Extrait de la publication - storage.googleapis.com...delle nazioni europee di trasformare l’Africa...

20
Extrait de la publication

Transcript of Extrait de la publication - storage.googleapis.com...delle nazioni europee di trasformare l’Africa...

Extrait de la publication

Extrait de la publication

BIBLIOTECA DI SCIENZE RELIGIOSE

200

Extrait de la publication

Extrait de la publication

MARIO MIDALI

TEOLOGIA PRATICA5. Per un’attuale configurazione scientifica

LAS - ROMA

© 2011 by LAS - Libreria Ateneo SalesianoPiazza del l’Ateneo Salesiano, 1 - 00139 ROMATel. 06 87290626 - Fax 06 87290629 - e-mail: [email protected] - http://las.unisal.it

ISBN 978-88-213-0795-9

Elaborazione elettronica: LAS o Stampa: Tip. Istituto Salesiano Pio XI - Via Umbertide 11 - Roma

Extrait de la publication

PREFAZIONE

In questo 5° volume di Teologia pratica stralcio la quinta parte (capp. XIV, XV, XVI) delle precedenti edizioni del 1° volume. Essa era concepita come conclusione, in cui proponevo un’aggiornata configurazione di questa disci-plina, condotta sulla base di una ricognizione della sua storia.1 In questa nuo-va edizione la integro in modo consistente e la articolo in maniera rinnovata.

In esso, oltre a quanto ho esposto nel primo volume, tengo conto anche di alcuni dati presentati in vari capitoli del II III e IV volume2 circa i precedenti storici del le discipline teologiche prodotte nei vari continenti e denominate rispettivamente teologia pastorale e teologia pratica.

In concreto, tento di fare il punto circa l’attuale situazione del la ricerca attinente la variegata tematica affrontata in tale ricognizione storica, con par-ticolare attenzione al le correnti e ai progetti del periodo postconciliare.

Cerco, inoltre, di delineare in modo sintetico e ben documentato la confi-gurazione epistemologica di questa disciplina, oggi più condivisa e accettabi-le, al la quale va la mia personale e motivata preferenza.

Il mio intento è quello di offrire un contributo ben fondato dal punto di vista storico e vagliato in maniera critica. A ragion veduta, nel sottotitolo pre-metto la preposizione «Per» alla frase «un’attuale configurazione scientifica».

Articolo in questo modo l’intero discorso. Metto innanzi tutto in evidenza: i profondi cambiamenti subiti da questa disciplina nel corso dei secoli, con le connesse visioni superate da abbandonare, le esigenze da tenere nella dovuta considerazione perché irrinunciabili, e le sfide oggi emergenti (cap. I).

Descrivo poi due tematiche di intonazione generale: 1) i numerosi tipi di rapporto tra teoria e prassi in teologia pratica emersi nel corso della storia e la scelta della correlazione dialettica tra teoria e prassi, a livello non teorico

1 Cf MIDALI M., Teologia pratica 1. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica (Roma 52011).

2 Cf MIDALI M., Teologia pratica 2. Attuali modelli e percorsi contestuali di evangelizzazione (Roma 42008), dove vengono offerti dati storici essenziali circa le teologie della liberazione in America Latina (capp. X XI), le teologie africane (cap. XIII), le teologie asiatiche (cap. XV) e le teologie di minoranze nordamericane (cap. XVIII); ID., Teologia pratica 3. Verso un’effettiva reciprocità tra uomini e donne nella società e nella Chiesa (Roma 2002); ID., Teologia pratica 4. Identità carismatica e spirituale degli istituti di vita consacrata (Roma 2002).

Extrait de la publication

6 Prefazione

ma prassico, in cui viene proposta la nuova configurazione di teologia pratica; 2) la svolta ermeneutica avvenuta negli ultimi decenni in ambito di questa disciplina teologica (cap. II).

Richiamo quindi, dal punto di vista storico, le proposte riguardanti l’am-bito materiale della teologia pratica; le valuto in maniera critica; descrivo le varie comprensioni di prassi e di prassi religiosa, cristiana ed ecclesiale in cui viene identificato l’oggetto materiale di tale disciplina, segnalandone anche la complessa tematica e come viene articolata in discipline particolari (cap. III).

Integro tale discorso prendendo in considerazione l’oggetto formale, ovve-ro, l’approccio specifico della teologia pratica all’ambito materiale, esaminan-done distintamente le seguenti componenti: i principi teologici unificatori, le teorie, i model li, le categorie interpretative e l’itinerario metodologico con cui essa rileva, interpreta, valuta e orienta il divenire del la religione, del cristia-nesimo e del la Chiesa, considerato nel l’oggi e nei differenti contesti umani, cristiani ed ecclesiali (cap. IV).

Di seguito propongo un itinerario metodologico, teologico, empirico, critico e progettuale che cerca di integrare gli aspetti irrinunciabili dei vari metodi proposti nel corso del la storia di questa disciplina, ma vagliandoli e collocandoli in una visuale non statica, bensì dinamica dettata dall’aderenza al divenire della prassi ecclesiale (cap. V).

Aggiungo quindi alcune importanti considerazioni integrative attinenti la qualità pratica (cap. VI), teologica (cap. VII) e scientifica (cap. VIII) di que-sto ramo della teologia. A proposito di quest’ultima, presto una particolare attenzione al suo modo di riferirsi al vissuto cristiano, ai tradizionali luoghi te-ologici costituiti dalla sacra Scrittura, dalla Tradizione, dal recente magistero pastorale e ai luoghi e segni della nascosta presenza operativa dello Spirito del risorto nel mondo contemporaneo. Un luogo teologico questo, letto e inter-pretato nella visuale teologica proposta dal concilio Vaticano II, specialmente nella costituzione pastorale Gaudium et spes.

Infine tento di approfondirne ulteriormente il carattere scientifico, chia-rendo i tipi di rapporto che la teologia pratica così configurata stabilisce col pensiero filosofico, con le altre scienze umane (cap. IX), con le discipline teo-logiche in generale e con la storia del cristianesimo (cap. X), e, in particolare, con la teologia dogmatica (cap. XI), la teologia morale (cap. XII), la teologia spirituale (cap. XIII).

Nella conclusione metto in evidenza che la teologia pratica delineata in tale maniera si pone come cerniera tra le varie scienze umane e teologiche. Ciò ne costituisce una caratteristica peculiare, peraltro tuttora da approfon-dire soprattutto per le rilevanti conseguenze che ha, per quanto riguarda la formazione degli operatori e delle operatrici del vangelo, e la riorganizzazione delle strutture ecclesiali incaricate dei vasti campi d’azione delle comunità cristiane.

Sono riconoscente al prof. Anthony Francis Vincent, che mi ha suggerito

Extrait de la publication

Prefazione 7

di trasformare il primo volume in una specie di storia delle teologia pratica, e di stralciarne e riformularne in modo consistente la conclusione in modo da farne un nuovo libro.

31 gennaio 2011, festa di san Giovanni BoscoMario Midali

Extrait de la publication

ABBREVIAZIONI

AA Apostolicam actuositatem. Decreto sul l’apostolato dei laici.ASR Annali studi religiosi.CA Centesimus Annus. Lettera enciclica di Giovanni Paolo II.CfL Christifideles Laici. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.CiV Caritas in veritate. Lettera enciclica di Benedetto XVI.DCe Deus caritas est. Lettera enciclica di Benedetto XVI.Dk DiakoniaDSD Documenti di Santo Domingo. Assemblea episcopale latinoamericana.DV Dei Verbum. Costituzione dogmatica sul la divina Rivelazione.EiAf Ecclesia in Africa. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.EiAm Ecclesia in America. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.EiAs Ecclesia in Asia. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.EiE Ecclesia in Europa. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.EiO Ecclesia in Oceania. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.FR Fides et ratio. Lettera enciclica di Giovanni Paolo II.GS Gaudium et spes. Costituzione pastorale sul la Chiesa nel mondo contem-

poraneo.JET Journal of Empirical Theology.LG Lumen gentium. Costituzione dogmatica sul la Chiesa.NRTh Nouvel le Revue Théologique.OT Optatam totius. Decreto sul la formazione sacerdotale.PC Perfectae caritatis. Decreto sul rinnovamento del la vita religiosa.PdV Pastores dabo vobis. Esortazione postsinodale di Giovanni Pao lo II.RMi Redemptoris Missio. Lettera enciclica di Giovanni Paolo II.SC Sacrosanctum Concilium. Costituzione sul la sacra liturgia.SRS Sollicitudo rei socialis. Lettera enciclica di Giovanni Paolo II.SSa Spe salvi. Lettera enciclica di Benedetto XVI.StPat Studia Patavina.ThPr Theologia Practica. Zeitschrift für Praktische Theologie und Religionspäda­

gogik.UR Unitatis redintegratio. Decreto sul l’ecumenismo.VC Vita consecrata. Esortazione postsinodale di Giovanni Paolo II.VD Verbum Domini. Esortazione postsinodale di Benedetto XVI.

Extrait de la publication

NOTA BIBLIOGRAFICA

Cartledge M.-J., Practical Theology. Charismatic and Empirical Perspectives (Glas-gow 2003).

Floristán C., Teología práctica: teoría y praxis de la acción pastoral (Salamanca 32002).Haslinger H. (Hrsg.), Handbuch praktische Theologie (Mainz 1999).Heitink G., Practical Theology: History, Theory, Action Domains: Manual for practical

Theology (Grand Rapids 1999).klein St., Erkenntnis und Methode in der Praktischen Theologie (Stuttgart 2005).lanza s., Convertire Giona. Pastorale come progetto (Roma 2005).–, Teologia pratica: luoghi comuni­ questioni aperte, in ASR 9 (2008) 173-211.Mette n., Einführung in die katholische Praktische Theologie (Darmstadt 2005).Midali M., Teologia pratica 1. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica

(Roma 52011). Abbrev.: Teologia pratica 1.–, Teologia pratica 2. Modelli e percorsi contestuali di evangelizzazione (Roma 42008).

Abbrev.: Teologia pratica 2.–, Teologia pratica 3. Verso un’effettiva reciprocità tra uomini e donne nella società e

nella Chiesa (Roma 2002). Abbrev.: Teologia pratica 3.–, Teologia pratica 4. Identità carismatica e spirituale degli Istituti di vita consacrata

(Roma 2002). Abbrev.: Teologia pratica 4.–, Spiritualità apostolica. Personali e vitali riferimenti fondanti (Roma 1994).Moral de la Parte J.l., Ciudadanos y cristianos. Reconstrucción de la Teología Pasto­

ral come Teología de la Praxis Cristiana (Madrid 2007).osMer r.r., Practical theology: an introduction (Cambridge 2008).ParMentier e. (dir.), La théologie pratique. Analyses et prospectives (Strasbourg 2008)Pellitero r., Teología pastoral. Panorámica y perspectivas (Bilbao 2006).reyMond B. - sordet J.-M. (eds.), La Théologie pratique. Statut, Méthodes, Perspec­

tives d’avenir (Paris 1993).routHier g. - Viau M. (eds.), Précis de Théologie Pratique (Montréal 22007).ryan L.C., Teologia pastorale (Roma 2004).seVeso B., Sulle strade della vita cristiana. Gli sviluppi della teologia pastorale, in Teo­

logia 31 (2006) 89-122 285-306.trentin g. - Bordignon L. (edd.), Teologia pastorale in Europa. Panoramica e appro­

fondimenti (Padova 2003).sCHweitzer F. - Van der Ven J.A. (eds.), Practical Theology ­ International Perspectives

(Frankfurt a.M. 1999).

10 Nota bibliografica

wollBold A., Teologia pastorale (Lugano 2002).zuleHner P.M., Teologia pastorale, 1. Pastorale fondamentale (Brescia 1992).

Capitolo I

STORICITÀ DI UN AGIRE E DI UN SAPERE

1. DISCIPLINA ANCORATA AL CAmBIO STORICO

La categoria del la storicità, elaborata nel contesto del pensiero filosofico moderno, aiuta a cogliere una caratteristica fondamentale che teologia pratica (e in essa la teologia pastorale) hanno in comune con ogni altra forma di rifles-sione teologica: la loro storicità.

A scanso di dannosi fraintendimenti, va detto che qui si utilizza il ter-mine storicità per indicare non semplicemente una successione temporale di avvenimenti, ma piuttosto l’evolvere di eventi individuali e col lettivi, frutto di scelte umane nei confronti di un’eredità del passato, di una problematica emergente nel presente e del le possibilità offerte dal futuro.

Questo settore del sapere teologico è sorto e si è configurato in modi dif-ferenti in rapporto al l’evolvere, in generale, del contesto sociale, culturale, religioso ed ecclesiale, e col mutare, in particolare, del la realtà oggetto del la sua riflessione e dei tipi di conoscenza mediante i quali si è autocompreso e definito.

Più precisamente, nel corso dei secoli, la teologia pratica ha mutato, in modo più o meno radicale, le proprie impostazioni e concezioni, in rapporto innanzitutto alle differenti fasi che hanno segnato la storia moderna e contem-poranea in ambito sociale, culturale e religioso, con particolare riferimento al mondo occidentale, dove tale disciplina teologica è nata e si è sviluppata.

1. Basti richiamare qui i grandi fenomeni sociali della progressiva indu-strializzazione, urbanizzazione e secolarizzazione dell’Occidente e i tentativi delle nazioni europee di trasformare l’Africa e l’Asia in colonie. Basti ricor-dare ancora i vasti fenomeni culturali che vanno sotto i nomi di illuminismo, empirismo, romanticismo, esistenzialismo, razionalismo, di nascita dello stato laico con la divisione tra cristiani e laici. Basti richiamare infine i profondi cambiamenti religiosi causati, a partire dal secolo XVI, dalla riforma prote-stante e dalla controriforma cattolica, con la divisione di un mondo germanico protestante e di un mondo latino cattolico, e il rinnovamento promosso dal concilio Vaticano II negli ultimi decenni del secolo scorso.

12 Capitolo I

2. La teologia pratica ha mutato poi in maniera variamente profonda in rapporto a distinte comprensioni di Chiesa, dove attorno a una sua dimensione centrale vengono riunite le altre dimensioni. Sono, ad esempio, i model li di Chiesa società perfetta e di Chiesa grande istituzione, difesi nel l’epoca moderna, e questi altri model li impostisi nel postconcilio: il model lo dottrinale­cherig­matico, che accentua l’annuncio e l’ascol to del la Parola; il model lo misterico­rituale, che privilegia la pratica religiosa specialmente liturgico-sacramentale; il model lo comunionale­partecipativo, che esalta la comunione e partecipazio-ne intraecclesiale ed extraecclesiale; il model lo dialogico­aperturista, che met-te in risalto il dialogo con la contemporaneità; il model lo diaconale­attivista, che privilegia il servizio evangelico specialmente agli ultimi.1

3. Congiuntamente, questa disciplina ha mutato in riferimento a distinti model li di cristianesimo reale e di pratica pastorale, dove model lo va inteso come insieme di fattori che rispecchiano in modo generalizzato determinate situazio-ni. Si tratta in concreto dei seguenti modelli: il model lo di cristianità sacrale o di religiosità popolare dominante nel l’epoca moderna e tuttora presente in molti ambienti cristiani; il model lo di nuova cristianità adulta impostosi agli inizi del secolo XX ed aggiornato negli ultimi decenni da un rinnovato associazionismo cattolico e dal le nuove aggregazioni ecclesiali (i nuovi movimenti); il model lo di nuova evangelizzazione dialogale e riconciliatrice promosso da Giovanni Paolo II e dal l’episcopato; il model lo di nuova evangelizzazione inculturata e liberatrice emergente nei vari continenti durante gli ultimi decenni.2

4. Ha mutato inoltre e in maniera assai profonda, specialmente nel perio-do del dopo Vaticano II, in rapporto al l’azione o esperienza o prassi rilevata: rispettivamente quel la dei pastori, o del le Chiese, o dei cristiani, o quel la re-ligiosa in generale; e in rapporto al modo con cui l’ha considerata e cioè come condizionata dal la più vasta realtà sociale, culturale e politica propria dei dif-ferenti contesti geografici (europei, nordamericani e latino-americani, africani e asiatici) e di successivi momenti storici. Oggi si dispone di un policromo ventaglio di tentativi di teologie pratiche e di teologie pastorali elaborate a partire appunto da tali differenti contesti, regionali e continentali.3

5. Ha mutato ancora in rapporto ai vari tipi di sapere scientifico con cui si è confrontata o cui ha fatto riferimento: il pensiero filosofico moderno e con -temporaneo (idealismo, romanticismo, empirismo, neoscolastica, personali-smo, esistenzialismo, razionalismo critico e teoria critica); la comprensione

1 Cf ad es. DUL LES E., Models of the Church. A critical assessment of the church in al l its as­pects (Hong Kong 31983); FLORISTAN C., Modelos de Iglesia y de acción pastoral, in ID., Teología práctica (Salamanca 1991) 259-269.

2 Questi model li di cristianesimo e di connessa pratica ecclesiale sono esposti in Teologia pratica 2 97-166.

3 Anche gli orientamenti teologico pratici e le pratiche pastorali emergenti in tali contesti sono esposti in Teologia pratica 2 255-320 359-384 449-476 353-366.

Extrait de la publication

Storicità di un agire e di un sapere 13

che la teologia ha esibito successivamente di se stessa e del le discipline in cui si è storicamente articolata; il nascere, l’affermarsi e il diversificarsi del le scienze antropologiche, in particolare, del la psicologia, del la sociologia, del-l’antro po logia culturale, del le scienze del l’educazione e del la comunicazione; le differenti concezioni di scienza che man mano si sono imposte e le connesse comprensioni di scienza teologica che si sono prospettate.

Al pari di altre discipline teologiche, la teologia pratica e la teologia pa-storale sono di loro natura ancorate al la storia, sono relative al la storia del la religione, del la Chiesa e del la società e, di fatto, perennemente implicate nel divenire e mutare storico.

Il fatto di essere ancorate alla storia le stimola a superare e abbandonare visioni e concezioni rivelatesi di volta in volta erronee, inadeguate o comun-que non più rispondenti a mutate condizioni; a recuperare sempre di nuovo un’imprescindibile eredità del pas sato, ma riattualizzandola nel presente; ad affrontare nuovi problemi e a rispondere alle citate nuove sfide poste dal l’oggi del la religione, del la Chiesa e del la società a livel lo di azione o di prassi e di riflessione o di teoria.

2. VISIONI SUPERATE, DA ABBANDONARE

La lunga vicenda di questo tipo di sapere teologico ha fatto progressiva-mente e motivatamente superare alcune sue visioni o comprensioni variamen-te limitate, a volte riduttive, in ogni caso insoddisfacenti e, quindi, da abban-donare, anche se purtroppo sono tuttora presenti in certa letteratura qualifi-cata come pratica o come pastorale, prodotta in alcuni ambienti ecclesiastici.

Pare utile e opportuno offrirne qui di seguito un elenco anche solo telegra­fico e sommario, tenendo presente che in esse affiorano esigenze o istanze più o meno irrinunciabili cui è dedicato il paragrafo successivo.

1. Si è superata un’impostazione (ad esempio, del la manualistica cattolica e protestante in auge fino al la vigilia del Vaticano II) che restringe l’ambito o l’oggetto del la teologia pratica al la descrizione del la figura del pastore, dei suoi compiti e doveri e del la sua spiritualità.

2. Si è abbandonata la connessa comprensione del l’azione pastorale come rapporto tra soggetto protagonista e superiore (il pastore) e oggetto desti-natario e suddito (i fedeli), come pure la col legata distinzione tricotomica del ministero ordinato (magisteriale, cultico e pastorale), rivelatasi incapace di cogliere la complessa e mutevole problematica posta al l’azione ecclesiale dal divenire storico del la Chiesa e del la società.

In campo cattolico ciò ha condotto, tra l’altro, ad abbandonare il titolo di teologia pastorale, a sostituirlo con quel lo di teologia pratica e a consi de rare la prima come parte del la seconda.

Extrait de la publication

14 Capitolo I

3. Rispetto al l’insegnamento del Vaticano II e al l’impostazione del manuale di teologia pratica curato da K. Rahner e altri autori, apparso nell’immediato dopo Concilio,4 si è raggiunta una più precisa definizione di alcune prospettive teologiche, cristologiche, pneumatologiche, ecclesiologiche e antropologiche. Ciò è avvenuto ad opera di alcuni teologi e pastoralisti cattolici e protestanti degli ultimi decenni, che si sono riferiti a un rinnovato immaginario di Dio,5 al l’evento Gesù, al Cristo liberatore, al l’e spe rienza pneumatica e carismatica del la Chiesa primitiva, ai differenti model li di ecclesialità impostisi nel la storia passata o creati nel recente periodo postconciliare, a una rinnovata compren-sione dei rapporti di reciprocità tra uomini e donne in tutti i settori del vivere umano e del l’agire cristiano.6

4. Si sono rifiutate, a livel lo di pastoralisti che intendono produrre una teolo gia pratica di tipo scientifico, concezioni purtroppo correnti, dove pra­tico e pastorale stanno a indicare un sapere spontaneo, a volte approssimativo e, in ogni caso, da qualificare (con vocaboli meno equivocabili) come pre-scientifico, ancorché capace di esprimere dati certi e veri.

5. Si sono abbandonate differenti e, a volte, opposte comprensioni del metodo di questa disciplina (ad esempio, il metodo esclusivamente deduttivo oppure esclusivamente induttivo). Ciò con il progressivo profilarsi del cosid-detto metodo vedere­giudicare­agire o empirico­ermeneutico­critico proposto, pur con modulazioni diverse, da un crescente numero di pastoralisti contem-poranei.

6. È oggi largamente condiviso dagli studiosi di teologia pratica più ac-creditati il rifiuto di una concezione meramente pragmatica del la disciplina, in cui questa viene incaricata di approntare tecniche d’intervento nel la prassi cristiana ed ecclesiale, e di fare acquisire abilità e comportamenti operativi. In effetti, per lun ghi tratti del la propria vicenda storica, la teologia pastorale è ri-masta ancorata a questo livel lo di prevalente e, a volte, esclusiva praticabilità, nonostante le esplicite intenzioni in contrario.

Con ciò non si intende certo disattendere la legittimità e l’utilità che ope-ratori e operatrici del Vangelo siano abilitati professionalmente al l’uso di tali tecniche operative.

7. Si sono variamente superate comprensioni storiche di teoria, di prassi e del loro rapporto, tendenti a privilegiare ora l’uno ora l’altro dei due poli. Negli ultimi decenni si sono affermate concezioni, per altro differenziate, che esibiscono in maniera più adeguata i complessi legami intercorrenti tra questi

4 Cf Teologia pratica 1 167-186.5 Cf al riguardo ad es. MIDALI M., Spiritualità apostolica. Personali e vitali riferimenti fon­

danti (Roma 1994) 79-148. 6 Cf al riguardo ad es. MIDALI M., Teologia pratica 3. Verso un’effettiva reciprocità tra uomini

e donne nella società e nella Chiesa (Roma 2002).

Extrait de la publication

Storicità di un agire e di un sapere 15

due momenti inscindibili del l’esperienza umana, individuale e comuni taria, considerata non solo in astratto, ma in concreto e in riferimento, ad esem-pio, ai contesti socio-culturali e religioso-ecclesiali del l’emisfero nord, del-l’emisfero sud e del l’oriente. Sull’argomento si ritornerà più oltre.

8. Da parte di numerosi pastoralisti si è abbandonata, perché ritenuta ina-deguata, una comprensione del sapere teologico incline a identificarlo con la teologia dogmatica o sistematica e a ridurre la teologia pratica (e in essa la teo logia pastorale) a semplice applicazione di dottrine, norme, principi elabo -rati in sede di esegesi, teologia biblica, storia dei dogmi, teologia sistematica, teologia morale, teologia liturgica, diritto canonico.

9. Non pochi pastoralisti contemporanei hanno abbandonato concezioni del la teologia che le attribuiscono una funzione egemone nei confronti del-le scienze umane ridotte, in tale ottica, a un ruolo puramente strumentale o ancil lare, che esse decisamente rifiutano. Ciò è avvenuto con l’avvio di un lavoro interdisciplinare e transdisciplinare, e con l’adozione di una più il lumi-nata comprensione del rapporto tra verità di fede e scienza teologica, che ha condotto a non attribuire al la teologia, considerata come sapere scientifico, un primato che invece spetta solo al la fede intesa come verità creduta.

Non si vorrebbe che i rilievi finora fatti venissero interpretati nel senso di un criticabile atteggiamento storicistico, inficiato di relativismo, che nega la possibilità di accesso al la verità. Al contrario, mettere in luce i limiti e gli aspetti contingenti e mutevoli che hanno accompagnato questo tipo di rifles-sione teologica e che con trassegnano del resto ogni altra forma di conoscenza del la fede, non vuol dire negare che tale disciplina possa raggiungere un gra-do più o meno elevato di certezza ed esprimere giudizi veritativi. Può e deve fare questo, pur nel quadro di un sapere limitato e contingente, caratterizzan-te ogni comprensione umana legata necessariamente al la storia.

3. ESIGENZE IRRINUNCIABILI

Nel loro cammino plurisecolare, assieme al le visioni man mano superate, la teologia pratica e la teologia pastorale hanno fatto anche emergere, con maggiore o minore consapevolezza, alcune esigenze che paiono irrinunciabili, perché inerenti al la realtà cui si riferiscono, al tipo di sapere che intendono produrre e agli scopi didattici che si prefiggono.

La messa tra parentesi di tali esigenze, in questo o in quel periodo storico, ha provocato, a breve o a lunga scadenza, un loro ritorno più o meno pre -potente. Il che sottolinea la necessità di non disattenderle, di più, di contem-perarle costantemente e di armonizzarle debitamente, anche se tale com pito si è rivelato ed è tutt’altro che semplice e facile. Queste costatazioni consiglia-no di offrirne un elenco anche solo indicativo.

Extrait de la publication

16 Capitolo I

1. In rapporto al suo ambito di studio, la teologia pratica (includendo in essa il discorso specifico sui pastori) è stata ed è chiamata ad assolvere due compiti essenziali, a prescindere dal le modalità con cui attuarli:

– un compito di formazione degli operatori e del le operatrici del Vangelo (ministeri ordinati, fedeli laici, appartenenti al le varie forme di vita apostoli-ca) almeno a livel lo di acquisizione di conoscenze teoriche e di competenze operative, mentre capacità e comportamenti pratici vanno acquisiti attraverso appropriati tirocini pratici;

– un compito di ricerca attinente l’analisi valutativa del la prassi religiosa, cristiana ed ecclesiale per orientarne su solide basi scientifiche il migliora-mento.

Atteso il suo necessario riferimento al divenire storico di tale prassi, è suo compito indeclinabile rispondere ai problemi man mano emergenti in tali campi e non limitarsi a riproporre in modo ripetitivo prassi o pratiche cristia-ne passate.

Atteso inoltre il pluralismo di situazioni sociali, politiche, culturali, religio-se ed ecclesiali che deve di sua natura affrontare, è suo compito permanente elaborare un sapere che risulta necessariamente non monolitico e monocolore, ma plurale e policromo, come la recente vicenda storica del la disciplina ha dimostrato al l’evidenza.

2. In rapporto al tipo di riflessione, nel la letteratura teologico-pratica è co-stante l’esigenza di offrire un sapere scientifico, anche se il concetto di scien -za invocato è differente: da alcuni è inteso in senso aristotelico-tomi sta, di coerenza logica tra premesse e conclusione; da altri è inteso nel senso del-l’epistemologia contemporanea, di sapere critico, interpretativo, verificabile e falsificabile, dove la verifica va intesa non in senso positivistico, ma connessa al rigore critico con cui vengono esaminate le interpretazioni della prassi og-getto di ricerca.

3. È pure costante l’istanza di produrre un sapere rivestito di un peculiare carattere pratico, in quanto diretto a definire condizioni, modalità e model li di realizzabilità del l’agire religioso, cristiano ed ecclesiale negli attuali contesti sociali e culturali, senza scadere nel la frammentazione col legata con la sempli-ce indicazione di tecniche praticabili e di tattiche operative.

4. È particolarmente evidenziata l’esigenza di rendere conto del la qualifica teologica del la disciplina, che vada oltre una sua configurazione di corol lario del la teologia sistematica, oppure di un raddoppio del le scienze umane con un posteriore richiamo al la fede, e che identifichi un proprio modo di riferirsi ai luoghi teologici, classici e nuovi, e a criteri di fede nel l’intero cammino me-todologico con cui accosta il suo oggetto specifico di ricerca.

5. In rapporto al la sua configurazione come teologia pratica fondamentale e al la sua articolazione interna in discipline particolari (catechetica, omiletica, pastorale liturgica, pedagogia religiosa, odegetica o poimenica, ecc.) è affiora-

Extrait de la publication

Storicità di un agire e di un sapere 17

ta ripetuta mente l’esigenza di superare impostazioni settoriali, tanto più cri-ticabili quan to più tentate di assolutizzare questa o quel la disciplina partico-lare (ad esempio, la catechetica, oppure la cherigmatica, oppure la liturgia) a scapito del le altre. Per ottenere ciò si è sottolineata la necessità di disporre di una riflessione teologico-pratica, generale e fondamentale, atta a inquadrare e a informare le altre discipline particolari.

6. Sotto il profilo del l’enciclopedia teologica è emersa più volte l’urgenza di superare la divisione del la teologia nel le discipline storicamente originatesi al suo interno, recuperandone l’unità nel riferimento comune al la prassi religio-sa, al l’esperienza cristiana e al la vita di fede vissuta nel la Chiesa.

Congiuntamente, si è posta ripetutamente la sol lecitazione a esplicitare, nei distinti momenti del la riflessione teologica (biblico, storico, sistematico, morale, liturgico, giuridico), la rilevanza che le conoscenze conseguite hanno in ordine al l’azione o al la prassi storica, cristiana, ecclesiale ed extra-ecclesiale.

Infine si è rimarcata più volte la necessità di col locare una specifica rifles-sione teologica su tale azione o prassi, considerata nel suo attuale divenire storico proteso verso il futuro (quale è appunto la riflessione prodotta dal-la teologia pratica), al l’interno di una teologia compresa nel suo complesso variamente orientata al la prassi, cioè, come teologia nel suo insieme pratica.

7. A livel lo di rapporti con le scienze umane e specialmente con quel le in-teressate al campo del l’azione, si è fatta strada negli ultimi tempi l’esigenza di stabilire con esse una corretta col laborazione e un ben inteso confronto interdisciplinare.7

8. A livel lo di rapporti con i soggetti e i responsabili ultimi del l’azione ecclesia le e pastorale, due esigenze generali sono state più volte avanzate:

– l’esi gen za di una ben intesa autonomia sia del la scienza pratica rispetto a tali istanze autorevoli, sia di queste seconde rispetto al la prima;

– l’esigenza di una loro corretta e costante cooperazione, per altro realiz-zabile in molte pos sibili forme.

9. Specialmente nel secondo dopoguerra è cresciuta l’istanza che questa disciplina espliciti e vagli criticamente i presupposti ideologici su cui poggia e le scelte culturali e politiche che fa sue e che sono inevitabilmente connesse con ogni modo di fare teologia, se ne sia o no consapevoli.

7 Cf Teologia pratica 1 306-317.

Extrait de la publication

18 Capitolo I

4. CENNI CIRCA L’ATTUALE SCENARIO

Con l’inizio del nuovo millennio, la teologia pratica è sollecitata ad affron-tare le grandi sfide emergenti a raggio planetario e nei differenti continenti.8

1. A raggio planetario, questa disciplina teologica non può non confrontar-si con i seguenti complessi fenomeni: l’attuale pluralismo socio culturale e le differenti scelte fatte dalla Chiesa di identificazione con la cultura, oppure di contrapposizione alla cultura o infine di dialogo interculturale; il problemati-co passaggio dalla cultura moderna alla cultura postmoderna con la connessa ambivalente crisi di identità che produce specialmente nelle giovani genera-zioni; la globalizzazione e la connessa localizzazione, accompagnate da esiti positivi dal punto di vista sociale, culturale ed etico, ma purtroppo anche da pesanti ricadute negative come l’impoverimento di immense masse di perso-ne, la crescente emarginazione, la mondializzazione del rischio, della violenza e dell’insicurezza in tutti gli ambiti del vivere; la crisi ecologica e la tutela del creato.

2. Per quanto riguarda la Chiesa, la teologia pratica non può non prendere nella dovuta considerazione l’attuale delicato e progressivo cammino verso un ben inteso policentrismo culturale e comunicativo in ambito ecclesiale, espressione di una cattolicità intensiva che riconosce l’identità cristiana pro-pria delle Chiese locali. Inoltre, non può disattendere i percorsi di evangeliz-zazione oggi in atto tra alterne vicende a raggio mondiale: una prassi pastorale e un cristianesimo popolare e sacrale; la rievangelizzazione promossa da un cristianesimo elitario e militante; la nuova evangelizzazione dialogale e ricon-ciliatrice proposta e promossa dal Magistero dei Papi del dopo Vaticano II.

3. In riferimento all’Europa, la teologia pratica si trova oggi a doversi con-frontare con i seguenti complessi fenomeni: il processo di unificazione in atto da decenni con l’inarrestabile ma difficoltoso emergere di un meticciato cul-turale; la presenza di un cristianesimo ecclesiastico ormai minoritario e di un cristianesimo pubblico tuttora largamente diffuso; l’inarrestabile processo di secolarizzazione accompagnato dall’eclisse del senso di Dio e da una crescen-te presenza di altre religioni e specialmente di seguaci dell’islam; il continuo flusso migratorio di persone appartenenti ad altre razze e culture e la non facile impresa diretta a favorire l’integrazione dei nuovi arrivati con un saggio dialogo interculturale.

4. In riferimento all’America Latina, la teologia pratica è sollecitata a te-nere nella dovuta considerazione: gli esiti positivi raggiunti dalle locali teolo-gie della liberazione, recepiti dal Magistero episcopale e pontificio; i notevoli progressi fatti nell’attuare una ben intesa evangelizzazione liberatrice e con-

8 La presentazione di queste sfide e di come la Chiesa le sta affrontando è fatta in Teologia pratica 2.

Extrait de la publication