Thamos Opere pittoriche: Stefano Veronesi · Svetlana Skvorzova tenori: Alessandro Baudino Michele...

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Opere pittoriche: Stefano Veronesi Con il Patrocinio di: Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto TACTICA srl www.seshat.it it.egypt.travel www.orchestrapolledro.eu www.coromaghini.it www.stefanoveronesi.eu www.tacticaitalia.com www.vagver.com La trama amos THAMOS succede a suo padre, Ramesses, come Re d’Egitto. Quest’ultimo ha però usurpato il trono dal legittimo re, Menes. Dopo la rivolta, Menes viene creduto morto ma in realtà vive ad Heliopolis sotto il falso nome di Sethos. La figlia Tharsis, rapita durante la rivolta contro il pa- dre, viene affidata con il nome di Sais alla sacerdotessa Mirza. Thamos è innamorato di Sais, ma la sacerdotessa Mirza ne ha organizzato le nozze con Pheron, un genera- le traditore, al fine di detronizzare Thamos. Fra intricate confessioni e colpi di scena, Sethos svela il complotto; si assiste quindi alla fine dei due traditori (Mirza si suicida e Pheron viene colpito da un fulmine) e al ricongiungi- mento di Thamos e Tharsis finalmente liberi di vivere il loro amore. IDOMENEO, RE DI CRETA. L’opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore Carlo Teodoro di Baviera nel 1780, per farla rappre- sentare in forma privata nella Resi- denza di Monaco di Baviera (Teatro Cuvilliés), il teatro di corte di Mona- co di Baviera. UN BALLETTO CHE ANTICIPA IL MOZART VIENNESE. A margine dell’Idomeneo e del suo successo, c’è il piacere di rammenta- re un balletto (o Chaconne) che an- dava inserito verso la fine del I atto. Il balletto a complemento dell’opera seria era una regola di quel tempo, e Mozart non vi si sottrae, nobilitando l’impegno con una musica perfet- tamente in linea con il capolavoro di Monaco. Al trionfale pezzo d’a- pertura seguono un largo che può ricordare un tempo lento sinfonico e poi un allegro che ci riporta nell’at- mosfera d’uno dei pochi altri balletti composti da Mozart, il Thamos. IL FLAUTO MAGICO, ultima com- posizione teatrale di Mozart, è una favola meravigliosa, ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto. La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papage- no, combatte le forze del male e li- bera l’amata Pamina. L’opera, composta dal musicista da maggio a settembre del 1791, nel proporre i grandi sentimenti di umanità, di bontà, di fratellanza, è pervasa da simbolismi che rifletto- no i canoni del pensiero massonico: la contrapposizione uomo/donna, luce/tenebre, bene/male, cielo/ter- ra, fuoco/acqua; le Damigelle ed i Genietti, la Regina e Sarastro ed infine il flauto d’oro di Tamino ed il modesto carillon di Papageno.

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Con il Patrocinio di:

Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto

TACTICA srl

www.seshat.itit.egypt.travel www.orchestrapolledro.eu www.coromaghini.itwww.stefanoveronesi.eu

www.tacticaitalia.comwww.vagver.com

La tramaThamos

Thamos succede a suo padre, Ramesses, come Re d’Egitto. Quest’ultimo ha però usurpato il trono dal legittimo re, menes.

Dopo la rivolta, menes viene creduto morto ma in realtà vive ad heliopolis sotto il falso nome di sethos.

La figlia Tharsis, rapita durante la rivolta contro il pa-dre, viene affidata con il nome di Sais alla sacerdotessa mirza. Thamos è innamorato di sais, ma la sacerdotessa mirza ne ha organizzato le nozze con Pheron, un genera-le traditore, al fine di detronizzare Thamos. Fra intricate confessioni e colpi di scena, sethos svela il complotto; si assiste quindi alla fine dei due traditori (Mirza si suicida e Pheron viene colpito da un fulmine) e al ricongiungi-mento di Thamos e Tharsis finalmente liberi di vivere il loro amore.

Idomeneo, re dI Creta.L’opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore Carlo Teodoro di Baviera nel 1780, per farla rappre-sentare in forma privata nella Resi-denza di Monaco di Baviera (Teatro Cuvilliés), il teatro di corte di Mona-co di Baviera.

Un balletto che anticipa il Mozart viennese. A margine dell’Idomeneo e del suo successo, c’è il piacere di rammenta-re un balletto (o Chaconne) che an-dava inserito verso la fine del I atto. Il balletto a complemento dell’opera seria era una regola di quel tempo, e Mozart non vi si sottrae, nobilitando l’impegno con una musica perfet-tamente in linea con il capolavoro di Monaco. Al trionfale pezzo d’a-pertura seguono un largo che può ricordare un tempo lento sinfonico e poi un allegro che ci riporta nell’at-mosfera d’uno dei pochi altri balletti composti da Mozart, il Thamos.

Il Flauto magICo, ultima com-posizione teatrale di Mozart, è una favola meravigliosa, ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto.

La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papage-no, combatte le forze del male e li-bera l’amata Pamina.

L’opera, composta dal musicista da maggio a settembre del 1791, nel proporre i grandi sentimenti di umanità, di bontà, di fratellanza, è pervasa da simbolismi che rifletto-no i canoni del pensiero massonico: la contrapposizione uomo/donna, luce/tenebre, bene/male, cielo/ter-ra, fuoco/acqua; le Damigelle ed i Genietti, la Regina e Sarastro ed infine il flauto d’oro di Tamino ed il modesto carillon di Papageno.

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solisti: Chor der Jungfrauen

Chor der PriesterKarin SelvaMaria Russo

Michele Concato Dario Previato

soprani:Chiara Albanese

Cristina Camoletto Valentina Chirico

Bettina Eickelberg Roberta Giua

Miriam GorgoglioneTeresa Nesci

Silvia Prot Karin Selva

Nozomi Sugiura

contralti:Giulia Beatini Elisa Brizzolari

Sara LacitignolaEliana Laurenti

Annalisa MazzoniVittoria Novarino

Maria Russo Svetlana Skvorzova

tenori:Alessandro Baudino

Michele Concato Corrado Margutti

Fabrizio Nasali Phillip Peterson Marco PolloneBekir Serbest

bassiSergio Alcamo

Riccardo Bertalmio Luciano Fava

Ermanno Lo GattoDevis Longo

Marco MilanesioDario Previato

Maestro del coroClaudio Chiavazza

Il Coro MAGHINI si è formato nel 1995 a segui-to di una prima collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, a cui sono seguite negli anni successivi numerose produzioni, tra le quali: la Messa in si minore, le Passioni di Bach, il Requiem e la Messa K427 di Mozart, Die Sieben letzten Worte, Die Jahreszeiten, Die Schöpfung, Nelson Messe di Haydn, la Missa solemnis e la Nona sinfonia di Beethoven, Te Deum e Messa da Requiem di Verdi, tutte le opere sinfonico-co-rali di Brahms, Peer Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di Gershwin, Der Ro-senkavalier di R. Strauss.

Nel gennaio 2006, in occasione del Concerto inaugurale del restaurato Auditorium “Arturo Toscanini” della Rai di Torino, ha preso parte all’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mah-ler; nel marzo 2008 ha partecipato alla 47ª Se-mana de Musica Religiosa di Cuenca (Spagna) con l’esecuzione del War Requiem di Britten e della Messa da Requiem di Verdi. Nel mese di ottobre 2014 ha inaugurato la 70° Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano con l’ esecuzione del Messiah di Haendel sotto la direzione di Ottavio Dantone.

Nel campo della musica antica ha realizzato diversi progetti concertistici nell’ambito delle stagioni dell’Unione Musicale di Torino, della Società del Quartetto di Milano con musiche di Monteverdi, Haendel,Vivaldi, Mozart, Fiorè, Giay, Bach, Händel, Scarlatti; ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo). Nell’estate 2011 è stato invitato al Festival MA di Brugges (Belgio) e dal 2011 al 2014 all’Innsbrucker Festwochen der Alte Musik (Austria).

Accanto alla produzione per coro e orchestra il Coro MAGHINI, ha affrontato una buona parte del più importante repertorio per coro a cap-pella dalle Sacrae Symphoniae di Giovanni Gabrieli ai Salmi a doppio coro di Mendelssohn,

dai Mottetti di Bach alla musica corale romantica di Brahms, Liszt, al repertorio corale del XX se-colo (Arvo Pärt, Penderecky, Nysted, con alcune prime esecuzioni assolute di musiche corali con-temporanee (Castagnoli, Camoletto, Margutti).

Il Coro MAGHINI è diretto dalla sua fondazione da Claudio Chiavazza. Collaborano alla prepara-zione del coro la pianista Chiara Marcolongo e il maestro assistente Elena Camoletto.

Claudio CHIAVAZZAL’ampiezza del repertorio, dal Canto Gregoria-no alla musica vocale contemporanea, le molte collaborazioni con i più importanti direttori e en-semble del panorama musicale internazionale, la pluriennale e multiforme attività, fanno di clau-dio chiavazza una della figure più rappresentati-ve della realtà corale italiana. La sua formazione musicale inizia al Conservatorio di Torino, dove è attualmente docente, per completarsi presso l’Istituto Kodàly di Kecskemét (Ungheria). è diret-tore del Coro maGhini fin dalla sua costituzione e alterna all’intenso lavoro con tale formazione la conduzione di diversi ensemble musicali, la promozione di eventi corali e l’organizzazione di iniziative volte alla diffusione della cultura musicale e del canto corale. Ha collaborato con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, KirillPetrenko, Gerd Albrecht, Kri-stian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanio mena, Gianandrea noseda, Wayne marshall, helmuth Rilling, Cristopher hogwood, Robert King, Ivor Bolton, Juraj Valcuha, Ottavio Dantone, alessandro De marchi.Nell’ambito della musica antica ha diretto diver-si complessi partecipando ad importanti festival quali MiTo-Settembre Musica, Tempus Paschale di Torino, 50° settimana internazionale di musica Sacra di Monreale(Pa), Armoniche Fantasie, Mu-sica Recercata di Genova, Festival dei Saraceni, 5° Festival Musicale della Via Francigena, Les Ba-roquiales di sospel, musique sacrèe en avignon, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik.

Intitolata all’ultimo grande rappresentante del-la scuola violinistica piemontese, l’Orchestra da camera Giovanni Battista POllEdRO nasce nel 2012 a Torino, come associazione non a scopo di lucro.

Opera nel settore della promozione culturale delle arti musicali, diffondendo inedite rarità.L’orchestra si avvale esclusivamente del contri-buto di giovani musicisti, che possono vantare collaborazioni con celebri e importanti istituzio-ni musicali italiane e straniere. Dalla sua fonda-zione il direttore stabile è il Maestro Federico BISIO. Il repertorio dell’Orchestra POLLEDRO è molto ampio e si estende dai capolavori del Barocco a quelli del ‘900. Si dedica inoltre, collaborando con cori del territorio, alla diffu-sione della musica sacra.

Il M° Federico BISIO ha seguito un doppio percorso di studi: umanistico e musicale. Dopo aver conseguito la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’U-niversità degli studi di Torino presso la quale si laurea a pieni voti in Storia, con indirizzo medie-vale. Parallelamente frequenta i corsi di Com-posizione sperimentale presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Si dedica quindi allo studio della direzione d’orchestra.

Dopo una serie di esperienze internazionali, in Germania e negli Stati Uniti, completa i suoi studi con il Maestro Gilberto Serembe.

violini primi:Marcello Iaconetti*

Tommaso BelliSara SottolanoGiulia Subba

Francesco GilardiClaudia La Carrubba

Luigi PrestaRoberta Colasanto

violini secondi:Anna Nenasheva*Valentina FavottoGiorgia Burdizzo

Enrico CataleStefano ComettoMina Jakovljevic

viole:Francesco Vernero*

Simone LaghiSophia Quarello

Valentino MarongiuGiulia Ermirio

violoncelli:Antonino Saladino*

Luigi ColasantoAlice GhirettiGiulio Sanna

contrabbassi:Kaveh Daneshmand*Fortunato D’AscolaGiuseppe Racalbuto

Flauti:Danilo Putrino*Rebecca Viora

oboi:Luigi Sala*

Nicola Tapella

clarinetti:Simone Cremona*

Andrea Albano

Fagotti:Paola Sales*

Giangiacomo Sala

corni:Stefano Fracchia*Andrea Brunati*

trombe:Lorenzo Bonaudo*

Luca Martinacci

tromboni: Giovanni Capelli*

Andrea Testa*Mattia Sanlorenzo*

timpani:Gabriele Bullita*

*prime parti

Coro Filarmonico Ruggero MAGHINI

Orchestra da cameraG. B. POLLEDRO

www.coromaghini.it

Mozarte l’Egitto

Giovedì 28 maggio 2015 Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

dIe ZauberFlöte (il flauto magico) KV 620Ouverture dall’ Opera

Idomeneo re dI Creta - Balletti dall’ opera KV 367I. Chaccone: Allegro - larghetto - AllegroII. largo - Allegretto - Più AllegroIII. PassepiedIV. GavotteV. Passacaille

thamos, KönIg In Ägypten KV 345Musiche di scena per un dramma eroico di T. P. von GeblerI. Chorus: “Schon weichet dir, Sonne”II. Interludio (Maestoso-Allegro) dopo il Primo AttoIII. Interludio (Andante) dopo il Secondo AttoIV. Interludio (Allegro) dopo il Terzo AttoV. Interludio (Allegro vivace assai) dopo il Quarto AttoVI. Chorus: “Gottheit, über alle mächtig”VII. Chorus: “Ihr Kinder des Staubes”

Coro Filarmonico ruggero maghInIDirettore del coro M° Claudio CHIAVAZZA

orchestra da Camera giovani battista polledro Direttore M° Federico BISIO

(1756-1791)