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7/28/2019 2013 BRECCIA Bloody Omaha
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Brecc
di Gastone Breccia
Societ Italiana di Storia Militare
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Bloody OmahaLo sbarco a Dog Green in Saving Private Ryan:
i venti minuti che hanno cambiato il cinema di guerra
di Gastone Breccia
Fine ottobre 1998, cinema Odeon di Livorno, proiezione serale di
Saving Private Ryan (Salvate il soldato Ryan), la nuova pellicola di
Steven Spielberg. Negli Stati Uniti, dove il film era uscito tre mesi
prima, critica e pubblico erano stati praticamente unanimi negli elogi: ilpi bel war-movie mai realizzato, le sequenze di combattimento pi
realistiche e sconvolgenti mai viste al cinema, la realt della guerra
aggredisce lo spettatore con tutta la sua violenza1 Ero curioso;
aspettavo che finalmente si spegnessero le luci, seduto accanto a mia
moglie, preparato al meglio e al peggio.
Buio in sala. Scorrono via i primi tre minuti di un inizio tutto sommato
convenzionale: limmancabile Old Glory si dispiega al vento; un anziano
reduce di guerra, malfermo sulle gambe il soldato Ryan, ma non lo
sappiamo ancora viene accompagnato dai familiari tra le croci e le
stelle del cimitero di Omaha Beach. La macchina da presa si avvicina
agli occhi velati di lacrime del veterano, che per un attimo riempiono loschermo, poi li attraversa e ci fa entrare nella sua mente. Nei ricordi del
6 giugno 19442
1 Saving Private Ryan, prodotto dalla DreamWorks, diretto da Steven Spielberg e
sceneggiato da Robert Rodat, usc negli Stati Uniti il 24 luglio 1998. Costato circa 70
milioni di dollari, ne incass oltre 481 e fu il maggior successo commerciale dellastagione; venne candidato a 11 premi Oscar, vincendone cinque, tra cui quello per la
miglior regia (Steven Spielberg), ma non quello per miglior film (Shakespeare in Love
di John Madden), n quello per miglior attore, perch Tom Hanks venne battuto da
Roberto Benigni interprete di La vita bella. Per tutti i particolari della ricostruzione
cinematografica delle scene di guerra cfr. il dettagliatissimo Spielbergs D-Day,
passim.
2Steven Spielberg ci suggerisce questo, non c dubbio, quando ci porta dentro la
mente del vecchio soldato Ryan: ma non pu essere cos. Ryan, paracadutista della
101a
divisione, lanciato sulla penisola del Cotentin prima dellalba del 6 giugno 1944,
non pu sapere nulla di ci che sarebbe accaduto poche ore dopo a Omaha Beach.
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06.28 antimeridiane, al largo della costa normanna. Una fila di
LCVP
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navigano nellacqua grigia della Manica verso la spiaggia DogGreen, allestremit occidentale del settore Omaha assegnato al V corpo
darmata statunitense4. Non una soggettiva: siamo con gli uomini
ammassati nella stiva di una delle imbarcazioni, fradici di schiuma,
intirizziti, sconvolti dalla nausea e dalla paura, ma non siamo nessuno di
loro in particolare. Osserviamo da vicino i soldati della prima ondata di
sbarco destinata al settore Dog Green, allestremit occidentale di
Omaha Beach: dovremmo sapere molto meglio di loro a cosa stanno
andando incontro, ma non siamo davvero preparati a ci che li aspetta.
1.Il D-Day del capitano MillerIl timoniere del mezzo da sbarco alza una mano con tre dita distese.
Clear the ramp! Thirty seconds!
Ultime raccomandazioni, preghiere, paura. Non ammassarsi: per un
mitragliere nemico cinque uomini sono un bersaglio ideale, uno uno
spreco di colpi. Passano pi di 30; la rampa si abbassa quasi un minuto
dopo lavvertimento del timoniere, esattamente di fronte a un bunker che
domina la spiaggia5. Due mitragliatrici MG-42 spazzano la zona dello
sbarco: per qualche attimo osserviamo la battaglia dal punto di vista dei
difensori tedeschi. Gli uomini che delle prime file vengono massacrati
prima ancora di entrare in acqua; il capitano Miller grida ai sopravvissuti
3Ovvero, secondo la sigla utilizzata dalla U.S. Navy, Landing Craft, Vehicle,
Personnel (mezzo da sbarco per veicoli o personale, noto anche come Higgins
boat dal nome del suo inventore e principale costruttore: un goffo cassone lungo 11
metri e largo poco pi di tre, che poteva trasportare fino a 36 uomini in assetto di
guerra o un veicolo da 6.000 libbre quasi tre tonnellate a una velocit di circa 10nodi). In realt, la compagnia C/2 Ranger raggiunse la spiaggia su due mezzi
britannici, chiamati LCA (Landing Craft Assault), sostanzialmente simili agli LCVP
statunitensi, ma riconoscibili dalla timoneria posta sulla dritta della rampa di prua.
4 Nome in codice di una delle cinque zone di sbarco dellinvasione anfibia della
Francia settentrionale, scattata il 6 giugno 1944 (operazione Neptune, parte della pivasta Overlord). Omaha era ununica grande spiaggia, lunga circa otto chilometri, tra
Sainte-Honorine-des-Pertes a est e Vierville-sur-Mer a ovest, e quindi tra il settore
Goldassegnato ai britannici, pi a oriente, e il settore Utah, nella penisola del Cotentin,
dove doveva prendere terra la 4a divisione di fanteria del VII corpo darmata USA.
5 Sigla germanica di Wiederstandnest, ovvero nido di resistenza. Ne esistevano
quindici nel settore Omaha, numerati da 60 a 74 da est a ovest; lultimo (ovvero il pi
occidentale), WN-74, era situato nei pressi della Pointe de la Perce, ed era lobiettivooriginale della compagnia di Miller/Goranson. Lo sbarco della vera compagnia C/2
Rangeravvenne di fronte a WN-71 e WN-72, collocati rispettivamente subito a est e a
ovest dellaccesso al canalone di Vierville (Dog-1).
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di gettarsi dai lati dellimbarcazione. Vediamo corpi che affondano.
Alcuni soldati affogano senza riuscire a liberarsi dellequipaggiamento,altri vengono feriti o uccisi dai proiettili nemici.
H+230: Miller/Hanks sulla battigia. Continua il fuoco delle
mitragliatrici e cadono colpi di mortaio. Il capitano resta
momentaneamente privo delludito; a pochi passi da lui un uomo con un
lanciafiamme, colpito da una pallottola, si trasforma in una torcia. Acqua
grigia, sabbia e ancora fuoco: alle sue spalle, pi verso est, un LCVP
(sigla PA 30-31) brucia a pochi metri dalla riva.
CARTINA 1: il settore occidentale di Omaha Beach6
H+350: siamo con Miller nella fascia di ostacoli antisbarco, che
offrono una minima protezione. Il capitano tornato nel pieno possesso
delle sue facolt e ordina al sergente Horvath (Tom Sizemore) di far
muovere gli uomini fuori dalla spiaggia. A un soldato che gli chiede
dove sia il punto di raccolta, Miller risponde anywhere but here Here
6https://reader009.{domain}/reader009/html5/0407/5ac8ee8575fbb/5ac8ee876f4cd.jpg
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youre a dead man! Lattraversamento della spiaggia terribile, i
rangers vengono falciati.H+710: a piccoli gruppi, i superstiti della compagnia del capitano
Miller raggiungono il basso muro frangiflutti, coperto di sabbia e
sormontato da uno sbarramento di filo spinato, che corre alla base della
scogliera, sempre di fronte al bunker tedesco. Sono momentaneamente e
parzialmente al riparo dal tiro delle mitragliatrici, confusi in mezzo agli
uomini di altri reparti del 116 RCT. Miller/Hanks finisce accanto a un
operatore radio, e gli ordina di trasmettere il messaggioDog One is NOT
open ovvero: il canalone di Vierville, Dog-1 in codice, non
accessibile E subito dopo: First wave ineffective. We DO NOT control
the beach! Sono passati circa otto minuti dallora H e dallo sbarco della
compagnia C, ed uno dei punti di contatto pi stretti tra realt efinzione: perch esattamente alle 06.41 del 6 giugno 1944 il pattugliatore
PC-552, che incrociava al limite delle acque navigabili, segnalava
davvero alla USS Samuel Chase7
che lintera prima ondata dassalto di
Dog Green era stata distrutta entire first wave foundered8
Da questo momento, per, la vicenda del capitano Miller/Hanks su
Dog Green prende per evidenti esigenze narrative e spettacolari una
piega molto lontana dal vero, e soprattutto un ritmo decisamente pi
romanzesco. Il capitano e il sergente Horvath si rendono conto di essere
allimboccatura del canalone di Vierville, sul lato orientale (Dog-1
sulla destra, dice Miller), quindi esattamente sotto il caposaldo WN-71 e esposti al fuoco dinfilata di WN-72 e WN-73, sulla cima della
scogliera oltreDog-1. Vengono portati in linea dei tubi bangalore e fatti
brillare, aprendo un varco nel reticolato (H+1110); il sergente Horvath
guida gli uomini fino alla base della scogliera, dove si trovano defilati
rispetto a WN-71, esattamente sopra di loro, ma non possono procedere
risalendo il canalone (e lasciando quindi finalmente la spiaggia) per il
fuoco delle due mitragliatrici di WN-72. Miller crea un periscopio
attaccando un piccolo specchio alla sua baionetta con una gomma da
masticare (H+1240). I primi tentativi di forzare il passaggio sfruttando
il solo fuoco di copertura dei fucili e delle armi automatiche falliscono; a
risolvere il problema il tiratore scelto della compagnia, il soldatoJackson (Barry Pepper), che prima uccide uno dei mitraglieri e poi
7 Nave da trasporto a bordo della quale era ospitato il comando del 116 RCT
(colonnello Charles Canham). Dalla USS Samuel Chase erano stati calati in acqua i
mezzi dassalto anfibio per la fanteria (LCA) del 116 RCT e della compagnia C/2
Ranger.
8Cfr. Badsey Bean2011, p. 68.
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provoca unesplosione allinterno della postazione, distruggendola
(H+1500).
Una volta eliminato il nido di mitragliatrici, i rangers possono
lanciarsi in salita lungo Dog-1, e arrivare alle spalle di WN-71, la cui
guarnigione viene eliminata con granate e lanciafiamme (H+1650);
lassalto prosegue verso linterno, dove vengono espugnati
camminamenti e un bunker con un pezzo di artiglieria pesante. Un
ufficiale comunica via radio che Dog-1 adesso aperto (H+1740).
Vengono uccisi dei prigionieri sotto gli occhi dellesausto capitano
Miller, che beve dalla sua borraccia con la mano che trema. Lo
raggiunge il sergente Horvath: Quite a view, che spettacolo, gli dice
accennando alla spiaggiaDog Green sotto di loro. IlD-Day del capitano
Miller e della sua compagnia si chiude qui; sono passati poco pi di
venti minuti dallavvertimento del timoniere di liberare la rampa per lo
sbarco.
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2.Il D-Day del capitano Goranson
Nella realt, come si pu immaginare, la battaglia della compagnia
C/2 Rangerfu molto diversa. Non linizio; come si legge nella storia
ufficiale dello sbarco a Omaha Beach, infatti
forse la zona peggiore dellintera spiaggia fu proprio Dog Green,
direttamente di fronte ai capisaldi che proteggevano il canalone di Vierville[WN-71 e WN-72] ed esposta al pesante fuoco dinfilata dalle posizioni pi a
ovest, nei pressi di Pointe de la Perce [WN-73 e WN-74]. La compagnia A del
116 reggimento doveva sbarcare in questo settore assieme alla compagnia C
del 2 battaglione Ranger, schierata sul suo fianco destro [occidentale], ed
entrambe le unit presero terra nei pressi dei loro obiettivi. Uno dei sei LCA che
portavano la compagnia A affond a circa 1.000 yards dalla costa, e i rangersche passavano nelle vicinanze sulle loro imbarcazioni videro gli uomini saltare
fuoribordo e venire trascinati a fondo dal peso del loro equipaggiamento. A H+6
minuti gli altri mezzi anfibi presero terra dove lacqua era profonda da 4 a 6
piedi, a circa 30yards dalla cintura esterna di ostacoli antisbarco. 9
Il massacro, nelle fasi iniziali dello sbarco, fu davvero terribile. E
rimasta celebre una battuta attribuita al generale Norman Dutch Cota,
vice-comandante della 29a
divisione USA, sbarcato nel settoreDog Red
con la seconda ondata dassalto, verso le 07.3010
: Gentlemen, were
being killed on the beaches. Lets go inland and be killed signori, ci
stanno ammazzando sulle spiagge. Andiamo allinterno e facciamoci
ammazzare11
. Leggenda, probabilmente; ma tutti i testimoniconcordano sul fatto che Dutch Cota, vista la situazione disperata,
scelse di dare lesempio sfidando con calma olimpica, in piedi, il fuoco
delle mitragliatrici tedesche, e riuscendo a convincere gli uomini
demoralizzati ad alzare la testa e avanzare:
[il generale] se ne stava l, agitando la sua pistola calibro .45, senzamostrarsi troppo agitato, senza alzare la voce, dicendomi soltanto: Bene,
tenente, dobbiamo fargli lasciare la spiaggia. Dobbiamo farli muovere []
9Omaha Beachhead, p. 45.
10
Qualche centinaio di metri pi a est del settore di sbarco dei rangers della compagniaC di Miller/Goranson.
11 Il generale Cota pronunci certamente unaltra frase famosa, nel momento pi critico
dello sbarco: dopo aver chiesto che reparto fosse ammassato sulla spiaggia, quando
qualcuno gli rispose Il 5 rangers, Cota li esort ad aprire la strada (Goddammit
then Rangers, lead the way!, espressione rimasta ancor oggi come motto del corpo).
Nel film The Longest Day (1962) a Dutch Cota, interpretato da Robert Mitchum,
attribuita invece una battuta rubata al colonnello George A. Taylor, comandante del16 RCT della 1a divisione USA, simile a quella da me riportata nel testo: There are
only two kinds of people who are staying on this beach: those who are dead and those
who are going to die. Now lets get the hell out of here!
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Cota ci raggiunse, e ci disse semplicemente che dovevamo lasciare la spiaggia.
Mi convinsi che se lui poteva andarsene a spasso in quel modo, potevamo farlo
anche noi. 12
CARTINA 3: i rangers del capitano Goranson a Omaha Beach13
Allestremit occidentale di Omaha, la compagnia del capitano
Goranson fu probabilmente la prima unit dassalto a raggiungere ilterreno elevato oltre la spiaggia: i rangers riuscirono a trovare riparo alla
base della scogliera, che si alzava a circa trenta metri daltezza subito a
ovest del canalone di Vierville (Dog-1), offrendo loro una ristretta zona
defilata dal fuoco dei capisaldi tedeschi. Tre uomini il tenente William
D. Moody, poi rimasto ucciso nel corso dellazione, il sergente Julius
Belcher e il PFC14
Otto Stephens proseguirono in ricognizione ancora
pi a occidente, estendendo quindi lestrema ala destra della testa di
sbarco; dopo meno di trecento metri trovarono una via daccesso verso
la sommit della falesia, anche se dovettero usare le baionette per creare
degli appigli. Nonostante il fuoco sporadico di armi leggere che adesso li
aveva inquadrati da WN-73, la pattuglia di Moody riusc a collocaredelle corde per facilitare lascesa del resto della compagnia C/2Ranger.
Alle 07.30 tutti gli uomini superstiti di Goranson appena una trentina,
12Balkoski 2004, p. 196 (testimonianze del tenente Robert Bedell e del sergente
Francis Heusser, del 116 RCT).
13Cartina riprodotta da Balkoski 2004, p. 215.
14Sigla di Private First Class, soldato di prima classe (che anche il grado completo
del soldato Ryan).
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ovvero circa la met della forza iniziale erano sulla cima della
scogliera: qui il loro comandante dovette prendere una decisionedifficile. La missione che gli era stata assegnata alla vigilia dello sbarco
era di procedere il pi rapidamente possibile verso occidente, e
impadronirsi delle batterie germaniche della Pointe de la Perce (WN-
74); egli scelse invece
di andare a sinistra [oriente], verso la casa fortificata, ed eliminare le
posizioni nemiche in quella zona, che stavano causando tanti problemi a Dog
Beach; quindi, solo dopo aver ridotto al silenzio quel centro di resistenza,
procedere con la sua missione verso Pointe de la Perce. Ma quando
raggiunsero la casa fortificata, i rangers si accorsero che appena oltre cera
un caposaldo tedesco costituito da una specie di labirinto di trincee, nidi di
mitragliatrice e una piazzola per mortaio. 15
Gli uomini di Goranson erano
arrivati a contatto con WN-73
dal lato pi vulnerabile, ovvero
da nordovest e da ovest,
superando la quasi indifesa
casa fortificata. Se la
compagnia fosse stata in
condizioni migliori, un assalto
immediato avrebbe potuto
probabilmente cogliere di
sorpresa la maggior parte dellapiccola guarnigione
16, ancora
impegnata a spazzare col fuoco
delle proprie armi la spiaggia
Dog Green proteggendo
laccesso al canalone di
Vierville; ma i rangers di
Goranson, meno di unora e
mezzo dopo lo sbarco, erano
comprensibilmente esausti, e
avevano gi subito perdite tali
da ridurre drasticamente la loro volont di correre ulteriori rischi non
15Omaha Beachhead, p. 77.
16 Secondo il diario di guerra della 352a divisione tedesca, responsabile della difesa del
settore di Omaha, le guarnigioni di WN-71 e WN-73 erano molto deboli; ma il
generale Dietrich Kraiss, pi preoccupato dei progressi compiuti dalle forzedinvasione sulla sua ala destra, invi in quel settore soltanto elementi tratti da unit
ausiliarie del genio, addette alla costruzione delle opere fortificate (Bau-Pi-Einheiten:
cfr. Isby 2000, p. 214).
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necessari. Da quel momento, il D-Day della compagnia C si sarebbe
trasformato in un cauto, metodico rastrellamento dei camminamenti edelle postazioni di WN-73. Solo nel tardo pomeriggio, infatti, gli uomini
di Goranson avrebbero preso definitivamente il controllo del caposaldo
germanico, quando ormai in altri settori la battaglia si era spostata ben
oltre le spiagge di sbarco: unazione durante la quale, secondo i dati
ufficiali, sarebbero riusciti a mettere fuori combattimento una sessantina
di difensori, al prezzo di due soli caduti. Cosa possibile, anche se
improbabile, ma che conferma comunque leccezionale cautela con cui
venne condotta questa fase del combattimento dai superstiti della
compagnia di Goranson, che avanzarono palmo a palmo occupando le
posizioni gi devastate dal tiro dellartiglieria navale. Lelemento
decisivo di questa fase della lotta, infatti, sembra essere stato il micidialefuoco ravvicinato dei cannoni da 5 pollici (127 mm) dei
cacciatorpediniere: il caposaldo WN-73 si arrese soltanto alle 16.25, ben
otto ore e mezzo dopo essere stato attaccato dai rangers, a causa del
fuoco delle navi nemiche17
.
3. Adesso sapete
Le strade di Miller e Goranson, dunque, si dividono quasi subito.
Nella finzione i rangers della compagnia C forzano direttamente il
passaggio Dog-1, anche se al prezzo di gravi perdite, e subito dopo
prendono alle spalle il caposaldo WN-71, che domina la spiaggia sul lato
orientale del canalone di Vierville. Poi, in pochissimi minuti, rastrellano
i camminamenti e le altre postazioni pi a sud, garantendo alle truppe
della seconda ondata laccesso allentroterra proprio attraverso Dog-1.
Nella realt la compagnia di Goranson non attacc mai il canalone;
raggiunse invece la sommit della scogliera pi a ovest, come si detto,
per prendere alle spalle WN-73, la cui conquista richiese per otto ore,
non otto minuti, mentre altri reparti avanzavano su Vierville da est18
.
La realt ha tempi molto diversi dalla finzione: la discrepanza pi
evidente. Nonostante questo, le reazioni dei veterani del D-Day, nel
17Cfr. Badsey Bean 2011, p. 85. In questo settore di Omaha operavano i
cacciatorpediniere USS McCook e USS Thompson; pi al largo, la corazzata USS
Texas bombardava la costa con i suoi dieci cannoni da 14 pollici (360 mm),
spaventosamente efficaci, ma da puntare con estrema cautela solo su bersagli sicuri,
non sotto attacco diretto della fanteria amica.
18Fu il generale Dutch Cota che condusse la compagnia C del 116 RCT e il 5
battaglione Ranger ad occupare Vierville; quindi prosegu con un pugno di uomini
scendendo il canaloneDog-1, che venne cos aperto solo poco dopo mezzogiorno (cfr.
Balkoski 2004, p. 271).
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vedere ricreato sullo schermo lo sbarco a Dog Green, furono quasi
unanimi: Steven Spielberg e la sua troupe avevano saputo catturare,come nessun altro prima di loro, lessenziale di quella battaglia
disperata.
Mio nonno ha settantadue anni ed un veterano della seconda guerra
mondiale, ma non ne aveva mai parlato con noi. [] La settimana scorsa
siamo andati a vedere Salvate il soldato Ryan. Tutta la famiglia. Sul suo
viso cera unespressione di indifferenza e dubbio. Alla fine, per, ha
pianto. Non lo avevo mai visto piangere. [] Quando ce ne siamo andati
dal cinema, sotto la pioggia, le lacrime gli bagnavano ancora il viso. Ha
fatto un solo commento: Adesso sapete19
Adesso sappiamo, dunque. Ma che cosa? Non come sia davvero
andata a Omaha Beach, questo certo. Nemmeno che cosa significhiessere coinvolti in una battaglia: Sam Fuller, grande regista e veterano
delD-Day, subito dopo aver girato The Big Red One (1980) diede una
risposta provocatoria, ma in un certo senso definitiva, a chi gli chiedeva
come fosse possibile trasferire lesperienza di guerra in un film:
Non si pu fare. Il solo modo sarebbe aprire il fuoco, ma con munizioni vere,giusto sopra la testa della gente dentro il cinema. 20
Cosa sappiamo, allora? Perch i primi venti minuti di Saving Private
Ryan, che non rispettano che non potevano rispettare, come ho cercato
di mettere il luce la realt vissuta dai rangers del capitano Goranson, e
che non possono comunque farci provare lorrore della battaglia nellenostre comode poltrone foderate di velluto, perch quelle scene sono
state capaci di toccare corde nascoste e profonde, nei vecchi e nei
giovani, nei veterani e nei loro discendenti ignari di guerra? Perch sono
state considerate quasi unanimemente la migliore ricostruzione di un
combattimento della storia del cinema?
Esistono a mio modo di vedere una risposta tecnica e una morale. La
prima pi semplice: non c alcun dubbio, infatti, che pur scostandosi
dalla realt, Spielberg riesca a farlo, per cos dire, con un realismo
impressionante. Saving Private Ryan riesce a farci non solo vedere, ma
ascoltare la furia del combattimento. Il coinvolgimento emotivo
fortissimo, giocato come mai era accaduto in passato sulluso
raffinatissimo del sonoro, che fin dalle prime immagini il brontolio
sordo dei motori diesel del mezzo da sbarco, il frangersi delle onde, i
conati di vomito dei soldati tormentati dal mal di mare un elemento
fondamentale della scena, e la rende quasi subliminalmente credibile:
19Now You Know, p. 15.
20Basinger 1998, p. 45.
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perch mentre restiamo aggrappati al pi esposto dei nostri sensi, la
vista, siamo accompagnati senza interruzione dai messaggi confusi,imprevisti, spaventosi e stranianti che ci fornisce ludito. Il combat gore
resta ovviamente cruciale per impressionare lo spettatore; Spielberg lo sa
bene, e decide di colpire duro specie nei minuti che segnano
lattraversamento della spiaggia (da H+230 a H+710), quando ci
costringe a vedere un soldato sventrato che agonizza urlando, un altro
che cerca e poi raccoglie il suo braccio mozzato e prosegue verso la riva21
, un terzo tagliato a met da una bomba di mortaio Ma lincessante
flusso di messaggi sonori che ci fa immergere nella battaglia,
sapientemente spezzato dalla momentanea sordit del protagonista. Si
potr fare meglio di cos, in futuro, utilizzando tecnologie ancor pi
avanzate ma non molto.Ci si potrebbe fermare qui.
Chiss se Sam Fuller avrebbe
cambiato idea, almeno in parte,
dopo aver visto la ricostruzione
dello sbarco nel film di
Spielberg: non lo sapremo mai,
perch il vecchio regista ribelle
mor il 30 ottobre 1997, mentre
il suo collega era ancora al
lavoro. Ma resta aperta la
seconda questione: cosa ci dice,
moralmente, Saving Private
Ryan? Adesso sappiamo
qualcosa di nuovo, di
imprevisto, sul significato della
guerra e delle azioni compiute
dalluomo in combattimento?
Che luna e le altre sono
terribili ce lo avevano gi
spiegato in tanti, anche al
cinema. Che la guerra pu essere giusta nonostante la sua realt atroce,invece, da molto tempo nessuno aveva il coraggio di dirlo. Non cos
apertamente, cos nobilmente. Questo pu piacere o non piacere22
, ma
21Citazione (involontaria?) daBeach Red(1967), un film poco noto di Cornel Wilde, i
cui venti minuti iniziali narrano lo sbarco di un reparto di marines su unisola del
Pacifico.
22 Cfr. il duro articolo di Howard Zinn, dove viene detto esplicitamente che in Saving
Private Ryan non c mai alcun dubbio che la causa per cui si combatte sia giusta. []
Certo, farla finita col fascismo era una giusta causa. Ma questo rende aldil di ogni
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certamente il messaggio del film di Spielberg: uomini coraggiosi si sono
sacrificati per altri uomini, per consentire loro di vivere in pace in unmondo libero. Quello che ci viene proposto il riconoscimento del loro
valore, ma anche di uneredit impegnativa. Come dice il capitano
Miller, ormai agonizzante, al soldato Ryan che lui e i suoi hanno salvato:
Now earn it, adesso devi meritarlo.
Bibliografia essenziale
Badsey Bean 2011 = S. Badsey T. Bean, Omaha Beach, Stroud, The History Press,
2011.
Balkoski 2004 = J. Balkoski, Omaha Beach. D-Day June 6, 1944, Mechanicsburg,
Stackpole Books, 2004.
Basinger 1998 = J. Basinger, Translating War. The Combat Film Genre and Saving
Private Ryan, in Perspectives. The Newsmagazine of the American Historical
Association, 36, 1998, pp. 43-47.
Chandler Lawton Collins 1994 = D. Chandler J. Lawton Collins, The D-Day
Encyclopedia, New York, Simon & Schuster, 1994.
DEste 1983 = C. DEste,Decision in Normandy. The Unwritten Story of Montgomery
and the Allied Campaign, London, Collins, 1983.
Isby 2000 = D. Isby, Fighting the Invasion. The German Army at D-Day, London,
Greenhill, 2000.Landon 1998 = P. Landon, Realism, Genre, and Saving Private Ryan, in Film and
History, 28, 1998, pp. 58-63.
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Carolina Press, 2001.
Now you Know = Now You Know. Reactions After Seeing Saving Private Ryan,
compiled by America Online and Dreamworks, New York, Newmarket Press, 1999.
Omaha Beachhead= Omaha Beachhead, Department of the Army Historical Division,
Washington, DC, The Center of Military History of the United States Army, 1945
(ripubblicato nel 1984; oggi disponibile in e-book).
dubbio buona la seconda guerra mondiale? La guerra non ci ha forse corrotto? []
Leffetto a lungo termine della IIGM sul nostro modo di pensare stato pernicioso e
profondo. Essa ha reso la guerra che era stata totalmente screditata dallinsensato
massacro del primo conflitto mondiale di nuovo nobile, e politicamente accettabile,
una volta individuato un nemico adeguato: dopo i nazisti, i comunisti, e poi Saddam
Hussein nuovo Hitler La nostra civilt davvero nei guai, ma nei guai grossi, seun film come SPR pu attraversarla come una parata militare, salutata soltanto da
coriandoli, petali di fiore e hurrah per i suoi colori e la sua epica grandezza (Zinn
1998,passim).
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Spielbergs D-Day = [K. Margry], Spielbergs D-Day, in After the Battle, 103, 1999,
pp. 2-29.
Zinn 1998 = H. Zinn, Private Ryan Saves War, in The Progressive, 62/10, October
1998 (online su http://www.thirdworldtraveler.com/Media/PrivateRyan_War.html).