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EXTRA | CLASSIC | SILENT MOVIE | AMERICA SABATO 7 FEBBRAIO SILENT MOVIE ORE 21.00 LA RETOUR À LA RAISON - MUSIQUE POUR TROIS FILMS DE MAN RAY 3 cortometraggi di Man Ray, accompagnati da musica dal vivo di Teho Teardo, con Stefano Azzolina e Elena de Stabile. La retour à la raison, 1923; Emak Bakia, 1926; L’etoile de mer, 1928: gioielli di surrealismo e gioco Dada, sperimentazione fotografica e cinema. Una sorta di summa delle avanguardie del ’900, il cui “desiderio irruente di trasformazione” e la “fortissima proiezione verso il futuro” sono esplorati dalla musica di uno degli artisti più originali del panorama contemporaneo, a cavallo tra cinema, elettronica e pop. MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO EXTRA ORE 21.00 WHITE GOD - SINFONIA PER HAGEN (Fehér Isten) di Kornél Mundruczó, Ungheria/Germania/Svezia 2014, 119’ con Zsófia Psotta, Sándor Zsótér, Szabolcs Thuróczy Una ragazza e un bastardo abbandonato, Hagen: eroi di una impressionante e avventurosa colluttazione con Stato, Società e Famiglia. Più che una fiaba, uno spietato apologo alla Polanski. Unico film al mondo interpretato da 274 cani, il film ha vinto “Un certain Regard” a Cannes (2014) ed è stato presentato al Courmayeur Noir in Festival. Inizio, e fine, che lasciano a bocca aperta: una scoperta da non perdere. Il film sarà preceduto dal cortometraggio PANORAMA di Gianluca Abbate, Italia 2014, 7’ Premiato al Torino Film Festival, è il primo corto di una trilogia sulle città: un incontro gremito e gioioso di cinema e arte, come se Zbig avesse girato un corto di Jodorowski. Dentro le inquadrature, l’audio di Virginia Eleuteri Serpieri festoso e pullulante come le immagini. SABATO 14 FEBBRAIO CLASSIC ORE 18.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO LA GRANDE ABBUFFATA (La grande bouffe) di Marco Ferreri, Francia/Italia 1973, 125’ con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret Un giudice, un pilota, uno chef, un produttore, si riuniscono fuori Parigi per uccidersi mangiando. Il loro sguardo è segnato dal torpore allucinato e dalla malinconia, “con lo stomaco traboccante e i genitali svuotati” (Moravia). Una “tragedia della carne” (Buñuel). Oggi riluce, piuttosto, della carità di un gruppo di goliardi di fine millennio che praticano, l’un l’altro, il suicidio amorevole via esofago. ORE 21.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO SUSSURRI E GRIDA (Viskningar och rop) di Ingmar Bergman, Svezia, 1972, 91’ Con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Liv Ullmann, Kari Sylwan, Georg Arlin, Erland Josephson, Henning Moritzen, Anders Ek. Agonia di Agnese che, in compagnia di due sorelle e una governante, muore di cancro alla periferia di Stoccolma. è tra i film più personali e intimi del maestro svedese. Una “sinfonia in rosso maggiore” (Morandini) sospinta da primi piani di misteriosa violenza espressiva. La fotografia di Nykvist, che rende infiammate anche le ombre, è più vicina a Matisse, Van Gogh e Strindberg che al cinema, dove quasi nient’altro gli somiglia. MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO EXTRA ORE 21.00 IL SEGRETO DEL SUO VOLTO (Phoenix) di Christian Petzold, Germania, 2014, 98’ con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld; Nina Kunzendorf Nelly, sopravvissuta ad Auschwitz, è rimasta sfigurata in volto. Tornata nel 1945 a Berlino per un intervento di ricostruzione facciale ritrova il marito Johnny - che non la riconosce: è l’occasione per scoprire se è lui che l’ha venduta ai nazisti. Un memorabile melodramma noir del regista Orso d’Argento di La scelta di Barbara. Uno dei film più amati all’ultimo Festival di Roma. SABATO 21 FEBBRAIO CLASSIC ORE 18.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO COME IN UNO SPECCHIO (Såsom i en spegel) di Ingmar Bergman, Svezia, 1961, 89’ con Harriet Andersson, Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Lars Passgård Karin, schizofrenica, è su un isola ventosa: con il marito medico, il fratello minore e il padre scrittore. Il suo inesorabile scivolamento nella follia è scrutato “con terrificante obiettività” (Nigel Floyd) dal padre e dal marito. Dio è un ragno e i riflessi di luce su una parete un monito spaventoso. Oscar nel 1962. Il violoncello di Bach e la follia, mai più così vicini in un film. ORE 21.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO CIAO MASCHIO di Marco Ferreri, Francia/Italia 1978, 113’ con Gérard Depardieu, Marcello Mastroianni, James Coco Il cadavere di King Kong ed una scimmia adottata da Depardieu, insieme a Mastroianni anarchico e ad una New York spettrale (sullo sfondo di spiagge deserte campeggia il totem delle torri gemelle), sono protagonisti di questa parabola “nera e acida” (“L’ Alligatographe”). Un mix di sociologia apocalittica e tristezza infantile che trasmette allo spettatore un toccante malessere. MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO EXTRA ORE 21.00 VIZIO DI FORMA (Inherent Vice) di Paul Thomas Anderson, Usa 2014, 148’ con Josh Brolin, Joaquin Phoenix, Benicio del Toro, Owen Wilson, Reese Witherspoon, Jena Malone, Martin Short, Martin Donovan. Los Angeles, 1970. Doc Sportello è un detective tossicodipendente, protagonista di un noir psichedelico che alla critica ha ricordato Il grande Lebowski. L’autore americano più personale dai tempi del primo Scorsese (come dimostrano film come Magnolia e Il petroliere) porta sullo schermo il romanzo di uno scrittore di culto (Thomas Pynchon: non aveva mai concesso il permesso). Attesissimo, da mesi. SABATO 28 FEBBRAIO CLASSIC ORE 18.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO A PROPOSITO DI TUTTE QUESTE... SIGNORE (För att inte tala om alla dessa) di Ingmar Bergman, Svezia, 1963, 80’ con Jarl Kulle, Georg Funkquist, Eva Dahlbeck Per finire un libro, un critico fa visita a un noto violoncellista che vive con la moglie e sei donne, pazze di lui. Un Bergman comico e tossico, di grottesca eleganza ed energia, ripudiato anche dal suo autore: mentre fa a pezzi i critici, esegue alla perfezione una rapsodia femminile incessante e colorata. “Ogni rassomiglianza tra questo film e il cosiddetto mondo reale è un fraintendimento”. ORE 21.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO L’ULTIMA DONNA (La Dernière Femme) di Marco Ferreri, Francia/Italia 1976, 108’ con Gérad Depardieu, Ornella Muti, Michel Piccoli Ingegnere disoccupato con figlio, si evira dopo dissapori con la compagna che lo accusa di sopraffazione e sessismo. Alla periferia di Parigi “dove tra condomini, supermercati e bar regna l’alienazione totale”(DeBaser), si volge il film più assertivo e drammatico di Ferreri. Da allora il coltello elettrico – come la doccia dopo Psycho – non è stato più lo stesso. MERCOLEDÌ 4 MARZO EXTRA ORE 21.00 WILD di Jean-Marc Vallée, Usa 2014, 115’ con Reese Witherspoon, Laura Dern. Dopo la fine del matrimonio e la morte della madre, Cheryl attraversa a piedi, in solitaria (e anche dentro di sé) le 1100 miglia della Pacific Crest Trail. Un’avventura appassionante e rivelatrice. Reese Witherspoon, candidata all’Oscar, e Laura Dern (che lo è come non protagonista), riempiono mirabilmente il film diretto dal regista di Dallas Buyers Club. Tratto da una storia vera adattata da Nick Hornby. SABATO 7 MARZO CLASSIC ORE 18.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO I LOVE YOU di Marco Ferreri, Francia/Italia 1986, 98’ con Christopher Lambert, Eddy Mitchell, Laura Mancsky Alla periferia di Parigi, il giovane Michel, che vive senza sogni, si innamora di un portachiavi che risponde ‘I love you’ al suo fischio. Ultimo capitolo della neoantropologia di Ferreri: l’evoluzione della solitudine approda ad una affettività assorta e animale, racchiusa nello strabismo di Lambert, completamente “priva di splendore, creatività, risonanza” (Mario Perniola) ORE 21.00 BERGMAN/FERRERI: ARCHEOLOGIE DEL MODERNO PERSONA di Ingmar Bergman, Svezia, 1966, 85’ con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Margaretha Krook Spietato confronto tra un’ attrice chiusa nel mutismo e una infermiera. Il puro teatro del corpo (il volto, le mani, gli occhi) e l’onirismo visionario, ovvero i due strumenti più potenti di Bergman, ad un livello di sorprendente acutezza e sperimentazione, in una scena spoglia e desolata. “A nessuno che voglia fare l’attore dovrebbe essere permesso di farlo se non l’ha visto” (David Thomson) MERCOLEDÌ 11 MARZO EXTRA ORE 21.00 BLACKHAT di Michael Mann, Usa 2015, 133’ con Chris Hemsworth, Viola Davis, Tang Wei Chris Hermsworth è un detenuto in permesso che, insieme ai suoi soci americani e cinesi, è a caccia di una banda di criminali informatici di alto livello, da Chicago ad Hong Kong. Il più grande stilista del noir contemporaneo (“il film è interamente costruito da una serie di sequenze visionarie di grande tensione”, Tim Grierson), ritorna al suo mondo di crimine e tecnologia filmato come un’opera d’arte. SABATO 14 MARZO SILENT MOVIE ORE 21.00 DESTINO (Der müde Tod) di Fritz Lang, Germania 1921, 70’, accompagnato dalla musica dal vivo del Parco della Musica Contemporanea Ensemble, con la direzione artistica di Oscar Pizzo, con Lucio Perotti, Massimo Ceccarelli, Pietro Pompei, Luca Nostro, Filippo Fattorini, Alessio Toro “Favola, allegoria, farsa picaresca, poema metafisico, ballata, racconto onirico e fantastico”, è “senza dubbio la più giovane delle opere dell’espressionismo” (Jacques Lourcelles). Ottavo film muto di Fritz Lang, nato dalla fusione di Andersen e Grimm, di Friedrich e Durer, è il film che conclama il talento narrativo e plastico del regista – ma anche il suo intransigente scetticismo. DOMENICA 15 MARZO AMERICA ORE 18.00 LA COLLINA DEI PAPAVERI (コクリコ坂から - Kokuriko-zaka kara) di Goro Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 2011, 87’ La guerra è finita e il Giappone lotta per la sua rinascita. Al centro del film ci sono un amore difficile e la mobilitazione per salvare il “Quartier Latin”, storico edificio adiacente alla scuola di due giovani, Shun ed Umi, legati al territorio come al sogno di un avvenire diverso. ”Come si può pensare di costruire un futuro se si dimentica il proprio passato?”  DOMENICA 22 MARZO AMERICA ORE 18.00 PRINCIPESSA MONONOKE (もののけ - Mononoke-hime) di Hayao Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 1997, 134’ Un lotta senza quartiere tra i sovrannaturali guardiani della foresta e gli umani, alla ricerca costante di nuove risorse. La pricipessa Mononoke, cresciuta con i lupi, incontra un ragazzo, Ashitaka, in viaggio per sfuggire a una maledizione. Una città diversa riuscirà a convivere con la foresta? Animismo, scintoismo ed ecologia in un mix di digitale zen.  SABATO 28 MARZO AMERICA ORE 18.00 PORCO ROSSO (紅の豚 - Kurenai no buta) di Hayao Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 1992, 93’ Un aviatore trasformato in maiale durante la Prima Guerra Mondiale combatte da solo facendo il cacciatore di taglie, tra un amore perduto e l’implacabile sentimento di opposizione al fascismo e ai suoi soprusi. “Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale”. L’ossessione del volo di Miyazaki al massimo di paesaggismo e grafica ALICE FAMILY Dal’8 febbraio al 15 marzo, la domenica alle 16 proiezioni di film d’animazione dedicati alle famiglie e ai bambini. Per il programma vedi retro Si ringrazia:

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EXTRA | CLASSIC | SILENT MOVIE | AMERICASAbATO 7 fEbbRAIO SILENT MOVIEOre 21.00 LA RETOuR à LA RAISON - MuSIquE pOuR TROIS fILMS dE MAN RAy3 cortometraggi di Man Ray, accompagnati da musica dal vivo di Teho Teardo, con Stefano Azzolina e Elena de Stabile.La retour à la raison, 1923; Emak Bakia, 1926; L’etoile de mer, 1928: gioielli di surrealismo e gioco Dada, sperimentazione fotografica e cinema. Una sorta di summa delle avanguardie del ’900, il cui “desiderio irruente di trasformazione” e la “fortissima proiezione verso il futuro” sono esplorati dalla musica di uno degli artisti più originali del panorama contemporaneo, a cavallo tra cinema, elettronica e pop.

MERCOLEdÌ 11 fEbbRAIO EXTRAOre 21.00 WhITE GOd - SINfONIA pER hAGEN (Fehér Isten)di Kornél Mundruczó, Ungheria/Germania/Svezia 2014, 119’con Zsófia Psotta, Sándor Zsótér, Szabolcs ThuróczyUna ragazza e un bastardo abbandonato, Hagen: eroi di una impressionante e avventurosa colluttazione con Stato, Società e Famiglia. Più che una fiaba, uno spietato apologo alla Polanski. Unico film al mondo interpretato da 274 cani, il film ha vinto “Un certain Regard” a Cannes (2014) ed è stato presentato al Courmayeur Noir in Festival. Inizio, e fine, che lasciano a bocca aperta: una scoperta da non perdere.

Il film sarà preceduto dal cortometraggiopANORAMAdi Gianluca Abbate, Italia 2014, 7’Premiato al Torino Film Festival, è il primo corto di una trilogia sulle città: un incontro gremito e gioioso di cinema e arte, come se Zbig avesse girato un corto di Jodorowski. Dentro le inquadrature, l’audio di Virginia Eleuteri Serpieri festoso e pullulante come le immagini.

SAbATO 14 fEbbRAIO CLASSICOre 18.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOLA GRANdE AbbuffATA (La grande bouffe)di Marco Ferreri, Francia/Italia 1973, 125’con Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Philippe NoiretUn giudice, un pilota, uno chef, un produttore, si riuniscono fuori Parigi per uccidersi mangiando. Il loro sguardo è segnato dal torpore allucinato e dalla malinconia, “con lo stomaco traboccante e i genitali svuotati” (Moravia). Una “tragedia della carne” (Buñuel). Oggi riluce, piuttosto, della carità di un gruppo di goliardi di fine millennio che praticano, l’un l’altro, il suicidio amorevole via esofago.

Ore 21.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOSuSSuRRI E GRIdA (Viskningar och rop)di Ingmar Bergman, Svezia, 1972, 91’Con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Liv Ullmann, Kari Sylwan, Georg Arlin, Erland Josephson, Henning Moritzen, Anders Ek.Agonia di Agnese che, in compagnia di due sorelle e una governante, muore di cancro alla periferia di Stoccolma. è tra i film più personali e intimi del maestro svedese. Una “sinfonia in rosso maggiore” (Morandini) sospinta da primi piani di misteriosa violenza espressiva. La fotografia di Nykvist, che rende infiammate anche le ombre, è più vicina a Matisse, Van Gogh e Strindberg che al cinema, dove quasi nient’altro gli somiglia.

MERCOLEdÌ 18 fEbbRAIO EXTRAOre 21.00 IL SEGRETO dEL SuO VOLTO (Phoenix)di Christian Petzold, Germania, 2014, 98’con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld; Nina KunzendorfNelly, sopravvissuta ad Auschwitz, è rimasta sfigurata in volto. Tornata nel 1945 a Berlino per un intervento di ricostruzione facciale ritrova il marito Johnny - che non la riconosce: è l’occasione per scoprire se è lui che l’ha venduta ai nazisti. Un memorabile melodramma noir del regista Orso d’Argento di La scelta di Barbara. Uno dei film più amati all’ultimo Festival di Roma.

SAbATO 21 fEbbRAIO CLASSICOre 18.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOCOME IN uNO SpECChIO (Såsom i en spegel)di Ingmar Bergman, Svezia, 1961, 89’con Harriet Andersson, Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Lars PassgårdKarin, schizofrenica, è su un isola ventosa: con il marito medico, il fratello minore e il padre scrittore. Il suo inesorabile scivolamento nella follia è scrutato “con terrificante obiettività” (Nigel Floyd) dal padre e dal marito. Dio è un ragno e i riflessi di luce su una parete un monito spaventoso. Oscar nel 1962. Il violoncello di Bach e la follia, mai più così vicini in un film.

Ore 21.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOCIAO MASChIOdi Marco Ferreri, Francia/Italia 1978, 113’con Gérard Depardieu, Marcello Mastroianni, James CocoIl cadavere di King Kong ed una scimmia adottata da Depardieu, insieme a Mastroianni anarchico e ad una New York spettrale (sullo sfondo di spiagge deserte campeggia il totem delle torri gemelle), sono protagonisti di questa parabola “nera e acida” (“L’ Alligatographe”). Un mix di sociologia apocalittica e tristezza infantile che trasmette allo spettatore un toccante malessere.

MERCOLEdÌ 25 fEbbRAIO EXTRAOre 21.00 VIzIO dI fORMA (Inherent Vice)di Paul Thomas Anderson, Usa 2014, 148’con Josh Brolin, Joaquin Phoenix, Benicio del Toro, Owen Wilson, Reese Witherspoon, Jena Malone, Martin Short, Martin Donovan.Los Angeles, 1970. Doc Sportello è un detective tossicodipendente, protagonista di un noir psichedelico che alla critica ha ricordato Il grande Lebowski. L’autore americano più personale dai tempi del primo Scorsese (come dimostrano film come Magnolia e Il petroliere) porta sullo schermo il romanzo di uno scrittore di culto (Thomas Pynchon: non aveva mai concesso il permesso). Attesissimo, da mesi.

SAbATO 28 fEbbRAIO CLASSICOre 18.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOA pROpOSITO dI TuTTE quESTE... SIGNORE (För att inte tala om alla dessa)di Ingmar Bergman, Svezia, 1963, 80’con Jarl Kulle, Georg Funkquist, Eva DahlbeckPer finire un libro, un critico fa visita a un noto violoncellista che vive con la moglie e sei donne, pazze di lui. Un Bergman comico e tossico, di grottesca eleganza ed energia, ripudiato anche dal suo autore: mentre fa a pezzi i critici, esegue alla perfezione una rapsodia femminile incessante e colorata. “Ogni rassomiglianza tra questo film e il cosiddetto mondo reale è un fraintendimento”.

Ore 21.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOL’uLTIMA dONNA (La Dernière Femme)di Marco Ferreri, Francia/Italia 1976, 108’con Gérad Depardieu, Ornella Muti, Michel PiccoliIngegnere disoccupato con figlio, si evira dopo dissapori con la compagna che lo accusa di sopraffazione e sessismo. Alla periferia di Parigi “dove tra condomini, supermercati e bar regna l’alienazione totale”(DeBaser), si volge il film più assertivo e drammatico di Ferreri. Da allora il coltello elettrico – come la doccia dopo Psycho – non è stato più lo stesso.

MERCOLEdÌ 4 MARzO EXTRAOre 21.00 WILddi Jean-Marc Vallée, Usa 2014, 115’con Reese Witherspoon, Laura Dern.Dopo la fine del matrimonio e la morte della madre, Cheryl attraversa a piedi, in solitaria (e anche dentro di sé) le 1100 miglia della Pacific Crest Trail. Un’avventura appassionante e rivelatrice. Reese Witherspoon, candidata all’Oscar, e Laura Dern (che lo è come non protagonista), riempiono mirabilmente il film diretto dal regista di Dallas Buyers Club. Tratto da una storia vera adattata da Nick Hornby.

SAbATO 7 MARzO CLASSICOre 18.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOI LOVE yOudi Marco Ferreri, Francia/Italia 1986, 98’con Christopher Lambert, Eddy Mitchell, Laura MancskyAlla periferia di Parigi, il giovane Michel, che vive senza sogni, si innamora di un portachiavi che risponde ‘I love you’ al suo fischio. Ultimo capitolo della neoantropologia di Ferreri: l’evoluzione della solitudine approda ad una affettività assorta e animale, racchiusa nello strabismo di Lambert, completamente “priva di splendore, creatività, risonanza” (Mario Perniola)

Ore 21.00 bERGMAN/fERRERI: ARChEOLOGIE dEL MOdERNOpERSONAdi Ingmar Bergman, Svezia, 1966, 85’con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Margaretha KrookSpietato confronto tra un’ attrice chiusa nel mutismo e una infermiera. Il puro teatro del corpo (il volto, le mani, gli occhi) e l’onirismo visionario, ovvero i due strumenti più potenti di Bergman, ad un livello di sorprendente acutezza e sperimentazione, in una scena spoglia e desolata. “A nessuno che voglia fare l’attore dovrebbe essere permesso di farlo se non l’ha visto” (David Thomson)

MERCOLEdÌ 11 MARzO EXTRAOre 21.00 bLACkhATdi Michael Mann, Usa 2015, 133’con Chris Hemsworth, Viola Davis, Tang WeiChris Hermsworth è un detenuto in permesso che, insieme ai suoi soci americani e cinesi, è a caccia di una banda di criminali informatici di alto livello, da Chicago ad Hong Kong. Il più grande stilista del noir contemporaneo (“il film è interamente costruito da una serie di sequenze visionarie di grande tensione”, Tim Grierson), ritorna al suo mondo di crimine e tecnologia filmato come un’opera d’arte.

SAbATO 14 MARzO SILENT MOVIEOre 21.00 dESTINO (Der müde Tod)di Fritz Lang, Germania 1921, 70’, accompagnato dalla musica dal vivo del Parco della Musica Contemporanea Ensemble, con la direzione artistica di Oscar Pizzo, con Lucio Perotti, Massimo Ceccarelli, Pietro Pompei, Luca Nostro, Filippo Fattorini, Alessio Toro“Favola, allegoria, farsa picaresca, poema metafisico, ballata, racconto onirico e fantastico”, è “senza dubbio la più giovane delle opere dell’espressionismo” (Jacques Lourcelles). Ottavo film muto di Fritz Lang, nato dalla fusione di Andersen e Grimm, di Friedrich e Durer, è il film che conclama il talento narrativo e plastico del regista – ma anche il suo intransigente scetticismo.

dOMENICA 15 MARzO AMERICAOre 18.00 LA COLLINA dEI pApAVERI (コクリコ坂から - Kokuriko-zaka kara)di Goro Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 2011, 87’La guerra è finita e il Giappone lotta per la sua rinascita. Al centro del film ci sono un amore difficile e la mobilitazione per salvare il “Quartier Latin”, storico edificio adiacente alla scuola di due giovani, Shun ed Umi, legati al territorio come al sogno di un avvenire diverso. ”Come si può pensare di costruire un futuro se si dimentica il proprio passato?”   dOMENICA 22 MARzO AMERICAOre 18.00 pRINCIpESSA MONONOkE (もののけ - Mononoke-hime)di Hayao Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 1997, 134’ Un lotta senza quartiere tra i sovrannaturali guardiani della foresta e gli umani, alla ricerca costante di nuove risorse. La pricipessa Mononoke, cresciuta con i lupi, incontra un ragazzo, Ashitaka, in viaggio per sfuggire a una maledizione. Una città diversa riuscirà a convivere con la foresta? Animismo, scintoismo ed ecologia in un mix di digitale zen. SAbATO 28 MARzO AMERICAOre 18.00 pORCO ROSSO (紅の豚 - Kurenai no buta)di Hayao Miyazaki, Giappone - Studio Ghibli, 1992, 93’Un aviatore trasformato in maiale durante la Prima Guerra Mondiale combatte da solo facendo il cacciatore di taglie, tra un amore perduto e l’implacabile sentimento di opposizione al fascismo e ai suoi soprusi. “Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale”. L’ossessione del volo di Miyazaki  al massimo di paesaggismo e grafica

ALICE fAMILyDal’8 febbraio al 15 marzo, la domenica alle 16 proiezioni di film d’animazione dedicati alle famiglie e ai bambini.

Per il programma vedi retro

Si ringrazia:

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CINEMA AL MAXXI a cura di MarIO SeSTIL’iniziativa, prodotta da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI, nelle scorse edizioni ha visto il passaggio nell’auditorium del museo di quasi novemila persone. Molti dei film che abbiamo offerto in anteprima, come in un piccolo festival, a tutta la città, hanno segnato la scorsa stagione (come Grand Budapest Hotel o 12 anni schiavo): non sono ragioni più che sufficienti per rilanciare con un programma ancor più articolato e ambizioso? Dunque, come lo scorso anno, il mercoledì proporremo anteprime di gran richiamo (EXTRA), il sabato due classici e due grandi autori (CLASSIC), i cui film dialogano nello sguardo del pubblico, la domenica (ALICE FAMILY) i film per bambini e continua il corso di formazione e allenamento ”critico” per i più appassionati che ha avuto tante richieste da costringerci a lasciar fuori qualcuno. Quest’anno, in più, ci saranno: due esclusive performance di grande musica dal vivo (Teho Teardo, con Oscar Pizzo e l’ensemble Contemporanea) che accompagneranno dei classici del cinema muto (SILENT MOVIE) e una rassegna di classici dell’animazione giapponese che nasce dall’esperienza di indipendenza e libertà del Cinema America Occupato (AMERICA). Insomma, il Festival di Roma e il MAXXI hanno unito le proprie forze (mettendo insieme un festival di cinema che si è imposto all’attenzione internazionale in brevissimo tempo e il primo museo nazionale dedicato alla creatività contemporanea), ma l’idea culturale che c’è dietro è anche quella di valorizzare le esperienze di cinema più vive e interessanti sul territorio (come Alice nella città e Cinema America Occupato), oltre a dar forma ad una offerta di cinema così ricca e versatile da attirare tutte le età: dai più piccoli alle famiglie, dagli appassionati agli adulti che cercano un cinema che tocca, scuote e risveglia. Dallo scorso anno, il Festival di Roma e il MAXXI, hanno messo in piedi il più grande cineclub in città. Benvenuti.EXTRA: prestigiose anteprime dei più importanti distributori, perlopiù in lingua originale con sottotitoli. Una luccicante programmazione di produzioni molto attese, film d’autore, grandi scoperte: un cinema nuovo e inedito come quello di un festival.CLASSIC: Ingmar Bergman e Marco Ferreri, doppio sguardo che si trova all’inizio e alla fine del cosiddetto “secolo d’oro” della contemporaneità. Il racconto misterioso e affascinante della modernità: dall’ analisi infinita della coscienza e della personalità del secondo dopoguerra alla scomparsa dell’uomo e del soggetto come centro di gravitazione del sapere e del mondo.ALICE FAMILY: in collaborazione con Alice nella città, finalmente una programmazione di titoli per i giovanissimi – o per adulti accompagnati da bambini – che esplora la grande arte del cinema d’animazione di tutto il mondo con la scoperta di titoli di grande qualità o la rivalutazione di classici incantevoli e memorabili.SILENT MOVIE: chiunque non abbia mai visto un film con l’accompagnamento della musica dal vivo non sa quale ustione emotiva e percettiva furono i film muti presentati con l’orchestra all’inizio del cinema. Uno dei musicisti italiani più apprezzati in Europa (Teho Teardo) e l’ensemble di musica contemporanea dell’Auditorium, accompagnando Man Ray e Fritz Lang, riproporranno lo stesso brivido. AMERICA: un autore di animazione che è diventato un culto internazionale di ragazzi, fan e festival (Miyazaki) proposto e curato da alcuni giovani che hanno resuscitato un cinema chiuso (l’America) trasformandolo in un focolaio di grande passione per i film.

In collaborazione con

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo | Via Guido Reni 4A - Romawww.romacinemafest.org | www.fondazionemaxxi.it

EXTRA Le granDI anTePrIMe CLASSIC La MeMOrIa DeL cIneMaALICE fAMILy I FILM D’anIMazIOneSILENT MOVIE FILM MuTI e MuSIca DaL VIVOAMERICA granDe MIyazaKI

bELLA LA fOTOGRAfIA, bRAVI GLI INTERpRETI: COME dIVENTARE CRITICI CINEMATOGRAfICI IN pOChE OREOgni film che si rispetti scrive se stesso su di noi rendendoci un po’ diversi da quello che eravamo prima di entrare in una sala: il critico è colui che trascrive questa traccia residua del film per condividerla con gli altri.  Questi incontri vedranno i partecipanti al lavoro per capire come si legge ciò che tutti conosciamo bene (i film) e come si raccontano, insieme all’esperienza che viviamo insieme a loro, in una recensione: il cinema come movimento del corpo (occhi, orecchie, pelle) e della mente che diventa scrittura. Nel primo incontro si getteranno le basi per la conoscenza del film come linguaggio e come racconto (è il nostro sguardo che fa esistere il cinema o sono le inquadrature che orientano con abilità la nostra capacità di vedere e di sentire?). Nel secondo ci saranno delle esercitazioni concrete di critica applicata a sequenze cinematografiche (quali sono gli elementi, le caratteristiche, la forma che pensiamo siano più importanti in una scena di un film?). Nel terzo e quarto ci sarà un laboratorio con lettura e commento di testi scritti dai partecipanti e allo stesso tempo si approfondiranno questioni teoriche e metodologiche legate alla lettura del film, all’evoluzione del suo linguaggio, alla scrittura di una recensione. Queste ‘lezioni’ saranno forme di allenamento, esercizio e crescita di un’attitudine, quella degli spettatori, che nessuno ha mai avuto bisogno di imparare.Si può partecipare a qualsiasi età e non c’è bisogno di alcun titolo di studio (anche se la cultura può essere d’aiuto).

MAXXI B.A.S.E. | Via Guido Reni 4a | Ore 18.00 Lunedì 16 febbraio, lunedì 23 febbraio, lunedì 2 marzo, lunedì 9 marzoCorso completo di 4 lezioni 28€ (9€ la singola lezione)Per i possessori della tessera MyMAXXI o Amici del MAXXI Corso completo 25€ o 7€ a lezione

CINEMA AL MAXXI7 fEbbRAIO - 28 MARzO 2015

7 fEbbRAIO | 28 MARzO 2015

EXTRA le grandi anteprime

CLASSIC la memoria del cinema

ALICE fAMILy i film d’animazione

SILENT MOVIE film muti e musica dal vivo

AMERICA grande Miyazaki

Organizzato da FOnDazIOne cIneMa Per rOMa e MaXXI In collaborazione con aLIce neLLa cITTà, PIccOLO cIneMa aMerIca

Biglietto ridotto per i possessori della tessera MyMAXXI o Amici del MAXXI - a eccezione di SILENT MOVIE e EXTRATutti i biglietti per le proiezioni danno diritto all’ingresso ridotto al MAXXI (8€) per una settimanaI biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Museo o su Ticketone.it

Info: www.fondazionemaxxi.it | www.romacinemafest.org

EXTRA 7€ / 5€ fino a 26 anniFAMILY 7€ / 5€ fino a 26 anniCLASSIC 5€ / due proiezioni 7€

SILENT MOVIE 10€ AMERICA 7€ / 5€ fino a 26 anni

bIGLIETTERIA

ALICE fAMILyFiabe classiche (Toei Animation la casa di animazione giapponese dove mossero i primi passi sia Hayao Miyazaki sia Isao Takahata) e fiabe moderne. info: www.alicenellacitta.com

dOMENICA 8 fEbbRAIOOre 16.00 IL GATTO CON GLI STIVALIdi Kimio Yabuki, Giappone,1969, 76’Liberamente tratto dalla favola di Perrault, ,”Il gatto con gli stivali” è considerato la prima espressione internazionale dell’industria cinematografica d’animazione giapponese allora nascente cui lavorò anche Hayao Miyazaki.

dOMENICA 15 fEbbRAIOOre 16.00 IL GIGANTE dI fERROdi Brad Bird, Stati Uniti,1999, 86’Tratto liberamente dal libro L’uomo di ferro (The Iron Man) del 1968, di Ted Hughes, narra le avventure di un bambino che scopre l’esistenza di un robot gigante. Un esperimento non convenzionale della Warner, ingiustamente poco conosciuto.

dOMENICA 22 fEbbRAIOOre 16.00 GLI ALLEGRI pIRATI dELL’ISOLA dEL TESOROdi Hiroshi Ikeda, Giappone, 1971, 78’Dal romanzo di Robert L. Stevenson prodotto dalla Toei Animation con la consulenza di Hayao Miyazaki, il film narra le avventure di Jimmy e Kathy che, dopo essere sfuggiti all’avido capitan Uncino, prendono possesso del tesoro lasciato loro in eredità dal famoso capitano Flint.

dOMENICA 1 MARzOOre 16.00 MIà E IL MIGùdi Jacques-Rémy Girerd, Francia-Italia, 2008, 90’Mia ha soltanto dieci anni. Allertata da un brutto presentimento, decide di partire dal suo villaggio, nel Sud America, per un lungo cammino in cerca del padre: un’ avventura, decisamente formativa, di strenuo confronto con la natura.Vincitore del European Film Awards per il miglior film d’animazione nel 2009.

dOMENICA 8 MARzO Ore 16.00 LA REGINA dELLE NEVIdi Lev Atamanov, Ex Unione Sovietica, 1957, 94’ La vecchia favola di Andersen disegnata per il cinema con buon gusto e molta poesia. Gerda, a costo di incredibili sacrifici, riesce a liberare l’amato Kai dalla crudele tirannia della regina delle nevi. Vincitore del premio per la migliore animazione alla 18esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

dOMENICA 15 MARzOOre 16.00 INTO ThE WOOdSdi Rob Marshall, Stati Uniti, 2015, 125’ Un musical intenso e ricco di umorismo interpretato da un cast di eccezione (Meryl Streep , Johnny Deep, Emily Blunt); una rivisitazione in chiave moderna delle fiabe più amate dei fratelli Grimm da Cappuccetto rosso a Cenerentola. Dopo le 3 Nomination ricevute ai Golden Globe, ora è candidato agli Oscar.

Si ringrazia:

MUSEO NAZIONALEDELLE ARTIDEL XXI SECOLO

MUSEO NAZIONALEDELLE ARTIDEL XXI SECOLO