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Journée mondiale de la diversité culturelle pour le dialogue et le développement Organisation des Nations Unies pour l’éducation, la science et la culture Comune di Fabriano fabriano 25-26-27 maggio 2012 festival di poesia e arte programma la grande opera

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Journée mondiale de la diversité culturelle pour le dialogue et le développementOrganisation

des Nations Uniespour l’éducation,

la science et la culture

Comune di Fabriano

fabriano 25-26-27 maggio 2012 f e s t i va l d i p o e s i a e a r t e

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ma

l a g rande op era

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LA GRANDE OPERA La Grande Opera è l’unione degli estremi, dell’acqua e del fuoco, del buio e della luce.è il percorso che ci porta all’unità è la croce intesa come punto di equilibrio, diramazione delle forze che partono dal centro verso gli estremi, così in alto come in basso, come in cielo così in terra. Il cuore della Grande Opera è il fuoco centrale.Essa è anche la visione, la costruzione della cattedrale, del tempio, fuori all’esterno, nel reale e all’interno, percorso interiore verso il centro dell’uomo. Il simbolo è il cerchio, che racchiude la croce. I personaggi chiave di quest’anno sono Leonardo, Galileo Galilei e Giordano Bruno. Le architetture sono presenti come costruzione del reale, come impressione della visione sulla materia, come proiezione verso l’oltre le visioni vengono rappresentate dal rosone delle cattedrali, cioè dal lavoro delle corporazioni degli uomini, e dalla spiritualità dei mandala, meditazioni come respiro della terra.ogni parola è racchiusa nel soffio, è vibrazione.È una.

DOVE SI SVOLGELa rassegna si svolge interamente a Fabriano, nello scenario medioevale del suo centro storico, a partire dalla Piazza Alta. Il percorso spazia dalla Piazza del Comune, con lo Spedale di Santa Maria del Buon Gesù, al Palazzo del Podestà, fino ad arrivare all’Oratorio della Carità, al Loggiato di San Francesco e all’ottocentesco Teatro Gentile. Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti. Per tre giorni lo scenario urbano assume una veste nuova, la creatività artistica muove al cuore industriale della città. Un centro di millenaria storia imprenditoriale torna alla sua antica dimensione di città culturale, un’officina di arte e bellezza a cielo aperto, dove le varie discipline si incontrano, creando percorsi culturali e sollecitando riflessioni sul senso del vivere insieme armonico e produttivo.

L’UNESCONel 2010 l’UNESCO ha associato Poiesis al Festival Internazionale della Diversità Culturale.

PASSIONE

PENSIERO

VISIONE

PROIEZIONE

PAROLA

OFFICINE

ESPRESSIONE

la grande opera

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ore 16.30 GIARDINO DEL POIO INAUGURAZIONE

saluto AutoritàIllustrazione del programma e senso del festival

FRANCESCA MERLONI

ore 17.30 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

neuroni e fisica dei quanti

MASSIMO PIATTELLI PALMARINI ANIRBAN BANDYOPADHYAY GIUSEPPE VITIELLO introduce il dibattito VIVIANA KASAMLa teoria del funzionamento del cervello umano oggi messa in di-scussione dai nuovi traguardi della scienza, secondo cui i neuroni non comunicherebbero tramite meri impulsi elettrici, troppo lenti, ma per una sorta di “risonanza” tra le cellule neuronali. La formazio-ne delle decisioni, lo spazio del libero arbitro alla luce della teoria dei quanti. Ne discutono i massimi esperti mondiali, con il coordi-namento dell’ideatrice del Brain Forum e Presidente del Brain Circle Italia, Viviana Kasam.

ore 19.00 CATTEDRALE DI SAN VENANZIO ESPRESSIONE

ad vesperas

CANTAR LONTANO diretto dal maestro MARCO MENCOBONILa musica di Claudio Merulo, la solenne polifonia a 12 voci e tre cori ritrovata manoscritta nella sua casa dopo la morte, a Parma, nel 1604. Il testamento di uno dei più importanti compositori del Rinascimento risuona per la prima volta in epoca moderna. Una partitura in prima esecuzione che il maestro Marco Mencoboni offre a Poiesis 2012.

ore 21.00 PIAZZA DEL COMUNE VISIONE

cattedrali di luce

PAOLO BURONIProiezioni come quadri di luce sulle architetture della piazza disegnano la Grande Opera così come la interpreta Paolo Buroni, artista che con sensibilità ed intuizione parla fin dall’inizio il linguaggio di Poiesis.

25 venerdì

ore 16.00 CORSO DELLA REPUBBLICA ESPRESSIONE

street music

MUSICISTI DEL CANTAR LONTANOLa campana grande della piazza batte i suoi colpi e la musica ha inizio. I musicisti sono disposti lungo i portici della piazza e nelle vie, sono tanti. La musica risuona fino al centro della piazza e si percepisce ogni cosa: le arie da concerto di Mozart, le colorature di Haendel, Rossini, Donizetti, le Cantigas de Sancta Maria Ildegarda, il laudario di Cortona, Pergolesi, Vivaldi.

la grande opera

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26 sabato---

ore 10.00 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

paradisi fiscali della conoscenza

GIANLUIGI RICUPERATI con FRANCESCA MERLONI

Creare un porto franco in ogni città con tasse ridotte per incentivare la rigenerazione del tessuto culturale.

ore 10.30 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

scienza e anima incontro possibile? ne discutono GIULIO GIORELLO e VITO MANCUSO

ore 12.30 ORATORIO DELLA CARITÀ OFFICINE

le Officine

GIOVANNI PUGLISI GIAN MARIO SPACCA FRANCESCO MERLONIIl presidente Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, Prof. Giovanni Puglisi, con il presidente della Regione Marche, Dott. Gian Mario Spacca, ed il presidente della Fondazione Aristide Merloni, Ing. Francesco Merloni, presentano con Poiesis il progetto formativo per gli artigiani della cultura e dell'impresa.

ore 14.30 CINEMA MONTINI VISIONE

proiezione del film “Cesare deve morire” di PAOLO e VITTORIO TAVIANINel teatro all’interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/at-tori fanno rientro nelle loro celle. sei mesi prima: il direttore del car-cere espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti che intendono partecipare. Completata la selezione si procede con l’assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di studiare la parte nel proprio dialet-to di origine. Il “Giulio Cesare” prende corpo.

ore 15.00 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

cos'è la vita

EDOARDO BONCINELLIUn viaggio affascinante lungo quattro miliardi di anni alla ricerca delle ragioni più profonde dell'esistenza, guardando al futuro della vita dell'uomo.

ore 21.30 PIAZZA DEL COMUNE ESPRESSIONE

LA GRANDE OPERAQuattro suggestioni, come i quattro elementi - aria terra fuoco acqua - come i quattro punti cardinali, o le quattro stagioni, a formare un cerchio ideale di successione ed armonia, per dar vita alla sinfonia d’insieme, quella della Grande Opera, in cui Tutto è Uno.

drum circle

RICICLATO CIRCO MUSICALEI musicisti fanno riecheggiare il suono di tamburi costruiti con mate-riali di recupero, facendo confluire il pubblico all’interno dello spazio circolare d’esecuzione, nello spirito della sperimentazione sonora perenne.

come in alto così in basso

FRANCESCA MERLONI RINO CAPITANATA SCHOLA GREGORIANA DEL CANTAR LONTANOIl canto come vibrazione e preghiera. Le sillabe primordiali dei man-tra tibetani, suoni seme di guarigione, e la mistica del canto grego-riano uniti da parole in segno di offerta e presenza.

sull’opera

PIERFRANCESCO FAVINOIl valore della conoscenza e delle arti, un percorso narrativo che spa-zia da Leopardi a Dante, da Jorges Louis Borges a Fedor Dostoevskij.

you’ve changed

FABRIZIO BOSSO con ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANAFabrizio Bosso, accompagnato da 23 maestri violinisti dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana in omaggio a coloro che si sono cimentati con le orchestre, da Clifford Brown a Wynton Marsalis passando per Chet Baker.

ore 24.00 GIARDINO DEL POIO ESPRESSIONE

tra giorno e notte

MARCELLO ALLULLI TRIOLe note jazz del trio di Marcello Allulli, come un ponte tra giorno e notte. Jam session che chiude e contemporaneamente apre il nostro tempo ideale.

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ore 20.00 SPEDALE DEL BUON GESÙ PAROLA

TRILOGIA DEL RISVEGLIOCi sono uomini che hanno aperto gli occhi, si sono risvegliati, mentre altri stavano ancora dormendo.

vita di Galileo

da BERTOLD BRECHT di EZIO PARTESANA con OLIVIERO CORBETTAVita di Galileo presentata a Poiesis è un testo rielaborato con l’in-tenzione di offrire al contempo una introduzione al lavoro di Brecht e una versione attuale dello stesso. Un Galileo da guardare ascoltare e portar via come un foglio di appunti sul quale ci si ripromette di dedicare poi tutto il tempo necessario a capire bene cosa è successo e soprattutto cosa sarebbe bene accadesse in futuro.

ore 21.00 RIDOTTO DEL TEATRO GENTILE ESPRESSIONE

ballata

LICIA MAGLIETTAUna selezione delle poesie del premio Nobel Wislawa Szymborska nell’interpretazione dell’attrice napoletana, accompagnata al piano-forte da Angela Annese. Lo spettacolo tocca i temi portanti della lirica della poetessa polacca: la terra, l’universo, la guerra, l’amore, lasciando intatte l’ironia, la lucidità e la leggerezza con cui Wislawa Szymborska guardava la realtà.

ore 22.00 TEATRO GENTILE ESPRESSIONE

a solo

PAOLO FRESURacconto musicale in momenti che trovano nel jazz il proprio mag-ma genetico costitutivo. I suoni preregistrati delle sordine e delle trombe si incontrano con quelli ‘live’ in un viaggio dalla polifonia sarda al Viêtnam, dai suoni classici degli archi a Miles Davis, dalla trance Gnawa al suono continuo attraverso l’elettronica.

ore 23.00 PIAZZA DEL COMUNE VISIONE

cattedrali di luce

PAOLO BURONIProiezioni come quadri di luce sulle architetture della piazza dise-gnano la Grande Opera così come la interpreta Paolo Buroni, artista che con sensibilità ed intuizione parla fin dall’inizio il linguaggio di Poiesis.

ore 16.00 CINEMA MONTINI VISIONE

TATTI SANGUINETI incontra PAOLO e VITTORIO TAVIANIAppuntamento con gli autori della pellicola vincitrice dell’Orso d’Oro al recente festival di Berlino. Dialogo-intervista con i registi, testimoni della cinematografia italiana nel mondo.

ore 17.00 CINEMA MONTINI ESPRESSIONE

sprigionar la forza - (celle: la galera, il coma)

ALESSANDRO BERGONZONI LUIGI MANCONI“Organizzerei gite scolastiche nelle carceri”: è quello che bisogne-rebbe fare per educare le nuove generazioni a una differente sensi-bilità, secondo Alessandro Bergonzoni, a Poiesis con Luigi Manconi in una riflessione su libertà, pena e diritti.

ore 18.00 GIARDINO DEL POIO PAROLA

opere grandi nel loro levarsi i pani della poesia

ALBERTO BERTONI introduce GIAN MARIO VILLALTAPiù che il bianco è l’oscurità che rivela, ciò che accade veramente è qualcosa che da lì sprigiona. Il buio è portatore della luce come di un embrione. E quel che si avverte è memoria, movimento, forse canto, ma Gian Mario Villalta non ne è certo. O, più probabilmente, ne custodisce profondamente il segreto.

ore 19.00 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

esercizi di superficie

RAFFAELE LA CAPRIARipercorrere la storia italiana degli ultimi cinquant’anni lontani dalle effusioni ideologiche e vicini al cuore della vita nascosta e insieme superficiale del nostro Paese. Raffaele La Capria con Paolo Di Paolo, in un intenso dialogo tra memoria e futuro.

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27 domenica

ore 10.00 GIARDINO DEL POIO PAROLA

opere grandi nel loro levarsi i pani della poesia

ALBERTO BERTONI introduce ANTONIO RICCARDIAntonio Riccardi fruga tra le proprie radici, rende universale tale ricerca e un poema unico emerge dall’annalistica familiare, dall’in-sediamento nella città dell’industria pesante, dall’amore cantato in termini non solo lirici ma anche epico-romanzeschi.

ore 11.00 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

la parola tra gente, fabbrica, musica

ALBERTO BERTONI e FRANCESCA MERLONI incontrano EDOARDO NESIDa “storia della mia gente” a “le nostre vite senza ieri”. La radice, l’impegno e il dolore, le storie, la scrittura, la possibilità. Intervista a due voci per il vincitore del premio Strega 2011.

ore 11.30 GIARDINO DEL POIO OFFICINE

la cattedrale laicane discutono CORRADO CLINI e GUGLIELMO EPIFANI con GIOVANNI MINOLILa fabbrica, il lavoro, l'ambiente con i protagonisti della vita cultu-rale e politica italiana ed il Ministro dell'Ambiente.

ore 14.15 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

from Singapore to Nowhere

REM KOOLHAASScrivere la città. Il suo ultimo libro, ‘Singapore Songlines’, è un effi-cace, straniante ritratto di una città-stato che inquieta e illumina la nostra comprensione della condizione urbana. Gianluigi Ricuperati e Gabriele Romagnoli dialogano con un maestro dell’architettura mondiale di scrittura e città, spazio e letteratura.

ore 23.15 PIAZZA DEL COMUNE ESPRESSIONE

live

ELISAArtista geniale e poliedrica, l’unica veramente contemporanea e ca-pace di mettersi in gioco anticipando umori e tendenze, sempre mantenendo grande spessore e coerenza alla propria cifra stilistica, Elisa scrive la quasi totalità dei suoi testi in inglese e dopo appena 2 mesi dal lancio dell’album destinato al mercato Usa è ospite a Poiesis portando alcuni tra i suoi brani più amati.

ore 00.30 GIARDINO DEL POIO ESPRESSIONE

tra giorno e notte

MARCELLO ALLULLI TRIO

ore 02.00 CHIOSTRO DEL BUON GESÙ PAROLA

TRILOGIA DEL RISVEGLIO

Giordano Bruno: “forse avete più paura voi..”

di DAVIDE SCATAGLINI con GABRIELE PARRILLO e BERNARDINO BONZANIParole in camere oscure per sviluppare pensiero: è nel cuore delle notti come questa, senza luna, che c’è spazio per vedere cose nuo-ve, forzare il buio, attraversare la notte, aspettare l’aurora insieme.

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ore 19.00 ORATORIO DELLA CARITÀ ESPRESSIONE

racconto in musica: Traviata – Carmen – Bohème

FRANCESCO MICHELIPoiesis incontra lo Sferisterio. Le più famose arie di Traviata, Carmen e Bohème, introdotte dal direttore artistico di Macerata Opera Festival, in uno spettacolo tra parola e musica.

ore 20.00 SPEDALE DEL BUON GESÙ PAROLA

TRILOGIA DEL RISVEGLIOCi sono uomini che hanno aperto gli occhi, si sono risvegliati, mentre altri stavano ancora dormendo.

vita di Galileo

da BERTOLD BRECHT di EZIO PARTESANA con OLIVIERO CORBETTA

ore 20.45 TEATRO GENTILE ESPRESSIONE

poetry event

CAROLYN CARLSON con la partecipazione di JEAN PIERRE SIMÉONLa danza è poesia visiva, la poesia costituisce l’essenza di tutte le creazioni di Carolyn Carlson. Il poetry event è una intensa dimo-strazione della maniera di dare corpo alle parole, con la speciale partecipazione delle parole di Jean Pierre Siméon.

ore 21.30 PIAZZA DEL COMUNE VISIONE

cattedrali di luce

PAOLO BURONI

ore 21.45 PIAZZA DEL COMUNE ESPRESSIONE

lirico

DANILO REA

Da Rossini a Puccini, da Monteverdi a Bellini nel sentire di Danilo Rea.

ore 23.00 PIAZZA DEL COMUNE ESPRESSIONE

king del rap

MARRACASHCantante rap del momento, inaugura una musicalità e un approccio in linea con Poiesis. Icona in rapida ascesa, è il protagonista di un genere musicale che si sta affermando come voce e pensiero di una generazione e di un momento storico.

ore 16.00 ORATORIO DELLA CARITÀ VISIONE

visioni: la costruzione, il rito, il nido, la natura, il monumento

GIORGIO BARRERA, GABRIELE BASILICO MONIKA BULAJ, LUCA CAMPIGOTTO, ANDREA JEMOLO con ANGELO BUCARELLI e MARIATERESA CERRETELLILa mostra che anima i luoghi più suggestivi e segreti della città di Fabriano, nelle parole dei protagonisti e dei curatori.

ore 16.00 CHIOSTRO DEL BUON GESÙ PAROLA

TRILOGIA DEL RISVEGLIO

Giordano Bruno: “forse avete più paura voi..”

di DAVIDE SCATAGLINI con BERNARDINO BONZANI e GABRIELE PARRILLO

ore 17.00 GIARDINO DEL POIO PAROLA

opere grandi nel loro levarsi i pani della poesia

ALBERTO BERTONI introduce STEFANO MASSARI“Non sono nato per obbedire o disobbedire, sono nato per dare e chiedere ascolto” dice e scrive Stefano Massari, accettando per sé, unica, la dimensione del noi. Invettiva e preghiera di lui che ascolta e diviene attraverso parola e sguardo.

ore 18.00 SPEDALE DEL BUON GESÙ PAROLA

TRILOGIA DEL RISVEGLIO

Leonardo*

di e con FLAVIO ALBANESELa fede di Leonardo nel volo umano nel racconto di Zoroastro, suo allievo, giovane di bottega che sperimentò una delle più ardite in-venzioni del Maestro: la macchina per volare. *spettacolo per ragazzi

ore 18.00 GIARDINO DEL POIO PENSIERO

il rosone e il mandala

ITALO ROTAItalo Rota, architetto tra i più presenti sulla scena internazionale, dia-loga con Gianluigi Ricuperati: il contratto sociale tra uomo e natura, alberi e città, il Mandala della vita vegetale, il Rosone della corpora-zione urbana.

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CLAUDIO ADAMIFLAVIO ALBANESE

MARCELLO ALLULLI TRIOANIRBAN BANDYOPADHYAY

GIORGIO BARRERAALESSANDRO BERGONZONI

ALBERTO BERTONIEDOARDO BONCINELLIBERNARDINO BONZANI

FABRIZIO BOSSOANGELO BUCARELLI

MONIKA BULAJPAOLO BURONI

LUCA CAMPIGOTTORINO CAPITANATA

CAROLYN CARLSONMARIATERESA CERRETELLI

OLIVIERO CORBETTAELISA

GUGLIELMO EPIFANIPIERFRANCESCO FAVINO

PAOLO FRESUGIULIO GIORELLOANDREA JEMOLOVIVIANA KASAMREM KOOLHAAS

RAFFAELE LA CAPRIALICIA MAGLIETTALUIGI MANCONIVITO MANCUSO

MARRACASHSTEFANO MASSARI

MARCO MENCOBONIFRANCESCO MICHELI

GIOVANNI MINOLIEDOARDO NESI

ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA - FORMANDREA PACIONI

GABRIELE PARRILLOEZIO PARTESANA

MASSIMO PIATTELLI PALMARINIGIOVANNI PUGLISI

DANILO REAANTONIO RICCARDI

GIANLUIGI RICUPERATIGABRIELE ROMAGNOLI

ITALO ROTATATTI SANGUINETI

JEAN PIERRE SIMÉONPAOLO E VITTORIO TAVIANI

GIAN MARIO VILLALTAGIUSEPPE VITIELLO

I PROTAGONISTI

CLAUDIO ADAMIÈ nato a Città di Castello nel 1951. Vive e lavora a Roma dove si forma artisticamente. Nei primi anni ’70 esordisce collocandosi vicino alla situazione della “Nuova Pittura” ed agli artisti che vi parteciparono, condividendo con loro il “dipingere” come metodo linguistico di tipo analitico.Alla fine degli anni ’70 il suo interesse si sposta verso il linguaggio fotografico. Le stesse stesure “pittoriche/segni-che” si vanno stratificando quasi quotidianamente su le carte, sia nel grande formato che in quelle di dimensioni più ridotte.

FLAVIO ALBANESEDiplomato alla Scuola di teatro diretta da G. Strehler. Dal 1994 dirige laboratori di Teatro e Commedia dell’arte in Italia e all’estero. Direttore artistico del Teatro della Dodicesima Spinaceto - Roma e del Festival delle Crete Senesi - Siena. Dal 1991 dirige la compagnia di teatro di Beato e Angelica. Ha recitato il ruolo di Palestrione nel Miles Gloriosus di Plauto per il Teatro stabile delle Marche con la Regia di Marinella Anaclerio. Con lo spettacolo Don G, vita morte e miracoli di Don Giovanni ha vinto 3 premi: miglior attore protagonista, miglior voce lirica, miglior spettacolo al Roma Teatro Festival.

MARCELLO ALLULLI TRIOSi diploma al Beklee College of Music di Boston nel 1994. Collabora stabilmente con l’Ottetto Mainerio e con il nonetto – che esegue musiche di Frank Zappa – diretti dal pianista Glauco Venier. Fa parte del progetto Logorhythm del batterista statuni-tense John Arnold. Suona stabilmente come co-leader nel trio R.A.J. e nel quintetto Tributo a Jimi Hendrix. Sul palco di Poiesis si esibiranno con lui e si alterne-ranno Ermanno Baron alla batteria, Giovanni Ceccarelli al piano, Alessandro Paternesi alla batteria. Nel 2012 è stato votato al Jazzit Award tra i migliori sassofonisti italiani.

ANIRBAN BANDYOPADHYAYNato a Malda (India) ha conseguito il dottorato in elettronica supermo-lecolare all’università di Calcutta. È ricercatore fisico e scienziato presso l’Istituto Nazionale di Scienza dei Materiali (NIMS) di Tsukuba in Giappone. Ha inventato e creato il nano-cervello, un sistema artificiale molecolare che riproduce alla perfezione alcune componenti e funzioni del nostro cervello.

GIORGIO BARRERAGiorgio Barrera è nato a Cagliari nel 1969. Il suo lavoro è incentrato sulla rappresentazione dei rituali quotidiani della vita domestica e la fotografia di paesaggio come contenitori di realtà, intrisi di simbolismo e di immaginario. È autore di numerose campagne fotografiche e ha realizzato documentari e cortometraggi sperimentando nuovi linguaggi cinematografici. Ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali i premi Baume & Mercier e Canon. Nel 2008 e nel 2009 il progetto Attraverso la Finestra è stato oggetto di personali in diverse gallerie.

I P R O T A G O N I S T I

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I P R O T A G O N I S T I

ALESSANDRO BERGONZONIIl rifiuto della parodia, il linguaggio del pensiero per creare situazioni surreali, l’assurdo come movente fino al suo paradosso: questa è la cifra stilistica di Alessandro Bergonzoni, personaggio già ben noto a Poiesis. Uomo di radio attore scrittore e da qualche anno anche artista visivo, è alla ricerca di un continuo confronto sul tema dell’esplorazione dell’essere, da lui sentita come ideale artistico, sociale primario e fondamentale. Nel 2009 vince il premio UBU come miglior attore del teatro italiano per lo spettacolo NEL. Nel 2010 ottiene grande successo con la tournè teatrale URGE. Insieme a Luigi Manconi farà un incontro pubblico intitolato “Sprigionar le forze (celle: la galera, il coma)” che ha come tema le carceri, la malattia l’oltre”.

ALBERTO BERTONIÈ scrittore, poeta, critico letterario e ricercatore presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna. Ha curato l’edizione dei Taccuini 1915-21 di Filippo Tommaso Marinetti, ha pubblicato i volumi Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano e Una geografia letteraria tra Emilia e Romagna. Ha pubblicato le raccolte Lettere stagionali, Tatì, Il catalogo è questo, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Dirige la collana di poesia contemporanea Fuoricasa.

EDOARDO BONCINELLIÈ stato direttore del laboratorio di biologia molecolare dello sviluppo presso l’Istituto scienti-fico universitario San Raffaele e direttore di ricerca presso il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR di Milano. È stato direttore della SISSA (Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste). Nel 2006 vince con il libro L’anima della tecnica il quarto Premio letterario Merck Serono, premio dedicato a saggi e romanzi che intrecciano scienza e letteratura. Attualmente insegna Fondamenti biologici della conoscenza nella facoltà di filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

BERNARDINO BONZANIAttore, autore e regista, fondatore del Teatro dell’Orsa e di Europa Teatri. Riceve il Premio Ustica per il teatro di impegno civile e sociale di Associazione Scenario nel 2003 con lo spettacolo Cuori di terra. Da voce a diverse forme di espressione teatrale, dal comico al teatro di memoria, ai temi di impegno sociale, al teatro per l’infanzia. Nel 2009 vince il concorso I Teatri del Sacro indetto da Federgat Roma con il lavoro Il Vangelo visto da un cieco. Per la Rai interpreta il ruolo di Alcide Cervi nel documentario Una fossa di nebbia appena fonda di Fabrizio Marini per la serie La storia siamo noi di Gianni Minoli.

FABRIZIO BOSSONato a Torino nel 1973, è nell’olimpo dei trombettisti italiani. Inizia i suoi studi musicali, guidato dal padre, all’età di cinque anni, si diploma a quindici anni al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e completa la sua formazione al St. Mary College di Washington, dove consolida la sua passione per il jazz. Nel 1994 vince il Summertime Jazz’s Best band con il suo quintetto. Nel 1999 viene votato come Miglior Nuovo Talento jazz italiano grazie ad un sondaggio istituito dalla nota rivista Musica Jazz e nel 2000 pubblica il suo primo album Fast Flight. Pubblica una quindicina di album. Nel 2008 vince l’Italian Jazz Awards come Best Jazz Act.

ANGELO BUCARELLIEclettico e curioso, Angelo Bucarelli si è formato tra Italia e Stati Uniti (dove è stato art director di Art Forum) è entrato nel mondo dell’arte negli anni settanta dividendosi tra critica, scultura, fotografia e cinema (assistente di Claude Lelouche e Federico Fellini). Pioniere della cultura come medium di comunicazione manager culturale, book designer (indimenticabile il libro gonfiabile di plastica di Roberto D'Agostino), cura ed organizza mostre ed eventi di livello internazionale ed é artista lui stesso. Il suo innato dono di comunicatore lo rendono un sensibile osservatore della società contemporanea e un reporter d’eccezione. Scrive d'arte, di architettura e dei suoi frequenti viaggi intorno al mondo.

MONIKA BULAJPoliglotta e autrice di grandi reportage sui confini estremi delle fedi, scrive sceneggiature per documentari tra i quali Romani Rat, 2002 di M. Orlandi. Collabora per giornali italiani e stranieri tra i quali GEO, National Geographic, Io Donna e Internazionale. Ha presentato le sue opere in circa 50 mostre e, tra i libri che ha scritto, Libya Felix e Gerusalemme perduta con Paolo Rumiz. Il volume Genti di Dio. Viaggio nell’altra Europa, con la prefazione di Moni Ovadia, è stato appena pubblicato in una nuova edizione ampliata. Tra i numerosi riconoscimenti internazionali nel 2011 ha ricevuto il premio Luchetta-Hrovatin, 2011 e il TEDGlobal Fellowship.

PAOLO BURONINato a Cagli nel 1954, è noto in tutto il mondo per le sue multi proiezioni: un noto critico americano lo ha definito the urban invader, per l’impulso che lo guida ad arredare, invadere con le immagini lo spazio urbano, gli edifici e le piazze, i monu-menti. La sua caratteristica costante e significativa è il coinvolgimento delle tre dimensioni spaziali e l’interazione tra immagini proiettate e strutture architettoniche.

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I P R O T A G O N I S T I

LUCA CAMPIGOTTOLuca Campigotto è nato a Venezia nel 1962. Vive e lavora a Milano. Laureato in storia moderna, dalla metà degli anni ‘80, foto-grafa il paesaggio, l’architettura e l’industria e coltiva da sempre l’interesse per la scrittura. La sua ricerca fotografica si estende da Venezia a Napoli da Londra a New York, in luoghi in Marocco, Angkor in Cambogia o il deserto di Atacama in Cile, Patagonia, in paesi come lo Yemen, l’India o la Lapponia. Tra i festival, le gallerie e i musei internazionali dove ha esposto: il Mois de la Photo, Parigi; il MAXXI, Roma; Biennale di Venezia; Festival della Fotografia, Roma e The Art Museum, Miami.

RINO CAPITANATAMusicista riconosciuto come uno degli artisti di riferimento nel campo della musica emozionale. Ha composto musica con i monaci tibetani e con Giorgio Cerquetti. Sul fronte della musicoterapia, sperimenta in vari ospedali italiani insieme allo psicologo Giuliano Guerra l’utilizzo di parole e musiche per risvegliare il processo di autoguarigione e migliorare la sintomatologia in pazienti affetti, in particolare, da patologie di pertinenza della cardiologia, della neurologia e della psichiatria.

CAROLYN CARLSONDanzatrice e coreografa di origine californiana, si trasferisce in Francia nel 1971. Lo spettacolo Rituel pour un rêve mort (1972) è considerato il suo manifesto poetico. Interessata ad una danza impron-tata alla filosofia e alla spiritua-lità, definisce il suo lavoro come “poesia visuale”. In quarant’anni di carriera, ha creato più di un centinaio di opere tra cui Density 21,5, The Year of the horse, Blue Lady, Steppe, Maa, Signes, Writings on water e Inanna, che hanno segnato la storia della danza contemporanea. Nel 2006 alla Biennale di Venezia riceve il Leone d’Oro attribuito per la prima volta ad una coreografa. Attualmente dirige due strutture, le Centre Chorégraphique National de Roubaix Nord-Pas de Calais, e l’Atelier de Paris-Carolyn Carlson.

MARIATERESA CERRETELLIGiornalista e Photo editor di Class, scrive di fotografia, arte e costume per le testate del gruppo. Da molti anni è curatrice di mostre in Italia e di testi critici nell’ambito arti-stico. Collabora alla realizzazione di vari progetti editoriali, brochure e libri. Scrive per il sito Photographers.it. Dal 2000 partecipa a Giurie di fotografia, a Letture Portfoli nei maggiori festival italiani. Insegna Photo Editing e, dal maggio del 2004 è Presidente del GRIN, il gruppo dei redattori iconografici nazio-nale che lavorano nelle maggiori testate italiane.

OLIVIERO CORBETTASi divide tra Torino e Milano, tra teatro (passione mai doma) e doppiaggio. Cerca di sopravvi-vere ai tempi non rassegnandosi, continuando a recitare e ad allestire spettacoli. La sua frase preferita: “Il poeta vero non trova le parole, e allora ne cerca e ne trova di migliori”, tratta da un aforisma di Paul Valery, maestro cui ha intitolato la sua Associazione culturale.

ELISAUna delle poche cantautrici italiane a scrivere i suoi testi in inglese, nel 2001 incide la sua prima canzone in italiano: Luce (tramonti a nord est) con la quale vince il Festival di Sanremo. Nel 2003 esce Lotus, l’album più personale di Elisa: lo produce lei stessa e si aggiu-dica ben quattro dischi di platino. Il singolo Dancing, tra i suoi più apprezzati successi, diventa colonna sonora di due film, A time for dancing e Casomai. Nel 2006 viene pubblicato Soundtrack ‘96 ‘06, con i brani più rappresentativi dei suoi dieci anni di carriera. Nel 2011 Elisa viene premiata ai Wind Music Awards per il disco Ivy. A marzo 2012 Elisa approda negli Stati Uniti, dove viene pubblicata la raccolta Steppin’ on Water.

GUGLIELMO EPIFANILaureato alla sapienza di Roma in filosofia si è subito dedicato all’attività sindacale. Nel 1974 diresse la Casa editrice della Confederazione, l’Esi, aumentando in maniera conside-revole il suo prestigio all’interno della confederazione. È stato segretario generale della CGIL, la più importante organizza-zione sindacale dal 2002 al 2010. Tra le sue pubblicazioni Il sinda-cato nella resistenza, il valore sociale del lavoro, L’identità dei democratici di sinistra a cura di Sergio Cofferati, Cent’anni dopo, il sindacato dopo il sindacato con Vittorio Foà.

PIERFRANCESCO FAVINODal cinema alla tv, il percorso artistico di Favino è un continuo crescendo. Dopo il grande successo nella fiction di Bartali che lo consacra al grande pubblico, seguono ruoli drammatici come quello del sergente Rizzo in El Alamein - La linea del fuoco di Enzo Monteleone (per la quale riceve la nomination al David di Donatello ed al Ciak d’Oro). Nel 2005 ottiene il ruolo del Libanese, capo carismatico della feroce Banda della Magliana nel pluripremiato Romanzo Criminale di Michele Placido, che gli vale il Nastro d’Argento come miglior attore non protago-nista. Suoi sono anche il David di Donatello come miglior attore non protagonista e il premio IOMA come migliore attore non protagonista. Favino è uno dei fondatori dell’Actor’s Center di Roma.

PAOLO FRESUPaolo Fresu è il jazz italiano di fama mondiale: compositore, trombettista e flicornista, è impegnato in tantissimi progetti che lo porta negli anni a registrare oltre 300 dischi e più di 2500 concerti. Oltre ad essersi esibito nei più grandi auditorium, ha coordinato numerosi progetti multimediali collaborando con i più vari artisti e scrivendo musiche per film, per il Balletto e il Teatro. Il suo suono è stato più volte paragonato a quello di due leggende come Miles Davis e Chet Baker. Dalla metà degli anni ottanta è sempre stato presente ai vertici delle classifiche del Top Jazz della rivista Musica Jazz È fondatore di Time in Jazz, festival che si tiene ogni anno a Berchidda.

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I P R O T A G O N I S T I

GIULIO GIORELLOGiulio Giorello si è laureato in filosofia nel 1968 e in matema-tica nel 1971 presso l’Università degli Studi di Milano. Ha insegnato presso il Politecnico di Milano, attualmente ricopre la cattedra di Filosofia della scienza che fu del suo mentore Ludovico Geymonat presso l’Università degli Studi di Milano. È stato inoltre Presidente della SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza). Dirige, presso l’editore Raffaello Cortina di Milano, la collana Scienza e idee. Collabora, come elzevirista, alle pagine culturali del quotidiano milanese Corriere della Sera.

ANDREA JEMOLOAndrea Jemolo è nato a Roma nel 1957. Si è dedicato per alcuni anni al reportage ma nel 1986, dopo un viaggio in Angola, nel periodo più duro della guerra, torna in Italia e decide di spostare la sua ricerca fotografica sull’arte e sull’architettura, le sue passioni dal tempo del liceo. Per realizzare campagne fotografiche e servizi commissionati dalle riviste del settore, gira in Italia, in Europa, in Russia, privilegiando l’Egitto e i paesi del Medio Oriente. Ha raccolto in tanti anni un archivio personale che vanta 10 mila immagini e spazia dall’architettura del ‘900 a Berlino al Costruttivismo moscovita.

VIVIANA KASAMGiornalista di origine israeliana, ha collaborato con il Corriere della Sera, Rai e Mediaset. Ha creato e organizzato esposizioni, eventi, conferenze per il Piccolo Teatro, la Municipalità di Milano, RCS. Dal 1998 al 2003 si è occupata di neuroscienza e a tal proposito ha costituito l’associazione no-profit Brain Circle Italia di cui è l’attuale presidente. Nel 2010 ha organizzato il primo Brain Forum internazionale a Roma.

REM KOOLHAASÈ architetto, urbanista e saggista. Diviene sceneggiatore in Olanda e a Hollywood, per poi consa-crarsi all’architettura. Insegna inoltre presso la Graduate School of Design di Harvard. È conosciuto anche come co-fondatore dell’OMA (Office for Metropolitan Architecture), con sede a Rotterdam. I suoi scritti gli assegnano il riconosci-mento di un visionario, consoli-dato dalla realizzazione di opere di architettura, pianificazione urbana e di ricerca. Grazie ai suoi progetti urbanistici e viene insignito di numerosi premi: nel 2000 vince il presti-gioso Premio Pritzker di architet-tura, nel 2010 alla 12° edizione della Mostra Internazionale di Architettura vince il Leone d’oro alla carriera.

RAFFAELE LA CAPRIAScrittore e sceneggiatore italiano, collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera ed è condiret-tore della rivista letteraria Nuovi Argomenti ed autore di radio-drammi per la Rai. È stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi; ha vinto anche il Premio Strega con il romanzo Ferito a morte. Uscito quest’anno è Esercizi superficiali. Nuotando in superficie.

LICIA MAGLIETTAAttrice napoletana, è tra i fonda-tori di Falso Movimento e di Teatri Uniti. Il suo Delirio amoroso (1995), monologo tratto dall’opera di Alda Merini, è stato program-mato per oltre dieci stagioni nei teatri italiani. Al cinema collabora con alcuni tra i registi più signifi-cativi del panorama italiano come Mario Martone, Silvio Soldini, e Antonio Capuano. Con Pane e tulipani vince nel 2000 il premio David di Donatello come miglior attrice protagonista. Negli ultimi anni porta in teatro i suoi adatta-menti e regie di L’uomo atlantico di Marguerite Duras, Lamìa di Luisa Stella, Una volta in Europa di John Berger, Vasta è la prigione di Assia Djabar, Digiunare, divorare di Anita Desa e Manca solo la domenica da Pazza è la luna di Silvana Grasso.

LUIGI MANCONIÈ docente di Sociologia dei feno-meni politici presso la IULM di Milano. Negli anni ’80 ha fondato con Massimo Cacciari e Rossanna Rossanda la rivista Antigone, è stato editorialista e commentatore delle più importanti testate italiane, attualmente collabora con Il Sole 24 ore e l’Unità. Ha ricoperto ruoli politici e ha scritto numerosi saggi, con Valentina Calderone Quando hanno aperto la cella che indaga sulle morti ed i suicidi all’interno delle carceri italiane.

VITO MANCUSOÈ stato docente di teologia presso la Facoltà di filosofia dell’Univer-sità Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011. Dal 2009 è editorialista de La Repubblica. È dottore in teolo-gia sistematica. Dei tre gradi acca-demici del corso teologico, ha conseguito il baccellierato presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, la licenza presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale San Tommaso d’Aquino di Napoli, il dottorato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense.

MARRACASHAll’anagrafe Fabio Rizzo, è un rapper italiano proveniente dal quartiere Barona, alla periferia sud di Milano. Fa parte della crew Dogo Gang. Nel 2005 ha pubblicato assieme a Del (produttore musicale della Dogo Gang) il disco autoprodotto Roccia Music. Nel 2008 ha pubbli-cato il primo disco ufficiale sotto etichetta Universal Music. Poco tempo dopo Marracash firma un contratto con la Universal Music, per cui pubblica nel2008 l’album Marracash, che raggiunge il disco d’oro. Ha recentemente condotto su Mtv il programma Spit, dove rapper più noti si sfi-dano su basi ritmate creando rime sul momento su temi di attualità.

STEFANO MASSARIPoeta e video artista, attualmente lavora alla RAI di Bologna. Ha pubblicato tre raccolte di poesie Diario del pane, Libro dei vivi e Serie del ritorno. Ha scritto e realizzato video intorno ad alcuni protagonisti della poesia contemporanea, quali D’Elia, Benzoni, Porta, Luzi, De Angelis, Garcia Montero, nell’ambito del progetto Secolozero. I suoi di video arte e video poesia sono stati accolti in numerose rassegne tematiche, festival e progetti editoriali. Ha ideato il progetto Land (rivista, video poesia, web, laboratori), attivo fino al 2008, e il progetto Cartabianca.

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I P R O T A G O N I S T I

MARCO MENCOBONIClavicembalista e organista, nato nel 1961 a Macerata, è une delle personalità musicali di spicco per l’interpretazione della musica rina-scimentale e barocca. Ha dedicato anni alla definizione del repertorio musicale antico delle Marche e grazie al suo lavoro è affiorato un mondo musicale di grande valore fino a pochi anni fa completa-mente sconosciuto. Metropolitan Museum di New York gli ha com-missionato un importante progetto di restituzione musicale. È direttore artistico del Festival Cantar Lontano che si tiene ogni anno ad Ancona, nelle Marche.

FRANCESCO MICHELIDirettore artistico del Macerata Opera Festival, insegna regia presso il biennio di specializza-zione in Scenografia all’Accademia di Brera e collabora con la rete satellitare SKY Classica nell’idea-zione e conduzione di programma relativi all’opera lirica. Ha firmato la regia di Killer di parole di Claudio Ambrosini su soggetto di Daniele Pennac, rappresentato al Teatro la Fenice di Venezia: a questo lavoro è stato recente-mente assegnato il prestigioso XXX Premio Abbiati e andrà in scena la prossima estate anche all’Opera Nazionale di Lorena di Nancy. Sempre per la Fenice ha firmato recentemente la regia de la Bohème e curerà la nuova produzione de L’Otello di Giuseppe Verdi.

GIOVANNI MINOLILaureato in Legge, è stato diret-tore di Raidue, della struttura Format e di RaiTre. Come autore, oltre a Mixer, ha ideato e prodotto programmi quali come Quelli della notte con Renzo Arbore e Blitz con Gianni Minà. Da direttore di RaiTre, ha portato in prima serata la medicina con Elisir, il passato con La grande storia, l’economia, con Maastricht Italia e documen-tari. Nel 2002 è stato nominato Direttore di Rai Educational: con il programma La Storia siamo noi ha vinto il Premio Ilaria Alpi 2003, il Premio Regia Televisiva 2005, e il Premio Ischia al miglior giornalista televisivo. Nel 2011 ha pubblicato per Rizzoli la storia sono loro.

EDOARDO NESIScrittore e regista italiano, vinci-tore lo scorso anno del Premio Strega con il romanzo Storia della mia gente. Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo e ha tra-dotto le 1433 pagine di Infinite Jest di David F. Wallace. Di recente pubblicazione è Le nostre vite senza ieri. Tra le varie pubblica-zioni Figli delle stelle (2001), L’età dell’oro (2004) vincitore del premio Cavallini, Rivisitare l’Italia nei suoi 150 anni. Tra le sue pubblicazioni anche Miracolo inevitabile (2011) nella collana Inediti d’autore per il Corriere della Sera.

ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA - FORM

Fondata nel 1985 è una delle tredici Istituzioni Concertistiche Orchestrali Italiane, riconosciute dal Ministero per i beni e le attività culturali. È composta da valenti musicisti marchigiani e affronta repertorio lirico e sinfo-nico distinguendosi per una parti-colare duttilità sul piano artistico interpretativo.

ANDREA PACIONI Diplomato all’istituto di stato per la cinematografia e televisione, indirizza da subito la sua carriera professionale nel campo del ritratto. Il bisogno di trovare nuovi materiali su cui impressionare ed imprigionare le proprie immagini lo portano attraverso un lungo percorso di sperimentazioni all’in-terno della camera oscura. Vive e lavora e continua la sua ricerca a Roma.

GABRIELE PARRILLONoto al grande pubblico per la sua intensa attività di doppiatore e spe-aker (collabora con RAI, RAISAT Album, SKY TV) è diplomato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico nel 1988. Dal 2000 inizia la sua forma-zione con Kristin Linklater ed il suo metodo per liberare la voce natu-rale di cui diverrà insegnante abili-tato. Ha formato con Taheri e Murri l’ensemble teatrale I costruttori che ha presentato creazioni originali nei teatri di Roma dal 1987 al 1995, coinvolgendo i giovani attori Favino e Gifuni. È stato assistente di Hal Yamanouchi nei suoi laboratori tea-trali di espressione corporea dal 1997 al 2003.

EZIO PARTESANANato a Milano nel 1963, vive tra la sua città e Venezia. Da diversi anni si occupa di letteratura e teatro. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Critica del non vero, La Compagnia di Beckett e Il Teatro di Giobbe. Tra gli spettacoli presentati in collaborazione con Oliviero Corbetta si ricorda Per un buon uso delle rovine – storia d’Italia tra poesie e prose.

MASSIMO PIATTELLI PALMARINIFisico, ha ottenuto il dottorato in Fisica all’Università di Roma. Docente di Scienza Cognitiva all’Arizona University. È stato direttore del Dipartimento di Scienza Cognitiva dell’istituto San Raffaele di Milano. Ha insegnato ad Harvard, alla Maryland University, al MIT, alla Rutgers University, al Collège de France di Parigi e all’Università di Bologna. Ha presieduto e organizzato la XII conferenza annuale della Società di Scienza Cognitiva al MIT di Boston. Autore di numerose pub-blicazioni scientifiche, è anche divulgatore e saggista.

GIOVANNI PUGLISINato a Caltanissetta nel 1945, è il Rettore della Università IULM di Milano e il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. È iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1972. Laureato in Lettere nel 1968, Assistente ordinario, nel 1976 diventa Professore ordinario di Storia della Filosofia. Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo (1979 – 1998) e Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze della Formazione Italiane (1983 – 1998). Nel 1993 diventa titolare della Cattedra di Letterature Comparate presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo. Viene chiamato a ricoprire la stessa Cattedra nella Facoltà di Scienze della Comunicazione, relazioni pubbli-che e pubblicità della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano dal 1998. È Presidente Emerito della Consulta Universitaria di Critica Letteraria e Letterature Comparate.

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Dal 28 marzo del 2001 è Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, dal 17 dicembre 2011 è Rettore dell’Università degli Studi “Kore” di Enna e dal 2009 è Vice Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane. Dal 2005 presiede la Fondazione Banco di Sicilia. Autore di numerose pubblicazioni, ha dedicato i suoi interessi scientifici all’estetica, alla filosofia e alla critica letteraria.

DANILO REANato a Vicenza, è un compositore jazz che può vantare nel corso della carriera di aver suonato con i più grandi solisti statunitensi, da Chet Baker a John Scofield, da Lee Konitz a Joe Lovano. In Italia ha collaborato con Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Renato Zero e Adriano Celentano. Tra gli album che ha inciso Lost in Europe, Jazz Italiano live e Introverso. Il 15 giugno del 2011, insieme a Paolo Damiani e Rashmi V. Bahtt, al crepuscolo, ha improvvisato un memorabile concerto sui tetti di Roma. L’intero incasso è stato devoluto ad Emergency, la onlus di Gino Strada.

ANTONIO RICCARDILaureato in filosofia all’Università di Pavia, si è occupato di mistica dell’età rinascimentale pubbli-cando un saggio su questo argomento presso University of Pennsylvania Press di Philadelphia. Ha raccolto le sue poesie nei libri Il profitto dome-stico e Gli impianti del dovere e della guerra. Oltre ad essere Direttore Editoriale della Mondadori Libri, collabora a diverse riviste e quotidiani e partecipa alla direzione delle riviste culturali Nuovi argomenti e Letture. Ha curato le edizioni del Candelaio e della Cena delle Ceneri di Giordano Bruno.

GIANLUIGI RICUPERATIÈ uno scrittore e saggista italiano. Collabora con La Repubblica, dove si occupa delle pagine culturali, e scrive su GQ e Domus. È stato co-direttore di Festarch, nel quale ha svolto un dialogo pubblico su ‘architettura e letteratura’ con Rem Koolhaas. Nel 2009 è co-direttore artistico di Urbania a Bologna. I suoi ultimi libri sono La tua vita in 30 comode rate e Il mio impero è nell’aria.

GABRIELE ROMAGNOLIScrittore, autore di alcune sceneg-giature di teatro, cinema e fiction televisive. Dal 1997 al 1999, è inviato a New York per il quotidiano italiano La Stampa, occupandosi soprattutto della questione della pena di morte; contemporaneamente partecipa in qualità di inviato ad alcune trasmissioni di Gad Lerner. Romagnoli è editorialista de la Repubblica e collabora con diversi periodici e quotidiani tra cui Vanity Fair, Diario, Avvenire. Dopo aver vissuto a Il Cairo, nel novembre 2003 si è trasferito a Beirut, in Libano.

ITALO ROTAItalo Rota ha gestito grandi progetti internazionali, dal product design alla progettazione di ampie aree urbane, mantenendo un sistematico intento verso una notevole ricchezza di spazi e forme. Direttore del dipartimento Scuola di Design alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. Il suo studio è stato insignito di vari premi, tra cui la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli spazi pubblici, la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per la cultura e il tempo libero, il Landmark Conservancy Prize, New York e il Grand Prix de l’Urbanisme, Paris.

TATTI SANGUINETINato a Savona nel 1946, è tra i più noti critici cinematogra-fici italiani, nonché giornalista, autore televisivo e attore. Nei primi anni Ottanta ha lavorato nel campo del cinema come organizzatore per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, per Incontri Cinematografici di Salsomaggiore e per il Taormina Film Fest. Come giornalista ha collaborato con La Repubblica, Panorama e L’Europeo. Tra il 1986 e il 1993 ha partecipato a diverse trasmis-sioni di Rai 3 quali Fuori orario, Va’ pensiero e Fluff. Nel 1989 inizia la lunga collaborazione con Piero Chiambretti, in qualità di coautore e, a volte, spalla nei suoi programmi televisivi.

JEAN PIERRE SIMÉONPremio Artaud 1984, Premio Apollinaire 1994, Grand Premio du Mont-Saint-Michel 1999 e Premio Max Jacob 2006. Quattro romanzi, un racconto e un testo teatrale pubblicati per il Castor Astral, l’Aire e il Solitaires intempestifs. Numerosi interventi sul rapporto tra la poesia e la pedagogia. Dirige, con Jean-MarieBarnaud, la collana Grands fonds di Cheyne editore. È stato Poeta associato al C.D.N. di Reims per sei anni. Si unisce al T.N.P. di Villeurbanne, al fianco di Christian Schiaretti. È direttore artistico del Printemps des poètes.

PAOLO E VITTORIO TAVIANIIl loro primo film autonomo fu I sovversivi (1967), con il quale anticipavano gli avvenimenti del ‘68. Con Gian Maria Volonté raggiunsero il grande successo con Sotto il segno dello scorpione (1969) in cui s’avvertono gli echi di Brecht, Pasolini e Godard. Nel 1977 vincono la Palma d’Oro a Cannes con Padre Padrone, tratto dal romanzo di Gavino Ledda. Con Cesare deve morire, la cui peculiarità è dovuta ai dete-nuti che all’interno del carcere romano di Rebibbia recitano la tragedia di Shakespeare, i fratelli Taviani vincono l’Orso d’oro al Festival di Berlino del 2012. Oltre alle regie, hanno anche sempre firmato le sceneggiature dei loro film.

GIAN MARIO VILLALTAPoeta e scrittore, insegna in un liceo di Pordenone ed è direttore artistico della manifestazione letteraria Pordenonelegge. Dal 1991 ha ideato e condotto, per Cinemazero, La voce della poesia, fortunata serie di incontri con i poeti. Ha pubblicato diversi libri di poesia, tra cui L’erba in tasca e Nel buio degli alberi, e numerosi interventi critici, tra i quali in particolare Andrea Zanzotto. Le Poesie e prose scelte e Andrea Zanzotto. Studi sulla let-teratura. È anche autore teatrale e di romanzi, ultimo dei quali è Vita della mia vita.

GIUSEPPE VITIELLOGiuseppe Vitiello è docente di Fisica Teoretica dell’Università di Salerno, e presso il Dipartimento di Fisica all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ha condotto e svolge attività di ricerca in problematiche della fisica delle particelle elementari, teorie di Gauge, sistemi dissipativi quantistici e modelli matematici del cervello. Da alcuni anni collabora con Walter J. Freeman del Department of Molecular & Cell Biology, University of California, Berkeley, USA.

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Jean François Niceron Scena di matrimonio, 1635 – anamorfosi cilindrica Olio su tela, cm 50 x 66,4 / Roma, Palazzo Barberini, GNAA

Jean François Niceron Ritratto di Luigi XIII, 1635 – anamorfosi cilindrica Olio su tela, cm 50 x 66,7 / Roma, Palazzo Barberini, GNAA

JEAN FRANÇOIS NICERON PARIS, 1613 - AIX-EN-PROVENCE, 1646Matematico francese e pittore dell’arte anamorfica, dopo aver stu-diato presso il College de Nevers è entrato a far parte dell’ordine dei frati Minimi. Intento a trovare una soluzione scientifica ai pro-blemi presentati dalla prospettiva, lavorò attraverso gli algoritmi geometrici perfezionando l’arte anamorfica e nel 1638 pubblicò il trattato “La Perspective Curieuse”.

In esposizione quattro opere, olio su tela, realizzate nel 1635, Ritratto di Luigi XIII davanti al crocifisso, Ritratto di Luigi XIII, San Francesco di Paola, Scena di Matrimonio, provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini – Roma. Le opere sono visibili facendo uso di particolari istallazioni.

LA MERAVIGLIA DISTORTA

SPEDALE DI SANTA MARIA DEL BUON GESÙ

PINACOTECA CIVICA “B. MOLAJOLI”

ANAMORFOSI JEAN FRANÇOIS NICERON

VENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–22.00

in esposizione fino al 03/06

Sofisticata e sottile é la scelta di rappresentare il percorso antico dell'arte di poiesis con quattro specialissime opere di Jean Francois Niceron, un artista e matematico di prim'ordine, vissuto nella prima metà del seicento, che sceglie di sintetiz-zare il processo costruttivo in un'opera pittorica che è la trasposizione visiva di un complesso cal-colo algoritmico. Già in epoca rinascimentale nella sua tensione rappresentativa l'arte si pone tra le sue ragioni l'analisi del processo creativo e costruttivo e si avventura in viaggi apparentemente laterali che sostengono i canali più immediati. È tra queste esperienze l'anamorfosi, lo studio attento di una “ri-costruzione” dal greco ana morphosis, attra-verso una prima scomposizione del soggetto e una successiva ricostruzione ad opera dell'osser-vatore attraverso strumenti esterni. Una specie di criptazione e successiva decrittazione, un messag-gio in codice. Quasi un gioco per nascondere pitture erotiche o non accettate pubblicamente, ma anche e soprat-tutto un grande esercizio scientifico nello studio della prospettiva e della distorsione controllata della costruzione dell'immagine. In qualche modo forse un avvicinamento lontano alla futura fotografia. Niceron riprende l'esperienza e ne studia a fondo le possibilità costruttive individuando nella mate-matica le leggi che ne regolano la possibile rea-lizzazione. Raccoglie le sue osservazioni in un trattato prezioso dal titolo “Perspective curieuse”.

ARTE IN MOSTRA

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JULIAN SCHNABEL È nato e cresciuto a Brooklyn, New York. La sua prima personale al Contemporary Arts Museum di Houston risale al 1976, anche se la sua arte otterrà ampio riconoscimento solo qualche anno dopo, in seguito a due mostre tenutesi alla Mary Boone Gallery di New York. Le sue opere, esposte in tutto il mondo, sono state al centro di numerose retrospettive che si sono tenute alla Tate Gallery di Londra (1983), al Whitney Museum of American Art di New York (1987), alla Schirn Kunsthalle di Francoforte (2004), al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (2004), al Museo di Capodimonte a Napoli (2009) e alla Art Gallery of Ontario di Toronto (2010), oltre a molti altri musei. Le opere di Schnabel sono presenti nelle collezioni del Museum of Modern Art, del Whitney Museum of American Art e del Metropolitan Museum of Art di New York, del Museum of Contemporary Art di Los Angeles, del Guggenheim Museum di New York e Bilbao, del Centre Georges Pompidou di Parigi, della Tate Gallery di Londra e in molti altri importanti musei. Nel 1996 scrive e dirige il suo primo film, Basquiat, il racconto della vita breve ed esuberante dell’amico pittore Jean-Michel Basquiat. Con Lo scafandro e la farfalla vince la Palma d’oro al Festival di Cannes, il Golden Globe per la migliore regia e ottiene la candidatura all’Oscar nella stessa categoria.Julian Schnabel vive e lavora a New York e a Montauk, Long Island.

in esposizione cinque tele di grandi dimensioni provenienti dalla art gallery © Robilant + Voena, London – Milano

LOGGIATO – COMPLESSO SAN FRANCESCO

JULIAN SCHNABEL GESTO E TEMPERAMENTOVENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–23.00

in esposizione fino al 03/06

Julian Schnabel è figura anomala del mondo dell’arte. Certamente carismatico racchiude nella sua arte post moderna il segno del grande arti-sta che non riesce a contenersi nei piccoli for-mati. Caratterizzato dall’immediatezza degli artisti impressionisti, ma animato da una visione quasi berniniana certamente barocca, non sa fermarsi alla pittura e con semplicità e senza riflessione importa impressioni visive e visionarie anche negli spazi. Nascono così i suoi ambienti, veri interni per alberghi e nasce così il suo eclettico palazzo, al vero un poco scombinato, dove abita e lavora a New York, anche questo un gesto istintivo da Rubens dei nostri tempi. Ma non si ferma e usando una tavolozza allargata dove riesce a far entrare di tutto, da materiali poveri alla fotogra-fia, a grandi intuizioni, a contaminazioni acritiche include nella sua affabulazione la cinematografia a cui si dedica con sorpresa con un tocco quasi conformista regalandoci pellicole di pregio che potremo gustare insieme a Fabriano. Nel viaggio di Poiesis dedicato alla Grande Opera, non poteva mancare uno sguardo sull’arte di questo autore e non solo per le sue grandi dimensioni, con acco-stamento troppo semplicistico, ma per la man-canza di confini che egli stesso non si pone inter-pretando senza schemi la creatività dell’uomo.

Angelo Bucarelli

A R T E I N M O S T R A

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MOSTRE FOTOGRAFICHE

la grande opera

GABRIELE BASILICO

VISIONI LA COSTRUZIONE, IL RITO, IL NIDO, LA NATURA, IL MONUMENTO Esposizione a cura di Angelo Bucarelli e Mariateresa Cerretelli

VENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–23.00

La fotografia é un grande frutto dell’ingegno dell’uomo. È il frutto di un processo creativo tra l’esperienza, conoscenza, memoria e intuizione. Con questa "invenzione"si rivoluziona il mondo e si dà alla sua evoluzione una forte accelerazione che pervade la contemporaneità. Non era dunque possibile per Poiesis 2012, la Grande Opera, non viverla propriamente.

È con cinque grandi fotografi che lo abbiamo fatto: Gabriele Basilico, Monika Bulaj, Giorgio Barrera, Luca Campigotto, Andrea Jemolo. E con la loro sensibilità, cultura e linguaggio. Con le loro visioni e le loro immagini maestre siamo invitati ad inoltrarci in grandi temi che coinvolgono la crescita dell’uomo e ad approfondirli con lo spettacolo silenzioso della fotografia: il costruire fisico e mentale, il suo decostruire, l’opera dell’uomo e l’opera del tempo; la ricerca di spiritualità nello stare insieme e i suoi riferimenti gestuali; la complessità delle relazioni umane colte nella loro intimità anche spaziale; la dimensione e lo stupore della natura che accoglie e sovrasta l’umanità; il processo evolutivo della cultura che rinasce dalla sua stratificazione scegliendo momenti circoscritti per sostenere la memoria.

Cinque mostre personali da vivere una per una o come parte di un insieme, una grande opera della visione dell’uomo e della sua capacità sempre di analizzare il suo cammino e di vedere oltre all’inseguimento a volte con timore a volte con slancio del futuro.

ANDREA JEMOLO

GIORGIO BARRERA

LUCA CAMPIGOTTO

MONIKA BULAJ

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ORATORIO DEL GONFALONE

GABRIELE BASILICO LA COSTRUZIONE: SESTO FALCK

Della storia centenaria delle Acciaierie Falck di Sesto (1906-1995), il più grande gruppo siderur-gico italiano rimangono solo i ruderi monumen-tali, dopo la crisi del settore. Unione, Concordia, Vittoria e Vulcano, i quattro stabilimenti sono l’obiettivo di Gabriele Basilico chiamato, tre anni dopo lo smantellamento, a testimoniare la fine di un’epoca industriale. Con una Linhof Technikardan esplora quel che resta delle grandiose strutture industriali e raccoglie in 400 negativi un patrimo-nio fotografico.

CRIPTA DELLA CHIESA DI SAN BENEDETTO

MONIKA BULAJ IL RITO: GENTI DI DIO

Ha viaggiato dal 1985 al 2005 tracciando un per-corso di vita e di ricerca espressiva della spiritualità orientale, nel cuore del sacro tra il Baltico, il Mar Nero, il Caspio e il Mediterraneo. “In queste terre, sotto le ceneri, languiva l’infanzia d’Europa…” spiega Monika Bulaj “Ho viaggiato tra i vecchi cre-denti della Polonia e i rom della Macedonia, gli armeni della Romania e i lemki polacchi, tra gli hutzuli ucraini e i tartari bielorussi, tra gli aleviti dell’Albania e gli Udini del Caucaso”.

PALAZZO DEL PODESTÀ

GIORGIO BARRERA IL NIDO: THROUGH THE WINDOW

Come una calamita, se una finestra è aperta, lo sguardo curioso della gente si alza e segue imper-tinente quello che accade all’interno delle case, di giorno e di sera. È un’attrazione irresistibile spiare l’intimità degli altri. Giorgio Barrera di questo fenomeno sociale ne ha fatto il centro di una sua ricerca, un teatro fotografico che descrive attimi quotidiani colti nell’immediatezza degli interni domestici. Sono immagini che rafforzano e rad-doppiano l’effetto calamita che invade la privacy. Ma se lo scenario che si presenta davanti agli occhi dell’osservatore sia vero o costruito, resta un enigma.

Bielorussia il corano in bielorusso

Sesto Falck

Finestra #121

PALAZZO DEL PODESTÀ

LUCA CAMPIGOTTO LA NATURA: MY WILD PLACES

I suoi luoghi selvaggi narrano lo stupore di fronte alla natura grandiosa e la potenza evocativa di rocce, deserti, montagne e territori a perdita d’oc-chio. Un orizzonte fotografico poetico e senza confini che ha portato Luca Campigotto a contem-plare l’immensità e la bellezza di luoghi diversi del mondo. Dalle Dolomiti a Chiaia di Luna dal deserto di Atacama al Rio Grande fino al Deserto di Lut in Iran. Sono immagini senza tempo, visioni dove domina la fascinazione delle luci.

PALAZZO DEL PODESTÀ

ANDREA JEMOLO IL MONUMENTO: PUNTA DELLA DOGANA BY TADAO ANDO

“Il lavoro nasce da un’idea di Monique Veaute quando François Pinault nel 2007 la nomina Amministratore Delegato e Direttore di Palazzo Grassi a Venezia” spiega Jemolo. Da lì parte il suo progetto che dura un anno e mezzo circa e, passo dopo passo, registra la ristrutturazione e la com-pleta trasformazione di Punta della Dogana. Una lenta metamorfosi monumentale. L’edificio abbandonato e fatiscente si trasmuta in uno spazio-cantiere scarnito. E via via, plasmato dalla genialità di Tadao Ando, torna alla città nelle vesti di centro museale della collezione Pinault. Andrea Jemolo

punta della dogana by Tadao Ando

Deserto di Lut Iran, 2009

M O S T R E F O T O G R A F I C H E

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PALAZZO MONTINI, VIA BALBO 31

RITRATTIUn giorno a Fabriano

VENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–24.00

Mostra degli allievi del corso di fotografia fotOf-ficina, alla bottega da Andrea Pacioni. Persone e personaggi della città sono stati fotografati dagli allievi che hanno curato la pellicola, la stampa ed infine la mostra.

CHIOSTRO DI SAN BENEDETTO

Fondazione Ermanno Casoli presenta

CANZONE (POVERA PATRIA)di Francesco Arena a cura di Marcello Smarrelli

VENERDÌ 25 MAGGIO DALLE ORE 20.00

SABATO 26 MAGGIO DALLE ORE 20.30

L’uomo con la smerigliatrice colpisce il palo di me-tallo provocando scintille brevi e lunghe equiva-lenti al punto e alla linea del codice Morse. Un gesto legato al lavoro quotidiano diventa co-dice, alfabeto, modo di comunicare contenuti che hanno la forza di rompere le convenzioni.

FRANCESCO ARENA Ha esposto in importanti spazi pubblici e privati sia in Italia che all’estero. Il suo lavoro associa una forte componente politica con la ripresa di tradizioni e tecniche artigianali. In particolare attraverso opere scultoree e installazioni, l’artista veicola la memoria di eventi della storia italiana e internazionale più o meno recente. Le sue opere appaiono, il più delle volte, come nuovi monumenti alla nostra storia più drammatica. Nel 2010 è stato a Fabriano con la mostra Teste, progetto vincitore della XII edizione del Premio Ermanno Casoli.

FONDAZIONE ERMANNO CASOLI Dedicata alla memoria del fondatore di Elica, la Fondazione Ermanno Casoli è nata nel 2007 con l’obiettivo di favorire il rapporto tra il mondo dell’arte e quello dell’industria promuovendo iniziative in cui l’arte contemporanea diventa uno strumento didattico e metodologico per realizzare ambienti di lavoro fortemente orientati all’innovazione.

COMPLESSO SAN BENEDETTO

CARTA CREATIVAArtigiani della carta al lavoro

VENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–24.00

Carta a mano secondo le tecniche dell’a tica tradi-zione fabrianese dei mastri chartai del XIII secolo, la stampa d’arte, la lavorazione artigianale della carta, artigiani della carta mostrano ed esprimono la loro creatività attraverso un’espressione artistica tramandata nei secoli.

PALAZZO CHIAVELLI, PIANO TERRA

I MESTIERI FIORISCONOInfiorata

VENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–24.00

Il gruppo Infioratori nasce con il Palio di San Gio-vanni Battista, nel 1995, grazie alla volontà e alla passione di un centinaio di volontari appartenenti alle 4 Porte della città di Fabriano. La loro mae-stria dà origine ad un incontro di petali di ogni forma e colore, che sapientemente lavorati, dan-no vita ad un tappeto artistico floreale artistico. Gli Infioratori di Fabriano sono entrati a far parte dell’associazione nazionale delle infiorate artisti-che, Infioritalia.

PIAZZA DEL COMUNE, FUORI ORARIO

breaking big operaBREAKER BROTHER CREW / EXPLOSION STYLE CREW

live fuori orarioGAROFOLI BERLUTI HAMMOND TRIO

tributo a Wayne ShorterSPEAK NO EVIL TRIO

ALTRI APPUNTAMENTI

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COMPLESSO SAN BENEDETTO

CALLIGRAFIA NEGATAVENERDÌ 25 MAGGIO 17.00–24.00

SABATO 26 MAGGIO 10.00–24.00

DOMENICA 27 MAGGIO 10.00–24.00

Nel lavoro di Claudio Adami la sua dedizione con-centrata e vibrante è densa della tensione che l’artista deve avere per essere tale. Adami decide infatti, con una scelta totalizzante, di fare della sua vita la sua meditazione tantrica. Ma è capace di racchiudere in essa e nel suo rigore concetti così ampi da sorprendere: la calligrafia negata che inganna tra negativo e positivo; la relazione con il passare del tempo e il suo valore; la tenacia nella decisione di un momento di scelta; il rapporto tra passato e futuro, memoria e divenire; il sentire la materia e l’affidarsi profondo ad essa; l’esigenza dell’ordine armonico di un disegno visivo come specchio di quello intellettuale; la ritualità del ge-sto. Un lavoro che trova in Fabriano e nella sua carta un incontro necessario.

IDEAZIONE e DIREZIONE ARTISTICAFrancesca Merloni

con Caterina Massie Alice Bologna Sandra BartoloniPatrizia Borini Stefania Carnevali Danilo Cucchi Francesca Mariangeli Paolo Silvi

ORGANIZZAZIONEAssociazione culturale Deca Kind art srlcon la collaborazione di Mismaonda Marco Miana Luca Lazzaris Carmen Manti Olga Merlin

MOSTRE e EVENTIAngelo Bucarelli Francesco Fantini

UFFICIO STAMPALivia Aymonino Luigi Coldagelli Simone Proietti Elisa Ragni

EVENTI MUSICALIAMAT Ass. Marchigiana Attività Teatrali ATER Ass. Teatrale Emilia-Romagna US Cooperativa per l’Arte Società cooperativa E lucevan le stelle

CINEMATatti Sanguineti Vittorio Salmoni Gabriele Guglielmi

GRAFICAKuni Design Strategy, BolognaBarbara Cuniberti Francesco SchinaiaCiro Zanella

VIDEOMAKERYouitaly.tv WebTV Halleymedia snc

WEB & SOCIAL NETWORKOpificio Ciclope www.opificiociclope.com Fresh Creator www.freshcreator.com

PROGETTAZIONE ALLESTIMENTIStudio Salmoni Architetti Associati Vittorio Salmoni Carla Lucarelli Giovambattista Padalino

REALIZZAZIONE ALLESTIMENTIMag92 Daniela Loretelli Il Tulipano

PROIEZIONI SULLE ARCHITETTUREStark, Paolo Buroni

DIREZIONE TECNICAMarco Abeti

SERVICE AUDIO LUCIVentilazione snc Eta Beta

ASSICURAZIONIAxa Art - arte assicurazioni, Roma Assicurazioni Generali spa

TRASPORTIArteria srl Itaca srl Fast Service Marche snc

BOOKSHOPLibreria Pandora

TIPOGRAFIAConerografica printing Arti Grafiche Gentile

ALBO PRESTATORIGalleria Nazionale di Arte Antica Palazzo Barberini, Roma FIN M. srl, MilanoBugno Art Gallery, VeneziaCollezione privata - Mario Manuli, MilanoGalleria 42 contemporaneo, ModenaArt Gallery Robilaut + Voena, London - Milano

RINGRAZIAMENTILa Direzione Artistica ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazione di Poiesis

in particolareLorenza Mochi OnoriDirettore Generale delle Marche per il Ministero dei Beni culturali

Rossella VodretSoprintendente Polo Museale della città di Roma

Anna Lo BiancoGalleria Nazionale Arte Antica Palazzo Barberini, Roma

Associazione Strabordo

Comune di Fabriano, impiegati, dirigenti, operai, Giunta e Sindaco uscente

Comune di Sesto San Giovanni, Milano

ConfArtigianato

Ente Palio di Fabriano

Fondazione Ermanno Casoli Serra San Quirico

Istituto Tecnico Commerciale per il Turismo “A. Morea”, Fabriano

Lady Atelier di Lucia Bussaglia

Oratorio della Misericordia, Fabriano

Protezione Civile sez. comunale di Fabriano

Tersicore, Scuola di Danza, Fabriano

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SPEDALE SANTA MARIA DEL BUON GESÙ

SAN BENEDETTOPIAZZA DEL COMUNEPALAZZO PODESTÀ

LOGGIATO, COMPLESSO DI SAN FRANCESCO

CATTEDRALE SAN VENANZIO

I LUOGHI

ORATORIO DEL GONFALONE

ORATORIO DELLA CARITÀTEATRO GENTILEGIARDINO DEL POIO

CRIPTA SAN BENEDETTO

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