Natale 2014 - Salesiani Lombriasco · 2014. 12. 22. · Natale 2014. 2 Il Saluto del Delegato Cari...

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Rivista degli exallievi di Lombriasco Natale 2014 Natale 2014

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  • Rivista degli exallievi di Lombriasco

    Natale 2014Natale 2014

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    Il Salutodel DelegatoCari exallievi/e, vi scrivo alcunerighe di vita quotidiana.Le scelte sbagliate non sono conside-rate parte della vita, ma errori da cancellare, come non fosse-ro mai esistiti. Si cerca la realtà in mondi paralleli: nella"sbronza serale", nelle "canne", nelle esperienze ad alto tassodi rischio. Può darsi che qualcuno faccia sciocchezze dallequali spesso non può tornare indietro.Ci guardiamo attorno, lontani dai soliti occhi superficiali degliaddetti al lavoro e capiamo che la parola "educazione" è l'uni-ca vera assente.C'è un vuoto fatto da genitori separati (non solo giuridica-mente) che demandano a babysitter i loro doveri perché nonriescono a frenare i loro impegni lavorativi. Nella famiglia e nelle istituzioni regna uno strano clima di ras-segnazione. I giovani non trovano "maestri - insegnanti" capaci di sveglia-re le coscienze, di suscitare in loro la scintilla della curiosità edel senso critico.La crisi dei ragazzi è la crisi di chi li ha generati.L'educazione deve essere "vera" cioè corrispondente all'uma-no. Educazione dell'umano, dell'originale che è in noi che inognuno si piega in modo diverso anche se fondamentalmenteil cuore è sempre lo stesso.Noi abbiamo lasciato che il consumismo mettesse radici innoi. Ci sta abituando all'idea che la felicità può essere guada-gnata con poco.Crediamo di poter colmare i deserti della noia e della solitu-dine con la medicina della felicità acquistata alle "cattedrali"del consumismo.Basta scegliere il negozio giusto per scegliere l'oggetto che

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    aiuterà a salvare la nostra frustrazione.La nostra capacità di guardare il reale si è dimezzata. La tec-nologia sostituisce quel mondo umano colpevole di esseretroppo indifferente ai nostri problemi. La relazione nella granparte è assente. Ognuno guarda per la sua strada, facendofinta che tutto vada beneI giovani sanno che cercare di andare d'accordo con i genitorinon fa parte del DNA. Non vogliono solo non essere ascolta-ti, ma essere resi partecipi.Don Bosco voleva mettere in gioco i giovani, farli sentire pro-tagonisti. Aprire un dialogo con i ragazzi senza volere un accordo, è cer-tamente difficile, tanto più in un mondo nel quale tutto sem-bra essere già pronto.I genitori non possono essere quei modelli che voi pretendetedi avere. Nessuno di noi è in grado di riempire il vostro cuoredi verità, di coerenza, di luce, di pace e di amore.Il vero modello è Gesù Benedetto.(Estratto da Voci Fraterne)

    A tutti un augurio di Buon Anno.

    Brizio Arlian

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    Il Salutodel DirettoreCarissimi Ex-allievi,ancora una volta in occasione del Natale voglio farvi perveni-re il mio saluto ed il mio augurio. Stiamo vivendo momentidifficili per tutti a livello economico, ma soprattutto a livellodi valori. Un progressivo processo di scristianizzazione, di sfi-ducia nelle istituzione, di una incapacità di profonda comuni-cazione vicendevole, la mancanza di una vera fraternità comeci ricorda spesso Papa Francesco,, rischia di intristire la nostraesistenza, quando tutto dovrebbe invitarci alla gioia, rinvigo-rire l'entusiasmo, rafforzare la speranza. E' certamente un cre-puscolo che prelude la notte come passaggio obbligato pergiungere all'aurora ed al pieno meriggio. E' la successione diun tempo che da sempre è parabola di un avvenimento che hacambiato il corso della storia, quella che è incominciataappunto in una Notte Santa, nel silenzio delle cose e nell'in-consapevolezza degli uomini.La domanda che mi sorge spontanea e che faccio a me primache agli altri, è questa: dove sono le sentinelle del mattino chescorgono all'orizzonte il vero sole che sorge, che rischiara eche riscalda? i cristiani veri dove sono, perché tacciono o nonfanno sentire alta la loro voce, custodi di un bene che nonappartiene solo a loro, ma che è destinato a tutta l'umanità? Il Natale è la festa della fratellanza universale in cui tutti cisentiamo più buoni, accoglienti, ma non può essere il senti-mento di un giorno deve essere il modo di essere di tutta lavita.E' a questo punto però che guardando alla fragilità che è insi-ta in me, che vedo negli altri, mi arrendo e mi affido solamen-te a Lui, il Bambinello di Betlemme, che da due mila anni haincominciato la sua conquista silenziosa del mondo.Sono certo che la forza di quel piccolo Gesù, nato in una grot-

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    ta e deposto in una mangiatoia, riuscirà come sempre a supe-rare tutte le situazioni negative e susciterà persone e circo-stanze tali da imprimere un corso positivo alla Storia, che indefinitiva è pur sempre la sua storia, la nostra storia, una sto-ria sacra.Questa sacralità investe ciascuno di noi, perché è con Lui cheprima o poi ci incontreremo ed è da Lui che verrà formulato ilgiudizio sul nostro operato, sulla nostra capacità di amare,sull'interesse che abbiamo prestato alla Sua Parola. Natale al di là di come possiamo interpretarlo, è la festa di unincontro, della scoperta di un amore donato, che ha la capaci-tà di conquistare la persona e di renderla radicalmente nuova. Così spero che lo viviamo tutti, ciascuno con i propri cari.Questo è il mio augurio più sincero e cordiale, questa la miapreghiera, accompagnata dall'affetto di sempre. Buon Natale 2015.

    sac. Genesio Tarasco

    P.S. La nostra Scuola sta versando in gravi difficoltà economiche.Non l'ho mai fatto prima d'ora, ma l'urgenza e l'esempio didon Bosco, di cui quest'anno celebriamo il bicentenario dellanascita, mi dà il coraggio e la forza di tendere la mano.Ci sono molti modi per aiutare la Tua Scuola ed in qualchemodo di restituire il bene che hai ricevuto:1. Sollecitare le famiglie che conosci ad iscrivere i proprifigli o alla Scuola Media, o all'Istituto dei Geometri o a quellodei Periti Agrari. Il Liceo purtroppo siamo stati costretti a

  • chiuderlo, non potendolo sostenere da un punto di vista eco-nomico per l'esiguo numero di iscritti. 2. Dare il tuo aiuto economico tramite erogazioni liberaliche puoi detrarre se persona fisica o dedurre se soggetto d'im-presa3. Fare una libera offerta come sostegno all'attività dellaScuola stessa.4. Prestare la tua opera di volontariato nei modi da con-cordare con la direzione.5. Offrire nuove idee e nuovi progetti con modalità con-crete di realizzazione e di sostenibilità.

    Lancio questo appello nel rispetto della libertà di ciascuno,memore della parabola che Gesù racconta circa la vedova deltempio che getta nella cassetta dell'elemosina pochi spiccioli eche in questo gesto fu considerata la più grande di tutti, per-ché non aveva attinto al superfluo, ma si era privata di partedel necessario. Facciamo di tutto perché il bene che la Scuolaha disseminato in questi 120 anni di presenza a Lombriasconon vada perso, ma possa essere goduto da altrettante gene-razioni avvenire. Grazie.

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    Il Salutodel Presidente"dividere, avere in comunione con gli altri. sinonimi: partecipare, compartecipare, spartire."

    Sul vocabolario questo e' il significato del termine "condividere".A voi, miei cari amici exallievi, vorrei regalare in occasione delSanto Natale questo termine: condividere.....lo incarto in unideale pacchetto, in aggiunta ai miei più sinceri auguri perquesto prossimo Santo Natale.

    Il mio sguardo è rivolto, casualmente, ad una carta geografica. Il mio dito indice punta sul rosa tenue che tinge un'esigua parte. E' nell'Africa. Gli si adagia un azzurro vivido di forma irregolare:l'Atlantico; pare tenaglia, sembra una mano.E' il Senegal.

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    Ho beneficiato di una mappa simile a quella che ho di fronte.Era differente. Era piccola e la riponevo tra le pagine di unaspessa guida di viaggio. Giostrava tra le mani quando cercavodi capire il tracciato del mio percorso. Alla carta ho chiesto e il Senegal ha risposto. E' costruttivoporre giusti quesiti, ma una verità grande offre di per sé rispo-ste non richieste; illumina e tu puoi solo crescere.L' intenzione del mio viaggio era quella di portare un piccolocontributo, nel settore agrario, al fine di verificare la possibili-tà di potenziare l'attività di una scuola agraria già esistente efunzionante.Ho contattato i Salesiani locali, importanti organizzazioni divolontari e con amici, anche africani, sono partito all'arrem-baggio. Sono stato a Dakar, capitale di genti, pulmini e sgargianti car-retti trainati da cavalli che corrono sia su stradine sterrate siasu moderne superstrade. Ho visitato l'isola di Gorée, che nei secoli passati fu la celladelle carni umane vittime della schiavitù. In questo luogo siconducevano le genti da tutta l'Africa per la tratta. Da qui par-tivano, in bastioni di legno e di prigionia, per la padrona

    America. Goréetestimonia l'in-giustizia e procla-ma il valoresupremo dellalibertà. Idee grandi lemie, ricche disperanza, traboc-canti di futuro.Idee discusse trale mura delle cit-

    tadine di Somone e di Mbour con l'aiuto del Vescovo delladiocesi di questo ampio territorio.Siamo partiti per potenziare l'attuale scuola agraria, edificarenuove strutture con l'obiettivo di qualificare non solo espertiagricoltori ed abili allevatori, ma soprattutto tecnici agrari alservizio del territorio.Per questo fine abbiamo percorso tanta strada, visitato territo-ri e villaggi. Abbiamo raccolto informazioni e dati preziosi con

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    l'intento di individuare soluzioni di possibili coltivazioni enuove forme di allevamento. Concrete sono state le potenzia-lità dell'azione e reali i punti di partenza. Ma ora, il domani incerto vela con minacce di epidemia. Laterribile Ebola, di cui tanto si narra, ha mietuto vittime a par-tire dalla Sierra Leone alla Guinea, e pare stia per giungereanche in Senegal . Eppure, solo pochi mesi fa, durante il mio viaggio, minimeerano le avvisaglie che annunciavano la malattia.La nuova scuola agraria ormai è avviata e verrà gestita daqualcuno d'altro e la malattia non può contagiarmi, qui alriparo.

    E a me cosa rimane....Implicite lerisposte.La mia piccolaconsulenza assu-me ruoli disecondaria rile-vanza. Dal Senegal hoottenuto moltodi più.Impagabili sen-sazioni, difficili

    da spiegare. Cerco di condividerle provando a comunicarve-le. In me permane l'aver toccato una terra. L'aver calpestato lasua sabbia arsa e scarlatta. L'averla fatta scivolare tra le dita eaverne colto i suoi pulsanti tremiti.Il Senegal e' un mondo intero, una pangea di esistenze unite.Tutti i suoi abitanti sembrano un unico essere, un pezzo sin-golo e non scisso. Tutti i suoi abitanti sembrano avere una sola espressione.Tutti gli occhi paiono velare una tristezza sommessa. Questatristezza in fondo non c'è. Essi godono del poco. Sono felicinell'incontrarti. Ballano e riposano al sole. Gli uomini vivonocon schiere di numerose mogli ed infiniti figli. Gioiscono peril loro Dio e lo pregano. Per esso si sacrificano, digiunano e poicenano alla notte. Il loro Dio li protegge e un giorno lo rag-

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    giungeranno dopo un lungo pellegrinaggio. Tutti i suoi abi-tanti sembrano arresi all'infinita bellezza del luogo a cuiappartengono. Quel luogo toglie il fiato. Il cielo, decorato digrandiose nuvole, terge con luce paonazza gli alberi chiamatibaobab; brulicano i villaggi e ombrano le capanne. I fiumiplumbei si intrecciano con i loro corsi e i tramonti danno lapace, regalano un silenzio che canta e ti addormenta… e tupuoi solo essere quieto. I bambini sono uomini. I bambini inSenegal sono soldati e marciano. La loro infanzia è guerra.Sono gendarmi. Hanno scelto un esercito di ventura. La lorolotta è la ricerca. Cercano abiti e giochi, cercano dolciumi ecaramelle, cercano denari. La lotta per il bottino sacrifica ilresto, il superfluo. Le battaglie durano intere giornate. Si com-batte in spazi immensi. Si è adulti rapidamente. Ma ottenereglorie, una penna o un confetto allo zucchero, significa vince-re e sorridere per questo.Ho veduto queste cose e su di esse ho molto riflettuto. Volgoindietro la mia esperienza in Senegal e il punto d'arrivo non èessere un bravo volontario, tronfio del suo operare.La ricompensa è il contatto con gli innumerevoli volti cono-sciuti. Bastano quei volti. Quelle gote pronunciate volte alcielo per contemplare serenità indiscusse. Rifletto…. possiedopienamente quella serenità certa, oppure il mio animo è spes-so compromesso da altro?Il mio animo e' cosparso di indugi o sa placarsi con poco?

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    Condivido... condivido con ognuno di voi... chissà se siamoin grado di stupirci ancora o l'accontentarci non ci basta…Per cosa riusciamo ad essere pienamente soddisfatti?Davvero può bastare un gesto!C'era anche don Bosco in Senegal. Ama quegli uomini sempli-ci e quei soldatini. Li va a recuperare durante la lotta e li acco-glie nelle sue missioni per offrire speranze e tregue. Li amaattraverso quei coraggiosi operatori che diffondono il suonome e le sue opere.Anche io amo quel tutt'uno d'ebano. Quella bellezza che toglieil respiro. Il mio cuore e' braccato dall'Africa, i miei pensieri fuggono aquel luogo; mi consegno al Senegal e alla sua bellezza senzafiato… e con voi condivido rinnovando i miei più sinceriauguri di Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo.

    Con affetto

    Marziano Bertino

  • IIII nnnnoooossssttttrrrriiii pppprrrriiiimmmmiiii rrrraaaadddduuuunnnniiii

    5° di diploma

    Neodiplomati

  • Anniversari di matrimonio

  • 50° di Messa di Don Bianchi

    Congratulazioni!

    Don De Martini tra i suoi cari exallievi

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    CONVEGNI E SPERIMENTAZIONI A LOMBRIASCO

    L'anno scolastico 2013-14 ha visto presso la nostra scuola un susse-guirsi di iniziative formative e informative, fatte in primis per gli stu-denti della scuola, ma aperte anche al pubblico, sia professionaleche amatoriale.I corsi e i convegni organizzati dalla scuola in collaborazione conordini professionali, enti pubblici (servizio veterinario, ARPAPiemonte, Regione Piemonte) o associazioni stanno portando (oriportando) la Scuola Agraria Salesiana a essere un centro di forma-zione-informazione nei vari settori professionali di competenzadegli indirizzi scolastici. Gli argomenti trattati dalle varie iniziativesono stati vari.A novembre il seminario su "Procedure ed istruttorie per interventi aisensi D.P.R. 380/2001" Relatore Geom. Cesare Rosa Clot -Responsabile Tecnico Settore Attività Edilizie Convenzionate eAsseverate della Città di Torino. A fine mese il Convegno "Dove va l'informazione d'impresa?" relato-ri Giulio Botto (giornalista di Telecupole), Fabrizio Salce (condutto-re di "Agrisapori"), Marco Sepertino e Marco Badino.Nel mese di dicembre si è tenuto il convegno sul futuro della nuovaPAC che ha visto come relatore il Prof. Angelo Frascarelli il massimoesperto italiano di politica agraria. La grande attualità dell'argomentotrattato ha fatto confluire molti addetti del settore.Sempre nello stesso mese la scuola ha ospitato il seminario "ProgettoLife+UNIZEO: Fertilizzante azotato a base urea rivestita con zeolite:ridurre l'inquinamento di acque superficiali, di falda ed aria"; incontroriservato ai partecipanti alla prova in campo di questo nuovo pro-dotto. L'azienda agraria della Scuola era uno dei siti di prova.Nel mese di gennaio si è svolto il secondo corso di agrometeorolo-gia organizzato dal prof. Catalano ( docente della nostra scuola) incollaborazione con Regione Piemonte e ARPA che ha trattato deimodelli previsionali e l'influenza dei cambiamenti climatici sull'anda-mento delle avversità biotiche e abiotiche in campo agrario.Nello stesso mese il seminario di "Termotecnica con esempio di

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    riqualificazione energetica per unità immobiliare ad uso abitativo" Lelezioni tenute dall'Ing. Sola Pierfranco (Termotecnico certificatoreRegione Piemonte)Sempre nel mese di gennaio e in parte di febbraio si è svolto ilprimo Corso di potatura per piante frutticole coordinato dall'exal-lievo p.a. Sergio Martini con l'ausilio di tecnici sia del CRESO che dienti di assistenza tecnica. Il corso si è svolto per le tre lezioni teori-che presso l'aula magna della scuola mentre la parte pratica ha coin-volto l'azienda Bunino Sergio di Cavour e l'azienda dell'exallievo FinoGiuliano di Revello.Nel mese di febbraio il seminario "Giovani Imprenditori in Agricoltura:Il panorama delle opportunità".A Marzo si è tenuto l'incontro su "Cedui a turno breve per la pro-duzione di biomassa: analisi dell'intero ciclo produttivo" Relatori:Enrico Allasia (Allasia Plant), Gianni Facciotto (CRA-PLF CasaleMonferrato), Sara Bergante (CRA-PLF Casale Monferrato), MarcoManzone (Uni-Torino), Gianni Picchi (CNR-IVALSA).Nello stesso mese il corso di aggiornamento professionale: "LeValutazioni Immobiliari basate sugli Standard Internazionali diValutazione (IVS)" Relatore Geom. Massimo Pizza - docente in corsidi formazione a professionisti in materia di Estimo e il corso"Sicurezza nei Cantieri" effettuato in collaborazione con il Collegiodei Geometri della Provincia di Torino, e le lezioni tenute dal geom.Luca Perricone (Consigliere del Collegio Geometri di Torino eProvincia).Nel mese di maggio il convegno "La progettazione antisismica: il ter-remoto e la costruzione in cantiere" come relatori ci sono stati Prof.Ing. Alessandro De Stefano Professore Ordinario - Politecnico DiTorino; l'ing. Arch. Danilo Picca, libero professionista - Docente pres-so la nostra scuola e l'ing.Paolo Benedetti (Liberoprofessionista - Progettistae Direttore Lavori perGruppo Gavio).Nel mese di maggio gli stu-denti hanno potuto con-frontarsi con il vice ministroall'Agricoltura on. Andrea

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    Olivero sulle opportunità rivolte ai giovani nel settore agricolo eagroalimentare.Verso fine anno scolastico, a metà maggio si è tenuto il convegnosulla "trazione animale" dove i partecipanti hanno potuto constatareche l'uso degli animali come forza lavoro non è solamente una remi-nescenza del passato ma in alcune situazioni ha ancora una valen-za economica. Il convegno coordinato dall'exallievo p.a. Perotto

    Andrea ha visto come relatori varie aziende che operano con l'ausi-lio dei cavalli che hanno illustrato la propria attività, del dott. RaffaeleSpinelli ricercatore presso il CNR IVALSA di Firenze, del dott. JacopoTosco che ha illustrato la sua tesi sulla trazione animale e del sig.Albano Moscardo dell'ass. Noi e il cavallo e costruttore di attrezza-ture per la trazione animale. La giornata si è conclusa con una dimo-strazione in campo.Per concludere a fine maggio il convegno dal titolo "Fate il nostrogioco", campagna di informazione sulla matematica del gioco d'az-zardo con relatori Paolo Canova e Diego Rizzuto un matematico eun fisico torinesi.Anche il personale docente e non docente della scuola è statocoinvolto in iniziative di formazione sulla sicurezza obbligatori pertutti i dipendenti coordinate dal prof. Fabio Cavaglià.

    Piercarlo Tivano

  • NNNNUUUUOOOOVVVVIIII AAAARRRRRRRRIIIIVVVVIIIIddddaaaallll llllaaaa mmmmeeeeddddiiiiaaaa

    Terza media A

    Terza media B

  • 20° ITA

    25° ITA

    Anniversario Anniversario

  • 25° ITG

    20° ITG

    con i bimbicon i bimbi

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    SALUZZO: UN GIORNO CON DON BOSCO

    Saluzzo, ore 20,30 dell'8 gennaio 2014: una grande folla si radu-na all'imbocco di Via Donaudi, dove arrivano la banda musicale,il Vescovo, il Sindaco, l'Ispettore Salesiano e tanti ragazzi e giova-ni con i loro sacerdoti e animatori. Certamente qualcuno si saràchiesto perchè tante autorità e tanta gente in una fredda seraferiale, ma ecco svelato il motivo: tutti applaudono quando arri-va il camion che porta l'urna di Don Bosco, in giro per le Diocesipiemontesi dopo aver percorso i cinque continenti in preparazio-ne al bicentenario della nascita del Santo (16 agosto 2015).

    L'urna viene por-tata solennemen-te nel vicino ora-torio "DonBosco", luogo diriferimento pergenerazioni diragazzi dellacittà, costruitonel 1937 daiSalesiani e oggiaffidato ai sacer-

    doti diocesani; qui ha luogo una frequentatissima veglia di pre-ghiera per i giovani con canti, testimonianze e adorazione euca-ristica guidata dai giovani della Comunità Cenacolo; al terminedella funzione, una fila interminabile di persone passa a venerarepersonalmente l'urna.Il mattino seguente, le porte della cappella oratoriana si apronoprestissimo perchè alle 7 inizia la Santa Messa per gli exallievidella zona: le panche sono piene non solo di ex oratoriani saluz-zesi, ma anche di tanti exallievi di Lombriasco. Poi un festoso cor-teo accompagna il Santo verso la Cattedrale, dove il Vescovo el'Ispettore Salesiano concelebrano l'Eucaristia, alla quale parteci-pano tutti gli allievi delle Scuole Salesiane di Lombriasco e deiCentri Salesiani di Formazione Professionale di Saluzzo eSavigliano oltre ad una rappresentanza delle scuole statali cittadi-ne: quasi mille giovanissimi con i loro insegnanti ed educatori; icanti dei ragazzi, l'attenzione con cui viene seguita la celebrazio-ne e il clima gioioso che si instaura colpiscono positivamente lealtre persone presenti. Dopo la Messa i ragazzi si trasferiscono in

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    oratorio per continuare la festa con i giochi e la merenda, in per-fetto stile salesiano.Intanto nel corso dell'intera giornata non si interrompe il flusso dipersone e famiglie che entrano in Duomo per una preghieradavanti all'urna, fino al momento più solenne e frequentato: laMessa delle 18, presieduta dal Vescovo con numerosi sacerdoti eanimata dal coro della Cattedrale; nelle ampie navate la gentesta davvero stretta, molte persone anche non legate ad ambientisalesiani vogliono rendere omaggio al grande Santo piemontese,varie parrocchie portano ragazzi e adulti a vivere questo intensomomento spirituale. Terminata la funzione con l'inno "Giù daicolli" cantato con fervore da migliaia di voci, l'urna riparte versoun'altra Diocesi.Anche in questa occasione si è potuto notare lo spirito di famigliache San Giovanni Bosco voleva nelle sue case: l'affetto e l'entu-siasmo con cui la reliquia è stata accolta hanno reso più belloquesto evento, già molto significativo di per sè tanto più in unaterra come quella saluzzese molto legata alla Famiglia Salesiana.Dopo l'ottima riuscita della peregrinazione, è doveroso dire unsincero grazie a tutti gli organizzatori, in modo speciale al saluz-zese Mike Bianco, presidente ispettoriale degli exallievi, all'alloraresponsabile dell'Oratorio saluzzese don Marco Gallo e al sale-siano don Luca Barone, che ha seguito la reliquia in tutti gli spo-stamenti in Piemonte e Valle d'Aosta. Il ringraziamento più grandeperò va al Signore e a Don Bosco, che anche in questa occasio-ne è stato in mezzo ai suoi giovani come per tanti anni aveva fattoa Valdocco.

    Enrico Forestello

  • 45° ITG

    40 ITA

    SSSS oooo rrrr rrrr iiii ssss iiii eeee

    cccc aaaa pppp eeee llll llll iiii bbbb iiii aaaa nnnn cccc hhhh iiii..

  • 40 ITG

    45° ITA

    .... .... ....

    GRAZIE al prezioso

    aiuto delle signoredella cucina!

  • Le nostre attività estiveCESENATICO: il mitico soggiorno al mare…

    Anche quest'anno, sul mar Adriatico di Cesenatico, dal14 al 26 luglio, siamo entrati in una magica fiaba, ricca di bellee indimenticabili esperienze.

    Un sogno di due settimane divenuto realtà per 68nuovi amici, grazie all'Istituto salesiano di Lombriasco, all'infa-ticabile esperienza organizzativa di Enzo Mottinelli, alla coor-dinazione di Peter Ottenga e a molti collaudati animatori. Guide affiatate e creative, sempre presenti e disponibili, sim-patiche e coinvolgenti. Giovani a suo tempo animati, che sull'e-sempio di chi li ha preceduti, sono diventati a loro volta ani-matori, continuando la tradizione caratteristica del coinvol-gente metodo educativo salesiano.

    Giornate intense di amicizia, divertimento e formazione,lezioni di vita con tante avventure per crescere insieme, unasana distensione assistita da infaticabili animatori.

    La casa che ci ospita, gestita dalla Diocesi di Cremona,con il suo accoglientissimo direttore don Giuliano, si trova aipiedi del grande Parco pineta di ponente, a duecento metridalla sua spiaggia privata, strutturata per gruppi giovanili; hauna piscina, campo da calcio coperto e camere da 3 a 10 per-sone, esemplari la pulizia, l'ordine e l'attenzione per gli ospiti.

    Questa vacanza è uno stimolo maturante all'autono-

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    mia, lontani dalle quotidiane cure familiari, la vera opportunitàdi esplorare il mondo intorno, collaudando le proprie capacitàdi gestione personale, del proprio tempo e delle proprie cose, inrelativa libertà. I ragazzi/e di oggi sono "liquidi", cioè assumo-no la forma dell'ambiente in cui si trovano e faticano a pren-dersi responsabilità, ecco dunque l'importanza di offrire loroun ambiente "sano" dove possano rubare la nostra umanità eil nostro entusiasmo per la vita. Il soggiorno, con le sue attivi-tà ludico formative, ogni anno si orienta su un tema attuale,prendendo spunto da una storia proposta quotidianamente,dalla quale si attingono riflessioni, giochi, gare, sfide e serate.

    Il filo conduttore di quest'anno era tratto dal recentefilm "Frozen, il regno di ghiaccio", della Disney. I temi proposti,

    che cercavamo di vivere quotidia-namente, sono stati: accoglienza,amicizia, condivisione, rispettodelle regole, impegno, ascolto,coraggio, disponibilità e gratitudi-ne, sottolineati nel momento delbuongiorno e della buona notte. Ildivertimento era continuo, grazieai giochi a squadre proposti inspiaggia, in mare, in piscina, in

    pineta, in cortile e nelle serate con balli scherzi e giochi notturni.I momenti più attesi

    sono le visite ai parchi diver-timento, con attrazioni sem-pre più tecnologiche e stupe-facenti: Mirabilandia eAquafan, rivisitate un secon-do giorno perché sempre piùadrenaliniche.

    Il soggiorno marino èofferto a ragazzi/e di età compresa fra i 9 e i 14 anni, selezio-nati fra quelli dell'Istituto salesiano di Lombriasco e loro amici,desiderosi di vivere, in vacanza, una arricchente esperienza dicrescita, di amicizia e di vita di gruppo.

    Ringraziando tutti per l'esperienza trascorsa, auguria-mo a tutti gli ex di rivivere l'appuntamento con la favola di"Cese", magari con nuovi amici, nel prossimo imminente sog-giorno dal 20 luglio al 1 agosto 2015.

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    Iscrivetevi al più presto, perché i posti sono limitati!Se qualcuno, prima di iscriversi a Cese 2015, gradisce

    vederci all'opera, può farlo anche su YouTube, scrivendo orsocese, o su Facebook in Amici di "Cese".

    Nel frattempo, buon anno scolastico... perché l'attesavacanza sia anche meritata!

    Ilaria Aimonetto

    ESTATE RAGAZZI A LOMBRIASCOAlla stagione che ci siamo appena lasciati alle spalle si puòabbinare l'aggettivo "bella" non certo in riferimento alle condi-zioni meteo, ma considerandola per quello che rappresenta pertutti i ragazzi: una tregua nella quotidiana guerra con la sve-glia, un sollievo dalle faticose ore passate sui libri (davvero?),un lungo tempo da dedicare agli amici e, per molti, anche un'oc-casione per visitare nuove località o per dare dimostrazionedelle proprie capacità natatorie: per i ragazzi l'estate è bella "aprescindere", come direbbe Totò!

    In Lombriasco, la sta-gione estiva ha vistoprotagonisti più di uncentinaio tra ragazzi egiovani, impegnati - gliuni come animati e glialtri come animatori -nella sempre tantoattesa attività di"Estate Ragazzi".

    La giornata-tipo prevedeva un momento mattutino con le atti-vità che di solito richiedono ai ragazzi una maggiore staticità(i gruppi per il momento formativo, i compiti delle vacanze); nelpomeriggio avevano luogo le classiche attività ricreative delcentro estivo (laboratori, grandi giochi, tornei). Anche ladanza e il teatro hanno evidenziato alcune belle qualità perso-nali dei ragazzi, regalandoci emozionanti momenti di diverti-mento culminati nello spettacolino conclusivo dell'EstateRagazzi che ha registrato il "tutto esaurito" nel teatrodell'Istituto.Settimanalmente - il lunedì pomeriggio - era prevista un'uscitain bicicletta accompagnati da alcuni adulti. Sempre una voltaalla settimana, tempo permettendo, abbiamo potuto sguazza-

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    re nei parchi acquatici di Piasco e le Cupole diCavallermaggiore.

    La proposta educativa specificamente cristiana, obiettivoprincipale della messa in atto di tutta l'organizzazione estiva,culminava in un giorno settimanale (il mercoledì mattino)appositamente dedicato alla celebrazione dell'Eucaristia o alleconfessioni, punti irrinunciabili dell'impianto formativo sale-siano.Ugualmente denso di significato cristiano era l'obiettivo deigruppi formativi volto ad approfondire, per le elementari, isogni di don Bosco (in vista della celebrazione dei 200 annidella nascita del Santo dei giovani), e, per le medie, l'origine del-l'itinerario sacramentale in uso presso la Chiesa con l'ascoltodi testimoni autorevoli della Tradizione cristiana (Cirillo diGerusalemme, Giovanni Crisostomo, Ambrogio di Milano eAgostino d'Ippona).

    Le quattro densissime settimane sono stateanimate anche sulla base di un sussidio, appo-sitamente preparato dalla diocesi di Torinounitamente al centro di pastorale giovanile deisalesiani, il cui titolo, "Fuori di tenda", ben deli-neava il profilo caratteriale di alcuni origina-lissimi personaggi circolanti nei solatii cortili.La notevole presenza di ragazzi provenienti daaltri comuni ha creato un clima molto sereno

    favorendo il sorgere di nuove amicizie. Tale clima di amiciziavenutosi a creare tra i ragazzi ha spinto molti genitori a farerichiesta di un prolungamento dell'attività, caldeggiando forte-mente l'allestimento di una quinta settimana del centro estivo. Personalmente, al termine di questa bella estate non mi rima-ne che ringraziare i ragazzi, gli animatori, i genitori, e anchequalcuno che dall'alto ha sempre buttato un occhio provviden-

    te verso tutti: donBosco, la mamma diGesù, e il Signore stessoal quale sia resa gloriasempre!

    Don Nanni Serione,Parroco

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    NOMADELFIA OSPITE PRESSOI SALESIANI A LOMBRIASCO

    L'estate dell'Istituto Salesiano di Lombriasco si è riempita di vita conl'arrivo delle famiglie di Nomadelfia. Siamo una comunità di fami-glie cristiane fondata da Don Zeno Saltini. Le nostre famiglie vivo-no sullo stile delle prime comunità cristiane descritte degli atti degliapostoli: i beni sono in comune, condividono la vita quotidiana,lavorano insieme, partecipano attivamente all'educazione dei lorofigli attraverso una scuola autogestita.Durante l'estate Nomadelfia porta la testimonianza della sua vita difraternità sulle piazza di città e paesi attraverso uno spettacolo didanza folkloristiche e figurazioni acrobatiche chiamato "Serate diNomadelfia". Quest'anno il Tour si è svolto in Piemonte dal 18 luglioal 25 Agosto. Dopo la prima parte in provincia di Cuneo, ospiti deisalesiani di Fossano, dal 4 agosto i salesiani di Lombriasco ci hannoaccolte nelle loro strutture per permetterci di avere una base logisti-ca nella quale risiedere. Siamo in 135.

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    L'ambiente verde e spazioso dell'istituto ci ha permesso di vivereserenamente questi venti giorni di impegno apostolico, trovando unacalorosa accoglienza nella figura del direttore Sac. Genesio Tarascoe, con lui, tutti i fratelli salesiani.Da Lombriasco abbiamo raggiunto diverse città della zona:Carmagnola, Asti, Giaveno, Saluzzo, Alba e Pinerolo. Le "Serate diNomadelfia" sono nate nel 1966 su iniziativa di Don Zeno per dona-re al popolo un momento di gioia e diffondere un messaggio di fra-ternità.Attraverso la rete di amicizie dei salesiani il 21 Agosto abbiamoavuto la gioia di incontrare numerose famiglie di Lombriasco e din-torni. Dopo un incontro-testimonianza sulla nostra vita, abbiamocondiviso la cena e una serata di festa insieme.Con grande riconoscenza ringraziamo i salesiani per la fraternità e l'a-micizia dimostrataci: sempre attenti e disponibili in ogni momento. Desideriamo invitare tutti i salesiani e amici a venirci a trovare aNomadelfia.

    Sefora e Giovanni di Nomadelfia

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    Fiori d’Arancio

    "Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità.

    Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani".

    PAPA FRANCESCO

    Andreoli Ing. Silvia e AngeloCarraturo Maurizio e Sola Dott. ClaudiaMautino P.A. Marco e KatiaRicca P.A. Fabio e Roberta

    Mautino P.A. Marco e Katia

    Carraturo Maurizioe Claudia

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    CongratulazioniA Bedello Arch. Francesca per la Laurea Triennale in ArchitetturaA Dominici Dott.sa Fiorella per la Laurea Magistrale in Scienze LinguisticheA Donetto Dott.sa Marta per la Laurea Triennale in Lettere moderneA Fasano Dott.sa Daniela per la Laurea Magistrale in Medicina eChirurgiaA Goria Valentina ed Alberto per la nascita di LorenzoA Lorenzetto Dott.sa Alessandra per la Laurea Triennale inLogopediaA Lorenzetto Dott. Gianmarco per la Laurea in FisioterapiaA Ramella P.A. Riccardo e Maurizia per la nascita di LindaA Molino P.A. Eugenio e Milena per la nascita di GiorgiaA Racca Ing. Mattia per la Laurea Triennale in IngegneriaInformaticaA Reburdo P.A. Fabrizio e Sabrina per la nascita di ValentinaA Rubiolo Dott.sa Carola per la Laurea Triennale in Scienze dellaComunicazioneA Sina P.A. Piergiuseppe e Francesca per la nascita di RebeccaA Tesio Arch. Nicoletta e Fabio per la nascita di GretaA Trucco Dott.sa Silvia per la Laurea Triennale in Infermieristica

    Reburdo Fabrizio e Sabrina con la piccola Valentina

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    L'anno scolastico 2013-14 si è concluso in maniera eccellente conla tradizionale festa della Scuola al Colle don Bosco.

    È sempre unmomento suggesti-vo in cui si raccol-gono i frutti deltanto bene semina-to. E' un momentodi ringraziamento incui si riconosce cheil cammino compiu-to è stato accompa-gnato dalla sapientemano di Dio, in cuisi può constatare

    che l'intuizione di don Bosco è sempre attuale e si adatta a tutte legenerazioni, in cui si congedano coloro che hanno terminato il lorociclo di studi e si premiano quelli che a detta dei salesiani, dei docen-ti laici, dei propri compagni sono stati meritevoli di menzione.A tale proposito dobbiamo essere grati alla BCC di Casalgrasso esant'Albano Stura per aver messo a disposizione la cifra di 10.000euro per borse di studio, che sono state assegnate con criteri benprecisi, coinvolgendo le categorie sopraccitate. Borse di studio chesi uniscono a quella già istituita in memoria di don Rossi Francescoe don Prosdocimo Pellerino. Chi ne ha usufruito è già entrato nel-l'elenco degli exallievi, tranne uno che sta ancora frequentando ilquinto anno di Perito Agrario.Allievi meritevoli dell'anno sono stati Michela Bauducco 5.a ITGper quanto riguarda la scuola superiore di secondo grado e Stefano Barbero 3.a Media per quanto riguarda la scuolasuperiore di primo grado. Ad essi si sono aggiunti gli altri vincitoridella borsa di studio Giovanni Furlan 5.a ITA, Giulia Baglione 5.aITA. Alberto Borretta 5.a ITA, Simone Venturino 4.a ITA, ChiaraCapello 5.a ITG.Anche i risultati della maturità hanno concorso per un giudizio dieccellenza della scuola, con votazione lusinghiere, che non si ripete-vano forse da decenni: cinque Periti Agrari usciti con 100 e una lode,due geometri usciti con 100 ed una lode.Come potete vedere gli sforzi per tenere alto il nome diLombriasco ci sono grazie alla dedizione e competenza dei docentie dei formatori sia salesiani, sia laici.

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    Colgo l'occasione per ringraziare quanti di voi ogni anno puntual-mente, sia in occasione della festa di don Bosco, sia in occasionedella festa della Scuola, vengono a trovarci e per salutare i propricompagni e per rivedere gli antichi docenti. La nostra è proprio unagrande famiglia che ogni anno accompagna i neodiplomati nel mododel lavoro e della professione nella certezza che quel desiderio didon Bosco che ognuno fosse felice nel tempo e per l'eternità trovisempre maggiore concretezza.Con l'affetto e la stima di sempre.

    Il vostro direttoreSac. Genesio Tarasco

    Michela Bauducco con il Presidente e il Direttore dellaBCC di Casalgrasso e S. Albano Stura, Dott. Alberto Osendae Dott. Claudio Porello, e il nostro Direttore, Sac. Genesio Tarasco

    Barbero Stefano riceve le congratulazioni dalSig. Direttore, Sac. Genesio Tarasco

  • I

    Liceo

  • ITA

    ITG

    o Scientifico

  • 35° ITA

    30° ITA

    RitrovarsiRitrovarsi

  • 30° ITG

    35° ITG

    tra amicitra amici

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    CondoglianzeA Aguettaz P.a. Sergio per la morte del papàA Boglione Geom. Francesco per la morte del papàA Boretto Edoardo ed Enrico per la morte del nonnoA Cargnino P.a. Simone per la morte del papàA Chialva P.a. Dott. Franco e Dott.sa Sara per la morte del fratello e zio, Arch. Chialva Pier Luigi, già docente presso il nostro IstitutoA Chicco Simone, Ivana ed Andrea per la morte della nonna e dello zioA Dominici Valentina, Fiorella e Simone e per la morte del nonnoA Gatti P.A. Giovanni per la morte del papàA Lamberti Dario e Flavio per la morte della mammaA Lombardo Lorenzo, Francesca ed Alberto per la morte della nonnaA Lusardi Geom. Luigi e Geom. Daniele per la morte della moglie e mammaA Martini P.a. Loris per la morte del papàA Mazzini Geom. Simone per la morte del papàA Mellano Geom. Roberto per la morte della mammaA Muscolo Christian per la morte del nonnoA Peiretti P.A. Bartolomeo, Geom. Edoardo e Simone per la morte della suocera e nonnaA Quaglia Geom. Alberto per la morte della mammaA Quaglia Geom. Michele per la morte della mammaA Quaranta Agrot. Claudio per la morte del nonnoA Ribuoli Geom. Roberto per la morte del papàA Rosso Dott.sa Monica per la morte del papàA Rosso P.a. Diego e Giorgio per la morte del papàA Sola Geom. Gianfranco per la morte del papàA Tessore Valerio, Geom. Giacomo e Fabiola per la morte della mamma e nonnaA Tolin Geom. Gianluca e Andrea per la morte del papà e nonnoA Vanzetti P.A. Claudio e Davide per la morte del nonno

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    I nostri mortiDon De Martini AlbinoAglietto P.A. Cav. LorenzoAlessandria P.A. AntonioBelloli Geom. RobertoBlengino Geom. ClaudioBoglione Geom. TommasoBorda Dott. GiuseppeBoretto RomanoChiabotto Geom. VenanzioCostamagna LeonardoFavretti P.A. CarloGriva P.A. GiuseppeManina Geom. LuigiMontorsi P.A. Dott. ElleroPattanaro P.A. RiccardoPavesio P.A. Dott. ValerioPeracchia P.A. Cav. Uff. GiacomoRagazzini P.A. Dott. PierinoRe P.A. GiuseppeRosso FlavioSobrero P.A. Agostino Taliano Elio CarloTesta P.A. AldoTrusel Geom. MarioTurletti Gian Piero

    Alla sera della vita ciò che contaè aver amato

    (San Giovanni della Croce)

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    Don Albino De Martini

    Carissimi Confratelli, parenti, exallievi,amici tutti.

    Nel pomeriggio di sabato 23agosto 2014 ci ha lasciati il nostrocarissimo Confratello don Albino DeMartini di anni 89.

    Era da tempo debilitato, ma con tenacia ha combattutofino all'ultimo per essere presente in comunità e condividere connoi la sua giornata.

    Negli ultimi anni ha dovuto subire diversi ricoveri ospeda-lieri, ritornando sempre con molta gioia: il suo desiderio era chiu-dere la sua giornata terrena vicino ai suoi confratelli nella suaCasa di Lombriasco a cui è sempre stato particolarmente legato.

    La sua vita è stata molto semplice e lineare, scandita daquel po' di ministero nelle varie cappellanie che gli erano state divolta in volta affidate, ma soprattutto dall'insegnamento dellaeducazione fisica e dall'assistenza. Dell'assistenza se ne fece unbaluardo ed un ideale, talora persino uno scrupolo non da tutticapito, che lo orientò fino all'ultimo trascinandosi magari a fati-ca, pur di essere in mezzo ai ragazzi, che in qualche modo dove-va continuamente avere sott'occhio soprattutto nei pressi di quel-la palestra che ha sempre gelosamente custodito.

    Don Albino nascea Lu Monferrato il23 marzo 1925 inprovincia diAlessandria, dapapà Ferdinando emamma CristinaPavese, terzogenitoa seguito del fratelloArmando e di suorAngela, figlia di

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    Maria Ausiliatrice.La Comunità Cristiana di Lu Monferrato è nota come una

    comunità che ha dato alla Chiesa più di un centinaio di vocazio-ni religiose salesiane e sacerdotali anche illustri, quale il nostroBeato Filippo Rinaldi, per cui non stupisce che in una famiglia contre figli due siano stati donati al Signore.

    Inviato a Torino Valdocco per gli studi ginnasiali, donAlbino percepisce la vocazione salesiana sacerdotale per cui chie-de di entrare in Noviziato a Pinerolo il 16 agosto 1941, dove l'an-no successivo emette la prima professione religiosa. Siamo inpieno periodo bellico per cui lo studentato filosofico lo svolge indiverse Case a seconda che le circostanze assicuravano tranquil-lità e sopravvivenza ed è in questo contesto che giunge la primavolta con i suoi compagni di studio a Lombriasco. Completa il suociclo di studi a Chieri.

    Svolge il suo tirocinio a Lanzo Torinese, a Cuorgnè aCuneo. Terminati gli studi teologici a Bollengo, diocesi di Ivrea,viene ordinato sacerdote il 1° luglio 1953. Destinato alla Casa diCuorgnè come insegnate ed assistente generale vi rimane fino al1955. Da qui passa a Lanzo Torinese come insegnante eConsigliere fino al 1958. Dal 1958 al 1963 è insegnante eresponsabile della disciplina nel comparto degli Artigiani a TorinoValdocco. Dal 1963 al 1966 è economo nel nostro Oratorio diSaluzzo e dal 1966 al 1969 sempre con l'incarico di insegnantee Consigliere è destinato alla Casa di Bra: Da qui arriva definiti-vamente a Lombriasco ricoprendo l'incarico di Consigliere e diinsegnate di educazione fisica che svolgerà per 27 anni consecu-tivi fino a quando le energie glielo consentiranno.

    Amante della montagna nei fine settimana si industriavaper organizzato giteed escursioni alpinetrasmettendo a moltigiovani questa pas-sione, nella convin-zione che "più alto sisale e più vicini si èal Signore"

    Ha coltivatomolto gli affetti fami-liari e spesso facevaritorno alla sua

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    cascina, presso laquale invitava amicie conoscenti permomenti di fraternitàed allegria.

    Fraternità edallegria condivisacon entusiasmoanche e soprattuttocon i suoi confratellinei momenti di festae nei vari raduni isti-tuzionali, nei quali amava esibirsi con i suoi giochi di prestigio odi abilità manuale, catalizzando immediatamente l'attenzione dimolta parte dei convenuti.

    Questo è il tragitto di don Albino che gli ha consentito diseminare tanto bene e tanta amicizia, nella schiettezza delle rela-zioni, con tratti talora quasi infantili, che però tradivano un animosemplice e buono, che gli ha permesso di confidare sempre nel-l'aiuto della Provvidenza e nell'accoglienza dei buoni.

    Più volte con le lacrime agli occhi ringraziava per gli umiliservizi che gli venivano prestati e le attenzioni che gli venivanoriservate, con la paura che le parole non fossero sufficientementesignificative od interpretative dei suoi sentimenti.

    Ora riposa libero da quei vincoli corporali che ultima-mente lo hanno fatto tanto soffrire e può scorazzare felice nelparadiso salesiano, probabilmente in continua competizione coni suoi amici e compagni di corso, ai quali guardava sempre conmolta attenzione ed un pizzico di sana gelosia, perché non venis-sero meno quei grandi valori che rendono bella la vita e la con-vivenza fraterna.Alcune testimonianze di ex allievi affezionati impreziosisconoquanto abbiamo ricordato finora.

    "La bicicletta di don De Martini che tanto ha percorso i viali delnostro istituto va definitivamente in pensione. E' un pensiero tristequello che mi assale stamattina leggendo la notizia della suascomparsa. Pensieri della mia gioventù e di un don che, inse-gnandoci ginnastica, ci è stato particolarmente vicino. Per sempreci rimarranno in mente gli inizi dell'ora di educazione fisica, conquella marcia un po' militare (sinist, sinist, pas-so!, sinist, sinist...)

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    che lo ha contraddistinto e gli ha meritato il simpatico nome di"Sturmtruppen".Per sempre ricorderemo le sue doti da prestigiatore nelle gite diclasse e i suoi richiami "State nel vostro ambiente..." quando inbicicletta ci trovava a zonzo per l'azienda agraria o altrove. Noischerzavamo sulle sue caratteristiche militari di perlustratore del-l'istituto, ma in realtà erano richiami affettuosi, come di un padrepreoccupato per i tanti, troppi figli da tenere a bada. Ci ha inse-gnato anche apprezzabili note di galateo al sabato mattina, primadi lasciarci correre a casa per l'agognato week-end. Lo ricordocon affetto e con la premura che si deve a un "nonno" che ci havoluto bene."

    Lorenzo Ramondini

    "Conservo un ricordo limpido e gioioso visto la materia che inse-gnava..!Anzi non so come e perchè... con il passare degli anni , cosa maifatta in istituto, ho iniziato a correre...! per passione ma poiaumentando ed intensificando la passione! Da avere una mediadi 15-20 gare podistiche all'anno...!!! Ieri sera ed oggi ho pre-gato per Lui..! Chissa se da lassu' mi guarda mentre corro e/o mialleno e sorrida come faceva sempre! Un caro saluto a tutti voi."

    Dario P.A. Mondino

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    "Apprendo ora la triste notizia della dipartita di don De Martini.Purtroppo se ne stanno "andando" pian pianino tutti i miei inse-gnanti degli anni trascorsi a Lombriasco! Il tempo passa veloce eti fa capire il valore della vita che è veramente da non sprecarema è un dono su questa terra da far fruttare come ha fatto donDe Martini nel suo operato a Lombriasco.

    Lo ricordo sempremolto volentieri conle sue proverbiali"romanzine" in studioal giovedì mattinasul comportamentoin istituto, e soprat-tutto nella sua attivi-tà di educatore spe-cialmente in ambitosportivo. Mi ricordo, visto che

    partecipavo alle competizioni di corsa, che una volta ci portò afare una gara notturna e siccome faceva molto freddo, ci feceindossare delle tute dell'"Auxilium Lombriasco" molto "datate", cheahimè erano anche di diverse misure più grandi,e dovetti correr-re tutta la gara rischiando di perdere i pantaloni (...bei tempi,altro che materiale super tecnologico di adesso!). Per noi interniqueste erano delle belle occasioni per fare sport e divertirci all'in-terno della vita del collegio. Mi ricordo anche le sue "mitiche sfide"a tennis con don Paini ... e noi ammirati dalla loro bravura!Porgo le mie sentite condoglianze a tutta la famiglia salesiana diLombriasco per la scomparsa di don De Martini, e ogni qualvol-ta penso a quegli anni della mia giovinezza passati lungo il Po,per me "petit valdotain", scende sempre un velo di malinconia conla consapevolezza però della fortuna di avere avuto degli inse-gnanti e soprattutto degli educatori, come don De Martini, che mihanno trasmesso e lasciato tanti valori importanti.Con affetto."

    Guido Zublena

    Al termine di questa carrellata riporto la testimonianza di undocente laico che ha vissuto alcuni anni con noi e che dice quan-to spirito di famiglia si respira nella nostra comunità educativa,tanto da lasciare segni di profonda nostalgia.

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    "Caro don Genesio,ho l'anima intrisa di malinconia questa sera. Oggi pomeriggiocon una irredimibile sofferenza ho svuotato il mio cassetto aLombriasco e ho salutato don De Martini senza sentire più la suavoce. "Donde" mi ha insegnato e ribadito l'importanza della pre-senza. Non c'è amore senza presenza, al punto che anche Dio siè fatto presenza per noi. Il suo infaticabile essere tra i ragazzi halasciato in me un segno indelebile e trovo per la mia vita signifi-cativo che "Donde" sia volato in cielo proprio quando anche iosono costretto a lasciare Lombriasco: la sua morte mi ha per l'en-nesima volta ricordato che bisogna amare i ragazzi stando inmezzo a loro e chiudo le valigie di Lombriasco ancor più nutritodi questa consapevolezza. Un fraterno abbraccio.

    Daniele Bertolo

    Grazie don Albino per aver riempito con la Tua presenza taloraesuberante e vivace la nostra vita, per aver con i tuoi affetti sem-plici, ma scevri da smagerie e soprattutto sinceri, riscaldato i nostricuori, per aver saputo polarizzare la nostra attenzione con le tuesorprese, compresa quest'ultima di essertene andato senza preav-viso.

    Ora dal cielo puoi vedere la verità di quel bene che tiabbiamo sempre voluto, prega per questa Casa, per le difficoltàche deve affrontare, ma soprattutto continua a vegliare sui nostrigiovani perché crescano sani robusti ed educati, come sempre haisaputo pretendere. A qualche ragazzo generoso fai la proposta dio prendere il tuoposto e per tutti noi chiedi la grazia di perseverare fino alla fine inquel bene che abbiamo iniziato. Buon viaggio caro don Albino ed arrivederci in paradiso. Chiudo rinnovando il ringraziamento ai parenti, amici, che hannovoluto condividere il nostro dolore e la tristezza di questo trapas-so, anche se sappiamo che un amico è giunto definitivamente acasa. La nostalgia è un sentimento legittimo che non indeboliscela fede, tradisce soltanto sentimenti umani onorevoli e doverosi.

    Un grazie speciale al signor Ispettore don Enrico Stasi,portavoce della riconoscenza per don Albino di tutta laCircoscrizione Speciale del Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania. Ungrazie ai Confratelli dell'Ispettoria che hanno condiviso con noi imomenti di preghiera, ai Confratelli della Casa, soprattutto a

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    quelli che in diverso modo hanno vegliato ed assistito don Albinonelle sue varie necessità. Un grazie ai nipoti Roberto, Maria Laurae Gian Luca, per l'omaggio tributato allo zio ed un ringraziamen-to particolare alla cugina Franca Pavese, che soprattutto neimomenti della malattia l'ha seguito ed accudito come un fratello.Infine grazie in modo particolare agli exallievi della Casa, checome sempre rispondono numerosi all'appello, quando qualcheevento luttuoso colpisce la nostra Comunità: sono la nostra gioia

    ed il nostro vanto. Certamente dal cielo don Albino avrà un'at-tenzione particolare per ciascuno di loro. Il suo ricordo si aggiun-ge a quello dei tanti che hanno orientato la loro vita e li fannoguardare ancora una volta con nostalgia al tempo della loro gio-vinezza, quando venivano forgiati per affrontare la vita all'insegnadel motto salesiano "buoni cristiani ed onesti cittadini".

    Lombriasco, 25 novembre 2014

    Sac. Genesio Tarascoe la Comunità Salesiana di Lombriasco

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    Per l’Unione e l’Amicizia Abello P.a. PieroAime Geom .Arch.GiovanniAlessandrini Geom. AurelioAllena Geom.CorradoAntona P.a. GiorgioArmando P.a. EzioBalaclava Geom. FrancoBaraldi Geom. JuresBarale Geom. PietroBaravalle Geom. GiacominoBarra P.a. AlessandroBernardi P.a. IgorBertino Geom. Dott. MarzianoBiancotto P.a ElisaBo P.a Arch.GiuseppeBonadonna P.a.LuigiBoretto Geom. EraldoBorgognone P.a. MarcoBosio Geom. AlessandroBusto P.a. CorradoCarle Geom. EnzoCarradore P.a.DomenicoCarraturo MaurizioCavallero P.a. GiuseppeChiabrando P.a. MauroCoaloa MichelangeloColombatto P.a. DomenicoCostamagna P.a .LeonardoDalmasso Geom. PaoloDeandrea P.a. GiuseppeDenicolo' FilippoDutto AngelaFassa P.a. GiuseppeFerrando P.a. FulvioFerrero LuisaFeyles GiovanniFilippini P.a. Dott.LorisFinco P.a. AntonioFissore P.a. RobertoGallino Geom .TeresioGerbino Geom. Davide

    Guglielmetti M.to AgostinoHyvoz P.a. ChristianMaciotta P.a. Dott. MatteoManassero Geom.ValerioMartinelli FrancaMartini P.a. GiuseppeMassimino P.a. GiuseppeMeinardi Geom. FabrizioMennuni Geom. GiovanniMerlo P.a. Arch. CarloMichelis Geom. DavideMiglio P.a. GiovanniMignacca P.a. GianmariaMiranti P.a. ElioMoreschini RomeoMoriondo P.a GiuseppePansa P. a. EnricoParadisi Geom. MarcoParussa Geom. StefanoPerotti Geom. MarioPistono P.a. Giacomo RemoPochettino GiovanniPoletto Geom. CesareRaimondo P.a. Dott. PinoRamella P.a RiccardoRosso P.a. GiuseppeRostagno P.a. GiuseppeSandra P.a. EnricoSosso Geom. Alberto e Geom. LucaTassara P.a. CesareTessa P.a. BrunoTesse Geom. MattiaTrocello P.a Dott. ClaudioFinco P.a. AntonioTurletti P.a. Alberto e SimoneVaglienti PierinoVanzetti P.a. IlarioVaschetto SilvanoVaudagna P.a. Piero

    Un grazie sincero per la generosa collaborazione.Ci scusiamo per eventuali dimenticanze.

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    Cfowfovup!bm!ovpwp!Sfuups!Nbhhjpsf

    Don Angel Fernandez Artime è il nuovo Rettor Maggioredei Salesiani. Nato il 21 agosto 1960 a Gozon- Luanco,nelle Asturie, in Spagna, ha emesso la sua prima profes-sione religiosa il 3 settembre 1978, i voti perpetui il 27 giu-gno 1984 a Santiago di Compostella ed è stato ordinatosacerdote il 4 luglio 1987 a Leon. E' stato Delegato diPastorale giovanile, direttore della scuola diAurense,vicario ispettoriale.Dal 2000 al 2006 è stato ispettore della sua Ispettoria. Nel2009 è stato nominato Ispettore dell'Argentina Sud. Haavuto modo di conoscere e collaborare personalmentecon l'allora arcivescovo di Buenos Aires oggi PapaFrancesco. Ha conseguito la laurea in Teologia Pastoralee la Licenza in Filosofia e Pedagogia.

    Il nuovo Rettor Maggiore, Don Angel Fernandez Artime,con Don Enrico Stasi, il nuovo Ispettore dell'I.C.P.

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    TA C C U I N O Sabato 31 gennaio 2015 Festa di Don Bosco a LombriascoOre 8.30 Spettacolo - ore 10,45 S. Messa

    Sabato 21 marzo 2015S.Messa a Breolungi in ricordo di Don Rossi e Don Pellerino Ritrovo ore 10 - S. Messa ore 11.

    Sabato 28 marzo 2015Preparazione alla Pasqua per giovani exallievi

    Domenica 10 maggio 2015CONVEGNO

    ANNUALE EXALLIEVIPer la prenotazione utilizzare la cartolina allegata oppure telefonare al 011-2346311 o

    inviare una mail alla [email protected].

    Vi aspettiamo numerosi anche se sono giornate ricche di impegni. Non lasciamo morire questo importante

    appuntamento per tutti gli exallievi!!. È un momento digrande unità tra le varie generazioni di studenti e insegnanti

    Ritiro in Valle d'Aosta

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    PPEERR LLAA RREESSTTIITTUUZZIIOONNEE AA LL MMIITTTTEENNTTEEIn caso di mancato recapito rinviare all'ufficio C.M.P. TO NORD

    per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la relativa tassa. Grazie.ISTITUTO TECNICO SALESIANO - Via S.Giovanni Bosco, 7 - 10040 Lombriasco (TO)

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    Tel.

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    Supplemento a: "Maria Ausiliatrice" rivista della Basilica di Torino-Valdocco - Torino - Anno 34 - numero 12 / 2014Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27-02-2004 n. 46) art.1, comma 2 e 3 - CB-NO/TORINO.

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