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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPER

    LE CRmCHE AL MARXISMO DI KARL POPPER

    A cura di Rober ta M usolesi

    Opere di riferimento: Karl Popper, La societa aperta e i suoi nemici. Hegel e Marxfalsi profetiKarl Popper, Miseria della storicismo

    Prima di analizzare in dettaglio le critiche che Popper muove nei confronti del pensiero di Marx, e opportuno prendere inconsiderazione i contnbuti di Popper stesso inmateria di filosofia politica, contnbuti peraltro sviluppati proprio nelle due opere diriferimento citate.La peculiarita di queste opere, che si inseriscono nel grande filone del pensiero democratico novecentesco, da Russell a Dewey,consiste nel tentativo di difendere le ragioni della liberta e del pluralismo con argomentazioni di natura epistemologica.II primo e piu importante bersaglio delle critiche popperiane e rappresentato dallo storicismo, che per Popper non coincide conuna specifica corrente di pensiero, bensi con uno schema concettuale attraverso il quale egli allude a tutte le filosofie che hannopreteso di cogliere un senso globale oggettivo alla storia e vi hanno individuato una sorta di destino cui gli individui dovrebberouniformarsi, accettandone 1 a direzione di marcia e ilprocesso di sviluppo, che viene quindi profetizzato.La critica che Popper muove nei confronti dello storicismo e riconducibile a due motivi, uno di ordine teorico-metodologico el'altro di carattere pratico-politico:1) motivo teorico-metodologico:

    1 0 storicismo ha 1 a pretesa di cogliere 1 a struttura necessaria che formerebbe l' essenza della storia e del destino dell'uomo-7per Popper non esiste un senso della storia precostituito in quanto il senso della storia e quello che gli uomini stessi, mediante1 a loro azione, le danno. Ne La societa aperta e i suoi nemici Popper afferma infatti che ne 1 a natura, ne 1 a storia possono dircicio che dobbiamo fare, in quanto siamo noi ad attnbuire finalitae significato alla storia stessa;

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPER1 0 storicismo pretende di parlare di totalita 0 di intero della storia, come accade in Lukacs, mentre, secondo Popper, nella

    prassi concreta delle scienze e della ricerca, se vogliamo studiare qualcosa, siamo costretti a sceglieme solo alcuni aspetti.Nell' ottica popperiana, come emerge dalla lettura di Miseria della storicismo, non e possibile studiare 0 descrivere l'interomondo 0 la totalita della natura poiche la descrizione e sempre necessariamente un processo selettivo;1 0 storicismo confonde fra leggi e tendenze. Inmodo assolutamente analogo a quanto accade, ad esempio, in astronomia nellapredizione delle eclissi, 1 0 storicismo pretende di prevedere il futuro degli uomini, partendo dal presupposto che sia possibileanticipare gli sviluppi della storia e le rivoluzioni. Secondo Popper, una previsione, per essere veramente scientifica, devebasarsi non su una tendenza, su un andamento cioe che puo perdurare per secoli, ma che puo anche mutare repentinamenteper qualche decennio, ma su una legge.

    2) motivo pratico-politico:nella storicismo e sempre annidata un'ideologia totalitaria che produce sottomissione e sofferenza per gli uomini. Se si ritieneinfatti che possa darsi un senso oggettivo alla storia, coloro che se ne ritengono gli interpreti e i portavoce non avranno alcunaesitazione a liquidare e a eliminare chiunque si opponga allo svolgimento della direzione inevitabile che la storia stessa deveimboccare.Lo storicismo, quindi, rigidamente deterministico nella sua pretesa di prevedere "scientificamente" il corso della storia, viene

    giudicato da Popper pseudoscienza: le f:t1osofieprofetiche della storia, come quelle di Hegel 0 di Marx, sono a suo avviso erratenell'impostazione e mitiche nel contenuto. Inoltre, dal suo punto di vista, la visione storicistica, che presume di cogliere delle leggigenerali di sviluppo della societa, si accompagna necessariamente ad una forma di esercizio concreto della politica caratterizzatoda intolleranza e violenza.Altro tema delle riflessioni politiche popperiane, che si accompagna alla critica della storicismo, e l' antitesi fra societa chiusa esocieta aperta, in cui Popper riprende un'analoga distinzione di Bergson e che potrebbe essere cosi schematizzato:

    Societa chiusa Societa apertaOrganizzata secondo norme rigide di E fondata sulla salvaguardia della Iiberta deicomportamento e basata su un controllo suoi membri, garantita da istituzionisoffocante della collettivita sull'individuo percepite e pensate come autocorreggibili,

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    aperte alla critica e alle proposte di rifonna,e s u 1 1 a DOTTRINA DELLADEMOCRAZIA che prevede:

    Trova un potente alleato nella storicismo esi evidenzia storicamente in: a) difesa della democrazia, che non e la- Eraclito

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    u

    Platone: teorico di un modello stataleorganic istic0Hegel: teorico di un modello statalista

    antidemocratico- Marx: teorico del collettivismo totalitario

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    soluzione perfetta per ogni situazione, inquanta anche in democrazia puo darsieccessiva concentrazione di potere, rnae una delle condizioni necessarie perconoscere e verificare Ie conseguenzenel sociale delle azioni politiche;

    b) difesa dell' economia competitiva,ritenuta sia pill efficace sui pianoconcreto rispetto all' economiapianificata, soffocata dalla burocrazia edella strapotere della stato, sia pillrispondente all'obiettivo prioritario dellatutela della liberta;

    c) strenua difesa della liberta, realizzataevitando forme di govemo checomportino un' eccessivaconcentrazione di potere

    La difesa della democrazia comporta per Popper la critica dell' atteggiamento rivoluzionario.Esso sorge, secondo Popper, da un sogno utopistico di perfezione e di armonia che non puo fare e meno di generare violenza:l'idea di una societa che deve essere necessariamente bella come un'opera d'arte, porta inevitabilmente ad adottare misure

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERviolente, in quanta il politico, in virtu di questa ideale estetico, si sente portato a liquidare e ad eliminare le istituzioni esistenti. AImetodo rivoluzionario Popper, che e dichiaratamente e manifestamente contrario all'uso della violenza, ritenuta dal suo punto divista ammissibile soltanto per abbattere la tirannide ed instaurare la democrazia, contrappone un riformismo gradualista, basatocioe sull' attuazione di interventi limitatie graduali e sui confronto dei risuItati previsti con quelli effettivamente raggiunti, prestandoinoltre sempre molta attenzione ad individuare le conseguenze di ogni riforma adottata. IImetodo riformista dei "piccoli passi" diPopper presenta dal suo punto di vista, rispetto almetodo rivoluzionario, alcuni evidenti vantaggi:- non promette "paradisi" che poi alla fme dei fatti si trasformano in inferni;- non pone fini assoluti tali da giustificare l'impiego dei mezzi pill ripugnanti per illoro raggiungimento;- procede per via sperimentale ed e pronto a correggere mezzi e fmi in base alle circostanze concrete;

    riesce e dominare meglio i mutamenti sociali, senza cadere in situazioni difficili ed impreviste, tali da facilitare l'avvento didittature.

    Relativamente ai giudizi espressi da Popper nei confronti del marxismo, egli elabora, in primo luogo, un giudizio positivo neiconfronti del pensiero di Marx, che apprezza per la sua onesta intellettuale. IIvalore del pensiero marxiano a suo avviso risiede neltentativo di applicare metodi razionali ai problemi pill urgenti della vita sociale del suo tempo: l'interesse che Marx evidenzia neiconfronti della societa e di ordine pratico e Popper giudica positivamente 1 0 sforzo compiuto da Marx stesso di utilizzare laconoscenza quale mezzo per promuovere ilprogresso deIl'uomo. Ma a questa giudizio positivo fanno seguito numerose critiche,che possono essere ricondotte a due aspetti, la critica al metodo e la critica ai contenuti.~ CRITICA AL METODOPrima di affrontare in dettaglio Iecritiche che Popper rivolge a Marx rispetto almetodo, e opportuno far riferimento alleprincipalidottrine epistemologiche di Popper, che rappresentano sicuramente il contnbuto pill significativo del suo pensiero. Le sueriflessioni in questo ambito prendono l'avvio con la critica deIl'idea secondo la quale le teorie scientifiche debbono essere vistecome costrwbili esclusivamente su base fattuale e secondo un procedimento induttivo che va appunto dai fatti allegeneralizzazioni.Popper focalizza l'attenzione, in primo luogo, sui momenta della produzione di una nuova teoria. La comparsa di una congetturao di una teoria e a suo avviso accompagnata da e1ementiintuitivie fantastici che non e possibile analizzare razionalmente: questa

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERprocesso non puo essere riprodotto artificialmente e non esistono macchine che, anche se opportunamente programmatedall'uomo, siano in grado di sostituire la funzione generativa del genio. D' altra parte, pero, secondo Popper, la genesi di unacongettura non ha alcun peso per il giudizio che di questa verra formulato, giudizio che e invece la sola cosa che conta inriferimento alla razionalita, Bisogna quindi operare una distinzione netta fra contesto della scoperta, che e di pertinenza dellapsicologia della conoscenza, e contesto della giustificazione, in cui, mediante un procedimento di ricostruzione razionale, epossibile vagliare Ie ipotesi e Ie congetture, qualunque sia stata la loro genesi. Secondo Popper, sulla base di un luogo comuneprofondamente radicato, una teoria risuIta scientifica nella misura in cui puo essere verificata dall' esperienza; ilverificazionismo, inrealta, dal suo punto di vista, non e altro che una pura e semplice utopia perche, per verificare completamente una teoria 0 unalegge, occorrerebbe aver presenti tutti i possibili casi, cosa che in concreto non e possibile: da una collezione, per quanta ampia,di casi particolari non potra mai scaturire una legge universale.La verificazione non e quindi in grado, secondo Popper, di delineare 1 0 status giuridico di una teoria e il modello di verifica cheegli elabora e definisce e basato, al contrario, suI principio di falsificabilitcl:una teoria e scientifica quando puo essere smentitadall' esperienza e quando i suoi enunciati possono risuItare inpotenziale conflitto con eventuali osservazioni. Una teoria che quindinon possa venir contraddetta da nessuna osservazione non e per Popper in grado di affennare nulla di scientificamente valida suImondo; al contrario, pili numerose sono Ie possibili esperienze falsificanti, cioe i falsificatori potenziali cui una teoria puo farriferimento, pili ricco apparira il suo contenuto empirico e scientifico. II principio di falsificabilita e il criterio in base al qualePopper separa Ie scienze dalle pseudoscienze: queste uItime, come ilmarxismo e la psicanalisi, escono indenni dall' applicazionedi ogni forma di verificazione poiche ogni loro tesi, anche la pili bizzarra e insolita, viene fatta accordare con i fatti attraversoragionamenti pill 0 meno sottili. Le pseudoscienze quindi sono sempre verificabili e mai falsificabili e confutabili, mentre, alcontrario, Ie scienze possono essere certamente verificabili, ma saranno vere scienze se saranno anche e soprattutto falsificabili 0confutabili. L'inconfutabilita di una scienza non e , per Popper, una virtu di quella scienza, bensi un vizio e il criterio della statoscientifico di una teoria e pertanto la sua confutabilita,Relativamente invece alle critiche nei confronti del pensiero marxiano, Marx stesso, afferma Popper, propone il suo pensieroprima di tutto come un metodo, il cui fine sarebbe quello di studiare Ie cause e gli effetti storici e, sulla base di questi, cercare diformulare una profezia circa l' avvento del socialismo. II metodo marxiano, quel materialismo storico che, secondo Popper,esprime la pili totale fiducia nella predizione scientifica, e caratterizzato da due fondamentali vizi di forma:

    determinismo (-7 influenza di Laplace): secondo Marx, che per Popper in queste sue affermazioni dimostra di non aver lettowww.filosofico.net/poppercriticamarx.htm 5/13

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERcorrettamente Laplace, la scienza puo predire il futuro solo se questa e rigidamente predeterminato; il metodo scientificoquindi, basandosi su un rigido detenninismo, puo individuare Iecause che detenninano gli sviluppi sociali. Secondo Popper,invece, scientifico e detenninistico non sono sinonimi e non e vero che l' adozione di un metodo scientifico debbanecessariamente favorire l' assunzione di una prospettiva di rigido detenninismo: e possibile infatti utilizzare un metodoscientifico ed approdare ad un sapere indetenninato;confusione fra predizione scientifica (-7 dall' inglese prediction), che indica in effetti la previsione propria della scienza, ~

    profezia storica generale, che indica le linee di sviluppo complessivo della societa, ma che non assume, a differenza dellaprima, carattere scientifico.

    II materialismo storico di Marx, secondo Popper, in quanto storicismo, quindi convinto della possibilita di prevedere il corsodegli eventi storici, e economicismo, fondato cioe sulla convinzione che l'o rganizzazione economica della societa siafondamentale per tutte le formazioni sociali, presenta alcuni aspetti contraddittori, che 1 0 portano ad essere smentito storicamentee che sono in particolare rappresentati da:a) incongruenza fra l'evoluzione effettiva della rivoluzione russa e la teoria marxiana del rapporto tra rivoluzione politica erivoluzione sociale: secondo Marx, la rivoluzione sociale si evolve secondo Ie seguenti tappe:

    le condizioni materiali di produzione crescono fino a generare una condizione di conflitto insanabile fra i soggetti cheproducono e le stesse condizioni materiali;comincia la rivoluzione sociale che sconvolge la base economica e con essa quella sociale, politica e culturale, cioe la

    sovrastruttura;- si innestano nuovi rapporti di produzione.Secondo Popper, questa evoluzione non e in alcun modo identificabile e riconducibile agli esiti della rivoluzione russa, cosache mette in discussione il carattere predittivo di tutta l'impalcatura metodologica di Marx;

    b) sopravvalutazione delle condizioni materiali: secondo Popper, l'interazione fra condizioni economiche ed idee non e sempreunidirezionale, nel senso di una dipendenza stretta delle seconde dalle prime, in quanto esistono idee che sono pili forti deimezzi di produzione: se si ammette, per assurdo, che possa essere interamente distrutto un sistema economico, la conoscenzascientifica che permane e sopravvive sarebbe in grado di consentire la completa ricostruzione del sistema economico stesso,ma non vale certamente ilpercorso contrario;

    c) l'economicismo radicale viene smentito dagli stessi sviluppi del marxism 0: secondo Popper, infatti, proprio dopo lawww.filosofico.net/poppercriticamarx.htm 6/13

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERrivoluzione russa, Lenin si trOVQprivo di idee veramente valide su cui costruire l'impalcatura economia sovietica e realizzareconcretamente la rivoluzione, segno questo che l'abbattimento delle vecchie forme di produzione non conducenecessariamente all'instaurazione di nuove forme e che la struttura economica non e prioritaria rispetto alle idee, ma che sonoqueste invece ad assumere una posizione di maggiore rilevanza.

    ~ CRITICA AI CONTENUTIMarx, secondo Popper, fu un falso profeta perche nessuna delle sue profezie si e rivelata veritiera e perche ha sviato e confusomolte persone, inducendole a credere che la sua profezia storica, originata e prodotta da un metodo ritenuto autenticamentescientifico di approccio ai problemi sociali, si sarebbe effettivamente avverata. Le critiche di Popper al marxismo non sono ineffetti completamente originali, ma sono ilfrutto di una polemica di lungo periodo, che si evidenzia sullo sfondo della storia delNovecento, in particolare a partire dalla Rivoluzione Russa del 1917. Critiche analoghe e riconducibili a quelle popperiane furonoinfatti formulate da:

    Weber: non cita direttamente Marx, ma nelle sue critiche si riferisce chiaramente al suo pensiero e al suo metodo, contro cuimuove l' accusa di pretendere di dedurre la realm da leggi astratte, con esclusione di tutto il portato esperienziale dellarivoluzione scientifica;

    Sorel: accusa ilmaterialismo storico di rinchiudere la storia nell'ambito di un sistema chiuso di cui darebbe le leggi. IImaterialismo storico sarebbe quindi una metafisica che si impone come gabbia della realm;Croce (anni '30 del Novecento): l'atteggiamento inizialenei confronti di Marx fu di disponibilita a riconosceme i meriti teorici,ma poi approda, durante gli anni del fascismo, ad una sorta di liquidazione, fondata sull'idea che tutta la riflessione marxianafosse in effetti fondata su un grossolano Assoluto economico (-7 Dio senza religione che si pone come grande artefice dellastoria) che sostituendo l'idea hegeliana, tirerebbe le fila degli avvenimenti.

    Le critiche popperiane alla dottrina di Marx sono riconducibili a:a) critica alla dottrina marxiana delle classib) critica alla dottrina marxiana dello statoc) critica allaprofezia finale dell' avvento del socialismo.

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    a) critica alla dottrina marxiana delle classiSecondo Marx, la storia di ogni societa e una storia di classi e tutta la storia e storia di lotta di classe. Cio significa che il destinodell'uomo non e il prodotto della guerra delle nazioni, come affermava anche Hegel, ma e detenninato dalla guerra fra Ie classisociali. Secondo Marx, che parte dal presupposto che in nessuna societa si e mai stati 0 si e hberi, ci si puo hberare edemancipare dallavoro produttivo solo facendo fare ad altri, al posto nostro, illavoro faticoso, rendendo quindi alcuni nostri similischiavi e dividendo il genere umano in:- classe dirigente -7 si hbera da vincolo che la lega allavoro produttivo ed ottiene Iiberta- govemati -7 divengono schiavi e la classe dirigente e costretta a combatterli e a reprimerliI govemanti e i govemati si trovano quindi, socialmente e storicamente, a combattere gli uni contro gli altri.Dal punto di vista storico, inoltre, secondo Marx, i sistemi sociali sono poi soggetti a variare col mutare delle condizioni diproduzione e pertanto ad ogni periodo di sviluppo economico corrisponde uno specifico sistema sociale. Le relazioni di classe,nell' ottica marxiana, sono indipendenti dalla volonta degli individui: essi sono come "ciechi" perche e il sistema di classe cheinduce ogni individuo a credere che gli interessi di classe siano i suoi propri interessi; quindi, da questo punto di vista, nel'operaio, ne il capitalista hanno colpe e si comportano pertanto cosi come il sistema li obbliga a comportarsi. Secondo Marxtuttavia, nonostante Ie classi non possano modificare volontariamente il sistema, tutte contnbuiscono alla sua trasformazione: ilcapitalista, infatti, spingendo l'umanita alla produzione per la produzione, costringe il sistema sociale alla creazione di condizionimateriali di produzione che possono costituire la base reale di una forma superiore di societa, ilcui principio sia 1 0 sviluppo pienoe hbero di ogni individuo. Queste condizioni si raggiungono, secondo Marx, attraverso l'autocoscienza, attraverso cioe quelpercorso mediante il quale la classe operaia giunge ad acquistare consapevolezza della propria situazione oggettiva di classe edella lotta di classe.Popper, pur apprezzando Marx per ilsuo tentativo di usare la logica della situazione di classe per spiegare il funzionamento delleistituzioni proprie del sistema industriale, ritiene la dottrina delle classi sociali una semplificazione:

    eccessiva, in quanto viene interpretata da Marx stesso come "meccanismo inevitabile" di spiegazione delle trasformazionidella societa nel suo complesso, in ogni tempo e in ogni luogo, mentre dovrebbe semplicemente porsi come una delle possibiliangolazioni da cui spiegare l'evoluzione della societa;

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPER- pericolosa, perche porta ad interpretare tutti i conflitti politici in termini di lotta fra sfruttati e sfruttatorib) critica alla dottrina marxiana dello StatoMarx non ha scritto nessuna opera di teoria dello Stato in senso stretto, ma ha presentato in tutti i suoi scritti pili importantiriflessioni ed annotazioni sull' argomento, riprese nel Novecento dai sostenitori del pensiero marxista.Nella prefazione a Per la critica del/'economia politica del 1859, Marx afferma molto chiaramente che Ie diverse forme dellostato non possono essere comprese per se stesse 0 sulla base dell' evoluzione generale dello spirito umano, ma possono essereeffettivamente chiarite solo nel momento in cui vengono ricondotte aIle loro radici economiche, cioe ai rapporti materiali diesistenza. Rovesciando pertanto una lunga tradizione culturale, politica e filosofica (vedi Hegel) che vedeva nello stato il punto diarrivo e il pieno compimento di tutte Ie forme di societa pre-statali, Marx considera 1 0 stato come sovrastruttura rispetto allasocieta civile, che e invece illuogo vero in cui si svolgono e si concretizzano i rapporti materiali di esistenza. Nel Cap itaIe Marxdefmisce pertanto 1 0 stato come illuogo della violenza concentrata ed organizzata nei confronti della societa civile e prospetta unprocesso che deve necessariamente condurre all'estinzione dello stato stesso e alla sua riduzione a quella che e la sua vera radice,appunto la societa civile: e lavita materiale degli individui, cioe ilmodo di produzione e la forma delle relazioni, che costituisce labase reale dello stato, quindi non e il potere dello stato che crea questi rapporti, ma sono i rapporti stessi che creano 1 0 stato. Lostato cui si riferisce Marx e ovviamente 1 0 stato modemo, sovrastruttura di una societa civile dominata dagli interessi dellaborghesia. Lo stato borghese, quindi, compresa la democrazia rappresentativa, e per Marx un insieme di apparati istituzionali edideologici che sono funzionali alla borghesia stessa per esercitare il suo dominio di classe. Visti in questo modo, 1 0 stato e i suoimeccanismi non possono tuttavia essere considerati strumenti tecnici neutrali, tali cioe da poter essere utilizzati anche a vantaggiodel proletariato: 1 0 stato, per Marx, e certamente una macchina, ma non tale da poter essere utilizzata da ognuno (dove "ognuno"si intende ogni classe sociale) a proprio arbitrio, ma risponde sempre e comunque aIle necessita della classe dominante, che eportata a forgiare una macchina statale adattata aIleproprie esigenze.Popper cerca, in primo luogo, di individuare Ieconseguenze della dottrina dello stato di Marx, che sono riconducibili a:

    impotenza della politica nel determinare la realta economica ~ tale conseguenza e per Popper paradossale rispettoall'importanza storica che il marxismo ha assunto proprio come stimolatore delle masse nei confronti della partecipazionepolitica. Secondo Popper, i marxisti potrebbero obiettare a Marx che l'azione politica, lungi dall' essere ininfluente, ha avuto la

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERfunzione di: risvegliare la coscienza di classe ottenere migliori condizioni per i lavoratorieccessiva valutazione delle dinamiche economiche -7 secondo Popper, Marx, che ha scoperto, rna anche sopravvalutato, ilruolo delle dinamiche economiche, ha proposto una tesi viziosa secondo cui il denaro potrebbe tutto, anche pill del poterefisico 0 dell' autorita della stato. Questa tesi, che, secondo 10 stesso Popper, puo forse essere valida in regime di capitalismosfrenato, quindi non controllato da parte del potere politico, diventa insostembile se si ammette un controllo vero e reale delmondo economico da parte del potere politico stesso.

    Per Popper, quindi, l' ordine proposto da Marx, potere reale economico - rapporti economici fra le classi - potere politico, deveessere invertito, in quanta il potere politico puo e deve controllare il potere economico; quella che secondo Marx e mera libertafonnale, cioe la democrazia, diviene in Popper labase di ogni altra liberta, poiche sancisce ildiritto di un popolo di giudicare e farcadere ilproprio govemo. Le proposte che Popper avanza pertanto dal punto di vista politico sono:

    riformismo gradualista: per evitare gli abusi di qualsiasi potere statale occorrono istituzioni che siano in grado di proteggere icittadini dagli abusi di una liberta illimitata, che distrugge se stessa in quanta implica ed ammette il potere e la supremazia delforte suI debole. I cittadini hanno quindi il diritto di esigere dallo stato protezione dalla violenza fisica e dagli abusi di potereeconormco ;interventismo economico: il capitalismo sfrenato deve essere, secondo Popper, pianificato e controllato, sempre nel rispettodella liberta; l'intervento della stato deve limitarsi percio a quanta strettamente necessario per la protezione della liberta stessa.

    c) critica allaprofezia fmale dell' avvento del socialismoQuella che Popper defmisce "profezia di Marx" e riconducibile a tre argomentazioni marxiane sviluppate nel C ap ita Ie:I. ilmetodo di produzione capitalistico, che porta progressivamente ad un incremento della produttivita dellavoro connessocon i miglioramenti tecnici e con ilmoltiplicarsi dei mezzi di produzione, ha come tendenza generale quella di determinare

    un accumuIo di ricchezza sempre maggiore nelle mani di un numero sempre minore di persone, con conseguente aumentodella miseria da un lato e della ricchezza dall' altro;

    II. tutte Ie classi intermedie scompaiono, ad eccezione della borghesia dirigente e di una vastissima classe di lavoratorisfruttati; la tensione fra queste due classi porta inevitabilmente alla rivoluzione sociale;

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERIII. l'esito della rivoluzione sociale, la vittoria dei lavoratori sulla borghesia, sara seguito dall' affermazione di una societa senza

    classi, perche costituita in effetti da una sola classe, ilproletariato; in questa societa, la societa socialista, non vi sara alcunaforma di sfiuttamento.

    Popper riprende queste tre argomentazioni, rovesciandone l'ordine, per poter comprendere meglio se le conclusioni derivinoeffettivamente dalle premesse. II suo ragionamento si sviluppa nel seguente modo:III argomentazionepremesse:1) 1 0 sviluppo del capitalismo porta all'eliminazione di tutte le classi, eccettuate la borghesia ed un immenso proletariato;2) la miseria in cui versa il proletariato 1 0 induce a rivoltarsi contro la borghesia sfruttatriceconclusioni:a) i lavoratori devono vincere la lottab) la borghesia viene eliminatac) si instaura una societa senza classiSecondo Popper le conclusioni a) e b) discendono dalle premesse 1) e 2) perche, senza pili una classe di sfruttati chegarantiscono la sua sussistenza materiale, 1 0 sfruttatore scompare e muore, mentre 1 0 stesso non accade allo sfiuttato, che quindida questa conflitto esce vincitore. La conclusione c) invece, secondo Popper, non discende necessariamente da nessuna dellepremesse perche, anche qualora si ammetta la permanenza di una sola classe, ilproletariato, cia non implica assolutamente chepoi questo, vinto ilnemico comune rappresentato dal capitalismo, non giunga a dividersi nuovamente in classi.In defmitiva, gli sviluppi storici possibili di una rivoluzione vittoriosa del proletariato possono, per Popper, essere molteplici e ilfatto di credere intensamente in uno non significa che questo poi effettivamente e necessariamente si verificheraII argomentazionepremessa: ilcapitalismo porta ad un aumento della ricchezza e della miseriaconclusioni:a) scompaiono tutte Ie classi, eccetto la borghesia e ilproletariato, ilquale acquistera sempre maggiore consapevolezza e sara

    quindi sempre pili unitob) la tensione fra borghesia e proletariato portera inevitabilmente ad una rivoluzione proletaria.Secondo Popper, ne la conclusione a), ne la b) discendono dalla premessa e Marx non tiene conto di molti altri possibili sviluppi.

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERIn particolare, rispetto alla questione della scomparsa di tutte le classi, eccetto borghesia e proletariato, Popper obietta che taleconsiderazione puo essere valida se applicata alla situazione storica che Marx aveva in mente, cioe il capitalismo e il proletariatoindustriali, ma non tiene conto degli orientamenti del mondo rurale, che non e detto che debba condividere Ie scelte delproletariato industriale, di quelli di alcuni settori del proletariato (quella che Marx defmiva "plebaglia" perche disposta a vendersi alnemico di classe), che non condividono la coscienza di classe degli stessi proletari, e del fatto che la stessa comune condizione dimiseria dei proletari non e detto che debba condurre necessariamente alla fiducia nel successo della rivoluzione.In conclusione Popper, rispetto alla possibilita della pennanenza di due sole classi, borghesia e proletariato, affenna appunto chesi tratta di una possibilita fra molte altre e che, come tale, puo verificarsi, ma potrebbe anche non darsi.Rispetto alla conclusione b), che fa riferimento all'inevitabilita della rivoluzione data la crescente tensione fra borghesia eproletariato, Popper critica in primo luogo I'idea della rivoluzione sociale elevata a "concetto storico", cioe a inevitabile fase dipassaggio dal capitalismo al socialismo, che non e detto, tuttavia, come Popper sostiene, che debba darsi necessariamente, esecondariamente la componente violenta legata al concetto di rivoluzione sociale. Popper, che non e contrario alla violenza insenso assoluto, ritiene che qualsiasi rivoluzione debba portare solo all'affennazione della democrazia, intesa, dal punto di vistapopperiano, come insieme di istituzioni che pennettono il controllo pubblico dei governanti e la loro destituzione da parte deigovernati, i quali, a loro volta, attraverso le suddette istituzioni, debbono poter ottenere rifonne senza ricorrere allaviolenza.Popper parla, a proposito dell' atteggiamento del marxismo nei confronti della violenza, di "sistematica ambiguita", aspetto cherappresenta, a suo avviso, l'elemento pill dannoso del pensiero marxista stesso; tale ambiguita si manifesta sia nell' atteggiamentogenerale nei confronti della violenza, che diviene categoria storica dotata del carattere dell'ineludibilita (se 1 0 stato e tirannideesercitata dalla borghesia, la violenza e consentita e pienamente giustificata e tutto cio che si puo e si deve fare e sostituire alladittatura della borghesia quella del pro letariato), sia nel suo possibile impiego: il proletariato, infatti, secondo Popper, potraservirsi della violenza non solo nella fase di conquista del potere politico, ma anche per la sua conservazione, impedendo,appunto con la violenza, ogni possibile futura trasfonnazione in senso democratico.L' ambiguita che si evidenzia nel modo di intendere la violenza ha una corrispondenza storica, secondo Popper, con le posizionidelle diverse correnti del marxismo, riconducibili a:

    ala radicale: ogni governo di classe e necessariamente una dittatura che va rovesciata, anche con la violenza se necessario, perinstaurare la dittatura del proletariato;ala moderata: i governi controllati dalla borghesia capitalistica possono essere rovesciati pacificamente mediante una politica dirifonne pacifiche e graduali.

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    03/04/12 LE CRITICHE AL MARXISMO 01KARL POPPERSecondo Popper, ambedue le posizioni sono contenute e teorizzate nel Capitale, anche se 1 a seconda, quelIa che prospetta unariforma graduale del capitalismo, e in netta contraddizione con 1 a prima, che prospetta invece 1 a totale distruzione del capitalismostesso. Alla possibilita di concepire una riforma del capitalismo Marx pare sia giunto, in eta matura, in seguito all'analisi e alIavalutazione delle rifonne sociali in Inghilterra, che riconobbe come l'unico paese in cui 1 a rivoluzione avrebbe potuto essereattuata per intero con mezzi pacifici e legali.In conclusione, secondo Popper, gli argomenti su cui si basa 1 a profezia marxiana sono validi: se si constata, infatti, in undetenninato momento storico, ilmanifestarsi di una certa tendenza 0 direzione storica, non e possibile sapere quale aspetto essapotra assumere in futuro. Secondo Popper, pertanto, ogni cosa e possibile negli affari umani e non si puo escludere aleunosviluppo, anche quelli in contrasto con 1 a tendenza al progresso umano 0 con altre presunte leggi delIa natura umana.Secondo Popper quindi il progresso non e una legge di natura.Bib liografia- Karl Popper, Miseria della storicismo, Feltrinelli,Milano, 2003- Karl Popper, La societa aperta e i suoi nemici. Hegel e Marx falsi profeti. Vol. I L Armando, Roma, 2002- G. Fomero, Protagonisti e testi della filosofia. Vol. D tomo 2, Paravia, Torino, 2000- D. Massaro, Comunicazione filosofica. Vol. 3 tomo A, Paravia, Torino, 2002

    F. Restaino, Storia della filosofia, vol. 412. La filosofia contemporanea: filosofie analitiche e continentali. Utet, Torino,1999

    - M. Vegetti, F. Alessio, F. Papi, Filosofie e societa. Filosofia contemporanea, Zanichelli, Bologna, 1992INDIETRO

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