Corso TECNICO DI RETESu questa base si innesta il fenomeno del “Tagging” libero dei contenuti da...

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25/03/2012 1 Corso TECNICO DI RETE MODULO 1 dimensionamento architettura di rete Docente: ing.Andrea Sarneri [email protected] 1 ANDREA SARNERI - CORSO CESCOT 2010 WEB 2.0 Le Applicazioni Desktop Le Applicazioni WEB Da web 1.0 a web 2.0 Rich Internet applications e Ajax Collaborazione, comunicazione condivisione:Feed, social network Il ruolo dei Motori di ricerca: tecniche S.E.O. Verso il Web 3.0.. 2 ANDREA SARNERI - CORSO CESCOT 2010

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25/03/2012

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Corso TECNICO DI RETE

MODULO 1 –dimensionamento architettura di rete

Docente: ing.Andrea Sarneri [email protected]

1 ANDREA SARNERI - CORSO CESCOT 2010

WEB 2.0 Le Applicazioni Desktop Le Applicazioni WEB Da web 1.0 a web 2.0 Rich Internet applications e Ajax Collaborazione, comunicazione condivisione:Feed, social network Il ruolo dei Motori di ricerca: tecniche S.E.O. Verso il Web 3.0..

2 ANDREA SARNERI - CORSO CESCOT 2010

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Il Protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) rende possibile il trasferimento di documenti, tipicamente ipertesti codificati con marcatori HTML, tra server e client.

L'HTTP funziona su un meccanismo richiesta/risposta (client/server): il client esegue una richiesta ed il server restituisce la risposta. Nell'uso comune il client corrisponde al browser ed il server al sito web. Vi sono quindi due tipi di messaggi HTTP: messaggi richiesta e messaggi risposta. Nel protocollo HTTP le connessioni vengono generalmente chiuse una volta che una particolare richiesta (o una serie di richieste correlate) è stata soddisfatta. Questo comportamento rende il protocollo HTTP ideale per il World Wide Web, in cui le pagine molto spesso contengono dei collegamenti (link) a pagine ospitate da altri server (URL).

Il World Wide Web: il protocollo HTTP

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Il browser è una applicazione che implementa svariati funzioni finalizzate a centralizzare in un unico programma tutto quanto serve ad usufruire delle risorse che la rete internet mette a disposizione: Interprete HTML, Client HTTP, Client FTP, Client email, visualizzatore multimediale, visulizzatore di file grafici, ecc….

Il World Wide Web: il Browser

Web server

Mail server

Ftp server

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Il World Wide Web: il Browser

Interfaccia grafica

Client HTTP

CACHE Database preferiti

Database FEED RSS

Client Ftp

Client ……

Client Posta

Database cronologia

Funzioni: EDITOR HTML Interprete Script Virtual machine JAVA Player multimediali Plugins Supporto CSS …………

Client HTTPS

Filtri

Il browser nasce come un visualizzatore o semplice “formattatore” di dati HTML. Succesivamente evolve verso un vero e proprio programma in grado di svolgere attività di calcolo, elaborazione, e lanciare a sua volta l’esecuzione di procedure scaricate dalla rete, in particolare attraverso script e codice JAVA

Applicazioni “Desktop”

Per “Desktop application” si intende quindi un programma che gira “fisicamente “sul PC locale.

Il presupposto per una Desktop application è che il PC abbia sufficienti risorse (hardware, velocità, memoria, grafiche,…) per poter consentire all’applicazione di svolgere autonomamente le funzioni desiderate.

Approcci opposti al “desktop computing” sono l’approccio “terminal client” o anche “virtual o remote desktop”

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Applicazioni “Desktop”

•Dati •Programmi •Elaborazione •Visualizzazione

•Dati

•Visualizzazione

•Dati •Programmi •Elaborazione

Modello Desktop: la connessione al server è attiva solo per il passaggio dei dati

Modello “Terminal”: la connessione al server è sempre attiva ma viene impegnata solo per il passaggio dei risultati

La risorsa di connessione è costosa, quindi si tende a minimizzarne l’uso.

Applicazioni “Desktop” Richiedono interattività grafica, potenza di calcolo, capacità di memorizzazione e movimentazione files di grosse dimensioni, sono tipicamente monoutente Esempi: Software di produttività Office: Word, Excel, Powerpoint,… Software di Computer Aided Design: Autocad, Solidworks, Pro/Engineer,.. Software di Grafica: Photoshop, Coreldraw, ….

Applicazioni “Client-Server” Richiedono elevata potenza di calcolo lato server, interattività limitata all’I/O, accesso a basi di dati condivise, multiutenza. Esempi: Software Enterprise Resource Planning: SAP, Navision, e-Business, JD … Software di Collaborazione: Lotus notes, Exchange, GroupWise….

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Applicazioni “Client-Server”

•Programmi utente •Elaborazione interfaccia •Visualizzazione

•Dati •Programmi database •Elaborazione dati

Modello Client –Server: L’applicazione viene ripartita tra server e client, in funzione della ottimizzazione della velocità di esecuzione, della interattività utente, della minimizzazione del traffico di rete. Il latoserver viene ottimizzato in funzione delle problematiche database multiutente Il lato client viene ottimizzato in funzione della velocità grafica, e della interazione utente.

Le applicazioni WEB

•Programmi utente: browser Web, applets ,codice JAVA •Elaborazione HTML/JAVA/applets •Visualizzazione

•Programmi utente: browser Web, applets ,codice JAVA •Elaborazione HTML/JAVA/applets •Visualizzazione

•Dati •Server web •Programmi applicativo •Elaborazione dati •Generazione HTML/JAVA

•Dati •Server web •Programmi applicativo •Elaborazione dati •Generazione HTML/JAVA

•Programmi utente: browser Web, applets ,codice JAVA •Elaborazione HTML/JAVA/applets •Visualizzazione

•Dati •Server web •Programmi applicativo •Elaborazione dati •Generazione HTML/JAVA

Per “applicazione WEB” si intende un programma che non richiede di essere installato ed eseguito sul PC locale, ma è utilizzabile attraverso un browser WEB e una connessione HTTP ad un server che ospita l’applicazione e rende disponibile una interfaccia WEB

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Le applicazioni WEB

Le applicazioni WEB si basano sull’evoluzione del modello client-server che utilizza HTTP/HTML come modalità di scambio: Sul server viene creata una istanza dell’applicazione relativa al client collegato, e il server elabora i risultati e le modalità di visualizzazione che poi vengono preparati per essere inviati al client. Sulla connessione transitano file HTML o XML, script Java, formati bytecode (applets), ecc.. Sul browser vengono elaborati i tag HTML e XML, tramite la “JAVA virtual machine”vengono interpretati script e applets per poi creare e animare l’interfaccia, indipendentemente dalla piattaforma del client.

Le applicazioni WEB

Le applicazioni Web utilizzano il Browser HTML come client, sono quindi indipendenti dalla piattaforma client

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Le applicazioni WEB

“Three tier architecture” Interfaccia Utente

Logica della Applicazione

Base dei dati

La connessione può essere indifferentemente una LAN o Internet. Requisito minimo di banda?

Le applicazioni WEB

E’ possibile avere una applicazione disponibile sia in modalità desktop che web?

Caratteristiche Desktop App. Caratteristiche WEB App.

Grafica di elevata qualità Rendering HTML

Grafica 2D interattiva Velocità migliorata con Applet Java, JavaScript, Tecnologia Flash

Grafica 3D interattiva Tecnologia VRLM, vettoriale, …

Interattività delle funzioni Pagine dinamiche, Caching, AJAX

L’utente vuole avere la stessa Esperienza: Interattività, qualità grafica, velocità

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Le applicazioni WEB Le tecnologie che abilitano le applicazioni web:

XML (eXtensible Markup Language) per la marcatura dei dati (tagging) e non solo del

testo; SOAP (Simple Objects Access Protocol) per lo scambio di messaggi strutturati tra

componenti software; WSDL (Web Services Description Language) per la descrizione e l’utilizzo dei servizi

messi a disposizione da un Web server; UDDI (Universal Description Discovery and Integration) per elencare pubblicamente i

servizi messi a disposizione. CSS fogli di stile per trattare separatamente testo da formattazione

I linguaggi: ASP, ASP.NET, CGI, ColdFusion, JSP/Java, PHP, Perl, Python,…

Infrastruttura fisica: Banda larga

Le applicazioni WEB Una prima applicazione web: il WebMail

L’esigenza: Consultare la propria casella di posta al di fuori dell’ufficio o in assenza del proprio client La soluzione: Svincolarsi dalla propria applicazione desktop di posta e dal proprio sistema operativo Requisiti: Mantenere l’interfaccia simile al client desktop, mantenere le stesse funzionalità Criticità: Disporre dei database dei contatti e delle mail inviate/ricevute

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Le applicazioni WEB Una prima applicazione web: il WebMail

La risposta di Google: GoogleMail

Verso il WEB 2.0

Applicazioni WEB e Applicazioni Web 2.0 Prime conseguenze dello sviluppo delle applicazioni WEB:

Il software non deve essere installato su tutti i client, ma solo sul server Cambia il modello di business della vendita della licenza d’uso software Il browser diventa un framework aperto , espandibile con plugins normalmente freeware (ActiveX, realplayer, shockwave, flash..)

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Verso il WEB 2.0

Applicazioni WEB e Applicazioni Web 2.0 Prime conseguenze dello sviluppo delle applicazioni WEB:

Gli applicativi, da software packages chiusi, si aprono allo sviluppo da parte di terzi mettendo a disposizione APIs e risorse Una release beta può essere messa a disposizione più facilmente e testata dagli utenti, il bug fixing diventa immediato Il modello del software open source (GNU-GPL) inizia a scalzare il monopolio di alcuni vendor

Verso il WEB 2.0

L’utilizzo del web , da “distributivo” inizia a evolvere verso “partecipativo”

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Dal Web 1.0 al Web 2.0 •Pagine web statiche

•Contenuti predeterminati

•Utente spettatore

•Lettura monodirezionale

•Grafica sovraccarica

•Informazione senza feedback

Pagine web dinamiche Contenuti dinamici

Utente attore

Interazione Bidirezionale Grafica sobria

Web 2.0 Comunicazione

2001: Bolla speculativa Crisi della new-economy Reinventare il Web….

Dal Web 1.0 al Web 2.0

Il valore (economico) della “User

Experience”

Nel Web 2.0 la mole di

informazioni in rete esplode

La “user experience” guida i nuovi

motori di ricerca

La “user experience” guida lo

sviluppo delle applicazioni e le

strategie di marketing

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Dal Web 1.0 al Web 2.0 WORLD INTERNET USAGE AND POPULATION STATISTICS

World Regions Population ( 2010 Est.)

Internet Users Dec. 31, 2000

Internet Users Latest Data

Penetration (% Population)

Growth 2000-2010

Users % of Table

Africa 1,013,779,050 4,514,400 110,931,700 10.9 % 2,357.3 % 5.6 %

Asia 3,834,792,852 114,304,000 825,094,396 21.5 % 621.8 % 42.0 %

Europe 813,319,511 105,096,093 475,069,448 58.4 % 352.0 % 24.2 %

Middle East 212,336,924 3,284,800 63,240,946 29.8 % 1,825.3 % 3.2 %

North America 344,124,450 108,096,800 266,224,500 77.4 % 146.3 % 13.5 %

Latin America/Caribbean 592,556,972 18,068,919 204,689,836 34.5 % 1,032.8 % 10.4 %

Oceania / Australia 34,700,201 7,620,480 21,263,990 61.3 % 179.0 % 1.1 %

WORLD TOTAL 6,845,609,960 360,985,492 1,966,514,816 28.7 % 444.8 % 100

http://www.internetworldstats.com/stats.htm

Dal Web 1.0 al Web 2.0

“Rich User Experience”

“WEB as a

Platform”

“Open culture”

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La partecipazione e sue declinazioni

WikiPedia si basa su software Open Source MediaWiki.

La piattaforma Wiki è pensata per creare siti di collaborazione,

condivisione e gestione di informazioni, sia su internet che su intranet.

La partecipazione e sue declinazioni

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La tecnologia a supporto della partecipazione

Esercizio: per ciascuno di questi tags cercane il significato tramite Wikipedia

http://www.wikipedia.org oppure Google

La tecnologia a supporto della partecipazione

AJAX e le Rich Internet Applications

Applicazioni Sincrone

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La tecnologia a supporto della partecipazione

AJAX (*) e le Rich Internet Applications

(*)Asynchronous Java Script and Xml

La tecnologia a supporto della partecipazione

AJAX e le Rich Internet Applications

Applicazioni Asincrone

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Il Successo delle WEB APPLICATIONS: la strategia di Google

Le Web Applications di Google

GoogleMail mail client

Calendar

Contacts

Chat

Rich Internet Applications

GoogleDocs

Spreadsheet

Word processor

Presentations

Forms

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Le Web Applications di Google

GoogleMaps creare le proprie

mappe

creare percorsi

Taggare i propri siti

Google Places creare una scheda

di una attività

Commerciale

Rich Internet Applications

Attività:

Google Maps, Google Places: Creare una scheda della propria attività commerciale

Applicazioni di applicazioni Le Mash-up:

Così come Google, molti tendono a pubblicare e rendere disponibili contenuti dei propri siti attraverso interfacce applicative (APIs)

E’ possibile “remixare” questi contenuti e creare nuove applicazioni, minimizzando gli sforzi di sviluppo.

http://newsworldmap.com/

http://www.webmashup.com/

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Collaborazione, comunicazione condivisione

Stimolare la creazione di contenuti e la loro

condivisione diventa l’elemento fondante del

Web 2.0

Alcune applicazioni diventano il traino alla

creazione di contenuti da parte degli utenti:

Wikipedia, Flickr, SlideShare, YouTube,Web-

log, Del.icio.us

Ma anche contenuti ricavati dal tracciamento

delle modalità di fruizione dei siti ad es. di e-

commerce

Ebay, Amazon, iTunes, …

Collaborazione, comunicazione condivisione

La mole di contenuti generata diventa enorme così come

il rischio di renderla inutilizzabile se non si riesce a creare

un sistema di classificazione delle informazioni

Chi genera l’informazione ne

conosce il contenuto, può

quindi classificarlo

correttamente , generando o

utilizzando le “tassonomie”

(taxonomy) di cassificazione

più opportune

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Collaborazione, comunicazione condivisione

D’altra parte chi utilizza e

visiona il contenuto è titolato

a contestare, correggere,

integrare gli attributi di

classificazione associati

all’informazione,

riclassificando i contenuti

secondo le cosiddette

“folksonomy” , ovvero

classificazioni alternative

alle prime.

Collaborazione, comunicazione condivisione

Su questa base si innesta il fenomeno del “Tagging” libero dei

contenuti da parte degli utenti, i quali creano di fatto dei nuovi

alberi di classificazione , e di relazione tra i contenuti ,

completamente inediti , che vanno ad arricchire, integrare o

stravolgere il materiale informativo di partenza.

Pen Marker Sharpie

Purple

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Collaborazione, comunicazione condivisione

Quanto più un attributo è “taggato” dagli utenti, quanto più

assume importanza come attributo qualificante, e tanto

più viene evidenziato nella “nuvola” (tags cloud) dei

possibili attributi dell’oggetto

Collaborazione, comunicazione condivisione

Tutto si può “taggare” :

Un sito web, un URL, una foto, un video, un

documento, un file musicale, un articolo che

esprime un commento, ….

Aggregando i Tag si possono scoprire

relazioni inaspettate tra elementi di

informazione

Si possono “taggare” i comportamenti dei

consumatori attraverso il tracciamento dei

percorsi di navigazione.

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Collaborazione, comunicazione condivisione

Nel Web 1.0 tutta questa massa di informazioni

aggiuntive andava persa

Nel Web 2.0 è possibile:

Guidare più velocemente le ricerche

Indirizzare le campagne di promozione con feedback in

realtime (pubblicità contestuale)

Modificare i contenuti delle pagine in funzione della

navigazione (“Rich experience”)

Misurare il ROI sugli investimenti

Collaborazione, comunicazione condivisione

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Rich User Experience L’utente diventa protagonista dell’esperienze di

navigazione

Le interfacce web sono dinamicamente ricche di

contenuti coerenti con l’aspettativa, lo stato

d’animo, la sensibilità dell’utente

Nella marea di informazioni l’utente comunque

vuole scegliere cosa guardare , altrimenti

l’esperienza diventa frustrante e disincentivante

Si diffonde un nuovo “gusto estetico” per la

creazione delle pagine: sobrietà, chiarezza,

semplicità.

Web 2.0 “look and feel”

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Vi ricordate il web 1.0?

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L’utente decide quali informazioni ricevere

I FEEDS RSS Really Simple Syndication

Un feed è usato per fornire agli utilizzatori una serie di contenuti aggiornati di frequente.

I distributori del contenuto rendono disponibile il feed e consentono agli utenti di iscriversi.

L'aggregazione consiste in un insieme di feeds accessibili simultaneamente, ed è eseguita da un aggregatore Internet.

SOCIAL NETWORKING

Gli elementi di una piattaforma di social networking:

Registrazione

Scheda utente - microblog

Privacy: profilo pubblico, profilo privato

Bacheca per i messaggi

Box “umore del giorno” (status message)

Elenco relazioni

Gruppi di relazione

…funzioni specifiche

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SOCIAL NETWORKING

Specializzazione del network:

Professionale

Hobby

Interessi

Culturale

……

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_social_networking_websites

Il Web 2.0

Il WEB2.0

• La rete diventa da monodirezionale a bidirezionale

• Gli utenti creano e pubblicano contenuti e opinioni

• Nuove applicazioni WEB consentono la partecipazione

• L’utente identifica e sceglie i contenuti che gli interessano

Tags, Folksonomy, Social network, Rich user Experience, Web as a platform..

La Web Analytics è la disciplina che studia l’utilizzo della rete da parte degli utenti e consente l’analisi e individuazione delle più opportune strategie di e-marketing

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I motori di ricerca Gli spider dei motori di ricerca sono applicazioni che periodicamente “visitano” tutti i siti ed effettuano alcune operazioni:

• analisi del testo attraverso le keyword, dei link, dei tag HTML

• Indicizzazione: algoritmo che cerca la massima corrispondenza tra la chiave di ricerca (keyword) e il testo contenuto nella pagina, e mette in ordine i siti in funzione del “punteggio” ottenuto.

• Caching delle pagine visitate

Gli algoritmi di ricerca degli spider sono proprietari

Posizionamento nei motori di ricerca Da cosa dipende il posizionamento nel motore di ricerca:

Il testo nelle pagine

I link tra le pagine

Le keywords nel testo

La popolarità (i link tra siti)

Per keywords si intendono parole contenute nel testo e rappresentative dei contenuti del testo stesso.

Lo spider tenta di muoversi su tutto l’ipertesto alla ricerca delle occorrenze delle keywords.

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CRM L’insieme dei feedback costituisce una mole di dati

importante per conoscere meglio il cliente , le sue

abitudini, le sue aspettative.

I sistemi Customer Relationship Management

diventano i collettori di tutte le informazioni e aiutano a

definire le strategie in maniera strutturata.

La rivincita della “long tail”

Esempio:

pochi libri venduti in grande quantità, molti libri venduti in poche quantità

Parte finale di una legge di potenza (distribuzione di Pareto , exp negativa)

Esiste un mercato di nicchia non raggiungibile con gli approcci del mercato

di massa, che però quantitavamente può essere anche superiore:

La cosiddetta “long-tail”

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Il web consente di aggredire la long-tail , poiché dispone di strumenti che agevolano l’incontro tra domanda e offerta in uno scenario di elevata frammentazione di prodotti, ma elevata raggiungibilità di potenziali clienti.

Uso delle Keywords specifiche

Posizionamento dei siti

Profilazione del cliente

Attenzione dei motori di ricerca ai contenuti

La rivincita della “long tail”

• Il Web come DATABASE distribuito

• Web semantico: capacità di identificare contenuti (ovvero i dati e il loro contesto)

• Capacità di filtrare i contenuti per migliorare la user experience

• Interfacce 3D

• ………..

WEB 3.0

CIS - Incontro 1 56

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Web 3.0

CIS - Incontro 1 57