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LA PELLE MATERIALI TIPICI DEL SETTORE CALZATURIERO Prof.ssa Chiara Gonelli – Lab. Tecnologici ed Esercitazioni

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LA PELLE

MATERIALI TIPICI DEL SETTORE CALZATURIERO

Prof.ssa Chiara Gonelli – Lab. Tecnologici ed Esercitazioni

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LA CONVENZIONE DI WASHINGTON Convenzione internazionale sottoscritta a Washington nel 1973, nota con l’acronimo di CITES, che regola il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. I Appendice: vi appartengono le specie in via d’estinzione. II Appendice: vi appartengono le specie che non sono minacciate d’estinzione, ma rientrano in un regime regolamentato. III Appendice: vi appartengono le specie protette in un determinato Paese. La convenzione interessa diversi settori, tra cui, quello alimentare, farmaceutico, cosmetico, collezionistico. Il maggior interesse è rivolto all’abbigliamento, nel quale rientrano anche gli accessori come borse, scarpe, cinture. Per evitare multe è necessario disporre della certificazione di legittimità.

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PROVENIENZA DEI PELLAMI Le pelli possono provenire dall’ Europa, chiamate indigene, o dagli altri continenti, esotiche. In Europa non riusciamo a coprire tutta la richiesta. In Italia vengono lavorate soprattutto pelli bovine, che in toscana è tradizione conciare al vegetale. Il 20% della produzione pellettiera e calzaturiera deriva da specie bovine, ovine e caprine. In qualunque settore sia utilizzata, la pelle è valutata sulla base della porosità, cioè della permeabilità all’aria e al sudore che le conferisce un’alta igienicità, nonché il suo tocco piacevole. Le pelli più pregiate sono quelle che lasciano in vista le caratteristiche proprie, anche in presenza di naturali imperfezioni. Le unità di misura utilizzate per la commercializzazione sono il metro quadro ed il piede quadro equivalente a circa 30cm x 30cm.

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TIPI DI PELLE BOVINI bue, vacca, vacchetta, toro, scottone, vitello,

vitellone, bufalo, camoscio OVINI pecora, montone, agnello, capra, capretto EQUINI cavallo, asino, mulo SUINI cinghiale, maiale, pecari MARSUPIALI canguro CERVIDI daino, capriolo, renna RETTILI serpente, lucertola ANFIBI coccodrillo, rana gigante PESCI pescecane, balena, delfino UCCELLI struzzo

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LA STRUTTURA DELLA PELLI Le pelli degli animali, quando presentano peli sulla superficie, sono denominate pellicce. Quando i peli vengono esportati o depilati, la denominazione del prodotto cambia da pelliccia in PELLE. La parte più esterna della pelle è l’epidermide. È la zona in cui si vedono peli, piume e scaglie. In pelletteria è denominata FIORE ed è la parte più pregiata, più liscia, morbida e vellutata. L’aspetto della pelle dopo la depilazione è definita GRANA, si parla di grana fine (vitello) o grana grossa (capretto). La parte sottostante, il derma, è denominata CARNICCIO o CROSTA, ed è la parte meno pregiata e si presenta con effetto scamosciato.

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LA STRUTTURA DELLE PELLI Quando il derma di una pelle ha uno spessore elevato, viene spaccato un uno o più strati. Il primo strato mantiene la definizione di fiore, mentre quelli sottostanti vengono denominati sottocrosta. Le croste e le sottocroste , presentano le due facce scamosciate.

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LA CONSERVAZIONE DELLE PELLI: LA CONCIA Tutte le pelli appena tolte dall’animale, sono pulite e poste in salamoia nell’attesa di essere trattate per la definitiva conservazione. Il processo per la conservazione si chiama CONCIA. Prima delle operazioni di concia, vi sono alcune operazioni che preparano le pelli, quali : -  rinverdimento, trattamento per ammorbidire la pelle secca

ed eliminare il sale ed altre sostanze usate per la conservazione, facendo riacquistare alla pelle morbidezza ed elasticità;

-  scarnatura e depilazione, è un operazione utilizzata per togliere da un lato le particelle di carne e grasso rimaste attaccate e i peli dall’altro lato della pelle;

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LA CONSERVAZIONE DELLE PELLI: LA CONCIA -  calcinazione e spaccatura, la prima serve a rammollire

l’epidermide e la seconda consiste nel dividere in due o più fogli le pelli più grosse in modo da ottenerne di più sottili, della misura adatta per tomaie, suole o pelletteria;

-  decalcinazione e purga, è un’operazione effettuata mediante immersione in soluzione saline per eliminare i residui delle lavorazioni, il grasso e lo sporco.

Dopo aver eseguito queste operazioni la pelle è pronta per la fase successiva. Con la CONCIA viene dato alla pelle un trattamento chimico e meccanico tale da renderla definitivamente imputrescibile, per assicurarle una conservazione illimitata.

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LA CONSERVAZIONE DELLE PELLI: LA CONCIA Le sostanze più utilizzate nella concia sono: -  vegetali, tramite tannini provenienti da cortecce, legni,

foglie e frutti, generalmente usate sulle pelli di grossi bovini;

-  grasse, come olio di pesce di merluzzo, balena, foche, ecc, per ottenere pelli morbide e scamosciate;

-  minerali, al cromo o ai sali di alluminio, è il sistema più usato dall’industria conciaria per la velocità di esecuzione e perché rende la pelle molto morbida e resistente all’acqua e alla luce. Quando questo procedimento di concia è praticato su animali giovani si ottiene la nappa, un prodotto ultra morbido e leggero.

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LA CONSERVAZIONE DELLE PELLI: LA CONCIA Per effettuare tutti i tipi di concia, si immergono le pelli dentro ai bottali, apparecchi mediante i quali si eseguono tutte le operazioni di battitura, concia e tintura, nei quali si trova un liquido contenente le sostanze scelte. Dopo le operazioni di concia le pelli vengono sottoposte ad altre operazioni di rifinitura, in base alle esigenze di produzione e di qualità (come la disidra- tazione delle pelli conciate, asciugatura, raschiatura, cilindratura, pressatura, tintura, palissonatura, sfioratura, smerigliatura, levigatura e verniciatura, granitura o zigrinatura, stampa, ceratura).

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FINISSAGGI SULLE PELLI Alcuni finissaggi che agiscono sull’aspetto esteriore delle pelli sono: -  la rasatura, uniforma lo spessore della pelle, si esegue con

lame rotanti sulla parte della carne o crosta; -  l’ingrassaggio, conferisce alla pelle un’elevata elasticità

mediante l’uso di oli o grassi animali; -  la tintura, serve a dare alla pelle il colore desiderato

immergendola in una soluzione colorante. Può essere effettuata nel bottale, in vasca, a spruzzo mediante l’aerografo, o a mano con spazzole. La colorazione del pellame può essere eseguita esclusivamente sulla superficie dello stesso o nell’intera sezione (tinta passante).

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FINISSAGGI SULLE PELLI -  la smerigliatura, serve a conferire alla pelle una mano

vellutata ed è eseguita con carta abrasiva. Può essere effettuata sia sul lato fiore sia sul lato crosta;

-  la stampa, serve ad imprimere un particolare tipo di grana. È eseguita con cilindri che portano inciso il disegno;

-  la verniciatura, che serve a conferire al fiore della pelle levigatezza e lucentezza particolari, mediante l’applicazione di vernici specifiche.

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PROCESSO DI LAVORAZIONE DEL CUOIO

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PROCESSO DI LAVORAZIONE DEL CUOIO

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DENOMINAZIONE DELLE PARTI DI UNA PELLE Il valore di una pelle è determinato, oltre al tipo di animale di apparte- nenza, anche alla zona. Generalmente sono più pregiate le zone esposte a minore logorio od usura durante la vita dell’animale, la parte più pregiata è il groppone, seguita dal collo, dalla culatta, dai fianchi, dalla testa, dalla coda e dalle zampe. Secondo il tipo di animale, la suddivisione può variare leggermente.

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CARATTERISTICHE COMMERCIALI E DIFETTI Per determinare il prezzo di una pelle occorre tenere presente: -  la consistenza, o densità, in base alla quale si hanno pelli a

mano vuota o piena e, quindi più o meno sostenuta; -  lo spessore, che varia a secondo l’animale e le varie zone

dello stesso (generalmente il groppone è più spesso ed il ventre è più sottile);

-  il peso, che determina densità e spessore;

-  gli eventuali difetti dovuti, per esempio, a danni da filo spinato, cicatrici, parassiti, tagli o scalfiture inflitte durante la scuoiatura o a cattiva conservazione.

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CARATTERISTICHE DI ALCUNE PELLI VITELLO è la pelle dell’animale molto giovane, sia lattante sia erbivoro. Possiede fiore e grana molto fine, soffice ed elastico. VITELLONE è il vitello ingrassato e di una certa età. Lo spessore della pelle è superiore e irregolare rispetto al vitella; la grana è appena un po’ più ampia. AGNELLO, PECORA, MONTONE Hanno pelle non molto sostenuta, rada, e fiore sottile e poco resistente, anche se commercialmente sono abbastanza valutate. CAPRA E CAPRETTO Hanno pelle pregiata per finezza ed elasticità.

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CARATTERISTICHE DI ALCUNE PELLI CINGHIALE, MAIALE, PECARI Questi animali presentano pelle soffice e flessibile, con grana fine ma bucherellata, specialmente dov’era presente il pelo. SERPENTE E LUCERTOLA Sono pelli dall’aspetto a scagliette minute e sollevate, resistenti e flessibili. Si tratta di pellami pregiati utilizzati per articoli di gran lusso. COCCODRILLO E ALLIGATORE Pelli di costo elevato perché rare e di difficile lavorazione, sono utilizzate per prodotti di lusso. Presentano aspetto a rilievo, con placche di diversa forma e dimensione. STRUZZO Presenta una pelle bugnata nella zona in cui erano presenti le piume, e a placche in corrispondenza delle zampe.

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I SURROGATI DELLE PELLI I surrogati delle pelli sono sostanzialmente: -  il cuoio rigenerato, ottenuto unendo i frammenti provenienti

dalla rasatura delle pelli conciate al cromo, colle ed altre sostanze amalgamanti;

-  il cuoio compresso, ottenuto da ritagli di cuoio opportunamente mescolati e compressi;

-  il pegamoide, ottenuto da polvere di cuoio mescolata a resine e fatta aderire ad un supporto tessile.

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LE PELLI ECOLOGICHE Le pelli ecologiche sono ottenute da un substrato di fibra tessile variamente trattato per ottenere l’effetto pelle. La finta pelle, o similpelle, è ottenuta applicando ad un supporto tessile una resina. Il tessuto floccato è ottenuto incollando ad un supporto tessile delle fibre tagliate cortissime, quasi a costituire una polvere di fibre che vuole imitare lo scamosciato. L’alcantara è ottenuta con microfibre di poliestere e poliuretaniche mediante un processo molto particolare. Presenta un aspetto piacevole e mano scamosciata, è di facile manutenzione ed è la più pregiata tra le pelli ecologiche.

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IL MARCHIO VERA PELLE Per legge, i termini cuoio e pelle possono essere attribuiti esclusivamente ai prodotti ottenuti dalla lavorazione di spoglie di animali sottoposte a trattamenti di concia o impregnate in modo da conservarne inalterata la struttura naturale della fibra. I marchi “vero cuoio” e “vera pelle” rappresentano una spoglia animale stilizzata.