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2016-2017
LINGUISTICA FRANCESE 1
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Lezione introduttiva
SCEGLIERE LE LINGUE DA STUDIARE
LINGUE ROMANZE : francese, spagnolo, portoghese
catalano, rumeno, galego, italiano.
LINGUE GERMANICHE: tedesco, inglese, nederlandese,
danese, svedese, norvegese.
LINGUE SLAVE: polacco, russo, ucraino, serbo,
croato, ceco, slovacco, bulgaro, sloveno.
ALTRI GRUPPI : neo-greco, albanese, ungherese.
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SCEGLIERE LE LINGUE DA STUDIARE
1) Criterio della diffusione
(lingue veicolari : inglese, tedesco, francese,
spagnolo, portoghese); due esami diversi tra
letteratura e lingua.
2) Criterio genetico (lingue romanze, germaniche, slave ecc.)
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LINGUISTICA ???
TRE MODI DI STUDIARE LA LINGUA
1) Scuole di Lingue (tipo Saint-Louis de France, Goethe Institut
ecc.)
2) Scuola per interpreti
3) Università
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LINGUISTICA ???
TRE MODI DI STUDIARE LA LINGUA
1) Scuole di Lingue
Livello linguistico
2) Scuola per interpreti
3) Università Livello linguistico e metalinguistico
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LINGUISTICA ???
TRE MODI DI STUDIARE LA LINGUA
Scuole di Lingue comunicativo
approccio linguistico
Scuola per interpreti tecnico
Università approccio metalinguistico
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La riflessione sulla lingua : la linguistica
Il perché dei fatti linguistici
Ex1. Il est venu avec sa femme – il est venu avec la femme
Ex2. perché si scrive loup se la <p> non si pronuncia?
Ex.3 perché posso dire je ne veux pas e je veux pas ?
Ex.4 da dove deriva il francese ?
Ex.5 perché je viens ma nous venons
Ex.6 se skier dà skiable e manger dà mangeable da dove viene
charitable? E remarquable viene da remarquer?
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La competenza metalinguistica
Riflettere sui fatti linguistici
L’esempio dei bilingui
(gli studi di M. A. Pinto)
- diglossia / bilinguismo
- le capacità dei bilingui
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La competenza metalinguistica
A cosa serve studiare una lingua se :
1) ci sono i monolingui
2) ci sono i bilingui
Dove si colloca la specificità di un insegnante di lingua non
monolingue o bilingue ?
Dove si colloca la specificità di un traduttore non bilingue ?
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La competenza metalinguistica
Basta parlare una lingua per saperla insegnare ?
Basta essere bilingui per saper tradurre ?
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La lingua all’Università
A) competenze metalinguistiche
B) competenze culturali (storia, letteratura, cultura ecc.)
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Il programma _1
• Il corso si suddivide in una parte di lettorato (scritto e orale) ed una di
linguistica. La parte di linguistica si divide in una parte A ed una parte
B.
• Gli studenti che hanno bisogno di 4 o 6 cfu dovranno :
• a) superare le prove di lettorato (scritti + orale),
• b) preparare solo la parte A.
• Gli studenti che hanno bisogno di 8 o 12 cfu dovranno :
• a) superare le prove di lettorato (scritti + orale),
• b) preparare la parte A,
• c) preparare la parte B.
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Il programma _2
Bibliografia per i frequentanti e i non frequentanti:
1) materiale didattico per il lettorato scritto e orale : rivolgersi
al lettore di riferimento in base al proprio canale
(programmi e orari disponibili in bacheca e sul
sito http://w3.uniroma1.it/seai/?q=persone/floquet-
oreste e sul sito della facoltà.
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L’esame di L-LIN/04
L’esame di L-LIN/04 triennale e magistrale comporta tre
parti :
a. il lettorato scritto (registrazione su GOLF)
b. il lettorato orale (registrazione su GOLF)
c. la linguistica francese (registrazione su INFOSTUD)
Le parti a. e b. sono comuni per tutti i corsi di studi.
La parte di Linguistica, invece, varia in funzione dei crediti
richiesti (vedi programma).
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L’esame di L-LIN/04
voto del lettorato scritto +
voto del lettorato orale +
voto di linguistica francese =
_______________________
voto finale
non è possibile ottenere cfu avendo superato
soltanto la parte di lettorato
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Il lettorato : la frequenza
Studenti frequentanti:
75% circa delle lezioni;
tutte le verifiche scritte e orali in itinere +
esonero a fine semestre.
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Il lettorato : la frequenza
Se superano tutte le verifiche di lettorato - avendo
ottenuto la media sufficiente nelle prove scritte nei
due semestri + la prova orale
> gli studenti saranno esonerati dalla parte
dell’esame di fine anno relativa ai corsi di lettorato
(sessione ordinaria).
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Il lettorato : la frequenza
Studenti frequentanti:
1) verifiche scritte e orali in itinere
2) esonero a fine semestre.
nessuna prova nella sessione ordinaria
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Il lettorato : la NON frequenza (1)
Studenti NON frequentanti:
Non saranno considerati frequentanti quegli
studenti che avranno superato solo le prove
scritte in itinere (senza aver superato le prove in
itinere orali);
nonché quegli studenti che avranno frequentato un
solo semestre (in questo caso il voto di tutte
verifiche in itinere verrà annullato).
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Il lettorato : la NON frequenza (2)
le sessioni ordinarie di esami scritti sono:
fine Gennaio 2017
per tutti (tranne le matricole 2016/2017)
inizio Giugno 2017
inizio Settembre 2017
fine Gennaio 2018
inizio Giugno 2018
ecc.
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Il lettorato : la NON frequenza (3)
Se uno dei voti sarà uguale o
inferiore a 14/30, tutte le prove andranno ripetute.
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Voti di lettorato
I voti di lettorato valgono per 4 sessioni
a partire dalla sessione in cui si è sostenuto l’esame.
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19/12/2016 Titolo Presentazione Pagina 24
Sovrapposizioni ?
I lettori di riferimento valuteranno caso per caso :
19/12/2016 Presentazione matricole Pagina 25
Il programma _3
2) parte A :
STORIA DELLA LINGUA
FONETICA E FONOLOGIA
3) parte B :
I DETERMINANTI
IL VERBO, IL CONGIUNTIVO
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Programma di Lettorato primo anno SCRITTO
I e II semestre:
traduction
dictée
production écrite
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Programma di Lettorato primo anno ORALE
Le candidat devra lire et préparer un texte court
(article de journal, extrait de roman, etc.) qu’il
présentera le jour de l’examen. Il devra être
capable de lire ce texte en respectant les règles de
prononciation, d’expliquer son fonctionnement du
point de vue de la morphologie de ses éléments et
de sa syntaxe. Enfin, il lui sera demandé de
répondre à des questions concernant le contenu du
texte, ainsi que des aspects simples de la vie
quotidienne.
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Erreurs considérées comme irrecevables
1ère année triennale:
absence de pronom personnel sujet
utilisation de 'pourquoi' à la place de 'parce que'.
2 ème année triennale :
erreurs de conjugaison au présent de l'indicatif concernant des
verbes usuels (pouvoir, être, dire, etc)
erreurs relatives aux articles contractés (de le, de les, à le...)
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programma _4
2) parte A :
STORIA DELLA LINGUA
2a) Rey, A. et alii (2007), «I. Aux origines du français», «II. Le
français au Moyen Age, une langue en variations», in Mille
ans de langue française, Paris, Perrin, pp. 9-207.
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programma_5
FONETICA E FONOLOGIA
2b) Eggs, E. & Mordellet, I. (1990), Phonétique et phonologie du
français : théorie et pratique, Tubingen, Niemeyer.
2d) Skupien Dekens C., Kamber A. & Dubois M. (2011),
Manuel d’orthographe pour le français contemporain, Neuchâtel,
Éditions Alphin- Presses universitaires suisses.
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programma_6
MORFOSINTASSI
3) parte B :
Il sintagma nominale: i determinanti
3a) Gary-Prieur, M.-N. (2011), Les déterminants du
français, Paris, Ophrys
Il sistema verbale, il congiuntivo
3b) Le Goffic, P. (1997), Les formes conjuguées du verbe
français, oral et écrit, Gap, Paris, Ophrys.
3c) Soutet, O. (2000), Le subjonctif en français, Paris,
Oprhrys
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programma_7
Testi facoltativi (consigliati soprattutto per i principianti) :
A) Madonia, F.P. A., Principato, A. (2011), Grammatica della
lingua francese, Roma, Carocci.
B) Berruto G., Cerruti, M. (2011), La linguistica, un corso
introduttivo, Torino, Utet
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Struttura del corso
martedì 10,30-12,30, AULA 6, VILLA MIRAFIORI
t u t t o l’ a n n o !
(ottobre-gennaio / marzo-maggio)
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Struttura del corso
2) PARTE (pour 4 cfu)
1° semestre
3) PARTE B
2° semestre
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Esami
Pre-appello del 23 maggio 2015
Relativamente alla parte A e B
N O N O B B L I G A T O R I O
2 gruppi (AL-MZ)
Prove di 45 minuti
A-L : 10,30-11,15
M-Z: 11,30-12,15
Linguistique 1 2016_17
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Esami (da confermare)
Non Frequentanti (o recupero)
Sessioni ordinarie (parte A + B) :
ESTIVA
giugno-luglio
AUTUNNALE
settembre
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Esami
Examen écrit facultatif :
Durée : 1h30 A+B
partie A
1) Una trascrizione fonetica (scelta da La Princesse de Clèves)
2) Una trascrizione ortografica
3) Una domanda di fonologia
4) Una domanda di storia della lingua
partie B
1) Due domande di parte B
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Esami
Examen écrit facultatif :
Durée : 1h30 A+B
partie A
1) Una trascrizione fonetica (scelta da La Princesse de Clèves)
2) Una trascrizione ortografica
3) Una domanda di fonologia
4) Una domanda di storia della lingua
partie B
1) Due domande di parte B
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Leçon 1
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 41
Fonetica e fonologia : l’oggetto di studio
La pronuncia
La comprensione
L’ortografia
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 42
Rapporto grafia-fonia
Si può studiare la pronuncia partendo dalla grafia ?
1) fr. <eau> pronunciato [o]
2) ingl. <enough>
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Rapporto grafia-fonia_2
Si può studiare la pronuncia partendo dalla grafia ?
1) it. <ceci>, <sabato>, <senso>
pronuncia regionale “scesci”, “sabbato”, “sentso”
2) <Roma> : almeno tre pronunce
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 44
Rapporto grafia-fonia_3
Ci vuole un alfabeto specifico per indicare la pronuncia
Alphabet Phonétique International
(I.P.A., in ambito inglese)
1 suono = 1 simbolo
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 45
Rapporto grafia-fonia_4
Per evitare più grafie per uno stesso suono
état
fr. [e] j’ai
enseigner
je mets
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Rapporto grafia-fonia_5
Per parlare di pronunce che “non si vedono”
[le z ami] les amis
[le livR] les livres
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 47
Il sistema italiano_1
Vocali
[a] <pasta> : aperta, centrale
[i] <vino> : chiuso, anteriori
[u] <uva> : chiuso, posteriore,
questi suoni hanno un corrispondente grafico preciso
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 48
Il sistema italiano_2
[e] <pero> : semi-chiuso, anteriore
[o] <pollo> : semi-chiuso, posteriore, labializzato
[ε] <era> : semi-aperto, ant
[ɔ] <oro> : semi-aperto, post, labializzato
questi suoni non hanno un corrispondente grafico preciso; a
volte perdono il loro carattere oppositivo (p[e]sca-p[ε]sca ?)
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 49
Il sistema italiano_3
L’alfabeto fonetico ci permette di parlare dei suoni delle lingue del
mondo.
La fonologia cerca di capire come sono organizzati in una data
lingua.
Es1. fonetica [o] – [ɔ] ; fonologia : esiste in tutti gli italiani la
differenza tra la parola c[o]rso e c[ɔ]rso?
Es2. come si pronuncia spesso a Roma <aglio> : [ajo]
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 50
Il sistema italiano_4
I concetti di opposizione/identificazione sono propriamente
fonologici.
Non tutte le lingue usano i suoni nello stesso modo
Vedi le pronunce del cinese <Roma> : [roma] – [loma];
Vedi le varie pronunce della /r/.
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 51
Il sistema italiano_4b
I concetti di opposizione/identificazione sono propriamente
fonologici.
Fonetica: materia articolatoria (produttore) e acustica (il prodotto).
Fonologia : materia “formata” (livello funzionale, psicologico,
culturale)
La fonetica condiziona la fonologia.
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 52
Il sistema italiano_4c
Fonologia: i suoni che studiamo sono solo quelli che hanno un
valore fonosimbolico, ovvero li riconosciamo perché creano
senso.
Non sono suoni qualunque.
Pagliaro: il suono della lingua non è uno qualsiasi, ma quello
destinato a essere significante.
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 53
Il sistema italiano_4d
Opposizione (aspetto logico)
il suono di una lingua serve a distinguere un segno da un altro
(ex. pAlo - pElo)
Identificazione/riconoscimento (aspetto psicologico)
Il suono di una lingua serve anche a riconoscere il segno stesso
(a farci riconoscere la parlo PALO)
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 54
Il sistema italiano_5
Vocali toniche
Erba, tavolo
Vocali atone
Erba, tavolo
In posizione atona il sistema si riduce a 5 vocali (a, E,i,O,u)
E,O = neutralizzazione delle opposizioni
Ex.1 foss[e] – foss[ε] ; f[o]sse – f[ɔ]sse
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 55
Il sistema italiano_6
Consonanti
modo di articolazione, luogo di articolazione
Occlusive [p] –[b] (labiali); [t]-[d] (dentali); [k]-[g] (velari)
Fricative [f]-[v] (labiali); [s]-[z] (dentali); [ʃ] palat.alveolari
Affricate [ts dz tʃ ʤ]
Nasali [m] bilabiali; [n] alv.; [ɲ] palatali
Laterali [l] alv. ; [ʎ] palatale
Vibranti [r]
Semiconsonanti [j] , [w]
19/12/2016 Lezione 2 Pagina 56
Il sistema italiano_7
La questione delle doppie.
Fonetica [ t : ] , [d :] ecc
<fatto> [fat :o]
Fonologia
[fato] – [fat: o]
L’italiano distingue suoni consonantici brevi e lunghi
Il francese NO
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 57
Il sistema italiano_8
Esercitiamoci
<ago>
<settembre>
<piede>
<Bologna>
<giustizia>
<ministero>
<chiesa>
<gallina>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 58
Il sistema italiano_8
Esercitiamoci
<ago> [a g o]
<settembre> [s e t: ε m b r e]
<piede> [p j ε d e]
<Bologna> [b o l o ɲ a]
<giustizia> [ʤ u s t i ts i a]
<ministero> [m i n i s t ε r o]
<chiesa> [k j e s a]
<gallina> [g a l: i n a]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 59
Il sistema italiano_9
Esercitiamoci
< ogni italiano è cittadino d’Europa >
< quest’estate voglio andare in vacanza in Francia >
< oggi è un giorno di sciopero >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 60
Il sistema italiano_10
< ogni italiano è cittadino d’Europa >
[o ɲ i i t a l i a no ε tʃ i t: a d i n o d e u r ɔ p a]
< quest’estate voglio andare in vacanza in Francia >
[ k w e s t e s t a t e v ɔ ʎ o a n d a r e i n v a k a n ts a i n f r a n tʃ a]
< oggi è un giorno di sciopero >
[ɔ ʤ: i ε u n ʤ o r n o d i ʃ ɔ p e r o ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 61
Consonanti italiane
Consonanti
modo di articolazione, luogo di articolazione
Occlusive [p] –[b] (labiali); [t]-[d] (dentali); [k]-[g] (velari)
Fricative [f]-[v] (labiali); [s]-[z] (dentali); [ʃ] palat.alveolari
Affricate [ts dz tʃ ʤ]
Nasali [m] bilabiali; [n] alv.; [ɲ] palatali
Laterali [l] alv. ; [ʎ] palatale
Vibranti [r]
Semiconsonanti [j] , [w]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 62
Fenomeni tipici dell’italiano : esercizi
Raddoppiamento fonosintattico
<tre case>
<perché pioveva>
<sopra qualche tavolo>
<vieni qua>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 63
Fenomeni tipici dell’italiano : esercizi
Raddoppiamento fonosintattico
<tre case>
[t r e k: a s e]
<perché pioveva>
[p e r k e p: j o v e va]
<sopra qualche tavolo>
[s o p r a k w a l k e t: a v o l o]
<vieni qua>
[v j ε n i k : w a]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 64
Esercizi
<ogni giorno vado a caccia di conigli>
<uno sciame di vespe sull’albero di acacia>
<ciliegia e ciliegie, goccia e gocce>
<la scienza della conoscenza linguistica>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 65
Esercizi
<ogni giorno vado a caccia di conigli>
[o ɲ i ʤ: o r n o v a d o a k: a tʃ: a d i k o n i ʎ i]
<uno sciame di vespe sull’albero di acacia>
[ u n o ʃ a m e d i v ε s p e s u l: a l b e r o d i a k a tʃ a]
<ciliegia ciliegie, goccia gocce>
[tʃ i l i ε ʤ a] [tʃ i l i ε ʤ e] [ g o tʃ: a] [ go tʃ: e]
<la scienza della conoscenza linguistica>
[l a ʃ ε n ts a d e l: a k o n o ʃ ε n ts a l in g w i s t i k a]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 66
Esercizi
[ o ʤ: i m a n ʤ: o d a s o l o]
[ j ε r i ɔ p: r e s u n a z i n o]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 67
Esercizi
[ o ʤ: i m a n ʤ: o d a s o l o]
< oggi mangio da solo >
[ j ε r i ɔ p: r e s u n a z i n o]
< ieri ho preso un asino >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 68
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 69
Lingue indoeuropee e pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 70
Lingue indoeuropee e pre-indoeuropee_2
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 71
Lingue indoeuropee e pre-indoeuropee_3
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 72
Lingue indoeuropee e pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 73
pre-indoeuropee > indoeuropee >
greco
celtico (lingua dei Galli)
latino > lingue romanze
Lingue pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 74
presenze indoeuropee
dal I millennio a. C.
E prima ?
la radice *car - « pietra »
Lingue pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 75
Lingue pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 76
E prima ?
la radice *car - « pietra »
Saint-Martin-de-Caralp
département de l’Ariège
è una radice che non si trova in altre lingue indoeuropee
*car > karin « pietra » Etiopia
harri « pietra » in basco
Lingue pre-indoeuropee
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 77
la radice *car - « pietra »
in rare parole dialettali francesi :
carroc « blocco di pietra », dialetto del Béarn (Sud della Francia)
charron « quarto di pietra », dialetto alpino
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 78
Epoque pré-romaine
:area geografica : Francia attuale
Non indoeuropei : Iberi, Liguri
Indoeuropei : Greci, Celti, Germani
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 79
Epoque pré-romaine
Les Ibères : non indo-européens
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 80
Epoque pré-romaine
COMMUNE DE LARTIGUE :
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 81
Epoque pré-romaine
COMMUNE DE GISCOS :
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 82
Epoque pré-romaine
Les Ibères : non indo-européens
Écriture mi-syllabique, mi-alphabétique
Pas de rapport avec le Basque
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 83
Epoque pré-romaine
LES LIGURES : LES ALPES
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 84
Leçon 2
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 85
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 86
Phonétique et phonologie : les nasales
Les voyelles nasales
Phonétique
À la différence des autres voyelles, les voyelles dites
nasales sont produites avec le port vélo-pharyngé ouvert ;
cela signifie que la luette est abaissée, l’air passe par le nez,
les cavités nasales jouant ainsi le rôle de deuxième
résonateur, à côté de la cavité orale.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 87
Phonétique et phonologie : les nasales
voyelle orale voyelle nasale
(luette rétractée) (luette abaissé)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 88
Phonétique et phonologie : les nasales
Phonologie
Combien y a-t-il de phonèmes vocaliques nasals en français
contemporain ? On pose classiquement l’existence de
quatre nasales en français :
/ɑ/ ampoule /ɔ/ rond /ɛ/ fin /œ/ lundi
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 89
Phonétique et phonologie : les nasales
mais en réalité dans la plupart des variétés du français septentrional, notamment à Paris, l’opposition /ԑ – œ/ a tendance à s’estomper au profit de /ԑ/ :
Nord ailleurs brin /bRԑ/ /bRԑ/ brun /bRԑ/ /bRœ/ Alain /alԑ/ /alԑ/ alun /alԑ/ /alœ/
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 90
Phonétique et phonologie : les nasales
D’un point de vue typologique, on a longtemps cru à
l’hypothèse dite universaliste suivant laquelle, dans toutes
les langues du monde, la phonologisation des voyelles
nasales suivrait un schéma bien précis : d’abord sont
affectées les voyelles ouvertes, ensuite les voyelles
moyennes puis les voyelles fermées :
a >> e >> o >> i >> u
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 91
Phonétique et phonologie : les nasales
La raison d’une telle échelle implicationnelle serait avant
tout phonétique. Puisque le port vélo-pharyngé est plus
ouvert dans l’articulation des voyelles ouvertes, il s’ensuit
que celles-ci sont plus aptes à être nasalisées par rapport
aux voyelles moyennes et fermées. Dernièrement cette
idée a été remise en question grâce à des études plus
approfondies qui ont montré qu’on ne peut pas
généraliser cette échelle :
(a) il existe des langues qui présentent l’ordre inverse ;
(b) on perçoit plus rapidement qu’une voyelles est nasale
si elle est fermée plutôt que si elle est ouverte.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 92
Phonétique et phonologie : les nasales
L’inventaire phonologique nasal du français est assez exceptionnel par rapport aux régularités observées dans les langues du monde, du fait de la dominance de voyelles ouverts ou semi-ouvertes :
ouvertes semi-ouvertes /ɑ/ ampoule /ԑ/ fin /ɔ/ rond /œ/ lundi
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 93
Phonétique et phonologie : les nasales
Par ailleurs leur timbre continue d’évoluer dans le sens d’un assombrissement du timbre vocalique relié à un arrondissement des lèvres et à une rétraction de la langue. Au nord, par exemple [ɑ] tend vers [ɔ] et [ԑ] tend vers [æ]. Sur le plan acoustique, cela signifie un abaissement de la fréquence de F2.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 94
Phonétique et phonologie : les nasales
Diachronie : On considère généralement que la formation des voyelles nasales s’est faite en trois étapes :
étape 1) toute voyelle orale devant consonne nasale devient facultativement nasale (nasalisation allophonique): v n > v n.
(position finale) bon [bɔn] > [bɔn] (devant consonne) plante [plantə] > [plɑntə] (position intervocalique) lame [lamə] > [lɑmə]
femme [fɑmə] > [fam(ə)] pomme [pɔmə] > [pɔm(ə)]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 95
Phonétique et phonologie : les nasales
étape 2) chute de la consonne nasale : v n > v bon [bɔn] > [bɔ] (position finale) plante [plɑntə] > [plɑtə] (devant consonne)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 96
Phonétique et phonologie : les nasales
étape 3) dénasalisation : v > v lame [lɑmə] > [lamə] femme [fɑmə] > [fam(ə)] pomme [pɔmə] > [pɔm(ə)]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 97
Phonétique et phonologie : les nasales
Si la consonne nasale ne se trouve pas entre deux voyelles (v.nv) mais en position dite implosive (à la finale ou devant une autre consonne) alors la dénasalisation n’a pas eu lieu :
bon [bɔn] > [bɔ] plante [plɑntə] > [plɑtə] jambe [ʒɑmbə] > [ʒɑb(ə)] vin [vԑn] > [vԑ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 98
Phonétique et phonologie : les nasales
Un premier axe de variation concerne la manière de produire les voyelles nasale. Dans le français du Midi, par exemple, les voyelles nasales présentent une structure tripartie que l’on peut schématiser ainsi et qui explique le fait que leur durée soit généralement supérieure aux nasales du Nord :
v + v + appendice nasal
appendice nasal = [m], [n], [ɲ], [ɳ].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 99
Phonétique et phonologie : les nasales
Elles se composent donc d’une première phase
vocalique orale (qui dure un peu moins de la moitié de la
durée totale et qui est presque absente au Nord), puis
d’une deuxième phase vocalique pleinement nasalisée
(très courte) s’achevant sur une portion consonantique
nasalisée (qui s’assimile au lieu d’articulation de la
consonne suivante et qui n’existe pas dans le français
septentrional)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 100
Phonétique et phonologie : les nasales
entre [ ɑɑn t r] (derrière dentale) emballer [ ɑɑm b a l e] (derrière labiale) Enfourner [ɑɑɱ f u R n e] (derrière labio-dentale) Engloutir [ ɑɑɳ t r ], [ ɑɑɲ t r ] (derrière vélaire) en [ ɑɑɳ ], [ ɑɑɲ ] (derrière une pause) En somme, en français méridional, une voyelle nasale n’est
effectivement réalisée comme telle que pour un quart de sa
durée.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 101
Phonétique et phonologie : les nasales
FRANÇAIS AFRICAIN : la tendance est aussi à l’affaiblissement voire à l’annulation complète de la nasalité tant et si bien qu’on peut parler d’une vraie dénasalisation :
perte du trait [+ nasal] bon [ b ɔ ɳ ] dénasalisation complète dans le mots à haute fréquence non [ n ɔ ] > [ n ɔ ɳ ] > [ n ɔ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 102
Phonétique et phonologie : les nasales
En français québécois, la réalisation de la nasale s’effectue à nouveau en trois phases, bien que la dernière partie soit un vocoïde, d’où le phénomène typique de diphtongaison :
quinze [kԑjz]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 103
Phonétique et phonologie : les nasales
Le timbre des voyelles nasales du français septentrional n’est pas équivalent à celui des voyelles orales, contrairement à ce qui se passe en français méridional ; citons par exemple le fait que [ɑ] tend à devenir [ɔ], /ԑ/ se réalise le plus souvent comme [æ] plutôt que [ԑ], que /ɔ/ est prononcé [o] plutôt que [ɔ].
Midi Nord temps [tɑ] [tɔ] fin [fԑ] [fæ] bon [bɔ] [bo]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 104
Phonétique et phonologie : les nasales
Concernant l’Afrique, tout en maintenant l’opposition entre quatre voyelles nasales, on réalise [œ] comme [ə] et [ɑ] comme [a] :
brun [bRə] temps [ta]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 105
Phonétique et phonologie : les nasales
Français américain : /ԑ/ présente trois allophones intact [etakt] médecin [metsԑ] quinze [kԑjz]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 106
Phonétique et phonologie : les nasales
Français américain : quant à /ɔ/ longtemps [lɑtɑ] jambon [ʒaba] honte [hawt] non [naw - nɑw]
Aspetti del sistema vocalico francese
LE VOCALI NASALI
3 (o 4) NASALI
/ɑ/
/ε/ /o/
/ɶ/ (moribondo)
Più GRAFIE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 107
Aspetti del sistema vocalico francese_2
/ɑ/ NORD: [ɔ] - SUD: [a ] Grafie:
<an> France, <am> ampoule, <amp> champ, <anc> blanc,
<ang> rang, <ans> dans, ant <restaurant>
<en> entrer, <em> emporter, <emps> printemps
<ens> gens, <ent> accident
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 108
Esercizi
/ɑ/
<bilan>
<plan>
<enfant>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 109
Esercizi_1
/ɑ/
<bilan>
[ b i l ɑ ]
<plan>
[p l ɑ]
<enfant>
[ɑ f ɑ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 110
Esercizi_2
/ɑ/
[ l ɑ g ]
[f R ɑ ‘s ε ]
[m ɑ ‘ʒ e]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 111
Esercizi_2
/ɑ/
[ l ɑ g ]
<langue>
[f R ɑ ‘s ε ]
<Français>
[m ɑ ‘ʒ e]
<manger, mangé, mangés, mangeai etc.>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 112
Nasali
/ε / (/ɶ/ > /ε /) <in> fin
<ain> africain
<ien> bien
<en> examen
<yen> citoyen
<ein> plein
<un> un
<um> parfum <unt> emprunt
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 113
Diacronia
Un tempo
/ε / : brin
/ɶ/ : brun
Ora
brin = brun = [b R ε ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 114
Esercitiamoci
<chacun>
<un train >
<commun>
<un lien>
<aucun>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 115
Esercitiamoci
<chacun> [ʃ a k ε]
<un train > [ε t R ε]
<commun> [k o m ε]
<un lien> [ε l j ε]
<aucun> [o k ε ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 116
Esercitiamoci ancora
[ε R ε s t o ‘R ã a f R i ‘k ε ]
[ε ʃ j ε b l ã]
[m a ‘t i R a ε n a ‘m i ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 117
Esercitiamoci ancora
[ε R ε s t o R ã a f R i k ε ] <un restaurant africain>
[ε ʃ j ε b l ã]
<un chien blanc>
[m ã t i R a ε n a m i ] <menitr à un ami>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 118
L’ultima nasale
/õ/ ([ɔ])
<on> bon
<om> nom
<ond> fond
<ont> pont
<ong> long
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 119
Esercizi sulla nasale
< un bon garçon>
<ma main dans l’eau>
<un matin sans hombre>
<ton parfum est enivrant>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 120
Esercizi sulla nasale : soluzioni
< un bon garçon>
[ε b õ g a R sõ]
<ma main dans l’eau>
[ m a m ε d ã l o]
<un matin sans hombre>
[ε m a t ε s ã (z) õ b R]
<ton parfum est enivrant>
[t õ p a R f ε ε ã n i v R ã]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 121
Esercizi per dettato
[m o p R o ʃ ε t R ε]
[s a b ε l m ε ]
[a f R a s o m a ʒ b j ε]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 122
Esercizi per dettato
[m o p R o ʃ ε t R ε]
<mon prochain train>
[s a b ε l m ε ] <sa belle main>
[a f R a s o m a ʒ b j ε]
<en France on mange bien>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 123
Aspetti fonologici delle nasali
osserviamo la coppia
<bon, bonne>
[bõ bɔn]
nel primo caso la vocale è nasalizzata [bõ]
nel secondo non è nasalizzata [bɔn]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 124
Aspetti fonologici delle nasali_2
inoltre in liaison
<bon ami>
può diventare [bɔn ami] con [bɔn] “apparentemente” forma femminile
<certain> [s ε R t ε] + <age> [aʒ], pronunciati separatamente
diventano nel parlato connesso
[s ε R t ε n a ʒ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 125
Aspetti fonologici delle nasali_3
La domanda :
La vocale si denasalizza?
Oppure ci sono alcuni contesti in cui la vocale può nasalizzarsi?
1) è [s ε R t ε ] che diviene [s ε R t ε n ] ?
2) oppure [s ε R t ε n ] che diviene [s ε R t ε ] ?
Questo problema, che è indipendente dalla trascrizione fonetica,
è propriamente fonologico (psicologico)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 126
Aspetti fonologici delle nasali_4
Prima tesi
Le vocali nasali si denasalizzano
[s ε R t ε] diviene [s ε R t ε n ], davanti vocale
[bõ] diventa [bɔn], al femminile
denasalizzazione contestuale
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 127
Aspetti fonologici delle nasali_5
Seconda tesi
Vocale + cons. nasale + fine parola (#) >> nasalizzazione
/b + o + n #/ >> [bõ]
Vocale + c. nasale + consonante >> nasalizzazione
/m + o + n t (er)/ >> [mõ’te]
(con C diversa da nasale)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 128
Aspetti fonologici delle nasali_6
Seconda tesi
Le vocali orali DIVENTANO nasali
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 129
Aspetti fonologici delle nasali_7
Seconda tesi
1) La regola è la non nasalità
2) In certi contesti (VN# e VNC), le vocali ORALI diventano nasali
La nasalità è un’eccezione, non la norma
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 130
Aspetti fonologici delle nasali_8
Seconda tesi
3) Le consonanti nasali scompaiono in certi contesti
- se la consonante è finale
/b ɔ n / diventa /b õ/
- se la /n/ si trova davanti a consonate non nasale
/ m o n ‘t e/ > /m õ ‘ t e/
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 131
Aspetti fonologici delle nasali_9
Seconda tesi
4) se la seconda consonante è nasale
Allora
femme > / f a m/
donner > / d o ‘ n e/
Eggs e Mordellet danno un grande peso alla grafia
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 132
Aspetti fonologici delle nasali_10
Seconda tesi
Eccezioni : bien, rien, on, en, non gardent pesque toujours leurs
voyelles nasales (ainsi que en- em- parfois imm-)
Bien-aimé
Rien à faire
S’enivrer
Immangeable
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 133
Esercitiamoci !
1) Soulignez les voyelles nasalisées :
éponge, unifier, lin, drame, fronde, bambou, pantoufle, maximum,
immangeable, tremper, inopérant, important, inopportun, sprint,
référendum, ennoblir.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 134
Esercitiamoci !
éponge, unifier, lin, drame, fronde, bambou, pantoufle, maximum,
immangeable, tremper, inopérant, important, inopportun, sprint,
référendum, ennoblir.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 135
Esercizi
Trascrivere
<indemniser>
< un bon ami est parti pour l’Afrique >
< l’hiver, le printemps, l’été, l’automne>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 136
Esercizi
<indemniser>
[ε d ε m n i ‘z e]
< un bon ami est parti pour l’Afrique >
[ε b ɔ n a m i ε p a R t i p u R l a ‘f r i k ]
< l’hiver, printemps, l’été, l’automne>
[l i ‘v ε R p R ε ‘t ɑ l e ‘t e o t ɔ n ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 137
Per esercitarsi
http://atilf.atilf.fr/tlf.htm
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 138
Per esercitarsi ancora
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 139
Per esercitarsi ancora
[ l i b e ‘ R e s e s ɑ t i m ɑ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 140
Per esercitarsi ancora
< libérer ses sentiments >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 141
Per esercitarsi ancora
< notre chien >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 142
Per esercitarsi ancora
[ n ɔ t R ʃ j ε]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 143
Ancora….
<profondément>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 144
Ancora….
<profondément>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 145
Ancora….
[p R o f o d e m ɑ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 146
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 147
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 148
Epoque pré-romaine
les Grecs : Nice (< Nikaia, dediée à Nike), Antibes (< Antipolis, la ville
en face de Nice) Massalia;
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 149
Epoque pré-romaine
GRECI
dal VI secolo a.C.
relazione con i Celti.
Influenza culturale : alfabeto
scuole di Marsiglia per i Celti
Marsiglia città trilingue (celtico, greco e latino)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 150
Les échanges commerciaux avec les Celtes: le
cratère de Vix
l
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 151
Epoque pré-romaine
CELTI (IV secolo)
si distrubuiscono in varie parti d’Europa e d’Asia
patrimonio culturale comune (mitologia)
ideologia guerriera
struttura tribale
affinità linguistiche evidenti
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 152
I Celti : prima fase in Champagne (IV secolo a.C.)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 153
Les Celtes : deuxième phase
I Celti
spinti dai Germani, arriva una seconda ondata di Celti
i Belgi
gli Atrebati (Arras)
gli Ambiani (Amiens)
i Bellovaci (Beauvais)
i Remi (Reims)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 154
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 155
Les Celtes: Arras, Amiens, Beauvais
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 156
Les Celtes
Non confondere Celti e Germani.
I Germani rimangono oltre il fiume Reno
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 157
Les Celtes: langue
pacification de la Gaule par Jules César en 51 a.c.
Vergingetorix
écriture : marginale, grecque (les druides s’opposèrent toujours à
l’écrit), refus de la culture écrite.
César : la gaule est divisée en TROIS parties différentes (Belges,
Aquitains, Celtes-Gaulois)
La langue était-elle unifiée ? Aujourd’hui on pense qu’elle était unie,
pas d’énormes différences
régionales.
Saint Jérôme : la langues des Trévires (d’où Trèves) était la mêmeque
celle des Galates d’Orient !
Tout de même : la prudence s’impose.
En tout cas : le Celte disparaît au profit du latin
Celti, Romani e Greci
esisteva una “zona euro” con moneta comune greco-celto-
romana
i rapporti non erano tesi
Cesare interviene perché :
Roma ha conquistato il Nord Italia (che era gallico)
Gli Elvezi volevano trasferisi nel sud della Francia
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 158
Celti, Romani e Greci
Alcuni druidi imitavano il modello romano
(vedi Diviciac ospite di Cicerone per studiare l’urbanismo di
Roma)
I romani influenzarono, prima dell’invasione, essenzialmente i
Celti meridionali (Eudeni), meno quelli settentrionali (come i
Belgi).
>> la romanizzazione della Gallia comincia prima dell’arrivo
di Cesare
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 159
La penetrazione romana in Gallia
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 160
Fase 1 Fase 2 Fase 3
Celti
Greci
Altre popolazioni
Latinizzazione
Francese
Occitano
Francoprovenzale
(medioevo)
Époque médiévale dal 1000 in poi : la tappa finale
Latin de la Gaule > français, occitan, francoprovençal.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 161
E in mezzo?
1) due fasi della romanizzazione della Gallia
2) il latino in Gallia
3) La caduta dell’Impero romano
4) La frammentazione del LATINO (italiano, francese ecc.)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 162
Latinizzazione e romanizzazione
latinizzazione : espansione della lingua latina
romanizzazione : espansione del modello politico di Roma
la romanizzazione è stata il motore della latinizzazione
civiltà > lingua
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 163
Latinizzazione e romanizzazione
La latinizzazione fu diversa a seconda delle regioni della Gallia
(sud - nord)
Prima tappa : II secolo a. C. conquista della
Gallia narbonensis (Narbonne)
Per aiutare Marsiglia contro i Liguri
Narbona diventa capitale nel 118 a.C.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 164
Latinizzazione e romanizzazione
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 165
Latinizzazione e romanizzazione
La latinizzazione fu diversa a seconda delle regioni della Gallia
(sud - nord)
Seconda tappa: Giulio Cesare
58 -51 a.C.
Trois Gaules (nord)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 166
Latinizzazione e romanizzazione
Latinizzazione :
Fattori : demografici
(la quantità di romani è superiore nel sud rispetto al nord)
Il nord è stato lungamento “poco romanizzato”
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 167
Latinizzazione e romanizzazione
Romanizzazione :
Il nord è rimasto più autonomo
La gallia narbonese è considerata, invece, parte dell’Italia.
Il Nord è considerato una vera e propria provincia.
Alcune tribù celtiche rimangono isolate (Sequani, Ligoni,
Biturgi).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 168
Latinizzazione e romanizzazione
Fattori della romanizzazione
Vie di comunicazione
Città romane e mercati
Civiltà (scuole, teatri) : per alcune élites
non tutti andavano nelle scuole romane, i druidi
continuavano la loro funzione educativa (nord)
Cristianesimo
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 169
Latinizzazione e romanizzazione
Fattori della romanizzazione
Civiltà (scuole, teatri) : per alcune élites
non tutti andavano nelle scuoleromane, i druidi
continuavano la loro funzione educativa (nord)
La massa non era scolarizzata
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 170
Latinizzazione e romanizzazione
il latino in Gallia
Questione controversa : effetto di sostrato ?
u > y
La [ y ] è celtica? Forse, ma si trova anche altrove
lat. murum ([ u ]) > fr. mur [ y ]
kt > it
lat. factum > fr. fait
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 171
Latinizzazione e romanizzazione
il latino in Gallia
ripa > riba > riva
celtismo ?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 172
Latinizzazione e romanizzazione
Lessico
(poche parole)
char (carro)
braies (braghe)
ruche (alveare)
animali mouton, bouc, blaireau
agricoltura sillon, glaner
paesaggio boue, quai
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 173
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 174
Leçon 3
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 175
Sistema vocalico : la serie delle labializzate
[ i ] > allungamento delle labbra > [ y ]
[ e ] > allungamento delle labbra [ ø ]
[ ε ] > allungamento delle labbra [ ɶ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 176
Sistema vocalico : [y]
[ i ] > allungamento delle labbra > [ y ]
<u> <tu>
<ue> <avenue>
<us> <jus>
<ut> <début>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 177
Sistema vocalico : [ y ] et [ u ]
[ i ] > allungamento delle labbra > [ y ]
<u> <tu>
<ue> <avenue>
<us> <jus>
<ut> <début>
[ u ] <ou>
tout, mou, jouer ….
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 178
Sistema vocalico : [ y ] et [ u ]
< les loups >
< nous t’avons vu >
< nudité >
< nouveau >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 179
Sistema vocalico : [ y ] et [ u ]
< les loups >
[ l e l u ]
< nous t’avons vu >
[ n u t a v õ v y]
< nudité >
[ n y d i t e]
< nouveau >
[ n u v o ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 180
Sistema vocalico : [ø] et [œ]
<eu> <je veux>
<eux> <respectueux>
<œ> <œil>
<œd> <nœd>
< œfs> < des œfs>
Ambivalenza grafica
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 181
Sistema vocalico : [ø] et [œ]
PRECISAZIONE
p.95
Je >> [ ʒ œ ] >> [ ʒ ∂ ]
Non confondere allofono con fonema
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 182
Sistema vocalico : [ø] et [œ]
Concernant /ø - œ/, qui sont deux phonèmes très marqués
du point de vue typologique, la capacité de distinguer des
sens différents en raison de la corrélation d’ouverture est au
contraire très faible, voire nulle, excepté des cas très spécial
de jeûne – jeune et celui encore plus fragile opposant veule
(adj.) à ils veulent.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 183
Sistema vocalico : [ø] et [œ]
Excepté le Canada, cette corrélation est pratiquement
délaissée dans toutes les variantes du français européen qui
lui préfèrent soit la variante ouverte /œ/, comme dans le
sud de la France, soit /ø/ en Suisse et en Belgique. En
Afrique, c’est le statut même de /ø/ et /œ/ qui est très
problématique.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 184
Sistema vocalico : [ø] et [œ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 185
esercizi
< ardeur>
<le feu qui brûle>
<murmurer>
<il pleut>
<le bonheur>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 186
esercizi
< ardeur>
[ a R ‘d œ R]
<un feu qui brûle>
[ ε f ø k i b R y l]
<murmurer>
[m y R m y ‘R e]
<il pleut>
[i l p l ø]
<mon bonheur>
[m õ b ɔ n œ R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 187
Esercizi_2
< les vainqueurs de la banlieue >
[ i l ε y n œ R t R ɑ t]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 188
Esercizi_2
< les vainqueurs de la banlieue >
[l e v ε k œ R d ∂ l a b ɑ l j ø]
[ i l ε y n œ R t R ɑ t] <il est une heure trente>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 189
Esercizi_3
[ d j ø]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 190
Esercizi_3
< Dieu >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 191
/R/: typologie
C’est un fait notoire combien il est difficile de trouver un
dénominateur commun à toute cette famille au motif de sa
nature phonétique assez hétéroclite, le r pouvant être
vibrant [r, R],
dévibré [ɾ, ɽ],
fricatif [ʁ, χ],
approximant [ɹ, ʋ]
quant au mode d’articulation; dental, alvéolaire, post-
alvéolaire, rétroflexe ou uvulaire quant au lieu d’articulation.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 192
/R/: typologie
À tout cela s’ajoute son comportement phonologique
spécifique, puisque dans certaines langues il peut être
vocalique.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 193
/R/: typologie
À dans la plupart des systèmes linguistiques du monde il n’y a
qu’un seul et unique phonème rhotique qui contraste avec les
autres consonne dont l’allophone est la plupart du temps
apical [r].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 194
/R/: typologie
Le fonctionnement de rhotiques est tellement peu clair qu’on
a pu se questionner sur le bien-fondé de leur existence en tant
que classe naturelle : /r/ ne serait-il qu’une fiction graphique
recouvrant un ensemble hétérogène ?
Français:
[r] : vibrante apico-alvéolaire (dite communément roulée)
[R] : vibrante dorsale (dite communément grasséyée)
[ʁ] : fricative dorsale sonore
[χ] : fricative dorsale sourde
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 195
/R/: débat
(1) le /r/ est un trait à lui seul [+rhotique] sans un corrélat phonétique
transparent,
(2) le /r/ est un lieu d’articulation [+laminal] ;
(3) le /r/ est sous-spécifié, le seul trait è spécifier étant [+ continuant] ;
(4) le /r/ est défini sa fonction dans le système ; c’est une « manière de se
comporter » qui correspond à une position prosodique de l’échelle de
sonorité entre les consonnes latérales et les glides ; dans les français, par
exemple, /r/ peut s’actualiser comme fricative sans toutefois se comporter
comme elle, d’où la possibilité d’avoir des attaques syllabiques, comme par
exemple /tr/ [tχ] ou /kr/ [kʁ], mais pas */tf/ ou */ks/.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 196
/R/: description
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 197
/R/: description
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 198
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 199
Phonétique et phonologie
1) Cameroun : confusion R – L std. arbitre cam. aLbitre
std. client cam. cRient
std. algèbre cam. aRgèbre
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 200
Phonétique et phonologie
2) Cameroun : amuissement du R (et L) position post-vocalique std. mère
cam. [mɛ:] std. partir cam. [pa: ti:] std. quelque cam. [kɛk ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 201
Phonétique et phonologie
2) Cameroun : amuissement du R (et L) position post-vocalique std. mère
cam. [mɛ:] std. partir cam. [pa: ti:] std. quelque cam. [kɛk ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 202
Phonétique et phonologie
3) Cameroun : vélarisation du R (position implosive) std. on est parti cam. on est paKti std. personne cam. perKsonne std. ne dors pas cam. ne doG pas
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 203
Phonétique et phonologie
4) Cameroun : coup de glotte
(position implosive) std. normal cam. no ʔ mal
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 204
Phonétique et phonologie
R + consonne sourde : [k] pa K ti R + consonne sonore : [g] ga G dé R + labiale [ ʔ] no ʔ mal
/R/: acquisition
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 205
Dans les premières phases du processus d’appropriation du
/R/, les enfants manifestent des comportements variés qui
sont probablement dus aux différentes représentations
qu’ils se font de ce phonème.
/R/: acquisition
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 206
1/ Plus sensibles au qualités phonétiques, certains enfants
semblent considérer que [+ dorsal] est le trait distinctif de
ce phonème ; cela pourrait expliquer des phénomènes de
vélarisation tels que trois [tχwa] > [kχwa] où /R/ déclenche
une assimilation régressive.
/R/: acquisition
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 207
2/ D’autres enfants, en revanche, plus sensibles aux
contraintes phonotactiques, semblent ranger /R/ du côté
des liquides (dont il partage des aspects distributionnels,
notamment celui de pouvoir former des attaques
syllabiques avec les obstruantes : trois, fleur etc.) et sont plus
ouverts à des modifications importantes dans la
prononciation, ce qui indiquerait qu’ils ont encore une
représentation flottante de ce phonème. Ainsi à la place de
la vélarisation, on constate chez ces enfants, des
phénomènes de substitution ([ʁ] > [l, ɡ, j, w etc.] et
d’effacement /R/ > Ø (surtout en position finale).
Esercizi
vocali nasali e labializzate
< l’ étudiant est sérieux >
[ i l p a R a y n œ R v ɛ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 208
Esercizi
vocali nasali e labializzate
< l’ étudiant est sérieux >
[ l e t y d i a ɛ s e r j ø ]
[ i l p a R a y n œ R v ɛ]
< il part à une heure vingt >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 209
Esercizi
< une épreuve complexe >
< important >
< un oeil >
< le meunier est tombé >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 210
Esercizi
< une épreuve complexe >
[y n e p R œ v k o p l ɛ k s]
< important >
[ ɛ p ɔ R t a ] < un oeil >
[ɛ n œ j] < le meunier est tombé >
[ l ǝ m ø n j e ɛ t o b e]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 211
Esercizi
[ i l ɛ t R ɛ z ɛ t e R e s a ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 212
Esercizi
[ i l ɛ t R ɛ z ɛ t e R e s a ]
< il est très intéressant >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 213
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 214
Bretone
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 215
Bretone
Non confondere il celtico parlato prima del latino e il bretone,
lingua celtica reintrodotta nel V secolo.
I Celti della Gran Bretagna sono cacciati dai Sassoni e si
rifugiano in Bretagna
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 216
Latinizzazione e romanizzazione
Cristianesimo :
Fattore di diffusione linguistica e culturale
Il latino si è diffuso grazie la Cristianesimo oppure il
Cristianesimo si è potuto diffondere perché il latino era già
ben compreso ?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 217
Latinizzazione e romanizzazione
Cristianesimo :
Innovazioni lessicali :
greco : ecclesia, martyr, apostolicus, diabolus
lingue semitiche : amen, osanna, messia, alleluia
Neologismi : salus (salute > salvezza), dominus (padrone >
signore), redemptio (riacquistare > riscattare)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 218
Latinizzazione e romanizzazione
Cristianesimo :
La questione della lingua umile.
I tre stili retorici e la traduzione della Bibbia (S. Girolamo)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 219
Les barbares
Alamans
Francs
Goths
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 220
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 221
Les Francs
Clovis, VIe siècle, Baptême entre 496 et 499
christianisme > implantation du latin en Gaule
Codification des lois > langue latine; désormais l’élite doit
apprendre le latin pour administrer le royame
Quelques persistances de la langue germanique (VIIe)
disparition vers VIIIe
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 222
Les Francs
Le francique
(environ 650 mots)
Alain, Arnaud, Bernard, Robert
guerre, sénéchal, baron, gage, flèche, rang,
flanc, blé.
Les barbares
Franchi
a partire dal IV secolo
epoca merovingia (Clodoveo)
epoca carolingia (Carlo Magno)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 223
Les barbares
Epoca di bilinguismo
francico - latino
germanismi : guerra, bannir, duc, sénéchal, blé, échine
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 224
Tratti linguistici
Latino lingua con casi e quantità:
lupus – lupum
rosa – rosa:
cantabo
il genere
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 225
Époque médiévale
Perché è difficile studiare il medioevo ?
Mancano locutori….
La maggior parte erano analfabeti : quanto valgono le poche
testimonianze scritte?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 226
Époque médiévale
Il latino colto (mediolatino) è una lingua abbastanza
omogenea.
Il francese medievale tende invece alla frammentazione.
Varietà dialettale = patois (limitato geograficamente)
(le tendenze centrifughe saranno sempre combattute, ma una
qualche forma di armonizzazione è post-medievale)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 227
Époque médiévale
lingua di prestigio unificata : LATINO
varianti spontanee : i francesi DIALETTALI
variazioni geografiche / diatopiche
variazioni sociali / diastratiche
variazioni di registro / diafasiche
variazioni di mezzo / diamesiche (orale-scritto)
variazioni nel tempo / diacroniche
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 228
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 229
LES PREMIERS TEXTES
Les plus anciens témoins du français.
La marge du manuscrit de Lyon (VII-VIIIe) :
Christi resuveniad te de mi peccatore
Gloses de Reichenau (750 d.C., Nord)
Mots latins difficiles
semel > una vice
in ore > in bucca
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 230
LES PREMIERS TEXTES
Vie de Saint Faron (VIIIe)
Cantilène de Saint Faron chantée par des femmes
texte latin mais l’auteur parle d’un latin proche de la rusticitas
Laudes royales (VIIIe)
Latin impeccable mais au moment des acclamation du roi
Tu lo juva !(aide-le)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 231
LES PREMIERS TEXTES
Les serments de Strasbourg 842
Louis le Germanique
Charles le Chauve
Contre Lothaire
L’historien Nithard (IXe)
Manuscrit de l’an 1000
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 232
LES PREMIERS TEXTES
Les serments de Strasbourg 842
Aurelio Roncaglia : non si tratta di lingua parlata dal popolo,
ma di una lingua che può essere compresa da lui. I SermSt
sono innanzi tutto una nuova manifestazione grafica, un
nuovo sistema di scrittura per una lingua comune.
Lingua intermedia tra il latino colto della corte (riforma di
Alcuino) e il latino degli incolti.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 233
LES PREMIERS TEXTES
Les serments de Strasbourg 842
Non sono più considerati l’atto di nascita del francese
Non c’è volontà di creare una nuova lingua
E il latino degli incolti che sta diventando sempre più diverso
da quello dei letterati
Époque médiévale
Metà IX secolo (850)
a) esiste un latino colto
b) esiste una varietà di latino molto diverso da quello colto
“proto-francese”
il latino colto conitnuerà ad influire sempre sul francese, in
quanto lingua di cultura (lessico e grammatica).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 234
Epoca carolingia
813 Concilio di Tours
842 Giuramenti di Strasburgo
fine IX Sequenza di Santa Eulalia
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 235
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 236
Leçon 5
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 237
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 238
la E detta muta
il problema fonologico
cos’è un “suono” che ha 4 realizzazioni?
<mesure>
1 [ m ǝ z y R]
2 [ m œ z y R]
3 [ m ø z y R]
4 [ m z y R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 239
la E detta muta
il problema fonologico
esiste un fonema /ǝ/ ?
<seul> [ s œ l ] è da trascrivere con una /ǝ/ ?
NO ! perché non esistono allofoni
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 240
la E detta muta
/ǝ/ è una costruzione metalinguistica :
- che ha più pronunce
- che a volte SCOMPARE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 241
la E detta muta
/ǝ/ è una costruzione metalinguistica :
1/ che ha più pronunce
la première question – de nature descriptive – est de
savoir si parmi ces réalisations phonétiques pleines y en
aurait-il une qui serait majoritaire par rapport aux autres.
<mesure>
1 [ m ǝ z y R] 2 [ m œ z y R] 3 [ m ø z y R] 4 [ m z y R]
2/ che a volte SCOMPARE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 242
la E detta muta
/ǝ/ è una costruzione metalinguistica :
1/ che ha più pronunce
la première question – de nature descriptive – est de
savoir si parmi ces réalisations phonétiques pleines y en
aurait-il une qui serait majoritaire par rapport aux autres.
<mesure>
1 [ m ǝ z y R] 2 [ m œ z y R] 3 [ m ø z y R] 4 [ m z y R]
2/ che a volte SCOMPARE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 243
la E detta muta
/ǝ/ è una costruzione metalinguistica :
1/ che ha più pronunce
pour Grammont, Fouché et Dell par exemple, l’e instable
est presque toujours prononcé [œ] alors que pour, Nyrop,
Martinet et Malécot c’est plutôt [ø] qui serait le timbre le
plus proche.
2/ che a volte SCOMPARE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 244
la E detta muta
/ǝ/ è una costruzione metalinguistica :
1/ che ha più pronunce
Pour Pleasants, en revanche, nous avons affaire à une
voyelle centrale faiblement labialisée [ǝ] ayant son timbre
propre qui n’a rien à voir avec [ø] ou [œ] mais plutôt avec
celui des voyelles finales allemandes des mots comme
arbeite et gabe ou bien des voyelles initiales anglaises des
mots comme about et again.
2/ che a volte SCOMPARE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 245
la E detta muta
1/ che ha più pronunce
Les études plus récentes montrent que le timbre du schwa
est aussi sensible à l’origine géographique des locuteurs et
que la recherche d’une qualité phonétique qui serait
partout la même n’est qu’un leurre : à Paris, dans le Nord-
Ouest et au Québec le schwa est plutôt fermé [ø], en
Belgique et dans le Nord-Est il tend vers [ǝ], en Suisse il
oscille entre [ø] et [œ], alors que dans le Midi et en
Afrique il peut être réalisé aussi comme [e], [ʌ] ou [ɐ],
souvent par [ʚ] (qui est une variante labialisée de [ǝ]) ou
par [o].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 246
la E detta muta
1/ che ha più pronunce
Les études plus récentes montrent que le timbre du
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 247
la E detta muta
En Afrique, on a affaire à une déphonologisation de
/ə/ au profit de /ø/, /e/ ou de /o/.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 248
la E detta muta
En Afrique, on a affaire à une déphonologisation de
/ə/ au profit de /ø/, /e/ ou de /o/.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 249
Schwa phonémique ou pas?
2/ a volte può cadere
/ǝ/ est-il un phonème à part entière ou bien a-t-on affaire
à un phénomène phonétique ? Fait-il partie de l’inventaire
des phonèmes au même titre que /y/ ou /k/ ou bien
s’agit-il d’un son qui n’a pas de fonction distinctive ?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 250
Arguments contre un schwa phonémique
PREMIÈREMENT, le test des paires minimales ne
donne pas toujours des résultats satisfaisants. D’une part,
les quelques lexèmes qui présentent une opposition
pouvant être interprétée comme phonologique puisqu’elle
entraîne un changement sémantique (par exemple, plage/
pelage, dehors/ dors, le hêtre/ l'être) sont rarissimes et pas
très sûrs (car la chute n’y est pas impossible) alors que la
plupart du temps l’absence du schwa n’a aucun effet sur le
contenu (par exemple, dans mesure, les prononciations
[mǝzyR] et [mzyR] sont parfaitement synonymes).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 251
Arguments contre un schwa phonémique
DEUXIÈMEMENT, l’apparition du schwa est prévisible
et ne fait pas l’objet d’un choix puisqu’elle est régie par la
loi de trois consonnes qui dit qu’un e muet est nécessaire pour
éviter une suite de trois consonnes (comprises entre deux
voyelles).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 252
Arguments contre un schwa phonémique
TROISIÈMEMENT, on peut invoquer des
comportements isolés qui différencient le schwa des
autres voyelles comme par exemple le fait que le e muet
ne puisse jamais être accentué (sauf dans le type bois-le
que d’ailleurs certains chercheurs proposent de considérer
comme étant une manifestation du phonème /ø/ et non
de /ǝ/) ou bien que dans certains lexèmes il ne puisse
jamais tomber (par exemple dans grenouille ou crever).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 253
Arguments contre un schwa phonémique
QUATRIÈMEMENT, les incertitudes de l’analyse
phonétique (voir supra) montrent qu’on peut pas décrire le
schwa par une collection de traits pertinents et qu’on a
affaire plutôt à un objet insaisissable.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 254
Esercizi
< repartir >
1 [ ]
2 [ ]
3 [ ]
4 [ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 255
Esercizi
< repartir >
1 [ R ǝ p a R t i R ]
2 [ R ø p a R t i R ]
3 [ R œ p a R t i R ]
4 [ R p a R t i R ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 256
Esercizi
< le chat >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 257
Esercizi
< le chat >
[ l ǝ ʃ a ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 258
Esercizi
< le cours de français >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 259
Esercizi
< le cours de français >
[ l ǝ k u R d ǝ f R a s ɛ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 260
la E che scompare
la E caduca
contesti obbligatori
contesti opzionali
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 261
Thèse phonémique
• Il faut signaler que si le statut phonologique du e muet repose crucialement
sur sa disponibilité à apparaître ou disparaître, il se pose par voie de
conséquence le problème des formes comme grenouille [gRǝnuj] ou tremblerons
[tRa blǝRo] où l’absence de schwa est toujours exclue dans toutes les variétés
de français.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 262
Thèse phonémique
Le deuxième argument est d’ordre morpho-phonologique : il existe des
alternances paradigmatiques et des processus dérivationnels où le e muet
atone alterne avec un /ɛ/ tonique, ce qui prouverait qu’ils ont le même statut
phonologique :
achève – achevez [aʃɛv] – [aʃǝve]
ɛTONIQUE– ǝATONE
hôtelier – hôtellerie [otǝlje] – [otɛlRi]
ǝATONE– ɛTONIQUE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 263
Thèse phonémique
• Un trosième argument est d’ordre phonotactique. On fait remarquer
que ni /ʃv/ ni /pt/ ne sont des attaques syllabiques possibles en
français, ce qui oblige à donner un statut phonologique au schwa
dans cheval /ʃǝval / et petit /pǝti/ auquels s’applique une règle de
syncope facultative qui explique les formes phonétiques [ʃval] et [pti].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 264
Thèse phonémique
• Un quatrième argument est à nouveau dérivé à partir du comportement
morpho-phonologique, cette-fois-ci des adjectifs. Si tant est que le masculin
et le féminin aient le même input phonologique abstrait, pourquoi dans petits
ami [pǝtizami] le [t] tombe alors que dans petites amies [pǝtitzami] on l’entend
encore ?
• C’est justement la présence d’un marqueur de féminin /ǝ/ qui explique tout.
Partons du masculin : le /z/ de liaison qui s’ajoute à l’input /pǝtit + zPLURIEL
+ ami/ entraîne la chute du /t/ par une règle de suppression des consonnes
finales devant une autre consonne (la même qui explique la liaison dans les
chats [leʃa] et son absence dans les amis [lezami]) dont la productivité est très
haute en français : /pǝti + zPLURIEL+ ami/. Les conditions n’étant plus
remplies du fait de la présence d’un /ǝ/ entre /pǝtit/ et /zPLURIEL/, cette
même règle est bloquée dans le cas du féminin /pǝtit + ǝFÉMININ + zPLURIEL+
ami + ǝFÉMININ/ qui devient finalement [pǝtit(ǝ)zami]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 265
Thèse phonémique
• Une telle dérivation prouve non seulement qu’on a besoin d’un schwa au
niveau phonologique-abstrait au même titre que les autres voyelles pleines
mais que finalement la graphie reflèterait pour une fois la compétence méta-
linguistique (plus précisément morpho-phonologique).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 266
Acquisition
Les difficultés liées à la maîtrise du comportement du
schwa français se situent :
(a) au niveau de la reconnaissance des mots (les
apprenants ont de difficultés à distinguer les
homophones, par exemple, ça me dit de
samedi) ;
(b) (b) au niveau du rapport entre graphie et phonie,
le graphème <e> étant réalisé soit comme une
voyelle, soit omis
(c) (c) au niveau de la production
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 267
Acquisition
• Concernant le premier aspect, des études psycholinguistiques ont
pu montrer que même chez les locuteurs natifs adultes (et à plus
forte raison chez les apprenants), les temps de réaction aux suites
sans effacement du schwa sont en moyenne plus courts (donc plus
facilement perceptibles) que ceux avec effacement du schwa (donc
moins identifiables); l'information manquante au niveau de la chaîne
phonétique semble par conséquent retarder l'activation de la
représentation lexicale. Par exemple, dans des suites composées
d'un déterminant suivi d'un substantif de type la revanche, la
reconnaissance du substantif est ralentie si le schwa en première
syllabe n’est pas présent [laRvaʃ] par rapport à quand il est présent
[laRǝva ʃ]. Toutefois Nouveau a récemment pointé sur le fait que
chez les apprenants la perception des mots sans e muet s’améliore
avec une meilleure connaissance lexicale.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 268
Acquisition
• Pour ce qui est du dernier aspect, la tendance générale chez les
étudiants de français langue étrangère est au maintien (plus dans
les monosyllabes, moins à l’intérieur du mot). Moins exposé au
français spontané, ils ont un comportement qui tend au registre
soutenu et qui gomme les variables phonostylisiques et
contextuelles. Cependant, les sujets qui ont séjourné en milieu
francophone montrent une régression de la norme académique, qui
préconise le maintien de ces variables et qui a tendance à associer
leur chute au parler populaire, au profit de la prononciation réelle du
français quotidien. La question – plutôt didactique – est alors de
savoir si on doit se contenter d’une performance normative (qui
serait, selon certains, un atout pour la maîtrise de l’orthographe) ou
bien s’il faut viser à l’acquisition des aspects stylistiques en
intensifiant les contacts avec le français courant, que ce soit par
des séjours linguistiques ou par des programmes d’échange. • .
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 269
Thèse phonémique
• Les partisans de l’hypothèse « phonémique », en revanche, essaient de
montrer qu’on ne peut pas se dispenser du phonème /ǝ/ qu’au prix de
complications descriptives.
• Leur argumentation vise d’abord à montrer qu’il existe des paires minimales
au niveau lexical qui sont tout à fait significatives. Prenons les mots genêt et
jeunet qui dans certaines variétés de français ont la même prononciation
[ʒœnɛ]; on constate que dans le premier cas le [œ] peut alterner avec zéro
[ʒnɛ] ou avec d’autres allophones, alors que dans jeunet – tout comme dans
œuf ou neuf – ce même son est stable : [ʒœnɛ], [œf], [nœf]. Nous avons là donc
une opposition entre /ǝ/, dont une des ses variantes est zéro, et /œ/ qui
serait à la base de jeunet, œuf et neuf.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 270
la E che scompare
la E caduca
contesti obbligatori
contesti opzionali
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 271
la E che scompare obbligatoriamente
contesto finale (_#)
<texte>
isolamento : texte + pausa [t Ɛ k s t]
la <e> è quindi solo grafica
fine di gruppo ritmico (_#)
<un grand texte> [t Ɛ k s t]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 272
la E che scompare obbligatoriamente
davanti a vocale : ELISIONE OBBLIGATORIA
<texte important>
[t Ɛ k s t Ɛ p Ↄ R t a]
la <e> è quindi solo grafica
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 273
la E finale che NON scompare
Eccezioni alla tendenza secondo cui E finale cade:
Fais-le ! [f Ɛ l ǝ]
perche /lǝ/ è un morfema monosillabo Sur ce, je m’en vais [ s y R s ǝ ʒ ǝ m a v Ɛ]
Ce à quoi, je réponds [ s ǝ a k w a ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 274
la E finale
S’intende in finale ASSOLUTA
se invece /ǝ/ è dentro un gruppo ritmico: la caduta è facoltativa
le text(e) du discours
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 275
Eccezioni
MA se c’è una polirematica:
porte-plume [p Ↄ R t ǝ p l y m]
se dopo c’è un monosillabo accentato
la veste rouge [v Ɛ s t ǝ R u ʒ ]
con QUELQUE, PRESQUE
quelques soupirs
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 276
la E finale che riappare
epentesi (inserzione) dentro un gruppo ritmico
<un short vert>
[ ʃ Ↄ R t ǝ v Ɛ R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 277
la E finale DENTRO IL GRUPPO RITMICO
<un pauv(re) veillard>
consonante + R
consonante + L
pauvre repas
1[p o v R ǝ]
2 [p o v]
table rouge
1 [t a b l ǝ]
2 [t a b l] 3 [t a b]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 278
Esercitiamoci
<une chaise orange>
< un groupe de personnes>
[ i l i a k Ɛ l k ǝ p R o b l Ɛ m ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 279
Esercitiamoci
<une chaise orange>
[ y n (ǝ) ʃ Ɛ z o R a ʒ ]
< un groupe de personnes>
[ Ɛ g R u p (ǝ) d ǝ p Ɛ R s ɔ n ]
<il y a quelque(s) problème(s)>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 280
Esercitiamoci
[ y n a m i a ‘ m w a ]
[ Ɛ p o v p Ɛ R d ǝ f a ‘ m i j ]
<je m’appelle André>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 281
Esercitiamoci
[ y n a m i a ‘ m w a]
<une amie à moi>
[Ɛ n p o v p Ɛ R d ǝ f a ‘ m i j] <un pauvre père de famille>
[ ʒ ǝ m a p Ɛ l a ‘d R e ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 282
Esercitiamoci per finire…
in quanti modi posso pronunciare : < je mange seul >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 283
Esercitiamoci per finire…
in quanti modi posso pronunciare : < je mange seul > [ʒǝ maʒ(ǝ) sœl] [ʒœ maʒ(ǝ) sœl] [ʒø maʒ(ǝ) sœl] [ʒ maʒ(ǝ) sœl]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17
Pagina 284
Esercitiamoci per finire…
in quanti modi posso pronunciare : < je me demande >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17
Pagina 285
Esercitiamoci per finire…
in quanti modi posso pronunciare : < je me demande > [ ʒǝ mǝ dǝmad ] [ ʒœ mœ dœmad ] [ ʒø mø dømad ] [ ʒ m d(ǝ)mad ]
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 286
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 287
LES PREMIERS TEXTES
La riforma carolingia del latino
(le tesi di Wright)
Il latino colto si separa da quello degli incolti
Nasce l’esigenza di dare scrittura al latino degli incolti
I Serm Stras sono un tentativo di scrittura quasi fonetica
L’obiettivo è quello di farsi capire dalla parte germanica
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 288
LES PREMIERS TEXTES
Pro deo amur et pro christian poblo et nostro commun
saluament d'ist di en avant, in quant Deus savir et podir
me dunat, si salvarai eo cist meon fradre Karlo, et in
aiudha et in cadhuna cosa, si cum om per dreit son fradra
salvar dift, in o quid il mi altresi fazet et ab
Ludhernulplaid nunquam prindraiqui meon vol cist meon
fradre Karle in damno sit.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 289
Les Serments de Strasbourg
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 290
Premiers textes LITTÉRAIRES
La Cantilène de Sainte Eulalie
Fine IX secolo
Premier texte litéraire; graphie à tendance phonétique
29 vers
Manuscrit latin (textes aussi en germanique)
Saint-Amand ou Basse Lotharinge
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 291
Premiers textes LITTÉRAIRES
La Cantilène de Sainte Eulalie
1. Buona pulcella fut Eulalia ;
2. Bel auret corps, bellezour anima.
3. Voldrent la veintre li Deo inimi ;
4. Voldrent la faire diaule servir.
[…]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 292
Premiers textes LITTÉRAIRES
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 293
Vers le français médiéval
IX ème siècle : prise de conscience de deux entités linguistiques
Latin – parlers courants “français”
1
Le dossier le plus fourni et le plus ancien (même s’il est assez
largement postérieur aux évènements) concernant Eulalie de
Mérida :
sur le martyre d’Eulalie et son rapport avec la ville de Mérida :
- la longue Hymne III du Peristephanon de Prudence, vers 400.
- aussi dans les hymnes IV et XI
- Chronique de Hydace, évêque de Lamego (Portugal) Ve.
-élégie de Venance Fortunat VIe.
- Grégoire de Tours, Isidore de Séville.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 294
1
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 295
1
Une martyre espagnole :
Morte en 304, à l’age de douze ans, pendant que la
persécution déclenchée par Dioclétien et Maximiem faisat
rage.
A partir de Mérida la dévotion à la sainte se répandit en
Espagne.
En 878, translation “fictive” des reliques à Barcelone.
Ainsi fut vénérée une Eulalie de Barcelone.
Quelque cent cinquante toponymes ibériques y portent son
nom.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 296
1
Les attestation d’un culte à Sainte Eulalie en Italie sont rares
alors que le culte de la sainte a gaigné le nord des Pyrénées
jusqu’aux îles Britanniques :
En France le culte est attesté pour la première fois vers 455
dans la région de Béziers (Montady); inscription du prètre
Othia.
En Angleterre, voir Aldhelm de Malmesbury, évêque de
Shereborne, VIIe introduit le panégyrique d’Eulalie dans son
De laudibus virginitatis.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 297
1
Le culte de Sainte Eulalie est très répandu dans le Midi
(pour l’essentiel le le bassin de la Garonne et les régions
subpyrénéennes), mais il n’a pas atteint la France
septentrionale.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 298
1
Au IX, bien que dans un autre domaine, Alcuin utilise Eulalia
comme surnom littéraire pour sa correspondante Grundada,
cousine de Charlemagne.
Eulalie est un nom d’origine grecque attribué souvent, à cette
époque, à des jeunes filles (à côté de Eugénie, Euphrasie,
Anastasie etc.).
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 299
2 Le manuscrit
manuscrit 150 de la bibliothèque municipale de Valenciennes
Discours de Grégoire Nazianze
Séquence de Sainte Eulalie
le plus ancien texte français
Rithmus Teutonius / Ludwigslied
première oeuvre originale en langue germanique
pour honorer Ludwig mort en 882
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 300
2 Le manuscrit
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 301
2 Le manuscrit
manuscrit 150 de la bibliothèque municipale de Valenciennes
époque carolingienne ayant appartenu à l’abbaye de Saint-
Amand
le parchemin n’est pas d’une excellente qualité
pas luxueux, petit format, pas de décorations.
datation
Bischoff : début IXe, mais il refuse d’y voir un produit de
Saint-Amand mais plutôt un produit de la Basse-Lotharingie
Berger-Brasseur ont quelques réserves.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 302
2 Le texte
Il s’agit d’une séquence
type de composition musicale médiolatine composé par des
couples de vers.
Il n’y a pas d’autres séquences en langue romané excepté le
descort ou les premières laudi italiennes.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 303
2 Le texte
La séquence de Sainte Eulalie se compose de 14 périodes
rythmiques. Chaque couplet présente le même nombre
syllabique (de dix à treize syllabes) :
10syll. Buo.na.pul.cel.la.fut.Eu.la.li.a.
11syll. El.le.non.es.kol.tet.les.mals.con.seil.lers.
12syll. E.po.ro.fut.pre.sen.te.de.Ma.xi.mi.ien
13syll. ad.u.ne.spe.de.li.ro.ue.ret.to.lir.lo.chief.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 304
2 Le texte
Assonances :
inimi : servir tost : coist
ciel : preier
douze vers sur ving-huit sont en ie
chielt : christiien
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 305
analyse linguistique
BELLEZOUR : < lat. *bellatiorem
lat. bellus > *bellatus > *bellatior (m. et f.) /bellatius (n.)
a. prv. bellazor
bellezour sur le modèle de meillor, graignor, menor, maior, forçor,
gençor, hauçor, noaillor.
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 306
2 Le texte
Place de l’adjectif
NOM + ADJ (simple relation)
8 manatce regiel (menace du roi)
14 nom christiien
21 rex pagiens
ADJ + NOM (appréciation)
1 buona pulcella
2 bellezour anima
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 307
analyse linguistique
VEINTRE : (< lat. vincere)
vín. [k]e. re > [k] se palatalise > [t]
la palatalisation de [k] se fait sentir sur le radical où apparait
un [i] (veintre).
voir Straka, naissance et disparition des consonnes palatales
ventre aussi dans le St. Léger mais sans [i].
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 308
analyse linguistique
infinitif
TOLIR : c’est la plus ancienne attestation romane de tolir
afr. tolir, toldre, toudre
lat. TOLLERE > TOLLIRE
ere > ire
comme p.e. lat fallere > lat. tard. fallire
fremere > fremire
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 309
analyse linguistique
infinitif
LAZSIER
<zs> graphie germanique
[s] palatalisé
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 310
analyse linguistique
indicatif imparfait
12 eret
(12 Chi rex eret a cels dis [...])
dans le Saint Alexis eret et ert
dans la Chanson de Roland eret, er, ert
dans le Saint Brendan eret, ere, er, ert
Offord, dans Tralili, 1976 :
iert (tendanciellement futur) ert (tendanciellement imparfait)
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 311
analyse linguistique
indicatif imparfait
Offord, dans Tralili, 1976 :
iert (tendanciellement futur) ert (tendanciellement imparfait)
iert-imparfait < iert-futur
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 312
analyse linguistique
ARTICLE
lat. illam > la la mort
(v. 28 Post la mort)
lat. ille > illi > li cas sujet
(v. 11 a czo nos voldret concreidre li rex pagiens sg.
v. 3 li Deo inimi)
lat. illum > illo > lo cas régime
(v. 10 non amast lo Deo menestier)
lo/lu dans Saint Alexis, Roland
lat. illos > les
(v. 5 elle nont eskoltet les mals conselliers)
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 313
analyse linguistique
ABSENCE D’ARTICLE
a – formes proches du latin : ØEulalia, Øpulcella, Øanima
b – quasi noms propres : ciel, diaule, pagiens
(aussi dans St Léger de Ø cel)
c – figements : avoir Ømercit, a Ø grand honestet
d – tour négatifs : Øcolpes non auret, por Øor ned Ø argent
19/12/2016 Sainte Eulalie Pagina 314
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 315
Leçon 6
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 316
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17
Pagina 317
la E che scompare obbligatoriamente
contesto finale (_#)
<texte>
isolamento : texte + pausa [t Ɛ k s t]
la <e> è quindi solo grafica
fine di gruppo ritmico (_#)
<un grand texte> [ ε g R ɑ t Ɛ k s t]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 318
la E finale
se invece /ǝ/ è dentro un gruppo ritmico: la caduta è facoltativa
le text(e) du discours
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 319
E INIZIALE
CONTESTO DI SILLABA INIZIALE DI PAROLA O DI GRUPPO
RITMICO
1) inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
2) inizio di gruppo ritmico, CADUTA IMPOSSIBILE
<prenez un livre> [ p R ∂ n e ε l i v R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 320
E INIZIALE
1) inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
2) inizio di gruppo ritmico, CADUTA IMPOSSIBILE
<prenez un livre> [ p R ∂ n e ε l i v R]
Perché ?
*[ p R n e ε l i v R]
Loi des trois syllabes
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 321
E INIZIALE
1) inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
2) inizio di gruppo ritmico, CADUTA IMPOSSIBILE
<prenez un livre> [ p R ∂ n e ε l i v R]
3) <te casse pas la tête> CADUTA IMPOSSIBILE
[t ∂ k a s p a l a t ε t]
*[t k a s p a l a t ε t]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 322
E INIZIALE
1) inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
2) inizio di gruppo ritmico, CADUTA IMPOSSIBILE
<prenez un livre> [ p R ∂ n e ε l i v R]
3) inizio di gruppo <te casse pas la tête> CADUTA IMPOSSIBILE
[t ∂ k a s p a l a t ε t]
occlusiva + ∂ + occlusiva
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 323
E INIZIALE
1) inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
fricativa + ∂ + nasale
3) inizio di gruppo <te casse pas la tete> CADUTA IMPOSSIBILE
[t ∂ k a s p a l a t ε t]
occlusiva + ∂ + occlusiva
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 324
E INIZIALE
iniziale DENTRO un gruppo ritmico (interna al gruppo)
<il arrive demain> C C ∂ (non cade)
v d ә
<il arrivera d(e)main> V C ∂
a d ә
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 325
E interno
posizione interna alla parola
CC ә : schwa preceduto da due CC <squelette> [s k ә l ε t ]; *[s k l ε t ]
CC formano come una barriera
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 326
E interno
posizione interna alla parola
V C ә <acheteur> [a ʃ t œ R] *[a ʃ ә t œ R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17
Pagina 327
Esercitiamoci
<une grenouille>
<une grenouille debout sur un arbre rouge>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 328
Esercitiamoci
<une grenouille>
[y n g R ә n u j ] posizione interna alla parola
CC ә : schwa preceduto da due CC <squelette> [s k ә l ε t ]; *[s k l ε t ]
<une grenouille debout sur un arbre rouge>
[y n g R ә n u j d ә b u s y R ɛ n a R b R ә R u ʒ ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 329
Esercitiamoci
<une grenouille debout sur un arbre >
[ y n g R ә n u j d ә b u s y R ε n a R b R ]
<il arrive demain> C C ∂ (non cade)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17
Pagina 330
Esercitiamoci
[ʒ (ә) n e p a l y s (ә) l i v R ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 331
Esercitiamoci
[ ʒ (ә) n e p a l y c (ә) l i v R ]
<je n’ai pas lu ce livre>
inizio di gruppo ritmico, CADUTA FACOLTATIVA
<venez ici> [ v (∂) n e i s i]
<il arrivera d(e)main> V C ∂
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 332
Esercitiamoci
Verbi all’infinito
[ R ә v ә n i R]
[ m ә z y ‘R e]
[ R ә ʒ w ε d R ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 333
Esercitiamoci
Verbi all’infinito
[ R ә v ә n i R]
revenir [ m ә z y ‘R e]
mesurer
[ R ә ʒ w ε d R ] rejoindre
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 334
Esercitiamoci
Aggettivi
[ b l ɑ ] [b l ɑ ʃ ]
[ g R i] [g R i z]
[ f R ɑ s ε] [ f R ɑ s ε z]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 335
Esercitiamoci
Aggettivi
[ b l ɑ ] [b l ɑ ʃ ]
blanc, blanche
[ g R i] [g R i z]
gris, grise
[ f R ɑ s ε] [ f R ɑ s ε z]
français, française
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 336
Esercitiamoci
Verbi
J’ai
Tu as
Il a
Nous avons
Vous avez
Ils ont
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 337
Esercitiamoci
Verbi
J’ai [ ʒ e ]
Tu as [ t y a]
Il a [ i l a]
Nous avons [ n u z a v õ]
Vous avez [ v u z a v e]
Ils ont [ i l z õ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 338
Esercitiamoci
Verbi
Je viens
Tu viens
Il vient
Nous venons
Vous venez
Ils viennent
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 339
Esercitiamoci
Verbi
Je viens [ ʒ ә v j ε]
Tu viens [ t y v j ε]
Il vient [ i l v j ε]
Nous venons [ n u v ә nõ ]
Vous venez [ v u v ә n e]
Ils viennent [ i l v j ε n]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 340
I’accento
parola : UNIVERSITÀ
sillabazione : U. NI. VER. SI. TÀ.
U$ NI$ VER$ SI$ TÀ$
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 341
I’accento
x
accento: x x x x x
U. NI. VER. SI. TÀ.
x
x x
x x x
struttura metrica: x x x x x
U. NI. VER. SI. TÀ.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 342
I’accento italiano
accento distintivo (funzione semantica)
x
x x x x
ca. pi. ta. no.
x
x x x x
ca. pi. ta. no.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 343
I’accento italiano
accento distintivo (funzione semantica)
x
x x x x
ca. pi. ta. no. [‘k a p i t a n o]
x
x x x x
ca. pi. ta. no. [k a p i ‘t a n o]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 344
I’accento italiano
accento distintivo (funzione semantica)
x
x x
man gio [‘m a n dʒ o]
x
x x
man giò [m a n ‘dʒ o]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 345
I’accento in italiano
x
ma (monosillabo)
x
x x
pala (piano, parossitono)
x
x x x
albero (sdrucciolo, proparossitono)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 346
I’accento in italiano
x
x x
cit. tà (ossitono)
Telefonami!
x
x x x x x
te le fo na mi
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 347
I’accento in italiano : qualità
pala
pa.la
pa. dura di più ed è più intensa di la.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 348
I’accento in francese
posizione fissa
x
x x
méchant
x
x x x
rarissime
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 349
I’accento in francese
posizione fissa
x
x (x)
France
la <e> è detta muta
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 350
I’accento in francese
posizione fissa
non esistono le distinzioni dell’italiano
guardo – guardò
capito – capito - capitò
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 351
I’accento in francese
il problema dell’accento di gruppo
la desaccentuazione del francese
x
il mange
x
il mange beaucoup
x
il mange beaucoup trop
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 352
I’accento in francese
o x
il mange
o o o x
il mange beaucoup
o o o o x
il mange beaucoup trop
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 353
I’accento in francese
alcune sillabe perdono l’accento tranne l’ultima
l’accento non è di parola
difficoltà della definizione di gruppo
l’ultima sillaba è più lunga più intensa e più alta
mon grand ami
(sembra una domanda…)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 354
I’accento in francese
accento grammaticale
accento d’insistenza
effetto retorico
- sempre sulla prima sillaba
c’est FORmidable!
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 355
I’accento in francese
- sempre sulla prima sillaba
c’est FORmidable!
o o o x
accento grammaticale : c’est formiDAble
o x o o
accento retorico : c’est FORmidable
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 356
Liaison
Nous avons [n u z a v õ]
Nous partons [ n u p a R t õ]
[nu] + consonne
[nuz] + voyelle
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 357
Liaison
1) Consonne /voyelle
2) Groupe rythmique
3) Rapport grammatical étroit
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 358
Liaison de [z]
Les anciens guerriers
Les amants
Vous êtes contents
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 359
Liaison de [z]
Les anciens guérriers
[ l e z ɑ s j ε g e R i e]
Les amants
[l e z a m ɑ]
Vous êtes contents
[v u z ε t k o t ɑ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 360
Liaison de [z]
[ l e z i t a l j ε ]
[ d e z w a z o]
[ m e z a m i]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 361
Liaison de [z]
[ l e z i t a l j ε ] <les italiens>
[ d e z w a z o]
<des oiseaux>
[ m e z a m i]
<mes amis>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 362
Liaison possibili
[z] les amis obligatoria
[n] un ami
[t] il est italien
[p] trop important opzionale
[R] laisser un message
[k] sang impur
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 363
Esercitiamoci
[z] les amis
[n] un ami
[t] il est italien
[p] trop important
[R] laisser un message
[k] sang impur
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 364
Esercitiamoci
[z] les amis [ l e z a m i]
[n] un ami [ε n a m i]
[t] il est italien [ i l ε t i t a l j ε ] [p] trop important [ t R o p ε p ɔ R t ɑ]
[R] laisser un message [l e s e R ε m e s a ʒ]
[k] sang impur [s ɑ k ε p y R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 365
LA LIAISON
i contesti fonetici di applicazione
consonne # voyelle
LES AMIS [ l e z a m i ]
contesti che bloccano
consonne # consonne
LES CHATS [ l e ʃ a ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 366
LA LIAISON
contesti che bloccano
consonne # consonne
LES CHATS [ l e ʃ a ]
L’H aspirata
UN HÉROS [ ε e R o ]
*[ ε n e R o ]
LES HÉROS [ l e e R o ]
* [ l e z e R o ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 367
LA LIAISON
[ l e z e R o ] : les zéros !
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 368
Classi di parole
Alcune classi di parole non fanno la liaison
Numeri :
[ l ә õ z ] < ? >
[ l ә ε ] < ? >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 369
Classi di parole
Alcune classi di parole non fanno la liaison
Numeri :
[ l ә õ z ] < le onze > 11
[ l ә ε ] < le un > 1
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 370
Classi di parole
Alcune classi di parole non fanno la liaison
Parole che iniziano con <w>
[ l ә w i s k i] < ? >
[ l e w ε s t ε R n ] < ? >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 371
Classi di parole
Alcune classi di parole non fanno la liaison
Parole che iniziano con <w>
[ l ә w i ‘s k i] < le whisky >
[ l e w ε s’ t ε R n ] < les westerns >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 372
Classi di parole
Come spiegare questi fenomeni?
Tesi 1.
c’è una regola e delle classi di parole che fanno eccezione
héros /eRo/
Tesi 2.
C’è un fonema zero (un C che si pensa ma non si pronuncia)
héros /ØeRo/
consonne latente
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 373
Classi di parole
La voyelle initiale d’une petite série de mots présente
un comportement tout à fait exceptionnel, très
proche de celui d’une consonne. Prenons, par
exemple les deux homophones auteur [otœR] et
hauteur [otœR]. Devant l’article le, on constate que
les deux [o] initiaux se comportent différemment :
l’auteur [lotœR] mais la hauteur [laotœR].
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 374
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 375
IX siècle
Vers 850
(813, Concile de Tours – 842 Sements de Strasbourg –
882 Sainte-Eulalie)
Conscience de deux entités linguistiques: latin ---- parlers courants
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 376
Deux tensions
Latin, langue écrite, norme, langue véhiculaire
force centripète
parlers courants
fragmentation géographique
force centrifugue
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 377
Deux tensions
Latin, langue écrite, norme, langue véhiculaire
force centripète. langue administrative,
langue littéraire
TENDANCE A LA STANDARDISATION,
parlers courants (proto-français?)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 378
Deux tensions
Quasi STANDARDISATION
XVIe siècle
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 379
Deux tensions
XVIe siècle
Langue normée < ----------- > français régionaux/ dialectes
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 380
Deux tensions
XIX-XXe siècle
Français standard
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 381
Deux tensions
Proto-français
fragmentation géographique
force centrifugue
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 382
le problème de la variation
VARIATION
géographique > diatopique
temps> diachronique
sociale > diastratique
de registre > diaphasique
oral/écrit> diamésique
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 383
le problème de la variation
VARIATION
géographique > diatopique moyen-âge
sociale > diastratique contemporain
de registre > diaphasique contemporain
oral/écrit> diamésique contemporain
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 384
Étudier les dialectes médiévaux
Difficultés
Locuteurs, documents, tradition orale, analphabétisme
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 385
le dialecte
dialecte, patois
schéma 1
définition géographique, approche géographique
isoglosse
latin : /k/ + /a/
cheval : Ile-de-France
Keval : Picardie
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 386
le dialecte
Isoglosse
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 387
le dialecte
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 388
le dialecte
dialecte, patois
schéma 2
définition génétique (le français comme dialecte du latin)
indo-européen > celtique, latin, grec etc,
latin > français, italien, portugais etc.
français > lorrain, normand etc
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 389
époque médiévale
La notion de dialecte au sens moderne ne fonctionne pas pour
l’époque médiévale, car elle présuppose un niveau standard.
le français n’est pas standardisé
langue standardisée écrite
fin du XIII ème
dialectes oraux
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 390
époque médiévale
schéma 2
koiné, langue-toit, conscience linguistique commune
lorrain
français commun normand
anglo-normand
champenois
bourguignon
picard
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 391
époque médiévale
schéma 2
koiné, langue-toit, conscience linguistique commune
français médiéval = combinaison de dialectes
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 392
époque médiévale
de la koiné à l’affirmation progressive d’une langue :
- standard
- officielle
- littéraire
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 393
la scripta
la langue graphique tend à la koinésation
la langue orale est moins standardisée
dialecte (oral) - langue régionale - langue standardisée
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 394
la scripta
le dialectisme n’est pas le régionalisme
la scripta, langue écrite régionale, n’est pas le dialecte
anglo-normand : <fontaigne> pour “fontaine”
<montaine> pour “montagne”
graphie particulière
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 395
la scripta
scripta :
différences géographiques
différences d’ateliers
scripta administrative
scripta littéraire
tendances graphiques d’un copiste
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 396
Naissance des dialectes
on n’a pas beaucoup de témoignages sur la fragmentation
dialectales.
Quand la langue écrite apparait, quel est le stade de
fragmentation du latin de Gaule?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 397
Naissance des dialectes
dialectalisation précoce ou tardive ?
Wright – Delbouille : au IXème compréhension pan-romane
(dialectalisation tardive)
Remacle – Gossen: au IX ème le wallon était déjà indépendant
(dialectalisation précoce, dès les mérovingiens)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 398
Naissance des dialectes
dialecte plus préstigieux ou mélange?
Remacle : on Ile-de-France on parle un dialecte diercteur pour
l’ensemble de l’aire française; les autres tendent vers lui.
Delbouille nie le rôle du parler de Paris
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 399
Naissance des dialectes
Pourquoi dans un texte du XIIIème il y a beaucoup de formes
communes ? D’où viennnent-elles ?
Remacle : du parisien (différenciation précoce des dialectes)
Delbouille : du français commun très ancien (différenciation
tardive)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 400
Les dialectes médiévaux
Roques : 4 ensembles (Ouest, Nord, Est, Sud-Est)
Lat. ECCLESIA
Est Ouest
egleise église
/e/ bref + palatale > /i/
/e/ bref > + palatale /ej/
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 401
Les dialectes médiévaux
Est Ouest
rex > rei > roi rex > rei
venDront venront
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 402
Leçon 7
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 403
19/12/2016 Linguistique 1 2016_173 Pagina 404
LA LIAISON
non è vero che ogni volta che c’è C # V bisogna fare la liaison
informazioni morfo-sintattiche imprescindibili :
PIERRE ET ANNE
C# V
[ p j ε R e a n ]
* [ p j ε R e t a n ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 405
LA LIAISON
La liaison si fa all’interno di un sintagma.
Prendiamo quello nominale
(1) les enfants, des enfants, un enfant
invece non si trova nello stesso sintagma
(2) Pierre et Anne
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 406
LA LIAISON
Dunque la liaison è esclusa tra sintagmi di natura differente
LES ENFANTS ONT UNE VOITURE
SNom SVerbal
*[ l e z ɑ f ɑ z õ t y n v w a t y R ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 407
LA LIAISON
Ma se il al posto del SN mettiamo un pronome, allora diventa
obbligatoria
ILS ONT UNE VOITURE
SujPron SVerbal
[ i l z õ t y n v w a t y R ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 408
Esercitiamoci
< un gros handicap >
< des ampoules >
< un éléphant >
< le hasard >
< l’homme >
< les haricots >
< ils sont partis >
<vous avez faim>
< les enfants ont faim >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 409
Esercitiamoci
< un gros handicap > [ ε g R o ɑ d i k a p ] < des ampoules > [ d e z ɑ p u l ] < un éléphant > [ ε n e l e f ɑ ] < le hasard > [ l ә a z a R ]
< l’homme > [ l ɔ m ]
< les haricots > [ l e a R i k o ]
< ils sont parti > [ i l s õ p a R t i ]
<vous avez faim> [ v u z a v e f ε ] < les enfants ont faim > [ l e z ɑ f ɑ õ f ε ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 410
Esercitiamoci
[i l z e t y ‘d i]
[ε l z o p a R ‘l e]
[ l a m u R e l a ε n]
[i l n ε p a z a l a o t œ R]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 411
Esercitiamoci
[i l z e t y ‘d i] <ils étudient>
[ε l z o p a R ‘l e] <elles ont parlé>
[ l a m u R e l a ε n] <l’amour et la haine>
[i l n ε p a z a l a o t œ R] <il n’est pas à la hauteur>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 412
Aspetti teorici
Quelle explication donner à la liaison ?
réponse A: /lez/ est la forme de base, puis par troncation
devant consonne elle devient /le/:
le[z] ours face à le[-] tableaux. Donc, une forme de base puis
une règle de réajustement.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 413
Aspetti teorici
Quelle explication donner à la liaison ?
réponse B: /le/ est la forme base puis par insertion devant
voyelle elle devient /lez/.
Donc une forme de base puis une règle d'insertion.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 414
Aspetti teorici
Quelle explication donner à la liaison ?
réponse C: le français possède deux formes pour l'article défini
pluriel /le/ et /lez/ , le premier devant consonnes, le deuxième
devant voyelle.
Donc, pas de règles (troncation ou insertion) mais seulement
deux formes disponibles dès le départ.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 415
Aspetti teorici
Quelle explication donner à la liaison ?
réponse D: du fait que les enfants souvent disent [nuRs] est
venu, [zuRs]sont venus, [papanuRs] est venu, on avance
l'hypothèse que les enfants ont dans leur tête quelque chose
comme /nours/ s'il est singulier et /zours/ s'il est pluriel.
Donc la liaison est une marque morphologique.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 416
Aspetti teorici
Quelle explication donner à la liaison ?
réponse E: il existe des liaisons morphologiques du type les ours
(réponse D). Mais il existe aussi des liaisons différentes:
tro[p] aimable.
Pour ce dernier cas on invoque le rôle de l'orthographe. C'est la
forme écrite qui suggère des liaisons qui d'ailleurs sont
généralement facultatives.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 417
liaison optionnelles
1) mots au pluriel
2) monosyllabes
3) idiosyncrasies
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 418
liaison optionnelles
mots au pluriel
il parle encore – ils parlenT encore
des étudinatS américains
monosyllabes (al limite dell’obbligatorietà)
sanS entrer, deuX heures
idiosyncrasies
il esT encore ici, troP important
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 419
liaison optionnelles
<Les Jeux Olympiques>
<il a quatre-vingts ans>
<il n’a pas un livre>
<ils mangent une soupe>
<vous pouvez laisser un message>
<le premier homme>
<les Champs-Élysées>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 420
liaison optionnelles
<Les Jeux Olympiques> [le ʒø z olε pik]
<il a quatre-vingts ans> [il a katRә vε z ɑ ] <il n’a pas un livre> [il na pa z ε livR]
<ils mangent une soupe> [il mɑʒ t yn sup]
<vous pouvez laisser un message> [vu pu’ve le’se R ε mesaʒ]
<le premier homme> [lә pRәmje R ɔm]
<les Champs-Élysées> [le ʃɑ z elize]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 421
H muta
Dans le premier cas, l’élision est possible, dans le
deuxième elle est bloquée. Même situation dans
un contexte liaisonnant : des auteurs [dezotœR]
face à des hauteurs [deotœR] avec hiatus. Nous
avons donc affaire à une corrélation distinctive
différenciant des voyelles initiales identiques, quel
que soit leur timbre : ache- hache, être-hêtre, hôte-
haute.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 422
H muta
Cette voyelle, dite aussi couverte ou disjonctive, est
le plus souvent précédée d’un h graphique dit
aspiré : les haricots, le héros, la Hollande, la
Hongrie. Parfois ce h est absent : le yacht [lǝjɔt],
le oui [lǝwi] et le non, le onze [lǝo z].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 423
H muta
Pour la plupart de ces mots à h aspiré, l’origine est à rechercher
dans les continuateurs des mots germaniques, tels ger.
haumitha > la honte [laot] ou ger. hanka > la hanche [laaʃ],
parfois d’autres langues, comme le hazard [lǝazaR] qui vient
de l’arabe. Un certain nombre de mot d’origine latine aussi
présentent cette voyelle disjonctive, toujours graphiée avec
un h, soit à cause d’un croisement ancien avec un mot
germanique (p.e. : lat. altus – germ. hauh > fr. haut [ho] >
[o]) soit à cause d’une mode à l’époque de la Renaissance
qui consistait à prononcer aspirés des h latins (lat. hēros > fr.
héros [hero] > [eRo]).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 424
H muta
Le h toutefois peut encore se faire entendre en
Belgique (pour l’essentiel dans le sud et à l’est) :
être [ɛtR] – hêtre [hɛtR], herisson [heRisɔ:], dans
le Midi et au Canada, encore que de manière très
sporadique. En Afrique, il s’agit probablement
d’une interférence de la graphie sur la phonie car
le [h] s’étend à tous les h graphiques : (a) mots à h
aspiré hauter [hotœR], hache [haʃ] ; (b)
épenthèse : compréhension [kopRehaaɳsjo ],
dehors [dǝhɔR].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 425
H muta
Le h toutefois peut encore se faire entendre en
Belgique (pour l’essentiel dans le sud et à l’est) :
être [ɛtR] – hêtre [hɛtR], herisson [heRisɔ:], dans
le Midi et au Canada, encore que de manière très
sporadique. En Afrique, il s’agit probablement
d’une interférence de la graphie sur la phonie car
le [h] s’étend à tous les h graphiques : (a) mots à h
aspiré hauter [hotœR], hache [haʃ] ; (b)
épenthèse : compréhension [kopRehaaɳsjo ],
dehors [dǝhɔR].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 426
H muta
Comment faut-il traiter ces mots à voyelle
disjonctive ? Comment représenter
phonologiquement le /o/ de auteur qui se
comporte comme une voyelle et celui de
hauteur qui se comporte comme une consonne ?
Une première possibilité est celle de traiter la
voyelle couverte comme si elle était précédée
d’une consonne muette dite aussi latente, ce qui
en élimine le caractère exceptionnel vis-à-vis des
autres voyelles : auteur /otœR/mais hauter
/hotœR/.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 427
H muta
Impliquant que la prononciation concrète puisse
différer de la représentation mentale des sons, ce
type d’explication postule une règle qui ferait
tomber une consonne phonologique présente
uniquement au niveau psychologique abstrait, une
espèce de phonème consonantique zéro qui
conserverait toutes ses propriétés non vocaliques
sans pouvoir se manifester sur le plan
phonétique : /hotœR/forme sous-jacente > /otœR/règle
d’effacement > [otœR]forme superficielle.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 428
H muta
Ce modèle qui a l’avantage d’être assez transparent vis-à-vis de
l’orthographe et des prononciations régionales (où la règle
ne s’appliquerait pas) et de fournir une description simple et
cohérente de la liaison et de l’élision rencontre néanmoins
certaines difficultés. D’abord il est moins apte à rendre raison
des nombreuses prononciations alternatives comme le un
[lǝœ] – l’un [lœ], la ouate [lawat] – l’ouate [lwat], le haitus
[lǝjatys] - l’hiatus [ljatys], littérature hongroise
[literatyRǝogRwaz] - [literatyRo gRwaz], les handicapés
[lea dikape] - [lezadikape] où on constate aussi une variante
optionnelle non disjonctive et encore moins de celles comme
huit qui bloque la liaison dans cent huit [saɥit] - *[sanɥit]],
mais pas dans dix-huit [dizɥit] - *[diɥit].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 429
H muta
Une position opposée consiste à expliquer le phénomène de l’h
aspiré moins comme une règle de la phonologie que du
lexique. Ceci signifie qu’on renonce à traiter le
comportement de huit en termes de phonèmes, traits,
syllabes etc. qui sont les objets de la phonologie, mais plutôt
comme une idiosyncrasie du lexique, donc à un niveau
d’analyse linguistique différent. Autrement dit, nous aurions
affaire à une caractéristique morpho-phologique qui affecte
une classe de mots et non à une règle qui manipule des
phonèmes.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 430
H muta
Comme on peut le constater, dans le couple les auteurs
/lezotœR/ – les hauteurs /lehotœR/ou les yeux /lezjø/ – les
yaourts /lejauRt/ les phonèmes initiaux sont identiques, à
savoir /o/ et /j/, c’est le comportement du mot entier qui
diffère, les premiers étant liaisonnants, tout comme la plupart
des nominaux français, les deuxièmes disjonctifs. Ceci
implique que certaines règles phonologiques, notamment la
liaison [lezami] et l’élision [lami], doivent interagir avec des
contraintes lexicales, ce qui représente pour certains auteurs
une complication descriptive et surtout que l’on renonce non
seulement au concept de consonne muette/latente mais
aussi à celui de voyelle couverte, car la disjonction serait une
propriété du mot et non du phonème.-
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 431
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 432
Dialectes médiévaux
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 433
Dialectes médiévaux: anglo-normand
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 434
Dialectes médiévaux
Remacle:
Quante specificità deve avere un dialetto per essere tale?
Studio su una carta di Liegi 1236
77% forme comuni (francesi, interregionali)
a) È dovuto alla fornza centripeta di Parigi ?
b) Molti negano il ruolo di Parigi se non dopo il XIV
23% forme regionali.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 435
Dialectes médiévaux
Quante specificità deve avere un dialetto per essere tale?
77% forme comuni (francesi, interregionali)
Delbouille: i tratti comuni non sono del parigino bensì
riflettono una antica unità linguistica che poi si è perduta.
Tesi dell’unità pre-dialettale
IX: grande omogeneità dialettale
Dopo IX: inizio di una progressiva frammentazione
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 436
Dialectes médiévaux
Remacle: dialettalizzazione precoce
IX > X > XI ecc.
XII: secolo di grande accelerazioni
I tratti dialettali aumentano ma erano già presenti fon
d’all’inizio.
XIII: costituzione di grandi blocchi dialettali, scriptae
regionali
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 437
Dialectes médiévaux
Fattori della dialettizzazione
a/ i dialetti si diffondono perché per molto tempo il
LATINO rimane la lingua colta (giustizia, politica,
letteratura, religione).
b/ la storia del francese è una conquista di funzioni ALTE
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 438
Dialectes médiévaux
Fattori della dialettizzazione
Quanto conta la frammentazione politica?
Dopo Carlo Magno, l’impero si divide.
Nuove entità politiche autonome: ducati, principati ecc.
Mosaico di realtà politiche
Debolezza del re
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 439
Dialectes médiévaux
Fattori della dialettizzazione
Quanto conta la situazione politica?
Il contadino si muove poco
È legato ad un signore (servi della gleba)
Tutto si muove intorno al castello
Che ruolo ha giocato questa nuova configurazione politica?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 440
Dialectes médiévaux
In un mondo feudale, la giustizia è locale.
Questo ritarda i fattori di normalizzazione della lingua
Ma attenzione a sovrapporre troppo semplicisticamente
Frontiera politica e frontiera dialettale.
Normandia: entità stabile dal 933, arcidiocesi di Rouen;
Sarà integrata nel regno nel 1204. Amministrazione
centralizzata.
TUTTAVIA: eterogeneità dialettale, dialettizzazione debole
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 441
Dialectes médiévaux
Piccardia
Le picard indica all’origine degli
studenti parigini che hanno una lingua comune
e NON una regione precisa.
Piccardo medievale (da Parigi fino a Liegi)
Pfister: è un concetto etnico/linguistico e non politico!
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 442
Dialectes médiévaux
Piccardia
Le picard indica all’origine degli
studenti parigini che hanno una lingua comune
e NON una regione precisa.
Piccardo medievale (da Parigi fino a Liegi)
Pfister: è un concetto etnico/linguistico e non politico!
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 443
Dialectes médiévaux
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 444
Dialectes médiévaux
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 445
Dialectes médiévaux
Per il lorenese, vale il contrario.
Frontiera linguistica > differenziazione dialettale
Dialetti orientali
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 446
Dialectes médiévaux
Solidaretà
tra la zona
Poitou-Saintonge
e l’Aquitania
(che è di lingua d’oc).
Lat. pratum > aprader (far diventare prato)
Evoluzione comune all’occitano
Fr. pré (la /d/ cade)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 447
Leçon 8
PHONOLOGIE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 448
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 449
La loi de distribution complémentaire
• Jusque-là, on a présenté des corrélations de
timbre dont la valeur était, à de degrés différents
bien entendu, phonologique puisqu’elle avait des
retombées évidentes sur le niveau sémantique
(par exemple heaume [om] – homme [ɔm]se
réfèrent à deux choses différentes). Or il existe
des oppositions qui sont dépourvues de cette
capacité distinctive mais dont il faut rendre état car
elles font partie de la compétence phonologique
des français.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 450
La loi de position
On appelle loi de position ou de distribution
complémentaire une tendance distributionnelle du
français qui fait alterner
suivant la syllabe dans laquelle ils se trouvent. Il
faut préciser qu’il s’agit d’une alternance formelle
sans incidence sur le niveau sémantique
(contrairement à épée – épais)
/e - ɛ/, /o - ɔ/, /ø - œ/
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 451
Distribution complémentaire
[e]-[Ɛ] et [o]-[Ↄ] accentués
quando ?
sillaba fonologica aperta > vocale chiusa
sillaba fonologica chiusa > vocale aperta
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 452
Distribution complémentaire
[e]-[Ɛ] et [o]-[Ↄ] accentués
quando ?
sillaba fonologica aperta > vocale chiusa
sillaba fonologica chiusa > vocale aperta
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 453
Distribution complémentaire
sillaba aperta > vocale chiusa
[ e. t w a l]
<étoile>
sillaba chiusa > vocale aperta
[p Ɛ R]
<père>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 454
Distribution complémentaire
sillaba aperta > vocale chiusa
[o. R Ɛ s t ]
<Oreste>
sillaba chiusa > vocale aperta
[c Ↄ R]
<corps>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 455
Distribution complémentaire
C’est dans le français du Midi qu’une telle
contrainte prosodique ayant des répercussion sur
le timbre des voyelles marque une dynamique
d’expansion plus importante qu’ailleurs : [ɔ] et [œ]
se généralisent en syllabe fermée : côte [kɔt],
feutre [fœtRǝ] ; [e] en syllabe ouverte côté [kote].
Dans le sud, donc, épée – épais, heaume –
homme et jeune jeûne se prononcent désormais
de la même manière car la structure syllabique
demeure la même.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 456
Distribution complémentaire
À Paris, au contraire, la loi de position souffre d’un
nombre plus élevé d’exceptions ; citons par
exemple rose [Roz] ou creuse [kRøz] avec voyelle
fermé en syllabe ouverte.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 457
La loi de position
La loi de position a donné lieu a un débat qui
concerne sa validité descriptive aussi bien que sa
nature.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 458
La loi de position
1/ Règle d’harmonisation
j’étais [ʒe.tɛ > ʒɛ.tɛ]
automne [o.tɔn > ɔ.tɔn]
philosophie [fi.lo.zo.fi > fi.lø.zø.fi]
heureuse [ø.Rœz > o.Rœz]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 459
La loi de position
2/ Effet Buben
Dans certains cas, comme par exemple dans
navet [na.vɛ], mauvais [mo.vɛ] ou haie [ɛ], la
voyelle demeure ouverte à cause des graphies “ouvrantes”
< -et, -ai + voyelle/consonne >
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 460
distribution complémentaire : exercices
chiusa o aperta ?
<Homère>
<organisation>
<fer>
<ogre>
<phonologie>
<université>
<sel>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 461
distribution complémentaire : exercices
chiusa o aperta ?
<Homère> [o’mεR]
<organisation> [ɔRganiza’sjo]
<fer> [fεR]
<ogre> [ɔgR]
<phonologie> [fonolo’ʒi] <université> [ynivεRsi’te]
<sel> [sεl]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 462
l’accento grafico sulla E !
È un problema solo della <e> :
< e > : devenir
< é > : guérison
< è > : ère glaciale
< ê > : fête
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 463
l’accento grafico sulla E !
Fare 2 distinzioni :
(1) Sillaba grafica e sillaba fonetica
< mè. re> = 2 sillabe GRAFICHE
[m ε R] = 1 sillaba fonetica
(2) Sillaba aperta e chiusa
sillaba aperta : finisce per vocale
sillaba chiusa : finisce per consonante
it. al. BA.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 464
l’accento grafico sulla E !
sillaba grafica chiusa >> nessun accento
< un geste> < espoir>
ges.te es. poir
sillaba grafica aperta >> vedere pronuncia
[ m ǝ z y R] < me. su. re >
[ m Ɛ R] < mè. re>
[ n e ã] < né. ant>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 465
l’accento sulla E !
sillaba grafica chiusa > nessun accento
eccezioni:
très, accès, succès, après etc.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 466
l’accento sulla E !
[ ʃ Ɛ R ]
<cher (s) > <chè. re (s)>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 467
l’accento sulla E !
Orthographe à corriger
Ephemere [efemɛR]
spèctacle [spɛktakl] il se leve [ilsǝlɛv]
cièl [sjɛl] réfermer [Rǝfɛrme]
il a vécu [ilaveky]
depuis [dǝpɥi] univèrs [ynivɛR]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 468
l’accento sulla E !
Orthographe à corriger
é.phé.mè.re
spec.tacle
il se lè.ve
ciel
re.fermer
il a vé.cu
de.puis
u.ni.vers.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 469
Corrigez, s’il en est besoin
immensité [ima site]
validite [validite]
etoile [etwal]
lumiere [lymjɛR]
réflèxions [Refleksjo ] prospére [pRospɛR]
après [apRɛ]
telespectateur [telespɛktatœR]
recherches [RǝʃɛRʃ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 470
Corrigez, s’il en est besoin
immensi.té
validité
étoile
lumière,
réflexions
prospère
après
téléspectateur
re.cher.ches
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 471
orthographiez
[ ε s p a s]
[ʒ ε s p ε R k ә t u (t) ε f ε ]
[ d ә v ә n i R ε n a d y l t]
[ l o p e R a d ә p a R i]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 472
orthographiez
[ ε s p a s]
< espace>
[ʒ ε s p ε R k ә t u t ε fe]
<j’espère que tout est fait>
[ d ә v ә n i R ε n a d y l t] <devenir un adulte>
[ l o p e R a d ә p a R i] <l’Opéra de Paris>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 473
orthographiez et justifiez
<je m’appelle>
< nous nous appelons>
<j’achète>
< nous achetons>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 474
orthographiez et justifiez
<je m’appEl.le> = sillaba grafica chiusa
[ ʒә mapεl ]
< nous nous appElons> = sillaba grafica aperta, suono [ә]
[ nu nu z apәlõ ] <j’a.chè.te> = sillaba grafica aperta
[ ʒ aʃεt ]
< nous ache. tons> = sillaba grafica aperta, nessun suono
[ nu z aʃto ]
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 475
corrigez
émporter
mangér
éspèrance
mésure
envéloppe
etoffe
probléme
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 476
corrigez
emporter
manger
espérance
mesure
enveloppe
étoffe
problème
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 477
muta cum liquida
la R fa sillaba con la consonante precedente
< é. troit>
<mè. tre>
la sillaba non è chiusa!
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 478
muta cum liquida
mettere l’accento?
<kilometre>
<meurtre>
<filtrer>
<trekking>
<tresor>
<detresse>
19/12/2016 Linguistique 1 2016_175 Pagina 479
muta cum liquida
mettere l’accento?
<kilomètre>
<meurtre>
<filtrer>
<trekking>
<trésor>
<détresse>
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 480
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 481
Dialectes médiévaux
Koinè Plantagenêt
Entité politique forte
Henri II
roi d’Angleterre en 1154, duc de Normandie
il più potente re all’epoca
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 482
Dialectes médiévaux
Le livre des manières (un esempio di koinè
plantageneta) di Etienne de Fougères,
cappellano di Enrico II.
L’autore proviene da una regione tra la Bretagna e la
Normandia.
Parole rare, anglo-normannismi, forme occitane. Molte
parole dell’Ovest (sud-ovest).
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 483
Il regno di Francia
La dialettizzazione è legata alla debolezza del re di Francia?
Se il Nord gli era più o meno fedele, il Sud era più
indipendente.
Il re è debole e meno ricco, per esempio, dei Plantageneti.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 484
Il regno di Francia
La corte è lo strumento di governo, è una prima forma di
governo (potere fiscale).
I territori fuori dal dominio del re hanno avuto una tendenza
alla dilettizzazione. Vedi la crisi della scripta normanna
dopo la sua annessione al regno, successivamente alla
sconfitta di Bouvines (1214); guerra tra il regno di
Francia e il Sacro romano Impero alleato con l’Inghilterra.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 485
Il regno di Francia
Il re di Francia, anche se contestato successivamente dai suoi
vassalli, non rischiò più di diventare un "primus inter pares"
ma acquisì un predominio su quello che poi sarebbe
diventato il territorio francese che non corse più pericoli
reali fino alla Guerra dei Cent’anni; quindi, in pratica, la
battaglia di Bouvines pose le fondamenta di quella che
sarebbe diventata la nazione francese.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 486
Il problema della dialettizzazione
Aspetti geografici
La foresta domina il territorio
(già Cesare parlava di murus nativus)
40 000 ettari del dominio carolingio
17 000 occupati da foreste (40%)
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 487
Il problema della dialettizzazione
Aspetti geografici
La foresta incide sui confini del dialetto piccardo.
La Piccardia è, all’epoca, circondata da foreste.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 488
Il problema della dialettizzazione
Aspetti geografici
La Loira
Divide nord-ovest
Dal sud-ovest
Divide l’Aquitania dal
Lionese.
Frontiera georgrafica
e politica.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 489
Il problema della dialettizzazione
Aspetti demografici
La maggior parte della popolazione vive in villaggi, vicino al
castello.
Piccole migrazioni. Piccoli spostamenti verso i mercati.
Economia locale, rurale.
Piccole città. Arras, superficie di 30 km.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 490
Il problema della dialettizzazione
Aspetti demografici
XIII: risale la popolazione
Da 5 a 9,2 milioni d’abitanti.
Soprattutto, Ile-de-France, picardi e Normandie.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 491
Il problema della dialettizzazione
Quanti dialetti?
Gilles Roques: 4 zone, Ovest, Nord-Ovest+piccardo vallone
Noed-Est (lorena e borgogna), Sud-Est.
Modello Pfister a due grandi aree:
Est/Ovest
Dittongazione di /e/ breve latina+palatale: ECCLESIA >
Égleyse > egloyse (dominio Est)
Rei/roi
Mei/moi
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 492
Leçon 9
HISTOIRE DE LA LANGUE
19/12/2016 Linguistique 3 Pagina 493
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 494
Due approcci ai dialetti medievali
Descrizione oggettiva dei dialetti: per es. isoglosse, dialetti
moderni.
Descrizione soggettiva dei dialetti: come erano percepiti i
dialetti nel medioevo?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 495
Percezione dei diletti
INTERCOMPRENSIONE
Continuum dialettale
Piccardo, loreno, normanno ecc. sono etichette geografiche
che posso non corrispondere alle frontiere linguistiche reali.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 496
Percezione dei diletti
INTERCOMPRENSIONE
Le differenze dialettali erano percepite ma non erano viste
come un O S T A C O L O.
Tommaso d’Aquino, XIII sec. : in una stessa lingua troviamo
diversi modi di parlare [diversa locutio] come per esempio in
francese, piccardo, borgognone; tuttavia si tratat di una
stessa lingua [loquela].
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 497
Percezione dei diletti
INTERCOMPRENSIONE
Nicolas de Lyre, (XIII sec.) : la lingua fracese è una, quelli
che sono in Piaccardia però la parlano differentemente
[varietas].
Jean Courtecuisse (XV sec.): tous parloient ebrieu mais avoit entre
eulz difference comme entre françois et picart.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 498
Percezione dei diletti
INTERCOMPRENSIONE/DIFFICOLTA’
DI COMPRENSIONE
1283, coutumes de Lille, Livre Roisin:
S’il fust aucuns qui, devant eschevins plaidast et ne seuist riens dou
langage pikart, si doit il estre rechus sierment faire par le langage que il
mius set.
On peut jurer, donc, dans sa langue maternelle.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 499
Percezione dei diletti
TENSION
Dialectes Langue commune
Langue commune?
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 500
Percezione dei diletti
Roger Bacon, (XIII sec.)
[…] è una stessa lingua per tutti, il francese, che si
differenzia accidentalmente in base ai luoghi. Questa
differenziazione produce i dialetti [idiomata] ma non lingue
[linguas].
La lingua comune è un’astrazione. La lingua si declina in
dialetti. Non esiste una lingua comune che sia “diversa” dai
dialetti. Un sistema doppio lingua/dialetti è di là da venire.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 501
Percezione dei diletti
Ma l’intercomprensione non spiega tutto…
Manière de Langage (1396), manuel de conversation française
pour les Anglais:
Douce francés, qu’est la plus beale et la plus gracious langage et la plus
noble parlere aprés latyn de scole que soit en monde et de toutz gentz
melx preysé et amee que nulle autre. Quare Dieux le fist si douce et
amyable princypalment au l’onore et louange de lui mesmez.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 502
Percezione dei diletti
Ma l’intercomprensione non spiega tutto…
… la lingua è anche un fatto sociale, culturale di stile e di
valori.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 503
Valore dei diletti
Fenomeni culturali, lingue di prestigio
Conon de Bethune, poète, XII sec.
La roine n’a pas fait ke cortoise
Ki me reprist, ele et ses fieux, li rois
Encore ne soit ma parole françoise
Ne chil ne sont bien apris ne cortois,
Si la peut bien entendre en françois
S’il m’ont repris se j’ai dit mos d’Artois
Car je ne fui pas norris à Pontoise
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 504
Parigi
A mano a Mano Parigi diventa norma linguistica e francese
più “puro”:
Bartolomeo Anglico : i piccardi hanno una lingua più grossolana
[idiomatis magis grossi] degli altri.
Anonimo traduttore del 1345 : quar pour tant que laingue
romance et especialment de Lorenne est imperfaite.
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 505
Parigi
Giudizi di valore a favore del latino e sempre più del
francese.
Anonimo del XV sec. :
Norris fu en l’ordre Chartreuse
Et en la celle delicteuse,
Et fu de l’eveschié de Troyes,
Pour ce ne say je pas françois
Mais parle moult rude langaige
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 506
Parigi
Giudizi di valore a favore del latino e sempre più del
francese.
Roman de la Rose, partie de Jean de Meun
Si m’escuse de mon langage
Rude, malostru et sauvage
Car nés ne suis pas de Paris
19/12/2016 Linguistique 1 2016_17 Pagina 507
Lingua letteraria e lingua amministrativa
Come mai le scriptae locali resistettero per lungo tempo?
La lingua letteraria tende per prima alla standardizzazione
poesia/epica > teatro/cronache
La letteratura tende ad essere più interregionale che la lingua
dell’amministrazione che è legata ad un territorio particolare.
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Lingua letteraria e lingua amministrativa
Conserviamo dei testi originali di lingua amministrativa.
Non conserviamo gli originali dei testi letterari.
Lai de Lanval: 4 manuscrits, deux anglo-normands, un picard,
un dernier de l’Ile-de-France.
15 manuscrits de Perceval, roman de Chrétien de Troyes
Qual è la lingua di Chrétien? Champagne ? Piccardia?
Queste trascrizioni in vari dialetti ne dimostrano ancora una
volta la vitalità.
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Parigi?
françois < dialetto dell’ Ile-de-France
XII nessuna lingua-tetto
A mano a mano il françois diventa il francese-lingua-tetto
Paris: 100 000 abitanti nel XIII sec.
Demografia > koiné
Ruolo economico accanto alle città piccarde
Parigi riceve gli influssi degli altri dialetti
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Parigi?
Parigi riceve gli influssi degli altri dialetti
Influssi orientali
ei > oi; françeis > françois
Lingua princicpalmente scritta, colta
Ruolo dell’Università
Amministrazione
Residenza del Re
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Parigi?
Due tesi
Irradiazione precoce: dal XII (Wartburg), il parigino diventa
la lingua della letteratura.
Irradiazione tardiva (Dees): non prija del XIV secolo, in fatti
molti regionalismi restano intatti per molto tempo.
Note sull’esame
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Note sull’esame
20/12/2016 Linguistique 1 Pagina 513
L'adresse et la dissimulation, reprit monsieur de Clèves, ne peuvent
aller plus loin qu'elle les a portées. Remarquez que quand Sancerre
crut qu'elle était changée pour lui, elle l'était véritablement, et qu'elle
commençait à aimer Estouteville. Elle disait à ce dernier qu'il la
consolait de la mort de son mari […].
[madamladofinkotaləladəmɛtusəkisetɛpaseanaglətɛR]
Note sull’esame
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HIST
Les langues pré-indoeuropéennes
Les Celtes et le Grecs
Latinisation et Romanisation
Le lexique des chrétiens
Le Concile de Tours
Les plus anciens textes en roman avant le IXe siècle
Les Serments de Strasbourg
La séquence de Sainte-Eulalie
La scripta
Origine des dialectes
Pourquoi y a-t-il des dialectes?
Dialectes et langue standard
Langue littéraire et langue administrative
Le rôle de Paris
Les autres aires dialectales prestigieuses
Variantes sociales
L’argot
Note sull’esame
20/12/2016 Linguistique 1 Pagina 515
Schwa est-il un phonème du français? Oui ou non ? Pourquoi ?
Les nasales sont-elles phonémiques?
Le H aspiré
Théories de la liaison
Les voyelles labiales
Le /R/
La loi de distribution complémentaire
L’accent graphique sur le <e>
L’accent phonologique
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