spiaggia DogGreen, allestremit occidentale del settore Omaha assegnato al V corpo

    darmata statunitense4. Non una soggettiva: siamo con gli uomini

    ammassati nella stiva di una delle imbarcazioni, fradici di schiuma,

    intirizziti, sconvolti dalla nausea e dalla paura, ma non siamo nessuno di

    loro in particolare. Osserviamo da vicino i soldati della prima ondata di

    sbarco destinata al settore Dog Green, allestremit occidentale di

    Omaha Beach: dovremmo sapere molto meglio di loro a cosa stanno

    andando incontro, ma non siamo davvero preparati a ci che li aspetta.

    1.Il D-Day del capitano MillerIl timoniere del mezzo da sbarco alza una mano con tre dita distese.

    Clear the ramp! Thirty seconds!

    Ultime raccomandazioni, preghiere, paura. Non ammassarsi: per un

    mitragliere nemico cinque uomini sono un bersaglio ideale, uno uno

    spreco di colpi. Passano pi di 30; la rampa si abbassa quasi un minuto

    dopo lavvertimento del timoniere, esattamente di fronte a un bunker che

    domina la spiaggia5. Due mitragliatrici MG-42 spazzano la zona dello

    sbarco: per qualche attimo osserviamo la battaglia dal punto di vista dei

    difensori tedeschi. Gli uomini che delle prime file vengono massacrati

    prima ancora di entrare in acqua; il capitano Miller grida ai sopravvissuti

    3Ovvero, secondo la sigla utilizzata dalla U.S. Navy, Landing Craft, Vehicle,

    Personnel (mezzo da sbarco per veicoli o personale, noto anche come Higgins

    boat dal nome del suo inventore e principale costruttore: un goffo cassone lungo 11

    metri e largo poco pi di tre, che poteva trasportare fino a 36 uomini in assetto di

    guerra o un veicolo da 6.000 libbre quasi tre tonnellate a una velocit di circa 10nodi). In realt, la compagnia C/2 Ranger raggiunse la spiaggia su due mezzi

    britannici, chiamati LCA (Landing Craft Assault), sostanzialmente simili agli LCVP

    statunitensi, ma riconoscibili dalla timoneria posta sulla dritta della rampa di prua.

    4 Nome in codice di una delle cinque zone di sbarco dellinvasione anfibia della

    Francia settentrionale, scattata il 6 giugno 1944 (operazione Neptune, parte della pivasta Overlord). Omaha era ununica grande spiaggia, lunga circa otto chilometri, tra

    Sainte-Honorine-des-Pertes a est e Vierville-sur-Mer a ovest, e quindi tra il settore

    Goldassegnato ai britannici, pi a oriente, e il settore Utah, nella penisola del Cotentin,

    dove doveva prendere terra la 4a divisione di fanteria del VII corpo darmata USA.

    5 Sigla germanica di Wiederstandnest, ovvero nido di resistenza. Ne esistevano

    quindici nel settore Omaha, numerati da 60 a 74 da est a ovest; lultimo (ovvero il pi

    occidentale), WN-74, era situato nei pressi della Pointe de la Perce, ed era lobiettivooriginale della compagnia di Miller/Goranson. Lo sbarco della vera compagnia C/2

    Rangeravvenne di fronte a WN-71 e WN-72, collocati rispettivamente subito a est e a

    ovest dellaccesso al canalone di Vierville (Dog-1).

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    di gettarsi dai lati dellimbarcazione. Vediamo corpi che affondano.

    Alcuni soldati affogano senza riuscire a liberarsi dellequipaggiamento,altri vengono feriti o uccisi dai proiettili nemici.

    H+230: Miller/Hanks sulla battigia. Continua il fuoco delle

    mitragliatrici e cadono colpi di mortaio. Il capitano resta

    momentaneamente privo delludito; a pochi passi da lui un uomo con un

    lanciafiamme, colpito da una pallottola, si trasforma in una torcia. Acqua

    grigia, sabbia e ancora fuoco: alle sue spalle, pi verso est, un LCVP

    (sigla PA 30-31) brucia a pochi metri dalla riva.

    CARTINA 1: il settore occidentale di Omaha Beach6

    H+350: siamo con Miller nella fascia di ostacoli antisbarco, che

    offrono una minima protezione. Il capitano tornato nel pieno possesso

    delle sue facolt e ordina al sergente Horvath (Tom Sizemore) di far

    muovere gli uomini fuori dalla spiaggia. A un soldato che gli chiede

    dove sia il punto di raccolta, Miller risponde anywhere but here Here

    6https://reader009.{domain}/reader009/html5/0407/5ac8ee8575fbb/5ac8ee876f4cd.jpg

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    youre a dead man! Lattraversamento della spiaggia terribile, i

    rangers vengono falciati.H+710: a piccoli gruppi, i superstiti della compagnia del capitano

    Miller raggiungono il basso muro frangiflutti, coperto di sabbia e

    sormontato da uno sbarramento di filo spinato, che corre alla base della

    scogliera, sempre di fronte al bunker tedesco. Sono momentaneamente e

    parzialmente al riparo dal tiro delle mitragliatrici, confusi in mezzo agli

    uomini di altri reparti del 116 RCT. Miller/Hanks finisce accanto a un

    operatore radio, e gli ordina di trasmettere il messaggioDog One is NOT

    open ovvero: il canalone di Vierville, Dog-1 in codice, non

    accessibile E subito dopo: First wave ineffective. We DO NOT control

    the beach! Sono passati circa otto minuti dallora H e dallo sbarco della

    compagnia C, ed uno dei punti di contatto pi stretti tra realt efinzione: perch esattamente alle 06.41 del 6 giugno 1944 il pattugliatore

    PC-552, che incrociava al limite delle acque navigabili, segnalava

    davvero alla USS Samuel Chase7

    che lintera prima ondata dassalto di

    Dog Green era stata distrutta entire first wave foundered8

    Da questo momento, per, la vicenda del capitano Miller/Hanks su

    Dog Green prende per evidenti esigenze narrative e spettacolari una

    piega molto lontana dal vero, e soprattutto un ritmo decisamente pi

    romanzesco. Il capitano e il sergente Horvath si rendono conto di essere

    allimboccatura del canalone di Vierville, sul lato orientale (Dog-1

    sulla destra, dice Miller), quindi esattamente sotto il caposaldo WN-71 e esposti al fuoco dinfilata di WN-72 e WN-73, sulla cima della

    scogliera oltreDog-1. Vengono portati in linea dei tubi bangalore e fatti

    brillare, aprendo un varco nel reticolato (H+1110); il sergente Horvath

    guida gli uomini fino alla base della scogliera, dove si trovano defilati

    rispetto a WN-71, esattamente sopra di loro, ma non possono procedere

    risalendo il canalone (e lasciando quindi finalmente la spiaggia) per il

    fuoco delle due mitragliatrici di WN-72. Miller crea un periscopio

    attaccando un piccolo specchio alla sua baionetta con una gomma da

    masticare (H+1240). I primi tentativi di forzare il passaggio sfruttando

    il solo fuoco di copertura dei fucili e delle armi automatiche falliscono; a

    risolvere il problema il tiratore scelto della compagnia, il soldatoJackson (Barry Pepper), che prima uccide uno dei mitraglieri e poi

    7 Nave da trasporto a bordo della quale era ospitato il comando del 116 RCT

    (colonnello Charles Canham). Dalla USS Samuel Chase erano stati calati in acqua i

    mezzi dassalto anfibio per la fanteria (LCA) del 116 RCT e della compagnia C/2

    Ranger.

    8Cfr. Badsey Bean2011, p. 68.

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    provoca unesplosione allinterno della postazione, distruggendola

    (H+1500).

    Una volta eliminato il nido di mitragliatrici, i rangers possono

    lanciarsi in salita lungo Dog-1, e arrivare alle spalle di WN-71, la cui

    guarnigione viene eliminata con granate e lanciafiamme (H+1650);

    lassalto prosegue verso linterno, dove vengono espugnati

    camminamenti e un bunker con un pezzo di artiglieria pesante. Un

    ufficiale comunica via radio che Dog-1 adesso aperto (H+1740).

    Vengono uccisi dei prigionieri sotto gli occhi dellesausto capitano

    Miller, che beve dalla sua borraccia con la mano che trema. Lo

    raggiunge il sergente Horvath: Quite a view, che spettacolo, gli dice

    accennando alla spiaggiaDog Green sotto di loro. IlD-Day del capitano

    Miller e della sua compagnia si chiude qui; sono passati poco pi di

    venti minuti dallavvertimento del timoniere di liberare la rampa per lo

    sbarco.

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    2.Il D-Day del capitano Goranson

    Nella realt, come si pu immaginare, la battaglia della compagnia

    C/2 Rangerfu molto diversa. Non linizio; come si legge nella storia

    ufficiale dello sbarco a Omaha Beach, infatti

    forse la zona peggiore dellintera spiaggia fu proprio Dog Green,

    direttamente di fronte ai capisaldi che proteggevano il canalone di Vierville[WN-71 e WN-72] ed esposta al pesante fuoco dinfilata dalle posizioni pi a

    ovest, nei pressi di Pointe de la Perce [WN-73 e WN-74]. La compagnia A del

    116 reggimento doveva sbarcare in questo settore assieme alla compagnia C

    del 2 battaglione Ranger, schierata sul suo fianco destro [occidentale], ed

    entrambe le unit presero terra nei pressi dei loro obiettivi. Uno dei sei LCA che

    portavano la compagnia A affond a circa 1.000 yards dalla costa, e i rangersche passavano nelle vicinanze sulle loro imbarcazioni videro gli uomini saltare

    fuoribordo e venire trascinati a fondo dal peso del loro equipaggiamento. A H+6

    minuti gli altri mezzi anfibi presero terra dove lacqua era profonda da 4 a 6

    piedi, a circa 30yards dalla cintura esterna di ostacoli antisbarco. 9

    Il massacro, nelle fasi iniziali dello sbarco, fu davvero terribile. E

    rimasta celebre una battuta attribuita al generale Norman Dutch Cota,

    vice-comandante della 29a

    divisione USA, sbarcato nel settoreDog Red

    con la seconda ondata dassalto, verso le 07.3010

    : Gentlemen, were

    being killed on the beaches. Lets go inland and be killed signori, ci

    stanno ammazzando sulle spiagge. Andiamo allinterno e facciamoci

    ammazzare11

    . Leggenda, probabilmente; ma tutti i testimoniconcordano sul fatto che Dutch Cota, vista la situazione disperata,

    scelse di dare lesempio sfidando con calma olimpica, in piedi, il fuoco

    delle mitragliatrici tedesche, e riuscendo a convincere gli uomini

    demoralizzati ad alzare la testa e avanzare:

    [il generale] se ne stava l, agitando la sua pistola calibro .45, senzamostrarsi troppo agitato, senza alzare la voce, dicendomi soltanto: Bene,

    tenente, dobbiamo fargli lasciare la spiaggia. Dobbiamo farli muovere []

    9Omaha Beachhead, p. 45.

    10

    Qualche centinaio di metri pi a est del settore di sbarco dei rangers della compagniaC di Miller/Goranson.

    11 Il generale Cota pronunci certamente unaltra frase famosa, nel momento pi critico

    dello sbarco: dopo aver chiesto che reparto fosse ammassato sulla spiaggia, quando

    qualcuno gli rispose Il 5 rangers, Cota li esort ad aprire la strada (Goddammit

    then Rangers, lead the way!, espressione rimasta ancor oggi come motto del corpo).

    Nel film The Longest Day (1962) a Dutch Cota, interpretato da Robert Mitchum,

    attribuita invece una battuta rubata al colonnello George A. Taylor, comandante del16 RCT della 1a divisione USA, simile a quella da me riportata nel testo: There are

    only two kinds of people who are staying on this beach: those who are dead and those

    who are going to die. Now lets get the hell out of here!

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    Cota ci raggiunse, e ci disse semplicemente che dovevamo lasciare la spiaggia.

    Mi convinsi che se lui poteva andarsene a spasso in quel modo, potevamo farlo

    anche noi. 12

    CARTINA 3: i rangers del capitano Goranson a Omaha Beach13

    Allestremit occidentale di Omaha, la compagnia del capitano

    Goranson fu probabilmente la prima unit dassalto a raggiungere ilterreno elevato oltre la spiaggia: i rangers riuscirono a trovare riparo alla

    base della scogliera, che si alzava a circa trenta metri daltezza subito a

    ovest del canalone di Vierville (Dog-1), offrendo loro una ristretta zona

    defilata dal fuoco dei capisaldi tedeschi. Tre uomini il tenente William

    D. Moody, poi rimasto ucciso nel corso dellazione, il sergente Julius

    Belcher e il PFC14

    Otto Stephens proseguirono in ricognizione ancora

    pi a occidente, estendendo quindi lestrema ala destra della testa di

    sbarco; dopo meno di trecento metri trovarono una via daccesso verso

    la sommit della falesia, anche se dovettero usare le baionette per creare

    degli appigli. Nonostante il fuoco sporadico di armi leggere che adesso li

    aveva inquadrati da WN-73, la pattuglia di Moody riusc a collocaredelle corde per facilitare lascesa del resto della compagnia C/2Ranger.

    Alle 07.30 tutti gli uomini superstiti di Goranson appena una trentina,

    12Balkoski 2004, p. 196 (testimonianze del tenente Robert Bedell e del sergente

    Francis Heusser, del 116 RCT).

    13Cartina riprodotta da Balkoski 2004, p. 215.

    14Sigla di Private First Class, soldato di prima classe (che anche il grado completo

    del soldato Ryan).

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    ovvero circa la met della forza iniziale erano sulla cima della

    scogliera: qui il loro comandante dovette prendere una decisionedifficile. La missione che gli era stata assegnata alla vigilia dello sbarco

    era di procedere il pi rapidamente possibile verso occidente, e

    impadronirsi delle batterie germaniche della Pointe de la Perce (WN-

    74); egli scelse invece

    di andare a sinistra [oriente], verso la casa fortificata, ed eliminare le

    posizioni nemiche in quella zona, che stavano causando tanti problemi a Dog

    Beach; quindi, solo dopo aver ridotto al silenzio quel centro di resistenza,

    procedere con la sua missione verso Pointe de la Perce. Ma quando

    raggiunsero la casa fortificata, i rangers si accorsero che appena oltre cera

    un caposaldo tedesco costituito da una specie di labirinto di trincee, nidi di

    mitragliatrice e una piazzola per mortaio. 15

    Gli uomini di Goranson erano

    arrivati a contatto con WN-73

    dal lato pi vulnerabile, ovvero

    da nordovest e da ovest,

    superando la quasi indifesa

    casa fortificata. Se la

    compagnia fosse stata in

    condizioni migliori, un assalto

    immediato avrebbe potuto

    probabilmente cogliere di

    sorpresa la maggior parte dellapiccola guarnigione

    16, ancora

    impegnata a spazzare col fuoco

    delle proprie armi la spiaggia

    Dog Green proteggendo

    laccesso al canalone di

    Vierville; ma i rangers di

    Goranson, meno di unora e

    mezzo dopo lo sbarco, erano

    comprensibilmente esausti, e

    avevano gi subito perdite tali

    da ridurre drasticamente la loro volont di correre ulteriori rischi non

    15Omaha Beachhead, p. 77.

    16 Secondo il diario di guerra della 352a divisione tedesca, responsabile della difesa del

    settore di Omaha, le guarnigioni di WN-71 e WN-73 erano molto deboli; ma il

    generale Dietrich Kraiss, pi preoccupato dei progressi compiuti dalle forzedinvasione sulla sua ala destra, invi in quel settore soltanto elementi tratti da unit

    ausiliarie del genio, addette alla costruzione delle opere fortificate (Bau-Pi-Einheiten:

    cfr. Isby 2000, p. 214).

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    necessari. Da quel momento, il D-Day della compagnia C si sarebbe

    trasformato in un cauto, metodico rastrellamento dei camminamenti edelle postazioni di WN-73. Solo nel tardo pomeriggio, infatti, gli uomini

    di Goranson avrebbero preso definitivamente il controllo del caposaldo

    germanico, quando ormai in altri settori la battaglia si era spostata ben

    oltre le spiagge di sbarco: unazione durante la quale, secondo i dati

    ufficiali, sarebbero riusciti a mettere fuori combattimento una sessantina

    di difensori, al prezzo di due soli caduti. Cosa possibile, anche se

    improbabile, ma che conferma comunque leccezionale cautela con cui

    venne condotta questa fase del combattimento dai superstiti della

    compagnia di Goranson, che avanzarono palmo a palmo occupando le

    posizioni gi devastate dal tiro dellartiglieria navale. Lelemento

    decisivo di questa fase della lotta, infatti, sembra essere stato il micidialefuoco ravvicinato dei cannoni da 5 pollici (127 mm) dei

    cacciatorpediniere: il caposaldo WN-73 si arrese soltanto alle 16.25, ben

    otto ore e mezzo dopo essere stato attaccato dai rangers, a causa del

    fuoco delle navi nemiche17

    .

    3. Adesso sapete

    Le strade di Miller e Goranson, dunque, si dividono quasi subito.

    Nella finzione i rangers della compagnia C forzano direttamente il

    passaggio Dog-1, anche se al prezzo di gravi perdite, e subito dopo

    prendono alle spalle il caposaldo WN-71, che domina la spiaggia sul lato

    orientale del canalone di Vierville. Poi, in pochissimi minuti, rastrellano

    i camminamenti e le altre postazioni pi a sud, garantendo alle truppe

    della seconda ondata laccesso allentroterra proprio attraverso Dog-1.

    Nella realt la compagnia di Goranson non attacc mai il canalone;

    raggiunse invece la sommit della scogliera pi a ovest, come si detto,

    per prendere alle spalle WN-73, la cui conquista richiese per otto ore,

    non otto minuti, mentre altri reparti avanzavano su Vierville da est18

    .

    La realt ha tempi molto diversi dalla finzione: la discrepanza pi

    evidente. Nonostante questo, le reazioni dei veterani del D-Day, nel

    17Cfr. Badsey Bean 2011, p. 85. In questo settore di Omaha operavano i

    cacciatorpediniere USS McCook e USS Thompson; pi al largo, la corazzata USS

    Texas bombardava la costa con i suoi dieci cannoni da 14 pollici (360 mm),

    spaventosamente efficaci, ma da puntare con estrema cautela solo su bersagli sicuri,

    non sotto attacco diretto della fanteria amica.

    18Fu il generale Dutch Cota che condusse la compagnia C del 116 RCT e il 5

    battaglione Ranger ad occupare Vierville; quindi prosegu con un pugno di uomini

    scendendo il canaloneDog-1, che venne cos aperto solo poco dopo mezzogiorno (cfr.

    Balkoski 2004, p. 271).

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    vedere ricreato sullo schermo lo sbarco a Dog Green, furono quasi

    unanimi: Steven Spielberg e la sua troupe avevano saputo catturare,come nessun altro prima di loro, lessenziale di quella battaglia

    disperata.

    Mio nonno ha settantadue anni ed un veterano della seconda guerra

    mondiale, ma non ne aveva mai parlato con noi. [] La settimana scorsa

    siamo andati a vedere Salvate il soldato Ryan. Tutta la famiglia. Sul suo

    viso cera unespressione di indifferenza e dubbio. Alla fine, per, ha

    pianto. Non lo avevo mai visto piangere. [] Quando ce ne siamo andati

    dal cinema, sotto la pioggia, le lacrime gli bagnavano ancora il viso. Ha

    fatto un solo commento: Adesso sapete19

    Adesso sappiamo, dunque. Ma che cosa? Non come sia davvero

    andata a Omaha Beach, questo certo. Nemmeno che cosa significhiessere coinvolti in una battaglia: Sam Fuller, grande regista e veterano

    delD-Day, subito dopo aver girato The Big Red One (1980) diede una

    risposta provocatoria, ma in un certo senso definitiva, a chi gli chiedeva

    come fosse possibile trasferire lesperienza di guerra in un film:

    Non si pu fare. Il solo modo sarebbe aprire il fuoco, ma con munizioni vere,giusto sopra la testa della gente dentro il cinema. 20

    Cosa sappiamo, allora? Perch i primi venti minuti di Saving Private

    Ryan, che non rispettano che non potevano rispettare, come ho cercato

    di mettere il luce la realt vissuta dai rangers del capitano Goranson, e

    che non possono comunque farci provare lorrore della battaglia nellenostre comode poltrone foderate di velluto, perch quelle scene sono

    state capaci di toccare corde nascoste e profonde, nei vecchi e nei

    giovani, nei veterani e nei loro discendenti ignari di guerra? Perch sono

    state considerate quasi unanimemente la migliore ricostruzione di un

    combattimento della storia del cinema?

    Esistono a mio modo di vedere una risposta tecnica e una morale. La

    prima pi semplice: non c alcun dubbio, infatti, che pur scostandosi

    dalla realt, Spielberg riesca a farlo, per cos dire, con un realismo

    impressionante. Saving Private Ryan riesce a farci non solo vedere, ma

    ascoltare la furia del combattimento. Il coinvolgimento emotivo

    fortissimo, giocato come mai era accaduto in passato sulluso

    raffinatissimo del sonoro, che fin dalle prime immagini il brontolio

    sordo dei motori diesel del mezzo da sbarco, il frangersi delle onde, i

    conati di vomito dei soldati tormentati dal mal di mare un elemento

    fondamentale della scena, e la rende quasi subliminalmente credibile:

    19Now You Know, p. 15.

    20Basinger 1998, p. 45.

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    perch mentre restiamo aggrappati al pi esposto dei nostri sensi, la

    vista, siamo accompagnati senza interruzione dai messaggi confusi,imprevisti, spaventosi e stranianti che ci fornisce ludito. Il combat gore

    resta ovviamente cruciale per impressionare lo spettatore; Spielberg lo sa

    bene, e decide di colpire duro specie nei minuti che segnano

    lattraversamento della spiaggia (da H+230 a H+710), quando ci

    costringe a vedere un soldato sventrato che agonizza urlando, un altro

    che cerca e poi raccoglie il suo braccio mozzato e prosegue verso la riva21

    , un terzo tagliato a met da una bomba di mortaio Ma lincessante

    flusso di messaggi sonori che ci fa immergere nella battaglia,

    sapientemente spezzato dalla momentanea sordit del protagonista. Si

    potr fare meglio di cos, in futuro, utilizzando tecnologie ancor pi

    avanzate ma non molto.Ci si potrebbe fermare qui.

    Chiss se Sam Fuller avrebbe

    cambiato idea, almeno in parte,

    dopo aver visto la ricostruzione

    dello sbarco nel film di

    Spielberg: non lo sapremo mai,

    perch il vecchio regista ribelle

    mor il 30 ottobre 1997, mentre

    il suo collega era ancora al

    lavoro. Ma resta aperta la

    seconda questione: cosa ci dice,

    moralmente, Saving Private

    Ryan? Adesso sappiamo

    qualcosa di nuovo, di

    imprevisto, sul significato della

    guerra e delle azioni compiute

    dalluomo in combattimento?

    Che luna e le altre sono

    terribili ce lo avevano gi

    spiegato in tanti, anche al

    cinema. Che la guerra pu essere giusta nonostante la sua realt atroce,invece, da molto tempo nessuno aveva il coraggio di dirlo. Non cos

    apertamente, cos nobilmente. Questo pu piacere o non piacere22

    , ma

    21Citazione (involontaria?) daBeach Red(1967), un film poco noto di Cornel Wilde, i

    cui venti minuti iniziali narrano lo sbarco di un reparto di marines su unisola del

    Pacifico.

    22 Cfr. il duro articolo di Howard Zinn, dove viene detto esplicitamente che in Saving

    Private Ryan non c mai alcun dubbio che la causa per cui si combatte sia giusta. []

    Certo, farla finita col fascismo era una giusta causa. Ma questo rende aldil di ogni

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    certamente il messaggio del film di Spielberg: uomini coraggiosi si sono

    sacrificati per altri uomini, per consentire loro di vivere in pace in unmondo libero. Quello che ci viene proposto il riconoscimento del loro

    valore, ma anche di uneredit impegnativa. Come dice il capitano

    Miller, ormai agonizzante, al soldato Ryan che lui e i suoi hanno salvato:

    Now earn it, adesso devi meritarlo.

    Bibliografia essenziale

    Badsey Bean 2011 = S. Badsey T. Bean, Omaha Beach, Stroud, The History Press,

    2011.

    Balkoski 2004 = J. Balkoski, Omaha Beach. D-Day June 6, 1944, Mechanicsburg,

    Stackpole Books, 2004.

    Basinger 1998 = J. Basinger, Translating War. The Combat Film Genre and Saving

    Private Ryan, in Perspectives. The Newsmagazine of the American Historical

    Association, 36, 1998, pp. 43-47.

    Chandler Lawton Collins 1994 = D. Chandler J. Lawton Collins, The D-Day

    Encyclopedia, New York, Simon & Schuster, 1994.

    DEste 1983 = C. DEste,Decision in Normandy. The Unwritten Story of Montgomery

    and the Allied Campaign, London, Collins, 1983.

    Isby 2000 = D. Isby, Fighting the Invasion. The German Army at D-Day, London,

    Greenhill, 2000.Landon 1998 = P. Landon, Realism, Genre, and Saving Private Ryan, in Film and

    History, 28, 1998, pp. 58-63.

    Lewis 2001 = A.R. Lewis, Omaha Beach. A Flawed Victory, Chapel Hill, University of

    Carolina Press, 2001.

    Now you Know = Now You Know. Reactions After Seeing Saving Private Ryan,

    compiled by America Online and Dreamworks, New York, Newmarket Press, 1999.

    Omaha Beachhead= Omaha Beachhead, Department of the Army Historical Division,

    Washington, DC, The Center of Military History of the United States Army, 1945

    (ripubblicato nel 1984; oggi disponibile in e-book).

    dubbio buona la seconda guerra mondiale? La guerra non ci ha forse corrotto? []

    Leffetto a lungo termine della IIGM sul nostro modo di pensare stato pernicioso e

    profondo. Essa ha reso la guerra che era stata totalmente screditata dallinsensato

    massacro del primo conflitto mondiale di nuovo nobile, e politicamente accettabile,

    una volta individuato un nemico adeguato: dopo i nazisti, i comunisti, e poi Saddam

    Hussein nuovo Hitler La nostra civilt davvero nei guai, ma nei guai grossi, seun film come SPR pu attraversarla come una parata militare, salutata soltanto da

    coriandoli, petali di fiore e hurrah per i suoi colori e la sua epica grandezza (Zinn

    1998,passim).

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    Spielbergs D-Day = [K. Margry], Spielbergs D-Day, in After the Battle, 103, 1999,

    pp. 2-29.

    Zinn 1998 = H. Zinn, Private Ryan Saves War, in The Progressive, 62/10, October

    1998 (online su http://www.thirdworldtraveler.com/Media/PrivateRyan_War.html).