This article was downloaded by: [Van Pelt and Opie Library]On: 17 October 2014, At: 17:50Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH,UK

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Su una stazione di Polycelisfelina (Dalyell) nella pianurapaveseDott. Ida Scatizzi aa Istituto di Anatomia Comparata della R. Universitàdi PaviaPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Dott. Ida Scatizzi (1937) Su una stazione di Polycelisfelina (Dalyell) nella pianura pavese, Bolletino di zoologia, 8:1, 143-146, DOI:10.1080/11250003709434917

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DOTT. IUA SCATIZZI Istituto di Anatomia Cornparata della R. Universith di Pavia

Direttore : Prof. Maffo VIALLI

Su una stazione di Polycelis felina (DALYELL) nella pianura pavese.

In tutte le acque lievemente mosse e in quelle palustri sotto- poste anche R forte riscaldarnento estivo. il maggior nurnero di plnnarie che e dato rinvenire 6 nscrivibile in via presuntiva n Polycelis Irigyn EHIILK. in attesa di un piu ampio studio che intendo fare per vedere se accanto a questa specie si rinvenga anche even- tualmente Polpe l i s teiriris IJIAIA. Infatti merita di essere preso in considerazione il quesito affacciato da alciini AA. sulla possibilith che le due specie siano state fino :id oggi confuse cnus:i l’estremn simiglianza dei loro carntteri esterni e che percib il mnteriale fino ad .oggi raccolto i n Italia e riferito a P . irigm non sia ornogeneo e che parte di esso possa essere ascritto a P. terrtris. Conseguente- mente sarebbe di notevole interesse poter radunare numeroso ma- terinle di queste Tricladi di acqua dolce da varie localith itnliane per poterne con esnttezza riconoscere l i i specie.

Da qumto risulta dalle ricerche fatte in proposito dn T. LENDER la confusione cui prima si 6 accennato sarebbe resa maggiore dalla identith ecologica delle due specie che in Alsnzia sono state troviite .da detto A. quasi sempre assieme in vari anibienti se pure in pro- -porzioni varinbili.

La grande simiglianza potrebbe far sospettare che le due specie 110n sinno che razze biologiche di un’unica entitti, inn tale modo di vedere risulterebbe infirmato dai reperti d i LEXDER, che lie1 seguire le varinzioni niorfologiclie in rar ie generazioni delle due specie ha potuto osservare che o!tre a1 carattere degli organi muscolo ghian- dolari propri di 1’. tetttris nnche il nuinero degli occlii diverso oscillando esso per P . ? i g m d;i 103 n 278 mentre per P. teiitris varierebbe da 141 ;I 230. I1 carattere perb che pcr questo A. ha maggior vnlore it la costante presenzn in P. tenrris di orgnni mu- scolo ghiandolari e In struttura del pene.

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Xon avevo mai potuto invece osservare in varie pescate com- piute nei dintorni di Pavia la presenza di P./eliiz(t DALYELL. Questn specie infatti essendo nettamente stenoterma ha in Italia un Itobitot piuttosto di media montagna, per quanto bisogna ricordare, che pub scendere anclie abbastanza in basso tanto che BEXAZZI la cita per i dintorni di Torino in ruscelli ed acque con temperature da 12 a 16 gradi.

Mi pare quindi interezsante il reperto d i una colonia, se pure non molto abbondante, di P. Jeliiin da me trovata in una grossa sorgente di acque fredde nei dintorni di Pavia, tanto p i l che non mi risulta siano mai state rinvenute colonie di P. feliizn in piena pianurn padana.

La sorgente in questione 4 trovn in 1ocalit;i E( Hrughiere B del comune di Tor re d’Isola ed e una sorgente abbondantissima tanto da costituire dopo breve tragitto un corso d’acqua sufficiente ad azionare un mulino.

Le acque rorgive scaturiscono in un valloncello aperto nel ter- razzo aIluvionnle n circa Otto-dieci metri nl disotto del livello m- periore del terrazzo.

Durante I’autunno la portata e nncor maggiore per i’infiltrazione delle acque soprastanti chc, non utilizzate per l’irrigazione, passsno in maggior copia nei canali del terrazzo ; perb anche durante il pe- riodo irrigatorio le ncquc non vengono mai a mancare e la sor- gente si mantiene n regime costante e con portata sufficiente ad ali- mentare vasche in cui vien fatto con successo, allevamento di Trote iridee, grazie alla freschezza delle acque.

I1 giorno 13 giugno con temperatura esterna di 27 gradi C. I’acqua alla sorgente aveva una temperaturn di 9 gradi e tale si manteneva per un certo tratto del ruscelletto riparnto da una fitta boscaglia.

Nel tratto che vn dnllc prime polle alle vasche di allevamento delle Tro te ho trovato un certo numero di P . /e[iii(i, con una lun. ghezza da 1.5 a 18 mm. e con notevole prevalenzn di forme mature e sessuate, pur non mancnndo piccoli esemplari.

Nelle vasche invece, anche dove vi e r a un fondo ghiaiosonon ho trovato P. /eliizn, ma solo qualche raro esemplare d i Deizdvo- coeliiiii lacleian.

Non saprei dire se I’acqua delle vasche, che pure e freschissima, possa rappresentare un ambiente meno adatto oppure se la scarsita di materiale sia dovuta a1 fatto che le vaschc vecgono spesso svuo- tate e spurgate.

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Siccome il reperto e per ora isolaro non vorrei azzardare delle ipotesi sul modo con cui si e potuta stabilire questa colonia perch6 mi pare che solo lo studio di altre eventuali sorgenti dello stesso tip0 potrh permettermi di provare se il fatto si ripete o se si tratta di un caso isolato.

Gli AA. germanici che stabiliscono una serie di specie di Tri- cladi abitanti dd le acque dai ruscelli pih alti alle zone pih basse intercalano P . jeliizri tra Plaiznriri alpiirrz e Plarrwiii gonocephnln. Nella sorgente da me presa in esame manca assolutainente PI. go- noceplialn ed essa inoltre non mi risulta.presente, almeno fino ad ora, in nessun’altra zona della piana pavese.

Un dato raffrontabile a questa mia prima osservazione mi pare il reperto di VIALLI che in sorgenti molto fredde della Val di Scalve ha visto Pl. dp i i in , specie ancor pih stenoterma di P. jeliirn (tanto .che da alcuni AA. 6 ritenuta probabile l’ipotesi che PI. alpiiiff sia nn relitto glacinle) scendere sino :t quote di circa 500 m. s. m.

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146 I. Scatizzi

B i b l i o g r a f i a .

1930. B e n a z z i , hl. - Planaria alpina Dan? nelle Alpi Cozie. Boll. hfus, Zool. Anat. Compar. Torino, vol. XLI, s . 111.

1936. L e n d e r , T . - Sur Polycefis nigra (Ehrbg.) et Pofyrefis tenuis (Ijima) Turbellaries, Triclades. Arch:Zool. Exper. Gener., Tome 75, Notes. et Revues, n. 2.

1926. V i a I I i , Sl. - Turbellarii di Val di Scalve e del Lago hloro. Atfi SOC, Ital. Sci. Natur., vol. LX v.

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