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    Il serpente: la parte mancante della storia1

    di Nadav Eliahu Crivelli 

    Com’è noto, i racconti biblici contengono degli archetipi di dimensionioceaniche, universali, vere e proprie fumane sotterranee di simboli e di

    messaggi che scorrono sotto la superfcie della storia umana. Questo apportoesercita una grande inuenza, ed alimenta in segreto gli eventi e i atti umani.!gni individuo viene in parte sostenuto, nutrito, ma anche ostacolato, messoalla prova da "uei modelli universali.

    Quando in !ccidente il posto delle #acre #critture era pi$ u%ciale ed inuente,le corrispondenze e l’e%cacia dei loro archetipi erano pi$ evidenti, le lorotracce acili da identifcare. Con le varie rivoluzioni culturali, flosofche epolitiche, con i movimenti del &azionalismo prima e dell’'lluminismo dopo, siinizi( lo sgancio e il distacco tra la cultura laica e "uella religiosa. )a novellalibert* venne da prima utilizzata per costruire gradualmente una nuovacomprensione scientifca del creato, che non dovesse pi$ adeguarsi ai limiti,indubbiamente angusti, delle descrizioni bibliche. 'n seguito, i principi laici, insviluppo e crescita, iniziarono una serie di rivoluzioni in ogni campo del vivere+sociale, politico, economico, culturale, tecnologico, artistico. 

    !ggi, la cultura laica è dominante, nel mondo occidentale e in tutti "uei paesiche hanno atto proprio il suo sistema di vita. #cienza, tecnologia ed economia,dominano i suoi vari settori, e l’antica inuenza delle immagini e dei precetti

    biblici si è apparentemente molto ristretta, e a volte sembrerebbe perfnoscomparsa. 

    tuttavia evidente agli occhi di tutti come l’approccio laico, razionale escientifco ai problemi della vita umana, pur avendone migliorato molti suoiaspetti in modo incomparabile ed irrinunciabile, rimanga carente edinsu%ciente nei settori pi$ delicati della psiche e del carattere umano. )acapacit* dell’uomo di essere elice e soddisatto, di sentirsi sicuro, in pace conse stesso e con gli altri, non dipende dal grado di ricchezza e di evoluzionedella societ* nella "uale egli è inserito. )a societ* moderna è piena di problemi,

    alcuni dei "uali molto gravi, in "uanto mettono perfno in dubbio la sua stessasopravvivenza. -ra di essi, citiamo solo le armi di guerra totale, o i colossalirischi che gli in"uinamenti di tutti i tipi pongono al pianeta.Nonostante non siano tutti d’accordo su ci(, a molti appare chiaro come la lororisoluzione non dipenda da un serie di balzi ulteriori che la scienza e latecnologia potranno ar are al genere umano. er curare i malesseri non fsicidegli esseri umani, psicologia e sociologia si sono di/use, e sono sempre pi$apprezzate ed e%caci. Nell’area del carattere umano, ondamentale per poicapire le sue interazioni sociali, la psicologia e la psicoterapia, hanno scopertola presenza e l’importanza degli archetipi e dei simboli che le antiche religionicontenevano. 'n un cammino di guarigione, alcuni di "uei simboli vengonocontattati, tradotti in termini attuali, e reintegrati dalla personalit*. #olo cos0

    1Tratto da www.montesion.it 

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    essa potr* considerarsi guarita.Come reazione alla delusione generata dall’incapacit* di trovare risposta amolte delle pi$ importanti esigenze umane, molti individui sono ritornati alcredo e ai valori delle religioni tradizionali. ltri lo hanno atto comeconseguenza di un bisogno di radici pi$ proonde. 'ntanto, in tutti "uesti ultimisecoli, anche le religioni dell’occidente hanno cercato di cambiare e di

    trasormarsi. arecchi dei loro aspetti di intransigenza e di ottusit* se se sonoandati. #i è cercato di mettere l’essere umano al centro dei riti e dei credi. 'confni della 2salvezza3 non sono pi$ appannaggio esclusivo dei soli credenti epraticanti. 'l controllo delle autorit* centrali si è indebolito, rimanendo tale soloper "uanto riguarda gli aspetti economici e politici della struttura. Ci( d* agio epossibilit* a singoli personaggi geniali e creativi, di spiegare e di vivere lareligione in modi molto pi$ in sintonia con la cultura laica, ormai dominante. 

    )’opinione generale che presentiamo in "uesto articolo, sostiene che nelmessaggio biblico è presente tutta una serie di dimensioni nascoste, dotate diun potere terapeutico enorme, ma "uasi inutilizzato. #olo contattando "ueipiani interiori, esoterici, solo condividendo almeno in parte l’esperienza misticaed estatica che essi contengono e descrivono, è possibile l’attivazione pienadei suddetti archetipi e modelli. )’ipotesi è che in essi siano presenti le rispostepi$ corrette ai veri problemi esistenziali dell’uomo di ogni tempo, che leconoscenze, pur vastissime del mondo moderno, non hanno neppure sforato.Come esempio, si pensi alla "uestione dei rapporti a/ettivi. Nel mondomoderno il allimento dei rapporti di coppia avviene ormai nella massima partedei casi. ttraversando tali esperienze, la maggior parte degli uomini e delledonne testimoniano di provare acuti dolori e delusioni. 'n alcuni casi ci( pu(

    durare anni interi. E, a detta di chiun"ue li abbia provati, non sono a/atto penedi poco conto, bens0 paragonabili a "uelle initte da povert* e malattie. 4iconseguenza, molte persone hanno smesso di provare ad amare, e scelgono dirimanere sole, o di cimentarsi in rapporti dove si cerca una sola soddisazionefsica, oppure temporanea, senza puntare ai tempi lunghi.

    5orremmo dare un esempio della ricchezza degli archetipi biblici, riletti edinterpretati alla luce degli insegnamenti della tradizione mistica ebraica, laQabalah, rivolgendoci a "uella che è orse la prima e pi$ amosa storia delracconto biblico+ damo ed Eva e gli eventi del 6iardino dell’Eden. 5orremmo

    mostrare come, nonostante l’enorme attenzione che essa abbia ricevuto, sianei libri sacri che in "uelli proani, la storia contenga degli aspetti oscuri emancanti. Essa viene sempre a/rontata con una serie di pregiudizi simili, siaper i laici che per i religiosi. Questo articolo sostiene come solo portando allaluce le sue componenti nascoste, e ritrovando "uelle mancanti, sar* possibilecomprendere il "uadro complessivo degli eventi. #olo cos0, donando ai singoliruoli dei personaggi l* agenti, una pi$ e"uilibrata e simmetrica dinamica diinterazioni complessive, ritroveremo in noi i rammenti di "uelle entit*. #olocos0 potremo ricostruire un’unit* organica tra le varie parti, capace di superarei blocchi, i traumi, le paure delle punizioni, il senso di ribellione, che tutt’oggilimitano lo sviluppo dei singoli e della collettivit*.

    Come archetipi del genere umano, le esperienze compiute dai personaggi degli

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    eventi del 6iardino dell’Eden, si sono incise in modo indelebile nell’anima diognuno di noi. 'l racconto dei primi capitoli del 6enesi descrive una coppia diindividui, un uomo e una donna, che vengono all’esistenza in un ambientemeraviglioso, idillico+ il giardino dell’Eden. #econdo i midrashim 7tradizioni oralirabbiniche8, i corpi di damo e di Eva erano peretti, non potevano contrarremalattie, erano eterni, capaci di provare piaceri ma non di sentire dolori. 'l

    successivo essere stati allontanati dal 6iardino u un trauma di portataincalcolabile. !gni tradizione antica contiene tracce della memoria di uno statodi perezione che venne poi perso, e al "uale si anela di ritornare.er comprendere l’insieme delle complesse dinamiche del 6iardino, occorresempre tenere presente che in esse parteciparono "uattro personaggiprincipali+

    1. 4io, chiamato anche il #anto, benedetto Egli sia9. damo:. Eva;. 'l #erpente'noltre, vi erano anche due presenze molto importanti, che hanno in "ualchemodo interagito con gli altri "uattro+na sua soluzionepermetterebbe all’umanit* di liberarsi dai pesi e dai condizionamenti di "uella

    esperienza traumatica, tutt’oggi chiamata il 2peccato originale3. Ci(signifcherebbe sollevarsi al di sopra dei sensi di colpa, dell’ineluttabilit* dellepunizioni, delle so/erenze espiatorie. Ci proponiamo di indagare noti e menonoti aspetti spirituali e psicologici dei personaggi, sperando che ci( possa arluce sulle loro intenzioni, sui loro corrispondenti oggi, nella vita di ognuno, e suipossibili mezzi per rettifcare ci( che avvenne in "uelle poche ore atali.

    18 'l #anto, benedetto Egli sia orse l’aspetto pi$ noto di tutta la complessa e"uazione. -utti a/ermano disapere tutto di )ui, cosa pensi, cosa voglia, cosa accia in caso non lo ottenga..

    ur se le teologie concordano nel ritenerlo 'nfnito, 'nvisibile, #conosciuto,'nsondabile, 'nconoscibile, e cos0 via, al lato pratico, nel corso della storiaumana, i sacerdoti e i maestri delle varie religioni, hanno sempre parlato anome #uo, col massimo della sicurezza. 24io pensa cos0.. 4io vuole "uesto, 4iovuole "uello.., 4io vi ar* "uesto, 4io non vi ar* "uello..3 Chiaro, una autorit*di "uesto tipo non è nata dal nulla, non è stata inventata. Nella tradizionegiudaico?cristiana si basa sui versi biblici, su numerose rivelazioni ed occasioninelle "uali 4io parla in prima persona per bocca dei roeti, o dei adri, o dei5eggenti, dei #aggi, e dice "uello che pensa e "uello che vuole. tuttavia innegabile che i versi della @ibbia, da soli, contengano sempreaspetti contrastanti, contraddittori, paradossali, oppure di di%cileinterpretazione letterale. Ed ecco che "ui si è potuta esprimere l’autorit*interpretativa dei maestri della religione, che si sono assunti il non acileincarico di defnire cosa 4io voglia o accia, in modo preciso ed esatto.

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    Non è certo l’intenzione di "uesto articolo contestare o criticare, ma nemmenoconermare e lodare, l’operato dei maestri della religione. )’unico punto chevogliamo a/ermare è che, nell’e"uazione 2paradiso -errestre3, la variabile2#anto, benedetto Egli sia3, è la pi$ nota e studiata. Egli appartiene senzaombra di dubbio al lato della @ont*, vuole solo il benessere delle sue creature,ed escogita ogni possibile mezzo per arglielo arrivare. Comprese punizioni ed

    esili, pene e so/erenze.

    98 damonche il attore 2damo3 è notissimo. 4a sempre ci si occupa di lui, ci si occupadell’uomo. #cienze esatte, scienze umanistiche, flosofe, psicologie, teologie,arte.. damo è sempre pi$ al centro. )’uomo e i suoi bisogni, le sue risorse, lesue necessit*, l’uomo come coppia, come singolo, come societ*, comesoggetto e come oggetto, come produttore e come consumatore. damo èinazionato. Non si a altro che parlare di lui, per lui, a lui. Nella cultura laica,che ha accantonato 4io, il suo posto è stato preso da damo. Quindi, ora, in fndei conti, egli riceve doppia attenzione. -utte le possibili soluzioni sono statesuggerite, tentate, esplorate, perfno "uella di mandarlo sulla luna o nellospazio eAtra?terrestre. Non è "ui che possiamo aggiungere o chiarire "ualcosa.

    :8 Eva#e per Eva si intende la sola moglie di damo, la donna che vive in unzionedell’uomo, per argli i fgli, per tenergli la casa, per dargli piacere di notte, ecc.,anche per Eva la saturazione è ormai raggiunta. 'n realt*, "ui iniziano delleserie problematiche. Nel racconto dei atti del aradiso terreste, senza

    diminuire le responsabilit* di damo, sembrerebbe che sia stata Eva a are daprima la scelta del rutto proibito. #econdo le tradizioni orali, non solo lei nemangi( e ne diede al marito, ma ne o/r0 a tutte le creature terrestri, chel’accettarono. giudicare dal solo senso letterale, Eva è la responsabilenumero uno della caduta dell’umanit*. 5enne indicata da damo a 4io come ladiretta responsabile della propria colpa+ 2la donna che -u mi hai dato mi hadato da mangiare dell’albero3 76en. :, 198.er secoli teologie e sistemi di vita amigliari e sociali, discriminarono la donna,o basandosi su "uell’episodio biblico, o semplicemente per adeguarsiall’usanza collettiva. )a storia umana registra una serie di atti, di eventi,successi o insuccessi, a stragrande maggioranza maschile, con "ualche grande

    donna che spunta "ui e l*. vero che negli ultimi secoli, orse decenni, il ruolo e la posizione della donnastanno cambiando. )e vengono riconosciute una personalit* propria edindipendente, capacit* e libert* di scelte autonome. Nell’arte, nella psicologia enel misticismo si è enormemente a/ascinati dalla fgura del emminile, non solodella madre, ma della donna in se stessa, i suoi misteri, il suo inconscioBCon Eva abbiamo un’incognita vera e propria. E torneremo a parlarne.

    ;8 'l #erpenteEccoci al punto chiave. 4ei "uattro personaggi suddetti, il serpente è il pi$sconosciuto, il pi$ ignorato. d esso viene automaticamente assegnato il ruolodel male, il puramente ed unicamente cattivo. #e su Eva possono esserciopinioni diverse, alcune delle "uali metteranno pi$ in evidenza la sua colpa,

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    altre meno, sul serpente sono tutti d’accordo. lui il colpevole di tuttoD ocoaiuta se nella simbologia di molte antiche tradizioni, se nell’esoterismo, senelle intuizioni dei mistici, si dica che il serpente ha anche degli aspetti positivi,perfno terapeutici. 'n "uei casi, si pensa, non si sta certo parlando del serpentedel giardino dell’Eden. ortata allo stretto, la religione giudaico?cristiana sitrova sempre vicina al pericolo di ricadere in una visione di totale dualismo,

    identifcando nel serpente una specie di 2anti?4io3.Qui c’è la pi$ importante delle parti mancanti. 'l serpente è la pi$ sconosciutadelle variabili dell’e"uazione generale. 'l suo ruolo, la sua identit*, sonototalmente relegati in "uella zona che nella terminologia unghiana si chiama2ombra3+ il male e le mancanze cos0 gravi che una persona non sarebbe maidisposta a riconoscerle in se stesso, bens0 le proietta sempre e soltanto suglialtri.'l suggerimento che presenteremo in "ueste righe è che il ruolo del serpentevada rivalutato. ttribuendo all’asse dei "uattro personaggi chiave 4io?damo?Eva?#erpente una scala decrescente dal @ene assoluto di 4io al male assolutodel serpente, non si arebbe che dimostrare il triono del rutto dell’albero dellaconoscenza, il cui inganno sta proprio nel portare il bene sempre da una partesola, e lasciare il male dall’altra.&ipetiamo "uesta osservazione ondamentale+ un’etica e un insegnamentoreligioso basato sull’ine"uivocabile di/erenza, distanza, inconciliabilit* del benee del male, sono per sempre relegati nell’ambito proprio di "uanto condannanoed aborriscono+ l’albero della conoscenza del bene e del male.

    Ci sono due alberi nel racconto, o meglio, ce ne sono tanti, ma solo due di essisvolgono un ruolo primario+ l’albero della vita e l’albero della conoscenza del

    bene e del male. 4el primo si dice+ 2e l’albero della vita nel mezzo delgiardino..3 76enesi 9, F8.Cioè si specifca dove si trovava. Nello stesso verso si nomina anche il secondoma semplicemente col suo nome+ 2e l’albero della conoscenza del bene e delmale3.4ell’albero della conoscenza si riparla in seguito, specifcando meglio la suacollocazione+ 2del rutto dell’albero che è nel mezzo del giardino3 76enesi :, :85iene da pensare che si trattasse dello stesso albero, se occupavano la stessacollocazione spaziale.

    arliamo brevemente dei due alberi, la "uinta e la sesta incognitanell’e"uazione base.

    )’lbero della 5ita è ampiamente descritto nella Qabalah. #ebbene, in teoriaesso sia tenuto lontano dalla portata degli esseri umani, custodito dai dueCherubini dalla spada fammeggiante 76en. :, 9;8, con la rivelazione della -or*,4io lo riporta nel panorama "uotidiano, lo rende accessibile. raticando le viedella -or*, uomini e donne recuperano, in misura variabile, i privilegi e ilbenessere nei "uali e per i "uali damo ed Eva erano stati creati. )a -or* èchiamata 2etz chaim3, 2albero della vita3.C’è da osservare tuttavia che, parallelamente ai due alberi, esistono due -or*+"uella della conoscenza del bene e del male e "uella della vita. )a prima sinutre delle sole interpretazioni letterali ed etiche. Essa altro non è che unalunga e dettagliata serie di permessi e di proibizioni, del come compiere gli uni

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    e del come allontanarsi dalle altre. )a seconda, la -or* della vita, grazie alcontatto con la parte nascosta, cabalistica, del testo biblico, cerca il sollevarsial livello dell’esperienza mistica, la sola capace di unifcare gli opposti, e ditrasormare in modo permanente, la realt* contingente. 

    Nella Qabalah, l’lbero della 5ita viene riccamente descritto ed insegnato comel’unione organica ed interattiva di dieci componenti, che sono le diecipotenzialit* dell’anima umana, nel suo essere immagine e somiglianzadell’anima divina. #u "uesto argomento tanto è gi* stato scritto e pubblicatodalla nostra scuola e da molti altri insegnanti. ggiungeremo che, negli ultimianni, diventa sempre pi$ chiaro come nell’lbero della 5ita vi sia un’undicesimacomponente, la misteriosa 4a’at, Conoscenza. )a sua presenza è volta arendere possibile l’integrazione tra le prime dieci. 4a’at è in realt* l’unica colla,la onte dei gluoni 7si direbbe in termini di fsica "uantistica8 che permettonol’unifcazione reale, tangibile, operativa, di tutte le altre #ephiroth.

    )’albero della conoscenza, scelto da damo ed Eva, è la comprensione di sestessi e della realt* nella "uale si vive, tramite un’irrerenabile corsa alla suaseparazione in pezzettini sempre pi$ piccoli. Conrontandoli, mettendo inevidenza similitudini, ma soprattutto di/erenze, l’albero delle conoscenzapermette un impadronirsi dei meccanismi unzionali dell’esistenza umana eterrena. vendone la comprensione, l’uomo e la donna si garantiscono lasopravvivenza. nche una certa evoluzione è possibile, come si vede negliultimi secoli. )’accumulo di conoscenza scientifca, tecnica, umanistica, hapermesso grandi balzi in avanti nel controllo dell’ambiente e delle risorse.

     -ipico, per( dell’albero della conoscenza, è il rimanere eternamente in unostato dualistico, o ancor pi$ razionato di "uello iniziale. !gni con"uista e passoin avanti del progresso, costano una perdita, una sconftta, una lesione, da"ualche altra parte. Non importa come e cosa si accia, ci sono sempre dellescorie pi$ o meno evidenti, pi$ o meno ingombranti, che si accumulano, e allafne, mettono a repentaglio i vantaggi ottenuti in altri campi.Ci( e valido in tutti i settori. nche la spiritualit*, la religione, perfno gliinsegnamenti esoterici tradizionali, risentono in modo spesso non correggibile,dell’inuenza dualistica bene?male, con il continuo bisogno di svalutare ocondannare una parte del tutto, nel tentativo di elevare o santifcare o renderepreeribile, l’altra parte. Questo è un meccanismo che va superato. Ci si trova

    davanti al paradosso di chi condanna l’albero della conoscenza, additandolocome la onte di ogni male, mentre in realt* ne usa i parametri e i metri digiudizio "uotidianamente. 

    )o studio attento dei primi tre capitoli del 6enesi, rivela come entrambi glialberi siano 2nel mezzo del giardino3. #econdo la Qabalah si tratta, in realt*, diuno stesso ed unico albero. Ci( che cambia, sono i modi di vivere, diesperimentare, e di correlare l’insieme delle loro dieci o undici componenti.

    Ci rivolgiamo ora al compito di proporre una ridistribuzione di bene e malelungo tutto l’asse dei ; G 9 partecipanti alla grande e"uazione 26iardinodell’Eden3.

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    Ci guider* in ci( il principio dell’interinclusione, secondo il "uale l’unifcazionetra degli opposti, è possibile solo "uando in ognuno di essi si scopre un po’dell’altro. 'niziamo dal meno noto, dal serpente.'n 'saia, 9H,1 si parla dell’esistenza di due serpenti+ 

    2'l serpente diritto e il serpente piegato32nachash bariach ve nachash a"alaton3 

    Nel contesto letterale del verso, essi sono due aspetti di un unico malvagiomostro marino, dal nome 2)iviatan3 7il )eviatano8, destinato a venire distruttoda 4io al momento della resa dei conti fnale. Ia da sempre la Qabalah apropria la libert* interpretativa di leggere signifcati diversi nei versi biblici, avolte perfno capovolgendoli. Ed ecco che il serpente diritto ed il serpentecurvo diventano due aspetti di un’unica orza motrice divina, presente in tuttol’universo, sia macrocosmico che microcosmico. la vitalit* universale ancoranella sua orma bruta, non abbastanza di/erenziata. una somma dipotenzialit* in parte gi* operative, in parte potenzialmente presenti ma nonancora attive. un enorme serbatoio cosmico di capacit*, di risorse, diconoscenza. detta dei maestri di Qabalah, un tale serpente appartiene alla#antit*, ed è essenziale non solo per il presente corretto unzionamentodell’universo, ma anche per la sua utura rettifcazione.

    #i guardi il grafco. 'l serpente diritto è nel mezzo dei due semicerchi, che nelloro insieme sono il serpente piegato. #i potrebbe comprendere ci( in modo

    psicologico. )a parte diritta è il conscio dell’essere umano. Quella parte consciache ci d* la misura dell’essere diversi e distinti dagli altri individui. Essa ha unapi$ o meno marcata dimestichezza con le proprie risorse. )e sono chiari sia ipunti di partenza che "uelli di arrivo. )a parte retta segue delle direttive, deiprincipi, si attiene a delle etiche. Non ammetterebbe mai di essere malvagia operversa. 'l suo motore evolutivo ondamentale è il raziocinio, applicato aicampi pi$ disparati. #a di avere poteri limitati, di avere un principio ed una fne.'l semicerchio a destra ra%gura l’inconscio legato a piaceri e soddisazioni. illuogo degli amori, delle passioni, intese come occasioni per trarre godimento esoddisazione. otrebbero essere gli svaghi, oppure le gioie delle amiglia,giochi ed avventure. una via non diritta, non acilmente integrabile con "uella

    centrale, che cerca sempre di avere il predominio. Nella parte circolare c’èmolto inconscio. )a personalit*, nelle sue scelte, è motivata da meccanismicreatisi in seguito a traumi, ad esperienze lontane, anche piacevoli, le amoseasi orali o altro, parti della propria educazione ormai dimenticate. destra cisono anche le passioni intense, al limite del concesso, del lecito. Ia solo fno allimite. )a parte circolare destra risente molto pi$ del controllo della parterettilinea, di "uanto non accia la sua controparte a sinistra.

    sinistra c’è il semicerchio di "uella zona dell’inconscio dove si raccolgonotutte le componenti di pi$ di%cile gestione. Quest’area si attiva nei momenti dirabbia, "uando la personalit* abbandona la prevedibilit* e la dirittura delcentro, per lasciarsi andare a drammatiche scene di irascibilit*, grida eminacce. !ppure, essa domina la personalit* nei periodi di tristezza cronica, di

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    depressione. )a vediamo in opera anche "uando le paure sopra/annol’individuo, bloccandolo oppure agitandolo ad una iper?attivit* compulsiva epsicotica. )a parte sinistra del serpente è veramente la pi$ di%cile da gestire.Essa è la sede dei blocchi causati da paure ataviche, dalle repressioni subite dabambini, dai sensi di colpa, dal dolore delle punizioni ricevute per gli errori e letrasgressioni atte. -utto ci( si sposta volentieri, "uasi travasa, nella parte

    circolare destra, cambiando polarit*. er un comprensibile bisogno dicompensazione, una paura o un "ualcosa che è stato troppo represso dalleproibizioni, diventa improvvisamente uno degli stati desiderati e ricercati,potenzialmente capaci di dare enormi dosi di piacere. sinistra risiede, inparticolare, la tendenza trasgressiva dell’individuo, la sua inclinazione versoatti ed azioni del tutto uori dalle regole morali. Quando "uesta parte prende ilsopravvento, perfno il segmento centrale si mette a sua disposizione,cessando di avere un ruolo critico, e passando ad un ruolo di un avvocatodiensore, che trova ogni possibile cavillo ed interpretazione per avallare lescelte della personalit*, anche se errate.)’e"uilibrio tra le tre componenti suddette è oltremodo di%cile. 'l travasodestra?sinistra e viceversa, dovrebbe essere controllato, diretto, modulato,dalla parte centrale, rettilinea. Ia ci( non sempre è possibile, anzi, è lasituazione tutto sommato, meno probabile. 

    )a personalit* individuale emerge da tutte "ueste interazioni, nella suacomplessit*, contraddittoriet*, nella sua inconoscibilit* variegata. 'l serpente èl’anima vitale umana, nei suoi stati ineriori. )’essenza della struttura fsicaumana è la colonna vertebrale, lo sviluppo e la crescita di un tenue flamentogi* presente nello spermatozoo che aveva econdato l’ovulo. Nel contempo,

    nella parte circolare del serpente, hanno sede anche i grandi archetipiindividuali e collettivi+ il adre celeste, la 6rande madre, la fgura dell’animagemella, l’eroe, il principe, la regina e la principessa, per citarne alcuni.

    'n un individuo poco consapevole, tutti "uesti vettori dell’anima si compensanoa vicenda, e la risultante della loro sommatoria è una orza trascurabile. 'n talcaso, piuttosto che essere guidato da principi superiori, l’individuo in "uestioneagir* sospinto dalle uttuazioni casuali dei campi delle opinioni degli altri. Iain determinati periodi ed occasioni della vita, uno o pi$ di "uegli archetipiemergono, e orniscono alla personalit* una incredibile energia di

    unzionamento. )’individuo si trasorma, cambia stile e modo dicomportamento, pu( iniziare ad agire seguendo principi altamente creativi egeniali. 'n conclusione, i tesori riposti nel serpente, pur con la loro patinapericolosa, perfno velenosa, sono di ondamentale importanza per il vivereumano.

    &itorniamo al testo biblico. ' midrashim narrano che nel giardino dell’Edendamo ed Eva avevano un aspetto super umano, "uasi antascientifco. Eranoaltissimi, coi corpi ricoperti da una pelle luminescente. )e loro voci erano pi$soavi di "uelle degli angeli. nche il serpente, prima della caduta, non era dimeno, era paragonabile al "uello che oggi potrebbe venir defnito come unuomo bellissimo, di straordinarie attezze, dotato di una intelligenza acuta,superiore perfno a "uella di damo ed Eva. Ju solo dopo il 2peccato3 che,

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    come punizione, al serpente venne cambiato l’aspetto, amputati gli arti, evenne ridotto pi$ o meno alla fgura fsica dell’animale che conosciamo con"uel nome.nche damo ed Eva subirono una grave riduzione, e si ritrovaronopraticamente ad occupare fsicamente "uello che era stato il corpo delserpente prima del peccato. Questa bellezza sarebbe per( stata destinata a

    decrescere, a ridursi, col passare delle generazioni successive.5edremo in seguito i dettagli delle varie pene e punizioni initte.

    !ra introduciamo un concetto base, l’identit* numerica tra il valore ebraicodella parola nachash, serpente, e mashiach, Iessia, :

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    oltre ai confni del 6iardino, c’erano le rovine delle prime creazioni, c’eranomilioni di anime, di persone, in pena.. le creature dell’!lam ha -ohu, dei primimondi costruiti da 4io e poi distrutti, nel segreto del 2abbricava mondi e lidistruggeva3. 

    Quei mondi, e le persone che vi dimoravano, aspettavano la redenzione,l’attendevano con una urgenza disperata, volevano "ualcuno che insegnasseloro come uscire dalla relativit* dell’eterno ripetersi del ciclo creazione?distruzione. damo ed Eva avrebbero dovuto essere i Iessia, lui il Jiglio di4avide, lei il Jiglio di Mose. er are ci( dovevano attivare in modo autonomo,liberamente scelto, le loro enormi e perette potenzialit*. 'l serpente era unangelo in missione, rappresentava le anime del mondo del Caos, tutte le loroesigenze, il problema esistenziale di chi sa cos0 tanto della vita e del mondo,ma che tutto ci( non gli serve per essere elice. 

    C’era un modo, di%cile, improbabile, nel "uale damo ed Eva avrebbero potutosvolgere il loro compito tramite la via della gioia e della elicit*. )o tentarono. 'lserpente era l’angelo divino che era venuto a dare loro l’iniziazione necessaria.6li angeli sono creature molto speciali, pur avendo un’esistenza in "ualchemodo separata da "uella di 4io, sono sempre connessi con la #ua volont*. erare un esempio tratto dal mondo spiegato oggi dalla fsica, gli angeli vivono inuno stato di consapevolezza da 2campo del punto zero3. ur non avendo nullain se, il 2campo zero3 è il pi$ alto stato energetico noto+ un insieme diinnumerevoli coppie elettrone?positrone, che si maniestano per brevissimiintervalli di tempo, ordini di grandezza vicini al tempo di lanc 7circa 1O alla

    ?;; secondi8, si scontrano per annichilarsi in un otone anch’esso destinato arestare solo pochi istanti infnitesimali. #imbolicamente, è una condizione diparit* simmetrica materia?antimateria, tutta immersa nella luce. Ecco perchPgli angeli, creature di luce, possono agire nel mondo fsico senzanecessariamente arne parte. 

    'l serpente arriv( nel giardino per ricordare ad damo e a Eva il compito per il"uale erano stati creati. reso da dinamiche molto imprevedibili, avvenute altrevolte in incontri ravvicinati tra essere umani ed angeli, il serpente usci dallaconsapevolezza del campo del punto zero. c"uist( un ego ed una

    consapevolezza separata. 5ide Eva e se ne innamor(. 'l serpente conobbe Eva,che ebbe una reazione positiva al suo approccio. ur non essendo deducibile da"ualche immediato dettaglio del testo, c’è chi dice che Eva permise all’amoredel serpente di entrare in lei, e che nessuno sa "uanto veramente in proondit*esso sia penetrato. E non si pensi ad una passione fsica, comeapparentemente indicato dai midrashim.. era un amore totale, "uale "uelloprovato dal re 4avide per @atsheva, la prima volta che la vide. >n amoretravolgente e sconvolgente. Era l’amore di chi ha sempre cercato la perezionee se la trova davanti per la prima volta. 'l serpente non voleva il male di Eva,voleva corteggiarla o/rendole il pi$ bello ed importante dei doni che eglipossedeva+ la Conoscenza. E lo ece.Ed Eva conobbe... la conoscenza è tutta la storia dell’umanit*. 4agli inizi allafne. 'l viaggio è "uello dalla conoscenza separatrice a "uella unifcatrice. 'lprimo stato di unione di damo ed Eva in aradiso era simile a "uello di due

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    eti, ancora contenuti nel grembo materno, perettamente protetti e nutriti. 'lpassaggio era inevitabile il distacco, la nascita.. la discesa.. il conronto conl’imperetto, tutti i problemi che ci( causa. Ia la medicina è una ed una sola.. ilpassaggio dalla conoscenza separatrice a "uella unifcatrice.. ed è "uanto staavvenendo oggi in termini di umanit* complessiva.

    'l resto del racconto degli eventi del 6iardino è una serie successiva di errori,che si amplifcarono vicendevolmente, fno a travolgere tutti, ripetiamo, tutti, ipersonaggi del racconto. -ra gli aspetti pi$ deprimenti c’è l’estrema pocafducia che damo aveva mostrato per Eva fn dagli inizi. l comandamento di4io+ 2non ti ciberai dell’albero della conoscenza.. 3 76en. 9, 1H8

    damo, in seguito aveva aggiunto ad Eva anche la proibizione di toccarel’albero stesso. damo u il primo di una lunga serie di personaggi di spicco delmondo etico e moralistico, che concepiscono precetti da venire aggiunti a "uelligi* esistenti, onde, in teoria, rendere pi$ di%cile il cadere in errori e peccati. 

    Come ampiamente narrato da tutti i Iidrashim, il serpente si appoggi( propriosu "uel precetto in pi$, aggiunto da damo. Chiese ad Eva "uale osse lasituazione nei conronti del cibarsi degli alberi. )ei, edelmente, rispose delrutto dell’albero che è nel mezzo del giardino, 4io ha detto+ non ne mangeretee non lo toccherete3 76en :, :8.

    'l 2non ne toccherete3 era arina del sacco di damo. #iamo ancora prima del

    gesto atale. Come mai damo gi* non si fda della donna, al punto di metterledelle regole in pi$, di propria iniziativaL' midrashim unanimi raccontano che il serpente spinse Eva contro l’alberoproibito, "uesta lo tocc(, e vide che non succedeva nulla, e cos0 lei ne trasse laconclusione che anche mangiarne non sarebbe stato cos0 disastroso.Nonostante "uel primo gravissimo allimento della tecnica dell’aggiungereregole alle regole, tutt’oggi è la pratica dominante negli ambienti religiosiortodossi dell’ebraismo, ignorando un principio che a/erma chiaramente+ 2coluiche aggiunge è come se togliesse3 7ol ha mossi gorea8. pur vero che esisteun precetto di 2arai una siepe alla -or*3, e 2colui che aggiunge è lodevole3, maè ignoto dove vi sia una specularit* tra "uei poli, o a che punto si sia rotta la

    super?simmetria che sicuramente esisteva tra di loro agli inizi.

    Ia il punto non è "uesto, ma sta piuttosto nella inelice reazione degli esseriumani agli e/etti della conoscenza appena ac"uisita. E non si pensi che osseroreazioni automatiche. i$ passava il tempo pi$ cresceva in damo ed Eva lalibert* di scelta. 'l pudore, il sentirsi nudi, il nascondersi, reazioni sane ecomprensibili, si direbbe. @ene, pu( darsi. -uttavia urono automatismi e nonguidati dall’utilizzo dei nuovi ac"uisiti poteri, poteri e capacit* che certamentenon erano presenti "uando inizi( la catena dello scaricabarile+ 2)a donna chemi hai dato ella me ne ha dato.. 2'l serpente mi ha ingannataB3

    )a caduta e lo slittamento sono totali. 'l serpente viene punito con l’opposto di

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    ci( che desiderava di pi$+ invece dell’amore, tra lui ed Eva ora ci sar* sempre esoltanto l’inimicizia, 2eiv*3, l’odio 7cap. : verso 1

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    non ha unzionato, e che il male non è rimasto confnato ai 2cattivi3. "uestopunto sembrano tutti cattivi e malvagiD ! terribilmente severi.. E il beneL Nondoveva esserci anche del bene nel rutto della conoscenzaL #e si, diventachiaro che non lo si pu( limitare a solo uno o due dei sei partecipanti aldramma che si svolge nel 6iardino. )a scelta diventa l’estenderlo il pi$possibile, oltre l’immaginario, fno ad abbracciarli tutti. #e damo a coppia con

    Eva, l’lbero della 5ita la a con "uello della Conoscenza 74a’at è a tutti glie/etti una delle sue #ephiroth8, con chi a coppia 4ioL !vvio, col Iessia, il :

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    ha avuto origine la )uce 4iretta, ma entra pi$ in proondit* dei recessi del4ivino superno, che ha generato la )uce 4iretta. Ieglio, si dice che arrivi pi$ inalto ancora. )a )uce 4iretta è l’origine delle )uci che riempiono le #ephiroth,cioè i vari gradi dell’Essere. )a )uce &itornante è l’origine dei &ecipienti, cioè di"uello che permette alle )uci di venire contenute e rivelate. )’espressionecabalistica esatta è+

     

    2la sorgente dei &ecipienti 7Relim8 è superiore alla radice delle )uci 7!rot8.3 

    pplicando "ueste osservazioni di base alle riessioni sui personaggi deglieventi del 6iardino+ il rapporto 4io?>omo inizia "uando "uesti gli so%a nellenarici la nishmat chaim, l’anima della vita. oi, se i lettori ci concedono ladescrizione atta, a misura umana, dell’enorme riduzione avvenuta dopo ildelitto e il castigo, anche il Creatore appare provato, diminuito, dagli eventi.

    #ovente, nella @ibbia, Egli assume il ruolo di Colui che si o/ende, si arrabbia, sivendica, maledice. ormai arrivato il turno di damo di so%are un po’ di vitanelle #ue narici. Quante volte nel corso della storia ci( è stato atto dai grandi edai piccoliD #i pensi solo al santo @a’al #hem -ov, e alla sua gioiosa e mistica re?interpretazione dell’Ebraismo, inteso come sistema di vita e di ede "uotidianaper milioni di Ebrei. >n esempio tra i molti.

    Certo, ognuno di noi, adesso, in "uesto momento, nei suoi prossimi momenti,pu( sentire "uesta urgenza. livello del piano evolutivo cosmico, siamo inpiena ase di )uce &itornante.

    arrivata la nostra occasione di restituire a 4io vitalit*, reschezza, anima,signifcato, pace, serenit*, perdonoB 

    E il respiro di ritorno è un so%o, e l’origine del so%o è nel serpente che2fschia3 verso il tallone di Eva..

    ... #ia chiaro ed ine"uivocabile+ secondo la Qabalah, l’essenza della 4ivinit* èuna sommatoria vettoriale di molteplici Espressioni, chiamate in ebraico

    2artzuphim3, che si estendono lungo tutti i livelli del creato e dell’increato,senza soluzione di continuit*. )’>nit* di 4io non è a/atto minacciata nP tantomeno negata dalla presenza in )ui di "ueste varie componenti. )’assoluta >nit*di 4io è contemporaneamente sia l’origine dei artzuphim, che la lororisultante. 

    )e Espressioni 4ivine sono #ei+

      S

      la pi$ remota ed inaccessibile delle "uali, ti" Momin, l’ntico dei 6iorni,com’è a volte chiamato, è del tutto rimosso dagli eventi della Creazione.)’ntico dei 6iorni rimane immutabile ed inconoscibile, e non subisce inuenze

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    da "ualsivoglia trasormazione in atto nel creato.  S

      )a seconda Espressione, rih npin 7il 5olto infnitamente lungo8, è unaonnipervadente presenza di coesione, che attraversa l’intero creato come seosse una rete di fli sottilissimi, che cuce e tiene insieme le miriadi di creature.

    nche "uesta componente non è modifcabile o limitabile dal libero arbitrioumano, nP dai destini lungo i "uali si svolge la storia del cosmo. Essa è bens0 laresponsabile ultima della sopravvivenza del tutto. 'l 25olto infnitamente lungo3è l’origine di ogni guarigione, fsica e spirituale, come dice il verso 2oichP iosono 4io, il tuo guaritore2.  S

      oi ci sono due Espressioni gi* pi$ vicine+ bba e 'ma, il adre e la Iadre.Esse rientrano gi* nelle descrizioni antropomorfche che la #crittura o/re di4io. #ono presenti in ogni esperienza religiosa o meno del vivere umano. 'l lorostesso nome indica dei ruoli che gli uomini e le donne possono assumere nelcorso della loro esistenza. Queste due Entit* 4ivine sono gi* nel regnoantropomorfco, e la loro comprensione varia a seconda degli individui e delleculture. 4i conseguenza, anche l’e%cacia del loro intervento divino è diversa, epu( venire percepita in modo pi$ o meno orte, avendo cos0 un e/etto pi$ omeno marcato sulla storia dell’individuo e della collettivit*. bba e 'ma, adre eIadre, sono componenti della 4ivinit* che gi*, in piccola misura, variano e sitrasormano a seconda del grado evolutivo umano. Janno parte del mondo nel"uale esistono l’autorit*, la legge, il giudizio, il sostegno ma anche ilrimprovero, l’aiuto ma anche la richiesta. >n mondo dove malattia, distacco,solitudine, l’abbandono, sono esperienze possibili, per "uanto temute.

      S  er ultimo, ci sono le due Espressioni 4ivine chiamate+ Jiglio, o anche Teirnpin, 25olto in miniatura2, e la Nu"va, la Jemmina. )a costellazione dicaratteristiche del Jiglio è enormemente complessa. )a maggioranza deicomportamenti e delle rasi che la #crittura attribuisce a 4io anno parte di"uesto archetipo. Esso si modifca nel tempo e nello spazio, e, soprattutto, aseconda dell’interpretazione e della lettura che gli uomini anno di Esso. Teirnpin cresce e si erma, pu( regredire. #i o/ende, è geloso, vendicativo,punitore, giudice severo. Contemporaneamente, Teir npin è la sededell’amore e della orza. Qui c’è l’amore tra gli esseri, l’amore che unisce uomo

    e donna, il loro aUatus romantico, i travagli che le relazioni umane si trovanoad attraversare. compassione, perdono, speranza, visione, orza e sostegno.'nsomma, è )ui il 4io della @ibbia.  Nu"va, la #ua Jemmina, è pi$ misteriosaV è il suo aspetto nascosto, è ilpopolo, la comunit* dei edeli. nascosta nella terra santa, o nei luoghiparticolarmente cari alla vita religiosa. Essa è totalmente incarnata negliindividui e nelle situazioni. ll’opposto del polo pi$ alto, ti" Momin, la Nu"va, laJemmina, è la pi$ inuenzabile tra le otenze 4ivine, la pi$ coinvolta con lastoria della Creazione. ddirittura, Essa so/re le pene del #uo popolo, "uando èesiliato 7si veda il concetto dell’Esilio della #hehin*8. eggio, Essa cade inpreda ai malvagi, e presta, controvoglia, i suoi poteri divini al servizio degliidoli, alla realizzazioni di progetti tirannici e malvagi.  aradossalmente, tutto "uesta componente caduca e ragile coesiste econvive in simultanea col ruolo di elice controparte del 4ivino maschile, gi*

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    unita a )ui, gi* godente dei piaceri della esta nuziale, gi* contemplante laperezione assoluta dell’universo. Essa sembra separata solo all’incompletacapacit* di visione e di interpretazione degli esseri umani.

    Come ultima osservazione, mettiamo in guardia i lettori dall’immaginarsi

    l’insieme dei artzuphim 7Espressioni di 4io, o 'postasi8, come entit* disposte inmodo lineare, ad esempio, dall’alto al basso. Neppure una rappresentazione intre dimensioni, tipo sere concentriche od intersecantesi potrebbe bastare.

    ' sei artzuphim potrebbero inizialmente essere associati alle sei acce di uncubo, ma solo come prima approssimazione. >n esempio geometrico pi$corretto potrebbe venire dall’ipercubo a "uattro dimensioni, dotato di 9; acce,:9 lati e 1= vertici.. 'n altri termini, i artzuphim sono realt* multi?dimensionali,tutte coesistenti anche nei piani ineriori della realt*, pur se in modo pi$ omeno misterioso e rivelato. ' due articoli precedenti si svolgevano intorno agliultimi due livelli delle Espressioni divine+ 'l 5olto in Iiniatura e la Jemmina, purcon la presenza invisibile degli altri "uattro artzuphim. 

    !ra, il 4io che compare ed agisce nel capito : del 6enesi, pur essendo >no contutti i #uoi altri aspetti, assume delle caratteristiche decisamente grigie. -alicomponenti si riveleranno in innumerevoli altri brani della @ibbia, laddove sonoil giudizio, la condanna e la punizione, a costituire il pilastro portante deiracconti. Non in poche occasioni, "uesto aspetto del 4ivino decide di eliminarel’umanit* dalla accia della terra, o il popolo d’'sraele. Non in poche occasioniEgli proerisce maledizioni terribili, #e esse ossero solo restate espressioni

    colorite, purtroppo invece si sono "uasi tutte gi* maniestate varie volte nelcorso della storia. Certo, in simultanea a ci(, ci sono sempre anche i #uoi latidel perdono, della misericordia, della vita, dell’amore, della compassione, dellaguarigione, dell’assoluzione, della cancellazione della colpa e del peccato. Ianessuno potrebbe misurare "uale dei due aspetti prevalga+ il 4estro, l’more, oil #inistro, il 6iudizio severo.

    Questa indeterminazione è semplicemente il risultato del atto che ogniindividuo umano ha una di/erente soglia di dolore, o una sensibilit* e reattivit*pi$ o meno marcata alla pena, sia dell’anima che del corpo. 5ariano anche lememorie, che sono selettive.. Ed ecco che la stessa "uantit* di male pu( avere

    e/etti disastrosi per gli uni, oppure rappresentare solo una sopportabile etemporanea prova d’iniziazione per gli altri. 

    'l punto ondamentale di "uanto detto in precedenza, risiedevanell’a/ermazione di "uanto l’immagine di 4io che noi ci acciamo dipenda daivissuti e dalle interpretazione da noi stessi date a tutto "uello che succede.

    )a componente psicologica, l’auto?consapevolezza dell’individuo sono incontinua crescita. ' simboli del sacro, 4io compreso, che le #critture, le &eligionie i loro maestri ed interpreti, trasmettono ed insegnano, ne devono tenereconto, devono rispettare tale evoluzione, anticiparla, guidarla, o come minimo,seguirla, se non vogliono perdere il contatto col genere umano. 

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    Come detto, nella storia del 6iardino hanno un ruolo attivo o distinto sei solipersonaggi principali+ 4io, damo, Eva, l’lbero della 5ita, l’lbero dellaconoscenza, il #erpente. Essi sono riconducibili a tre coppie. er esclusione,visto che damo ed Eva sono stati creati uomo e donna, l’uno per l’altro, evisto che i due alberi anno anch’essi parte della stessa amiglia, rimane solo la

    possibilit* di avvicinare 4io e il serpente. )’idea non è cos0 eretica comesembra. d esempio, nella psicologia unghiana il atto che il 4ivino, cos0 com’èpercepito dagli individui, presenti aspetti d’ombra e di imperezione è un datoondamentale e scontato. #e ti tiene conto che il 4io del "uale si parla nelcapitolo : del 6enesi è una imperetta commistione del Jiglio e della Jemmina,che risentono delle proiezioni umane, e visto che damo ed Eva leggono glieventi di "uel primo loro giorno di vita come un colossale allimento, è evidenteche anche l’immagine di 4io collegata a tutto ci( so/ra di macroscopiche edinaccettabili carenze. #i noti bene, non sottolineeremo mai abbastanza "uestopunto+ tali carenze non sono solo il risultato della colpa di damo ed EvaDD Essesono insite nello stesso mistero delle due Espressioni divine ineriori, il Jiglio ela Jemmina, ad immagine delle "uali damo ed Eva sono stati creati. >na di"ueste carenze sta nel atto che nell’analisi dei sei personaggi raggruppati intre coppie, 4io si ritrova necessariamente associato al serpente, che nelracconto rappresenta il male stesso.

    4ella presenza della Jemmina non ci sono tracce nel testo letterale di "uei trecapitoli.Non si tratta di una associazione arbitraria o ereticaD >no, abbiamo notato, ilserpente era in origine un angelo, un 2inviato3 di 4io, arrivato l0 appositamenteper mettere alla prova damo ed Eva.

    Nella sua opera magna di Qabalah, 2)eshem, shvo ve’achlamah2, &abbi #hlomoElWashiv, basandosi sull’rizal e sul 6aon di 5ilna, a/erma in sostanza chedamo ed Eva non avevano nessuna possibilit* di superare la prova dellascelta tra i due alberi, dato che il serpente proveniva da livello chiamato 'ma7Iadre8, mentre loro due erano solo nel piano di Jiglio, Teir npin. Era come seuna coppia di studenti appena entrati al liceo osse stata sottoposta ad unesame universitario. 

    )’altro grande elemento associativo tra 4io e il serpente, al "uale si è

    accennato in precedenza, è l’identit* numerica tra nachash, :

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    riconducibili all’uno o all’altro dei due poli. &ipetiamo senza stancarci+ un taledualismo è la tomba della capacit* evolutiva di una religione, orse dell’interaumanit*. il peggiore di tutti i possibili stalli energetici. il risultato pi$ direttoed evidente del rutto dell’albero della conoscenza, divorato in "uantit*industriali mentre si è convinti che ci si sta alimentando del rutto dell’alberodella vita. )a classica lettura, il 4io buono da una parte, e il serpente cattivo

    dall’altra, con alberi ed esseri umani oscillanti da una parte all’altra dei poliestremi, è il risultato pi$ clamoroso del rutto dell’albero della conoscenza delbene e del maleD Chiun"ue la ritenga indiscutibile sia almeno onesto neldichiararsi a/etto da "uel rutto, e non dichiari di stare gi* cibandosi del solorutto dell’albero della vita. #ia chiaro, la lettura etica classica non è sbagliata,ma è lineare ed incompleta, provvisoria, e richiede un grande camminoevolutivo, simbolicamente connesso con il digerire il rutto amoso, ormaicomun"ue mangiato da Eva e da damo a nome di tutta l’umanit*. 

    )’albero della conoscenza non è cos0 velenoso, visto che contiene anche ilbene, ma il problema vero è "uando lo si cononde con l’lbero della 5ita,"ualcosa di straordinariamente diverso, di totalmente integrato. Non ci sonopi$ conitti nell’lbero della 5ita, solo polarit* generatrici di diverse gammeenergetiche.. solo uno scambio ritmico ed armonico di ruoli e di attributi, senzaconusioni, senza sopra/azioni. 

    C’è un solo modo per riportare il 4io che parla ed agisce nel capito : del 6enesial #uo ruolo elice, saggio, compassionevole+ "uello di inserire un settimopersonaggio, che accia coppia col serpente. 'n tal modo, le tre coppie create si

    perezionano vicendevolmente, e 4io è il settimo, libero di mostrare in unadimensione parallela la perezione del #ettimo giorno, il #habbat, nel "uale Egliè perettamente riconciliato ed unito con la #hehin*.

    Nel linguaggio cabalistico precedentemente utilizzato, signifca dire di un Teirnpin, il 5olto in Iiniatura, che si unisce indissolubilmente alla Nu"va, allaemmina. 

    Ia chi è allora "uesto settimo personaggioL E "ui acciamo un’ipotesi, l’ipotesicentrale di "uesto elaborato. 'l settimo personaggio è la serpentessa.D

     

    #ebbene non se ne parli in modo esplicito, sappiamo per certo dal midrash che+24io disse ad 'sraele+ -utto ci( che ho creato l’ho creato a coppie+ cielo e terra,sole e luna, damo ed Eva, "uesto mondo e "uello a venire3. Questo midrash sibasa su di un verso del Qoelet+ 2ze l’umat zeh assa ha Elohim3, 2"uestoparallelo a "uello ha atto 4io2. erfno il )eviatano, il mostro marino, la cuipericolosit* pu( considerarsi sicuramente superiore a "uella del serpente,aveva una leviatanessa. #econdo i midrashim, il )eviatano era cos0 vorace cheavrebbe potuto divorarsi il mondo interol di l* di una sua ipotetica realt* fsica, possiamo interpretare la serpentessacome la parte nascosta, interiore, del serpente. Con il non essere ancoraabbastanza consapevole del proprio emminile, il serpente proiett( ogni suodesider( all’esterno, e si innamor( di Eva. >sc0 dalla semplice e pura

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    consapevolezza della sua missione, e rese il test pi$ severo di "uanto nonavrebbe gi* dovuto essere. Ci mise del suo ego. Ci( gli si riettP contro "uandorimase punito con l’odio eterno tra lui ed Eva, esteso ad ogni essere umano. Iase il serpente identifca ed assimila la sua parte emminile, meglio, se si unifcacon essa, l’esempio che potr* dare ad damo ed Eva sar* totalmente diverso. 

    importante non conondere la serpentessa con )ilith. )ilith, come narrano imidrashim, era una donna in carne ed ossa, creata subito dopo damo, creatadalla polvere, come lo stesso damo. -utto ci( avveniva prima della creazionedi Eva. )ilith u la prima moglie di damo, e voleva piena eguaglianza colmarito, dato che era stata creata dallo stesso elemento e nello stesso modo.@en presto la prima coppia incontr( dei problemi, e cos0 dicono i midrash, )ilithlasci( damo. #olo nel corso del tempo, dopo essersi isolata vicino al Iar&osso, essa divenne un demone e inizi( a generarne legioni su legioni.reghiamo inoltre i lettori di sospendere l’automatismo col "uale )ilith è daimolti subito associata al peggiore dei mali.

    roprio per mostrare la relativit* di tali opinioni, in alcuni aspetti della culturamoderna )ilith è invece diventata l’esempio della donna libera ed indipendente,che non sottost* pi$ alle imposizione dei maschi. >n esempio da proporre e daseguire. Cercare chi abbia ragione e chi torto, è parte del dualismo chevorremmo proprio evitare. 'noltre, "uesto scritto non vuole occuparsi dellafgura della )ilith. 

    "uesto punto delle nostre ricerche, "uella che presentiamo sulla serpentessa

    è solo un’ipotesi. Ia se la serpentessa esiste, e non è solo male, come neppurelo è il suo compagno, il serpente, allora nel corso del tempo essi imparano acostruire un’armonia di coppia su%ciente a sostenere una dinamica da lberodella 5ita e non da lbero della Conoscenza. &icordiamo ancora una volta chela di/erenza tra i due alberi non sta nella proporzione tra bene e male presentiin essi, bens0 nel diverso modo col "uale interagiscono.

    ' due alberi sono ondamentalmente uno solo, "uello delle #ephiroth. seconda dello scambio ed interazione che diventano possibili tra le loro diecientit* costituenti, il risultato complessivo sar* pi$ o meno vicino al segretodella vita. 'n breve, il segreto della vita consiste nella capacit* di una crescita

    nel livello di organizzazione e collaborazione reciproca, con il maniestarsi dicondizioni di coerenza organica sempre pi$ vicine all’auto?consapevolezzatotale ed eterna. 'l punto di svolta nella trasormazione dell’albero dellaconoscenza in albero della vita sta proprio nella sua undicesima sephirX,chiamata per l’appunto 2conoscenza3. 'l suo utilizzo è la chiave di accesso allascelta tra i due veri opposti+ conoscenza e vita. 

    Quando la Conoscenza è comunicazione, scambio, comprensione dei punti divista opposti, relativizzazione di "uei principi che, pur parziali, si ritenevanoassoluti, riconoscimento ed identifcazione con i piani superiori dell’Essere, laconoscenza diventa la colla gluonica multi?cromatica che unisce tutte le altre#ephiroth, portandole all’inscindibilit* della vita eterna, chiamata in Cabala+ 2lavita di tutte le vite3 7chaiei ha chaim, valore numerico 1O18.

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    Nella storia del 6iardino la danza tra i poli viene ra%gurata nella relazione tradamo ed Eva. 'l problema del come raggiungere una su%ciente armonia tra ilmaschile e il emminile è da sempre la pi$ grande ricerca esistenziale, intornoalla "uale ruota lo stesso tiun del mondo, la rettifcazione dell’universo.

    damo incontra seri ostacoli in "uesto processo, che i midrashim testimoniano,

    col loro modo non lineare di spiegare i dettagli. ddirittura Eva non è la suaprima moglie, bens0 )ilith lo u. E chiss* se la versione di )ilith allontanata percolpa di lei, per mancanza di umilt* e di arrendevolezza verso marito, non siasolo una met* della verit*, la met* maschileD ora che tutti si apra gli occhi esi accetti che in un sistema patriarcale come "uello nel "uale è stata rivelata la -or*, essa doveva necessariamente arne proprie le vesti, o sarebbe statarigettata fn dagli inizi. Ia lo Tohar mette in guardia chi vuole valutare unarealt* "ualsiasi solo in virt$ delle sue vesti esterne. scontato che nel suosenso letterale la -or* e l’insieme di midrashim che la spiegano, preeriscainclinare i giudizi e colpe prima verso la donna. Ci( ra/orza e stabilizza il poteredel maschio sulla emmina.nche con Eva, pur col colpo di ulmine iniziale che damo prov( per lei,arrivando a dire+ 2"uesta volta lei è ossa delle mie ossa, carne della miacarne3, arrivano presto i problemi, con damo che le aggiunge una regola a"uelle date da 4io, ovviamente per poca fducia in lei. Qualcuno potrebbesempre obbiettare che anche ci( è a causa della prima moglie, che lo avevatradito e deluso, e cos0 riportare la colpa tutta sulla donnaB ma sarebbe pocoelegante, oltre che poco leale. 

    >n altro amosissimo midrash a/erma che damo ed Eva vennero creati come

    una coppia di ratelli siamesi, schiena contro schiena. Non si potevanoguardare in accia, e "uesto è considerato dalla Qabalah uno stato moltoineriore di comunicazione. 'noltre, Eva, che era leggermente pi$ piccola, avevai piedi che letteralmente penzolavano in aria. #i lamentava perci( di non poterscegliere la direzione del loro movimento, che veniva sempre decisa da damo.er cercare di rimettere un po’ di e"uilibrio, 4io decise di separali. Ci u lacosiddetta 2segatura3, una specie di operazione chirurgica grazie alla "ualedamo ed Eva ricevettero la reciproca dovuta autonomia. Nel corso del tempo,impareranno anche a guardarsi 2accia a 2accia3, 2panim le panim3, posizioneche rende possibile il meglio del comunicare.'l serpente pu( venire capito come lo stesso strumento, o sega, utilizzata da

    4io per dividere damo ed Eva. #imbolicamente, lo si pu( vedere come unalettera 5av che entra a met* tra l’uomo e la donna. Ecco perchP gli venneroamputati gli arti, per diventare ancora di pi$ rettilineo, pi$ a%latoD 'l serpente èanche una dimensione interiore, è la verticalit* della colonna vertebrale.

    Che il serpente sia connesso con la lettera 5av è conermato da unostraordinario enomeno della -or*. 'l entateuco, i cin"ue libri di Iosè,contengono esattamente :O;.KO< lettere.

    Nel suo mezzo esatto, cioè la sua 1

  • 8/18/2019 Il Serpente

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    gemelle, non sapevano come riconoscersi tali.

    #i tenga tuttavia presente che, dopo la separazione, il ricongiungimento 2acciaaccia3 richiese ben 1:O anniD er tutto "uel periodo damo si era separato daEva, si suppone adirato contro di lei. 1: è 2ahav*3, 2amore3. come se damoed Eva avessero dovuto are esperienza dell’amore, ognuno per conto suo, in

    ognuna delle 1O #ephiroth dell’lbero, prima di diventare in grado di ritornarel’uno all’altra, e provare a scambiarlo fno in ondo. 

    'n ultima analisi, il serpente ece loro un grande avore, iniziandoli ad una via dievoluzione che, per "uanto penosa, lunga e di%cile, li porter* al sommo deibeni. 'l serpente non è stato utile solo agli inizi. Col suo ridimensionamento,"uesta creatura si rimette sulla rotta verso il campo zero, verso la base dovepur se l’ego si annulla, rinasce e si ra/orza il sP. 'l serpente è un simbolouniversale di potenza, di saggezza, di guarigione, di sopravvivenza. E laserpentessaL er terminare la ricerca, sarebbe importante cercare di darle unnome. rima di esplorare l’ebraico, un’occhiata alla storia antica permette diindividuare il personaggio della itonessa. #i trattava di una donna veggente,chiamata anche izia, che canalizzava particolari visioni nel tempio dell’oracolodi 4elf. Essa veniva consultata dai visitatori, ed entrava in una specie di tranceprima di dare le risposte. #acerdotessa del 4io pollo, i riti alla "ualepartecipava erano avulsi da ogni connotazione sessuale. &ichiedevano purezzae elevazione. 

    u( essere interessante ar notare che l’ebraico 2nachash3, 2serpente3, è la

    stessa identica radice di 2lenachesh3, 2divinare3.&itornando ad un tentativo di dare un nome ebraico alla serpentessa 7dato chenella #crittura non ve ne è menzione8 ci si potrebbe rivolgere al termine2nachoshet3, ottenuto semplicemente aggiungendo una -av al termine2nachash3.