Storia di palermo2004 compr

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Cari amici di Negrar, Ci risentiamo perché vogliamo raccontarvi la storia della nostra bella Palermo! Abbiamo costruito una linea del tempo su cui voi dovete cliccare per scoprire ciò che abbiamo scritto: nella fascia superiore troverete delle informazioni storiche, nella fascia inferiore delle fotografie sui nostri monumenti.

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Cari amici di Negrar,Ci risentiamo perché vogliamo

raccontarvi la storia della nostra bella Palermo!

Abbiamo costruito una linea del tempo su cui voi dovete cliccare

per scoprire ciò che abbiamo scritto: nella fascia superiore troverete delle informazioni

storiche, nella fascia inferiore delle fotografie sui nostri

monumenti.

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Scusate, dimenticavo!!La musica che ascolterete

come sottofondo è:IL PRELUDIO

della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni.

Buona visione!

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La vostra terra è bellissima e la sua posizione strategica era importante per

controllare il Mediterraneo.Noi l’abbiamo conquistata e abbellita

con monumenti che ancora oggi vi ricordano del nostro passaggio adesso

tocca a voi parlare di noi ma soprattutto AVERE CURA DELLA

VOSTRA CITTA’!!!!

Perché avete conquistato la nostra terra?

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PALERMO PALERMO SECOLISECOLI

DI DI DOMINAZIONIDOMINAZIONI

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ERAPALEOLITICA VIII sec. a.C. V sec. a.C. 250 a.C. 531 d.C. IX sec. 1072 d.C. XIII sec.

XIV sec. XVIII sec. XIX sec. XX sec.

FENICI GRECI ROMANI BIZANTINI ARABI NORMANNI ANGIOINIARAGONESI

I SAVOIA E IL

RISORGIMENTOLIBERTY

SICILIANO

MONTE JATOGRAFFITIMOSAICI

CAPPELLA PALATINA

GRECI VILLA BONANNO

S. GIOVANNI DEGLI

EREMITILA ZISA

VILLA IGEAVILLINOFLORIO

POLITEAMAMASSIMO

L’ALBERGO DEI POVERI

PALAZZOABATELLISPALAZZO REALE

I PRIMITIVI

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IL PALEOLITICOUna delle più realistiche espressioni d’arte rupestre del paleolitico superiore è quella costituita dalle incisioni parietali preistoriche, raffiguranti scene rituali o di iniziazione, ritrovate nelle grotte dell’Addaura, presso Palermo; in cavità naturali come quelle dell'Addaura, l'uomo trova riparo, celebra i primi riti propiziatori, seppellisce i sui morti e disegna graffiti dal significato magico e augurale.

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Anche i Fenici, di origine semitica, fondano le loro basi commerciali nell'isola a partire dall'età dei metalli. Dell'età del ferro rimangono tracce di villaggi di capanne, come a Monte Finocchito.Le zone di maggiore interesse archeologico, attraverso cui leggere la storia di queste popolazioni, risultano essere Solunto, Jato e Himera. In particolare, sul Monte Jato (distante circa trenta chilometri da Palermo) si sono concentrate le ricerche degli ultimi trenta anni. Il prof. Peter Isler, dell'Università di Zurigo guida, dal 1971, un gruppo di archeologi alla scoperta di Monte Jato: gli scavi hanno portato alla luce uno splendido teatro, l'agorà (la piazza), strutture residenziali private, il tempio di Afrodite, le fortificazioni ed altre testimonianze della grande città sepolta.

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I primi abitanti di Palermo risalgono al tardo Paleolitico che si stabilirono sui monti

che la circondano: Monte Pellegrino, Monte Grifone, Monte gallo e

Monte S. Rosalia.

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E' il 1072 d.C. e i Normanni guidati da Ruggero e Roberto il Guiscardo entrano a Palermo. I Normanni, pur avendo sconfitto gli Arabi lasciano loro alcune

importanti cariche pubbliche e la città diviene la capitale arabo-normanna di un regno ricco di

potenza, di splendore e fasto.

Nel 1130 Ruggero II d'Altavilla

si incorona

re di Sicilia,

Calabria, Puglia.

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Nella Conca d'Oro giungono i Fenici da Cartagine e

fondano il primo centro abitato: la paleopoli (oggi Palazzo Reale e Palazzo

Arcivescovile) dandogli il nome "ZIZ" (Fiore).

Panormos ebbe la sua prima cinta muraria, che costituì la sua struttura

difensiva completata dai fiumi KEMONIA E

PAPIRETO che sfociavano nell’ampio porto naturale: la

“CALA”.

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Nel 535 a.C Panormos cade in mano dei Bizantini, che per tre secoli dominano la città. Circolò da allora un detto: “Si vidi un lupu e un grecu, salva lu lupu e ammazza lu grecu” ( “se incontri un lupo e un greco, salva il lupo e uccidi il greco”).

Sorsero in quel periodo numerose chiese latine e di rito greco. I Bizantini lasciarono il segno della loro arte di mosaicisti nella Cappella Palatina, Duomo Monreale, S.Martino delle Scale e la Chiesa della Martorana.

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Dopo 12 anni di tirannia Angioina, durante la quale gran parte dei

territori Siculi vengono confiscati dai Francesi, i Siciliani si sollevano

nella “Rivolta del Vespro".Seguono gli Aragonesi e la

dominazione Spagnola che durerà tre secoli e sarà un periodo di declino politico ma di grande

crescita architettonica della città.

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Ha inizio la Belle epoque Palermitana. E' il periodo del lusso decadente e

dello sfarzo ostentato.E' anche il periodo della nascita

dell'imprenditoria: significativa la presenza della potente famiglia

Florio.Dal 1947 Palermo è sede del Governo e dell'Assemblea

Regionali.

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Con il trattato di Utrecht del 1713 l'isola passa ai Savoia,

con Amedeo II, che governerà per sette anni e la Sicilia passa nelle mani degli austriaci. Nel 1734 sul trono delle due Sicilie giungono i

Borboni di Napoli.I "picciotti" siciliani

aderiscono alla spedizione dei “Mille di Garibaldi”

contro i Borboni, con il fine di annettere la Sicilia al

Regno d'Italia.

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Pirro giunge in Sicilia nel 276 a.C e viene proclamato re di Sicilia. Il suo regno durò poco, appena un anno. I Cartaginesi la ripresero, solo nel 258 a.C i Romani la riconquistarono. Panormos con i Romani diviene provincia senatoria e fu governata da un senatore. Aveva un senato, formato da 100 cittadini e una Zecca che coniava monete romane.

Gli uomini erano impegnati nelle attività di porto e dei campi, le donne nelle attività tessili. Per la sua fertilità i Romani la denominarono “Il granaio d’Italia”. Vengono costruiti numerosi edifici pubblici.

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ARABI Gli arabi più volte tentarono di conquistare la Sicilia e nell’827 riuscirono a sbarcare a Marsala e da lì giunsero a Palermo.

Palermo ebbe uno straordinario sviluppo nell’agricoltura, grazie anche alle incanalazioni dell’acqua; si coltivavano piante di cotone, gelsi per la lavorazione della seta, giardini e orti, agrumeti.

Questa vallata ebbe il nome di “Conca d’oro” e fu decantata e descritta dai poeti; in un’epigrafe a caratteri “Nashi” posta nel vestibolo della Zisa (Aziz) si legge :- Questo è il Paradiso Terrestre che si apre agli sguardi- .

Nel 937 costruirono “Al- Halisah”, quartiere fortificato, con un castello e giardini. Il quartiere è quello che oggi corrisponde alla Kalsa. In essa avevano sede gli uffici governativi, il palazzo dell’Emiro, l’arsenale.

Palermo fu chiamata BALARMU e fu governata da un Emiro. Divenne capitale della Sicilia e furono costruite circa 500 moschee, molte erano chiese cristiane trasformate in templi musulmani.

La stessa cattedrale divenne “moschea del venerdì” poiché vi si celebrava ogni venerdì il trionfo di Allah sul Cristo.

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Del patrimonio architettonico arabo non è rimasto niente, tranne quello edificato sotto i Normanni: la Cuba, La Zisa e S: Giovanni degli Eremiti.

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Il primo mosaico si trova nella Cappella Palatina ( Cappella di Palazzo), all’interno del Palazzo Reale; rappresenta la fuga in Egitto di Maria, Giuseppe e Gesù.

Il secondo si trova nella Sala di Ruggero, parte del Palazzo Reale dove i Re normanni trascorrevano ore di svago. Tutta la sala fu realizzata dalle maestranze arabe.

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Palazzo dei Normanni viene costruito dai Fenici nel VII sec..

Nell’831 gli Arabi si insediano nel Palazzo che diventa residenza degli Emiri.

Nel 1072 i Re normanni lo occupano e lo abbelliscono: re Ruggero fa costruire la Cappella Palatina.

Nel 1220 Federico II di Svevia dà vita alla “Scuola poetica siciliana”.

Nel 1282 Pietro d’Aragona si insedia dopo la cacciata degli Angioini.

Oggi è sede del Parlamento Regionale Siciliano.

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Palazzo Abatellis fu la domus magna ( 1490) di Francesco Abatellis e della sua amatissima Eleonora Solèr.Questo palazzo rappresenta l’esempio più significativo dell’architettura gotico-catalana del Quattrocento.

Il palazzo sorge nell’ antico quartiere della Kalsa, sulla via Alloro.

Oggi il Palazzo è la Galleria Regionale dove la storia e l’arte s’incontrano.

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Il teatro Massimo fu costruito tra il 1875 e il 1891, su un progetto di G.B.Basile, ed alla sua

morte fu completato nel 1897 dal figlio Ernesto

Basile.

Può occupare 3200 spettatori.

Il teatro Politeama fu edificato nel 1867

dall’architetto Almeyda che si

ispirò al classicismo romano, infatti il

grande arco d’ingresso che

sorregge la quadriga bronzea rievoca l’arco trionfale

romano.

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VILLA Florio fu edificata nel 1899 all’interno di un vasto

parco che si estendeva dalla via Dante al Corso

Olivuzza. Progettata dall’architetto Basile , che

ha saputo armonizzare fantastiche torrette,

nordiche capriate accanto a colonnine romaniche,

bugnati rinascimentali e ricurve superfici barocche.

Villa Igea sorge in una parte del parco della via

Belmonte. Fu edificata nel 1900 da Ernesto Basile,

dapprima come Sanatorio, solo nel 1903 divenne un

albergo di lusso. Nel salone si trovano affreschi eseguiti da Ettore Bergler.

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• Le varie guerre tra Fenici e Greci non vedranno mai cadere Palermo, che si sviluppa fiorisce tanto che l’intera pianura, come ha descritto Diodoro Siculo, era fertile di frutta, olivi, fichi, mentre il nord della città era ricoperto di papiri.

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Nel 1746 Carlo III di Borbone tentò di combattere la povertà diffusasi e fece costruire l’Albergo dei Poveri e altri luoghi per l’infanzia abbandonata.

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Amici di Negrar, adesso della nostra terra sapete proprio tanto…..L’ultimo passo è verificare di persona ciò che vi abbiamo raccontato!! E quindi ci vediamo l’11 maggio 2004! CIAO!

FINIU

(FINE)

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• LA PRESENTAZIONE E’ STATA REALIZZATA CON POWER POINT DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DELLA D.D. VILLAGRAZIA;

• AUTORIZZATA DAL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. G. SCELSA;

• COADIUVATA DALLE INSEGNANTI COSTANTINO GIUSEPPA, GUADALUPI FRANCESCA E DAL TECNICO DI CARLO GIUSEPPE.