Riassunto manuale di filologia romanza

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    Manuale di linguistica e filologia romanza

    Introduzione 1.1.RomanzoLa filologia e la linguistica romanza abbracciano tutte le lingue derivate dal latino.Il dominio romanzo (o Romània,cioè l'insieme delle varietà linguistiche derivate dal latino) comprende sia lelingue nazionali che gli idiomi antichi e moderni detti dialetti.

    el !edioevo, nel Rinascimento e anche pi" tardi, #uesti idiomi contrapposti al latino (lingua dei colti) erano dettivolgari,lingue parlate dal vulgus ossia dal popolo.$agli idiomi derivati dal latino si sono formate delle lingue letterarie alle #uali, in %tà moderna, è stato riconosciutolo status ufficiale di lingua &

    ) area ibero-romanza & portoghese, galego, spagnolo o castigliano, catalano) area gallo-romanza & francese) area italo-romanza & italiano, romancio*) area romanza orientale & romeno (o rumeno)

    +ra le altre lingue romanze sovra citate esistono due esempi di varietà linguistiche o dialetti che per diversi fattori

    storici,politici e sociali hanno perso il prestigio della lingua come nel caso del provenzale (o occitano che da lingualetteraria è diventata un patois ossia una parlata priva di prestigio sociale e di uso familiare) o sono addiritturascomparsi come nel caso del dalmatico.L'oggetto di studio della filologia romanza non sono solo le lingue ma anche i dialetti antichi (testimoniati dadocumenti e talora da opere letterarie) e moderni che non sono #ualitativamente inferiori alle lingue.La differenza tra lingua e dialetto è di ordine sociale e non linguistico.Il concetto di dominio romanzo è un'espressione strettamente di carattere linguistico e non antropologico oculturale.Infatti un popolo, in seguito a fenomeni #uali lemigrazione o il colonialismo,pu- mutare la propria identitàlinguistica adottando una nuova lingua e,nel corso di #ualche generazione, dimenticare completamente lidiomamadre.ggi i parlanti lingue romanze non sono veramente dei popoli romanzi uniti unicamente dallaffinità linguistica.

    1.2. LinguisticaLa linguistica è lo studio del linguaggio umano,in particolare delle manifestazioni linguistiche della lingua parlata(la manifestazione primaria è #uella orale cioè precisamente articolatorio-percettiva).I gesti o la ricezione hanno un carattere accessorio e sono chiamati para-linguistici.La semiotica (o semiologia) è una disciplina che si occupa delle manifestazioni linguistiche secondarie della linguacioè di tutti i sistemi di comunicazione umana e delle differenze che ci sono fra i vari tipi (scrittura,linguaggio deglianimali,segni stradali,icone in uso presso i luoghi pubblici).ggetto di studio della linguistica romanza è il complesso degli idiomi romanzi,delle lingue vive e del loro

    sviluppo storico (linguistica storica).1.3 FilologiaIl termine viene dal greco che vuol dire /amore della parola0 ma il significato attuale indica generalmente &

    ) la somma di due discipline,la linguistica (o glottologia) e la letteratura) lo studio linguistico dei documenti letterari e non (loggetto di studio è la lingua scritta)) la disciplina che studia la storia e i processi di trasmissione dei testi antichi per fornirne edizioni per il

    lettore moderno (loggetto di studio è la lingua scritta)

    Il termine filologia romanza, fuori dellItalia, è molto pi" generico ed indica spesso lo studio di tutte le lingue eletterature romanze, medievali e moderne (nel significato ).

    In Italia il termine viene usato per indicare la disciplina che si occupa,attraverso lanalisi di testi letterari epratici,della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi, in particolare della loro fase medievale (nel significato ).1ilologia e linguistica vanno di pari passo,non si pu- studiare e analizzare un testo senza una delle due discipline

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    poich2 la prima è necessaria per conoscere i tipi di scrittura in uso nel !edioevo, gli strumenti utilizzati perscrivere e le caratteristiche del libro mentre la seconda è necessaria per conoscere le norme per trascrivere un testo,la lingua,i caratteri linguistici e morfo3sintattici di tale testo.La storia degli studi romanzi viene presentata evidenziando non la continuità ma la discontinuità e le rotture che siverificano nei metodi di studio attraverso il concetto di paradigma .+.4. 5uhn definisce il paradigma scientifico come& 6un risultato scientifico universalmente riconosciuto che, per un

    determinato periodo di tempo, fornisce un modello e soluzioni per una data comunità di scienziati67er la filologia abbiamo tre paradigmi&) classico, nato dalla cultura greco3romana e portatore di una visione /statica0 della cultura e della

    lingua,concepite sempre in funzione di un modello assoluto (o canone). $a #uesto paradigma si ricavano lecoordinate di una tradizione plurisecolare.

    ) metodo storico-comparativo (metodo di indagine e di classificazione dei fenomeni elaborato da alcunestudiosi tedeschi) nato nella cultura romantica, porta alla scoperta della dimensione storica dellacultura,della letteratura e della lingua.

    ) strutturale, sviluppatosi a partire delle teorie linguistiche di 1. de 4aussure dà vita allo strutturalismo cioèlo studio dei caratteri generali della lingua (concepita come una struttura) che viene studiata non solo nellasua dimensione storica ma anche in #uella sincronica e immanente

    apitolo 1. Il dominio romanzoIl territorio in cui si parlano delle lingue romanze,continuazione diretta del latino,è detto Romània (o Rom!niacontinua) e comprende 7ortogallo, 4pagna, Italia, 1rancia, 4vizzera, 8elgio, 9roazia, 4lovenia, Roman:a e!oldavia.In %uropa le lingue romanze sono la continuazione del latino diffuso nell'Impero romano (nella parte orientaleprevaleva il greco).!a il latino non è continuato in tutte le aree dell'Impero romano,chiamate Rom!nia perduta" come ad esempio in;frica settentrionale, in alcuni territori dell'%uropa centro3orientale (anche in

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    2.1.Le principali lingue romanze di uso ufficiale& le lingue della penisola iberica4i vedano nell'elenco le lingue romanze che hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale.Le lingue romanze della penisola iberica sono il portog#ese,il galego,lo spagnolo (o castigliano) e il catalano mentreil basco non è una lingua romanza n2 indoeuropea.L'identità linguistica della penisola iberica è da ricercarsi nell'invasione araba avvenuta tra il A e il AB, partita dalsud, dividendo la penisola in un grande centro3sud musulmano e in un residuo nord cristiano.

    Cuesti piccoli stati cristiani organizzarono il lungo processo di ricon#uista del territorio (Recon#uista) che port-all'eliminazione completa del dominio arabo (*D).

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    usare il castigliano).Rispetto al portoghese,linguisticamente il galego è rimasto pi" vicino alla sua fase medievale anche se ha subito unnotevole influsso,a livello lessicale, dal castigliano.

    2.1.3. Lo spagnoloLo spagnolo o castigliano è la lingua romanza pi" parlata nel mondo,cioè da pi" di GB milioni di persone (è lingua

    ufficiale in stati) ,sia come lingua materna che come seconda lingua.Lo spagnolo letterario era originariamente un dialetto settentrionale,con il suo centro nella @ecchia 9astiglia mentredurante la Recon#uista si è imposto nellintera penisola iberica centro3orientale cancellando molte altre varietà eriducendo lestensione e il ruolo di altre (lasturiano e il leonese sono dialetti dello spagnolo che hanno un postoridotto,ancor pi" dellaragonese).ellarea meridionale (tutta castigliana) la varietà andalusa è importante perch2 sembra essere,in gran parte, alloriginedello spagnolo d;merica.Lo spagnolo è parlato anche nelle aree galega e catalana,ad ;ndorra (dove la lingua ufficiale è il catalano) e a

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    ;ccanto al francien,gli altri dialetti antichi (chiamati da $ante /lingua d'oil0,per indicare le varietà settentrionali) diuso amministrativo e letterario nel !edioevo erano& il piccardo,il normanno,il vallone,il c#ampenois,ilborgognone,l'anglo-normanno.Il francese letterario,nel corso della sua storia ha subito una forte differenziazione&3francese antico (FII3 inizio FI@)3francese medio (metà FI@3 F@I) in cui vi sono cambiamenti nella struttura sintattica e fonologica

    3francese moderno mantiene un legame con il francese antico solo attraverso la grafia (che non è fonetica maetimologizzante e conservatrice). $urante il Rinascimento la latinizzazione del francese ha influito moltissimo sullagrafia (come anche il greco).; partire dal '>BB il francese,come lingua scritta e parlata, ha iniziato a diffondersi negli ambienti coltieuropei,diventando una lingua di prestigio.Inoltre è diventata una lingua comune e di incontro tra idiomi altrimenti lontani.

    2.3.L'italianoUa circa G> milioni di parlanti (anche se un certo numero ha per lingua materna un dialetto).La base dell'italiano moderno è nel fiorentino del 'BB diffusosi per via letteraria e nell'uso scritto($ante,7etrarca,8occaccio) e che nel 'GBB si è affermato come lingua comune dei letterati.

    ; causa della frammentazione politica dell'Italia solo le 2lites e i +oscani ha /parlato0 l'italiano. stato a lungo una lingua prevalentemente scritta e utilizzata oralmente dall'=nità d'Italia.I dialetti italiani rappresentano le continuazioni locali del latino,pertanto sono sullo stesso piano dell'italiano che èl'evoluzione del latino parlato a 1irenze.L'italiano appare oggi al#uanto differenziato dal nord al centro3sud e da regione a regione,ma #uasi esclusivamentenella fonetica e nel lessico.Roma nel centro3sud diffonde un modello di italiano particolarmente prestigioso e imitato.

    2.&.Il romancio una varietà del gruppo italo-romanzo,parlato da circa G mila persone in alcuni cantoni della 4vizzera.7er evitare le differenze fra le varietà locali di romancio,nel DK il romanista U.4chimd elabor- una lingua scrittaunitaria e normata denominata romancio grigionese,divenuta ufficiale dal DD> nel 9antone dei milioni di persone,per romeno si intende la lingua letteraria e l'insieme delle parlate usatenell'odierna Roman:a,in !oldova,in alcune regioni dell'=craina,delle 4erbia ,in piccole aree della 8ulgaria edell'=ngheria.In !oldova,#uando nell'età zarista apparteneva alla Russia, il romeno è sottoposto all'egemonia del russo tant'è cheoggi una buona parte dei moldavi sono bilingui (romeno e russo).Il romeno ha due varietà&

    3il munteno a sud,con centro a 8ucarest,considerato il solo tipo letterario ammesso3il moldavo a estLa Romania corrisponde all'antica $acia con#uistata da +raiano nel B> d.9.(ripopolata con coloni che presero il postodella popolazione locale che era stata decimata) fu abbandonata da ;ureliano perch2 indifendibile.=na parte della popolazione locale romanizzata si stanzi- a sud del $anubio e si suppone che abbia contribuito allacostituzione dell'attuale area nord3danubiana del romeno.;ccanto al romeno (o dacoromeno) ci sono tre dialetti&3aromeno (o macedoromeno) parlato in piccole comunità disseminate nella penisola 8alcanica (;lbania,

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    bulgaro,all'albanese e al serbo in misura minore (#uesto è dovuto alla fitta compenetrazione tra popoli e al diffusobilinguismo nei 8alcani).ell'KBB il francese ha convogliato nel romeno una #uantità enorme di lessico neologistico,facendo sparire in parte iprestiti antichi di origine slava o turca.

    3.1.)ariet! romanze * L'occitano (o provenzale+

    7arlato da almeno milioni di persone,è una lingua romanza del sud della 1rancia che nel !edioevo è stata la primalingua comune letteraria.ggi è ridotto ad un insieme di patois o varietà dialettali #uali il guascone,il linguadociano,il provenzalealpino,l'occitano settentrionale (tra cui il limosino-alverniate) a causa della decadenza politica del !eridione apartire dal 'BB e della politica centralizzatrice di 7arigi,per cui il francese,lingua della monarchia,poi della Rivoluzionee dello 4tato,si è imposto gradualmente nelle città e poi nelle campagne del sud.el GD 1rancesco I aveva emesso l'editto di @illers39otterets che inizialmente mirava a vietare l'uso del latino e afavorire il /volgare materno0 e infine fu un divieto anche nei confronti del provenzale (l'editto ordinava ai tribunali ditutto il regno di usare il francese, langue du roi ).ggi loccitano è riconosciuto dalla Repubblica francese come una lingua regionaleH è foneticamente meno evoluto delfrancese.

    3.2.Il franco-provenzale4i stima che sia parlato da circa BB mila persone tra Italia,1rancia e 4vizzera.

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    Le comunità dell;lto ;dige che parlano ladino centrale godono del riconoscimento delluso della lingua nellatoponomastica,nella scuola,nella stampa e nellamministrazione.% in atto un tentativo di standardizzazione ufficiale della lingua.

    3.,.Il friulano7arlato da *B mila persone nel 1riuli3@enezia3

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    $ante è guidato da un criterio estetico,individuare #uanto c'è di bello o di brutto nei dialetti.

    &.La riflessione rinascimentale sull'origine delle lingue romanzeel '*BB alcuni =manisti italiani sostengono che l'italiano e le altre lingue romanze derivano dal latino,apparendo ocome il frutto della /corruzione0 del latino (corruptio) prodotta non solo dal tempo ma anche dalle invasionibarbariche.

    9onsiderato a volte un termine negativo,altri umanisti come 1lavio e @archi,hanno proposto il termine di generazione.pere molto importanti della linguistica rinascimentale sono&3el or7gen $ principio de la lengua castellana romance,(>B>)dello spagnolo 8ernardo ;ldrete3rigines de la langue fran5aise,(>GB) e rigini della lingua italiana,(>>D) del francese

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    +rovatori,la 4cuola poetica siciliana,la lirica toscana duecentesca e il $olce stil novo.

    .L'erudizione settecentescael 'ABB,in 1rancia ma anche negli altri paesi di lingua romanza,molti studiosi ampliarono le conoscenze sul !edioevoe sulla prima letteratura volgare,riscoprendo e pubblicando testi e documenti antichi (ripresero tutte le vecchiediscussioni).

    X.8.L.de 4ainte37alae pubblic- l /8istoire dei 0robadours0 (AA*) nata dal desiderio di far riscoprire la poesia e lalingua dei +rovatori,trascrivendo numerosi componimenti contenuti nei grandi canzonieri provenzali della 8ibliotecaazionale di 7arigi.9.du 1resne du 9ange con i suoi collaboratori,prepar- un immenso vocabolario che arricch: la conoscenza del latinovolgare con termini appartenenti a fasi tarde della latinità,nonchè il confronto con forme arcaiche del francese edell'italiano antico,diminuendo la distanza tra il latino classico e le lingue romanze moderne.

    apitolo 3.Il paradigma storico"linguistica e letteratura;ll'inizio dell'KBB inizia una vera e propria rivoluzione nella cultura filosofica e letteraria europea ove l'idea che leculture classiche forniscano modelli da imitare viene messa in dubbio.Il movimento culturale che ha prodotto tale mutamento di prospettiva è noto come Romanticismo che ha interessato

    tutti i campi della cultura.$a #ui nasce la corrente di pensiero dell'Idealismo tedesco (filosofi 4chelling,Uegel).L'idea classica che vedeva nel cambiamento solo una degenerazione e una decadenza,viene soppiantata dallostoricismo.In #uesto periodo di cambiamenti culturali è in atto la 9uerelle des nciens et des Modernes svoltasi in 1rancia e inInghilterra verso gli inizi del 'ABB,in cui l'oggetto della disputa era se la grandezza degli ;ntichi (dei classici greco3latini) potesse o meno essere superata dalle creazioni artistiche dei contemporanei.Il dibattito era nato dall'idea che si potessero mettere a confronto ;ntichi e !oderni facendo riferimento a deiparametri comuni (generi,stili).Il confronto è reso impossibile dal momento in cui si giunge a negare tali parametri soprattutto in

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    ella 4rammatica delle lingue romanze egli studia i meccanismi che regolano l'evoluzione di una lingua,come illatino,verso nuovi sistemi linguistici.el izionario etimologico delle lingue romanze rapporta sei principali lingue romanze (italiano,valacco oromeno,portoghese,spagnolo,provenzale e francese) al latino.;ltri suoi contributi sono La poesia dei 0rovatori,)ita e opere dei 0rovatori (osservazioni letterarie e linguistichesulla lingua provenzale),ntic#i romances spagnoli (traduzioni di brevi testi epico3lirici del !edioevo

    spagnolo),ntic#i monumenti linguistici romanzi (contenenti i pi" antichi documenti antico3francesi e provenzali).=n altro continuatore dell'opera di $iez è Z.!eer3Lube,il pi" importante esponente della scuola dei =eogrammaticiche ha ulteriormente codificato e disciplinato i principi del metodo storico3comparativo (rifacendo le opere di $iez,cioèla

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    morfema -i ha sostituito #uello originario dell'it antico 3e (la 3e rappresenta l'esito regolare del lt. 9;+;4 W it.a tucante,pense,guardeW it.m tu canti,pensi,guardi).La forma in 3i è analogica con le forme derivate dalla II e III coniugazione (II lt 3esH III lt 3is)Lo stesso si nota nella 7 dell'imperfetto,in cui si passa dal morfema 3a ad 3o (lt 9;+;8;! Wit.a io cantava W it.mcantavo)3nel verbo irregolare l'analogia è molto attiva,in cui l'irregolarità consiste nella compresenza di pi" di una radice nel

    paradigma (allomorfia) (it.andare comprende due radici vad3 e and3 di origine latina).In varietà #uali lo spagnolo (vad3),il sardo e il galego(and3),hanno regolarizzato il paradigma sull'una o sull'altra radice.on è prevedibile se l'analogia scatterà o meno.

    &.3.ultismi e prestiti!olte parole apparentemente irregolari rimaste pi" vicine o addirittura uguali alla forma di partenza.Cueste forme si spiegano con il fatto che sono state trasmesse per via popolare (oralmente) ed è proprio in #uestomodo che le leggi fonetiche agiscono.I cultismi sono stati ripescati per via colta dal latino (da scienziati,dotti ed ecclesiastici)H nel vocabolario troviamo duetipi di forme derivate dalla medesima parola latina&3#uella trasmessa per via popolare,che si è evoluta secondo le leggi fonetiche (lt @I+I=! W it vizioH la forma latina

    per via popolare ha dato l'it. vezzo)3#uella per via colta,estranea al mutamento (lt 9=L=! Wit oculare ,fr oculaire)

    7er prestiti si intendono #uelle parole che non sono passate direttamente dal latino all'italiano,ma attraverso un'altralingua (#uesto tramite è spesso,nel caso dell'italiano,il francese).4i pu- postulare che la forma italiana derivi da #uella del francese antico come nel caso del verbo mangiare (lt!;$=9;R%W a.fr mangier Wmanger W it mangiare).I prestiti possono mantenere la forma della lingua d'origine (fr pur2e W it pur2) oppure adattarsi (fr restaurant W itristorante)L'italiano ha prestiti anche da altre lingue non romanze.

    &.&.La metafonesi il processo di assimilazione per il #uale,in una parola,la vocale tonica subisce un cambiamento regolare per effettodella vocale finale.Cuesto fenomeno si pu- osservare &3nel veneto la metafonesi è provocata da -i finale che fa passare o tonica (dal lt @ e A) a u, ed e tonica (dal lt [ ed \) adi (oBu H eBi) (correre& io coro,te cur iH vedere & io vedo,tu vidi per effetto della 3i finale alla 7) (meseQmisiH tosoQtusi).In altre varietà #uali l'emiliano,il bolognese e nel milanese,la metafonesi persiste dopo la scomparsa della vocale finaleche l'aveva provocata (mil #uesto & #uest'Q #uist') e la differenza tra singolare e plurale è data dall'alternanza tra 3e3 ed3i3.3nel napoletano la metafonesi è pi" vasta perch2 è provocata non solo da 3i ma anche da 3u ( chinuQchini si realizzano

    con finale)ggi la metafonesi non è pi" visibile perch2 tutte le vocali finali che non provocano la metafonesi,sono confluite nelsuono ( chienaQchiene non metafonetiche si realizzano con finale).Cuando la metafonesi si è verificata,le vocali finali dovevano essere ancora distinte ed ha agito prima che un'altra leggefonetica neutralizzasse tutte le vocali finali atone in .

    ..Fenomeni generali3assimilazione è il processo per il #uale un segmento vocalico o consonantico diviene simile a un segmentoadiacente,assumendone in tutto o in parte i tratti fonetici (d Br lt ;$RI7;R% Wit arrivare)

    3dissimilazione è il processo per il #uale un segmento si differenzia da un segmento adiacente a cui è in tutto o in

    parte simile ( osserviamo r che precede o segue un'altra r in lt ;R!;RI=! W it armadio)

    3inserzione è l'aggiunta di una vocale o di una consonante per facilitare la pronuncia di una se#uenza di suoniH se

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    avviene all'inizio di parola è detta prostesi (vocale prostetica davanti alla se#uenza sconsonante lt 49UL; Wsp.escuela,fr 2coleH in italiano si osserva nelle parole ischerzo,per iscritto,in Ispagna) se avviene alla fine è dettaepentesi (è volta a evitare l'incontro di due suoni simili, per evitare lo iato,cioè l'incontro tra due vocali lt!;=;L%! W it manovaleH per evitare l'incontro tra due consonanti n e r  lt I=(

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    2.Qincronia e diacroniaell'analisi strutturale,la lingua è rappresenta come una realtà statica e in ci- lo 4trutturalismo si avvicina pi" allaconcezione classica che a #uella storica.; differenza della concezione classica,non sono stati elaborati modelli nell'ambito di una lingua (il greco o il latino) epoi estesi ad altre,ma si è provato a descrivere ogni lingua in s2.

    La sincronia (o punto di vista sincronico,definito da 4aussure) mira a descrivere una lingua in un preciso stato,cioè unmomento cronologico determinato. il punto di partenza per lo studio della lingua poich2 obbliga a considerare i rapporti tra tutte le parti che lacompongono,in un preciso momento.La diacronia è l'altro punto di vista necessario per cogliere la natura del linguaggio,lo studio del cambiamento cheviene concepito come il confronto di due o pi" stati sincronici di una lingua.

    3.La strutturaIl significato di struttura è strettamente dipendente da #uello di valore.Le idee di 4aussure si rifacevano alleconomia,prendendo come esempio il prezzo del sale che viene determinato dalparagone o rapporto con i prezzi di altri generi alimentari (è solo nello stato sincronico che si pu- valutare il prezzo del

    sale).La lingua è una struttura perch2 il valore dei suoi elementi fondamentali esiste solo in rapporto al valore di tutte le unitàche la compongono nel loro complesso.La diacronia è losservazione comparativa di #uesti stati.ello 4trutturalismo il paradigma classico e #uello romantico trovano una sintesi.

    &.Langue e paroleLa lingua si presenta come un insieme di emissioni sempre nuove e diverse in cui distinguiamo &3la langue,cioè un aspetto ritornante,fisso,regolare,unico oggetto di studio della linguistica (e della linguaggio)3la parole,cioè un elemento irripetibile,individuale$ue o pi" parlanti possono comunicare attraverso singoli atti linguistici (parole) perch2 cè una proprietà che essicondividono,ossia la langue.

    3Xacobson ha paragonato la langue a un codice e la parole a un messaggio .Il messaggio (parole) di un emittente è recepito da un ricevente perch2 entrambi condividono lo stesso codice (langue).Il codice ha il vantaggio di mettere in rilievo il carattere di arbitrarietà dellintero complesso dei segni usati e disuggerire lidea che la lingua è costituita secondo regole precise.

    39homs,il fondatore della

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    opporsi alla dentale formando una coppia minima.9hiameremo allomorfi o varianti posizionali,i suoni che non hanno funzione distintiva e che sono invece predicibilidal contesto .MO e MnO non si trovano mai nello stesso contesto e sono da considerarsi varianti dello stesso fonema QnQ (allomorfi).La n palatale MO si contrappone ad QnQ in numerose coppie minime (legna3lena) costituendo non solo due suoni diversiMO,MnO ma anche due fonemi diversi QQ,QnQ .

    9hiameremo allofoni o varianti combinatorie di un fonema,la realizzazione fonetica che in una determinata linguanon ha carattere distintivo, ma non si trova mai nello stesso contesto con gli altri allofoni dello stesso fonema.In alcuni casi,l'opposizione fra fonemi è neutralizzata,cioè eliminata o sospesa come nel caso di pescatore Mpesa'toreO epescheto Mpes'etoO che hanno entrambi il fonema QeQ in posizione atona,cosa che non succede in posizione tonica inp2sco (dal verbo pescare) MpesoO e in pèsco Mp`soO dove l'opposizione non viene eliminata.L'accento ha funzione fonologica,serve a distinguere una coppia minima (come àncora e anc-ra) e viene chiamatotratto soprasegmentale (che sta #uasi /sopra0 ai segmenti e ne è indipendente) o prosodico (che interessa un insiemedi pi" segmenti).;ltri tratti soprasegmentali sono la lung#ezza e il tono.!entre in italiano e in francese la posizione dell'accento è sempre predicibile (e non costituisce un elementodistintivo),in latino la lunghezza delle vocali permetteva di distinguere coppie minime.

    In alcune lingue,il tono permette di distinguere coppie minime ma serve anche ad opporre diversi tipi di frase(interrogativa).La fonologia studia il sistema dei fonemi e il loro funzionamento mentre la fonetica di occupa dell'analisi dei suoninella loro natura fisica e articolatoria.

    ,.4li assi paradigmatico e sintagmatico7er individuare delle coppie minime,la fonologia utilizza la prova della commutazione,cioè l'operazione che si fa permostrare l'opposizione tra i fonemi QaQ ed QeQ in mano e meno .I rapporti che intercorrono tra i fonemi della parola mano sono sintagmatici (in praesentia) poich2 sono contigui eorientati sempre secondo un prima e un poi.I rapporti di commutazione che intercorrono tra fonemi di una parola e i fonemi che virtualmente potrebbero alternarsicon essi nella parola sono paradigmatici o associativi (in absentia).

    3sintagmatico & nella frase il vecchio dorme essa pu- essere definita da una se#uenza di fonemi QiQ _QlQ_QvQ_Q`Q_QQ_QNQ_QoQQdQ_QQ_QrQ_QmQ_QeQ ma anche da rapporti categoriali il_vecchio_dorme (art.def.)_(nome)_(verbo)

    3paradigmatico & il parlante pu- operare delle scelte all'interno di classi come per esempio la scelta categoriale di il enon un (art.indef),la scelta semantica di vecchio non giovane, la scelta morfologica di dorme e non dormiva.

    .alla fonologia strutturale alla fonologia generativa4econdo la fonologia strutturale,ogni lingua appare diversa per il numero,la #ualità e i modi di combinare i fonemi.

    7er la fonologia generativa il fonema è scomponibile in una serie di proprietà o tratti distintivi.@iene proposta l'idea di universalit! fonologica secondo la #uale tutti i fonemi di tutte le lingue del mondo possonoessere derivati da combinazioni di un numero limitato di tratti distintivi,universali per tutte le lingue.Cuesta idea va a sostituire l'affermazione della fonologia strutturale per la #uale ogni lingua ha i suoi tipi particolari difonemi,considerati come elementi primitivi.ella fonologia generativa è fondamentale l'idea che il sistema fonologico vada riferito a un sistema soggiacente dicui le concrete realizzazioni foniche costituiscono l'aspetto di superficie.;d unire i due livelli intervengono delle regole fonologic#e che trasformano la rappresentazione fonologica inrappresentazione fonetica.$un#ue c'è un processo fonologico responsabile del passaggio da QfungoQ (rappresentazione fonologica) a MfugoO(rappresentazione fonetica).

    La regola prevede che QnQ diventi MO davanti a consonante velare (il suono MO è un allofono del fonema QnQ),!a le regole fonologiche che governano il passaggio dalla rappresentazione soggiacente a #uella di superficie,non silimitano a produrre degli allofoni,ma possono alterare del tutto (in alcuni contesti) la corrispondenza tra fonema e

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    relativa realizzazione fonetica.7er un naturale fenomeno di assimilazione, il fonema QnQ nell'articolo indefinito un (rappresentazione fonologica QunQ)viene realizzato come MO (nei sintagmi & un cane,un gatto) poich2 la QnQ diventa velare davanti a consonante velare.

    .1.La sintassi dallo Qtrutturalismo alla 4rammatica generativaL'analisi della frase in sintagmi o costituenti si trova già negli strutturalisti americani ed è stata accolta da 9homs

    precisando che essa è insufficiente a rappresentare la realtà della lingua.L'analisi della frase in sintagmi va oltre la constatazione che la lingua appare in modo lineare.La frase & la bambina bionda raccoglie i funghi) viene suddivisa in Mla bambina biondaO Mraccoglie i funghiO) viene ulteriormente suddivisa MlaO MbambinaO MbiondaO MraccoglieO MiO MfunghiO Hla distanza tra bambina e bionda èminore che tra la bambina bionda e i funghi

    La stessa analisi viene rappresentata da 9homs sotto forma di un indicatore sintagmatico ad albero &

    1

    4 4@

    4 4

    ;rt. ;gg. @ ;rt. MlaO MbambinaO MbiondaO MraccoglieO MiO MfunghiO

    ella sintassi strutturalista il gruppo di parole che riunisce articolo,aggettivo e nome è detto sintagma nominale(4) perch2 l'intero gruppo ha la funzione di un nome (invece di la bambina bionda potremmo avere un nomeproprio come Lisa).9i- che comprende il verbo è detto sintagma verbale (4@).ella sintassi generativa il passaggio da simboli pi" generali a simboli pi" specifici &4 W ;rt. _ (la _ bambina) W bambin3, fung3,ecc.

    La trasformazione è la capacità di spostare gli elementi da un punto all'altro dell'indicatore sintagmatico.ella frase & tua madre vuole vedere D centri abitati di

    diversa grandezza, presi come campione della varietà linguistica della 1rancia (agli abitanti sono state poste delledomande).gni carta presenta un soggetto particolare (animale,oggetto,concetto astratto) riportando ,in ciascuno dei >D

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    centri abitati,la forma linguistica corrispondente (viene annotata ogni minima variazione fonetica).

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    9i sono poi la variabile dello stile o registro e #uella della classe sociale.L'attuazione della regola fonologica che fa cadere le li#uide finali viene applicata o meno a seconda delle situazionicomunicative&3discorso casuale (ogni classe sociale si avvicina alla norma linguistica bassa #uando parla con i suoi pari e con lamassima spontaneità)3discorso accurato

    3lettura di un testo 3lettura di una lista di parole 

    gni classe sociale,mediante un sforzo cosciente,si avvicina alla norma linguistica riconosciuta come alta (dovenon c'è caduta delle consonanti li#uide) soprattutto nella classe medio3alta e alta.La pi" alta escursione tra pronuncia alta e bassa si ha nella piccola borghesia,in particolar modo tra le donne (fra le#uali si osserva l'aspirazione ad elevarsi socialmente).elle situazioni diglossiche,come in Italia,sono le donne ad abbandonare per prime il dialetto a favore dell'italianoe a parlare in italiano al loro bambino,contribuendo al cambiamento di lingua.L'insensibilità totale di un gruppo alla norma alta rivela la sua emarginazione.

    3.Il contributo della Qociolinguistica alla spiegazione del cambiamento linguisticoLe scelte linguistiche fatte da un gruppo sociale (opera di preferenza) possono portare,alla lunga,all'abbandono diuna forma a favore di un'altra.Le innovazioni linguistiche sono rappresentate come /mode0 tipiche di una determinata classe sociale (alta obassa),che possono provocare delle reazioni a catena nella lingua degli altri gruppi di parlanti.Infatti fu la lingua popolare ad imporsi su #uella delle 2lites che si osserva nel passaggio dal latino alle lingueromanze (dette lingue volgari,del popolo).Il cambiamento linguistico avviene con estrema lentezza e dietro di esso ci sarebbe una lunga concorrenza tradiverse forme o fonemi che si conclude con l'eliminazione di una forma a favore dell'altra .;d esempio,nel '*BB , si inizi- ad usare come soggetto,la forma obli#ua luiH nel 'GBB 8embo stabil: egli come unicaforma legittima di nominativoH nonostante tutti i letterati si siano adeguati alla forma proposta da 8embo,lui hacontinuato ad esistere.ggi nello scritto si usa egli ,ma nel discorso casuale si usa lui anche nei registri elevati.

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    situazioni,degli interlocutori).La gerarchia di valore che si stabilisce tra due lingue è deciso dalla comunità dei parlanti (per motivi di naturastorico3sociale,culturale).La contrapposizione rinascimentale tra lingua e dialetto si fonda nella coscienza dei parlanti,è una categoriapsicologica e sociale.el FIF secolo la lingua diviene lo strumento primario per l'edificazione dello stato moderno,per la creazione di

    una coscienza nazionale,per la partecipazione alla vita civile della nazione.=n dialetto non diventa lingua solo per via politica ma ci vogliono anche condizioni propriamente linguistiche. necessario che gli studiosi,a partire dalla varietà dialettale (che caratterizza #ualun#ue comunità di parlantirelativamente ampia), operino una standardizzazione (senza la #uale la lingua non pu- essere impiegata per idiversi generi di usi scritti e orali).La mancanza di una norma la rende inadatta all'insegnamento e agli usi ufficiali. per #uesto che deve essere usata nei testi scientifici,nei documenti,nei giornali e nei notiziari televisivi.8isogna che vengano approntati grammatiche,vocabolari e altri strumenti scientifici per superare la distanza chedivide la nuova lingua dalle grandi lingue con cui è in concorrenza.Cuesti obiettivi devono necessariamente essere condivisi dalla popolazione.

    apitolo ,.1.Il cambiamento nella linguistica contemporanea * sincronia e diacroniaL'idea di cambiamento linguistico è cambiata dopo lo 4trutturalismo.ell'Idealismo classico tedesco,la realtà era concepita come un divenire continuo dello spirito che ha come compitoil divenire linguistico.L'idea di cambiamento linguistico dipende dalla dicotomia saussuriana sincroniaTdiacronia  ove&3la sincronia è uno stato di lingua in cui coesistono (pi" o meno armoniosamente) molti fenomeni.7er esempio si pu- dire che nella storia dell'italiano il $uecento,il +recento e il Cuattrocento sono tre sezionisincroniche.9i- che congiunge tali sezioni,fenomeno per fenomeno,è opera della diacronia.

    2.Il cambiamento sintatticoLa grammatica generativa (9homs) ha messo a punto la descrizione sintattica della frase che costituisce il primopasso verso l'analisi della lingua.Il cambiamento sintattico deve consistere in piccoli spostamenti nella struttura della frase.el dominio romanzo,vediamo i tentativi fatti per spiegare la genesi degli ausiliari verbali partendo dal latino&es. 8abeo epistulam scriptam (Uo una lettera (già) scritta)sserviamo due relazioni sintattiche&3una di reggenza tra il verbo #abeo e il suo compl. oggetto (epistulam) con significato di possesso3una relazione di predicazione tra il compl. oggetto (epistulam) e il compl. predicativo dell'oggetto (il participioscriptam funziona come un aggettivo).La frase pu- essere analizzata anche come /7ossiedo una lettera (che è stata) scritta0 ove non c'è nessun rapporto

    diretto tra #abeo e scriptam.ella forma romanza si nota non solo la grande differenza rispetto al latino ma anche la differenza nella strutturasintattica&es. 8o scritto una lettera In #uesta frase avere è un verbo ausiliare che regge il participio mentre #uest'ultimo ha funzione verbale e regge ilcompl.oggetto.+ra la costruzione latina e #uella romanza notiamo che il cambiamento è iniziato a livello semantico&con lo svuotamento semantico di habeo che da un significato di possesso ha assunto un significato di relazionegenerica.Il cambiamento sintattico è la conseguenza del cambiamento semantico, nel senso che il rapporto tra strutturasintattica e semantica non è pi" diretto come in origine e si tende ad assegnare,alla costruzione (o frase),una nuova

    struttura sintattica che corrisponda meglio a #uella semantica.

    3.Il cambiamento morfologico

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    La morfologia è #uel ramo della linguistica che studia la struttura interna della parola e i processi che nedeterminano la formazione.In tale prospettiva il morfema è l'unità minima dotata di significato in cui si pu- scomporre una parola.I morfemi si combinano per formare le parole come ad esempio amministratore&3amministra- radice del verbo amministrare-tor- suffisso nominale dal valore di /colui che fa l'azione F0

    3e morfema del maschile singolareLa morfologia analizza le regole che governano i processi morfologici (morfologia sincronica),distinguendo tra &3processi flessivi (responsabili della flessione& amic3oQ3a)3processi derivativi (responsabili della derivazione& amich3ettoQ3evole)La morfologia diacronica (confronto tra sistemi morfologici relativi a stati di lingua cronologicamente differenti) hapermesso di individuare tre principali processi alla base del cambiamento morfologico&3l'analogia è considerata la principale responsabile delle eccezione alle leggi fonetiche.

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    scompare dal sistema fonologico di una lingua.es. la scomparsa di #3 nel latino volgare (lt habeo W abeo)3alla ridefinizione di un'opposizione distintiva detta rifonologizzazione.el latino volgare la #uantità vocalica (opposizione di lunghezza) ha perso il valore distintivo ed è natal'opposizione di timbro (opposizione fonologica) Qe,oQ 3 Q`,Q (dentem W dente con Q`Q )

    .Il cambiamento semanticoLa semantica è il ramo della linguistica che si occupa del significato delle parole.Il termine fu utilizzato da 8r2al che ha affrontato per la prima volta un aspetto del cambiamento linguistico cioè#uello del cambiamento del significato delle parole.el 'DBB lo 4trutturalismo ha affrontato lo studio della semantica in una prospettiva sincronica,permettendo didefinire concetti basilari della semantica come significato e referente.gni parola (o lessema) è dotata di un significante (diverso da lingua a lingua) e di un significato (nonnecessariamente sovrapponibile in tutte le lingue)&es. il lessema capello e il francese c#eveau hanno significanti diversi ma uguale significato,cioè #uello di capelloL'entità e?tra3linguistica, concreta o astratta , cui il segno linguistico si riferisce,è detta referente che pu- essereanche un'idea,un processo,uno stato &

    es. Uai un capello sulla giacca (capello è un referente,designandone uno in particolare)Uai poco buon senso ( buon senso è un referente,designando un'idea astratta)

    ; fare da mediazione tra il referente e il segno linguistico,c'è la categoria e?tra3linguistica del concetto.

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    Cueste dinamiche sono state studiate in prospettiva diacronica dal sociolinguista !artinet nel suo saggio /La prononciation du fran5ais contemporain0 che aveva messo in rapporto i diversi sistemi fonologici degli ufficialifrancesi (reclusi nel campo di prigionia tedesco) con la loro origine regionale e con la loro età (le differenze fragenerazioni rivelava un cambiamento linguistico).=n'allieva di !artinet, R.Reichstein aveva analizzato alcune opposizioni fonologiche del francese e la loroneutralizzazione in gruppi di parlanti parigini come&

    3l'opposizione Qa3ƒQ & il bat MbaO bas MbƒOLa sua neutralizzazione è fre#uente presso ragazze appartenenti alla piccola e media borghesia„…†‡ww‡{ˆ‡k ‰  „ Š   ‰ ‹ ‹   „ ‹Œ ‹Š   La sua neutralizzazione è fre#uente presso ragazze figlie di operaik …‡ {Œ•‡ •k……j Žk}~{k ‡{j }~k j j kj j‡ …j k•kˆj j •Œk …k ‘Œj‡ |‡}j… j{j… j k ‰  ’y  ’“  ‰’‡ { ‡{{k|j Œj •Œˆ‡k j •Œk ‰  ’“  ‰

    apitolo .1./rima del latinoIl latino è inserito nel dominio delle lingue indoeuropee (parlate da popoli stanziati in India,in ;sia e in %uropa).La famiglia indoeuropea si divide in sottofamiglie&3germanico

    3slavo3baltico (lituano e lettone) ha affinità con lo slavo,formando la famiglia balto3slava3celtico (gallico continentale W francese, dialetti gallo3italiciHbritannico insulare,gaelico)3ellenico (grecoW greco moderno)3albanese (antico tracico o illiricoW albanese)3armeno (armeno)3iranico (vari rami tra cui il persiano)3indiano (varietà antiche& vedico e sanscritoH varietà moderne &diverse lingue tra cui lo zingaro)3italico (diversi rami estinti & umbro,sannitico,oscoH varietà occidentali& latino proseguito dalle lingue romanze)Le lingue pre-romane erano il gallico (parlato tra l'Iberia,la

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    In #uesto modo vengono segnalati alcuni fenomeni fonetici che sono all'origine di molte forme romanze&es. lt calida (e non caldaH caduta della vocale postonica) W it calda3Le iscrizioni pubblic#e, generalmente scritte in un ottimo e solenne latino ma che possono presentare scritture pi"modeste e occasionali,mostrando la difficoltà di chi cerca di destreggiarsi tra forme ufficiali e forme familiari.Le scritte a graffito conservate a 7ompei e ad %rcolano non sono molto differenti da #uelle che troviamo oggi suimuri come ingiurie,messaggi d'amore,conti dei venditori,formule magiche per gettare il malocchio (defi?iorum

    tabellae), etc.Il latino di #ueste scritte è nella sua veste #uotidiana.3Le lettere di privati (militari), rivenute dall'%gitto, sono scritte fuori dai rigidi canoni letterari e trattano di piccolitraffici e altre faccende #uotidiane,riflettendo un uso vivo e talora scorretto della lingua.3ell';ntichità classica, le artes (discipline scientifiche) erano ritenute discipline inferiori alla retorica, allagrammatica,alla matematica e alla geometria.9os: i trattati dedicati a #ueste materie inferiori si sottraevano alle norme dell'uso classico,come ad esempio@itruvio che si dichiarava incapace di scrivere di argomenti di architettura (tecnici) seguendo i canoni e le regoledello stile elevato (la grammatica).3Le opere letterarie rivelano un'immagine meno ufficiale del latino come ad esempio nelle commedie teatrali di7lauto e di +erenzio la lingua è pi" affine al parlato.

    Le /%pistole0 di 9icerone (lettere dirette ai familiari) mostrano un utilizzo di un latino familiare (secondo ilprincipio retorico del conveniens,cioè di ci- che è conveniente al genere letterario) e furono diffuse tra il pubblicoper il loro valore letterario.Il /4atricon0 di 7etronio,considerato il solo testo deliberatamente scritto in latino volgare della letteratura latina,cidà una rappresentazione molto viva della società romana e del latino che veniva usato dai libertiarricchiti,provenienti da regioni grecofone dell'Impero.Invece,il latino dei testi cristiani è all'inizio deliberatamente umile e popolare come si pu- vedere nella pi" anticaversione latina della 8ibbia, la /@etus latina0.La versione di 4an

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    el latino tardo troviamo /hoctober0 per /october0, in romanesco troviamo /core0 per /corre0.Cuando un parlante si muove con difficoltà tra due sistemi linguistici,emergono sempre delle interferenze,cioè glierrori.

    ,.Fenomeni evolutivi condizionati tipologicamente4ebbene in latino in latino ci fosse una grande libertà nell'ordine delle parole,la posizione del verbo era

    normalmente alla fine della frase (4@) mentre nelle lingue romanze il verbo segue il soggetto ma precedel'oggetto (4@).+ale rapporto si pu- vedere nei nomi composti che contengono in s2 un verbo e un oggetto&3es. lt ve?illifer (bandiera3porta) , it portabandieraIn latino l'aggettivo precedeva il nome mentre nelle lingue romanze è il contrario&3es. lt pingus vir , it uomo grassoIn latino l'avverbio precedeva il verbo mentre nelle lingue romanze è il contrario&3es. lt arte astringere , it legare strettamente

    .1.ltri fenomeni sintattici e morfologicielle lingue romanze appare un nuovo modo verbale,il condizionale (infinito_ habebam) che in latino era espresso

    con un congiuntivo.Il futuro, che già esisteva in latino, si innova nella forma (infinito_ habeo)

    .2.1.La formazione di pronomi clitici!entre il latino aveva una sola serie di pronomi personali,tutte le lingue romanze presentano una doppia serie dipronomi personali&3una seria tonica (pronome libero) & me (vedi me)3una serie atona (pronome clitico,sempre unito sintatticamente e fonologicamente al verbo) & mi (mi vedi)

    .2.2.Il posto dei pronomi clitici nelle lingue romanze medievali4i è detto che il concetto di clitico implica atonicit! costante dellelemento e posizione fissa nel contestolinguistico.7er #uesto secondo aspetto notiamo che si pu- dire&es. 4pero di trovare 9arlo presto Q spero di trovare presto 9arlo ( 9arlo è sostituibile con il pronome libero /lui0)es. 4pero di trovarlo presto (#uando si usa il pronome clitico è ammessa solo la prima possibilità perch2 ha unposto fisso,cioè adiacente al verbo)9i sono due tipi di adiacenza al verbo,poich2 il clitico pu- trovarsi prima di esso (proclisi del pronome) o dopo(enclisi)H la posizione del clitico dipende particolarmente dalla distinzione tra forma finita e infinita del verbo&3forma infinita& posizione postverbale del pronome” enclisi (trovarlo)3forma finita& posizione preverbale del pronome ” proclisi (lo trovoH ad eccezione dellimperativo che richiedelenclisi& trovalo)

    el romanzo antico si vede un maggior sviluppo dellenclisi (cercansi) ma cera una regolarità nelluso delpronome,spiegata dalla legge 0obler-Mussafia,si ha enclisi (verbo_clitico) #uando&3il verbo è in posizione iniziale di frase (!andolliH $onatele)3il verbo è preceduto dalle congiunzioni & e,ma,o (ma dicoti che....H e lodolle molto)4i ha proclisi (clitico_verbo) #uando&3il verbo non è in posizione iniziale ( Cuelli li racont-,....si rallegr-,....che vi dica,....e tu mi dona)

    .3.Le declinazioni nominaliIn latino i nomi si raggruppavano in ben cin6ue declinazioni che si sono ridotte in latino volgare come ad esempiola I@ e @ declinazione,assorbite rispettivamente dalla II e dalla I& (gen.fructus W fructi come nella II decl).

    4i hanno ora fondamentalmente tre tipi&3maschile in  u (3o) (lupo)3femminile in  a (oca)

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    3maschile e femminile in  e (cane,volpe)

    .&.Le coniugazioni verbaliIn latino i verbi erano divisi in diverse coniugazioni& #uattro,cui si devono aggiungere i verbi irregolari.elle lingue romanze sono fre#uenti i passaggi di coniugazione di singoli verbi (lt capere W capire).I verbi cosiddetti irregolari sono soggetti a regolarizzazioni per analogia ( posse W potere)

    ..La formazione del passivoIl latino usava ,per certi tempi verbali, delle forme semplici che possiamo chiamare sintetic#e (amor,amabar &sono,ero amato) e per altri tempi delle forme composte o analitic#e (amatus sum& sono stato amato).Le forme sintetiche caddero in disuso e le forme analitiche del tipo amatus sum /sono stato amato0 passarono a/sono amato0.7er esprimere il senso di /sono stato amato0 nac#ue amatus fui che prima non esisteva.4comparvero anche i verbi detti deponenti,cioè provvisti della complessa morfologia del passivo ma di senso attivo( lt se#uorWse#uoW it seguo W fr suis).

    .Il sistema casuale e la sua evoluzione

    I casi latini sono un'eredità indoeuropea e nelle lingue romanze pi" conservative,le desinenze dei nomi hannoperduto la funzione del caso ma mantenuto #uelle di genere e numero.el caso del francese anche #ueste informazioni sono in genere perse, e vengono delegate all'articolo o ad un altrodeterminante &„Œk jk –j …†j}‡…‡’}~k •}j kkk k Œk‡’k|j …j }‡Œ{‡k }‡ Œ j Š   jIl funzionamento del latino non era garantito solamente dai casi ma anche dalle preposizioni dalle #uali nascevauna struttura mista&3es. cum sodalibus /con amici0 (il rapporto di compagnia è sia espresso dalla preposizione che dal caso ablativo3ibus)I casi latini erano prima indispensabili ed in seguito sono divenuti ridondanti,dando il via libera a #uei processifonetici di indebolimento che da tempo minacciavano le consonanti in posizione finale e principalmente la 3m (monstrum W monstru).In latino alcune preposizioni potevano reggere due casi diversi dando origine a diversi significati&3 in,sub,super _ ablativo ” stato in luogo3 in,sub,super _ accusativo ” moto a luogoIl caso, a volte, è totalmente prevedibile dopo la preposizione (cum_ablativo H ad_ accusativo) e ci- provocava unaridondanza.Riprendendo l'esempio /cum sodalibus0, si nota che la desinenza 3bus dà solo informazioni di numero, cioè ilplurale in #uesto caso, dun#ue la preposizione è diventata essenziale e il caso è un elemento accessorio.In alcune lingue romanze,come il francese antico,si pu- vedere la riduzione della declinazione a due soli casi einfine la loro totale scomparsa (tranne che nel romeno)&

    3 ominativo sing. (lt !=R=4W a.f murs) plur. (lt !=RI W a.f mur) H ;ccusativo sing (lt !=R=!W a.f mur) plur(lt !=R4W a.f murs)In conclusione,nelle lingue romanze la gran parte dei nomi deriva dall'accusativo,ma #ualche volte anche dalnominativo &3 it serpe (viene dal nominativo latino s2rpens) serpente (viene dall'accusativo serp2ntem)

    .2.)erso l'articolo romanzoLe lingue romanze e #uelle germaniche hanno sviluppato l'articolo nell';lto !edioevo.

    L'articolo definito ha diverse funzioni&3pu- indicare la classe (o la specie) & Il leone è il re della foresta3pu- indicare un membro di una classe noto anche all'ascoltatore & Uo visto il signore che è venuto ieri

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    Il latino,per #uesta funzione utilizzava /ille0 come in /7er ualle illa,#uam di?i ingens0 (7er valle #uella,che dissigrande).L'articolo indefinito era presente nelle prime opere alto3medievali &3come /unus0 nell'espressione di tempo /una nocte03come articolo partitivo nell'esempio /non habeo de parentibus0, anticipato dall'uso tipicamente gallo3romanzo etoscano.

    ei 4iuramenti di Qtrasburgo e nei /laciti campani non era presente l'articolo, mancanza dovuta all'influsso cheil latino esercitava sul volgare.$alla Qant'

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    femm delle parole latine di genere neutro & (lt mare W fr la mer , it il mare)Il neutro nel romeno si presenta nella forma del latino tardo, al singolare i nomi neutri erano diventati maschili,alplurale erano diventati femminili & /braccio0 (lt brachiae W sing.masch bra¨, plur femm bra¨e).In romeno #ueste parole costituiscono una categoria viva che pu- accogliere nuove parole.;nche l'italiano continua bene il neutro tardo latino (lt brachium, brachia W it il braccio, le braccia) costituendo unacategoria chiusa che contiene poche parole.

    .2.&.L'avverbioL'avverbio è una parte del discorso correlata strettamente all'aggettivoH è un modificatore del verbo e dell'aggettivo.In latino l'avverbio si distingueva dall'aggettivo con formazioni autonome (avv.bene, agg.bonus) con suffissi(avv.optime, agg.optimus).elle lingue romanze c'è la formazione di un nuovo suffisso 3mente (it.sd.pg.sp lentamente, fr lentement) diffusa intutta la Romània.Cuesta forma proviene probabilmente dal latino dei cristiani /devota mente0 (con mente,spirito devoto).In romeno e in dalmatico la forma dell'avverbio è la stessa dell'aggettivo (s:gur & sicuro,sicuramente) e non c'è lapresenza del suffisso 3mente.

    .2..Il condizionale un'innovazione panromanza e si trova nell'apodosi del periodo ipotetico (andrei,se potessi).el latino non c'era e per esprimere tale significato si utilizzava il congiuntivo e anche l'indicativo.Il condizionale romanzo è formato da & I1_U;8%R% (impf ind & 9;+;R% U;8%8;+ Wfr chanterait) oI1_U;8%R% (perf & 9;+;R% U;8=I+ W it canterebbe).In spagnolo e in portoghese antico le due parti che costituiscono il condizionale sono separate (falar3meao /miparleranno0).Il romeno,il sardo e il dalmatico hanno un condizionale indipendente dal tipo romanzo&3U;8%R% (impf ind)_ I1 (rm., am c©nta /canteremmo0H sd diamus cantare /avevamo a cantare,canteremmo0)

    .2.,.Il futuroLe lingue romanze hanno tutte perduto il futuro latino nella sua forma originaria (amabo,dicam) e utilizzato unaperifrasi I1_ U;8%R% (pres ind) (lt 9;+;R% U;8%+ W it canterà, fr chantera).Il romeno ha tre forme di futuro& @L%R%_ inf (lt @L% 9;+;R% W rm voi c©nta), U;8%R%_ cong (am sac©nt /ho che io canti0), @L%R%_ cong (o sa c©nt /voglio che io canti0, o să  c©n¨i /voglio che tu canti0).Il sardo utilizza l'ausiliare U;8%R% in modo diverso (appo a cantare /ho a cantare0).

    .2..La pronominalizzazione obbligatoria del Qoggettoella gran parte delle lingue romanze,come già in latino,non è necessario che il soggetto sia sempre espresso (lt@enit 7etrus.@alet W it venuto 7ietro. 4ta bene) e si pu- usare il pronome soggetto di pers sing (4ua moglie èmalata,ma L=I sta bene).

    In alcune lingue romanze la pronominalizzazione Y obbligatoria come succede anche nelle lingue indoeuropeecome in inglese e in tedesco.In francese c'è l'obbligatorietà del pronome (7ierre est venu.Il se porte bien,mentre non si pu- dire solamente ªseporte bien).Inoltre sia in francese che in alcune varietà italiane settentrionali,pu- esistere un altro pronome che si somma già adun altro (reduplicazione) & it tu dici W fr toi tu dis W ven ti te dizzi W fior te tu dici.%siste anche il fenomeno del soggetto espletivo usato in molte lingue a pronominalizzazione obbligatoria con verbiimpersonali e meteorologici ( it bisogna Wfr IL faut H it piove W fr IL pleut)

    .2..La negazioneIl latino e le lingue romanze pongono la negazione davanti al verbo (lt non intellegit W it non capisce) mentre altre

    la pospongono come il tedesco o l'inglese (ingl ¤e do not understand).In francese moderno è obbligatoria la presenza di un secondo elemento di negazione come pas, point o altri ancora(fr Xe ne sais pas) ma nel parlato elimina il primo elemento (fr Xe sais pas).

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    La doppia negazione obbligatoria del francese letterario rappresenta una traccia di un momento di transizione.;nche in Italia,da nord a sud, è presente il secondo elemento di negazione (lomb capissi miga,minga, tosc it mica).

    .2.V.L'interrogazioneIl latino esprimeva l'interrogazione attraverso degli avverbi inseriti nella frase (lt @enitne 7etrus«).elle lingue romanze medievali si usava l'inversione @_4 (ingl Uave ou splept).

    L'innovazione consiste nel fatto che dopo il verbo deve sempre trovarsi un pronome personale ( fr 2tait3ilmalade«,)

    .2.1Z.L'articolo partitivoCuesta forma interessa la zona gallo3romanza,le varietà italiane settentrionali, il toscano e l'italiano letterario e valecome forma plurale dell'articolo indefinito (fr des , it degli).In francese,il partitivo era in genere senza articolo e conserva #uesta forma in contesto negativo (fr Xe n'ai pas vu degarYons).@iene usato di articolo singolare con nomi che indicano materia o anche con nomi astratti (it mangiare delpesceH avere della riconoscenza).

    .2.11.L'ordine dei sintagmiIn latino la frase è costruita secondo lordine Q) (soggetto3oggetto3verbo) mentre nelle lingue romanze lordine èQ) (soggetto,verbo,oggetto).ella struttura della frase romanza medievale ()Q) cè un elemento variabile F in prima posizione, un elementocostante in seconda posizione che è il verbo a cui seguono altri elementi che possono essere il soggetto,loggettoindiretto,elementi avverbiali&3F ) 4 W )4 9i- () tenne (@) il re (4) a grande meraviglia-F @ 4 I W I @ 4 ; #uesto nappo (I oggetto indiretto) non porrai (@) tu (4) bocca () -F @ 4 ;vv W ;vv @ 4 e s: (;vv) fece (@) elli (4)-F @ 4 W 4 @ Lo cavaliere (4) prese (@) i marchi )

    In alcune lingue romanze esiste anche un ordine marcato, come in francese (it. @ado a Roma col treno 9ol trenovado a Roma W ª par le train Ne vais à Rome) o fuori dal dominio romanzo come in inglese.Il francese è lunico ad ammettere lordine diretto e nonostante abbia condiviso con le altre lingue romanze ilpassaggio da 4@ a 4@, ha via via irrigidito il nuovo ordine delle parole (fa eccezione linterrogazione infrancese)

    .2.12.La diminutivizzazioneIl latino esprimeva il diminutivo con suffissi come 3ulus e 3illus mentre le diverse lingue romanze hanno suffissipropri (sp.sombrerito,chi#uillo,cantarico,mozuelo).Il francese non ha pi" un processo di diminutivizzazione ma alcuni diminutivi fissati dall'uso (lessicalizzati) (fr

    baguette,chaton).L'italiano ha 7ierino, lo spagnolo 7edrito, il francese 7etit 7ierre.

    .2.13.La parola dal punto di vista del significanteLa consistenza della parola sul piano del significante viene considerata come unità formale segnalata dalla presenzadi almeno un accento e di pause sintattiche allinizio e alla fine.Il posto dellaccento nelle lingue romanze non è completamente predicibile ma è fonologicamente rilevante,hacarattere distintivo ( it àncora anc-ra H sp animo anim- ).In francese le parole hanno accento fisso (ossitone) sullultima sillaba (fr co#uelicot /papavero0 confetti/coriandolo0).

    .2.1&.S

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    malo /sono cattivo0 esto malo /sto male0) (sp somos italianos /siamo italiani0 estamos en casa /siamo incasa0 )./0ener0 occupa lo spazio di /avere0 non3ausiliare (sp tengo familia /ho famiglia0) mentre /#aber0 viene usatoanche in modo impersonale (sp ha una novedad /cè una novità0)

    .2.1.La perdita del perfetto semplice

    =naltra innovazione è leliminazione del perfetto semplice (passato remoto & lessi) a vantaggio del perfettocomposto (passato prossimo & ho letto).Leliminazione di #uesta forma ha avuto luogo indipendentemente in diverse varietà romanze ma è ancora usato inromeno e in francese nella lingua letteraria (forma tipica della narrazione storica). scomparso in Italia settentrionale,nella gran parte delle varietà del sardo e anche nel dalmatico.In catalano si è formato un nuovo tempo,formato dal verbo modale /anar0 (ct va cantar /cant-0) oppure dal verboavere (ct ha cantat /ha cantato0).4ono rimasti immuni alla soppressione del perfetto semplice lo spagnolo,il portoghese,loccitanico,litalianocentromeridionale,il toscano,litaliano letterario e standard che alternano le due forme del perfetto semplice ecomposto.

    .2.1,.L'infinito personaleIl portoghese e il galego presentano un infinito che ammette desinenze personali,costituite da morfemi verbali(ridotti nella forma) posposti al verbo (pg cantarmos /cantar3noi0 H pg ;ntes de sairmos,o Xoao telefonou à pol:cia/ 7rima che uscissimo,

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    campani presentano parti in volgare del tutto distinte da #uelle in latino).Le riforme attuate da 9arlo !agno (Rinascenza carolingia) in campo culturale e scolastico (costruzione discuole,biblioteche presso monasteri e cattedraliH promozione delle artiH restaurazione grammaticale del latino sulmodello degli autori classiciHintroduzione della minuscola carolina che semplifica il sistema grafico).In #uesto contesto storico e culturale, l'adozione di una nuova pronuncia scolastica,pi" aderente alla grafia (cheimpediva di leggere il latino secondo la fonetica romanza) e l'attenzione dell'autorità politico3religiosa per tutte le

    forme della comunicazione (che permise di raggiungere la massa della popolazione non alfabetizzata) permiserola /mersione0 delle lingue romanze.elle province germaniche il latino usato nella vita religiosa e civile doveva essere sempre tradotto nell'idiomavolgare ed è proprio #ui che nasce la prima legittimazione ufficiale delle lingue romanze (9oncilio di +ours, K,tradurre le omelie nella lingua romanza del popolo o nella tedesca).La scrittura del tedesco ha incoraggiato #uella del romanzo come si pu- vedere nei 4iuramenti di Qtrasburgo enella Qe6uenza di Qant'

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    Cuelli che si sono conservati (solamente per ragioni fortuite) sono pochi ma in origine erano abbastanza numerosi. probabile che l'uso del volgare fosse pi" fre#uente in #uesto tipo di testi piuttosto che in #uelli di carattereufficiale.

    30esti di argomento religioso& la necessità di predicare il messaggio cristiano alle persone di scarsa cultura e aglianalfabeti,imponeva alla 9hiesa di aprirsi alla lingua del popolo ma non nei momenti ufficiali del culto che

    rimanevano in latino.%ra fre#uente la prassi di tradurre la predica in romanzo (come prescritto dal 9oncilio di +ours) ma era unprocedimento orale che raramente avveniva per iscrittoH per #uesto motivo le testimonianze sono scarse (iscrizioniparietali nelle chiese di intento pedagogicoH le glosse a testi latini destinate ad un pubblico minimamentealfabetizzatoH i testi paraliturgici,pur facendo parte della liturgia ufficiale,erano inseriti in essa).Le se6uenze o tropi erano delle composizioni poetiche in volgare,di argomento religioso ed edificante, tradotti orielaborati da precedenti modelli latini, che si avvalevano di schemi melodici preesistenti.La pi" famosa se#uenza è #uella di 4ant'%ulalia,il pi" antico testo romanzo in versi.Il romanzo fa la sua comparsa nei drammi liturgici,cioè rappresentazioni drammatizzate di vite dei santi o diepisodi biblici che avevano luogo nei monasteri o nelle cattedrali in determinate occasioni.L'uso del romanzo nella liturgia,aveva uno scopo pedagogico,in #uanto mirava a fornire informazioni sulle festività

    celebrate o sulla vita del santo del giorno ai fedeli ignari di latino.

    30esti poetici di argomento profano& (poesia epica,lirica cortese) apparsi precocemente nei domini francese eprovenzale (fine FI), poi in Italia e nella penisola iberica.;lcuni studiosi pensano che la poesia profana nasca come imitazione di #uella religiosa mentre altri ritengono chesia stata la poesia religiosa ad attingere alle forme metriche dei componimenti orali profani.La poesia romanza di argomento profano comincia ad essere messa per iscritto solo dopo che l'uso di scrivere involgare è divenuto legittimato in ambito religioso.

    V.&.1.Le prime testimonianze volgari in Francia* franceseIl francese inizia ad essere impiegato nei documenti con un certo ritardo rispetto al provenzale.In campo giuridico3legislativo il francese è precoce nellInghilterra normanna, sono note le Leis ]illame (Leggi di

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    7resentano l'alternanza latino3volgare lo Qponsus (fine FI) un dramma liturgico che mette in scena la parabolaevangelica delle vergini sagge e delle vergini stolte e l'inno natalizio In #oc anni circulo.el medesimo manoscritto in cui sono contenuti i precedenti,sono conservati anche due testi para3liturgiciinteramente in volgare,cioè il tropo 0u autem eus e il )ersus Qancte Marie.La anzone di sancta Fides  (9hanson de sainte 1ois d';gen) dedicato alla vita di santa 1ede (compostoprobabilmente in ambito giullaresco) e il _oeci ,frammento di una traduzione in decasillabi del $e consolatione

    philosophiae di 8oezio in cui la figura del senatore latino è assimilata a #uella di un martire cristiano (composto inun ambiente clericale)

    V.&.2.Le prime testimonianze volgari in area italiana * toscano e altre variet! italianeIl panorama italiano non pu- competere con la ricchezza dei testi francesi e provenzali.In Italia l'uso scritto del volgare si afferma solo nel secolo FIII e la maggior parte delle attestazioni volgari anteriorial FII secolo è di carattere documentario e pratico mentre il suo uso in ambito religioso è limitato.La prima registrazione di un volgare italiano in un documento latino è #uella contenuta nel /lacito di apua (D>B),una formula testimoniale che il giudice ;rechisi elabora per la deposizione di testimoni ignari di latino.I /laciti ampani (placiti di 4essa ;urunca e di +eano D>H memoratorium di +eano D>) sono legati all';bbaziabenedettina di !ontecassino.

    Le 0estimonianze di 0ravale (GK) contenute in un documento latino vergato a @olterra,contiene un volgaretoscano molto maturo.La /ostilla amiatina (BKA) è una testimonianza volgare contenuta in un documento giuridico,infatti è composta ditre versi posti in calce a un atto di donazione del BKA dei beni all'abbazia di 4an 4alvatore sul !onte ;miata.ei 7laciti e nelle +estimonianze,le formule in romanzo erano parte del testo mentre la 7ostilla viene aggiunta allafine del documento e non ha nessun rapporto con esso (sembra sia un breve componimento a scopo scaramantico).$i natura pratica in volgare è noto il onto navale pisano (fine FI3inizio FII) testo in cui sono registrate le speseper la costruzione di una naveHla Recordacione di 7ietro 9orner,una garanzia privata rilasciata per il trasporto diformaggioH i onti di banc#ieri fiorentini () è un libro che raccoglie un numero cospicuo di annotazioniprivate in volgare.In ambito religioso sono note la Formula di confessione umbra (FII) un atto di penitenza in volgare e i QermoniQubalpini (fine FII),uno dei pi" antichi testi dell'Italia settentrionale,è una raccolta di prediche in piemonteseantico.$i carattere paraliturgico è il /ianto di Maria (seconda metà FII) un breve componimento in versi involgare,posto alla fine di un dramma liturgico latino sulla 7assione di 9risto.=niche nel panorama romanzo sono le scritture esposte,cioè le iscrizioni parietali dai contenuti edificanti o praticiin cui l'uso del volgare era necessario perch2 erano rivolti a coloro che ,non sapendo il latino,erano minimamentealfabetizzate (4raffito di ommodilla).1amose sono l'Iscrizione di Q.lemente (fine FI a Roma) che rappresenta episodi della vita del santoH l'Iscrizionedi Q.,a 9asal !onferrato) che aveva lo scopo di attirare l'attenzione dei fedeli sulla cassaper le elemosine al santoHl'Iscrizione della tomba di 4iratto (A*3KB,a 7isa) ove il defunto invita l'ignaro

    passante a pensare alla caducità della condizione umana.Le pi" antiche testimonianze letterarie in volgare italiano sono della fine del FII secolo (influenzate dalleletterature d'ltralpe) come il Ritmo bellunese (D3D>) di genere epico,celebra la vittoria degli abitanti di8elluno sui trevigiani e il Ritmo laurenziano (KK3DK) forse opera di un giullare.Il primo testo lirico italiano è la canzone 9uando eu stava in le tu' catene (fine FII3inizio FIII) che presenta siatratti linguistici settentrionali che centromeridionali.

    V.&.2.1 QardoI documenti giuridici iniziano ad essere redatti interamente in volgare già alla fine dell'FI secolo poich2 in

    4ardegna l'uso del latino si era indebolito per l'isolamento politico3culturale dell'isola durante la dominazionebizantina (@I3IF) e durante l'infittirsi delle scorrerie saracene (F).Cuesti testi giuridici venivano chiamate carte, redatti nelle cancellerie dei sovrani che governavano l'isola (i

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    giudici) costituendo una grande novità perch2 escludevano del tutto la compresenza di volgare e latino preferendoesclusivamente il volgareLatino e sardo erano utilizzati in ambiti differenti,il primo in documenti che concernevano rapporti con ilcontinente,il secondo in documenti a circolazione interna..I pi" antichi documenti sono la arta volgare del giudice 0orc#itorio (BAB3KB) e il /rivilegio logudorese (BKB3KG) con cui il giudice di +orres !ariano di Lacon concede ai mercanti di 7isa un'esenzione dai tributiH la lingua

    presenta tratti linguistici del centro3sud.7reziose testimonianze del sardo antico sono i condag#i, registri in cui venivano trascritti gli atti giuridici relativi adeterminate comunità religiose (convento femminile di 4.7ietro di 4ili,4assari,fine FII metà FIII).L'uso scritto del sardo rimarrà confinato alla sfera giuridica almeno fino al F@ secolo.

    V.&.2.2.RomancioLa /rova di penna di ]`rzburg (fine F),una breve frase sulla prima carta di un manoscritto latino.Il Qermone pseudo-agostiniano (FII) è la versione interlineare di una predica attribuita falsamente a 4.;gostino.

    V.&.3.Le prime testimonianze volgari nella penisola iberica * castiglianoIl ritardo con cui si afferm- una tradizione di scrittura in volgare in 4pagna e in 7ortogallo è dovuta alla divisione

    della penisola iberica dopo la con#uista araba nel A.Il pi" antico documento di carattere pratico è la =odicia de ;esos, un elenco dei formaggi consumati nel monasterodei santi Xusto 7astor (DGD).La /articigon 6ue feci senigor Qango 4arcece (BDB ca) è una lista di beni proveniente dall';ragona destinataalla preparazione di un testo giuridico.Le scritture volgari di carattere religioso si aggiungono a testi religiosi latini allo scopo di aiutarne la comprensionecome le 4losas Qilenses (seconda metà F) che glossano in vari punti un 7enitenziale latino e le 4losas

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    Il frammento del Libre HutHe (FII) è una traduzione catalana di unantica compilazione di leggi visigotiche (ilLiber Iudiciorum).el FI@ secolo il catalano si afferma come lingua ufficiale dellamministrazione presso la corte d;ragona ma ilsuo uso scompar: dopo la fusione dei regni d;ragona e 9astiglia (*AD).In ambito liturgico,il primo testo in volgare è melie di rgan$! (FII) una raccolta di prediche in cui,alle parti inlatino,seguono le traduzioni e le spiegazioni in volgare.

    7er molto tempo i poeti catalani scrissero in provenzale grazie ai forti legami politici e culturali con la 7rovenzaH ilcatalano si liber- dal primato letterario del provenzale grazie allo scrittore R.Llull che us- per primo, nel!edioevo, il proprio /volgare materno0 in opere di carattere religioso,apologetico e scientifico.1amoso è il suo Libre d^B3>) è unopera prodotta da un tipografo di originegreca,il diacono di 9oresi in +ransilvania.La fioritura della letteratura religiosa in romeno dipende dai movimenti religiosi della Riforma protestanteH iromeno per- rimasero ortodossi.La prima opera storica in romeno è la ronaca della Moldavia (F@II) di

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    In 4pagna si us- la scrittura visigotica (odicia de esos,