(Nicola Curci) «Dammi i soldi o ti uccido» Canne dopo la denuncia.pdf · Vittorio Emanuele Re...

1
G a z z e t t A f f a r i i n u m e r i v e r d i : Annunci 800 659 659 Fax 800 479 479 Info 800 652 652 www . gazzettaffari . com * escluso Sud Barese www.baldassarremotors.bmw.it Concessionario BMW MINI Bari e Provincia e Nord Barese* BARI - Via F.lli Philips, 5 - Via Niceforo, 4/B BARLETTA (BA) - Via dell’Euro, 36 B a l d a s s a r r e M o t o r s * escluso Sud Barese www.baldassarremotors.bmw.it Concessionario BMW MINI Bari e Provincia e Nord Barese* BARI - Via F.lli Philips, 5 - Via Niceforo, 4/B BARLETTA (BA) - Via dell’Euro, 36 B a l d a s s a r r e M o t o r s Fiamme nella zona industriale distrutto un capannone SERVIZIO ALL’INTERNO TRANI Dopo la nostra denuncia i lavori di risistemazione CRISTALLO ALL’INTERNO CANNE DELLA BATTAGLIA Rosario Foti è il nuovo allenatore dell’Andria Bat A.LOSITO ALL’INTERNO CALCIO Giovedì 18 Agosto 2005 GazzettAffari - LavorOpportunità ogni giovedì Anno 118º Numero 221 Invia per fax i tuoi annunci gratuiti 800-479-479 CORATO / Tossicodipendente 35enne arrestato dalla Polizia dopo aver trasformato in un incubo la vita della madre «Dammi i soldi o ti uccido» Pretendeva continue somme di denaro per acquistare la cocaina Le parole della sesta Provincia «Bat» tra acronimo ed acrostico sto tipo di poesia è derivato anche un gioco enigmistico ovviamente simile: bisogna, da alcune definizioni, trova- re parole le cui iniziali, lette sempre in successione, for- mano una parola o una frase di senso compiuto. Infine, per estensione, lo dicono sempre i testi sacri delle pa- role, l’acrostico è una parola con senso compiuto formata dalle iniziali di parole singo- le. Anche in questo caso si ha una sigla, ma la parola che ne vien fuori ha già un signi- ficato. L’esempio, per rima- nere in campo automobili- stico, è dato da Alfa. Alfa, in- fatti, è il risultato di Anoni- ma lombarda fabbrica auto- mobili, però è anche la pri- ma lettera dell’alfabeto gre- co, quindi è una sigla che però coincide con una parola di senso compiuto. Uno degli acrostici più noti, continuia- La Bat-provincia, oltre alle infinite polemiche sulla at- tribuzione e dislocazione de- gli uffici (se riguarda la pro- pria città, ovviamente, l’at- tribuzione ipotizzata dai sin- daci è logica e scientifica, se riguarda le altre città, inve- ce, è clamorosamente sba- gliata, addirittura illegitti- ma...), a continue telepredi- che su chi ha più (!) diritti (?) degli altri (mai un dibattito, un contraddittorio, solo ripe- tute e conosciute litanie), a ricordi (prei)storici e arbi- trari paragoni sportivi, ora ci ha regalato anche una di- sputa terminologica tra let- tori. E cioè: ’bat’ è un acroni- mo o un acrostico? L’interro- gativo non è di fondamentale importanza per la sopravvi- venza di alcuno, però siamo in agosto e possiamo abusa- re della pazienza dei lettori. Non solo: pur essendo in va- mo con gli e- sempi, è quello risor- gimentale del ’W Verdi’ che veniva gridato e scritto du- rante la rap- presentazio- ne di opere. Il nome Verdi era sì quello del grande mu- sicista, cer- to, ma era canza, per il ’dizionario di provincia’ è un’occasio- ne troppo ghiotta per non interve- nire quando si parla di parole. COS’E’ UN ACRONIMO - L’acroni- mo, recitano i sacri testi delle parole, è un nome formato unendo le lettere (anche le sillabe) iniziali di altre parole. Un esempio? Fiat. Fiat è or- mai un nome, indica precisa- mente una casa costruttrice di automobili, ma tale nome è formato dalle iniziali di al- tre parole e cioè Fabbrica I- taliana Automobili Torino. L’acronimo, dunque, è una sigla, rispetto a cui, però, ha un significato più ristretto, più solido; la sigla, infatti, può non costituire un vero e proprio nome. Rispetto a tut- to questo, dunque, ’bat’ è un acronimo, vale a dire una si- gla che è diventata un nome (anche se, si potrebbe obiet- tare, ma non obiettiamo, la sigla ’ba’, di Bari, non viene considerata un nome, ma, appunto, semplicemente u- na sigla). COS’E’ UN ACROSTICO - In questo caso il discorso è più lungo. L’acrostico è, tra- dizionalmente, un tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette in succes- sione, formano una parola o una frase. Non solo, da que- anche l’acrostico (nome di senso compiuto formato dal- le iniziali di altre parole) di Vittorio Emanuele Re D’Ita- lia, che con il W davanti era un chiaro messaggio politico agli austriaci. Possiamo di- re, a questo punto, che ’bat’, per estensione, può essere considerato anche un acro- stico. Un acrostico spiritoso in quanto si riferisce all’iro- nico ’bat’, parola ormai con un senso compiuto, almeno nei fumetti, che rimanda a Batman e alle sue bat-cose (la bat-caverna, la bat-mobi- le) e, quindi, per analogia, al- la bat-prefettura, alla bat- questura, alla bat-squadra. BAT-CONCLUSIONE - ’Bat’, dunque, a vederla in un certo modo è sia un acro- stico sia un acronimo. A ve- derla in un altro modo è solo una sigla. A vederla come dovrebbe essere vista è un’occasione per il territo- rio. Per ora, invece, vediamo che è solo un suonare forte e preoccupante dei campanili. Michele Palumbo Allertati da alcuni vicini di casa, sono stati i poliziotti del commissariato a mettere fine all’assurda vicenda (foto Calvaresi) CORATO - Angherie, vio- lenze, continue richieste di denaro. La sua vita, da qual- che mese, era diventata un inferno. Un incubo che la sfortunata madre era costret- ta a vivere quotidianamente a causa del figlio tossicodi- pendente. Ma, alla fine, dinanzi alla disperazione, anche l’amore filiale e lo stretto vincolo di sangue è venuto meno. Quan- do i poliziotti di una volante, allertati dall’ennesima te- lefonata di alcuni vicini di casa («Correte, la vuole ucci- dere»), hanno fatto scattare le manette ai polsi di F.F.,un nullafacente 35enne di Cora- to, la madre vedova 55enne ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Il gio- vane è stato arrestato in fla- granza di reato dai poliziotti del commissariato per estor- sione continuata ed aggrava- ta. F.F., secondo quanto è stato ricostruito dai poliziotti sul- la base della sofferta denun- cia della donna, in più circo- stanze, con ingiurie, minacce e percosse, avrebbe preteso dalla madre di essere accudi- to e «mantenuto» economica- mente. In particolare il gio- vane, oltre che vendere l’auto regalatagli dai genitori, a- vrebbe chiesto continue som- me di denaro per poter acqui- stare le dosi quotidiane di co- caina. Qualora si fosse rifiu- tata, il violento figlio non esi- tava a maltrattarla, offenden- dola e picchiandola. Agli ini- zi di agosto, addirittura, la donna fu costretta a ricorre- re alle cure del sanitari del pronto soccorso dell’«Um- berto I» perchè vittima delle percosse del violento figlio che riuscì ad estorcele mille euro. Da quel giorno F.F. fu allontanato di casa ma le ri- chieste di denaro sono ugual- mente continuate. Quindici, venti euro ogni volta e, pur- troppo, più volte al giorno. «Ti taglio la testa se non mi dai i soldi»: questa la minac- cia che l’irriconoscente figlio ha rivolto alla madre anche lo scorso pomeriggio dinanzi ai poliziotti di una volante, accorsi dopo aver ricevuto la richiesta di intervento di al- cuni residenti più che mai preoccupati. All’arrivo degli agenti,F.F. era intento a cal- ciare con violenza il portone d’ingresso dell’abitazione della sfortunata donna, ter- rorizzata dall’insolita «fu- ria» del figlio. «Prima o poi scenderai», «Fammi salire»: una serie di frasi pronuncia- te con tono minaccioso, no- nostante la presenza delle di- vise. Gli agenti a quel punto so- no intervenuti, riuscendo a bloccare l’esagitato 35enne che è stato trasferito dappri- ma negli uffici del commis- sariato e, subito dopo, in una cella del carcere di Trani. In commissariato è giunta, po- co dopo, anche la vittima del- l’estorsione: una donna ter- rorizzata, stanca di subire che, con le lacrime, ha rac- contato tutto. Il resto lo han- no fatto i poliziotti che sono riusciti ricostruire le fasi dell’assurda odissea. Una escalation, insomma, di sopraffazioni, un continuo stillicidio di violenze fisiche e psicologiche che, alla fine, hanno fatto detonare la di- sperazione. Gianpaolo Balsamo BARLETTA / Pino Curci stava rientrando al termine della giornata di lavoro Giornalista aggredito sotto casa Nel mirino dei carabinieri due tossicodipendenti autori di scippi BARLETTA - Un’aggressione vile ed inspiegabile. Due ener- gumeni spintonano la vittima che sviene e resta sul marcia- piede, davanti alla porta di ca- sa sua. I malfattori fuggono, senza portare via nulla. Più tardi l’aggredito riprende co- noscenza, in un letto d’ospe- dale. Questo è il racconto della di- savventura capitata al collega Pino Curci, assalito alle spalle probabilmente da due delin- quenti, forse intenzionati a strappargli il borsello. L’ora- rio dell’aggressione (i condi- zionali usati fin qui sono resi obbligatori dalla perdita di co- scienza del protagonista) si aggira intorno alle undici di martedì scorso, quando il giornalista si è allontanato dalla redazione della «Gazzet- ta» in via Sant’Antonio, al ter- mine della giornata di lavoro. I malfattori si sono avvicinati in silenzio alle spalle del cro- nista e l’hanno spintonato violentemente. Poi, forse spa- ventati dalla perdita di co- scienza del giornalista, che ha battuto con violenza il capo al marciapiede, sono scappati via, lasciando perdere le pro- prie tracce. Dopo qualche minuto la vit- tima è stata soccorsa dai pas- santi, che hanno chiamato il 118. Pino Curci, trasportato in ospedale privo di sensi, è stato sottoposto ad una Tac che ha escluso lesioni gravi. Il gior- nalista, che ha riportato un trauma cranico e contusioni alle braccia, è ricoverato nel reparto neurologia dell’ospe- dale «Dimiccoli», dove ri- marrà fino alle dimissioni. Nel mirino dei carabinieri sarebbero due tossicodipen- denti che da qualche giorno hanno messo a segno nume- rosi scippi nella zona centrale della città, l’ultimo dei quali ieri sera in via Monfalcone. Anche se non si può escludere una ritorsione nei confronti del quotidiano, un organo at- tento di denuncia sociale. Attestati di solidarietà ed auguri di pronta guarigione sono giunti al collega dalla Di- rezione e dalla redazione del- la «Gazzetta» e dall’Assostam- pa di Puglia. (Nicola Curci) SPINAZZOLA / Preoccupa il fenomeno Strage di pesci alla diga del Locone Il nostro collega, che ha riportato un trauma cranico e lesioni alle braccia, è ricoverato nel reparto neurologia dell’ospedale civile «Dimiccoli» Migliaia di pesci morti nella diga del Locone (foto Calvaresi) FORINA ALL’INTERNO

Transcript of (Nicola Curci) «Dammi i soldi o ti uccido» Canne dopo la denuncia.pdf · Vittorio Emanuele Re...

G a

z z

e t

t A

f f

a r

i

i n

u m

e r

i

v e

r d

i

:A

nn

un

ci

800

6

59

659

F

ax

800

4

79

479

In

fo

800

6

52

652

ww

w .

gaz

zett

affa

ri .

com

* esc

luso S

ud B

arese

www.baldassarremotors.bmw.it

Concessionario BMW MINIBari e Provincia e Nord Barese*BARI - Via F.lli Philips, 5 - Via Niceforo, 4/B

BARLETTA (BA) - Via dell’Euro, 36

B a l d a s s a r r e M o t o r s

* esc

luso S

ud B

arese

www.baldassarremotors.bmw.it

Concessionario BMW MINIBari e Provincia e Nord Barese*BARI - Via F.lli Philips, 5 - Via Niceforo, 4/B

BARLETTA (BA) - Via dell’Euro, 36

B a l d a s s a r r e M o t o r sFiamme nella zona industriale

distrutto un capannoneSERVIZIO ALL’INTERNO

TTRRAANNII

Dopo la nostra denunciai lavori di risistemazione

CRISTALLO ALL’INTERNO

CCAANNNNEE DDEELLLLAA BBAATTTTAAGGLLIIAA

Rosario Foti è il nuovoallenatore dell’Andria Bat

A. LOSITO ALL’INTERNO

CCAALLCCIIOO

Giovedì 18 Agosto 2005

GazzettAffari - LavorOpportunità ogni giovedì

Anno 118º Numero 221

Invia per faxi tuoiannunci gratuiti

800-479-479

CORATO / Tossicodipendente 35enne arrestato dalla Polizia dopo aver trasformato in un incubo la vita della madre

«Dammi i soldi o ti uccido»Pretendeva continue somme di denaro per acquistare la cocaina

Le parole della sesta Provincia

«Bat» tra acronimoed acrostico

sto tipo di poesia è derivatoanche un gioco enigmisticoovviamente simile: bisogna,da alcune definizioni, trova-re parole le cui iniziali, lettesempre in successione, for-mano una parola o una frasedi senso compiuto. Infine,per estensione, lo diconosempre i testi sacri delle pa-role, l’acrostico è una parolacon senso compiuto formatadalle iniziali di parole singo-le. Anche in questo caso si hauna sigla, ma la parola chene vien fuori ha già un signi-ficato. L’esempio, per rima-nere in campo automobili-stico, è dato da Alfa. Alfa, in-fatti, è il risultato di Anoni-ma lombarda fabbrica auto-mobili, però è anche la pri-ma lettera dell’alfabeto gre-co, quindi è una sigla cheperò coincide con una paroladi senso compiuto. Uno degliacrostici più noti, continuia-

La Bat-provincia, oltre alleinfinite polemiche sulla at-tribuzione e dislocazione de-gli uffici (se riguarda la pro-pria città, ovviamente, l’at-tribuzione ipotizzata dai sin-daci è logica e scientifica, seriguarda le altre città, inve-ce, è clamorosamente sba-gliata, addirittura illegitti-ma...), a continue telepredi-che su chi ha più (!) diritti (?)degli altri (mai un dibattito,un contraddittorio, solo ripe-tute e conosciute litanie), aricordi (prei)storici e arbi-trari paragoni sportivi, oraci ha regalato anche una di-sputa terminologica tra let-tori. E cioè: ’bat’ è un acroni-mo o un acrostico? L’interro-gativo non è di fondamentaleimportanza per la sopravvi-venza di alcuno, però siamoin agosto e possiamo abusa-re della pazienza dei lettori.Non solo: pur essendo in va-

mo con gli e-sempi, èquello risor-g i m e n t a l edel ’W Verdi’che venivagridato escritto du-rante la rap-presentazio-ne di opere.

Il nomeVerdi era sìquello delgrande mu-sicista, cer-to, ma era

canza, per il’dizionariodi provincia’è un’occasio-ne troppoghiotta pernon interve-nire quandosi parla diparole.

COS’E’ UNACRONIMO- L’acroni-mo, recitanoi sacri testidelle parole,è un nomeformato unendo le lettere(anche le sillabe) iniziali dialtre parole.

Un esempio? Fiat. Fiat è or-mai un nome, indica precisa-mente una casa costruttricedi automobili, ma tale nomeè formato dalle iniziali di al-tre parole e cioè Fabbrica I-taliana Automobili Torino.

L’acronimo, dunque, è unasigla, rispetto a cui, però, haun significato più ristretto,più solido; la sigla, infatti,può non costituire un vero eproprio nome. Rispetto a tut-to questo, dunque, ’bat’ è unacronimo, vale a dire una si-gla che è diventata un nome(anche se, si potrebbe obiet-tare, ma non obiettiamo, lasigla ’ba’, di Bari, non vieneconsiderata un nome, ma,appunto, semplicemente u-na sigla).

COS’E’ UN ACROSTICO -In questo caso il discorso èpiù lungo. L’acrostico è, tra-dizionalmente, un tipo dipoesia in cui le iniziali deisingoli versi, lette in succes-sione, formano una parola ouna frase. Non solo, da que-

anche l’acrostico (nome disenso compiuto formato dal-le iniziali di altre parole) diVittorio Emanuele Re D’Ita-lia, che con il W davanti eraun chiaro messaggio politicoagli austriaci. Possiamo di-re, a questo punto, che ’bat’,per estensione, può essereconsiderato anche un acro-stico. Un acrostico spiritosoin quanto si riferisce all’iro-nico ’bat’, parola ormai conun senso compiuto, almenonei fumetti, che rimanda aBatman e alle sue bat-cose(la bat-caverna, la bat-mobi-le) e, quindi, per analogia, al-la bat-prefettura, alla bat-questura, alla bat-squadra.

BAT-CONCLUSIONE -’Bat’, dunque, a vederla inun certo modo è sia un acro-stico sia un acronimo. A ve-derla in un altro modo è solouna sigla. A vederla comedovrebbe essere vista èun’occasione per il territo-rio. Per ora, invece, vediamoche è solo un suonare forte epreoccupante dei campanili.

MMiicchheellee PPaalluummbboo

Allertati da alcuni vicini di casa, sono stati i poliziotti del commissariato a mettere fine all’assurda vicenda (foto Calvaresi)

CCOORRAATTOO -- Angherie, vio-lenze, continue richieste didenaro. La sua vita, da qual-che mese, era diventata uninferno. Un incubo che lasfortunata madre era costret-ta a vivere quotidianamentea causa del figlio tossicodi-pendente.

Ma, alla fine, dinanzi alladisperazione, anche l’amorefiliale e lo stretto vincolo disangue è venuto meno. Quan-do i poliziotti di una volante,allertati dall’ennesima te-lefonata di alcuni vicini dicasa («Correte, la vuole ucci-dere»), hanno fatto scattarele manette ai polsi di F.F., unnullafacente 35enne di Cora-to, la madre vedova 55enneha potuto finalmente tirareun sospiro di sollievo. Il gio-vane è stato arrestato in fla-granza di reato dai poliziottidel commissariato per estor-sione continuata ed aggrava-ta.

F.F., secondo quanto è statoricostruito dai poliziotti sul-la base della sofferta denun-cia della donna, in più circo-stanze, con ingiurie, minaccee percosse, avrebbe pretesodalla madre di essere accudi-to e «mantenuto» economica-mente. In particolare il gio-vane, oltre che vendere l’auto

regalatagli dai genitori, a-vrebbe chiesto continue som-me di denaro per poter acqui-stare le dosi quotidiane di co-caina. Qualora si fosse rifiu-tata, il violento figlio non esi-tava a maltrattarla, offenden-

dola e picchiandola. Agli ini-zi di agosto, addirittura, ladonna fu costretta a ricorre-re alle cure del sanitari delpronto soccorso dell’«Um-berto I» perchè vittima dellepercosse del violento figlio

che riuscì ad estorcele milleeuro. Da quel giorno F.F. fuallontanato di casa ma le ri-chieste di denaro sono ugual-mente continuate. Quindici,venti euro ogni volta e, pur-troppo, più volte al giorno.

«Ti taglio la testa se non midai i soldi»: questa la minac-cia che l’irriconoscente figlioha rivolto alla madre anchelo scorso pomeriggio dinanziai poliziotti di una volante,accorsi dopo aver ricevuto la

richiesta di intervento di al-cuni residenti più che maipreoccupati. All’arrivo degliagenti, F.F. era intento a cal-ciare con violenza il portoned’ingresso dell’abitazionedella sfortunata donna, ter-rorizzata dall’insolita «fu-ria» del figlio. «Prima o poiscenderai», «Fammi salire»:una serie di frasi pronuncia-te con tono minaccioso, no-nostante la presenza delle di-vise.

Gli agenti a quel punto so-no intervenuti, riuscendo abloccare l’esagitato 35enneche è stato trasferito dappri-ma negli uffici del commis-sariato e, subito dopo, in unacella del carcere di Trani. Incommissariato è giunta, po-co dopo, anche la vittima del-l’estorsione: una donna ter-rorizzata, stanca di subireche, con le lacrime, ha rac-contato tutto. Il resto lo han-no fatto i poliziotti che sonoriusciti ricostruire le fasidell’assurda odissea.

Una escalation, insomma,di sopraffazioni, un continuostillicidio di violenze fisichee psicologiche che, alla fine,hanno fatto detonare la di-sperazione.

GGiiaannppaaoolloo BBaallssaammoo

BARLETTA / Pino Curci stava rientrando al termine della giornata di lavoro

Giornalista aggredito sotto casaNel mirino dei carabinieri due tossicodipendenti autori di scippi

BBAARRLLEETTTTAA -- Un’aggressionevile ed inspiegabile. Due ener-gumeni spintonano la vittimache sviene e resta sul marcia-piede, davanti alla porta di ca-sa sua. I malfattori fuggono,senza portare via nulla. Piùtardi l’aggredito riprende co-noscenza, in un letto d’ospe-dale.

Questo è il racconto della di-savventura capitata al collegaPino Curci, assalito alle spalleprobabilmente da due delin-quenti, forse intenzionati astrappargli il borsello. L’ora-rio dell’aggressione (i condi-zionali usati fin qui sono resiobbligatori dalla perdita di co-scienza del protagonista) siaggira intorno alle undici dimartedì scorso, quando il

giornalista si è allontanatodalla redazione della «Gazzet-ta» in via Sant’Antonio, al ter-mine della giornata di lavoro.I malfattori si sono avvicinatiin silenzio alle spalle del cro-nista e l’hanno spintonatoviolentemente. Poi, forse spa-ventati dalla perdita di co-scienza del giornalista, che habattuto con violenza il capo al

marciapiede, sono scappativia, lasciando perdere le pro-prie tracce.

Dopo qualche minuto la vit-tima è stata soccorsa dai pas-santi, che hanno chiamato il118. Pino Curci, trasportato inospedale privo di sensi, è statosottoposto ad una Tac che haescluso lesioni gravi. Il gior-nalista, che ha riportato un

trauma cranico e contusionialle braccia, è ricoverato nelreparto neurologia dell’ospe-dale «Dimiccoli», dove ri-marrà fino alle dimissioni.

Nel mirino dei carabinierisarebbero due tossicodipen-denti che da qualche giornohanno messo a segno nume-rosi scippi nella zona centraledella città, l’ultimo dei qualiieri sera in via Monfalcone.Anche se non si può escludereuna ritorsione nei confrontidel quotidiano, un organo at-tento di denuncia sociale.

Attestati di solidarietà edauguri di pronta guarigionesono giunti al collega dalla Di-rezione e dalla redazione del-la «Gazzetta» e dall’Assostam-pa di Puglia. (Nicola Curci)

SPINAZZOLA / Preoccupa il fenomeno

Strage di pescialla diga del Locone

Il nostro collega, che hariportato un trauma cranico elesioni alle braccia, è ricoverato

nel reparto neurologiadell’ospedale civile «Dimiccoli»

Migliaia di pesci morti nella diga del Locone (foto Calvaresi)

FORINA ALL’INTERNO