Rivista vulcaniva informazione ott 2015

11
Volume 1, Numero 1 Sommario: EDITORIALE a cura di Domenico Mastrulli 1 Lettera Aperta a cura di Daniela Mignone - Evans 2 Comparto Ministeri - F.U.A. 4 Nasce la APP/COSP 5 La Pungente Riflessione 6 Ricorso al TAR Lazio sul Diritto di “TUTA” 7 La Rubrica del Grillo Parlante 8 Assolto in formula piena Segretario Regionale Lombardia 3 Notizie dal territorio C.R. San Gimignano 9 REDAZIONE—SEGRETERIA GENERALE NAZIONALE Via Vicinale Vecchia Trani-Corato n. 24 cap. 76125 Cià di TRANI (BT) ANNO III NUMERO IV 2015 PERRIODICO DI INFORMAZIONE CO.S.P. - COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO

description

PERIODICO DI INFORMAZIONE CO.S.P. COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO

Transcript of Rivista vulcaniva informazione ott 2015

Volume 1, Numero 1

Sommario:

EDITORIALE a cura di Domenico Mastrulli

1

Lettera Aperta a cura di Daniela Mignone - Evans

2

Comparto Ministeri - F.U.A.

4

Nasce la APP/COSP 5

La Pungente Riflessione 6

Ricorso al TAR Lazio sul Diritto di “TUTA”

7

La Rubrica del Grillo Parlante

8

Assolto in formula piena Segretario Regionale Lombardia

3

Notizie dal territorio C.R. San Gimignano

9

REDAZIONE—SEGRETERIA GENERALE NAZIONALE

Via Vicinale Vecchia Trani-Corato n. 24 cap. 76125 Ci�à di TRANI (BT)

ANNO III NUMERO IV 2015

PERRIODICO DI INFORMAZIONE CO.S.P. - COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO

EDITORIALE a cura del Segretario Generale CO.S.P. Domenico Mastrulli

TANTE E TROPPE LE RAGIONI PER ISCRIVERSI OGGI AL NUOVO

SINDACATO COSP - COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO -

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 1

AMICHE E AMICI, COLLEGHI E COLLEGHE,

TANTE E TROPPE RAGIONI PER ISCRIVERSI OGGI AL

NUOVO SINDACATO COSP COORDINAMENTO SINDACA-

LE PENITENZIARIO E QUELLE RAGIONI PER PROCEDE-

RE A REVOCARE SINDACATI DORMIENTI FILO-

AMMINISTRAZIONE!

Siamo quasi agli ultimi giorni di settembre, ma siamo anche ai

primi giorni di ottobre. Mancano solo tre giorni all’avvio degli

ultimi 31 giorni di dura battaglia sindacale per il NUOVO

TESSERAMENTO nelle OO.SS. come per REVOCARE

quelle OO. SS. che in un anno di lavoro, su 365 giorni, si con-

tano sulle mani quelli realmente lavorati in trattativa e dai risul-

tati deludenti se non da dimenticare.

Mobilità; Formazione; Assunzioni; Vestiario; Pagamento Ca-

serma; Restituzione delle 36 ore straordinario; doppio e triplo

posto di servizio; turni massacranti e sovraffollamento soffo-

cante; pessime condizioni degli alloggiati e di servizio, pessi-

mi mezzi in dotazione per scorte e traduzioni; missioni non

ancora liquidate e buoni pasto in sala d’attesa etc. etc. etc.,

Se hanno scritto una decina di comunicati pure assai, se

non pubblicizzare tutto quello che esce dalla casa “padronale”

e non dai lavoratori e dalle lavoratrici che subiscono la forza

della casa “padrona”.

Ecco perché nasce il COSP COORIDNAMENTO SINDACA-

LE PENITENZIARIO CODICE MEF SGN, nasce per ridare

linfa ed energia contrattuale, professionale e pensionistica ai

tanti delusi da una politica sindacale trentennale, di fallimento

e becera assenza nelle decisioni più importanti, che il Paese

ci chiama invero a presenziare.

Nasce il COSP COORDINAMENTO SINDACALE PENITEN-

ZIARIO per riconquistare tutti quegli spazi perduti e occupati

da una politica amministrativa imperialistica e di padronanza

verso le categorie deboli dei lavoratori e delle lavoratrici del

Comparto Ministeri, Dirigenza e Settore Giustizia e del Com-

parto Sicurezza della Polizia Penitenziaria, in solo 29 mesi

dalla costituzione numerica e attiva del COSP una grande

base di iscritti, di idee e di programmi sono sul tappeto della

condivisione nazionale.

Oggi, la priorità ce la chiede l’anello debole, la c.d. “pancia”

dell’Amministrazione Penitenziaria chi lavora in Trincea e al

fronte chi Lavora in prima persona e lavora sodo, chi opera

senza coperture politiche e sindacali, chi soffre le pene di un

abbandono statista, statalista ,imperialistica e deflagrante.

Uniti si vince, uniti si combatte, uniti si cammina, ecco perché

ho voluto con il COSP Coordinamento Sindacale Penitenziario

fare confluire a statuto nello stesso Sindacato, Comparto Sicu-

rezza, Comparto Ministeri, Dirigenza e Settore Giustizia, non

abbiamo più bisogno di divisioni all’interno della stessa ammi-

nistrazione e Stato, unire i nostri obiettivi per raggiungere uniti

i nostri traguardi.

Basta con gli inciuci, la pa-

rola SINDACATO con il

COSP deve significare:

VALORI,OBIETTIVI, PRO-

GRAMMI,RISULTATI obiet-

tivi vergati tra i primi risulta-

ti che il Sindacato COSP

ha posto in agenda, sarà

quello di richiedere appena

numericamente ufficializzati,

che la MOBILITA’ ORDINA-

RIA diventi un diritto oltre che di sede anche di REVOCA

fino all’ultimo istante prima che inizi l’esecutività della

Mobilità. Oggi assistere ad una decisione che vede 79

istanze di revoche, 26 accolte e 53 non accolte, il risulta-

to lascia sgomento, amarezza e disagio, un disagio che

dovrebbero avvertire per prima quei Sindacati, che qui vi

chiediamo di REVOCARE immediatamente- che si defini-

scono rappresentativi ma che poi, da tempo non dimo-

strano nelle trattative di esserlo, tanto il disagio e il falli-

mento sindacale nazionale lo sta pagando la povera gen-

te che lavora e paga la tessera sindacale(?).

Un Ministro della Giustizia che in una pubblica conferenza

dichiara il fallimento del “Carcere”, lo stesso Ministro do-

vrebbe avere altrettanto coraggio di chiedere a coloro che

il Carcere lo gestiscono di dimettersi subito, le colpe e le

responsabilità, stando alle parole del Ministro Guardasigil-

li, dei padri (Amministrazione e Funzionari), non possono

certamente, ricadere sui figli (lavoratori, lavoratrici, madri,

padri e poliziotti).

LA FAMIGLIA E’ SACRA PER IL COSP, QUINDI SCEGLI COSP ISCRIVENDOTI SE VUOI BENE ALLA TUA FAMIGLIA COME AL TUO FUTURO .

E questo vale special-mente per la Polizia Peni-tenziaria, dal momento che, per esempio, “l’ordine e la disciplina negli istituti penitenziari garantiscono la sicurezza che costitui-sce la condi-zione per la realizzazione delle finalità di tratta-mento dei detenu-ti” (DPR 230/2000). La Polizia Penitenziaria sa bene però che senza le altre figure professionali l’ordine e la disciplina sarebbero

comunque compromessi.

La vita quotidiana in un carcere, lo sappiamo tutti, è fatta di cose concrete -soldi, posta, sigarette, cibo, medicine, meta-done - abbiamo bisogno gli uni degli altri, dell’ufficio cassa e materiale quanto dell’agente addetto alla vigilanza di sezione, di chi distribuisce il sopravitto come di chi distribuisce il metadone - il solo vero cambiamento deve essere la nostra scelta di guardare oltre e afferrare il senso più ampio del nostro lavoro, e di ciò che ciascun individuo significa per gli altri. Noi rendiamo possibile il “trattamento” con il rispetto delle regole, la cortesia, la responsabilità, il senso di corret-tezza. Non un compito da poco! Pertanto io vorrei fare del Sindacato un mezzo per aiutare tutti i miei colleghi a lavora-re bene, collaborando sempre ove possibile con gli altri

sindacati, e con i vertici.

LETTERA APERTA a cura di Daniela Mignone Evans - Coordinatore Regionale

CO.S.P. LOMBARDIA - MONZA

Vi offro la mia onestà e correttezza, e la promessa di cercare sempre di risolvere il problema avendo a cuore l’inte-resse sia di chi si rivolgerà a me per difficoltà professionali, sia degli altri, perché giova ricordarlo, noi siamo titolari di

diritti ma anche di doveri.

Per mia inclinazione, io cerco sempre di mediare e di trovare un punto di intesa; cerco sempre di comunicare e di farmi comprendere.

Contrariamente a ciò che molti credono, mediazione non significa sottomissione o debolezza.

La mia vera forza sta invece proprio nel saper sorridere, e esercitare pazienza, e tentare la via della comprensione: non è necessario

andare in guerra ogni volta, se ragionando e parlando civilmente si può ottenere lo stesso risultato.

Certo, potrei fallire, potrei commettere errori – commetterò errori. Ma di sicuro, saranno errori fatti in buona fede.

Per poter almeno tentare di fare quello che prometto, ho bisogno che i colleghi si uniscano a me, altri-menti il Cosp non avrà la rappresentatività necessaria. Perciò, vi invito a parlarmi, fuori dall’orario di ser-

vizio, se siete interessati, se realmente desiderate lavorare con me.

Con Stima: f.to Coordinatore Regionale COSP Lombardia

Daniela Mignone - Evans,

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 2

Cari Colleghi.

Vi scrivo per la prima volta da neo-nominata Coordinatore Regionale Regione Lombardia della sigla sindacale COSP, che è un sindacato nuovo, come io sono nuova in questa attività. Ho scelto di accettare questa carica perché sono stata fortemente colpita dalle idee e prin-cipi del Cosp e del suo segretario generale nazionale, il collega Mim-mo Mastrulli, che vuole riportare il sindacalismo del comparto Polizia Penitenziaria e Ministeri al suo scopo più puro, la tutela dei diritti di

tutti i lavoratori del settore.

Sono stata all’estero per molti anni, e in questi anni ho maturato esperienze interessanti sia umanamente e professionalmente, sia dal punto di vista culturale; ma ho anche sempre desiderato ritornare, perché amo il mio Paese e questo lavoro profondamente; tuttavia, passati alcuni mesi dal mio rientro, mi rendo conto che è arrivato il

momento di scendere in campo in prima persona.

Non cerco ne’ prometto privilegi, piuttosto aspiro a essere il porta-voce di coloro che vogliono lavorare bene, che non credono troppo al “sindacato” a causa di delusioni subite, o che magari non hanno

cercato la tutela sindacale per mille altri motivi.

Con queste parole non intendo assolutamente criticare chi da anni si batte per i diritti di tutti noi, cui va la mia riconoscenza, ma piuttosto rivolgermi ai colleghi più moderati, magari indecisi, ai colleghi i quali, come me, hanno sempre e solo voluto fare bene questo lavoro, di-mostrando buona volontà, flessibilità e adattabilità, e che magari non si aspettano nemmeno un riconoscimento, ma sperano di non dover mai lavorare nella solitudine e indeterminatezza solo perché appunto

sono moderati e talora “invisibili”.

Forse sembrerà banale dirlo, ma noi siamo tutti sulla stessa barca, ed è una barca con un carico di problemi ragguardevole, perché il no-stro luogo di lavoro è il penitenziario, e ciò di per sé richiede profes-sionalità e motivazione straordinarie. Magari penserete che, come recita un adagio, “non si possono insegnare trucchi nuovi ai cani vecchi”, e che l’idealismo non porta da nessuna parte; sappiate che in realtà basterebbe riappropriarci di ciò che realmente rappresentia-mo, poiché nessun progetto, nessuna riforma, nessun cambiamento

possono avvenire senza di noi.

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 3

SEGRETARIO REGIONALE CO.S.P. LOMBARDIA - MAURO CENICOLA,

ASSOLTO IN FORMULA PIENA A CURA DELLA REDAZIONE

ASSOLTO CON FORMULA PIENA DAL CONSIGLIO DI DISCIPLINA DI POLIZIA PENITENZIARIA DELLA LOM-

BARDIA MILANO PRAP, IL SEGRETARIO REGIONALE DEL SINDACATO COSP,

ASSISTENTE CAPO MAURO CENICOLA, IMPUTATO PER OTTO MESI, SUI NOTI EVENTI ACCORSI LO SCOR-

SO GENNAIO 2015 CON L’ACCUSA DI AVER DIVULGATO NOTIZIE RISERVATE DI SERVIZIO.

SODDISFAZIONE VIENE ESTERNATA DALLA SEGRETERIA GENERALE NAZIONALE DEL SINDACATO COSP

ATTRAVERSO IL SUO LEGALE DI FIDUCIA DOMENICO MASTRULLI SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE-

COSP CHE COSI’ COMMENTA LA NOTIZIA: “ E’ IL TRIONFO DELLA VERITA’ E DELLA GIUSTIZIA A CUI CI

SIAMO DA SEMPRE APPELLATI PER COSTITUZIONE E REGOLAMENTO”, CERTO OGGI ALLA LUCE DEL PRO-

SCIOGLIMENTO, I RESPONSABILI DI UNA COSI’ INFAMANTE ACCUSA PER UN FEDELISSIMO ONESTO SER-

VITORE DELLO STATO, DOVREBBERO QUANTOMENO CHIEDERE SCUSA E DIMETTERSI”.

Il Consiglio di Disciplina Regionale di Milano, con Delibera emessa in data 31/7/2015,ha proposto il proscioglimento da

ogni addebito, ritenuto che non è rinvenibile alcuna prova oggettiva che la notizia divulgata nella stessa serata dell’o-

perazione interna a cui il Cenicola non aveva neanche preso parte e non era fisicamente presente, sia stata divulgata

dall’incolpato. Si è chiusa un’altra bruttissima pagina della Storia Penitenziaria del Carcere Cremonese e della Lom-

bardia, certo, le lesioni oggettive, personali e professionali sofferte da un Uomo dello Stato, da un Servitore Leale e

generoso quale è il CENICOLA MAURO in servizio da oltre un ventennio nella stessa Amministrazione Penitenziaria,

forse, e dico forse, solo per essere un SEGRETARIO REGIONALE DI UN SINDACATO NASCENTE QUALE IL

COSP COORINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO, dovrebbe oggi far riflettere l’Amministrazione Centrale e

Regionale oltre a quella Territoriale ed assumere decisioni consequenziali sugli attori delle relazioni e delle avviate

all’epoca procedure oggi sconfessate da pari dirigenti e superiori dirigenti che ne hanno decretato il totale

PROSCIOGLIMENTO DA OGNI FANTASIOSA ACCUSA.

COMPARTO MINISTERI - CARO MATTEO RENZI IL F.U.A.NON SI TOCCA !!!

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 4

CONTRO GOVERNO LADRO, STANZIAMENTI F.UA. DECURTATI NELLA LEGGE DI ASSESTA-MENTO BILANCIO AI PUBBLICI DIPENDENTI E COMPARTO MINISTERI 2015.

Caro Matteo RENZI, il F.U.A. non si tocca!!!

Sono circa 300milioni di euro annualmente sottrat-

ti ai pubblici dipendenti dal 2015,una enorme som-

ma per chi lavora e patisce le pene dell’abbandono

Statalista di chi ha responsabilità e non crede nella

legittimità. Con la legge di assestamento di bilan-

cio, che è approdata alla Camera dei deputati, il Governo e le Commissioni stan-

no tagliando il salario accessorio nei soli Ministeri, una provocazione di inaudita

gravità che insieme ad altre drastiche misure consegnano ai Lavoratori e alle

Lavoratrici un danno di oltre 2.000 (duemila) euro all’anno.

Quindi, c’è poco da stare tranquilli se non iniziare a mobilitarsi tutti e tutti insie-

me nelle piazze e sotto le postazioni di lavoro per far giungere anche ai gover-

nanti e politici del nostro territorio di appartenenza, un grido d’allarme al GO-

VERNO RENZI che con questa operazione al ribasso stipendiale, sta sottraendo

alle nostre famiglie, ai nostri figli, ai nostri interessi economici 300 milioni di eu-

ro.

Noi del COSP, abituati da sempre con il personale del Comparto Sicurezza a

spendere poche parole concretizzando nei fatti, oggi che difendiamo anche le

lavoratrici e i lavoratori del Comparto Ministeri, della Dirigenza e del Settore

Giustizia avvertiamo, Governo, lo scherzo è bello

quando dura poco : “Fanti e Re lascia stare anche

me”!

Non si possano impunemente continuare a sot-

trarre 2.047,86 euro ad ogni lavoratore oltre che

non rinnovare neanche il CCNL, distratti verso il

popolo, Politici irrispettosi anche verso la Corte

Costituzionale e le sentenze vigenti.

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 5

Dopo una riunione Tecnica di Segreteria Nazionale pres-

so la sede madre di Trani, il Consiglio ristre�o ha delibe-

rato il decollo dalla data di Giovedì 1 o�obre 2015 della

APP/COSP gratuita per tu' gli uten(, amici e iscri' del

COSP Coordinamento Sindacale Penitenziario, una rivo-

luzionaria inizia(va tecnologica che il COSP ha voluto me�ere in campo per meglio

offrire all’utenza tu�a, il meglio del meglio.

L'inizia(va, ha raccolto da subito l'ampio parere favorevole del Leader Cospiano Ma-

strulli Domenico che ha ringraziato i suoi stre' collaboratori e i Tecnici Cospiani che

giornalmente lavorano per garan(re una con(nuità d'informazione, di no(zie, d'im-

magine, filma(, radio e rivista un team di collaboratori dei vari si( 2345 a cui va il pri-

mo pensiero ed il primo ringraziamento da tu�a Italia Cospiana.

La Segreteria ristre�a esecu(va ha anche deliberato l'acquisto di 1.000 (mille) nuove

cartelline inserto documen( COSP di eccezionale visibilità e penne COSP che saranno a

breve distribuite sul territorio nazionale ai segretari e iscri' COSP!

SCARICA DAL 1° OTTOBRE LA APP/COSP - POTRAI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO

IN OGNI MOMENTO

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 6

In Italia Compar-to Sicurezza e Comparto Mini-steri si stanno giocando con il Govenro Renzi e con Politici e Poli-ticanti, un mo-mento delicato oltre che impor-tante per l'econo-mia del Paese ma anche per l'eco-nomia e le pro-fessionalità dei Lavoratori e delle

Lavoratrici.

Sono trascorsi sei anni, sei lunghi anni dall'ultimo CCNL anno 2009 circa 2.510 giorni che non si becca

più uno spauracchio di euro.

Ho contato i giorni, li ho contati tutti come fanno le nostre donne in casa e i nostri figli per arrivare a fine mese con lo stipendio da fame che ci danno mentre ci tartassano di continuo e ci alzano, non la paga, ma le

tasse e la doppia tassa.

Giunge il momento per dire basta, mettere la parola basta e quella fine allo stillicidio economico familiare e

personale.

Promozioni bloccate, avanzamenti di carriera e speci-ficità bloccati, stipendi bloccati, missioni e straordinari ritardati, buoni pasto manco a dirlo, caserme, mense, vitto, alloggi e vestiario con il binocolo, allora come non partecipare tutti insieme a Roma in Piazza Monte-citorio il 15 ottobre 2015, noi del COSP ci saremo, noi del COSP sventoleremo le nostre bandiere, pic-cole, poche che siano ma visibili all'occhio umano e alle coscienze di chi poi ci farà crescere mentre tutti i restanti sindacati dormono sonni tranquilli, anzi, mai

svegliati dai loro sonni.

LA PUNGENTE RIFLESSIONE a cura del Segretario Generale CO.S.P. Domenico Mastrulli

Siamo e restiamo con il Popolo, non ci chiamiamo Landini, non abbiamo 3milioni di tesserati ma siamo COSP e siamo uomini e Donne d'onore e di

virtù, quindi, seguici anche tu!

Resterò ieri, oggi domani e sempre vicino alla gente, vicino e stretto al popolo al popolo che teme la fame, al popolo delle divise e quello del com-parto ministeri, al popolo che Amo, alla gente comune e a chi, onestamen-te si guadagna la pagnotta quella pa-gnotta che il Governo e sindacati ne-gli anni ci hanno sempre di più ridot-to e tolto da sotto i denti dei nostri figli, quindi alla riscossa sociale e alla conquista di quello perduto, iscrivete-vi al COSP e dateci forza per avere

voi la nostra forza e i risultati.

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 7

Se quando parliamo di orario di lavoro ci riferiamo a "qualsiasi periodo in cui il lavoratore resta a disposizione del proprio datore di lavoro, nell'e-sercizio delle sue attività lavorative o delle sue funzioni" (con esclusione degli intervalli di tempo in cui il dipendente gode della piena disponibilità), allora non possiamo certo escludere che il tempo impiegato dal lavorato-re per indossare e togliere la divisa nel luogo di lavoro possa essere consi-

derato come "orario di lavoro da retribuire".

Secondo la giurisprudenza di merito, l'ago della bilancia che ci consente di stabilire se tali attività debbano essere (o meno) retribuite a tutti gli effetti come tempo di lavoro, è rappresentato dalla configurazione in capo al lavoratore subordinato stesso della facoltà di "scegliere" il tempo, le mo-dalità ed il luogo in cui svolgere le stesse (rientrandovi così tutte quelle operazioni etero dirette e regolamentate dal datore di lavoro) (Trib. Mila-

no 5 aprile 2006).

Dunque, per far si che si configuri a tutti gli effetti un rapporto di lavoro, ciò che importa non è tanto l'attività lavorativa in senso stretto svolta dal lavoratore, ma la quantità di tempo che quest'ultimo mette a disposizione del datore e, quindi, "la quantità di tempo libero di cui il lavoratore perde la propria disponibilità". L'orario di lavoro dovrà allora essere considerato come un tempo necessariamente alternativo a quello di riposo, rispetto alla quale la collocazione del tempo necessario al lavoratore per indossare (e dismettere) la divisa risulta assolutamente indubitabile. Con riferimento al c.d. "tempo-tuta", la Corte di Cassazione individua quali sono gli indici sintomatici che devono sussistere ai fini della configurazione della etero

direzione datoriale.

La Suprema Corte dispone che "se tale operazione è diretta dal datore di lavoro (che ne disciplina, ad esempio, il luogo di esecuzione) rientra nel concetto di lavoro effettivo e di conseguenza il tempo necessario deve essere retribuito" (Cass. Civ., sez. lav. 21.10.2003, n. 15734). Un indizio sicuramente rilevante, può essere individuato nell'obbligo in capo al lavo-

ratore subordinato di indossare la divisa all'interno del luogo di lavoro.

A tal proposito, ad esempio, la predisposizione da parte del datore di lavoro di appositi spogliatoi ove indossare (e togliere) la divisa obbligato-ria, fornisce sicuramente una conferma in merito all'assoggettamento da parte del dipendente ai poteri datoriali. Sul punto, si è pronunciata in modo esaustivo la stessa Corte di Cassazione, disponendo che "si tratta di operazioni imposte da un obbligo interno al rapporto di lavoro, che espo-ne il lavoratore a responsabilità disciplinare in caso di inosservanza; né rileva in senso contrario la circostanza che il datore di lavoro non abbia adottato prescrizioni sui tempi entro i quali compiere le operazioni in

questione, avendo comunque egli potuto farlo".

Un altro indice che senza dubbio ci consente di ravvisare il potere etero direttivo del datore di lavoro, può essere individuato inoltre nella rileva-zione dell'ingresso del lavoratore all'interno del reparto (attraverso le c.d. timbrature) ove quest'ultimo deve compiere le operazioni di vestizione (e svestizione) per indossare e togliere la divisa obbligatoria in quanto, fin da tale momento, il dipendente risulterebbe assoggettato al "totale" potere

direttivo del datore di lavoro. Alla luce di tali considerazioni, dunque, è possibile affermare che la nozio-ne di orario di lavoro effettivo (e quindi da retribuire) non comprende solo la prestazione del dipendente intesa in senso stretto, bensì un con-cetto più ampio e flessibile in grado di integrare anche tutte quelle opera-zioni che risultano strettamente funzionali alla prestazione medesima, fra cui (appunto) le operazioni necessarie per indossare e togliere la divisa da

lavoro (il c.d. tempo-tuta).

RICORSO AL TAR LAZIO SUL DIRITTO DI “TUTA” CONTRO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA !

Su tutto quanto questo il COSP Coordinamento Sinda-cale Penitenziario nella riunione Tecnica esecutiva ri-stretta di sabato 26 settembre 2015 ha proposto un RICORSO collettivo legale al TAR del Lazio per tutti gli iscritti al Sindacato COSP con una modica somma di partecipazione, accogliendo anche la richiesta di far partecipare eventuali dipendenti e poliziotti non iscritti la cui somma sarà stabilita dalle norme Legali in atto sul

territorio per i non convenzionati.

Pertanto, reputiamo il dover perseguire, come Sindacato CO.S.P., nelle sedi extragiu-diziarie, vantando il concetto di orario di lavoro effettivo, Tempo - tuta e obbligo di re-tribuzione! Sarà pertanto affidato al nostro Ufficio Legale per rappresentare e difendere i propri iscritti nel ricorso dinanzi al competente TAR vs Ministero della Giustizia per l’accertamento e la declaratoria del diritto ad ottenere l’indennità per il c. d. “TEMPO TUTA”, ovvero il tempo necessario per prestazione lavoro per compie-re le operazioni preliminari e accessorie all’atti-vità lavorativa e per la conseguente condanna al pagamento di quanto dovuto,oltre interessi e

rivalutazione economica spettante per Legge.

A breve saranno diffuse per tramite le posta-zioni fisse e mobili, Social, web o Internet le indicazioni di partecipazione,i costi del RICOR-SO per gli iscritti al COSP saranno di poche ventina di euro a testa, mentre i costi di par-tecipazione per i non iscritti, saranno 10 volte quanto la quota stabilita in più, rispetto ai

tesserati e iscritti del Sindacato COSP. Questo RICORSO che andremo a depositare presso il TAR LAZIO riguarderebbe sia le Lavoratrici e Lavoratori del Comparto Sicurez-za della Polizia Penitenziaria, ma riguardereb-be per diritto di analogia di trattamento di atti-vità prestata, anche le lavoratrici e i Lavoratori del Comparto Ministeri, Settore Giustizia e Dirigenza del Dipartimento dell’Amministrazio-ne Penitenziaria non facendo alcun riferimento la sentenza internazionale sul campo di applica-zione lavorativo del singolo lavoratore.

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 8

Questa volta a effettuare un blitz, non sono stati i reparti speciali della Polizia di Stato, dell’Arma dei

Carabinieri o della Guardia di Finanza, bensì, mentre stiamo ancora elaborando la nostra rivista, ci

giunge notizia che in data odierna 29 settembre, dedicata ai Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raf-

faele, Orlando in fretta e furia quando nessuno se lo aspettava giunge a Napoli.

Ebbene sì, stiamo parlando dell’Orlando Ministro della Giustizia accompagnato dal Capo di Gabinetto

del Ministero Pres. Giovanni MELILLO.

Approdando all’improvviso nella Casa Circondariale di POGGIOREALE NAPOLI visitando da subito

il Padiglione Avellino e poi subito il Padiglione Roma, insomma, ha voluto constatare di persona, quel-

le problematiche oggetto di Interrogazioni Parlamentari, le proteste, le denunciate sevizie e gli abusi

nella famosa cella "zero" e nei reparti dove i sex offender, i malati psichiatrici, e di vario genere nono-

stante l'abbassamento del famoso sovraffollamento, oggi, sceso a 1.900 circa detenuti, vivono la vita

del Carcere.

Orlando, si sarebbe fermato in alcune celle

a dialogare con i detenuti ristretti, ma la

loro richiesta depositata al Guardasigilli è

stata AMNSTIA subito, per le condizioni

di sovraffollamento e detentive. Chissà se

da oggi a Napoli Poggioreale, in Campania e

in tutta Italia qualcosa cambierà, noi come

COSP proponiamo che vengano fatte più

visite a sorpresa, senza previa comunicazio-

ne, pertanto, positiva a parere di questa

O.S. può essere considerata la visita blitz di Andrea Orlando, come vediamo sempre di più il Capo di

Gabinetto della Giustizia essere Capo del Dap e di tutto....

LA RUBRICA DEL GRILLO PARLANTE BLITZ DEL MINISTRO DELLA GIUSTIA PRESSO NAPOLI POGGIOREALE

VULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015 PAG. 9

Dopo aver raccolto diverse doglianze e svariate lamentele dai vari colle-

ghi, il COSP pone all’a�enzione del dire�ore della stru�ura le varie pro-

blema�che che ogni giorno tu�o il personale che effe�ua servizio di

sen�nella, sia diurno che no�urno, è costre�o a subire sulla propria pel-

le. Innanzitu�o, par�amo dalla pulizia e igiene del camminamento e del-

le gari�e che può considerarsi pra�camente nulla. Sul posto di servizio

ci si deve districare tra ragnatele di tu�e le dimensioni, poi non manca-

no le famose zanzare e da cornice ci sono le api e altri esseri volan� che

infestano le gari�e, non scordiamoci dei roditori (topi) che la sera girano

indisturba�, come la vigilanza dinamica, nel camminamento.

Quindi la L.626 e n.81/2008 sembrano utopia in quanto i colleghi in servizio sarebbero fortemente espos� a

possibili a�acchi e probabili morsi che potrebbero portare a dei seri problemi per la salute dello stesso perso-

nale. Si fa altresì presente che la gari�a e camminamento CHE PORTA ALLA SENTINELLA

NUMERO 3 E’ COSI’ SPORCA DA RENDERE IMPOSSIBILE L’UTILIZZO DEL TELEFONO per-

ché RICOPERTO DA ESCREMENTI DI VARIO GENERE, CHE RISULTANO NOCIVI PER LA

SALUTE E DI CUI SI CHIEDONO GLI INTERVENTI DELLA ASL PER LA DISINFESTAZIONE E

LA MESSA A NORMA.

Non dimen�chiamo che in ogni cavedio e pertugio del camminamento è infestato da api

e vespe che rendono molto difficoltoso l’arrivo al proprio posto di servizio, come appena sopra segnalato, con

il rischio di inciampo e caduta, non tenendo conto delle possibili punture che tali disturbatori possono arreca-

re ai colleghi e che potrebbero anche esporsi a rischio shock anafila5co. Quanto sopra appare una seria

esposizione a rischio per l’incolumità dei colleghi, tenendo presente che so�o la sen�nella 4, ci sono le arnie

del proge�o apicoltura che potrebbero essere spostate e magari diligentemente posiziona� in un luogo di-

stante dal perimetro della cinta muraria, in modo tale da non perme�ere alle stesse di arrivare in massa sul

muro di cinta, a mò di evasione generale di animali volan�.

Ma come se non bastasse, ci si perme�e di segnalare un altro problema che consisterebbe nella mancanza

di illuminazione del muro di cinta (quasi completamente spento) che sommato alle griglie di camminamen-

DAL TERRITORIO NAZIONALE

CASA RECLUSIONE SAN GIMIGNANO - CRITICITA’ E DISFUNZIONI a cura del Segretario Provinciale CO.S.P. Vitantonio Morani

Sono sedi di “Vulcanica Informazione” tutte le segreterie regionali CO.S.P. -Coordinamento Sindacale Penitenziario

Vi ricordiamo che tutti i giovedì e in edizione straordinaria anche in altri giorni della settimana, va in

onda telecosp Sicurezza Europa, alle ore 18.00.

TRASMISSIONE CONDOTTA DAL SEGRETARIO GENERALE DOMENICO MASTRULLI, CON TE-

MATICHE E CURIOSITA’ DEL MONDO DELLE DIVISE E DEI BASCHI AZZURRI.

CHIUNQUE VORREBBE PARTECIPARE DIRETTAMENTE PER ILLUSTRARE LE PROBLEMATICHE

INERENTE IL MONDO LAVORATIVO O PER COMUNICARE INIZIATIVE SUL TERRITORIO DI

PROPRIA COMPETENZA, E’ PREGATO DI CONTATTARE LA SEGRETERIA GENERALE.

INOLTRE, TUTTI COLORO CHE DESIDERANO SCRIVERE SU QUESTA RIVISTA DOVRANNO INVIARE GLI ARTICOLI ALL’IN-

DIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: [email protected] OPPURE [email protected], gli articoli verranno

presi in considerazione e valutati dalla redazione.

SEGRETERIA GENERALE NAZIONALE

Via Vicinale Vecchia Trani - Corato n. 24 cap. 76125 Ci�à di TRANI (BT)

V ULCANICA INFORMAZIONE ANNO III NUMERO IV 2015

TRASMISSIONE COSPSICUREZZA EUROPA IN STREAMING

C.C. FOGGIA INCONTRO CON IL

PERSONALE

SE

GR

ET

AR

IO R

EG

ION

AL

E L

OM

BA

RD

IA M

AU

RO

CE

NIC

OL

A - A

SS

OL

TO

IN F

OR

MU

LA

PIE

NA