Premio Letterario Nazionale per la donna scrittrice 2015

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Premio Letterario Nazionale per la donna scrittrice 2015 ANTICIPAZIONE XXXII Edizione 2016

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Premio Letterario Nazionale

per la donnascrittrice

2015

ANTICIPAZIONEXXXII Edizione

2016

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Uno sguardo al femminile sul mondo attraverso racconti estorie che toccano temi variegati e fortemente attuali. Tuttoquesto è il Premio letterario nazionale “Rapallo-Carige per laDonna scrittrice”, che la nostra città è lieta di ospitare anchenell’anno in cui la kermesse, trampolino di lancio per autrici difama nazionale e internazionale come Susanna Tamaro e Mar-garet Mazzantini, taglia il traguardo della 32ª edizione. Il Premio è uno dei fiori all’occhiello nel calendario delle mani-festazioni rapallese, nonché importante riferimento per lescrittrici di tutte le età: ne è prova l’elevato numero di elabo-rati - ben ottantasette, quelli in concorso quest’anno - chevengono sottoposti ai componenti della giuria tecnica, com-posta anche per questa edizione da figure di spicco nel pano-rama letterario, accademico e giornalistico nazionale. Novità dell’edizione 2016, la location e l’orario della cerimo-nia conclusiva del Premio, che si terrà nella serata di sabato 16luglio in Piazza Martiri della Libertà, antistante il Chiosco dellaMusica, al centro del lungomare cittadino: un modo per avvi-cinare ancora di più l’evento alla città e coinvolgere maggior-mente rapallesi e turisti, in particolare i giovani.Non posso quindi che ringraziare, a nome mio e di tutta l’Am-ministrazione Comunale, Pier Antonio Zannoni e gli organiz-zatori della kermesse, la Banca Carige, la Giuria e le scrittriciche hanno deciso di partecipare al Premio, dando ancora unavolta lustro a questa longeva ed importante manifestazione.

Carlo Bagnasco Sindaco di Rapallo

Trentunesimaedizione

Il prossimo 16 luglio, Rapallo torna ad essere, per un finesettimana, il palcoscenico della vita letteraria nazionale.Ancora una volta, in questo trentaduesimo appuntamentoannuale col Premio Rapallo Carige il Golfo del Tigullio offriràil magico sfondo in cui potrà rivivere quel crocevia di idee,storie e passioni agitate dal divenire dell’universo femminile. Fin dalla nascita del Premio, negli anni Ottanta, le generazio-ni di scrittrici che si sono avvicendate sul palco del RapalloCarige hanno testimoniato, con la propria sensibilità e la pro-pria arte, i mutamenti profondi intervenuti nella società italia-na negli ultimi decenni. Dall’intuizione che ebbero nel 1985 ilComune di Rapallo e Banca Carige, su idea di Pier AntonioZannoni, di dar vita a un Premio dedicato in esclusiva alla cul-tura “in rosa”, deriva ancora oggi la vivacità e la freschezza diuna manifestazione letteraria tra le più longeve d’Italia. Sempre attuale, come lo sono le dinamiche nel rapporto trageneri e tra generazioni, il dibattito legato al Rapallo Carigecontinua ad appassionare sia la critica che il grande pubbli-co dei lettori. Il Premio ogni anno riporta alla ribalta il dialo-go tra società, costumi e quelle forze vitali che la donnaincarna nel ripresentarsi, sempre identico, del miracolo dellavita e delle sue stagioni. Questa è forse la formula che hadecretato il suo successo negli anni e che Banca Carige pro-pone anche quest’anno ad un territorio, il Tigullio, a cui èstoricamente legata.

Giuseppe Tesauro Presidente Banca Carige Spa

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Alla 31ª edizione del premio per la donna scrittrice “RapalloCarige” hanno partecipato 74 opere di narrativa di scrittrici inlingua italiana, in regola con i requisiti richiesti dal bando diconcorso pubblicato il 2 marzo 2015. I membri della giuria dei critici, dopo avere esaminato i volu-mi, sabato 23 maggio 2015 si sono riuniti a Rapallo, in unasala del Comune, e hanno formulato la terna delle opere fina-liste, così composta (in ordine alfabetico, con stralci dellemotivazioni):

Le tre finalisteValentina D’Urbano “Quella vita che ci manca”Milano, Longanesi, 2014“Un romanzo che parte lenta-mente, nel suo disporre le tesseredei vari personaggi; guadagnan-do però rapidamente in scioltezzae compattezza narrativa e svel-tezza di scrittura...”

Silvana Gandolfi“I più deserti luoghi”Milano, Ponte alle Grazie, 2015“...La “stanza gialla”, dove Lean-dro e Olga, i due fratelli protago-nisti, si rifugiano e s’imprigiona-no, non solo è il luogo dell’incon-scio per eccellenza. Ma, propo-nendo il delirio e l’immaginazionecome chiavi d’accesso alla realtà,diventa perfetta metafora dellaletteratura...”

Letizia Muratori“Animali domestici”Milano, Adelphi, 2015“...una storia di “affetti” domestici,dolorosa e coinvolgente. Al centro, unaragazza-donna alle prese con la suaamica di infanzia, il suo fidanzato, i ri-cordi di famiglia e soprattutto “lui”, ilpartner-padrone che pretende di ad-domesticarla. Proprio lei, randagia percarattere e destino ...”

Nella stessa seduta del 23 maggio 2015, la giuria ha assegna-to i due premi collaterali previsti dal bando

Premio Speciale della GiuriaLia Levi “Il braccialetto”Roma, Edizioni E/O, 2014“...Corrado, un ragazzo ebreo, siaspetta che, dopo la caduta di Musso-lini il 25 luglio 1943, vengano abolitele leggi razziali. Il libro mette a con-fronto le storie di un giovane di religio-ne “israelita” e di un ragazzo nonebreo. in un momento cruciale dellastoria: tematiche alle quali Lia Levi hadedicato molti dei suoi libri...”

Premio “Opera Prima” Carmen Pellegrino“Cade la terra”Firenze, Giunti, 2015“... Un romanzo di grande forza, coinvol-gente, incisivo - anche nella scrittura -nella ricostruzione di un mondo scompar-so. Un dialogo intenso con una realtà difantasmi, con le radici, con la terra e conpersonaggi di una dimensione che collo-quia con il passato, ma vive materialmen-te nel presente.”

Risultati finaliI tre volumi finalisti sono stati sottoposti al giudizio di 60 letto-ri, scelti dal Comune di Rapallo e dalla Banca Carige. Le duegiurie (“tecnica” e “popolare”) hanno votato congiuntamentein occasione della cerimonia conclusiva, che si è svolta a Ra-pallo, nel giardino di Villa Porticciolo, il 18 luglio 2015. AchilleMaccapani, segretario generale del Comune di Rapallo, assisti-to da Elena Giordano per il Comune e da Alfredo Majo per laBanca Carige, ha proceduto allo spoglio delle schede. Questi irisultati: Valentina D’Urbano 43 voti, Silvana Gandolfi 19voti, Letizia Muratori 8 voti.I votanti sono stati 70: 10 membri della giuria “tecnica”, 60membri della giuria “popolare”. Valentina D’Urbano è stataproclamata vincitrice della 31ª edizione del premio letterarioper la donna scrittrice “Rapallo Carige”.

I Premi• A Valentina D’Urbano, premio “Rapallo Carige”: 10.000,00 euro e una targa.

• A Silvana Gandolfi e Letizia Muratori, premi selezione:4.000,00 euro e una targa ciascuna.

• A Lia Levi, premio speciale della giuria “Anna Maria Ortese”:5.000,00 euro e una targa.

• A Carmen Pellegrino, premio “opera prima”: 4.000,00 euro e una targa.

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il Premioin sintesi

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le Scrittricivincitrici

Premio “Rapallo Carige”

Valentina D’Urbano“Quella vita che ci manca”Milano, Longanesi, 2014È nata nel 1985 a Roma,dove vive e lavora comeillustratrice per l’infanzia.Il suo primo romanzo, “Ilrumore dei tuoi passi”(Longanesi, 2012), è sta-to tradotto in Francia e inGermania. Sempre perLonganesi, ha pubblicato“Acquanera” (2013) e“Quella vita che ci man-ca” (2014).

Premi SelezioneSilvana Gandolfi“I più deserti luoghi”Milano, Ponte alle Grazie,2015Divide il suo tempo traRoma (dove è nata), Vene-zia e, per brevi soggiorni,il Nepal, luogo d’ispirazio-ne per alcune sue opere. Èuna delle principali scrittri-ci per ragazzi. Ha esorditonel 1992 con “La scimmianella biglia”, seguito da“Pasta di drago” (Premio

Cento) e “Occhio al gatto” (ancora premio Cento e premioAndersen come migliore autrice italiana dell’anno 1996). Isuoi libri per ragazzi, pubblicatida Salani, sono tradotti in tutto ilmondo. “I più deserti luoghi” è ilsuo primo libro per adulti.

Letizia Muratori“Animali domestici”Milano, Adelphi, 2015È nata e vive a Roma. Oltre chescrittrice, è una giornalista che sioccupa di cinema. Dopo il rac-conto “Saro e Sara”. pubblicatoda Einaudi nell’antologia “Ragaz-ze che dovresti conoscere” nel2004, l’anno seguente ha pubbli-cato il suo primo romanzo, “Tu

non c’entri”, e, nel 2007, “La vita in comune”, sempre con Ei-naudi. Con Adelphi, prima di “Animali domestici”, ha pubbli-cato “La casa madre” (due racconti lunghi), “Il giorno dell’in-dipendenza” (2009, premio Roma 2010), “Sole senza nessu-no” (2010), “Come se niente fosse” (2012).”

Premio Speciale della GiuriaLia Levi “Il braccialetto”Roma, Edizioni E/O, 2014È nata a Pisa da una fami-glia piemontese di origi-ne ebraica che nel 1938(l’anno delle leggi razzia-li) si trasferì a Roma, dovela scrittrice tuttora vive elavora. Dopo l’8 settem-bre 1943 riuscì a salvarsidalle deportazioni na-scondendosi con le suesorelle nel collegio roma-no delle Suore di SanGiuseppe di Chambéry.Sceneggiatrice e giornali-sta, è autrice di numerosiromanzi sia per adulti che per ragazzi. Ricordiamo tre titoli:“Una bambina e basta” (1994, il primo romanzo), “Il mondoè cominciato da un pezzo” (finalista al premio per la donnascrittrice Rapallo Carige 2005) e “La sposa gentile” (2010).Nel 1967 ha fondato Shalom, mensile della comunità ebraica.

Premio “Opera Prima” Carmen Pellegrino“Cade la terra”Firenze, Giunti, 2015È nata nel 1977 a Polla in

provincia di Saler-no, si è trasferitaancora bambina aPostiglione, nel Ci-lento montuoso,vive a Napoli. Sioccupa di storiadei movimenti col-lettivi e collaboracon associazioniche promuovonola diffusione di unacultura della legalità unita alla solidarietà sociale. Primadi questo romanzo d’esordio, ha scritto diversi saggi(come quello sul ’68 napoletano). Ama essere definita“abbandonologa”, un termine coniato per lei da un ra-gazzino, per la sua propensione ad occuparsi di luoghiabbandonati.

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Leone Piccioni Presidente onorarioNato a Torino, ha compiuto gli studi in Toscana, si è laureato aRoma, allievo di Giuseppe Ungaretti. Giornalista professioni-sta, per oltre un quarantennio ha lavorato alla RAI, sino alla ca-rica di vice-direttore generale per il coordinamento radiofoni-co. Ha curato la rivista letteraria «L’approdo» (nelle versioni ra-diofonica, televisiva e a stampa). È stato tra i fondatori della ri-vista «Prospettive nel mondo». Ha diretto il settimanale «LaDiscussione». Autore di numerosi volumi di critica e saggistica,collabora a quotidiani e riviste.

Elvio Guagnini PresidenteÈ professore emerito di Letteratura Italiana all’Università diTrieste, la città in cui è nato e risiede. È condirettore di“Aghios. Quaderni di Studi Sveviani”. Tra i suoi libri più recen-ti: Viaggi d’inchiostro. Note su viaggi e letteratura in Italia(2000), Minerva nel regno di Mercurio (2 volumi 2001-2002),Una città d’autore. Trieste attraverso gli scrittori (2009), Dal gial-lo al noir. Declinazioni del poliziesco italiano (2010), Il viaggio, losguardo, la scrittura (2010). Diversi suoi interventi in riviste evolumi miscellanei riguardano - tra l’altro - la letteratura italia-na di viaggio, il rapporto tra letteratura e scienza nel Settecen-to italiano, la letteratura di frontiera.

Maria Pia AmmiratiÈ nata a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), vive a Roma, è lau-reata in lettere, lavora alla Rai come dirigente (direttore di RaiTeche) e autore. Scrittrice, giornalista, critico letterario, collabo-ra con giornali e riviste. Ha insegnato nelle scuole superiori e te-nuto corsi e seminari nelle Università “La Sapienza” di Roma e“Cattolica del Sacro Cuore” di Milano. Per Rubbettino ha pub-blicato i libri di saggi «Il vizio di scrivere» e «Madamina: il cata-logo è questo». Per Abramo, l’antologia di poesia «Femminileplurale, voci della poesia italiana dal 1968 al 2002». È autricedei romanzi «I cani portano via le donne sole» (Empiria, 2001),selezionato al premio Strega, «Un caldo pomeriggio d’estate»(Cadmo, 2005), vincitore del “Grinzane Cavour - Calabria”,“Se tu fossi qui” (Cairo editore, 2010), insignito di diversi rico-

noscimenti, fra cui i premi selezione “Campiello” e “RapalloCarige” 2011, “La danza del mondo” (Mondadori, 2013).

Mario BaudinoÈ nato a Chiusa Pesio (Cuneo), vive a Torino, dove fa il giorna-lista culturale. Presente giovanissimo nell’antologia “La parolainnamorata” (1978), ha pubblicato il suo primo libro di poesie“Una regina tenera e stupenda” (Guanda) nel 1980. Sono se-guiti, con lo stesso editore, “Grazie” (1988), “Colloqui con unvecchio nemico” (1999), “Aeropoema” (2006). È autore di ro-manzi: “In volo per affari” (Rizzoli 1994), “Il sorriso della Drui-da” (Sperling & Kupfer 1998), “Per amore o per ridere”(Guanda 2008) e “Lo sguardo della farfalla” (Bompiani,2016). Tra i saggi, “Il gran rifiuto, storie di autori e di libri ri-fiutati dagli editori” (Longanesi 1991, Passigli 2009), “Il mitoche uccide” (Longanesi, 2006) e “Ne uccide più la penna -storia di crimini, libri e detective” (Rizzoli, 2011).

Sveva Casati Modignani pseudonimo di Bice Cairati .

Vive a Milano, nella casa della nonna dove è nata. È una dellefirme più amate della narrativa contemporanea: i suoi roman-zi, tradotti in venti Paesi (tra i quali Francia, Germania, Spa-gna, Portogallo, Polonia, Russia, Brasile) hanno venduto oltredodici milioni di copie. Ha esordito nel 1981 con Anna dagliocchi verdi (Sperling & Kupfer). Da allora, ha pubblicato trentalibri, alcuni dei quali diventati fiction televisive e film di succes-so. I suoi romanzi ripercorrono, attraverso le vicende familiarie sentimentali dei protagonisti, la storia recente del nostropaese, i mutamenti sociali e quelli economici e soprattutto ilvalore e l’importanza del ruolo della donna nella società. Al-cuni titoli: Il barone (1982), Disperatamente Giulia (1986), Losplendore della vita (1991), Come vento selvaggio (1994), Cate-rina a modo suo (1997), Vaniglia e cioccolato (2000), Qualcosadi buono (2004), Singolare femminile (2007), Un amore di mari-to (2011), La Vigna di Angelica (2015). Tutti i suoi libri sonostati pubblicati da Sperling & Kupfer, tranne due, autobiogra-fici, pubblicati da Mondadori: Il diavolo e la rossumata (2012)e Il bacio di Giuda (2014).

la Giuria

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Francesco De Nicola È professore di Letteratura Italiana Contemporanea nell’Uni-versità di Genova, dove pure è Direttore della Scuola di Linguae Cultura Italiana per Stranieri, e insegna nel master di Culturainternazionale dell’Università di Granada. È autore di numerosivolumi di studi - tra i quali Introduzione a Fenoglio, Introduzionea Vittorini, Neorealismo, Gli scrittori italiani e l’emigrazione - e diantologie, come (con Maria Teresa Caprile) “Italia chiamò!”150 anni di storia italiana e Gli scrittori italiani e la Grande Guer-ra; ha curato le ristampe di opere rare, come Sull’Oceano di DeAmicis e La giovinezza di De Sanctis, o inedite come le Letteredal fronte di Giuseppe Ungaretti. Organizzatore di convegni distudi e di eventi culturali, collabora a numerose riviste specia-lizzate. Dal 2001 al 2015 è stato Presidente del Comitato diGenova della Società Dante Alighieri e dal 2007 al 2012 del-l’Azienda regionale per il diritto allo studio (Arssu).

Chiara Gamberale È nata a Roma, dove vive e lavora. Oltre che scrittrice, è autri-ce e conduttrice radiofonica e televisiva. Ha esordito in lettera-tura nel 1999, poco più che ventenne, con il romanzo Una vi-ta sottile (Marsilio), da cui è stato tratto l’omonimo film per latv diretto da Gianfranco Albano (2002). Successivamente hascritto, fra gli altri, La zona cieca (Bompiani, 2008, PremioCampiello Giuria dei Letterati), Le luci nelle case degli altri(Mondadori, 2010), Per dieci minuti (Feltrinelli, 2013). Il suo ul-timo romanzo è Adesso (Feltrinelli, 2016). I suoi libri sono statitradotti in 16 Paesi e hanno raggiunto le vette delle classifichedi vendita in Spagna e nell’ America Latina. Collabora con LaStampa, Vanity Fair e Io Donna.

Luigi MascheroniÈ nato a Varese, risiede a Milano. Giornalista, ha lavorato per IlSole 24 Ore e Il Foglio. Dal 2001 è al Giornale. Scrive di cultu-ra, politica e costume. Ha una cattedra di “Teoria e tecnicadell’informazione culturale” all’Università Cattolica di Milano.Ha scritto, tra gli altri, nel 2010 il pamphlet “Manuale dellacultura italiana” (Excelsior 1881), un dizionario sui luoghi co-

muni dei salotti intellettuali; e nel 2012 “Scegliere i libri èun’arte. Collezionarli una follia” (Biblohaus). Nel 2015 ha pub-blicato “Elogio del plagio. Storia, tra scandali e processi, dellasottile arte di copiare da Marziale al web” (Aragno).

Ermanno PaccagniniInsegna Letteratura Italiana Contemporanea all’Università Cat-tolica. Si occupa soprattutto di autori e correnti dell’Otto e delNovecento, in particolare di Scapigliatura (con riedizioni di te-sti, in particolare Emilio Praga), rapporti Letteratura-Giornali-smo, romanzo storico, scrittori migranti in lingua italiana, conriedizioni di Soldati, Folgore, Scerbanenco, Jahier, Guareschi evari altri. Si è occupato di Manzoni sia studiandone le fonti(Monaca di Monza; Processo agli untori; processi secenteschi distregoneria; le storie della peste di Ripamonti e Lampugnano),sia curando una edizione commentata delle varie redazioni del-la Storia della colonna infame nel Meridiano Manzoni. Per unquindicennio critico letterario del supplemento domenicale delSole 24 ore, collabora ora al Corriere della sera.

Mirella Serri È nata e risiede a Roma. È docente di Letteratura e Giornali-smo all’Università La Sapienza. Collabora a “La Stampa” e“Ttl”, a “Sette” del “Corriere della Sera” e a “Raistoria”. I suoiultimi libri sono: “Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimarnazista” - Marsilio (premio Capalbio e premio Valitutti), “I re-denti. Gli intellettuali che vissero due volte 1938-1948” - Cor-baccio (premio letterario internazionale Isola d’Elba-RaffaelloBrignetti, premio Alessandro Tassoni, premio Viadimir Nabo-kov, premio Ninfa Galatea-Lido dei Ciclopi), “I profeti disar-mati. 1945-1948” - Corbaccio (premio Pannunzio-Alassio2008), “Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi1945-1980” - Longanesi, “Un amore partigiano. Storia diGianna e Neri. Eroi scomodi della resistenza” - Longanesi2014, “Donne nella Grande Guerra” (con altre autrici), il Mu-lino, 2014, “Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illu-stri di Hitler in Italia” (Premio Città delle rose- Roseto degliAbruzzi) - Longanesi 2015.

Pier Antonio ZannoniÈ nato a Minucciano (Lu), risiede a Genova. Ha compiuto studiclassici. Si è laureato con lode in Giurisprudenza all’Universitàdi Genova. Ha conseguito l’abilitazione di Stato all’insegna-mento. Giornalista professionista, con una lunga esperienzanel settore radiotelevisivo, si occupa in prevalenza di cultura espettacolo. Ha svolto attività di regista teatrale. È l’ideatore, el’attuale coordinatore responsabile, del Premio letterario per ladonna scrittrice “Rapallo Carige”. È membro delle giurie deipremi “Andersen” per la fiaba e “Veretium” per il teatro. È au-tore del volume antologico “Narratrici liguri del Novecento”(Sagep). È redattore della rivista letteraria “Resine”. Collaboraad altre riviste.

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Elvio Guagnini, Maria Pia Ammirati, Mario Baudino, Sveva Casati Modignani, Francesco De Nicola, Chiara Gamberale, Luigi Mascheroni, Ermanno Paccagnini, Mirella Serri e Pier Antonio Zannoni

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Valentina D’Urbano “Quella vita che ci manca” - Milano, Longanesi, 2014

È nel segno della continuità e della fedeltà Quella vita che cimanca di Valentina D’Urbano; perché il romanzo riporta il let-tore nello spazio concentrazionario della Fortezza, zona me-tropolitana degradata, nella quale non si dà speranza, in cuiera ambientato il suo esordio con Il rumore dei tuoi passi. Unacontinuità persino temporale, perché dal giugno 1987 di quelromanzo si passa al gennaio 1991 dell’attuale; ciò che consen-te all’autrice di richiamare di passaggio talune presenze di al-lora, non tanto come personaggi, quanto piuttosto per il lorosignificato emblematico in negativo o positivo, riaffacciandosicosì, attraverso Francesco, sua sorella Beatrice e il suo ragazzoAlfredo: immagini, lui della sconfitta, incapace di sottrarsi alcappio della droga; lei della riuscita, di chi ha saputo ricrearsi“quella vita che le mancava” lontano dalla Fortezza.Tutta nuova è invece la trattazione narrativa. Perché, pur nelpermanere dei corsivi cui affidare l’interiorità dei singoli perso-naggi (ma estremamente essenzializzati, salvo che nello spiaz-zante inizio), l’opzione è per l’abbandono dell’io narrante, làoperante per flashback o memorialità, e la scelta della terza per-sona: ove l’oggettivazione si permea però di una circolarità checala il racconto nelle prospettive proprie dei personaggi, in talmodo accompagnati in parallelo nello sviluppo della vicenda.Una vicenda non più di coppie, ma giocata su una famigliaancora una volta dalla «storia dolorosa e complicata»: gli Sme-raldo, dal cognome di Mamma Letizia e dei suoi figli da tre di-versi padri: per errore di gioventù con un medico Anna; dalmalvivente e fuggitivo Fausto Alan e il «ritardato» Vadim (lo ri-vedranno in carcere: ma allo squarcio toccante di analoga sce-na ne Il rumore dei tuoi passi fa ora riscontro un incontro rab-bioso con Alan); dal lavoratore Sandro Valentino, il solo rico-nosciuto da un padre impegnato a trasmettere al figlio il so-gno della possibilità d’una vita diversa e “mancante”. Almenosino alla sua tragica morte in un incidente: ciò che affida la fa-miglia a un Alan dilaniato dal tradimento - paterno, prima;d’amore poi (la polacca Caterina, finita prostituta) -, che tra-duce in accento di violenta e possessiva amarezza la tensionea tener unita la famiglia.

In tutto questo si trova a vivere Valentino, succube del fratelloper una sorta di costrizione affettiva da cui gli è difficile liberar-si; un legame ombelicale che quasi per indotta riconoscenzanon sa troncare, neppure quando lo trascina in imprese di pic-cola criminalità, che gli costano fedina penale macchiata ecarcere. Una sudditanza che solo con l’affacciarsi di Delia, laragazza che «alla prima occhiata ti colpiva per la sua bruttez-za», ma che alla seconda «il giudizio si ribaltava» svelando unasua sofferta bellezza interiore, viene profondamente messa incrisi; proprio per via d’un amore che s’impone con forza aqueste due solitudini, sì da creare i primi dissapori tra Valenti-no e Alan; il quale, a maggior ragione, legge in Delia per Va-lentino lo stesso pericolo da lui vissuto con Caterina, svilup-pando nei confronti di lei un odio celante un atteggiamentoprotettivo.Un Valentino soffocato però dalle bugie sul suo status di malvi-vente sia pur controvoglia per via di quel DNA paterno porta-tore d’una speranza in qualcosa di diverso, che solo con la tra-gica fine di Alan può sperare di realizzare con Delia: con un fi-nale ancora una volta nel segno d’una luce: in Rumore datanell’immagine-sogno di Beatrice d’un futuro di riscatto lonta-no dalla Fortezza; qui offerto nell’immagine “cinematografica”(ma non melliflua) di un sole che «pochi metri sopra di loro il-lumina Roma».Un romanzo che parte lentamente nel suo disporre le tesseredei vari personaggi; guadagnando però rapidamente in sciol-tezza e compattezza narrativa e sveltezza di scrittura, che met-tono in risalto la capacità dell’autrice di rappresentare perso-naggi e ambienti con mano fattasi ancora più ferma e persinopiù morbida rispetto ai precedenti romanzi. Si tratti, come al-tre volte, di figure femminili, sempre assai ben tracciate e sca-vate: Delia; la saggia trentenne Anna sacrificatasi per i suoi fra-telli; Mamma Letizia consumata nel fisico ma non nel morale.Ma pure, ed è la vera sorpresa, nel tracciare figure maschili:dal tocco di commovente tenerezza per Vadim; alla scavata fe-rocia di Alan; al tormento tra soffocamento ed esplosione diValentino.

Ermanno Paccagnini

Pagine critiche

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Silvana Gandolfi “I più deserti luoghi” - Milano, Ponte alle Grazie, 2015

Ne I più deserti luoghi Silvana Gandolfi riesce a trasformareun’avventura psicologica in una trama romanzesca. Olga Misurati, una donna di quasi cinquant’anni, è sparitasenza lasciare nessuna traccia di sé: rimangono un apparta-mento deserto, una valigia aperta e un diario. Sarà proprioquesto a guidarci nel mistero di Olga, nelle ragioni della suascomparsa, nelle regioni del suo smarrimento e, soprattutto,ne “i più deserti luoghi” del suo rapporto con il fratello Lean-dro, di cui è costretta, se così si può dire, a occuparsi da sola,dopo la morte della madre. Leandro è cieco quasi del tutto, èdisabile e si è svegliato da un coma dove è precipitato per die-ci anni. Ma, come titola Flannery O’Connor uno dei suoi rac-conti più prodigiosi, anche qui “gli storpi entreranno per pri-mi”: Leandro e Olga, come i due piccoli protagonisti dellaO’Connor, il bambino “sano” sottomesso a quello portatored’handicap, ribaltano fin dalle prime righe l’idea comune erassicurante della relazione fra chi ha bisogno di aiuto e chi hale possibilità per darlo.

I due fratelli vivono in una casa abbandonata, dove sembrainfatti esserci spazio solo per le loro dinamiche profonde emorbose che esplodono nella Sala Gialla, in cui Leandro trasci-na la sorella in un Gioco che chiama entrambi ad abbandona-re la propria identità per travestirsi e abbracciarne altre. È un’opera ricca, originale e audace, il primo romanzo dichia-ratamente per adulti di Silvana Gandolfi, un noir dell’interioritàche ricorda le finezze stilistiche e psicologiche di Carmelo Sa-monà per il linguaggio sperimentale, la capacità introspettiva,il coraggio di rendere la “diversità” uno specchio dei mostri edelle paure di tutti noi. La Sala Gialla infatti, frullatore magicoe terribile, è l’unico posto dove, proprio diventando altro daquello che sono, Olga e Leandro riescono a essere davvero lo-ro stessi, come se le uniche chiavi d’accesso alla verità fosseroil delirio e l’immaginazione. Ecco che quindi la Sala Gialla èluogo dell’inconscio per eccellenza oltre che una metafora per-fetta della potenza della letteratura. Che in questo romanzotrionfa come unico, possibile rimedio all’esistenza umana.

Chiara Gamberale

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Letizia Muratori“Animali domestici” - Milano, Adelphi, 2015

Letizia Muratori, scrittrice raffinata, anche difficile, che sfidacontinuamente il lettore sul piano narrativo, stilistico e lingui-stico, racconta una storia di “affetti” domestici, dolorosa, iro-nica e coinvolgente. Al centro c’è una donna (ora adulta, ora ragazza, tra presentee flashback) - non per caso scrittrice, e non per caso di nomeLetizia - alle prese con una girandola di personaggi da tragi-commedia quotidiana: la sua amica di infanzia (la quale hascelto nella vita di raccogliere e ospitare cani randagi nella suacasa-ricovero), il suo fidanzato, la sua famiglia allargata (la bi-sbetica domestica eritrea Almas, il primo marito Luca, l’editorgeloso, l’amica Simonetta). Ma soprattutto “lui”, un uomo intelligentissimo, furbo, gelo-

so, possessivo (incidentalmente un giornalista: eccentrico, vi-veur, romano, cinico e irresistibile ma che non ha niente a chefare con il Jep Gambardella della Grande bellezza, per fortuna),un partner-padrone che entra e esce dalla sua vita, sconvol-gendola, fin da quando aveva 15 anni e pretende di addome-sticarla. Proprio lei, randagia per carattere e destino... Un ro-manzo falsamente autobiografico, oppure una autobiografiafalsata se preferite, apparentemente sfuggente e ambiguo, inrealtà realissimo, che ha le atmosfere spaesanti e vorticose del-la tragedia e insieme i toni sottili e graffianti della commedia.Un romanzo, soprattutto, che suggerisce come i veri animalidomestici - individualisti, bizzosi, affettuosi, pigri, capricciosi e(in)fedeli - siamo noi. Noi, esseri umani.

Luigi Mascheroni

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Lia Levi “Il braccialetto” - Roma, Edizioni E/O, 2014

Una scrittura lieve e intensa, commovente e di grande preci-sione: così Lia Levi, nell’ultimo romanzo, Il braccialetto, affrontail tema della persecuzione razziale. E ci racconta la bruciante elunga estate del 1943 del quindicenne Corrado Mieli. L’adole-scente, nei mesi che intercorrono tra la caduta del fascismo e il16 ottobre, quando avvenne la razzia di oltre mille cittadiniebrei nel Ghetto di Roma, continua a sperare nell’abolizionedelle leggi antiebraiche. Il giovane vive con i genitori Elena e Vito e, come tutte le fami-glie dei correligionari, ha subito l’umiliazione del ’38: ha dovu-to lasciare la scuola pubblica, è stato privato di tutto, anchedella radio che i suoi genitori vanno ad ascoltare dai vicini,una coppia di anziani “gentili”. Corrado si augura, anche par-landone con la nonna di un coetaneo, Leandro, di religionecattolica, che il Papa e il Vaticano si mobilitino e facciano pres-sioni per la fine della persecuzione antisemita. E il nodo storicoal centro di questo bellissimo racconto è proprio il fatto che

questa speranza non si realizzerà. Di famiglia piemontese, vis-suta a Roma, la Levi, dopo l’8 settembre 1943 riuscì a salvarsidalle deportazioni nascondendosi con le sue sorelle nel colle-gio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry. Nellacapitale ha poi fondato e diretto per 30 anni Shalom, mensiledella comunità ebraica. Autrice di molti libri per ragazzi, nella sua narrativa, Una bam-bina e basta, edizioni e/o 1994, L’albergo della magnolia, e/o2001, L’amore mio non può, e/o 2006, La sposa gentile, e/o2010, La notte dell’oblio, e/o 2012, Lia Levi ha di frequenteadottato il punto di vista di un bambino per raccontare conlinguaggio fruibile e raffinato una storia vista dal basso.Quest’anno abbiamo ricordato i 70 anni dalla fine della secon-da guerra mondiale: il premio speciale della giuria a Lia Levi èun riconoscimento alla scrittrice che sulle orme dei grandimaestri, da Primo Levi a Giorgio Bassani, si sforza di sottrarre ilpassato all’oblio e alla distruzione della memoria.

Mirella Serri

Carmen Pellegrino “Cade la terra” - Firenze, Giunti, 2015

Cade la terra è il romanzo d’esordio di Carmen Pellegrino. Masi presenta come un’opera di grande maturità, complessità eincisività nell’impianto e nella scrittura. Ne è protagonista unpaese del Meridione (Alento: ma è un nome di fantasia, comequello di Gagliano in Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi).Un paese che il movimento franoso continuo, la malaria, lamiseria, l’emigrazione hanno spopolato. Nel paese vecchio,sono rimaste solo poche persone anziane attaccate a quei mu-ri in rovina o impossibilitate a spostamenti; altre, più facoltoseo - all’opposto - rimaste prive di tutto, si sono trasferite nelpaese nuovo, in case di nuova costruzione in proprio o asse-gnate dal Comune. Nel vecchio borgo, nel paese morto, muricrollati e case crollanti ricoperte di edera e invase da vegeta-zione spontanea. Una rovina, quella che ha dato origine all’e-sodo, che si aggrava progressivamente, a ogni pioggia, in unacontinua attesa della fine. In questo scenario matura una sortadi dialogo tra vivi e scomparsi, rovine e realtà materiale di unpassato che si intreccia al presente: con tutto un carico di sto-rie individuali, vicende politiche e sociali, tradizioni popolari,cultura locale, divisioni profonde di ceto (i benestanti, i “si-gnori”, i “galantuomini”, gli “industrianti”, i contadini, i villa-

ni, i bifolchi, i “lazzaroni”), pregiudizi, superstizioni, microsto-rie e macrostoria apparentemente distanti ma anche - talvolta,come nelle guerre - tragicamente annodate. In questa pro-spettiva, il romanzo - attraverso la “regìa” di Estella, una “ri-masta” nel borgo vecchio ormai morto - si presenta come unariesumazione di personaggi di un passato, prossimo o più re-moto, che riappare originalmente attraverso una sorta di ritonegromantico: una cena - con tratti surreali ed espressionistici- in cui le ombre, i fantasmi, gli spettri di quel mondo scom-parso riappaiono a ricordare, come altrettanti exempla, formee modi di una fenomenologia antropologica e sociale, e spes-sori e fisionomie umane diverse. A rappresentare storia, socie-tà, cultura, barriere sociali, speranze, tragedie di un’Italia mar-ginale, cancellata, al di qua di ogni coinvolgimento in nuovepotenzialità di sviluppo.Questo romanzo di Carmen Pellegrino è una prova di grandeforza, coinvolgente: opera originalissima nella struttura e nellafisionomia narrativa, ricca di suggestioni culturali e linguistichedi quel mondo, di elementi documentari di grande interesse,di tratti di fantasia e di ricerca che ne fanno un libro di rilievonel panorama letterario contemporaneo.

Elvio Guagnini

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Adalberto Alberici

Alessandra Alioto

Rosa Grazia Allaria

Mimmo Angeli

Maria Cristina Ardito

Rosanna Arrighi

Maria Angela Bacigalupo

Simona Bardi

Roberta Barelli

Massimiliano Bordoni

Luca Borzani

Gloria Brega

Alessia Busi

Giuliana Canessa

Michele Carella

Chiara Carenini

Emilio Carta

Rossella Carta

Danilo Caselli

Angelo Chendi

Giovanni Chiesura

Valeria Corciolani

Ileana Corea

Leo Cotugno

Paolo De Ambrosis Vigna

Aldo De Rose

Felicita De Santis

Angela Delfino

Antonio Di Rosa

Vera Di Sciorno

Ezio Ercole

Dino Frambati

Rachele Guicciardi

Georgios Karalis

Loredana Lasaracina

Luigi Leone

Paolo Lingua

Donatella Lippi

Mauro Mancini

Giuliana Manganelli

Isabella Marsano

Paolo Mazzanti

Paola Nesti

Lorenzo Orsini

Angelo Pastore

Letizia Patroni

Nazaria Maria Persia

Mario Piaggio

Alessandro Raffelli

Giuliana Rovetta

Miska Ruggeri

Sandro Sansò

Margarita Solari

Sabrina Strinati

Alessandra Tedesco

Maria Luisa Tessera

Flavio Testi

Carmelo Torre

Vivetta Valacca

Paola Virdis

la Giuriadei lettori

Achille Maccapani, Elena Giordano e Alfredo Majo coordinano la votazione

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la CerimoniaRapallo,18 luglio 2015

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Lisa Galantini, Ilaria Mazzoccoli e Angelo Pastore

Adalberto Alberici e Alfredo Majo

Cesare Castelbarco Albani, Enrico Cisnetto e Carlo Bagnasco

Le scrittrici Carmen Pellegrino, Lia Levi, Letizia Muratori, Silvana Gandolfi e Valentina D’Urbano

Valentina D’Urbano e Danilo Caselli con la figlia

Mimmo Angeli

Maria Rosa Di Betto e Luca Nicolacci

Per la prima volta il premio letterario per la donna scrittriceviene assegnato in piena estate. La cerimonia della 31ª edi-zione si svolge nel giardino di villa Porticciolo. Il caldo afosodella giornata viene provvidenzialmente mitigato dall’arrivo,a metà pomeriggio, di innocue nubi irregolari che nascon-dono il sole, mentre dal mare, sul far della sera, si leva unapiacevole brezza. Sono le 18,30.Numeroso, come di consueto, il pubblico: gli invitati, rap-presentanti dell’editoria, giornalisti e personaggi del mondoculturale. Non poche le autorità. Gli intervenuti sono accoltidalle canzoni di un duo musicale d’eccezione: il pianista clas-sico Andrea Bacchetti e la cantante Antonella Ruggiero. Perquest’ultima si tratta di un gradito ritorno, a 15 anni dallaprecedente partecipazione al premio, sempre come ospite.Quest’anno, a presentare la manifestazione, per la prima vol-ta non è una figura femminile, ma il giornalista Enrico Cisnet-to, dell’omonimo studio romano di comunicazione (consu-lente della Banca Carige), affiancato dall’attore-showmanNeri Marcoré e dalla conduttrice televisiva Rebecca VespaBerglund.

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In apertura, porgono i saluti di benvenuto il sindaco di RapalloCarlo Bagnasco e il presidente della Banca Carige Cesare Ca-stelbarco Albani. Subito dopo, fa il punto sul Premio il fondatore e coordinatoredello stesso, Pier Antonio Zannoni, che si trova sul palco insie-me ai colleghi della giuria tecnica, di cui fanno parte, per laprima volta, le scrittrici Sveva Casati Modignani e Chiara Gam-berale. I giurati sono tutti presenti, ad eccezione del presiden-te onorario, Leone Piccioni, assente per motivi di salute.Vengono presentate le autrici della terna, scaturita dalla riunio-ne della giuria del 23 maggio, che si contenderanno il premioprincipale. Tre giurati leggono le motivazioni delle scelte effet-tuate: Ermanno Paccagnini per “Quella vita che ci manca” diValentina D’Urbano, Chiara Gamberale per “I più deserti luo-ghi” di Silvana Gandolfi e Luigi Mascheroni per “Animali do-mestici” di Letizia Muratori.Successivamente, Rebecca Vespa Berglund illustra il meccani-smo delle votazioni per la designazione dell’opera vincitrice,che iniziano senza indugio: due hostess raggiungono le duegiurie (la “tecnica” sul palco, la “popolare” in platea) conun’urna, nella quale ciascun giurato deposita la propria scheda.Intanto Neri Marcoré intervista, in ordine alfabetico, le scrittri-ci finaliste, sedute con lui e con Enrico Cisnetto al centro delpalco. Ogni intervista è seguita dalla lettura di un brano dell’o-pera dell’autrice intervistata, da parte di un attore del teatroStabile di Genova. Orietta Notari legge un brano tratto dal ro-manzo di Valentina D’Urbano “Quella vita che ci manca”, UgoDighero un brano tratto da “I più deserti luoghi” di SilvanaGandolfi, Lisa Galantini un brano tratto da “Animali domesti-ci” di Letizia Muratori.

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Enrico Cisnetto, Carmen Pellegrino, Irene Salvini, Anna Baudino e Luca NicolacciNeri Marcoré

Rebecca Vespa Berglund

Antonella Ruggiero

Cesare Castelbarco Albani, Lia Levi, Gianfranco Araldi, Mentore Campodonico e Pier Antonio Zannoni

Lisa Galantini

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A votazione conclusa, Rebecca Vespa Berglund chiede le opinio-ni personali sul premio a due membri della giuria “popolare“,Angelo Pastore, da alcuni mesi direttore del Teatro Stabile di Ge-nova e Alessandra Tedesco, giornalista, conduttrice della rubrica“Il cacciatore di libri” su Radio 24. Le schede per il momento restano nell’urna. È il momento di unbreve intermezzo di spettacolo. La scena è affidata a Neri Mar-coré, che si conferma intrattenitore di garbo e brillante trascina-tore proponendo un’originale contaminazione di due celebricanzoni degli anni ’60: “C’era un ragazzo che come me...”, can-tata sulle note del successo di Adriano Celentano “Il ragazzodella via Gluck”; poi quest’ultima, con la musica della canzone-simbolo contro la guerra interpretata da Gianni Morandi. Si passa ai due premi collaterali già assegnati dalla Giuria “tecni-ca”. Sale sul palco Carmen Pellegrino, vincitrice del premio“opera prima” con il romanzo “Cade la terra”. Il presidente del-la giuria Elvio Guagnini legge la motivazione; Enrico Cisnetto in-tervista l’autrice; l’attrice Orietta Notari legge un brano del li-bro. Il premio è consegnato da Anna Baudino, consigliere co-munale di Rapallo, Luca Nicolacci, direttore dell’area territoriale“Liguria Levante” della Banca Carige e Irene Salvini, responsabi-le marketing di “Spazio Genova”, partner dell’iniziativa.È la volta di Lia Levi, vincitrice del premio speciale della giuria in-titolato ad Anna Maria Ortese con il romanzo “Il braccialetto”.La motivazione è letta da Mirella Serri, membro della Giuria;l’autrice viene intervistata da Neri Marcoré; la lettura del branodell’opera è affidata a Lisa Galantini. Per la premiazione, inter-vengono il presidente del Consiglio Comunale di Rapallo Men-tore Campodonico, il presidente della Banca Carige Cesare Ca-stelbarco Albani e Gianfranco Araldi dell’azienda agricola e agri-turismo “Le Torri”, partner dell’iniziativa. Ed eccoci al momento dello spoglio delle schede, per l’assegna-zione del premio principale. All’operazione sovrintende il dottorAchille Maccapani, segretario comunale di Rapallo, assistito dal-

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Andrea Bacchetti e Antonella Ruggiero

Letizia Muratori, Piergiorgio Brigati, Silvana Gandolfi e Luca Nicolacci

Letizia Muratori, Elisabetta Lai e Maddalena Costa

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la dottoressa Elena Giordano per il Comune e dal dot-tor Alfredo Majo per la Banca Carige. I votanti sono sta-ti 70, 10 membri della giuria “tecnica” e 60 della giuria“popolare”. Vince, con ampio margine, Valentina D’Ur-bano, che ottiene 43 voti, davanti a Silvana Gandolficon 19 voti e Letizia Muratori con 8 voti. Valentina D’Urbano è proclamata vincitrice della 31ªedizione del premio letterario nazionale per la donnascrittrice “Rapallo Carige”.Si procede alle premiazioni. Letizia Muratori, terza clas-sificata, riceve il premio da Elisabetta Lai, assessore alTurismo di Rapallo, e da Maddalena Costa, sindaco ef-fettivo del Collegio Sindacale della Banca Carige. A premiare la seconda classificata, Silvana Gandolfi, so-no il vice sindaco di Rapallo, Piergiorgio Brigati e LucaNicolacci, direttore dell’area “Liguria Levante” dellaBanca Carige. Infine, sale sul palco la vincitrice, Valenti-na D’Urbano. Le consegnano il premio il sindaco di Ra-pallo, Carlo Bagnasco e il presidente della Banca Cari-ge, Cesare Castelbarco Albani. Sono presenti anche imembri della giuria “tecnica” e i tre conduttori dellamanifestazione. Tanti applausi per tutti, prima dei salu-ti, affidati nuovamente al duo musicale Andrea Bac-chetti - Antonella Ruggiero. Per le scrittrici, le autorità, gli ospiti e gli invitati, la sera-ta si conclude con la cena di gala, nella suggestiva cor-nice del giardino della vicina villa Tigullio. Appunta-mento alla 32ª edizione.

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Rebecca Vespa Berglund, Enrico Cisnetto, Cesare Castelbarco Albani, Valentina D’Urbano, Carlo Bagnasco, Letizia Muratori, Neri Marcoré, Silvana Gandolfi e Pier Antonio Zannoni

Ugo Dighero

Orietta NotariValentina D’Urbano e

Cesare Castelbarco Albani

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Il bando e la giuria Il 4 marzo del 2016 è uscito il bando di concorso della 32ª edi-zione del premio letterario nazionale per la donna scrittrice“Rapallo Carige”. La giuria “tecnica” è così composta: Leone Piccioni (presiden-te onorario), Elvio Guagnini (presidente), Maria Pia Ammirati,Mario Baudino, Sveva Casati Modignani, Francesco De Nicola,Chiara Gamberale, Luigi Mascheroni, Ermanno Paccagnini,Mirella Serri e Pier Antonio Zannoni (coordinatore, responsabi-le del Premio).La giuria si è riunita a Rapallo, in una sala della sede distaccatadi piazza Molfino del Comune, sabato 28 maggio 2016, per lascelta della “terna” e per l’assegnazione dei premi collateraliprevisti dal bando. Al concorso sono state ammesse 87 opere.Di seguito le opere prescelte, con le relative motivazioni.

“Terna” delle opere finaliste(in ordine alfabetico, con le motivazioni)

Cristina Battocletti “La mantella del diavolo”Milano, Bompiani, 2015

Un romanzo sulla propria terra,dove non si abita più, ma allaquale si rimane legati; e della qua-le - a distanza - si vedono meglio idiversi lati, positivi e negativi. Unlibro che ha al centro una com-plessa storia familiare, ma è ancheun discorso sulla realtà della fron-tiera, sul rapporto tra periferia ecentro, sull’incontro tra civiltà di-verse, sulla natura di una città di

provincia (Cividale) con i suoi misteri, le sue leggende, le sue pau-re. Un libro - anche - di atmosfere e paesaggi, con tratti surrealied espressionisti.

Stefania Parmeggiani “La notte di Silvia” Roma, Castelvecchi, 2015

Un corpo sul ciglio dell’autostrada,una giovane uccisa: viene da lonta-no, è un corriere della cocaina. Suquesto fatto di cronaca, reale o trasfi-gurato, Stefania Parmeggiani costrui-sce una narrazione allo stesso tempolirica e risentita, ringhiosa e umana.“La notte di Silvia” è la notte diun’incessante ferita, un esordio con-vincente anche dal punto di vista del-la grammatica narrativa.

Sara Rattaro“Splendi più che puoi”Milano, Garzanti, 2016

Con questo nuovo romanzo, Sara Rat-taro ribadisce la sua attenzione e sen-sibilità per i problemi della condizionefemminile nella società attuale; conuna scrittura incisiva e appassionata,emerge con forza da queste pagine lastoria di Emma e di Marco che, gra-dualmente, da marito affettuoso sitrasforma in compagno sempre piùviolento e proteso ad annullare la per-

sonalità della moglie, che solo la nascita della figlia Martina ripor-ta alla sua dimensione libera e alla riconquista di se stessa.

Premio Speciale della Giuria Pia Pera “Al giardino ancora non l’ho detto”Milano, Ponte alle Grazie, 2016

Con il suo ultimo libro “Al giardino anco-ra non l’ho detto”, indimenticabile medi-tazione sulla malattia e la tenacia dellavita, si può dire che Pia Pera abbia tiratole fila di un’intera vita di narratrice, stu-diosa e traduttrice di letteratura russa,esperta di giardini apprezzata a livellointernazionale. Tanti sono stati i modi dipraticare la letteratura, nella carriera diPia Pera, ma unico il rigore dello stile,

Trentaduesima edizioneverso la finale

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Albo d’Oroquello sguardo capace di donare ai fatti disparati dell’esistenza ilcolore inconfondibile dell’intimità e dell’empatia.

Premio opera prima Evita Greco “Il rumore delle cose che iniziano”Milano, Rizzoli, 2016

Ada, una ragazza dal candore disarmante,impara da Teresa, la sua nonna, ad ascol-tare il rumore delle cose che cominciano eche ci aiutano a guardare con bontà e otti-mismo al tempo che verrà. È una storiaapparentemente semplice, sorretta convoce lieve, quasi fosse una favola, e conuno stile decisamente nuovo e maturo.

La giuria popolare e la cerimoniaI libri della “terna” sono stati dati in lettura ai 60 giurati checompongono la giuria “popolare”. Entrambe le giurie (“tec-nica” e “popolare”) voteranno congiuntamente nel corsodella cerimonia conclusiva del Premio, che si svolgerà sabato16 luglio 2016, a Rapallo, sul lungomare Vittorio Veneto.All’autrice dell’opera più votata sarà assegnato il premio perla donna scrittrice “Rapallo Carige”, 32ª edizione. Le altredue finaliste riceveranno i “premi selezione” previsti per la 2ªe per la 3ª classificata. Saranno inoltre consegnati i premi col-laterali, già attribuiti: il premio “opera prima” a Evita Greco e il “premio speciale della giuria, intitolato ad Anna MariaOrtese”, a Pia Pera.

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1ª edizione 1985Premio “Rapallo”:- Virginia Galante Garrone “L’ora del tempo” GARZANTI

Premi selezione:- Anna Maria Ortese “Il treno russo” PELLICANO- Luca Drudi Demby “Allegro Espressivo” BASTOGI

Premio Speciale della Giuria:- Grazia Livi “Da una stanza all’altra” GARZANTI2ª edizione 1986Premio “Rapallo”:- Giuliana Berlinguer “Una per sei” CAMUNIA

Premi selezione:- Fernanda Pivano “Cos’è più la virtù” RUSCONI- Dacia Maraini “Isolina” MONDADORI

Premio Speciale della Giuria:- Edoarda Masi “Il libro da nascondere” MARIETTI

3ª edizione 1987Premio “Rapallo”:- Gina Lagorio “Golfo del paradiso” GARZANTIPremi selezione:- Marina Jarre “I padri lontani” EINAUDI- Elisabetta Pierallini “I belli di famiglia” CAMUNIA

Premio Speciale della Giuria:- Sylvana de Riva “Profili” BOMPIANI

4ª edizione 1988Premio “Rapallo”:- Rosetta Loy “Le strade di polvere” EINAUDIPremi selezione:- Sandra Reberschak “La ricognizione” BOMPIANI- Ginevra Bompiani “L’incantato” GARZANTI

Premio Speciale della Giuria:- Francesca Sanvitale “La realtà è un dono” MONDADORI

5ª edizione 1989Premio “Rapallo”:- Edith Bruck “Lettera alla madre” GARZANTIPremi selezione:- Fabrizia Ramondino “Un giorno e mezzo” EINAUDI- Susanna Tamaro “La testa tra le nuvole” MARSILIO

Premio Speciale della Giuria:- Roberta De Monticelli “Il richiamo della persuasione” MARIETTI

6ª edizione 1990Premio “Rapallo”:- Paola Capriolo “Il nocchiero” FELTRINELLIPremi selezione:- Angela Bianchini “La ragazza in nero” CAMUNIA- Romana Petri “Il gambero blu e altri racconti” RIZZOLI

Premio Speciale della Giuria:- Fleur Jaeggy “I beati anni del castigo” ADELPHI

7ª edizione 1991Premio “Rapallo-Carige”:- Armanda Guiducci “Virginia e l’angelo” LONGANESIPremi selezione: - Patrizia Carrano “Cattivi compleanni” RIZZOLI- Elisabetta Rasy “L’altra amante” GARZANTI

Premio Speciale della Giuria:- Adriana Zarri “Apologario - Le favole di Samarcanda” CAMUNIA

8ª edizione 1992Premio “Rapallo-Carige”:- Susanna Tamaro “Per voce sola” MARSILIO

Premi selezione:- Giacoma Limentani “Dentro la D” MARIETTI- Vittoria Ronchey “1944” RIZZOLIPremio Speciale della Giuria:- Anna Maria Ortese “La lente scura” MARCOS Y MARCOS

Premio “Opera prima”:- Cristina Comencini “Le pagine strappate” FELTRINELLI

9ª edizione 1993Premio “Rapallo-Carige”:- Camilla Salvago Raggi “Prima del fuoco” LONGANESIPremi selezione:- Marisa Madieri “La radura” EINAUDI- Ludovica Ripa di Meana “La sorella dell’ave” CAMUNIA

Premio Speciale della Giuria:- Dacia Maraini “Bagheria” RIZZOLIPremio “Opera prima”:- Carmen Covito “La bruttina stagionata” BOMPIANI

10ª edizione 1994Premio “Rapallo-Carige”:- Laura Mancinelli “Gli occhi dell’imperatore” EINAUDIPremi selezione:- Minnie Alzona “Il pane negato” SANTI QUARANTA- Silvana La Spina “Quando Marte è in Capricorno” BOMPIANI

Premio Speciale della Giuria:- Marisa Volpi “La casa di via Tolmino” GARZANTIPremio “Opera prima”:- Margaret Mazzantini “Il catino di zinco” MARSILIO

11ª edizione 1995Premio “Rapallo-Carige”:- Sandra Verda “Il male addosso” BOLLATI BORINGHIERIPremi selezione:- Cristina Comencini “Passione di famiglia” FELTRINELLI- Mimì Zorzi “Olimpo lombardo” MONDADORI

Premio Speciale della Giuria:- Paola Capriolo “La spettatrice” BOMPIANI

Premio “Opera prima”:- Silvana Quadrino “La torta senza candeline” FELTRINELLI12ª edizione 1996Premio “Rapallo-Carige”:- Helga Schneider “Il rogo di Berlino” ADELPHIPremi selezione:- Alda Merini “La pazza della porta accanto” BOMPIANI

- Marta Morazzoni “L’estuario” LONGANESIPremio Speciale della Giuria: - Serena Vitale “Il bottone di Puskin” ADELPHIPremio “Opera prima”:- Marisa Fenoglio “Casa Fenoglio” SELLERIO

FOTO

EUGEN

IO COSTA

Coordinatore responsabile del Premio Pier Antonio ZannoniSEGRETERIA DEL PRE MIO: c/o Comune di Rapallo - Piazza delle Nazioni 4 - 16035 Rapallo - Tel. 0185 680 387 / 373 / 360

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Albo d’Oro

16 Giugno 2016 • Pubblicazione a cura di Pier Antonio Zannoni • In copertina acquatinta di Mariabianca Barberis, per gentile concessione dell’autrice • Grafica creaTTiva - Genova • Foto Edizione 2015 © Studio Leoni

13ª edizione 1997Premio “Rapallo-Carige”:- Francesca Duranti “Sogni mancini” RIZZOLIPremi selezione: - Marta Morazzoni “Il caso Courrier” LONGANESI- Maria Luisa Magagnoli “Un caffé molto dolce” BOLLATI BORINGHIERIPremio Speciale della Giuria: - Maria Corti “Ombre dal fondo” EINAUDIPremio “Opera prima”:- Chiara Zocchi “Olga” GARZANTIPremio straordinario: - Alice Sturiale “Il libro di Alice” RIZZOLI

14ª edizione 1998Premio “Rapallo-Carige”:- Romana Petri “Alle Case Venie” MARSILIO

Premi selezione: - Rossana Ombres “Baiadera” MONDADORI- Nadia Fusini “Due volte la stessa carezza” BOMPIANI

Premio Speciale della Giuria: - Rosetta Loy “La parola ebreo” EINAUDIPremio “Opera prima”: - Gloria Chilanti “Bandiera rossa e borsa nera” MURSIA

15ª edizione 1999Premio “Rapallo-Carige”:- Anna Maria Mori e Nelida Milani “Bora” FRASSINELLIPremi selezione: - Simona Vinci “In tutti i sensi come l’amore” EINAUDI

- Marisa Volpi “Fatali stelle” LONGANESI

Premio Speciale della Giuria: - Marisa Fenoglio “Vivere altrove” SELLERIOPremio “Opera prima”: - Cecilia Chailly “Era dell’amore” BOMPIANI

16ª edizione 2000Premio “Rapallo-Carige”:- Renata Pisu “La via della Cina” SPERLING E KUPFER

Premi selezione: - Angela Bianchini “Un amore sconveniente” FRASSINELLI

- Fabrizia Ramondino “Passaggio a Trieste” EINAUDIPremio speciale della Giuria: - Liana Millu “Dopo il fumo” MORCELLIANA

Premio “Opera prima”: - Federica Fantozzi “Caccia a Emy” MARSILIO

17ª edizione 2001Premio “Rapallo-Carige”:- Paola Mastrocola “La gallina volante” GUANDA

Premi selezione: - Laura Pariani “La foto di Orta” RIZZOLI- Serena Vitale “La casa di ghiaccio” MONDADORI

Premio speciale della Giuria: - Elena Gianini Belotti “Voli” FELTRINELLIPremio “Opera prima”: - Caterina Bonvicini “Penelope per gioco” EINAUDI

18ª edizione 2002Premio “Rapallo-Carige”:- Margaret Mazzantini “Non ti muovere” MONDADORI

Premi selezione: - Cristina Comencini “Matrioska” FELTRINELLI- Dacia Maraini “La nave per Kobe” RIZZOLI

Premio speciale della Giuria: - Giuliana Morandini “Sospiri e palpiti” MARIETTI 1820

Premio “Opera prima”: - Marlisa Trombetta “La mamma cattiva” MARSILIO

19ª edizione 2003Premio “Rapallo-Carige”:- Francesca Marciano “Casa rossa” LONGANESI

Premi selezione: - Laura Bosio “Le ali ai piedi” MONDADORI- Simona Vinci “Come prima delle madri” EINAUDI

Premio speciale della Giuria: - Sandra Petrignani “La scrittrice abita quì” NERI POZZAPremio “Opera prima”: - Chiara Marchelli “Angeli e cani” MARSILIO

20ª edizione 2004Premio “Rapallo-Carige”:- Francesca Duranti “L’ultimo viaggio della Canaria” MARSILIO

Premi selezione: - Marina Jarre “Ritorno in Lettonia” EINAUDI- Rosa Matteucci “Libera la Karenina che è in te” ADELPHIPremio speciale della Giuria: - Agnese Moro “Un uomo così” RIZZOLIPremio “Opera prima”: - Laura Bocci “Di seconda mano” RIZZOLI

21ª edizione 2005Premio “Rapallo Carige”:- Patrizia Bisi “Daimon” EINAUDIPremi selezione:- Lia Levi “Il mondo è cominciato da un pezzo” EDIZIONI E/O- Clara Sereni “Le merendanze” RIZZOLI

Premio speciale della Giuria:- Cristina Comencini “La bestia nel cuore” FELTRINELLIPremio “Opera prima”:- Luciana Capretti “Ghibli” RIZZOLIPremio straordinario (nel ricordo di Giorgio Calcagno)- Monica Maggioni “Dentro la guerra” LONGANESI

22ª edizione 2006Premio “Rapallo Carige”:- Silvia Ballestra “La seconda Dora” RIZZOLIPremi selezione:- Silvia Di Natale “L’ombra del cerro” FELTRINELLI- Isabella Santacroce “Zoo” FAZIPremio “Opera prima”:- Ornela Vorpsi “Il paese dove non si muore mai” EINAUDI

Premio straordinario (nel 60º della Repubblica italiana):- Tina Anselmi con Anna Vinci “Storia di una passione politica” SPERLING & KUPFER

23ª edizione 2007Premio “Rapallo Carige”:- Brunella Schisa “La donna in nero” GARZANTIPremi selezione:- Lucrezia Lerro “Il rimedio perfetto” BOMPIANI- Laura Bosio “Le stagioni dell’acqua” LONGANESIPremio “Opera prima”:- Rosella Postorino “La stanza di sopra” NERI POZZAPremio speciale della giuria:- Lina Wertmüller “Arcangela Felice Assunta Job Wertmüller von Elgg Espanol von Branchcich cioè Lina Wertmüller” FRASSINELLI

24ª edizione 2008Premio “Rapallo Carige”:- Caterina Bonvicini ”L’equilibrio degli squali” GARZANTIPremi selezione:- Elisabetta Rasy “L’estranea” RIZZOLI- Simona Vinci “Strada provinciale tre” EINAUDIPremio “Opera prima”:- Eliana Bouchard “Louise” BOLLATI BORINGHIERIPremio speciale della giuria:- Laura Pariani “Dio non ama i bambini” EINAUDI

25ª edizione 2009Premio “Rapallo Carige”:- Daria Bignardi “Non vi lascerò orfani” MONDADORI

Premi selezione:- Paola Capriolo “Il pianista muto” BOMPIANI

- Dunja Badnievic “L’isola nuda” BOLLATI BORINGHIERIPremio “Opera prima”:- Marella Caracciolo Chia “Una parentesi luminosa” ADELPHIPremio speciale della giuria:- Simonetta Agnello Hornby “Vento scomposto” FELTRINELLIPremio internazionale per il 25º:- Almudena Grandes “Cuore di ghiaccio” GUANDA

26ª edizione 2010Premio “Rapallo Carige”:- Benedetta Cibrario “Sotto cieli noncuranti” FELTRINELLIPremi selezione:- Margherita Oggero “Risveglio a Parigi” MONDADORI- Camilla Baresani “Un’estate fa” BOMPIANI

Premio “Opera prima”:- Teresa De Sio “Metti il diavolo a ballare” EINAUDIPremio speciale della giuria:- Valentina Fortichiari “Lezione di nuoto” GUANDA

27ª edizione 2011Premio “Rapallo Carige”:- Federica Manzon “Di fama e di sventura” MONDADORI

Premi selezione:- Donatella Di Pietrantonio “Mia madre è un fiume” ELLIOT- Maria Pia Ammirati “Se tu fossi qui” CAIRO

Premio “Opera prima”:- Viola Di Grado “Settanta acrilico trenta lana” EDIZIONI E/OPremio speciale della giuria:- Franca Valeri “Bugiarda no, reticente” EINAUDI

28ª edizione 2012Premio “Rapallo Carige”:- Francesca Melandri “Più alto del mare” RIZZOLIPremi selezione:- Laura Bosio “Le notti sembravano di luna” LONGANESI- Paola Sòriga “Dove finisce Roma” EINAUDIPremio “Opera prima”:- Irene Di Càccamo “L’amore imperfetto” NUTRIMENTI

Premio speciale della giuria:- Edith Bruck “La donna dal cappotto verde” GARZANTIPremio fuori concorso “alla carriera”:- Elena Bono “Fanuel Nuti - Giorni davanti a Dio” II tomo LE MANI

29ª edizione 2013Premio “Rapallo Carige”:- Emanuela E. Abbadessa “Capo Scirocco” RIZZOLIPremi selezione:- Anna Maria Falchi “L’isola delle lepri” GUANDA- Carola Susani “Eravamo bambini abbastanza” MINIMUM FAX

Premio “Opera prima”:- Maria Perosino “Io viaggio da sola” EINAUDIPremio speciale della giuria:- Serena Dandini “Ferite a morte” RIZZOLI

30ª edizione 2014Premio “Rapallo Carige”:- Emmanuelle de Villepin “La vita che scorre” LONGANESIPremi selezione:- Marina Mander “Nessundorma” MONDADORI

- Rosella Postorino “Il corpo docile” EINAUDI

Premio “Opera prima”:- Giuliana Altamura “Corpi di, Gloria” MARSILIO

Premio speciale della giuria:- Marta Morazzoni “Il fuoco di Jeanne” GUANDAPremio internazionale per la 30ª Edizione:- Jeanette Winterson “Il cancello del crepuscolo” MONDADORI

31ª edizione 2015Premio “Rapallo Carige”:- Valentina D’Urbano “Quella vita che ci manca” LONGANESIPremi selezione:- Silvana Gandolfi“I più deserti luoghi” PONTE ALLE GRAZIE

- Letizia Muratori “Animali domestici” ADELPHIPremio “Opera prima”:- Carmen Pellegrino “Cade la terra” GIUNTIPremio speciale della giuria:- Lia Levi “Il braccialetto” E/O EDIZIONI

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