Rivista Mediterraneo

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L’isola di Stromboli editerraneo M by www.viedelgusto.it SICILIA bella da mozzare il fiato

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L’isola di Stromboli

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SICILIAbella da mozzare il fi ato

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100 sicilia: bella da mozzare

il fiato

106 è in partenza il treno dei vini

dell’etna

108 la rassegna enologica internazionale

sicilia en primeur

110 i nuovi itinerari eco-gastronomici di sicilia e il percorso around etna

Sommario

Responsabile del progetto ADV MAIORA s.r.l. via Pignatelli, 13 90141 Palermo tel +39 0916115260 Dr. Daniele Cipollina e-mail: [email protected]

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editerraneoMIsole Eolie

Taormina, Teatro Greco

bella da mozzare il fi ato

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bella da mozzare il fi ato

Un caleidoscopio di emozioni e di incanti da godere almeno una volta nella vita

SICILIA:

I Crateri Silvestri dell’Etna

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“l’Italia senza la Sicilia non la-scia immagine alcuna nello

spirito. Qui è la chiave di ogni cosa.” Se ieri era il grande scrittore tedesco Wolfgang Goethe a riconoscere la straordinaria bellezza dell’Isola del Sole, oggi sono l’Unesco e le maggio-ri testate internazionali a celebrarne le meraviglie. Lo scorso anno, il Telegraph ha inse-rito la Sicilia tra le 20 isole più belle del Mediterraneo, assegnandole il primo posto per le attrazioni cultura-li; la rivista statunitense Forbes Ma-gazine ha incluso il Teatro del Fuoco tra i 12 festival per cui vale la pena fare un viaggio e il blog britannico Purple Travel ha collocato il Farm Cultural Park di Favara al sesto posto al mondo come meta per gli amanti dell’arte contemporanea. In fatto di spiagge, Tripadvisor ha assegnato

il podio alla Spiaggia dei Conigli di Lampedusa (terza al mondo e prima in Europa). Ma il riconoscimento più prestigioso lo ha conferito l’Unesco al capoluogo di regione.Con l’itinerario arabo-normanno di Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale, salgono, infatti, a dieci i patrimoni dell’umanità siciliani (sia materiali e che immateriali) inseriti nella World Heritage List tra i quali figurano la Valle dei Templi di Agri-gento, l’Opera dei Pupi, le Isole Eo-lie, la vite ad alberello di Pantelleria, la Dieta Mediterranea, Siracusa e le necropoli di Pantalica, l’Etna, le Città tardo-barocche del Val di Noto e la Villa romana del Casale. Insomma, la Sicilia è un concentrato di meraviglie da vedere almeno una volta nella vita. Non a caso è ben posizionata nell’immaginario turisti-co (come testimonia la sua positiva brand reputation). La promozione

è un elemento necessario per man-tenere alto l’interesse. Proprio per questo l’Assessore regionale per il turismo predispone annualmente il Piano Regionale di Propaganda Turistica che attraverso azioni di marketing intelligence, sceglie i mer-cati di riferimento, individua alcuni segmenti funzionali alla creazione di nuove stagionalità, coordinando le altre azioni svolte dall’Assesso-rato come lo sviluppo della filiera turistica degli itinerari naturalistici, religiosi, dello sport, dei teatri, de-gli eventi culturali e cinematografici (grazie al contributo offerto dall’Uf-ficio Speciale per il Cinema e l’Audio-visivo).Luogo di interlocuzione con il ter-ritorio sono i Servizi Turistici: che oltre ad essere centrali nelle azioni locali di promozione unitamente agli aeroporti e ai Distretti turistici, interagiscono con le Pro Loco, la cit-

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Il borgo di Cefalù

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Il barocco siciliano non definisce soltanto le espressioni del barocco in Sicilia realizzate fin dal XVII secolo, ma rap-presenta una particolare declinazione di questo stile, caratterizzata da un acceso decorativismo,senso scenografico e cromatico

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tadinanza, le associazioni di settore, l’Anci e gli interlocutori della filiera turistica.il Piano 2016, coerentemente con le strategie di marketing già avviate negli anni passati, punta sul raffor-zamento del brand. Il target di rife-rimento non è un turismo di massa (ormai scomparso). Oggi, si punta a conquistare nicchie di viaggiatori alla ricerca di un turismo esperien-ziale, che trovano ispirazioni, ot-tengono informazioni, si orientano, scelgono e condividono le esperienze attraverso il web. Ed è proprio alla sua implementazione (compresi il

nuovo sito internet Visitsicily.info e i principali social network) che sarà destinata una parte significativa del-le risorse disponibili. Questa evoluzione della domanda non permette più di parlare di desti-nazioni intese come territorio costi-tuito dall’insieme di risorse, attrat-tive e servizi. Oggi, quindi, si deve parlare di esperienze. Sport invernali, parchi divertimen-to, escursionismo, enogastronomia, arte, itinerari archeologici subac-quei: la Sicilia è un piccolo continen-te di emozioni.Sono ben cinque i parchi natura-

li: Etna, Madonie, Nebrodi, Sicani, Fluviale dell’Alcantara; sei le Aree marine protette: Capo Gallo - Iso-la delle Femmine, Egadi, Pelagie, Plemmirio, Isole Ciclopi, Ustica e oltre cinquanta le riserve naturali. In particolare, il turismo archeo-su-bacqueo, che si propone di tutelare e valorizzare turisticamente le aree archeologiche sottomarine – come punta Tracino a Pantelleria, Capo Boeo a Marsala e il relitto del Kent a San Vito lo Capo – rappresenta un segmento specifico dal basso im-patto ambientale, con un alto valore aggiunto e legato ad un flusso desta-

Vigneti ad alberello a Pantelleria

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gionalizzato. Per quanto costituisca ancora una nicchia, è in forte crescita con un consistente numero di prati-canti-viaggiatori (3 milioni nella sola Europa). La Sicilia è anche terra di grandi “penne”. Non poteva quindi mancare una Strada degli scrittori che riper-corre i luoghi che hanno dato i natali e l’ispirazione letteraria a Pirandello, Sciascia, Camilleri, Tomasi di Lam-pedusa, Verga, Capuana, de Roberto, Gesualdo Bufalino e Nino Martoglio.E che dire dell’arte! Oltre alle mille-narie vestigia, la Sicilia sa sorpren-dere anche per le sue suggestive

espressioni contemporanee tra cui Fiumara d’Arte, Gibellina Nuova e il Cretto di Burri e il Farm Cultural Park di Favara.Anche l’offerta turistica dei Bor-ghi più belli d’Italia, come Gangi e Montalbano Elicona, rappresenta un nuovo modo di concepire il turismo: ossia quello di conoscere un luogo con gli occhi di una persona del po-sto e scoprirne i volti più nascosti e insoliti, e trasformare una semplice vacanza in un momento unico.Per la particolare natura del suolo, inoltre, la Sicilia vanta un ricco pa-trimonio idrotermominerale. Lo te-

stimoniano i siti termali di Acireale, Acquapia a Montevago, Alì Terme, Lipari, Vulcano, Sciacca, Segesta, Sclafani Bagni, Terme Vigliatore e Termini Imerese. Nell’ampio conte-sto del turismo, questo segmento, è fra le linee di prodotto privilegiate in quanto coniuga svago, tempo libero, salute e wellness. Dulcis in fundo, l’enogastronomia: uno dei settori che funziona da trai-no per la domanda turistica, essendo il cibo e il vino in generale fra i pro-dotti (e le esperienze) oggi maggior-mente apprezzati su scala globale. di Francesca Maisano

Isola dei Conigli a Lampedusa

Il Chiostro della Cattedrale di Monreale

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editerraneoMè in partenza il Treno dei Vini dell’Etna

Alla scoperta di nettari fatti di lava, mare e cielo

TUTTI IN CARROZZA:

per la critica internazionale i vini siciliani rappresentano la nuova e più alta frontie-ra qualitativa dell’enologia

nel Belpaese. In particolare, l’areale etneo sa sprigionare un fascino ma-gnetico. Non a caso si tratta di un sito iconico. L’Etna, infatti, è il più attivo stratovulcano del mondo e la più alta montagna nelle isole mediterranee (3343 m. slm): Patrimonio dell’U-manità dal 2013. Sin dall’antichità l’ascensione ai crateri sommitali ha rappresentato il momento saliente del viaggio in Sicilia.Visite guidate ai deserti di lava, sci alpinismo, tour speleologici ed eno-turismo, sono solo alcune delle at-tività organizzate su ’a Muntagna, vissuta da molti siciliani non come un’entità geologica ma come un esse-re vivo e divino. Tra le tante iniziative, il Treno dei

Vini dell’Etna dà l’opportunità di vivere un’esperienza imperdibile alla scoperta della Strada del Vino dell’Etna, a bordo dell’automotrice a scartamento ridotto della Ferrovia Circumetnea che percorre da cento-vent’anni questi luoghi.Dal livello del mare si sale sempre più su, dentro i territori del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Al-cantara, mentre le guide del Treno (disponibili sia in lingua italiana che inglese) raccontano gli “ingredien-ti” dei nettari del vulcano: la luce, la lava, il sole, il mare, la passione. Tra i Nebrodi e il panorama del maesto-so versante nord dell’Etna, la linea ferrata si addentra in un paradiso di odori e colori cangianti ad ogni sta-gione.Ultima fermata: Randazzo. Qui, il tour prosegue sui Wine Bus “hop-on hop-off” che compiono un percorso

indimenticabile tra le più interessan-ti cantine. Si è liberi di salire e scendere dove si preferisce – i Wine Bus passano ogni due ore da tutte le fermate, dal-le 10:30 alle 18:30 – per visitare le cantine e consumare la degustazione compresa nel biglietto.Tra un bicchiere e l’altro si può sce-gliere dove fermarsi per il pranzo, se in una delle cantine che offrono anche la ristorazione o in uno dei numerosi ristoranti tipici nei borghi attraversati dai Wine Bus.Al ritorno, sia che si voglia prendere nuovamente il treno (parte alle 17:00 da Randazzo) o che si preferisca at-tardarsi per fare il viaggio di ritorno con i Wine Bus (parte alle 18:30 da Randazzo), la lenta discesa, con il mare all’orizzonte sarà solo l’ultima grandiosa scenografia di una giorna-ta memorabile. F.M.

- Ferrovia Circumetneawww.circumetnea.itfacebook.com/circumetnea.metro- Associazione Strada del Vino dell’Etnawww.stradelvinodelletna.itfacebook.com/strada.delvinodelletna - L’app della Strada del Vino dell’Etna è disponibile su App Store e Google Play

info utili

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i l fascino della Sicilia nell’e-legante abito della vendem-mia 2015. Tutto questo è al centro di Sicilia en Primeur,

la speciale rassegna internazionale dedicata ai vini dell’isola, in pro-gramma dal 19 al 23 aprile a Sciac-ca (Agrigento) presso il Roccoforte Verdura Golf Resort.Organizzata da Assovini Sicilia e giunta alla sua tredicesima edizio-ne, Sicilia en Primeur presenta in anteprima assoluta i vini del mil-lesimo 2015 di 54 aziende (record di partecipazioni) e le sue aree vi-nicole, a oltre 90 giornalisti da ol-tre 20 Paesi nel mondo. Tra questi, Usa, Canada, Svezia, Giappone, Svizzera, Gran Bretagna, Germa-nia, Cina, Corea, Danimarca, Fin-landia, Svezia, Russia, Polonia, Austria, Olanda, Francia, Lituania, Estonia, Belgio.Impossibile misurare il grado di biodiversità di un’isola che spazia dalle nere rocce circondate dal Mar d’Africa (Pantelleria), alla rigida austerità dell’Etna, un vulcano alto più di tremila metri. Equilibri ed armonie che non hanno pari in al-cun luogo al mondo. “Le degustazioni dell’anteprima metteranno nella giusta luce il li-vello qualitativo, una aromaticità e un perfetto equilibrio tra acidità e freschezza – afferma Francesco Ferreri, presidente di Assovini Si-cilia: un’associazione di 76 pro-duttori che rappresentano una product-share regionale che supe-ra in valore l’85% del vino sicilia-

bacco in passerella

Assovini Sicilia presenta in anteprima alla stampa

estera la vendemmia 2015

SICILIA EN PRIMEUR:

no imbottigliato nell’isola e con un giro di affari di 250 milioni di euro in oltre 70 paesi –. Le condizioni climatiche dello scorso anno sono state molto felici. È stata una ven-demmia eccezionale non solo per l’espressività dei terroir ma anche per i tempi in cui si realizza la rac-colta delle uve: ben quattro mesi, dalla fine di luglio agli ultimi giorni di ottobre”. F.M.

LE CAntinEAlliata Vini, Arianna Occhipinti, Az. Agricola Gregorio De Gregorio, Az. Agricola Tornatore, Baglio del Cristo di Campobello, Baglio di Pia-netto, Barone Beneventano del Bo-sco, Barone Sergio, Barone di Villa-grande, Benanti, Cantina Wiegner, Cantine Europa, Cantine Colosi, Cantine Settesoli, Caruso & Minini, Castellucci Miano, Coste Ghirlanda, Cottanera, Cusumano, Cva Canicat-tì, Di Giovanna Az. Agr. Biologica, Disisa, Donnafugata, Duca di Sala-paruta - Corvo - Florio, Fazio Casa Vinicola in Erice, Feudi del Pisciotto, Feudo Arancio, Feudo di Gulfa, Feu-do Maccari, Feudo Principi di Bute-ra, Firriato, Girolamo Russo, Graci, Gulfi, Le Casematte, Lombardo Vini, Marchesi de Gregorio, Marchesi di San Giuliano, Masseria del Feudo, Palmento Santo Spirito, Pietradolce, Planeta, Principe di Corleone - Polla-ra, Rallo Azienda Agricola, Spadafo-ra, Tasca d’almerita, Tenuta di Fes-sina, Tenuta Gatti, Tenute Rapitalà, Terre di Giurfo, Terrazze dell’Etna, Valle dell’Acate, Vinding, Zisola.

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Pantelleria

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Il porto di Sciacca

I vigneti etnei conservano gli elementi che li hanno resi unici agli occhi dei viaggiatori del ’700: muretti a secco in pietra lavica, piccole case ed eleganti dimore, talvolta complete di cantina e palmento e poi ulivi, gelsi, ciliegi e castagni a ridosso dei confini

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Nuovi itinerari eco-gastronomici

per scoprire la Sicilia più autentica

3 itinerari enogastrono-mici per le 3 valli in cui una volta era suddivisa la Sicilia e uno pensa-to appositamente per mettere a sistema tutte

le produzioni di eccellenza che han-no fatto del territorio dell’Etna uno dei gioielli dell’enogastronomia ita-liana, a livello mondiale. L’idea degli Itinerari Eco-Ga-stronomici di Sicilia e il Percorso Around Etna, realizzati dalla Re-gione Siciliana insieme all’organiz-zazione fondata da Carlo Petrini, è stata quella di combinare le bel-lezze naturali, paesaggistiche, cul-turali e monumentali con i presidi enogastronomici Slow Food: cioè produzioni d’eccellenza che, nel

corso degli anni, sono state sem-pre più valorizzate dall’intensa at-tività di una nuova generazione di imprenditori che hanno deciso di tornare ad investire nell’agricoltu-ra, nell’industria casearia, nell’alle-vamento. Le vicende del distretto del vino di Randazzo e del pistacchio di Bronte sono forse le più conosciu-te, ma l’intero territorio siciliano è disseminato di tipicità di altissi-ma qualità come la Manna, che è un dolcifi cante naturale raccolto dalla corteccia dei frassini; le Api nere che producono preziosissimi mieli; il Sale marino di Trapani che viene raccolto manualmente, come da milleni. E poi la Fragoli-na di Sciacca e di Ribera, piccola,

di colore rosso intenso, aromatica e molto profumata e le Farine di Tumminia, prodotte con un grano antico siciliano dal quale si ottiene il pane nero di Castelvetrano, solo per fare un esempio. Mancava una iniziativa che li mettesse a sistema per valorizzarli ai fi ni di un miglio-ramento dell’offerta turistica. Gli itinerari sono stati pensati pro-prio in questa logica. In totale sono quattro: uno per ciascuna delle val-li in cui, nel passato, la Sicilia era divisa geografi camente (Valdemo-ne, Val di Noto, Val di Mazara), e un altro che mette insieme quelle dell’Etna, creando una ideale coro-na attorno al vulcano. “Combinare le straordinarie bel-lezze del nostro territorio con le

PISTACCHIO DI BRONTE, PROVOLA DEI NEBRODI,

SUSINE BIANCHE DI MONREALE, FRAGOLINE DI SCIACCA E DI RIBERA

e altro ancora...

per scoprire la Sicilia

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Vedi la mappa

produzioni di eccellenza è il modo per fare vera promozione del terri-torio, destagionalizzando l’offerta turistica – ha commentato l’as-sessore regionale al territorio e al turismo Anthony Barbagallo -. Ci diciamo sempre che la Sicilia non è soltanto sole e mare e attraverso questi percorsi vogliamo dare ai turisti – ma non solo – la possibili-tà di vivere una esperienza globale della nostra regione, andando alla scoperta di quanto di meglio possa offrire in termini di cibo, cultura dell’accoglienza e bellezze natura-li. Ringrazio Slow Food e il presi-dente regionale Rosario Gugliotta e la fiduciaria di Catania, Roberta Capizzi, per aver da subito sposato il progetto: la loro è una partecipa-zione che qualifica la nostra inizia-tiva, alla quale ne seguiranno altre. Abbiamo deciso di investire nella promozione del territorio e del no-stro patrimonio storico ed artistico: l’Itinerario di Carlo V, quello di Fe-derico II, i Teatri di Pietra ne sono altri esempi”. F.M.

Il paesaggio delle Saline Trapanesi

La Manna nei boschi delle Madonie

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di Firma

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Occhiello

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Provola delle MadonieediterraneoM

Vastedda della valle del Belìce

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