Lettera fabio deserio
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Transcript of Lettera fabio deserio
L’episodio dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, arrestati in India, mette in evidenza il
singolare senso dello Stato che anima coloro, non tutti per fortuna, che in questa Nazione gestiscono politica,
economia, cultura e informazione.
I nostri militari, che da decenni sono costantemente impegnati a tenere alta la Bandiera e l'Onore dell'Italia,
riuscendoci, continuano ad essere trattati come "figli di nessuno".
A nulla valgono i risultati ottenuti, i riconoscimenti delle popolazioni di ogni etnia ed estrazione, gli
apprezzamenti delle autorità in ogni angolo del mondo, il sacrificio estremo, la professionalità, l'equilibrio, la
dignità e l'orgoglio di essere italiani con i quali essi operano.
Tutto inutile, tutto invisibile, tutto impalpabile.
Possibile che non interessi a nessuno mettere in luce quello che c'è di buono in Italia.
No, non interessa, o forse fa paura scoprire che quelli che da un'agguerrita minoranza - ideologicamente
dominante - sono ritenuti degli ottusi esecutori agli ordini di pericolosi guerrafondai, sono invece una delle
realtà più vive, efficienti e virtuose della Nazione, dove vengono coltivati valori e ideali universalmente
riconosciuti, indispensabili per determinare i principi che guidano azioni nobili e condivise.
Purtroppo è accaduto anche di peggio! Quanto fango è stato gettato su alcune operazioni condotte all'estero e
su alcuni reparti delle nostre FF.AA.? Fango gratuito, frutto di incontinenza ideologica o di speculazione
mediatica. Puntualmente lo sporco gioco è stato scoperto, e puntualmente il fango è stato rimosso solo da chi
ha continuato a lavorare con umiltà e determinazione, nel fango, quello buono, quello fertile, nel quale
possono nascere i fiori, dove sudore, senso del dovere e professionalità camminano insieme.
Ora abbiamo due ragazzi, nostri Fratelli, che per aver fatto il proprio dovere, nel rispetto delle regole, in
nome dell'Italia e non solo, visto che erano li anche per tutelare legalità, libertà, principi e...interessi non
personali, rischiano di essere "giustiziati" e sono sottoposti ad un processo illegittimo perché celebrato in
barba a tutte le norme di diritto internazionale che, tra l’altro, attribuiscono ai militari la cosiddetta
“immunità funzionale” proprio perché operanti per conto dello Stato Italiano.
In un qualsiasi altro paese d’oltralpe, a tutela dei propri militari, della dignità nazionale e dell’Onore della
stessa, si sarebbe scatenata un'offensiva implacabile da parte dei rappresentanti della politica, dell'economia,
della cultura e dell'informazione; in altri paesi anche del sud del mondo, la popolazione si sarebbe
"indignata" con marce, sit-in e accampamenti improvvisati nelle piazze, davanti alle ambasciate o alle sedi
istituzionali, magari bruciando qualche bandiera..tutto questo da noi stenta a carburare.
Ecco perché ho apprezzato l’iniziativa dell’associazione Alleanza Nojana che ha ritenuto opportuno
organizzare, nella nostra Noicàttaro, una fiaccolata che vuole essere un gesto Nobile, Alto e Pacifico per
manifestare la vicinanza della cittadinanza ai militari (cui giungono, fortunatamente, notizie dall’Italia) ed
alle loro famiglie.
Quello che è successo la notte del 15 febbraio 2012 dentro e fuori del mercantile Enrica Lexie, spiegato nei
minimi particolari, dovrebbe essere a conoscenza non solo degli organi istituzionali competenti ma, vista la
delicatezza della vicenda, anche degli italiani che magari si preoccupano maggiormente di questi ragazzi che
delle intercettazioni telefoniche, più o meno bollenti, che riempiono pagine intere dei nostri giornali.
Sarebbe interessante sapere chi e perché, con irresponsabile dabbenaggine, ha permesso la consegna dei due
Marò nelle mani di un paese che con l'inganno stava palesemente violando le regole del diritto
internazionale, o perché la diplomazia ufficiale è intervenuta solamente quando la situazione era già
compromessa.
Dilettantismo, menefreghismo, superficialità, ingenuità? Comunque un'ingiustificabile comportamento.
In questo momento migliaia di ragazzi con le stellette impegnati in Italia o all'estero, i colleghi dei due
militari “rapiti”, stanno svolgendo il loro lavoro, come sempre, giorno e notte, al caldo e al freddo, vicino ai
rischi e lontano dagli affetti, lo fanno con dedizione, sapendo per quale nobile causa si impegnano,
ma.....forse...... dopo questa ennesima manifestazione di latitanza dello spirito di corpo nazionale, si
chiederanno ....PER CHI. Assessore Alla Cultura Avv. Fabio Diserio