Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Onorevoli wanted

    di Peter Gomez e Marco TravaglioEditori Riuniti, 2006

    Prefazione

    di Beppe Grillo

    Che dei pregiudicati mi rappresentino in Parlamento e che siano pure pagati con le mietasse, non l'ho mai mandato gi. Estorsori, truffatori, evasori, mentitori, calunniatori. IlParlamento il nuovo Inferno di Dante con i suoi gironi, o meglio il Paradiso deidelinquenti, dei prescritti, dei giudicati in primo e secondo grado in attesa di sentenzadefinitiva, degli indagati. Gente che fa le leggi dopo averle violate, o mentre le viola, oprima di violarle. la via giudiziaria alla politica. Il Parlamento ridotto a comunit di

    recupero. Ho provato a mandarli a casa con l'aiuto della Rete.

    Con l'iniziativa "Onorevoli Wanted". Ho pubblicato nomi-cognomi-reato dei parlamentarisul mio blog www.beppegrillo.it. Ho raccolto 60.000 euro grazie alle offerte dei lettori delblog per comprare una pagina su un quotidiano e denunciare questa situazione unica almondo. Ho ricevuto il rifiuto degli editori italiani e di molte testate internazionali. Dopo mesidi tentativi, ho finalmente pubblicato la lista sull'Herald Tribune. Ne hanno parlato la Bbc egiornali australiani e indiani. La Gandhi Peace Foundation, una tra le pi importantiorganizzazioni nel mondo per la difesa dei diritti civili, mi ha citato e mi ha inviato unalettera: "Nel nostro Parlamento abbiamo scoperto 16 pregiudicati di cui alleghiamo lefotografie, ma li abbiamo subito cacciati via a calci nel sedere". Che, per dei non-violentigandhiani, non male.

    Dall'Uzbekistan mi hanno fatto sapere che il loro Parlamento arriva al massimo a 18condannati: 25 parevano troppi anche a loro. Tutti i giornali italiani hanno dovuto scriveredell'iniziativa. Ma i parlamentari condannati sono ancora l, a ingrassarsi con i nostri soldi,a farsi chiamare onorevoli dal popolo pi servile del mondo. Anche loro, per, hanno unafunzione sociale e un lato positivo. Quello di provocare scandalo e di far vendere libri a chigli scandali li smaschera e li racconta, come gli ottimi Gomez e Travaglio con questo loro"Onorevoli Wanted".

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    Introduzionedi Peter Gomez e Marco Travaglio

    Nel 79 dopo Cristo l'eruzione del Vesuvio sommerge Pompei in piena campagnaelettorale. Ancor oggi, sui muri della citt pietrificata dalla lava, si possono leggere,perfettamente conservati, gli slogan di quella vigilia del voto. "Vi prego di eleggere LucioRusticelio Celere, degno della municipalit". "Geniale invita a votare Bruttio Balbo,conserver la cassa municipale". "Vi prego di eleggere Giulio Polibio edile, fa del buonpane". Cose cos'. Del resto, l'etimologia della parola "candidato" deriva dalla vestebianchissima indossata dal cittadino che si presentava al popolo per farsi eleggere a unacarica pubblica. La "candida". Immacolata. Simbolo di innocenza, di purezza, di pulizia, disincerit.

    Nella politica italiana di oggi, la candida andata fuori moda. E anche il suo colore. A furiadi parlare di "quote rosa", si rischia di trascurare una rappresentanza parlamentare ben pi

    rappresentativa, o ben pi rappresentata: quella degli eletti nei guai con la giustizia. Le"quote marron". I "diversamente onesti". Nella scorsa legislatura, fra Camera, Senato eParlamento europeo, i soli pregiudicati erano 25, senza contare i condannati in primo e/osecondo grado, gli imputati rinviati a giudizio, gli indagati e i miracolati da prescrizioni,amnistie e leggi salvaladri. Nella nuova legislatura, fra conferme, bocciature e new entry,abbiamo mantenuto la quota di 25 condannati definitivi, pi 57 esponenti delle altrecategorie penali: totale 82, ai quali vanno aggiunti i politici che prendevano soldi daParmalat e che -come vedremo -incredibilmente non sono stati chiamati a risponderne(salvo un paio di eccezioni). Il che significa che, su 900 e rotti parlamentari, una novantinaha seri problemi con la legge. Uno su dieci. E la percentuale del 10 per cento decisamente eccessiva anche per le aree pi disagiate del paese.

    Non esiste quartiere a rischio, o periferia metropolitana in cui un abitante su dieci sia statocondannato o sotto processo. In Parlamento s', tant' che forse varrebbe la pena dirottarei presunti "poliziotti di quartiere" lontano da quelle zone ingiustamente screditate, perimpiegarli pi utilmente al pattugliamento delle aule parlamentari, dove statisticamente sirileva la presenza pi massiccia di devianza criminale. Un tempo i condannati sidedicavano a lavori socialmente utili, come intrecciare cestini di vimini, per reinserirsi nellasociet. In Italia, da un certo censo in su, i condannati entrano in Parlamento. Unacondanna, provvisoria o meglio ancora definitiva, ma anche un rinvio a giudizio, e persinoun avviso di garanzia, fanno curriculum. Il tutto in un paese dove chi ha un parentecondannato non pu fare il carabiniere. E chi condannato in proprio non pu fare il vigileurbano n il segretario comunale. Ma il parlamentare s'. Appena un facchino dell'aeroportodi Linate viene sospettato di metter le mani nei bagagli dei viaggiatori, o un dipendentedell'Anas finisce sotto inchiesta per qualche irregolarit, le rispettive societ giustamentelo licenziano in tronco. Ma se sotto inchiesta o sotto processo ci finiscono i dirigenti dellesociet medesime, allora scatta il garantismo selettivo: presunzione d'innocenza fino allasentenza di Cassazione, e poi di solito non accade nulla nemmeno quando questa arriva.

    Ogni anno la Corte dei conti segnala la presenza, nelle amministrazioni dei vari ministeri,di centinaia di condannati (non solo per reati contro la Pubblica amministrazione, maanche per violenza sessuale e per pedofilia) e non c' verso di mandarli a casa. Idem peril Parlamento: chi corrompe i giudici o aiuta la mafia o incassa tangenti a tutto spiano e poi

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    (ma anche prima) ha l'accortezza di rifugiarsi in una delle due Camere, diventa intoccabile.Come i furfanti nelle chiese e nei conventi del Medioevo. La legge proibisce ai condannatia pene complessivamente superiori a 2 anni per delitti contro la Pubblica amministrazione

    di candidarsi nei consigli comunali, provinciali e regionali; e prevede la sospensione deglieletti nei tre enti locali in caso di condanna al primo grado, e la loro decadenza in caso dicondanna passata in giudicato. La regola, per, non vale per i parlamentari, per i ministri,per i presidenti del Consiglio. Una strana dimenticanza che ha una sola spiegazione: leleggi non le fanno i consigli comunali, provinciali e regionali. Le fa il Parlamento. Cos' icondannati che non possono pi metter piede negli enti locali trasmigrano alla Camera, alSenato, al Governo e all'Europarlamento. L' si pu tutto. Non si butta via niente.

    Spesso ci raccontano che "abbiamo la classe politica che ci meritiamo". Pu darsi che siacos', anche se le elezioni dovrebbero servire a selezionare il meglio che c' in giro, non ilpeggio. Altrimenti i parlamentari, anzich eleggerli con gran dispendio di denaro e dienergie, tanto varrebbe sorteggiarli. Cos', in un paese che ha tre regioni e mezza

    controllate dalla criminalit organizzata, verrebbe garantita un'adeguata rappresentanzaanche alla mafia, alla camorra, alla 'ndrangheta, alla Sacra corona unita. Senza contarealtri fenomeni criminali di un certo peso: pedofilia, stupri, furti, scippi, rapine, traffici didroga, di armi, di carne umana, terrorismo e cos' via. Ma forse la democrazia non questo. Non neppure andare a votare a scadenze pi o meno regolari. Democrazia votare sapendo tutto di chi ci chiede il voto. In Italia, per i noti fattori che inquinanol'informazione, soprattutto televisiva, questo impensabile. E la nuova legge elettorale(proporzionale senza preferenza) ha di gran lunga peggiorato le cose, espropriando glielettori del diritto di scelta. I cosiddetti "eletti" vengono in realt nominati a tavolino daisegretari di partito, che decidono chi andr in Parlamento e chi no a seconda dell'ordine incui i singoli candidati vengono inseriti nelle liste.

    Il tutto ben prima che il presunto "popolo sovrano" si rechi alle urne: in quel momentoormai i giochi sono fatti, e all'elettore non resta che vidimare con il suo voto una sceltafatta da altri, altrove, in precedenza, in base a criteri pi o meno imperscrutabili. Ilcandidato in pole position non ha alcun motivo per incontrare i suoi potenziali elettori e perconvincerli a votarlo, visto che ha gi la poltrona assicurata. Quello in mezzo o al fondodella lista, idem: ha la bocciatura assicurata. Cos' le liste diventano inutili crittogrammi chesi possono tranquillamente dare per letti: l'elettore infatti non ha alcuna possibilit dipremiare il candidato meritevole e di punire il non meritevole. Si sceglie la lista, a scatolachiusa. Del resto nessuno pu sapere chi sono, che storia hanno, che cosa han fatto onon fatto i personaggi che compaiono negli elenchi. Per scoprire quante liste, per dire, noncontengono condannati o indagati, bisogna connettersi con il blog di Beppe Grillo. Oandare a vedere uno spettacolo di Daniele Luttazzi o di Sabina Guzzanti.

    Insomma rivolgersi ai comici, gli unici rimasti a parlare di cose serie in Italia. MaurizioCrozza, altro comico, ha chiesto che la scheda elettorale contenga, come il menu deiristoranti per il pesce surgelato, un asterisco di fianco ai candidati nei guai con la giustiziae un rimando a pi di pagina con le imputazioni complete. In attesa che venga varata lasacrosanta (e dunque impossibile) riforma, abbiamo pensato di provvedere noi con questolibro. Le informazioni che contiene non si trovano, purtroppo, nella "Navicella ", la raccoltadelle biografie ufficiali dei nostri parlamentari. Per le "quote marron" occorre una contro-Navicella, che abbiamo intitolato "Onorevoli Wanted". Oltre ai condannati e ai prescritti

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    definitivi, la cui posizione giudiziaria non potr pi mutare, abbiamo inserito anche icondannati provvisori, i rinviati a giudizio e i semplici indagati: questi, da un momentoall'altro, potrebbero pure essere assolti, o prosciolti, o archiviati, o a loro volta prescritti. E,

    a questo proposito, tre avvertenze s'impongono.Primo. Prescrizione non sinonimo di assoluzione, anzi il contrario: quando il giudiceprescrive il reato, vuol dire che il reato c' stato e l'indagato l'ha commesso, ma non pupi essere sanzionato. Il prescritto, dunque, non un innocente: un colpevolemiracolato. E chi non vuole uscire dal processo con la scappatoia della prescrizione purinunciarvi (come del resto all'amnistia) e chiedere di essere processato e assolto nelmerito. Ma, per farlo, conviene essere innocenti.

    Secondo. I lettori troveranno una bella galleria di personaggi e un variopinto campionariodi reati, quasi tutti estranei all'attivit politico-parlamentare. Il solo delitto che abbiamotenuto fuori dalla lista degli indagati la diffamazione, anche se non sempre attiene alla

    sfera delle opinioni (e in ogni caso giusto che il parlamentare che ha infamato uncittadino venga processato senz'alcuna immunit o insindacabilit). Ci siamo concessiper un'eccezione: quella del senatore Lino Jannuzzi, che della diffamazione dei migliorimagistrati d'Italia ha ormai fatto una professione; e quella dell'onorevole Giovanni Mauro,che a una condanna definitiva per diffamazione aggiunge tre condanne in primo grado perdelitti ben pi gravi.

    Terzo. Il fatto di comparire in questo libro non significa essere colpevoli. Significasemplicemente che, al momento dell'elezione, queste persone avevano sulle spallequantomeno un pesante sospetto di aver violato la legge. Una condizione che, in unqualunque altro paese civile, ne avrebbe impedito o sconsigliato la candidatura el'elezione. Nei paesi civili, infatti, chi finisce sotto inchiesta abbandona la politica, o almeno

    la carica che ricopre, in attesa di chiarire la sua posizione dinanzi alla legge. Se poi lachiarisce, dopo essersi difeso con le nude mani, senza coinvolgere il partito o le istituzioniche rappresenta, ritorna in campo. Altrimenti se ne resta a casa, o eventualmente incarcere. In Parlamento, meglio di no. Il Parlamento come alternativa all'ora d'aria non unbello spettacolo. Non c' nulla di peggio che vedere le Camere messe all'asta al migliorofferente (dal caso Parmalat al caso Fiorani-Fazio, dalle leggi-vergogna di Berlusconi & C.ai tanti scandali di Tangentopoli) per ottenere leggi su misura. Parafrasando una fortunatacampagna della nettezza urbana a Milano, "il Parlamento anche tuo: aiutaci a tenerlopulito".

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    QUOTE MARRONI

    Dove sono

    Camera 49Senato 26Parlamento europeo 7

    Categorie penali*

    Condannati definitivi (o patteggiamenti) 25Prescritti definitivi 10 Assolti per legge** 1Prosciolti per immunit*** 1Condannati in I grado 8Imputati in I grado 17

    Imputati in udienza preliminare 1Indagati in fase preliminare 19

    Totale 82

    * Quando un parlamentare ha pi processi, abbiamo registrato quello in fase pi avanzata(la prescrizione prevale sulle indagini in corso, ma non sulle condanne anche provvisorie).** Il dato non tiene conto dei casi Berlusconi, Previti, Brancher e altri, usciti dai loroprocessi in base a leggi da essi stessi votate, perch rientrano anche in altre categoriepenali per altri processi.*** Si tratta della insindacabilit che ha salvato il leghista Speroni da un processo per reatiritenuti compiuti nell'esercizio delle funzioni parlamentari.

    L'hit parade dei partiti

    Forza Italia 29Alleanza nazionale 14Udc 10Lega Nord 8Movimento per l'autonomia 1Dc 1Psi 1Gruppo misto **** 1

    Totale Destra 65

    Margherita 6Ds 6Udeur 2Rifondazione comunista 2Rosa nel pugno 1

    Totale Sinistra 17

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    La classifica dei reati*****

    Corruzione 18

    Finanziamento illecito 16Truffa 10Abuso d'ufficio, falso 9Associazione mafiosa 8Bancarotta fraudolenta, turbativa d'asta 7Associazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale, falso in bilancio 6Attentato alla Costituzione, attentato all'unit dello Stato, struttura paramilitare fuorilegge 5Favoreggiamento, concussione, frode fiscale 4Diffamazione, abuso edilizio, lesioni personali 3Banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti 2Omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso,aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa

    testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio,fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d'autore, frode in pubblico concorso,adulterazione di vini 1

    **** Andreotti, pur iscritto al Gruppo misto, stato candidato del centrodestra allapresidenza del Senato.***** Qui il totale dei reati non corrisponde a quello dei parlamentari "marron", perchabbiamo inserito tutti i reati di cui accusato ciascuno, e molti devono rispondere di variefattispecie delittuose.

    Venticinque "diversamente onesti":condanne e patteggiamenti definitivi

    1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.2. Biondi Alfredo (FI): evasione fiscale (reato poi depenalizzato).3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.5. Bossi Umberto (Lega Nord): finanziamento illecito e istigazione a delinquere.6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.7. Carra Enzo (Margherita): falsa testimonianza.8. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.9. D'Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.10. Dell'Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.11. Del Pennino Antonio (FI): finanziamento illecito.12. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.13. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi,resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordinidell'autorit.14. Jannuzzi Lino (FI): diffamazione aggravata.15. La Malfa Giorgio (FI): finanziamento illecito.16. Maroni Roberto (Lega Nord): resistenza a pubblico ufficiale.17. Mauro Giovanni (FI): diffamazione aggravata.18. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.

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    19. Patriciello Aldo (Udc): finanziamento illecito.20. Pomicino Paolo Cirino (Dc): corruzione e finanziamento illecito.21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.

    22. Sterpa Egidio (FI): finanziamento illecito.23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.24. Visco Vincenzo (Ds): abuso edilizio.25. Vito Alfredo (FI): corruzione.

    Se li conosci li eviti.2006, i parlamentari impresentabili

    Indagati, condannati, arrestati, riciclati, candeggiati... Il peggior Parlamento della

    storia repubblicana. Con deputati e senatori non eletti dai cittadini, ma nominati daipadroni dei partiti. Il catalogo questo: in ordine alfabetico e aggiornatoperiodicamente. Suggerisci il tuo parlamentare all'indirizzo:[email protected]

    Personaggi che sonostati coinvolti in vicendedi corruzione

    Personaggi i cui nomierano negli elenchi dellaloggia segreta P2

    Personaggi che sonostati indagati e messisotto processo

    Personaggi che sonostati coinvolti in vicendedi mafia

    Personaggi che hannogi subito una condannadefinitiva

    Personaggi che sonostati arrestati e sonostati in carcere

    Alemanno, Gianni/Alleanza nazionale

    Ministro dell'Agricoltura del governo Berlusconi, indagato dal Tribunale dei ministri perfinanziamenti illeciti (47 mila euro) erogati da Calisto Tanzi (Parmalat) alla sua rivista"Area". Tanzi aveva interesse a "ringraziare" il ministro, perch il latte Parmalat "FrescoBlu" aveva avuto il permesso ministeriale di essere venduto come latte fresco. Alemannopass inoltre con moglie e figlio il capodanno 2003 a Zanzibar, in un villaggio Parmatour,di propriet di Tanzi. Pag il conto solo molto tempo dopo, quando la vicenda furaccontata dai giornali.

    And, Salvo/Rosa nel pugno

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    Ministro socialista ai tempi della Prima Repubblica. Fu processato a Catania, con l'accusadi voto di scambio con il clan mafioso Santapaola. stato assolto. Per le vicende dicorruzione, invece (tangenti sul centro fieristico catanese), stato salvato dalla

    prescrizione. Oggi ritorna alla politica nello schieramento di centrosinistra.

    Benvenuto, Romolo/Margherita

    Ex verde approdato alla Margherita. Nel 1999 stato condannato in primo grado per atti diviolenza contro la sua compagna. Vicenda poi estinta con un risarcimento. Oggi punta alParlamento nazionale, conscio che le donne non si toccano neanche con un fiore: a menoche non sia una margherita.

    Berlusconi, Silvio/Forza Italia

    Candidato premier. Fondatore di Forza Italia. Presidente del Consiglio dei ministri nel 1994e nel 2001. Il suo nome di compare nelle liste della loggia massonica segreta P2: fascicolo625, numero di tessera 1816, data di iniziazione 26 gennaio 1978. In un'audizione allacommissione parlamentare sulla P2, Berlusconi ammette di essersi iscritto alla P2 all'iniziodel 1978 su invito di Gelli. Conferma la sua iscrizione alla loggia al processo P2, nelnovembre 1993.

    Nel settembre 1988, invece, in un processo per diffamazione da lui intentato contro

    alcuni giornalisti, Berlusconi dichiara al giudice:"Non ricordo la data esatta della miaiscrizione alla P2, ricordo che di poco anteriore allo scandalo". Per questa dichiarazioneBerlusconi viene denunciato per falsa testimonianza. Il processo per falsa testimonianza siconclude nel 1990: Berlusconi viene dichiarato colpevole, ma il reato estinto perintervenuta amnistia.

    Berlusconi fu indagato gi dal 1983, nell'ambito di un'inchiesta su droga e riciclaggio: laGuardia di finanza aveva posto sotto controllo i suoi telefoni e scritto nel suo rapporto: stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico distupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane. Il predetto sarebbe alcentro di grosse speculazioni edilizie e opererebbe sulla Costa Smeralda avvalendosi disociet di comodo.... L'indagine non accert nulla di penalmente rilevante e nel 1991 fuarchiviata.

    Berlusconi stato accusato di aver pagato tangenti a ufficiali della Guardia di finanza,per ammorbidire i controlli fiscali su quattro delle sue societ. In primo grado statocondannato a 2 anni e 9 mesi per tutte e quattro le tangenti contestate, senza attenuantigeneriche. In appello, la Corte concede le attenuanti generiche: cos scatta la prescrizioneper tre tangenti. Per la quarta (Telepi), l'assoluzione concessa con formula dubitativa,secondo il comma 2 art. 530 cpp. La Cassazione, nell'ottobre 2001, conferma le condanneper i coimputati di Berlusconi Berruti, Sciascia, Nanocchio e Capone (dunque le tangentisono state pagate), ma assolve Berlusconi per non aver commesso il fatto, seppur

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    distratto soldi da Mediaset attraverso meccanismi di compravendita di diritti televisivi.L'indagine in corso, con le accuse, per Berlusconi, di appropriazione indebita aggravata,frode fiscale e falso in bilancio. E' indagato nuovamente anche per corruzione giudiziaria,

    per aver versato almeno 600 mila dollari a un testimone, il suo avvocato David Mills,perch addomesticasse le sue dichiarazioni in un paio di processi milanesi a carico dellostesso Berlusconi.

    Berruti, Massimo Maria/Forza Italia

    Deputato della Repubblica. Eletto nel proporzionale, nelle liste di Forza Italia. Da ufficialedella Guardia di finanza, nel 1979 ebbe la sorte di interrogare un giovane imprenditoreemergente di nome Silvio Berlusconi, a proposito della confusa situazione proprietaria efinanziaria della sua societ Edilnord. Berlusconi rispose che della Edilnord era soltanto un"semplice consulente". Berruti, nel suo rapporto conclusivo, prese per buona la versione diBerlusconi, permettendo cos l'archiviazione dell'accertamento valutario che ipotizzava ladipendenza della Edilnord da societ estere. Poi si dimise dalla Guardia di finanza e anda lavorare per Berlusconi. Prima delle dimissioni, per, fece in tempo a essere arrestatocon l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta per lo scandalo Icomec, una storia ditangenti che scoppi prima di Mani pulite (al processo fu assolto).

    Da consulente Fininvest, invece, stato di nuovo arrestato, nel 1994, perfavoreggiamento a Berlusconi nell'inchiesta sulle tangenti alla Guardia di finanza.Condannato in primo grado (10 mesi) e in appello (8 mesi). Sentenza definitiva, con

    condanna confermata dalla Cassazione. Come avvocato del gruppo Fininvest, ha trattato, fra l'altro, l'acquisto del calciatore GigiLentini (poi oggetto di un processo in cui imputato). Nel gennaio 1994 Berlusconi gli haaffidato l'organizzazione della campagna elettorale di Forza Italia a Sciacca e nellaprovincia d'Agrigento. Con buoni risultati, tra i quali il coinvolgimento di Salvatore Bono(cognato del boss dell'Agrigentino Salvatore Di Gangi) e di Salvatore Monteleone,arrestato nel 1993 per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso ediventato, appena uscito dal carcere, referente di Forza Italia a Montevago. Per i suoiservizi, Berruti e stato premiato con un posto in Parlamento gi dal 1996. Con il Berrutiavvocato e poi politico, convive il Berruti uomo d'affari: in Sicilia possedeva una societa, laXacplast, che un rapporto dei carabinieri indicava come partecipata da uomini d'onore

    delle famiglie mafiose di Sciacca. Il collaboratore di giustizia Angelo Siino ha parlato anchedi un incontro tra Berruti e il boss Nino Gio, proprio nel periodo di progettazione dellestragi del 1992-93.

    Biondi, Alfredo/Forza Italia

    Avvocato, ex deputato liberale, ex ministro della Giustizia nel primo governo Berlusconi

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    (quando tent, invano, di far passare il famoso "decreto salvaladri"). Nel 1998 hapatteggiato la pena di 2 mesi di arresto e 6 milioni di multa per frode fiscale (reato poidepenalizzato): aveva evaso le tasse su parcelle professionali per quasi 1 miliardo.

    Bossi, Umberto/Lega nord

    Fondatore e leader della Lega. Ministro per le riforme nel secondo governo Berlusconi. Haprecedenti penali per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ai quali somma il vilipendioalla bandiera. Ha detto in pubblici comizi che lui con il tricolore si pulisce il culo (e poicriticano quelli che nei cortei bruciano le bandiere americane...). Dalla procura di Verona stato indagato per attentato all'integrit dello Stato, per presunte attivit eversive delle"camicie verdi". Per uscire da questa situazione, il ministro della Giustizia Castelli e altri

    esponenti della maggioranza hanno presentato proposte di leggi su misura perdepenalizzare i reati commessi da Bossi e amici. Ma il leader indiscusso del Carroccio stato condannato, con sentenza definitiva confermata dalla Cassazione, anche pertangenti: 8 mesi al processo per la maxitangente Enimont, per un contributo di 200 milioniregalati da Carlo Sama e incassati dal cassiere Patelli.

    Brancher, Aldo/Forza Italia

    Deputato eletto in Veneto, stato il regista del nuovo accordo tra Silvio Berlusconi e

    Umberto Bossi, che ha portato la Casa delle libert alla vittoria elettorale del 2001. Eraprete paolino e manager pubblicitario di Famiglia cristiana. Don Aldo, giovane e brillante,era il braccio destro del mitico don Emilio Mammana, che apr il primo ufficio pubblicit diFamiglia cristianaa Milano, facendo uscire il settimanale dall'ambiente provinciale di Albae dalle sacrestie. Grazie a don Mammana, Famiglia cristianadivenne uno dei settimanaliitaliani pi venduti e pi ricchi di pubblicit. Accanto a don Mammana c'era sempre lui, donAldo, pretino giovane e spregiudicato, guardato con un po' d'apprensione dalle segretarie,per via dei suoi modi, non proprio da prete fedele al voto di castit.

    I soldi che faceva girare erano tanti e il ragazzo era svelto. Forse troppo. Tanto che donZega, allora direttore di Famiglia cristiana, arriv ai ferri corti con don Aldo. Sar perquesto, o per una donna che era entrata stabilmente nella sua vita, ma comunque

    Brancher lasci i paolini, cambi vita, abbandon il sacerdozio. Ma non la pubblicit:divenne collaboratore di Fedele Confalonieri e manager di Publitalia, la concessionaria dipubblicit della Fininvest. "Don Aldo sta facendo carriera", dicevano di lui i suoi vecchicolleghi di Famiglia cristiana.

    La carriera sembr interrompersi nel 1993, quando fu arrestato da Antonio Di Pietro pertangenti (300 milioni al ministro della Sanit Francesco De Lorenzo, per la pubblicitcontro l'Aids assegnata dal ministero alle reti Fininvest). subito ribattezzato "il Gregantidella Fininvest" perch in cella non apr bocca, non raccont i segreti delle tangentiFininvest.

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    Condannato (in appello) a 2 anni e 8 mesi per falso in bilancio e violazione della legge sulfinanaziamento ai partiti. In Cassazione il falso in bilancio caduto, depenalizzato dalgoverno di cui faceva parte; il finanziamento caduto in prescrizione. Per la sua fedelt

    aziendale fu comunque premiato: divenne responsabile di Forza Italia nel Nord e poi, nel2001, candidato alla Camera in Veneto, eletto senza problemi e subito nominato daBerlusconi sottosegretario alle Riforme e alla devoluzione. Lavora accanto al neo-ministroUmberto Bossi, che ha convinto ad abbandonare i toni anti-Berlusconi per allearsi nel2001 con Forza Italia.

    Nell'estate 2005 diventa uno dei protagonisti della saga dei Furbetti del quartierino:secondo l'accusa l'ufficiale di collegamento tra il banchiere di Lodi Gianpiero Fiorani e ipolitici di Roma. lui a indicare i nomi degli uomini di partito da pagare. Egli stesso (e lasua compagna) riceve generosi fidi dalla Banca popolare di Lodi.

    Brigand, Matteo/Lega nord

    Era assessore regionale in Piemonte quando fu arrestato (e ora sotto processo) per unapresunta truffa sugli indennizzi alle aziende vittime di un'alluvione.

    Buonfiglio, Antonio/Alleanzanazionale

    Vicecapogabinetto di Gianni Alemanno, indagato per corruzione nell'inchiesta sui creditidella Federconsorzi.

    Calderoli, Roberto/Lega nord

    Segretario della Lega nord, ha sostituito Umberto Bossi al ministero delle Riforme. ComeBossi, stato condannato nel 1998, in primo grado, a 8 mesi per resistenza e oltraggio apubblico ufficiale, per aver partecipato ai disordini davanti alla sede della Lega in viaBellerio; indagato per scontri con la polizia a Brescia; e per attentato all'integrit dello

    Stato nell'inchiesta di Verona sulle "camicie verdi". Con l'esibizione televisiva di unamaglietta su cui era riprodotta una vignetta irridente all'Islam, Calderoli ha alimentato letensioni antioccidentali dei Paesi musulmani.

    Cantoni, Giampiero/Forza Italia

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Banchiere, socialista, fu presidente della Bnl. stato inquisito e arrestato per corruzione,bancarotta fraudolenta e altri reati. Se l' cavata con alcuni patteggiamenti (ha patteggiatopene per circa 2 anni e risarcito 800 milioni di lire). stato poi eletto, nel 2001, senatore

    della Repubblica nelle liste di Forza Italia in Lombardia. Rieletto nel 2006.

    Cardinale, Salvatore/Margherita

    Ex ministro delle Telecomunicazioni del centrosinistra, poi segretario regionale sicilianodella Margherita. Al processo contro Tot Cuffaro, il collaboratore di giustizia Angelo Siino,"ministro dei lavori pubblici" di Cosa nostra, ha raccontato una riunione elettorale nel 1991con i due Tot, Cuffaro e Cardinale (che allora era deputato Dc). L'incontro si svolsenell'ufficio del capomafia di Villagrazia Angelo Teresi, per preparare le regionali del '91.

    C'ero io, Teresi, Santino Pullar, Cardinale e Cuffaro, racconta l'ex boss, era appenapassato il decreto Andreotti che riportava in carcere i boss del maxiprocesso e io dissi aCardinale: "Vedi, questi vi dovrebbero sputare in faccia e invece vi abbiamo organizzatotutto questo". Lui rispose vagamente: "Vedremo, vedremo...".

    Caruso, Francesco/Rifondazionecomunista

    Leader del movimento dei disobbedienti, stato indagato a Cosenza per associazione

    sovversiva e per diversi reati che sarebbero stati commessi durante manifestazioni dipiazza.

    Carra, Enzo/Margherita

    Dopo essere stato portavoce della Dc durante la segreteria di Arnaldo Forlani, oggi coordinatore della Margherita. Pregiudicato: condannato a 1 anno e 4 mesi per false

    dichiarazioni al pubblico ministero: ment per cercare di impedire la scoperta dellamaxitangente Enimont. Per quel reato fu arrestato durante Mani pulite e la sua fotografiain manette divenne un'immagine-simbolo di Tangentopoli. Questo non gli ha impedito diessere candidato gi nel 2001 e di diventare deputato della Margherita in Campania.

    Catone, Giampiero/Dc-Forza Italia

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Giampiero Catone, napoletano, 50 anni, l'uomo che ha nelle sue mani un pezzo dellastoria della Repubblica: dopo varie peripezie legali, ha ottenuto la propriet del gloriososcudo crociato, simbolo della Democrazia cristiana. Dopo la morte della Dc si mette

    all'ombra di Rocco Buttiglione. Lo segue nell'Udc e diventa il suo uomo forte in Abruzzo.Quando poi Buttiglione diventa ministro, Catone suo capo di gabinetto. anche direttoredel vecchio settimanale della Dc, "La Discussione", portato in eredit all'Udc insieme ai 3milioni di euro di finanziamenti pubblici all'editoria che il giornale riceve ogni anno. Alleeuropee del 2004 riuscito a raccogliere oltre 48 mila voti, quasi 3 mila in pi del suocapolista e leader Rocco Buttiglione (anche se non sufficienti a fargli conquistare ilseggio).

    Quando Buttiglione fu proposto dal governo Berlusconi come commissario europeo allaGiustizia, il curriculum giudiziario del suo braccio destro, il professor Catone (diffuso aStrasburgo da una giornalista italiana, Paola Severini) fu una delle cause della bocciaturadel ministro italiano amico dei teo-con. Da un annetto circa, forte del suo simbolo, Catone

    passato alla Dc di Gian Franco Rotondi, alleato con il Nuovo Psi di Gianni De Michelis,anche se, per avere la certezza dell'elezione, inserito nelle liste di Forza Italia inLombardia. Un seggio, a Roma o a Strasburgo, alla fine lo avr. Lo vuole per naturaleaspirazione politica, ma anche perch gli garantisce l'immunit parlamentare. Utile, specieper chi, come Catone, ha qualche guaio con la giustizia.

    Il 9 maggio 2001, a pochi giorni dalle elezioni politiche, Catone (allora candidato con ilCcd) finisce in carcere insieme al fratello e ad altre dodici persone. L'ipotesi di reato dellaProcura di Roma associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, falso, falsecomunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta pluriaggravata: due bancarotte da 25miliardi di lire l'una e 12 miliardi di finanziamenti a fondo perduto dal ministerodell'Industria ottenuti -secondo l'accusa -con carte e perizie false, che consentivano alle

    societ amministrate da Catone d'incassare pi volte lo stesso contributo per un "polotessile aquilano" mai esistito. Uno degli episodi contestati riguarda il tentativo messo inatto dal gruppo Catone di acquisire una societ (la Iris Moda) nonostante il rifiuto deltitolare. Presto fatto: secondo i giudici, il gruppo avrebbe creato un falso amministratorenella documentazione presentata per ottenere il finanziamento. Il ministero dell'Industria,alla fine, scuce 2 miliardi in contanti all'insaputa della societ (quella vera).

    Catone anche coinvolto nel fallimento dell'Abatec, azienda di Chieti di cui Catone eraamministratore. Avrebbe dovuto produrre macchinari ad alta tecnologia per la lavorazionedei pannolini, ma viene dichiarata fallita dopo un aumento di capitale deliberato primaancora che fossero sottoscritte le quote sociali. Per non parlare del contorno di spericolateoperazioni finanziarie grazie alle scatole cinesi di una manciata di societ off shore. Perqueste vicende Giampiero Catone ha gi collezionato un paio di rinvii a giudizio. In quelloper Abatec, il giudice definisce il gruppo all'opera associazione a delinquere Catone.

    Eppure le disavventure non sembrano avergli precluso la carriera. Anzi, Rocco Bottiglionelo promuove prima responsabile della segreteria politica, quindi capo segreteria delministero delle Politiche Comunitarie; poi, nel novembre 2002, viene eletto (in Abruzzo)primo segretario regionale della neonata Udc. Sempre nel 2002, un decreto del governoBerlusconi a firma Gianni Letta istituisce una "struttura di missione" tutta per lui, conl'incarico di studiare il contenzioso tra governo italiano e Unione europea. Durante il

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    semestre di presidenza italiana Ue, Catone coordina l'azione dell'esecutivo. Ma l'incaricoche sembra calzargli a pennello, vista l'esperienza maturata in patria, quello dipresidente del Progetto comunitario "Pon/Atas" per il corretto utilizzo dei fondi strutturali

    destinati alle Regioni, struttura decisiva per ottenere finanziamenti dall'Unione europea.Come mai la giornalista romana Paola Severini (ex moglie del ministro del primo governoBerlusconi Antonio Guidi) aveva inviato a tutti gli eurodeputati un dossier pubblico sulleimprese di Catone? Perch lo aveva conosciuto molto da vicino. Severini aveva infattifondato nel 1996 "Angeli", rivista di cultura sociale, che era poi cresciuta come cooperativasociale in cui lavoravano soprattutto disabili e che progettava di diventare quotidiano:"Quotidiano sociale", un prodotto di servizio per le famiglie con figli disabili. Nel 2001 eraentrato nella cooperativa Ugo Rossolillo, segnalato dall'ufficio editoria della presidenza delConsiglio. Suo compito avrebbe dovuto essere quello di curare le pratiche difinanziamento pubblico. Peccato che Rossolillo non fosse affatto un commercialista, nonfosse neppure laureato, n un consulente del lavoro: in compenso era un dipendente di

    Giampiero Catone.

    Alla ricerca di finanziamenti per lanciare il "Quotidiano sociale", Paola Severini riceve latelefonata di un amico, Rocco Buttiglione: So che stai cercando finanziamenti. Ho unamico che produce pannolini e a cui farebbero comodo spazi pubblicitari su unapubblicazione come la tua e sarebbe interessato a investire. Chi l'amico di Buttiglione?Giampiero Catone, of course. E la ditta di pannolini? L'Abatec, una di quelle bancarotteper cui il capogabinetto del ministro era finito in galera un paio d'anni prima. Ma questoButtiglione non lo dice. Dice invece che Catone un buon cattolico e che pu portarecontributi pubblici, a patto che la fondatrice di "Angeli" si accontenti della direzioneeditoriale e della minoranza nella cooperativa. Severini accetta e in un paio di mesi, nel2004, cacciata dalla sua cooperativa. Grazie agli uffici del finto commercialista Rossolillo

    spuntano falsi libri sociali e verbali contraffatti.

    Da allora il "Quotidiano sociale" nelle mani di Giampiero Catone, che, licenziata lafondatrice, non assume nemmeno i disabili ma riempie la redazione di amici, facendo untravaso di dipendenti dalla "Discussione" (Franco Insard, Emilio Giovent, IvanMazzoletti). Il "Quotidiano sociale" non ha mai visto la luce, ma un risultato Catone lo hacomunque portato a casa: ha ugualmente incassato i contributi pubblici. La sua specialit.

    Cesa, Lorenzo/Udc

    Arrestato nel 1993 dopo un periodo di latitanza, viene condannato nel 2001 con l'exministro Gianni Prandini a 3 anni e 3 mesi per corruzione: ha ammesso tangenti dacentinaia di milioni per appalti Anas. Ma nel 2003 la Corte d'appello di Roma annulla lacondanna per un vizio tecnico: il pm aveva svolto funzione di gup. Cos scatta laprescrizione. Questo non impedisce all'Udc di nominarlo segretario del partito, al posto diMarco Follini, troppo indipendente da Berlusconi e incensurato.

    Il nome di Cesa compare nel 2006 anche nella vicenda delle spie e delle intercettazioniillegali. infatti indagato a Catanzaro per associazione a delinquere e truffa: un'azienda di

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    cui era socio, la Spb optical disk, godette di finanziamenti europei per circa 5 miliardi di liresenza avere svolto alcuna attivit. L'azienda fu poi venduta, nel 2004, a Salvatore DiGanci, in passato in affari con la banda della Magliana. Durante una perquisizione a casa

    di Giovanbattista Papello, socio di Cesa nella Spb optical disk, sono stati trovati ungrembiulino massonico e intercettazioni abusive ai danni di Piero Fassino, Piero Folena eVincenzo Pozzi, presidente Anas.

    Cicchitto, Fabrizio/Forza Italia

    Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero ditessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All'epoca della scoperta degli elenchiCicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. uno dei pochi ad aver ammessodi aver sottoscritto la domanda di adesione.

    Cirino Pomicino, Paolo/Dc (Rotondi)

    Eurodeputato Udeur. Ex ministro del Bilancio della Prima Repubblica. Condannato in viadefinitiva a 1 anno e 8 mesi per finanziamento illecito tangente Enimont e a 2 mesi(patteggiati) per corruzione, per i fondi neri Eni. stato processato inoltre per una serie

    infinita di tangenti e indagato (ma prosciolto) per mafia.

    Colli, Ombretta/Forza Italia

    Quando era presidente della Provincia di Milano, stata indagata per aver ricevuto dalcostruttore Marcellino Gavio contributi alla campagna elettorale per la sua rielezione.Gavio era azionista privato dell'autostrada Milano Serravalle, controllata dalla Provincia,ed era stato grandemente favorito dal presidente Ombretta Colli. L'inchiesta per Colli si conclusa con un niente di fatto, perch i magistrati non hanno trovato proporzione tra gliimmensi favori concessi da Colli e il sostegno, in fondo modesto, ricevuto da Gavio.Ombretta Colli ha minacciato di candidarsi a sindaco di Milano (avrebbe tolto voti preziosial candidato ufficiale del centrodestra): cos ha ottenuto un posto nelle liste di Forza Italiaper il prossimo Parlamento.

    Comincioli, Romano/Forza Italia

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Senatore della Repubblica. Eletto nel collegio di Lodi per la Casa delle libert. Compagnodi scuola e poi manager e prestanome di Berlusconi, era in contatto con Gaspare

    Gambino, imprenditore siciliano vicino a Pippo Cal, il cosiddetto cassiere romano di Cosanostra. Attraverso Comincioli, la Fininvest realizz affari con il faccendiere sardo FlavioCarboni. Cambiali con girata di Comincioli passarono a uomini della Banda della Maglianaper poi finire nelle mani di Pippo Cal. Per i suoi rapporti con Cosa nostra e banda dellaMagliana stato imputato a Roma (e poi assolto). Accusato per bancarotta fraudolenta, stato latitante per alcune settimane. Poi imputato nel processo per le false fatture diPublitalia. anche accusato di aver fatto da mediatore tra il banchiere Gianpiero Fiorani eBerlusconi, durante la tentata scalata ad Antonveneta. E di aver ricevuto fidi dallaPopolare di Lodi impegnata nella scalata.

    Craxi, Vittorio (detto Bobo)/I socialisti Craxi

    La sua prima campagna elettorale, quando entr per la prima volta nel Consiglio comunaledi Milano, fu finanziata da Mario Chiesa, imputato numero uno di Mani pulite, che us letangenti raccolte e poi confessate. Suoi materiali elettorali furono trovati durante unsequesto a un imputato nel processo Duomo connection. Nelle sentenze di condanna asuo padre, Bettino Craxi, si accenna a denaro delle tangenti usato per comprare "unappartamento a New York", o per pagare al figlio Bobo l'affitto di una "casa in CostaAzzurra". Ora si schierato con il centrosinistra.

    Crisafulli, Vladimiro/Ds

    Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, sotto inchiesta insieme a Tot Cuffaroper violazione di segreto d'ufficio nell'inchiesta su Messina Ambiente. Una telecameranascosta in un hotel di Pergusa, inoltre, il 19 novembre 2001 registr un suo incontro conun boss mafioso, Raffaele Bevilacqua, gi latitante, arrestato e condannato in primo gradoper mafia. Il politico diessino, a margine di un congresso, discuteva tranquillamente con ilboss di politica locale, affari e appalti. Per questo Vladimiro Crisafulli, detto Mirello, statoindagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa.

    Indagine archiviata nel febbraio 2004, perch quel colloquio non port alcun beneficioconcreto a Cosa nostra. Resta per "dimostrata da parte di Crisafulli la disponibilit a

    mantenere rapporti con il Bevilacqua, accettando il dialogo sulle proposte politiche dellostesso, ascoltando la sua istanza e rispondendo alle domande sulle possibili iniziativepolitico-amministrative, in particolare in materia di finanziamenti e appalti". "Crisafulliappare disponibile a esplorare con Bevilacqua l'area delle ipotesi strettamente politiche nelterritorio e, in parte, ad addentrarsi nell'area grigia dell'affarismo politico-elettorale".Quell'incontro e altri che seguirono costituiscono, secondo la procura, "un complesso dicontatti e disponibilit al dialogo di inquietante valenza". "La pubblicit dell'incontro...enfatizza in tutti i presenti al congresso l'idea di stabili contatti mafia-politica, con ovviovantaggio per la prima".

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    I pm aggiungono che il collaboratore di giustizia Angelo Leonardo ha indicato Crisafullicome "persona conosciuta dal padre Gaetano Leonardo, capofamiglia di Enna" e che "lacandidatura del Crisafulli alle elezioni regionali del 2001 avrebbe dovuto essere sostenuta

    dalla famiglia mafiosa in previsione della possibilit di ottenere, per il tramite dello stessoCrisafulli, contatti nel mondo imprenditoriale. Tuttavia l'arresto nel maggio 2001 diLeonardo Gaetano e del figlio, unitamente ai componenti della famiglia mafiosa di Enna,impediva la concretizzazione del progetto".

    Ce n' abbastanza per chiedere l'archiviazione sul piano penale. Ma ce ne sarebbe asufficienza almeno per bloccare la sua carriera politica, tantopi nel partito che fu di Pio LaTorre. Invece stato candidato dai Ds in un posto sicuro per la Camera in Sicilia-2. Equando Antonio Di Pietro ha criticato l'incredibile decisione della Quercia, Luciano Violantegli ha replicato che "non esiste alcun motivo di incompatibilit: Crisafulli nelle stessecondizioni in cui si trovato in passato Di Pietro, prima incriminato e poi assolto". Con ladifferenza che Di Pietro non oggi indagato, mentre Crisafulli s. Di Pietro fu accusato su

    notizie false e non ha mai mostrato "disponibilit" verso mafiosi, anzi Cosa nostra nel 1993aveva progettatodi assassinarlo (Violante oggi nella stessa lista che ospita Mirello:numero 1 Rutelli, 2 Violante, 3 Piscitello, 4 Crisafulli. Il quale entrer certamente aMontecitorio. E chiss, magari anche nella Commissione antimafia).

    Crivelli, Raffaele/Rifondazionecomunista

    Dirigente di Rifondazione comunista ed ex sindaco di Altamura, candidato alla Camera inuno dei posti al vertice della lista del Prc per la Puglia. Crivelli anche dirigente dellaTradeco e in questa veste accusato di associazione per delinquere finalizzata al trafficoillecito di rifiuti.

    Cuffaro, Salvatore/Udc

    Imputato di favoreggiamento alla mafia e rivelazione di segreto d'ufficio, accusato di aver

    informato uomini ritenuti vicini a Cosa nostra che erano intercettati. Tra questi, il bossGiuseppe Guttadauro, legatissimo a Bernardo Provenzano, e l'imprenditore Michele Aiello,padrone della sanit in Sicilia, re delle cliniche private, sospettato di essere un riciclatoredei soldi di Provenzano. Tot Cuffaro si incontrato segretamente con Aiello nelretrobottega di una boutique di Bagheria: "Per parlare di tariffe sanitarie", ha spiegato Totai magistrati. In una telefonata intercettata il 10 gennaio 2004, Cuffaro parla con SilvioBerlusconi, che gli dice: "Ho saputo qui... la ragione perch ti telefono... il ministrodell'Interno... Mi ha parlato e mi ha detto che tutta la... sotto controllo, sotto controllo".Berlusconi parla dunque con Cuffaro di indagini, dicendo di aver avuto informazioni dal

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    ministro Beppe Pisanu (che per ha negato ai magistrati di Palermo di aver mai parlatocon Berlusconi di indagini siciliane).

    Cusumano, Stefano/Udeur

    Arrestato nel 1999 a Catania con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa eturbativa d'asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d'asta, per gliappalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. senatore della Repubblica.

    D'Alema, Massimo/Ds

    Ex presidente del Consiglio, ex segretario e oggi presidente dei Ds. Fu indagato a Bari perun finanziamento illecito ricevuto da Francesco Cavallari, il re delle cliniche pugliesi (fu inseguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), che gli vers unaventina di milioni. D'Alema si salv grazie alla prescrizione.

    De Angelis, Marcello/An

    Direttore di "Area", la rivista di Gianni Alemanno. Un passato nell'organizzazione fascistaTerza posizione: stato condannato per associazione sovversiva e banda armata, stato

    latitante e poi in carcere per tre anni, dal 1989 al 1992.

    De Gregorio, Sergio/Italia dei valori

    Giornalista, realizza scoop come quello di fotografare in carcere (senza permesso) lamodella Terry Broome. O d'intervistare Tommaso Buscetta in crociera nel Mediterraneo.Con il risultato di far partire una campagna contro i pentiti che se la spassano a spesedello Stato. Poi diventa editore, rilevando la testata socialista dell'Avanti, dopo il naufragiodel craxismo. Infine si d alla politica, diventando il proprietario della sigla "Italiani nelmondo". Intanto candidato di Forza Italia, ma quando il partito rifiuta di metterlo in listapassa alla Dc di Rotondi. I suoi Italiani nel mondo sostengono il ministro di An Mirko

    Tremaglia.

    Ma alla vigilia delle elezioni del 2006 De Gregorio firma un accordo con Antonio Di Pietro emette la sua organizzazione a disposizione dell'Italia dei valori, che lo candida alle elezionie lo fa eleggere senatore. De Gregorio vuole il ministero degli italiani all'estero. Prodi nonglielo concede. Lui si rif facendosi eleggere, con i voti del centrodestra, presidente dellacommissione Difesa del Senato. Tra il novembre 2005 e il marzo 2006 (dunque in pienacampagna elettorale), ha spacciato assegni scoperti e poi protestati per oltre 87 mila euro.

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    D'Elia, Sergio/Rosa nel pugno

    Ex dirigente di Prima linea, stato condannato a 30 anni di carcere, poi ridotti a 12, perl'uccisione del poliziotto Fausto Dionisi. Dissociato, ha fondato l'associazione Nessunotocchi Caino. Eletto deputato, viene scelto come segretario di presidenza della Camera.

    Delfino, Teresio/Udc

    Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell'inchiesta suifondi dell'Enoteca d'Italia.

    Dell'Utri, Marcello/Forza Italia

    Senatore della Repubblica. Eletto nel 2001 nel collegio pi chic di Milano. La legislaturaprecedente era deputato. Tra i collaboratori pi vicini a Berlusconi fin dagli anni Settanta, considerato l'"inventore", nel 1993, di Forza Italia.

    Accusato di bancarotta fraudolenta per il crac Bresciano (un'azienda del discussofinanziere siciliano Filippo Alberto Rapisarda).

    Arrestato nel 1995 dai magistrati di Torino per le false fatture di Publitalia (la societ cheraccoglie pubblicit per le tv di Berlusconi). Indagato per i fondi neri di Publitalia anche aMilano (nel 1994 aveva evitato l'arresto solo grazie alla soffiata del Tg5 di Enrico Mentana,che dando la notizia aveva fatto cadere le esigenze di custodia cautelare). statocondannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (falsefatture Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatturePublitalia.

    A Milano stato condannato a 2 anni per estorsione aggravata (per aver mandato il bossdi Cosa nostra Vincenzo Virga a fare il "recupero crediti" nei confronti di VincenzoGarraffa, titolare di una squadra di pallacanestro sponsorizzata da Publitalia).

    A Palermo stato condannato a 9 anni in primo grado per concorso esternonell'associazione mafiosa Cosa nostra e processato per calunnia aggravata nei confrontidi alcuni collaboratori di giustizia (Dell'Utri aveva assoldato due falsi pentiti perchraccontassero di essere stati convinti in carcere ad accusare Berlusconi e Dell'Utri dimafia).

    A Madrid, in Spagna, accusato di gravi irregolarit nella gestione di Telecinco.

    Complessa la sua vicenda processuale, costellata di leggi su misura. A Torino, nel 1998,

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    condannato in appello a 3 anni e 2 mesi per false fatture e frode fiscale continuata dellasociet Publitalia. Ma prima che la sentenza diventasse definitiva, il Parlamento (amaggioranza Ulivo) approv in tutta fretta una legge che permetteva il patteggiamento

    anche in Cassazione: Dell'Utri la us, rimediando uno sconto che ridusse la pena a 2 annie 6 mesi, sotto la soglia dei 3 anni oltre i quali si deve entrare in carcere. Restava aperto ilproblema delle pene accessorie: 5 anni d'interdizione dai pubblici uffici. Perso, in forza diquella pena, il seggio in Parlamento, Dell'Utri sarebbe finito in cella, perch nel frattempo igiudici di Palermo avevano chiesto il suo arresto per la vicenda dei falsi pentiti. Dell'Utrichiede allora che gli sia applicato l'indulto del 1989 (anche se gran parte dei reaticontestati sono successivi). La Corte d'appello di Torino respinge la richiesta, ma poi laCassazione l'accoglie: cos niente pene accessorie, niente arresto.

    La pena definitiva scende ancora, in sede d'esecuzione, a 1 anno e 8 mesi (sotto la sogliadei 2 anni, quindi senza neppure l'obbligo dell'affidamento ai servizi sociali), perch ilgoverno Amato (centrosinistra) depenalizza alcuni reati fiscali e finanziari. Da Milano,

    intanto, arrivano altre piccole pene per false fatture e falso in bilancio, considerate "incontinuazione" con la condanna di Torino. La pena complessiva, dunque, risale oltre i 2anni. Ci pensa la nuova legge sul falso in bilancio (2001, governo Berlusconi), che risolveil problema. A Palermo i due processi d'argomento mafioso (quello per concorso esternosquaderna una imponente mole di prove della vicinanza tra Dell'Utri e Cosa nostra)arrivano alle fase finali, quando una apposita legge (quella cosiddetta "d'attuazione"dell'articolo 68 della Costituzione, che con il contributo del verde Marco Boato dilata adismisura i privilegi e le immunit dei parlamentari) si rendono inutilizzabili, nei confronti dideputati e senatori, i tabulati telefonici. Proprio i tabulati erano la prova dei contatti traDell'Utri e i falsi pentiti assoldati per azzerare le accuse di mafia. L'accusa si oppone agettare alle ortiche quelle prove, perch raccolte comunque prima del provvidenziale arrivodella legge. Il processo continuato.

    Tutto questo non ha impedito a Silvio Berlusconi di candidarlo al Senato, nel collegio picentrale di Milano. Marcello lo aveva confessato in tv: "Mi candido per legittima difesa".Tra un processo e l'altro, si atteggia a uomo di cultura: il 20 giugno 2003, per esempio, hainaugurato la Biblioteca del palazzo del Senato, alla presenza del presidente del SenatoMarcello Pera e del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. Ed responsabile della sceltadei candidati di Forza Italia per le elezioni politiche del 2006.

    Del Pennino, Antonio/Forza Italia

    tra i repubblicani che con Giorgio La Malfa si sono schierati con Berlusconi. In passato stato vicesegretario nazionale del Pri e pi volte parlamentare. Una testimone raccontache a fine anni Settanta Del Pennino era tra i frequentatori delle bische clandestine gestitea Milano da Angelo Epaminonda. L era chiamato "Del Pennazzo". Il 13 maggio 1992, aglialbori di Mani pulite, quando era deputato del Pri e capogruppo repubblicano alla Camera, stato raggiunto da un'informazione di garanzia. L' ipotesi di reato: ricettazione, per averricevuto denaro provento di tangenti. Nel 1993 la Camera ha respinto la richiesta diautorizzazione a procedere per violazione delle norme sul finanziamento pubblico deipartiti: i magistrati di Milano l'avevano richiesta per contributi in denaro che Del Pennino

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    avrebbe ricevuto da fondi neri costituiti presso l' Associazione industriale lombarda(Assolombarda).

    A luglio 1994 Ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di unapena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nelprocesso per le tangenti Atm, per le forniture di autobus all azienda dei trasporti milanese(in precedenza, lo stesso tribunale aveva respinto una sua richiesta di patteggiamento,perch la pena concordata con il pubblico ministero non era stata ritenuta congrua rispettoalla gravit dei fatti contestati). Alla fine del 2000 Antonio Del Pennino rientrato nel Pri,giusto in tempo per partecipare al "ribaltino" che ha portato il glorioso partito ad allearsicon Berlusconi.

    De Luca, Vincenzo/Ds

    Deputato Ds fedelissimo di Massimo D'Alema, indagato a Salerno per il piano regolatoree gli appalti della centrale termoelettrica.

    De Michelis, Gianni/Nuovo Psi

    Ha patteggiato a Venezia 1 anno e 6 mesi per corruzione (mazzette autostradali del

    Veneto) e a Milano 6 mesi per finanziamento illecito (tangente Enimont). Nella PrimaRepubblica stato ministro. Era chiamato il "Doge di Venezia". Una sentenza rimarca checon le tangenti non solo finanziava la sua corrente, ma alimentava il suo principesco stiledi vita sia pubblica sia privata.

    De Piccoli, Cesare/Ds

    Nei primi anni Novanta fu accusato (e poi prescritto) di aver ricevuto dalla Fiat alcunecentinaia di milioni su tre conti in Svizzera: Accademia, Linus, Carassi. Erano tangentifinalizzate alla campagna elettorale della corrente politica veneta facente capoall'onorevole Massimo D'Alema.

    Daniele Farina/Rifondazione comunista

    Leader del centro sociale Leoncavallo di Milano. Condannato a 1 anno e 8 mesi perresistenza a pubblico ufficiale e possesso di una molotov. A 10 mesi per scontri in piazzaDuomo tra Leoncavallo e servizio d'ordine del sindacato. Condannato a 4 mesi e 20 giorniper l'occupazione del centro sociale.

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Fitto, Raffaele/Forza Italia

    Ex presidente della Regione Puglia, il 20 giugno 2006 ha ricevuto una richiesta d'arrestoper corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti. Ha evitato il carcere soltanto perchparlamentare. accusato di aver intascato una mazzetta da 500 mila euro dal re dellasanit Giampaolo Angelucci, in cambio di un appalto per la gestione di undici case peranziani. L'ex governatore avrebbe anche fatto confluire spot pagati dalla Regione su unatv locale, Telerama, in cambio di appoggio elettorale contro il suo sfidante, Nichi Vendola.

    Firrarello, Giuseppe/Forza Italia

    Ex democristiano siciliano, andreottiano, stato accusato di tangenti per l'appaltodell'ospedale Garibaldi di Catania. Nel 1999 la procura chiese anche di poterlo arrestare,ma il Senato neg l'autorizzazione a procedere. Erano circolate trascrizioni diintercettazioni telefoniche che lo accusavano pesantemente, ma ora non ve n' pi traccia:sparite. In una videocassetta, invece, ancora possibile vedere e sentire il mafioso EnricoIncognito urlare: "Firrarello, anche tu mi hai abbandonato". Nel 2001, passato dall'Udeur aForza Italia, stato rieletto. Per lui stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso esternoin associazione mafiosa, turbativa d'asta e corruzione.

    Formigoni, Roberto/Forza Italia

    Presidente della Regione Lombardia. Ha voluto ad ogni costo (anche contro il parere diBerlusconi) candidarsi al Senato, per assistere da Roma all'eventuale crollo di Silvio epoter gestire l'eventuale disfacimento di Forza Italia. stato coinvolto in alcune complessevicende politico-giudiziarie, senza peraltro mai subire condanne.

    Scandalo "ricette d'oro". Non ha visto n sentito nulla dell'estesissimo sistema dicorruzione architettato dal professor Giuseppe Poggi Longostrevi, che negli anni Novantaha truffato almeno 90 miliardi alla Regione, facendo fare a centinaia di medici ricette falseo per prestazioni gonfiate o inutili. Nella motivazione della sentenza che condanna per

    corruzione 175 medici che avevano accettato il "sistema Longostrevi", si afferma che laRegione ha favorito la truffa. I giudici hanno cos dimezzato i risarcimenti alla Regione, per"concorso di colpa": per "l'inidoneit, per non dire assenza, dei controlli". Nessunaresponsabilit penale accertata per Formigoni, ma certamente la responsabilit politica dinon aver saputo vigilare su un settore da sempre a rischio di corruzione. E responsabilitpolitica di aver voluto ai vertici della sanit regionale prima come suo consulente, poicome assessore alle Politiche sociali Giancarlo Abelli, amico di Longostrevi e suasponda politica in Regione.

    Discarica di Cerro. Roberto Formigoni ha ricevuto un avviso di garanzia il 14 luglio 2000,

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    per la gestione della discarica di Cerro Maggiore, per la quale era gi stato condannatoGianstefano Frigerio, che aveva ricevuto una tangente da 150 milioni da Paolo Berlusconi.Nel 1995, quando scoppi in Lombardia la cosiddetta "emergenza rifiuti", Formigoni

    indirizz a Cerro (che avrebbe invece dovuto chiudere) tutta la spazzatura regionale e siimpegn a pagare al proprietario, Paolo Berlusconi, 300 milioni al giorno per altri due anni.Nel 1999 ci fu un accordo per bonificare la discarica. Il compito spettava ai proprietari,Berlusconi e soci, che in cinque anni d'attivit avevano realizzato, secondo un rapportodella Guardia di finanza, "ricavi effettivi per almeno 240 miliardi". Invece Formigoni fecepagare la bonifica a un'altra azienda, in cambio del permesso per aprire un supermercatosull'area della discarica. Nel corso delle indagini emerso anche un appunto scritto amano, il verbale di una riunione tenutasi a Milano 2 alla presenza di Paolo Berlusconi edegli altri soci della discarica. Il foglietto parla della costituzione, attraverso false fatture, difondi neri all'estero per oltre 10 miliardi, preparati per pagare in nero nuove discariche etangenti ai politici. Sul foglietto sono indicate anche alcune cifre ("500 milioni", "200milioni"...) con accanto nomi o abbreviazioni ("Form", "Pozzi"...). Chi "Form"?

    Lombardia Risorse. Formigoni stato indagato per la gestione della societ regionaleLombardia Risorse (un fallimento da 22 mila miliardi).

    Fondazione Bussolera-Branca. Formigoni stato indagato e poi rinviato a giudizio, surichiesta dei magistrati Alberto Robledo e Fabio De Pasquale, per abuso patrimonialed'ufficio nella gestione della Fondazione Bussolera-Branca, che gestiva un patrimonio di170 miliardi, poi dirottati dai suoi amministratori verso impieghi diversi da quelli voluti dalfondatore (la valorizzazione del patrimonio rurale dell'amato Oltrep pavese). Da questavicenda giudiziaria uscito penalmente pulito. Restano i fatti: la fondazione statastrappata ai suoi gestori (il professor Lancellotti), spolpata e svuotata, con l'assenso dellaRegione. Formigoni partecipa nell'aprile 1999 a una cruciale riunione con l'assessore

    regionale all'Agricoltura Francesco Fiori, il funzionario Maurizio Sala, oltre naturalmente alsuo braccio destro, Nicola Maria Sanese, potentissimo direttore generale lombardo. Dopola riunione, la Regione emette quattro delibere: alla fondazione Bussolera-Branca imposto di rinunciare a tutte le cause che aveva avviato per difendersi dagli attacchi; poi dimodificare lo statuto per far entrare nel consiglio d'amministrazione due nuovi consiglieri,Giulio Boscagli, cognato di Formigoni, e Niccol Querci, all'epoca segretario particolare diSilvio Berlusconi e ora deputato di Forza Italia.

    Oil for food. Formigoni citato nei rapporto americani come il destinatario di contrattipetroliferi per 24,5 milioni di barili di greggio, assegnati a prezzi di favore dal regimeiracheno di Saddam Hussein. Per questa vicenda sono indagati a Milano il collaboratore econsulente di Formigoni, Marco De Petro, e il segretario particolare e braccio destroFabrizio Rota.

    Franzoso, Pietro/Forza Italia

    Imputato di voto di scambio in Puglia.

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    Frigerio, Gianstefano/Forza Italia

    Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Un nome, una garanzia.Gi, ma qual il nome? Nel collegio dove Silvio Berlusconi l'aveva candidato nel 2001, inPuglia, Carlo Frigerio, com'era scritto sui manifesti. A Milano, dove da decenni fapolitica, Gianstefano. Eppure sempre lui: come segretario regionale della Dc inLombardia (e cassiere occulto del partito) ha incassato decine di tangenti, stato arrestatotre volte tra il 1992 e il 1993, stato coinvolto in molti processi. accusato di averaccettato mazzette per le discariche lombarde, per il depuratore di Monza, per gli appaltialle Ferrovie Nord. Alcune tangenti le ha ammesse, pur minimizzando il proprio ruolo.

    Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambiodei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore.Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti,1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione econcussione. Ci nonostante, dopo aver lasciato la Dc si inventato una nuova vita comeconsigliere personale di Silvio Berlusconi e influente membro di Forza Italia, di cui dirige ilcentro studi. Mentre i giudici dell'esecuzione stavano esaminando le sentenze definitiveche pesano su di lui per decidere il cumulo della pena da scontare, Gianstefano scomparee ricompare, in Puglia, Carlo: l si conquistato un bel seggio in Parlamento. Il 31 maggio2001, primo giorno di riunione della nuova Camera dei deputati, Frigerio stato arrestato.

    Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, haavuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche

    giorno al mese: come pratica di riabilitazione (ma il giudice forse non conosceva il tasso didevianza di quell'ambiente...). Cos Frigerio, che fuori dal Parlamento non poteva votareperch colpito da una pena accessoria che gli inibiva temporaneamente i diritti di voto,dentro la Camera ha votato e deciso le leggi per tutti gli italiani. Ora, beneficato dalrapporto strettissimo con Berlusconi, malgrado tutto e tutti torner in Parlamento.

    Giudice, Gaspare/Forza Italia

    Nel 1998, quando era vicecoordinatore per la Sicilia di Forza Italia, la procura di Palermochiese il suo arresto per complicit con la mafia. Silvio Berlusconi comment: "EssendoGiudice vicecoordinatore di Forza Italia in Sicilia e avendo avuto quindi rapporti conl'onorevole Gianfranco Miccich, non si pu neppure immaginare alcun alone di dubbiointorno a lui, perch altrimenti non avrebbe potuto avere quell'incarico". Secondo l'accusa,Giudice era al diretto servizio della cosca mafiosa di Caccamo, i cui uomini si vantavano diaverlo fatto eleggere e gli telefonavano fin dentro il palazzo di Montecitorio per ricordarglila sua dipendenza e per ordinargli che cosa doveva fare: "Gasparino, guarda che siamostati noialtri a metterti l", gli ripetevano.

    Gli elementi raccolti dall'accusa erano tali da far escludere alla giunta parlamentare per le

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    autorizzazioni a procedere che ci fosse fumus persecutionis nei confronti delparlamentare. Perfino il "supergarantista" Filippo Mancuso, in giunta, non aveva avutonulla da eccepire contro la richiesta dei magistrati. Eppure la Camera dei deputati il 16

    luglio 1998 bocci (303 voti a 210, con 13 astenuti) la richiesta d'arresto. Non solo, ideputati sottrassero al giudice elementi di prova: impedirono (287 voti a 239, con 3astenuti) l'utilizzo processuale dei tabulati Telecom, quelli da cui erano documentati irapporti e la dipendenza di Giudice dagli uomini delle cosche.

    Settimio Gottardo/Udc

    Ex sindaco di Padova, ha patteggiato una pena di 17 mesi: era accusato di corruzione peruna tangente sulla costruzione del nuovo palazzo di giustizia. La deputata Annamaria

    Leone ne chiese la sospensione "per gravi violazioni dei doveri morali": Leone non stataricandidata alla Camera, Gottardo entrer in Senato.

    Greco, Maria Stella/Udc

    Pi nota cone Madame Stella, astrologa e cartomante, esperta in cuori solitari e filtrid'amore. Sotto inchiesta per aver imbrogliato alcuni clienti. Ora eletta all'Assemblearegionale siciliana.

    Grillo, Luigi/Forza Italia

    Senatore della Repubblica. Eletto in Liguria, nel collegio di Chiavari. Ex democristiano, nel1994 sedeva in Parlamento tra i banchi del centrosinistra, ma salt (nomen omen) nelcentrodestra, permettendo a Silvio Berlusconi di avere la maggioranza per formare il suoprimo governo (e avendo in premio una poltrona di sottosegretario alla presidenza delConsiglio). Nel 2001 stato rieletto per Forza Italia. Appena messo piede in Senato, ilprimo giorno d'attivit di Palazzo Madama, ha ricevuto un invito a comparire spedito dallaprocura di Milano: per una vicenda che risale a quando Grillo era sottosegretario di ungoverno di centrosinistra e permise l'affidamento di una consulenza miliardaria per unostudio sull'Alta velocit ferroviaria in Liguria. L'ipotesi di reato su cui la procura di Milanoindaga truffa aggravata.

    Nel 2003 si distingue in Senato proponendo un emendamento alla legge Gasparri sulle tvche toglie le telepromozioni dal mazzo dell'affollamento orario degli spot pubblicitari,regalando cos a Mediaset parecchi miliardi. stato il pi grande sostenitore delgovernatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, anche durante le scorribande fattenell'estate 2005 dai "furbetti del quartierino". Ripagato con generosi fidi della Bancapopolare di Lodi.

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    La Loggia, Enrico/Forza Italia

    Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100mila euro) in cambio di presunte "consulenze".

    La Malfa, Giorgio/Forza Italia

    Deputato della Repubblica. Ex segretario del Pri ai tempi della "prima repubblica", haportato il suo partito ad aderire alla Casa delle libert. stato condannato con sentenzadefinitiva a 6 mesi per aver percepito finanziamenti illeciti, provenienti dalla maxitangente

    Enimont.

    Letta, Gianni/Forza Italia

    Non un parlamentare, ma stato addirittura il candidato del centrodestra alla pi altacarica dello Stato, la presidenza della Repubblica. Poi diventato il candidato di RomanoProdi alla presidenza della Figc, per salvare il calcio italiano. Ma Gianni Letta soprattuttol'uomo della lobby del Biscione, il pettinatissimo cardinale al servizio di Berlusconi che peranni intesse i rapporti con la politica.

    Letta, come vicepresidente della Fininvest, nel 1990 aveva accompagnato amorevolmentenei corridoi del Parlamento il cammino della legge Mamm e il relativo piano dellefrequenze. Poi nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che neaveva chiesto addirittura l'arresto. Il gip Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, si eraspogliata del caso perch "amica di famiglia" di Letta (Vespa aveva infatti iniziato la suacarriera al "Tempo" di Angiolillo, esattamente come Letta). L'inchiesta era stata poiarchiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta.

    Poi, quando Berlusconi entra direttamente in politica, diventa il suo braccio destro, ilpotente e silenzioso sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ma c' anche un prima.Un'inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto dellenebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell'Iri, nella quale l'alloradirettore del "Tempo" Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1miliardo e mezzo di lire in nero dall'ente statale per ripianare i buchi del suo disastratogiornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in "Razza padrona", era "in venditaogni giorno, e non solamente in edicola".

    Letta-Letta, come lo chiamava Sergio Saviane, pass poi alla corte del Cavaliere nelladoppia veste di gran ciambellano nei palazzi della politica e di conduttore tv su Canale 5:

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    le sue interviste ai boss democristiani e socialisti sotto la sigla "Italia domanda", tuttesorrisetti e moine, rimasero per anni un capolavoro di lecchinaggio ineguagliato.

    Malvano, Franco/Forza Italia

    Ex questore di Napoli, sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica.

    Mannino, Calogero/Udc

    Condannato in appello a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Poi la

    Cassazione ha annullato la sentenza per difetto di motivazione e ha disposto un nuovoappello. Mannino per ha invocato la legge Pecorella, che abolisce l'appello in caso diproscioglimento.

    Maroni, Roberto/Lega nord

    Deputato della Repubblica. Eletto nel collegio di Varese. Leghista, ex ministro dell'Internonel primo governo Berlusconi. E' coinvolto in tre inchieste giudiziarie. Per gli scontri con lapolizia, inviata a perquisire la sede della Lega a Milano, stato condannatodefinitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Come capo delle"camicie verdi", stato indagato dalla procura di Verona per reati come attentato control'integrit dello Stato. Infine, la procura di Roma lo ha indagato per favoreggiamento di unapresunta compravendita di voti. Candidato al ministero della Giustizia nel governoBerlusconi, ha dovuto farsi da parte, tra le polemiche. Ma comunque diventato ministroal Welfare.

    Martinat, Ugo/Alleanza nazionale

    Viceministro delle Infrastrutture, indagato a Torino per turbativa d'asta e abuso nelle

    gare d'appalto per le Olimpiadi di Torino e per la Tav in Valsusa. Secondo un'inchiesta deimagistrati di Torino, infatti, avrebbe ricevuto soldi per il suo partito dal costruttore VincenzoProcopio, che aveva appena vinto il primo appalto per i lavori in Valsusa. Il 19 marzo 2004parte a favore di An un bonifico di 23 mila euro. Procopio mi ha detto di fare unversamento ad An, dicendo che il partito aveva bisogno di fondi, racconta, intercettato,l'uomo che si era occupato materialmente dell'operazione. La conferma arriva poi dallastessa segreteria di Martinat: il 7 maggio 2004 Alfredo Calvani, dello staff del ministro,chiama Procopio e gli conferma che il bonifico arrivato.

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Mastella, Clemente/Udeur

    Ex democristiano, si present insieme a Pierferdinando Casini alla prima udienza delprocesso per mafia ad Andreotti, a Palermo. Era presente (come testimone di nozze)anche al matrimonio di Francesco Campanella, il mafioso di Villabate che aiutProvenzano a operarsi a Marsiglia. Ora ministro della Giustizia: viste le pendenze dimolti nel suo partito, un ministro omeopatico.

    Matteoli, Altero/Alleanza nazionale

    Il ministro dell'Ambiente indagato a Genova per rivelazione di segreto e favoreggiamentonei confronti dell'ex prefetto di Livorno: lo avrebbe avvertito delle indagini a suo carico

    sugli abusi edilizi all'isola d'Elba.

    Moffa, Silvano/An

    Indagato per corruzione e abuso d'ufficio in una vicenda d'insediamenti industriali aColleferro. Nel suo collegio stato interdetto.

    Nania, Domenico/Alleanza nazionale

    Condannato in primo grado per gli abusi edilizi della sua villa a Barcellona Pozzo di Gotto,in Sicilia.

    Pili, Mauro/Forza Italia

    Ex presidente della Regione Sardegna, indagato a Cagliari per peculato.

    Pisanu, Giuseppe/Forza Italia

    Democristiano di lungo corso, stato per anni deputato dc e sottosegretario al Tesoro ealla Difesa nei governi del pentapartito. Nel secondo governo Berlusconi, dopo un'eclissidurata un decennio, torna sulla scena e diventa finalmente ministro: di un nuovo dicasteroche si chiama "Attuazione del programma di governo": una sorta di musiliana "AzioneParallela". Quando poi il suo collega di governo Claudio Scajola costretto alle dimissioni(dopo aver definito Marco Biagi un rompicoglioni), Pisanu prende il suo posto: ministro

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    dell'Interno.

    L'eclissi causata da una storia che ha a che fare con il Banco ambrosiano. Nell'estate

    1981, Pisanu, sardo e amico di Armando Corona (che poi diventer Gran Maestro dellamassoneria) conosce in Sardegna il banchiere Roberto Calvi (tessera P2 numero 1624).L'uomo che fa incontrare Calvi e Pisanu Flavio Carboni, faccendiere sardo che era incontatto con un imprenditore milanese che voleva fare affari in Sardegna: Silvio Berlusconi(tessera P2 numero 1816). Pisanu il padrino politico di Carboni, che presenta come uninterlocutore valido per le forze politiche richiamantesi alla stessa aspirazione, cio quellacattolica.

    Dichiara Pisanu al magistrato titolare dell'indagine su Calvi e il suo Banco Ambrosiano: IlCarboni si diceva congiuntamente interessato alle televisioni private in Sardegna: ci inun'ottica di inserimento nella regione del circuito televisivo Canale 5, facente capo alsignor Silvio Berlusconi di Milano. Il Carboni mi spieg che il Berlusconi aveva interesse a

    espandere Canale 5 alla Sardegna, talch lo stesso Carboni si stava interessando perrilevare a tal fine la pi importante rete televisiva sarda, Videolina. Sempre riferendosiall'oggetto delle sue attivit, il Carboni mi disse di essere in affari con il signor Berlusconinon solo con riferimento all'attivit televisiva, ma anche con riguardo a un grosso progettoedilizio di tipo turistico denominato "Olbia 2". Fin dall'inizio ritenni di seguire gli sviluppidelle varie attivit di Carboni, trattandosi di un sardo che intendeva operare in Sardegna eche peraltro mostrava di avere vari interessi e vari contatti con persone qualificate(Testimonianza Pisanu al pm Dell'Osso).

    Poi Carboni ebbe vari guai giudiziari. Gir assegni del Banco Ambrosiano agli usurai dellaBanda della Magliana. Sub arresti e condanne. Ma almeno fino alla primavera 1982 restin stretto contatto con Giuseppe Pisanu che, mentre era sottosegretario al Tesoro, si

    interess attivamente della vicenda Calvi-Ambrosiano. Nei mesi frenetici che precedono lascoperta della bancarotta dell'Ambrosiano e la fuga all'estero di Calvi, Pisanu incontraCalvi per quattro volte, sempre accompagnato da Carboni. L'ultimo appuntamento avvieneil 22 maggio 1982, quando Pisanu vola a Milano sull'aereo di Carboni. Poi, il 6 giugno, ilsottosegretario risponde in Parlamento ad alcune interrogazioni sulla situazione dellabanca di Calvi, dopo che erano ormai filtrate voci sulla drammatica crisi finanziaria chestava attraversando. Pisanu risponde tranquillizzando: la situazione normale; ilsottosegretario non accenna minimamente alla gravissima situazione debitoria in cui versail Banco Andino, controllato dall'Ambrosiano.

    Alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla P2, dichiarer Angelo Rizzoli (restandoper senza conferme): A proposito dell'Andino, Calvi disse a me e a Tassan Din che ildiscorso dell'onorevole Pisanu in Parlamento l'aveva fatto fare lui. Qualcuno mi ha dettoche per quel discorso Pisanu aveva preso 800 milioni da Flavio Carboni. Dopo loscandalo P2 e il crac Ambrosiano, nel gennaio 1983 Pisanu indotto a dimettersi dasottosegretario al Tesoro. A causa di fatti incontrovertibili, secondo una dichiarazionedel deputato radicale Massimo Teodori al Corriere della sera: I rapporti strettissimi econtinuativi fra Pisanu e Carboni; i rapporti di Pisanu con Calvi tramite Carboni; i rapportidi Pisanu con Calvi e Carboni per la sistemazione del Corriere della sera; i rapporti diPisanu con Calvi e Carboni quando, sottosegretario al Tesoro, il ministro prendevaimportanti decisioni sull'Ambrosiano (Corriere della sera, 22 gennaio 1983).

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    Il 18 luglio 1982 Calvi fu trovato impiccato sotto un ponte di Londra. Pisanu, dopo le suedimissioni, scomparve per molto tempo dalla scena. Ricompare nel 1994, quando torna in

    Parlamento e diventa vicecapogruppo dei deputati di Forza Italia: lasciata la Dc, si schierato con il partito di Berlusconi, ex socio d'affari del suo protetto Carboni. EBerlusconi, nel 2001, pur di dargli una poltrona da ministro, inventa il curioso dicasterodell'"Attuazione del programma". Accanto, alle riunioni di governo, ha il pi feroce dei suoiaccusatori, ai tempi della vicenda Calvi: Mirko Tremaglia.

    I sardi sanno che Beppe Pisanu (originario di Ittiri, Sassari) sempre stato moltoriconoscente con compaesani, amici e parenti che lo hanno sostenuto nella lunga carrierapolitica. E che tiene molto alla carriera dei figli. Ne ha tre. Gigi fa l'avvocato ed consigliere di Forza Italia al Comune di Sassari. Angelo oggi nella segreteria nazionaledi Forza Italia, dopo essere stato candidato nel 2005 in Lazio nello (sfortunato) listino diFrancesco Storace. Alessandra Mussolini, vittima degli spioni provati legati a Storace, ha

    dichiarato: "Il ministro metta suo figlio a indagare, visto che sta con Storace".

    Il terzo figlio, Gianmario, partner della multinazionale della consulenza Accenture,coinvolta nell'appalto affidato a trattativa privata a Telecom per la sperimentazione delloscrutinio elettronico in quattro regioni italiane alle elezioni politiche del 9 aprile 2006.

    Beppe Pisanu in persona stato interrogato, l'ottobre 2005, dalla procura di Cagliari: aproposito di un presunto giro di favori nel corso dell'inchiesta sulla maxi-truffa Ranno-Fideuram per corruzione, peculato, truffa e riciclaggio. Il nome di Pisanu padre, che nonrisulta indagato, saltato fuori assieme a quello di Pisanu figlio -Angelo -durantel'interrogatorio a Gabriella Ranno, la promotrice finanziaria accusata numero uno delloscandalo: Il titolare del dicastero dell'Interno si interessato perch il piano triennale

    Fideuram andasse a buon fine, ovvero premendo affinch diversi enti regionaliaccettassero investimenti a tassi favolosi (fino al 20 per cento del capitale speso), incambio di incarichi per il cognato, il fratello e il figlio.

    Nei dettagli, ha raccontato Ranno, Angelo Pisanu stato assunto in Fideuram nel 1998,su mia esplicita richiesta. Il fratello e il cognato del ministro, ho poi saputo, sono entrati nelconsiglio d'amministrazione del Cis, il Credito industriale sardo, ora confluito in BancaIntesa. La spartizione dei pani e dei pesci, a detta di Ranno, sarebbe avvenuta a Romanell'ottobre 1998, prima a casa Pisanu, in un incontro con i figli Angelo e Gigi, poi, la sera,a una cena nel ristorante Il bolognese: Eravamo io, Andrea Pirastu, Beppe e Annamaria(Annamaria la moglie del ministro, gi madrina della promotrice finanziaria; Pirastu l'exassessore all'Industria). Il tutto alla vigilia della campagna elettorale regionale del 1999,per il cui foraggiamento, secondo le dichiarazioni dell'accusata, la banca si avvalsa difondi che i promotori hanno raccolto in nero e depositato nella nostra sede svizzera diLugano, da dove poi rientravano in Italia, sotto forma di tangenti per finanziare ForzaItalia.

    Previti, Cesare/Forza Italia

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    Avvocato personale di Silvio Berlusconi, ha ereditato l'incarico professionale dal padre,che aiut il giovane Silvio a fondare la Fininvest, in un turbine di strane societ svizzere edi anonime fiduciarie. dunque uno dei consulenti che conoscono i segreti delle origini di

    Berlusconi. Nato a Reggio Calabria, crebbe professionalmente nello studio del padre, aRoma. Pur non avendo mai rinnegato le sue origini politiche neofasciste, nel 1994Berlusconi gli chiese di "scendere in campo" con Forza Italia e lui accett un posto alSenato prima e un ministero poi.

    E' stato condannato, in appello, a 5 anni per corruzione del giudice Squillante e a 7 anniper corruzione del giudice Metta nel caso Imi-Sir. Berlusconi gli ha affidato la direzione dei"Legionari azzurri", che dovranno vigilare perch la sinistra non compia brogli elettorali.Ora sconta la pena agli arresti domiciliari, grazie a una legge su misura.

    Rigoni, Andrea/Margherita

    Condannato a 8 mesi in primo grado per abusi edilizi all'Isola d'Elba.

    Romani, Paolo/Forza Italia

    Deputato di Forza Italia fin dal 1994, coordinatore del partito di Berlusconi in Lombardiaed stato presidente della commissione parlamentare sulle Comunicazioni e membrodella commissione di vigilanza sulla Rai. Ma Paolo Romani un pioniere delle tv private. Amet degli anni Settanta aveva messo in piedi, con Marco Taradash, Tele Livorno. Era

    stato vicino a Nichi Grauso, in Sardegna, ai tempi eroici di Videolina. Era diventato editoredi Millecanali, rivista specializzata per l'emittenza radiotelevisiva. Negli anni Ottanta avevalavorato per Alberto Peruzzo al lancio di Rete A. Poi lo aveva chiamato Salvatore Ligrestia guidare Telelombardia, da cui era uscito per mettersi in proprio, con Lombardia 7 Tv. Lasua rete aveva acquistato una certa notoriet: produceva un telegiornale, aveva unaredazione di cinque giornalisti; ma il programma forte di Lombardia 7 era Vizi privati, stripcaserecci condotti da una scatenata Maurizia Paradiso. Con l'ingovernabile Maurizia,Romani finisce per litigare e la leggenda dice che lo scontro sia stato fisico e doloroso.

    In politica Romani, che era un giovane liberale, resta folgorato sulla via di Arcore e nel1994 segue Berlusconi in Forza Italia. subito eletto deputato. Si trasferisce a Roma,abbandona la tv al suo destino e, almeno formalmente, nel 1996 la cede. Ha vendutodavvero? Nel mondo delle private c' chi ne dubita, chi sussurra di falsa vendita, di accordidi portage. Un giovane giornalista che ha lavorato a Lombardia 7 racconta che almeno finoal 1997 Romani veniva n visita alla tv ed era ancora considerato il padrone a tutti glieffetti. E certamente resta, almeno fino al 12 gennaio 1998, legale rappresentante diLombardia Pubblicit, di cui continua a essere azionista.

    Fatto sta che, nel dicembre 1997 i nuovi padroni risolvono a loro modo il problema deidebiti. Smembrano la tv: i debiti li lasciano alla vecchia societ, che viene posta inliquidazione e si avvia serena verso il fallimento; la parte sana (con le frequenze) viene

  • 8/8/2019 Marco Travaglio e Peter Gomez - Onorevoli Wanted

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    invece venduta per circa 3,5 miliardi di lire a una societ, Telegestioni srl, controllata daglistessi venditori. Alla nuova gestione stanno a cuore solo due cose: le frequenze, beneprezioso che prima o poi si vende bene (e infatti nell'estate 2003, le frequenze di

    Lombardia 7 stavano per essere vendute a carissimo prezzo alla Rai di Flavio Cattaneo esolo l'intervento di Lucia Annunziata, allora presidente della Rai, ha bloccato l'operazione);e la pubblicit, attraverso cui, con un giro di fatture false o gonfiate, si ricavano parecchimiliardi (almeno 81 tra il 1997 e il 2001). Nel 1999 Lombardia 7 fallisce, lasciando debitiper oltre 12 miliardi di lire.

    E Paolo Romani? Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. Il pubblicoministero di Monza chiede il suo proscioglimento, perch Romani uscito dalla societprima che questa precipitasse nel crac. Il giudice preliminare impone per l'imputazionecoatta per bancarotta preferenziale: anche lui avrebbe contribuito a mandare in malora lasua tv, anzi sarebbe stato lui a iniziare la valanga, perch prima di lasciare agli amici lapatata bollente, tra il 1994 e il 1996 ha prelevato dalle casse della sua tv circa un miliardo

    di lire, condannandola al fallimento. Scrive il giudice: Gi nel marzo 1994 Lombardia 7 TvSrl ha accumulato un debito imponente e lotta sostanzialmente per sopravvivere,ricorrendo ai tipici espedienti della societ in stato di predecozione, quali il mancatopagamento di tasse e contributi allo scopo di tirare comunque avanti. Pacifica l'impossibilit per la societ di fronteggiare le proprie obbligazioni attraverso gli ordinaristrumenti di pagamento. Nonostante ci, proprio da quel periodo in poi, Romani si faversare dalla fallita somme tali da consentirgli non solo di recuperare i propri conferimenti,ma anzi da determinare un credito in favore di Lombardia 7 Tv Srl.

    L'udienza preliminale termina per con un pieno proscioglimento: per Romani nientebancarotta. Il suo nome anche nell'elenco dei politici che ricevono generosifinanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha

    bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatorefallimentare di Lombardia 7.

    Romano, Saverio/Udc

    Sottosegretario al Lavoro, indagato e poi prosciolto nel caso Guttadauro-Cuffaro per mafiae corruzione, di nuovo sotto inchiesta per concorso esterno a Cosa nostra, dopo leaccuse del pentito Francesco Campanella.

    Sodano, Calogero/Udc

    Senatore della Repubblica. Eletto ad Agrigento. Membro del Ccd (ora Udc), statosindaco di Agrigento. Ha subito una condanna definitiva a 1 anno e 6 mesi per abusod'ufficio finalizzat