Buon Natale! - Consacrate a Dio e mandate ai poveri · 2018. 11. 30. · Buon Natale! GES ÙCRISTO...

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Periodico della Congregazione delle suore Povere Figlie di San Gaetano Anno 59 - Ottobre-Dicembre - “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Torino” nr 4/2015 Taxe perçue - Tassa riscossa - Torino CMP Nord Buon Natale! GESÙCRISTO È IL VOLTO DELLA MISERICORDIA DEL P ADRE P APA FRANCESCO

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Periodico della Congregazione delle suore Povere Figlie di San Gaetano

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Buon Natale!

GESÙCRISTOÈ IL VOLTO

DELLAMISERICORDIA

DEL PADREPAPA FRANCESCO

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Fiamma di CaritàFiamma di Carità2

Anno 59 - Ottobre-Dicembre -“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB Torino” nr 4/2015

Direttore responsabile: Padre Antonello ErminioEquipe di redazione

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www.suoresangaetano.it

San Gaetano Thiene

Fiamma di Carità

Dio - Con noi pag. 3Natal d’ancheuj - Poesia in dialetto piemontese « 4Natale sorriso di Dio « 5Le opere di misericordia « 8New - Onlus: nel volto del Povero il volto di Cristo « 11Il confessore che ti fa vedere il sole! « 12Giovani: Quando il cuore scoppia di gioia « 14Anniversari di Professione religiosa « 1670 anni di Professione religiosa in famiglia « 1850° di Professione celebrati « 19Racconto: “Signora, si chiude!” « 21Buona Festa Madre! « 22Incontri con Papa Francesco « 24

Cronaca- da Chialamberto (TO)100 anni di Silvia « 26

- da Chialamberto (TO)Esame di terza media « 26

- da Montaldo Scarampi (AT)pellegrinaggio a Oropa « 28

- da Colle Don Bosco (TO)Assemblea Diocesana USMI « 32

- da Pancalieri (TO)Momentri di serenità con gli ospiti « 34

- da TorinoFesta di Cristo Re « 35

Missioni- dall’EcuadorMissione Ecuador « 36

L’oceano è fatto di tante gocce d’acqua « 38

Amici del Boccardo, pellegrinaggio ad Arenzano (GE) « 39

Ricordiamo nella preghiera « 41

Sommario

In copertina: Ecco il Salvatore del Mondo! - Madonnina Regina della pace, Madre di Dio

Androne Santuario di Cristo Re - Torino

Particolare del dipinto originale del pittore Rodolfo Morgari (1850)

Redazione chiusa al 24/11/2015

La nostra Madre scrive...

E’ l’esplosione della storia, lanotizia più strabiliante che sipossa udire in tutto il pianeta.In quel piccolo Bambino, fra-gile, indifeso, tenero e umile,si nasconde il Dio Creatoredell’Universo.Quale gioia pensare che Dio èqui, è dalla nostra parte, vienead abitare la terra e si lasciaamare. Si lascia prendere tra lebraccia da chi lo vuole pren-dere, si lascia accarezzare come ognifiglio d’uomo, si lascia guardare daquanti desiderano incontrarlo. E' il mi-stero dell’amore, perché l’amore usaquesti verbi: farsi vicino, farsi piccolo,condividere, donare, far gioire.Ma perché noi siamo così resistenti al-l’amore, perché non esultiamo di-fronte alla manifestazione più alta epiù concreta di chi ha voluto dare lasua stessa vita per dirci: TI AMO?Chi si lascia sconvolgere dal misterodel Natale, è fortunato. La sua vita ac-quista pienezza, senso, bellezza, vi-gore, e gusta la potenza piùstraordinaria di cui si ha bisogno:quella di sentirsi amati. Se ci fosse questa rivoluzione d’amore

non ci sarebbero più guerre, ingiusti-zie, tradimenti, disonestà, disugua-glianza, perché, quando ci si senteamati da un Dio, si ha bisogno di gri-darlo al mondo, e di contagiare con lapropria esperienza. Ogni uomo sa-rebbe valorizzato per la sua dignità etrattato come fratello.Il silenzio che avvolge il mistero del-l’Incarnazione ci coinvolga e ci scon-volga, e getti in ciascuno di noi lastraordinaria grandezza di questa bellanotizia: “IL VERBO si è fatto carneed è venuto ad abitare in mezzo a noi”(Gv 1,1-18).AUGURI di cuore!

Madre Teresa Ponsi

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NOTIZIABOMBA!DIO - CON NOI

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Sono entrato in un ne-gozio. Vedo una bellascritta: “L’assistenza ainostri clienti è sempregratuita. E in più ti regaliamo anche unsorriso!” Simpatico! Ne sono conqui-stato.Pochi giorni dopo sento papa Francescoparlare del Giubileo straordinario dellamisericordia in un’atmosfera di trage-dia, di paura e di desiderio di vendettanei confronti degli islamici fanatici del-l’Isis. Le sue parole mi sorprendono. Ilpapa afferma: “C’è da imparare dagliuomini e donne, che sono custodi deiluoghi di incontro e di accoglienza dellacittà dell’uomo! A tutti voi custodi ditante porte, siano porte di abitazioni,siano porte delle chiese, grazie tante!Ma sempre con un sorriso, sempre mo-strando l’accoglienza di quella casa, diquella chiesa, così la gente si sente fe-lice e accolta in quel posto”. Sono ri-masto colpito dalla parola “sorriso”,parola che nasce come espressione diuna accoglienza sincera, piena di amoremisericordioso, quasi come un fiore diprimavera in mezzo alla neve e al gelodell’inverno!Incontrare una persona che ci sorride al-larga il cuore, fa cadere tutte le barriere

istintive che nascono in noi quando in-contriamo una persona che non cono-sciamo. E come è bello, quando si èchiamati da un superiore o si va da unamico o una persona che ha espresso ildesiderio di parlarci, nel momento delsaluto essere accolti con un sorriso!Non un sorriso forzato o di circostanza,ma un sorriso bello, solare, sincero, ac-cogliente!Ci sono delle persone che non sannosorridere. Che tristezza! Che impres-sione di gelo nel momento che ti salu-tano e ti stringono la mano! Va bene. Sorridiamo. Ma Gesù sorri-deva? Nel vangelo non si dice che Gesùabbia mai sorriso. Si dice che ha pianto(Lc 19,41-44). Sembra addirittura ar-rabbiato e violento con i venditori neltempio e i cambiamonete (Mc 11,15-16), pessimista circa la salvezza dei ric-chi ( Mc 10,23-25). Severissimo con ifarisei (Mt 23, 23-39). Ma che Gesùabbia sorriso non risulta. Allora nonsorridiamo più? È proibito? Ma è pro-prio certo che Gesù non abbia mai sor-riso? Domando: perché sia vero è

4 Fiamma di CaritàFiamma di Carità 5

NATAL D'ANCHEUJ

Doimila agn a son passaje,n’autr Natal a l’é rivaje!Ooo… Bambin ch’it ciame Gesùfane ‘s cadò, cala ‘n pòch giù!I

Të spetoma, con ij brass ëslargà,për Ti ij nòsti cheur a son duvertà,artorna fra ‘d noi e scapa mai pì,mach Ti o Gesù, it ses nòst avnì.

Òh… bel Bambin, ch’it vive lassù,fra un cel ësteilà bordà dë vlù,nòsta speransa a l’è Tò sorisij Tò euj a son ël Paradis.

Ël mond antregh l-ha dabzògn ëd Ti,ma stà bin atent, fid-te pa pi,tròpi coj ch’a parlo ‘d pas e amor,da semper a son fàuss e traditor.

Giùtla st’umanità ‘n decadensa,veuida ‘d valor e pòvra ‘d sostansa,për noi as basta Toa santa presensaal’ùnica còsa, sicura speransa.

Natal, a l’è për fé festabaldòrie, cadò… che argal,l’ùnica còsa ch’a na parlo pì,a l’è dël Natal, ch’it ses nassù Ti!

Driano 'd Caval

IL NATALE DI OGGI

Duemila anni sono passati,un altro Natale è arrivato!Ooo… Bambino che ti chiami Gesùfacci questo regalo, scendi un po’ giù!

Ti aspettiamo, a braccia aperte,per Te i nostri cuori sono aperti,ritorna fra noi e non scappare mai più,solo Tu o Gesù, sei il nostro avvenire.

Oh… bel Bambino, che vivi lassù,in un cielo stellato bordato di velluto,la nostra speranza è il Tuo sorrisoi Tuoi occhi sono il Paradiso.

Il mondo intero ha bisogno di Te,ma stai ben attento, non ti fidare più,troppi quelli che parlano di pace eamore,da sempre sono falsi e traditori.

Aiutala questa umanità in decadenza,vuota di valori e povera di sostanza,per noi basta la Tua santa presenzal’unica cosa, sicura speranza.

Natale, è per fare festabaldorie, regali… che regali,l’unica cosa che non ne parlano più,del Natale, è che sei nato Tu!

Poesia in dialetto piemontese e traduzione Don Romolo Chiabrando,Rettore del Santuariodi Cristo Re.Torino

NATALESORRISO DI DIO

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Fiamma di Carità 76 Fiamma di Carità

necessario che sia scritto nel Vangelo?Secondo voi Gesù, quando ha richia-mato alla vita l’amico Lazzaro (Gv11,34-44), il figlio della vedova diNaim (Lc 7,11-15), la figlia di Giairo(Mc 5, 21-24.35-43) aveva il broncio?O non sorrideva felice? Ogni volta che ha guarito qualcuno di-cendo: “La tua fede ti ha salvato” nonpensate che sorridesse? Quando hadato il perdono: “Va e d’ora in poi nonpeccare più” (Gv 8,12)? Quando haraccontato la parabola del Padre buonoe della pecora smarrita, non pensate cheabbia sorriso mentre diceva: “Ci saràpiù gioia in cielo per un peccatore con-vertito, che per novantanove giusti chenon hanno bisogno di conversione”?(Lc 15,7) E penso infine che con infi-nito amore sorriderà alle parole del re:”Venite benedetti dal Padre mio, rice-vete in eredità il regno preparato pervoi!” (Mt 25,34).E il sorriso e l’amore, se possibile, sa-ranno più grandi e pieni di commozionequando svelerà a sorpresa il motivo diquesta eredità: ”Ogni volta che avetefatto queste cose ad uno dei miei fratellipiù piccoli, l’avete fatto a me!” ( Mt25,40). E “queste cose” noi le cono-sciamo bene: sono le opere di miseri-cordia. Andiamo avanti? La fantasia ormai nonha più limiti!È Natale. Noi vediamo tutte le statuinedi Gesù bambino, sorridente. Ma sonostatuine, Proviamo ad immaginarequando Gesù bambino ha incominciatoa sorridere, come tutti i bambini. A chi

avrà sorriso per primo? Il suo primosorriso è stato certo per la sua mamma.Riuscite ad immaginare questo primosorriso a Maria, la sua mamma?Dovremmo chiederlo a voi mamme,che emozione piena di gioia avete pro-vato di fronte al primo sorriso dei vostrifigli! Voi forse potreste farci capirel’emozione di Maria, la mamma diGesù, al suo primo sorriso.E ricordiamo ancora il sorriso di Gesù,di Maria e Giuseppe nel quinto misterogaudioso.Quando Gesù dodicenne, ritrovato damamma e papà nel tempio, dopo averdetto: “Non sapevate che devo interes-sarmi delle cose del Padre mio?” (Lc2,46-52) li ha certamente abbracciati econsolati con grande amore mentre iloro sorrisi si incrociavano pieni digioia.E non vorrei dimenticare il sorriso diGesù quando dice: “Ecco mia madre edecco i miei fratelli; perché chiunque fala volontà del Padre mio che è nei cieli,questi è per me fratello, sorella emadre” (Mt 12, 49-50).Sta guardando Maria doppiamentemadre e per averlo partorito e perchénessuno più di lei ha fatto la volontà delPadre che è nei cieli.Il sorriso di Gesù è il sorriso del Sal-vatore, che nel suo sorriso ci rivelal’amore del Padre. Egli ci insegna chei nostri sorrisi non sono solo sorrisi disimpatia, ma sorrisi di fratelli, di sorelleche amano, che vivono il comanda-mento che li fa riconoscere come cri-stiani: “Da questo tutti sapranno che

siete miei discepoli: se avete amore gliuni per gli altri.” (Gv 13,35)Buon Natale. Forse un giorno, il giornodel suo battesimo nel Giordano, quandolo Spirito Santo è disceso su di Lui e ilPadre ha detto: “Tu sei mio figlio,l’amato: in te ho posto il mio compiaci-mento” (Mc 1,11), sulle labbra di Gesùè nato il sorriso più bello della storiadegli uomini.

Ma certamente, nel momento della ri-surrezione, quando il corpo di Gesù èritornato alla vita, il suo volto si è illu-minato di un sorriso. É stato il sorrisoumano e divino, il sorriso del Signoredella storia, il Signore risorto. Il Natale allora è il primo sorriso di

Dio, che si fa uomo per salvarci, è unafantasia che ha voluto aiutare la fede.Gesù prima di morire sulla croce hadetto: “Tutto è compiuto” (Gv 19,30).É compiuta la rivelazione dell’amore diDio per noi.Ma il compimento della salvezza av-viene con la risurrezione. “Se Cristonon fosse risorto, vana sarebbe la no-stra fede” (1 Cor 15,14) e non ci sa-

rebbe la nostra salvezza.E questo non è fantasia. Senza ilrisorto anche il Natale che cele-briamo non sarebbe niente, senon la nascita di un bambinocome tanti altri.Lavorando di fantasia abbiamoriempito di sorrisi il Vangelo.Ma se pensare a Gesù che sor-ride ci ricorda Gesù risorto, ilSalvatore, allora possiamo direche non abbiamo parlato a vuotoe abbiamo ricordato che la portadel paradiso è aperta, perché Luistesso è la porta (Gv 10,6).Ora dipende solo più da noi,dagli uomini, dire di sì. E se èvero che si “fa festa nel cieloper ogni peccatore che si con-verte” (Lc 15,7), allora ad ognisì che noi diciamo, Dio sorridedi gioia, ma non solo Lui.

Con Lui sorridono tutti coloro chehanno fatto esperienza della sua mise-ricordia.E allora il paradiso è pieno di sorrisi.Vogliamo che manchi il nostro?

Don Romolo

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Fiamma di Carità 9Fiamma di Carità8

Qualcuno si ricorda ancora quali sonole Opere di Misericordia?Sembra di sentire la risposta: non è piùcosì, tutto è cambiato, adesso ci sono leOpere Sociali, quelle sì, sono opere chefavoriscono il popolo…E’ vero, oggi non è come ieri.Ieri si potevano chiamare Opere di Ca-rità, Ospizio di Carità…Ma qual è la differenza?Ieri, uomini e donne con nel cuore ilfuoco della carità, che volevano vivereil Vangelo praticando le parole di Gesù:Avevo fame e mi avete dato da man-giare, avevo… sapevano e vivevano leOPERE di MISERICORDIA.

Papa Francesco ha esortato i giovani ariscoprire le opere di misericordiacorporale e spirituale per essere “stru-menti” della misericordia di Dio “versoil nostro prossimo”.Nel suo Messaggio per la XXXI Gmg(Giornata Mondiale della Gioventù)che si celebrerà a Cracovia dal 25 al 31luglio 2016, Papa Francesco offre aigiovani di tutto il mondo le coordinateper diventare “apostoli della misericor-dia”. E lo fa in modo concreto, partendoproprio dal tema della Giornata, “Beatii misericordiosi, perché troverannomisericordia” che di fatto inserisceCracovia nell’Anno Santo dellaMisericordia, trasformandola inun vero e proprio Giubileo deiGiovani.

“Saremo giudicati sulle opere di mise-ricordia… Vi invito perciò a riscoprirele opere di misericordia corporale: dareda mangiare agli affamati, dare da bereagli assetati, vestire gli ignudi, acco-gliere i forestieri, assistere gli ammalati,visitare i carcerati, seppellire i morti. Enon dimentichiamo le opere di miseri-cordia spirituale: consigliare i dubbiosi,insegnare agli ignoranti, ammonire ipeccatori, consolare gli afflitti, perdo-nare le offese, sopportare paziente-mente le persone moleste, pregare Dioper i vivi e per i morti”.Come fece nella sua vita santa Faustina,“umile apostola della Divina Miseri-cordia nei nostri tempi”, portata comeesempio ai giovani ai quali rivolgeanche un ulteriore cammino di prepara-zione verso Cracovia: “a voi, che sietemolto concreti, vorrei proporre per iprimi sette mesi del 2016 di scegliereun’opera di misericordia corporale e

LE OPERE DI MISERICORDIAuna spirituale da mettere in praticaogni mese”.Tra queste una delle “più difficili damettere in pratica, è quella di perdonarechi ci ha offeso, chi ci ha fatto del male,coloro che consideriamo come nemici”.“Incontro tanti giovani – dice France-sco nel messaggio – che dicono di es-sere stanchi di questo mondo cosìdiviso, in cui si scontrano sostenitori difazioni diverse, ci sono tante guerre ec’è addirittura chi usa la propria reli-gione come giustificazione per la vio-lenza. Dobbiamo supplicare il Signoredi donarci la grazia di essere misericor-diosi con chi ci fa del male”, perché“l’unica via per vincere il male è lamisericordia”.

Guardiamo ora un testimone che ha vis-suto e aiutato a vivere le Opere Miseri-cordia: il Beato GIOVANNI M.BOCCARDO.Non dimentichiamo che si parte sempredalle radici perché la pianta dia buonifrutti, il punto di partenza è la famigliabuona. I frutti maturi si sono visti mag-giormente nel suo ministero di parrocoe di fondatore.Leggiamo quanto gli esperti hannoscritto di lui circa le Opere di miseri-cordia:“Il monumento più bello della carità delServo di Dio (Giovanni M. Boccardo)fu l’Ospizio e la Congregazione dellePovere Figlie di San Gaetano. Nella suavita attese sempre all’osservanza delleopere di misericordia corporali e spiri-tuali specialmente in occasione di pub-bliche calamità, come per esempio

l’epidemia del colera, la piaga di Pan-calieri che fece molte vittime.Durante il colera, non fu solamente sa-cerdote, ministro di Dio, che ha curadelle anime, ma fu al tempo stesso ilmedico pietoso, che all’ufficio di sacer-dote associa quello di infermiere, e nondisdegna di prestare ai poveri pazienti isoccorsi d’urgenza e tutti i servizi piùumili e ripugnanti.Un giorno è chiamato in fretta presso uncoleroso in aperta campagna; non po-tendo vedere quel povero malato di-steso non solo sulla nuda terra, maesposto ai caldissimi raggi del sole, conpietà materna lo prese tra le sue bracciae lo trasportò all’ombra di un albero; le-vatosi il soprabito, avvolgendolo comecuscino lo pose con delicatezza sotto ilsuo capo. Dopo averlo confessato, sifece premura di cercare qualcuno che lotrasportasse al lazzaretto.Si intensificarono le preghiere e final-mente il colera scomparve. Ma adesso,come si sarebbe potuto provvedere atanti anziani abbandonati, a tanti orfa-nelli? Il cuore del Pievano Boccardonon trovava pace, anche di notte spessoera là ai piedi del Tabernacolo che pre-gava. Si ritirò per alcuni giorni pressola casa del Cottolengo a studiare e a esa-minare il suo piano di carità che il Si-gnore gli aveva ispirato. Bisognavaaffrettarsi perché i poveri non potevanoaspettare e soffrire più a lungo.Bisognava dunque incominciare. Lacasa Ospizio sarebbe stata messa sottola protezione di San Gaetano Thiene. Il6 novembre 1884 vi fu l’inaugurazionedella casa. I primi tre ricoverati erano

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Fiamma di Carità10 Fiamma di Carità

L’Organizzazione di Volontariato ebbeinizio nell’anno 2000 con la denomina-zione: ORGANIZZAZIONE DI VO-LONTARIATO “AMICI del Beato G.M. BOCCARDO”.Nell’anno 2014 si è celebrato il 130°anniversario della Fondazione delleSuore di San Gaetano che hanno ri-cordato insieme il loro Fondatore ilBeato GIOVANNI MARIA BOC-CARDO.

Il Gruppo di Volontariato ha volutorendere omaggio al Beato nel rinno-varsi diventando Onlus attraverso ilCentro Servizi per il Volontariato diTorino. Ha proposto un progetto percontribuire all’acquisto di un apparec-chio diagnostico per il Dispensario diFiata – Togo.

Anche il 5xmille può essere devoluto al-l’ASSOCIAZIONE (così si chiama ora)“AMICI del Beato G. M. BOCCARDO”

Via Giaveno 2 – 10152 Torino C/C Banco Posta n. 001028944724

Codice IBANIT22 K076 0101 0000 0102 8944 724

Codice fiscale: 97576450011

Ringraziamo tutti coloro che collabore-ranno a compiere il bene verso i fratelliche sono in necessità sia in Italia che al-l’estero.

Nel messaggio inviato a mon-signor Rino Fisichella, nelquale offre alcuni suggerimentiper la celebrazione del Giubi-leo della Misericordia, il Paparicorda che "ogni volta che unfedele vivrà una o più di que-ste opere in prima persona, ot-terrà certamente l'indulgenzagiubilare". Ecco l'elenco delleopere di misericordia.

Le 7 OPERE di MISERI-CORDIA CORPORALI1 - Dar da mangiare

agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pellegrini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti

Le 7 OPERE di MISERI-CORDIA SPIRITUALI 1 - Consolare i dubbiosi 2 - Insegnare agli ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le offese 6 - Sopportare le persone moleste7 - Pregare Dio per i vivi e

per i morti

stati accolti. Ma chi avrebbe provvedutocon una certa stabilità? La carità è con-tagiosa. Il 21 novembre 1884 nasce laCongregazione delle Povere Figlie diSan Gaetano, giovani generose che ac-cogliendo il progetto di Dio nel cuoredel Pievano, consacrano la loro vita alservizio dei poveri bisognosi.Il Buon Pievano di Pancalieri, instanca-bile nel vivere il suo ministero, andavaanche nelle carceri di Saluzzo, e quandoqualche carcerato uscendo non avevachi lo accoglieva, lui lo accompagnavaall’Ospizio.Là trovava accoglienza e il necessarioper continuare serenamente la sua vita.E’ rimasto celebre il suonatore di vio-lino. Sentirlo raccontare le vicendedella sua vita, poteva essere definito un

cattivo soggetto. In fondo era buonoanche se in chiesa non aveva bazzicatomolto. Una cosa lo colpiva: i suoi com-pagni ogni tanto andavano in cappella atrovare il Signore. “Se ho suonato per le creature perchénon posso suonare per il Creatore?”.Chiese il permesso e così ogni giorno ilvecchio suonatore andava ad adorare il

Signore e si fermava a suonare, poiusciva tutto contento.Era uscito dal carcere un uomo in unostato pietoso. Quasi del tutto cieco, tu-bercolotico, non può rientrare in fami-glia che per lui ha tanto sofferto.Il Padre lo accoglie e gli prodiga cureveramente materne. Il giorno dell’ono-mastico del Pievano, lui, dagli occhispenti, il volto limato dal carcere,esprime il suo ringraziamento: «Padre,sei tu che mi hai salvato, la tua manobenefica si è stesa sopra di me, per tuomezzo ho ritrovato con la mia dignità diuomo, il mio Creatore, il mio Dio. Sonoun naufrago… che hai riportato allariva, un morto al quale la tua carità diSacerdote, di padre ha ridonato lavita… Come posso ringraziarti?».Vorrebbe continuare, ma il pianto gli fagroppo alla gola. Il Padre lo abbraccia einsieme confondono lacrime e sorrisi.Se le opere di misericordia corporalecostituiscono il campo dove il Boccardopraticò eroicamente la carità verso ilprossimo, le opere di misericordia spi-rituale formano un’altra corona che in-gemma la sua vita”.

Sr. FedericaContinua nel prossimo numero.

Un abbraccio indimenticabile che vale più delleparole e dice tutto.

ASSOCIAZIONE AMICIdel “Beato G. M. BOCCARDO”

ONLUS

Nel voltodel POVERO

il voltodi CRISTO

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Fiamma di Carità12 13Fiamma di Carità

IL BEATO LUIGI BOCCARDO, CANTORE DELLA DIVINA MISERICORDIA:

IL CONFESSORE CHE TI FA VEDERE IL SOLE!E’ bello riscoprire i santi nei loro aspettiparticolari, ognuno il suo dono, ognunoil suo talento da valorizzare e far frutti-ficare.Dove il Signore pone ogni persona, se-condo la chiamata attraverso i superiori,le circostanze, le necessità, i desideri,tutto ciò che compone la vita di ognigiorno. Il Canonico Luigi Boccardo,giovane sacerdote, dopo poco tempo diviceparroco nella parrocchia di Panca-lieri, dove era Parroco il fratello Cano-nico Giovanni Maria, fu chiamato daisuperiori al Santuario della Consolata acompiere il suo ministero al Convittodei giovani sacerdoti, come vice rettoree tutto il tempo che poteva, lo occupavaal confessionale n. 2.Scrive di lui Paolo Risso, autore dellaBiografia dei due fratelli “Sui binaridell’amore”:Il Beato Luigi Boccardo: confessore eguida, padre delle anime.

Chi a Torino edintorni haavuto la fortunadi incontrare,ancora in questiultimi anni,qualche pretemolto anziano egli ha citato ilcanonico Luigi

Boccardo, si èsentito rispon-dere: “Oh, ilgrande maestro,il caro confes-sore, che pas-sava ore e orealla Consolata adonare il perdono di Dio, a dirigere leanime, compresi i sacerdoti!”.Sì, proprio alla Consolata, il confessio-nale N. 2 era il suo, e lui ci stava vo-lentieri per accogliere tutti, con bontà,competenza, luminoso di consigli e diincoraggiamenti, non solo per ascoltarele confessioni e dare il perdono di Dio,ma per guidare alla santità.Lo chiamavano “Il prete della Conso-lata”.Dal mattino, dopo la S. Messa e l’ora dimeditazione, escluse le ore di scuola inConvitto per la formazione dei giovanisacerdoti, il canonico Luigi Boccardoera là, sempre a disposizione dei fe-deli… e dei peccatori, che volevanoconfessarsi e cambiare vita, avvoltidalla infinita misericordia del Cuore diCristo che dona la pace del suo per-dono.Don Luigi era stato colpito dall’affer-mazione di Mons. Bougaud nella vita disanta Francesca di Chantal: “QuantoDio ama le anime, dando loro un

santo direttore spirituale!”. Voleva es-sere lui stesso, questo dono di Dio: “Iostarei sempre in confessionale”, amavaripetere: “L’assoluzione è il capolavorodella misericordia di Dio”.Quando poi lui stesso usciva dal confes-sionale dopo essersi ore e ore occupato inquesto preziosissimo ministero, escla-mava: “Ogni giorno vedo di più che ilCuore di Gesù mi dà la grazia di toccarei cuori che avvicino… Essi restano comemagnetizzati da Lui, Gesù…”.Una bambina, confessatasi da lui per lasua prima Comunione, disse al suo papà:“Vieni anche tu a confessarti dal Cano-nico Boccardo, ti fa vedere il sole!”.Un prete anziano che andava a confes-sarsi da lui, partendo da lontano, rico-nosceva: “La pace che ho trovato aisuoi piedi è così grande che ne sono ri-masto trasformato”. Per raggiungeretali risultati, il canonico Luigi Boccardosi preparava con lostudio, con la pre-ghiera, con la santitàdella vita, con la peni-tenza. Uomo di Dio, aveva ildono di “leggere” neicuori, nelle anime: conun colpo d’occhio pene-trava nell’intimo e do-nava la pace dell’infinitamisericordia del SignoreGesù, il crocifisso e ri-sorto per noi, che ci amatanto da morire perognuno di noi.Ciò era anche il frutto

della sua saldissima preparazione nellateologia morale e del suo spirito sacer-dotale vissuto sempre più in profondità:fedele per primo, fino in fondo, senzacompromessi, ai comandamenti di Dio,alla morale della Chiesa, era serenoanche di fronte ai casi più difficili: “Ohcome mi sento bene – diceva – in con-fessionale, come vedo tanti bei risul-tati! Io starei in confessionale pertutta l’eternità!”.Non si limitava alla confessione sol-tanto. Presto, il contatto con lui diven-tava direzione spirituale.Diceva: Se per ottenere il perdono diDio bastano le buone disposizioni delpenitente e l’assoluzione da parte delconfessore, chi vuole salire nella virtù,nella configurazione a Cristo, ha bi-sogno di una guida”.Il Beato Luigi Boccardo è stato definito“il cantore della divina misericordia”,

modello per i sacerdoti,perché siano sempre“misericordiosi comeil Padre” e canali diquesta infinita Miseri-cordia, specie nel Sa-cramento del Perdono,con disponibilità, com-petenza e amore per farpassare la luce della te-nerezza di Dio, chesempre perdona, ègrande nell’Amore, eci accoglie nel suo ab-braccio di Padre.

Sr. Livia P.postulatrice

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il suo intervento su: “Amore - vita-amici” Non si può parlare della vita nelVangelo (la vera vita), senza parlared’amore, e non si può parlare d’amoresenza parlare di servizio e di amicizia.In questa festa di apertura, durante laVeglia di preghiera, sono stati portati al-l’altare, da alcuni giovani, due segni chedovranno arrivare alla GMG di Craco-via: una copia del Crocifisso di S. Da-miano e una della Madonna di Loreto, agrandezza naturale.

La NOTTE DEI SANTIUn secondo appuntamento significa-tivo, lo abbiamo vissuto con molti gio-vani nella Notte dei Santi, 31 ottobre.

Fiamma di Carità14 Fiamma di Carità 15

Se viviamo accompagnati e guidatidalla Parola di Dio, veramente il cuorescoppia di gioia, la tristezza se ne va enel cuore nasce l’amore, poiché DioPadre è amore, anzi è solo amore.Con queste certezze nel cuore, sabato3 ottobre, presso l’Auditorium di To-rino, con entusiasmo e impegno, si èdato l’avvio alle attività giovanili, in-sieme a diverse Associazioni, Movi-menti, Congregazioni, e Gruppi.Innanzitutto, ci sono stati consegnati,gli “ Orientamenti” di pastorale giova-nile, il cui titolo “Destare la Vita”, ri-corda l’incontro di Papa Francesco coni giovani a Torino. Il Santo Padre infatti ha incentrato tutto

GIOVANI

esperienze esperienze esperienze esperienze esperienze

GIOIAQUANDO IL CUORE SCOPPIA DI GIOIA

INCONTRI x GIOVANI

16/30 anni - 2015-2016

12 Dicembre 2015:

Torino - ore 09.00-17.0013 Febbraio 2016:

Torino - ore 09.00-17.0019 Marzo 2016:

Giornata di Gioiadalle 14.00 alle 22.00

9 Aprile 2016:

Torino - ore 09.00-17.00

(dare l’adesione 15 giorni prima)

Esperienze - Riflessione

Preghiera - Musica - Dialogo - Festa

PER INFO e per dare l’adesioneSuor Rosanna: 011 851567

Via Giaveno 2 Torino www.suoresangaetano.it

Edizione 2015 di “CON SALE INZUCCA”.Una serata con tonalità particolari,«ROCK THE NIGHT!»: per vivere unanotte e un "rock" diversi, riscoprendo ildesiderio della santità, «verso l'alto»con il beato Pier Giorgio Frassati e SanGiovanni Paolo II. Nella prima parte i giovani più corag-giosi, si sono divertiti sperimentando ilrischio delle arrampicate in una vera pa-lestra di roccia, al Palaroccia di Torino,in seguito con una camminata, ci siamorecati tutti nella Parrocchia di Pier Gior-gio Frassati, dove abbiamo celebratouna veglia di preghiera, animata dalGrande Coro Hope .Sulla scia del Beato Pier Giorgio Fras-sati che amava la montagna, abbiamocapito che per puntare “in alto” bisogna

mettersi in gioco, anche se non è ungioco.Per puntare in alto serve molto “allena-mento”, serve leggerezza e sobrietà. Pier Giorgio ci ha anche ricordato che“Prima si va verso l’Alto (cercare lecose di lassù) poi si va verso l’altro”cioè: aiutare gli altri, e gridare ai quat-tro venti chi è per noi la fonte dellagioia.

Sr Rosanna ed équipe

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Anniversari di Professione Religiosa nell�Anno dedicato alla Vita Consacrata

17 marzo 1945

Suor M. VINCENZA di Maria Bambina

Marinangeli Nazzarena

70° di PROFESSIONE RELIGIOSA

Auguri!

“ La nostranon è una gioiache nasce dalpossederetante cose, manasce dall’averincontratouna Persona:Gesù.

8 settembre 1945

Suor M. ADOLFA del Sacro Cuore

Ghisleni Maria Agnese

18 marzo 1955

Suor M. DANIELA di Maria Bambina

Taccari Lola

21 novembre 1955Suor M. ANNA

del Cuore Immacolato di MariaCuccioletta Ada

21 novembre 1955Suor M. CRESCENTINAdel Cuore Immacolato di MariaGiacinti Blandina

21 maggio 1965Suor M. NATALINA dell’Immacolata

Ballesto Maria

21 maggio 1965Suor M. ADRIANA del Sacro CuoreSalvadé Luciana

60° di PROFESSIONE RELIGIOSA

60° di PROFESSIONE RELIGIOSA

50° di PROFESSIONE RELIGIOSA

“Vivere la propria

vita come vocazione

d'amore, è la più bella

meta che ci sia e si

possa desiderare.”

(B. Luigi Boccardo)

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Come ogni anno, il ritorno di SuorAdolfa in casa paterna, è sempre unagrande gioia, sia per la famiglia, sia peramici e conoscenti che aspettano que-sto atteso momento per un forte ab-braccio o per ascoltare le grandiesperienze di vita vissute da lei.Quest'anno però, il suo ritorno è statoancora più importante, perché ricorrevaun anniversario gioioso: 70 anni diProfessione Religiosa! Il suo bisogno di semplicità e umiltà cihanno portati a festeggiarla in modoestremamente semplice, realizzandol'unità della famiglia e l'accoglienza dinipoti e pronipoti. Nella giornata di ri-correnza ha partecipato alla SantaMessa e Don Galdino, parroco di Car-vico, ha dedicato l'omelia raccontandola vita di Suor Adolfa, e talvolta inter-rogandola facendo domande sulle sueesperienze. La sera ci siamo riuniti tuttialla casa del fratello Tobia per festeg-giare questo evento speciale ed unico;un piccolo simbolo le è stato offerto:una torta che raffigurava il mondo in-

70 anni di Professione Religiosa in famigliatero, in rappresentanza dei suoi viaggi,ma soprattutto delle sue missioni! I suoiracconti ci stupiscono sempre più, inparticolare vederli e sentirli raccontareda una donna ancora molto attenta e lu-cida!Ci auguriamo di poter festeggiare e ac-cogliere Suor Adolfa molte altre volte,con la speranza che il Signore le con-ceda ancora tanta salute e gioia, che noisapremo cogliere ricordando i suoi rac-conti e i suoi grandi insegnamenti diVita! Con un grande ringraziamento perquanto ci dona ad ogni suo arrivo, co-gliamo l'occasione per inviarle un calo-roso abbraccio.

La sua Famiglia

Fiamma di Carità 19Fiamma di Carità18

Suor Adolfa Ghisleni

Suor Vincenza Marinangeli ha festeg-giato, con la sua numerosa famiglia, lagioia dei 70 anni di consacrazione aDio nel servizio dei fratelli poveri e bi-sognosi.

Suor Vincenza MarinangeliParè ha voluto regalare una grandeFesta alla sua parrocchiana SuorADRIANA SALVADE’, che festeggiai 50 anni di CONSACRAZIONE RE-LIGIOSA nella nostra Famiglia Gaeta-nina. Per tanti anni, Parè è stato un caroluogo del nostro apostolato, nellaScuola dell’Infanzia e nella Parrocchia.Ora non siamo più presenti aParè, ma il ricordo e l’affetto re-stano immutati.Da Parè sono sorte molte voca-zioni alla nostra Famiglia Reli-giosa, ed è anche questo ungrande motivo di legame. Nella celebrazione Eucaristica, ilparroco Don Sergio Bianchi haevidenziato la grandezza dellavocazione. Significativo è stato

Da Parè (Col Verde) COMO

50°di PROFESSIONE RELIGIOSACELEBRATI NELLE PARROCCHIE DI ORIGINE

il gesto di illuminare il fonte Bat-tesimale, perché, ha detto:“TUTTO è partito da lì”.Ringraziando poi la famiglia di ori-gine di Suor Adriana, il Parroco hafatto notare la necessità di avere fa-miglie sane, fondate sulla fede, chesanno trasmettere e custodire que-sto dono nei figli.Camillo, fratello di Suor Adriana,è molto impegnato nella vita par-rocchiale, coinvolgendo anche lamoglie Monica e il figlio Simone.E i frutti di tanto impegno si ve-dono! Con gli Auguri da parte diDon Sergio e di tutta la Comunitàparrocchiale, la festa è proseguita

con la convivialità serena e fraterna, econ una bella visita alla chiesa del Cro-cifisso di Como, ricordando i tempi incui eravamo presenti come comunità re-ligiosa. Da quel grande Crocifisso, in-vochiamo la benedizione su tutti coloroche hanno organizzato la festa di anni-versario e su tutto il popolo che ancoraci porta nel cuore.

T. P.

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“Signora, si chiude!”R a c c o n t o R a c c o n t o R a c c o n t o R a c c o n t o

Storia d’altritempi…

Era la vigilia di Natale e la commessanon vedeva l’ora di andarsene. Pensavain continuazione alla festa che l’atten-deva appena finito il lavoro. Sentiva giài mormorii di ammirazione che l’avreb-bero accompagnata mentre entrava ve-stita con l’abito da sera di velluto, con ilcavaliere che la scortava… Quando ar-rivò l’ultima cliente.Mancavano solo cinque minuti allachiusura. “Non è possibile che vengaproprio al mio banco”, pensò. Finse dinon sentire quando quella si schiarì lavoce e disse piano piano: “Signorina, si-gnorina… quanto costano quellecalze?”. “Credo che sul cartellino ci siascritto 6.000 lire”, rispose brusca.“Non ne avete di meno care?”.“Tremila e cinque”, scattò, guardandol’orologio.“Mi faccia vedere quelle meno care”.“Spiacente, signora, stasera chiudiamoalle 18,30 perché, se non lo sa, oggi è lavigilia di Natale”.Siccome non apriva bocca, si decise aguardarla. Era pallida, aveva l’aria af-faticata, le occhiaie profonde…. Nondoveva avere neanche 30 anni.“Ma i miei figli non hanno neanche unregalo”, disse alla fine tutta d’un fiato.“Fino a stasera non avevo soldi”.“Mi dispiace per lei, signora”, disse lacommessa e se ne andò. Non giunsefino in fondo del banco:“D’accordo, signora, ma faccia presto”.

Un sorriso le illuminò il volto, e si misea correre dai calzini ai nastri poi ai gi-radischi portatili. Alla commessa queiminuti sembravano lunghi come l’eter-nità. Finalmente si decise per alcunepaia di calze, per dei nastrini colorati,un giradischi portatile e due dischi difiabe natalizie.La commessa gettò gli acquisti in unsacchetto e le diede il resto delle100.000 lire. Ormai non c’era più nessuno. Andò dicorsa negli spogliatoi e si infilò in frettail vestito e corse fuori dal negozio in-contro al suo “cavaliere” che l’atten-deva in macchina, con il motore acceso.Fu al terzo semaforo rosso che vide ladonna del negozio: camminava in fretta,tenendo stretto contro il suo esile corpoil pacco dei doni per i suoi figli. Il suovolto, che aveva perduto la patina distanchezza, era ancora illuminato dalsorriso. In quel breve istante qualchecosa avvenne dentro di lei.Non vide solo una donna: vide i suoiquattro bambini che, al mattino dopo, sisarebbero infilate le calze nuove, messii nastri nei capelli e avrebbero ascoltatole favole natalizie sul giradischinuovo…..

Bruno Ferrero

Spesso basta poco per far felice chi cista accanto… anche donando un po’del nostro tempo!

Da Col San Martino (TV)

Anche la Famiglia di Suor NATALINABALLESTO ha voluto celebrare in par-rocchia l’anniversario del 50° di CON-SACRAZIONE RELIGIOSA, renden-do così partecipi parenti, amici e cono-scenti.Il Parroco, Don Carlo Maccari, ha postol’accento sulla vita missionaria cheSuor Natalina ha vissuto in Africa, inBenin e poi in Togo. La vita missionaria è “vita di sacrificioe di gioia”, nella ricerca di far cono-scere ed amare il Signore attraverso lacarità. Suor Natalina esprimeva maggiormentequesto dono d’amore, nella sua mis-sione con gli ammalati nel dispensario.Da questo esempio, nasce un invito euna preghiera perché altre giovani ge-

nerose sappiano rispondere alla chia-mata del Signore per una consacrazionetotale a Lui nel servizio ai fratelli biso-gnosi.La Festa continua nel pasto insieme enella gioia, perché festa è anche convi-vialità e fraternità.

N. B.

Fiamma di Carità 21Fiamma di Carità20

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Buon Onomastico dalla Comunità Dell’Africa !

Danza tipica dello SRI LANKA dedicata alla

carissima Madre

Buona Festa Madre!La gioiosa ricorrenza dell’onomastico della nostra MADRETERESA PONSI, Superiora Generale, è stata vissuta comeuna bella festa di famiglia, esprimendo in vari modi il no-stro ringraziamento per quanto la nostra Madre fa ed è pertutte noi. Da tutte le Comunità comprese le comunità del-

l’Ecuador, dell’Africa, del Brasile sono giunti gli au-guri, segno del grande amore che ci unisce in un solcuore attorno alla nostra Madre!

S. R.

Oggi la pausa caffè nella Casa di Riposo in Torino è stataaddolcita dallo splendido sorriso di Madre Teresa e da unottimo tiramisù. Ci siamo riuniti tutti, dipendenti ed ope-ratori con le suore per fare gli auguri di buon onomasticoalla Madre. E’ stato un bel momento di condivisione e diallegria, bello il clima che si respira e l’amicizia che ci uni-sce!Speriamo con tutto il cuore, di averti trasmesso cara Madre,tutto il bene che ti vogliamo, grazie per la tua preziosa presenzae per le parole belle che hai sempre per tutti.

Lorenza

1ottobre 2015 - S.Teresa di Lisieux

Auguri dall’ Ecuador:FELIZ ONOMASTICO

QUERIDA MADRE TERESA

Tutta la comunità di Pancalieri è in festa con Madre Teresa

Tutta comunità di Porto San Giorgio gioisce per l’incontro con la Madre!

Dal Brasile - Parabens pra voce,nesta data querida.

Muitas felicidades muitosanos de vida. Auguri !!!

Le tre comunità di Torino si ritrovano per pregare

e gioire insieme con il vescovo del TogoS.E. Mons. Isaac Suore e operatori della RSA di Torino

Nella pausa caffè porgono gli augurialla Madre Generale

Tu sei benedizioneMadre!

Celebrazione della festadi S. Teresa con Don Romolo,

Don Efisio e Don Tondo

Auguri dal coro “Sonus Laudis”

Le giovani di Porto S. Giorgio Augurano Buona festa!

Cantando il benvenuto alla nostra Madre

Da Torino

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Fiamma di Carità 25Fiamma di Carità24

A cinquant'anni dalla divulgazione deldocumento conciliare "Perfectae Cari-tatis", sul rinnovamento della vita reli-giosa, Papa Francesco ha pensato diorganizzare per noi giovani consacratiun incontro mondiale, dal titolo: "Sve-gliate il mondo". Alla sera del martedì 15 Settembre, inpiazza San Pietro, abbiamo iniziato conla preghiera e i canti eseguiti in varielingue. C'è stata la presentazione daparte del Prefetto Sua Em. CardinaleJoão Braz de Aviz e del Segretario SuaEcc. Mons. Josè Rodriguez Carballo apiù di 4000 consacrati provenienti datutto il mondo.Le altre giornate si sono svolte in que-sto modo: al mattino ci trovavamo nel-l'aula Paolo VI per ascoltare le relazioniproposte da vari sacerdoti, teologi e teo-loghe, e al pomeriggio avevamo i labo-ratori per condividere quello cheavevamo sentito. Seguiva la Celebra-zione Eucaristica vissuta intensamentecol fervore trasmesso dai giovani con-sacrati.In serata si partecipava ai cammini di

missionarietà che ognuno aveva sceltoprecedentemente. Il tutto si è conclusosabato mattina con la messa in San Pie-tro alle ore 11 e 30, la Basilica era gre-mita e colma di consacrate e consacrati. Ringrazio la Madre Generale che a noiha dato l’opportunità di partecipare: due

Incontro con Papa FrancescoNoi giovani consacrati:

juniores: la sottoscritta Suor MariaBrancaccio e Suor Jeyanthi (Gendi)Soosai dello Sri Lanka, accompagnatedalla consigliera e segretaria Suor Fe-derica Battistella. Per me la giornata più bella è stataquella di giovedì, 17 Settembre 2015,perché ho avuto l'onore e la gioia dipoter stringere la mano a Papa France-sco. Gli avvenimenti si sono svolti inquesto modo: alle ore 07 e 15, come ciavevano raccomandato, eravamo giàdavanti all'aula Paolo VI. Il mio bastonebianco era già un preavviso della mia

identità di non vedente. Mentre aspetta-vamo, abbiamo conosciuto due suoreClarisse missionarie. Suor Teresa d'ori-gine messicana si è interessata di me,sentendo che desideravo stringere lamano al Papa. Allora lei è andata versoun poliziotto a chiedere se era possibileavere una carrozzella, così lui gli ha in-dicato un banco dell'Unitalsi lì presente.Siamo andate al banco e lasciando i do-cumenti mi è stata concessa.Poiché non poteva esserci più di un ac-compagnatore, è rimasta Suor Federicacon me, mentre suor Jeyanthi è dovutaritornare in mezzo alla folla, così perun'altra strada, siamo arrivate davantialla prima fila oltre alle transenne.Alle ore nove, dopo la preghiera è arri-vato Papa Francesco.Ha fatto un discorso in risposta a tre do-mande poste da tre giovani consacrati.Come sempre ilsuo parlare è statochiaro, sempliceed interessante ealla fine ci ha rac-comandato di nonessere narcisisti,ma veri adoratoridi Dio. Così hasalutato i Cardi-nali, i Vescovi egli organizzatoridi quest'incontro,poi è sceso dalpalco ed è venutoda noi che sta-vamo lì in carroz-zella.....

Ha incominciato a salutare un consa-crato paraplegico che era alla mia de-stra, poi ha salutato Suor Federica e leimi ha detto: "suor Maria c'è il Papa"...... Subito ho steso la mano per afferrare lasua, volevo ma non potevo cercare ilsuo sguardo, così quella mano tra le miee l'altra sua mano che mi ha carezze-volmente posto tra la testa e la fronte,era tutto, per me che non vedo niente.Ho detto al Papa che tutti i giorni pre-ghiamo per lui ed egli ha risposto con-fermando: "Sì sì, pregate per me".Guardando a questo fortuito avveni-mento alla luce del Vangelo posso con-fermare che è vero ciò che dice Gesù"chiedete e vi sarà dato", (Lc 11, 5-13)e al contempo è autentico ciò che dicesan Giacomo "non ottenete perchéquello che chiedete lo chiedete male". Dalla mia esperienza posso dire che ho

chiesto senzapretendere giàcol presuppostodi accontentarmi,e ho sperato nonin me stessa manella bontà delSignore, perciòlo ringrazio contutto il cuore peravermi concessoquesta esperienzaindimenticabile.

Suor MariaBrancaccio

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Fiamma di CaritàFiamma di Carità26 27

da Chialamberto (TO)

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

da Chialamberto (TO)

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

Silvia Venera ha compiuto 100 anni.Un bel traguardo per questa chialam-bertese nata e vissuta sempre nel co-mune di Chialamberto e da dieci anniospite della casa di riposo San Giu-seppe. L’anziana era la tredicesima diquattordici figli, si è sposata ed haavuto due figli che sono morti prema-turamente; è rimasta vedova, ha fattola contadina e accudito animali: unavita sicuramente molto faticosa. Nelperiodo della seconda guerra portavai viveri ai partigiani nascosti in mon-tagna. Una donna tenace che ha sa-puto superare le difficoltà della suavita. Per festeggiarla le suore “PovereFiglie di San Gaetano” hanno invitatoun “mago” per riflettere sulla vita

I 1oo ANNI DI SILVIA come inspiegabile magia e chi megliodi Silvia la incarna.La bellezza della vita, non è semprevisibile ai nostri occhi, offuscata daombre del passato; giocando dob-biamo sollevare queste ombre e stu-pirci come bambini, nel constatare chela vita può essere bella e che siamofortunati per tutto quello che abbiamo.L’amore che ci circonda è la magiache ci attende tutte le volte che lo sap-piamo ricevere o lo sappiamo donare.A festeggiarla sono venuti: il sindacoSig. Bonadè Bottino Adriano che le haregalato una targa ricordo e dei fiori;la presidente della Pro Loco di Chia-lamberto che ha composto per lei unapoesia e ha preparato una splendidatorta; il Presidente della sezione degliAlpini di Torino e di Chialamberto; laDirettrice dott.ssa Laura Peirolo, oltreai nipoti ai volontari e agli anzianidella casa. Una bellissima festa che hacoinvolto tutti nel gioco della magia.

A. M.

Nel mese di giugno un’ospitedella nostra Casa di Riposo SanGiuseppe ha sostenuto gli esamidi terza media ricevendo anchei complimenti della commis-sione esaminatrice.Nonna Maria Rosa si è presen-tata da privatista ed è stata pre-parata dalla volontaria degliAmici del Boccardo GiovannaScapino, insegnante di scuolamedia in pensione che ormai daparecchi anni dedica il lunedìpomeriggio agli ospiti dellastruttura che hanno voglia di ri-passare nozioni di geografia estoria. La sua prova d’italiano è stata la“lettera” che ha indirizzato alla Diret-trice Laura Peirolo che due anni fa l’haaccolta con tanta simpatia in quella cheè diventata la sua nuova casa, ha de-scritto le montagne innevate d’invernoe i verdi prati di primavera.

L’iniziativadi dedicaredel tempoallo studiova ricercatanegli scrittidel nostroPadre Fon-d a t o r eBeato Gio-vanni M.

ESAME DI TERZA MEDIABoccardo che scri-veva nei suoi propo-siti. “….come potrairiuscire sale dellaterra, luce delmondo, se non saraisanto ed erudito? Ilmezzo principale peracquistare la scienzaè lo studio. Studiadunque e non spre-care il tempo. Sappiche ogni momento èun tesoro di cui do-vrai rendere conto”.Dedicare del tempo

alla cultura è sicuramente un modo pertenere impegnata la mente e far riaffio-rare i ricordi delle cose imparate ascuola. Un grazie di cuore a Giovannache continua con gioia e dedizione aportare avanti il laboratorio di Storia edi complimenti a Maria Rosa che con im-pegno e tanta motivazione è riuscita inquesto traguardo.

L. P.

Prof.ssa Giovanna Insegnante di

Maria Rosa Marenco

Maria Rosa e ilConsigliere Reg. Valle Daniele

Il Sindaco di Chialamberto Adriano Bonadéconsegna una targa a Maria Rosa

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Fiamma di Carità 29Fiamma di Carità28

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

da Montaldo Scarampi (AT)

Il primo sabato di luglio ci rechiamoin pellegrinaggio come ogni anno, alSantuario della Madonna di Oropa,sulle Alpi Biellesi, dove il nostro Ve-scovo Mons. Ravinale ci raduna perraccontare il cammino della nostraDiocesi. Quest’anno siamo saliti fin

lassù anche per pregare e per chiedereil dono per la buona riuscita del Con-gresso Eucaristico Diocesano che siterrà ad Asti nell’aprile 2016. L’incon-tro si svolgerà intorno al tema dell’edu-cazione e della famiglia e al tema delmondo giovanile. Con il Vescovo abbiamo pregato il Si-gnore Gesù che è fonte di vita nell’Eu-carestia. Egli ci ha inoltre ricordato che

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

ogni dieci anni c’è il Convegno Eccle-siale Nazionale e quest’anno la quintaedizione si svolgerà a Firenze nel mesedi novembre, avrà come tema “GesùCristo il nuovo umanesimo” , i Vescovihanno posto il tema dell’uomo al cen-tro di tutto. E’ un grande incontro che

raccoglie esperienze, idee, sugge-rimenti utili di tutte le Diocesi ita-liane. L’obiettivo del Convegno èfar emergere e condividere aspet-tative, intenzioni, speranze, preoc-cupazioni di quanti sono stati sceltidalle Diocesi per rappresentaretutta la Chiesa italiana. Ad unPaese in crisi si proporranno spe-ranza e gesti che generano vitanuova. Il 5° Convegno affronterà ilpassaggio culturale e sociale checaratterizza il nostro tempo e cheincide sempre più nella mentalitàdelle persone. E’ un momento straordinario per la

vita della nostra comunità ecclesiale: èun’occasione unica per discutere,aprirci alla conoscenza della nostraChiesa e camminare insieme, vivendomomenti di preghiera e condivisione.L’atteggiamento è quello di parlare illinguaggio dell’amore che Gesù ci hainsegnato. Solo una Chiesa che si rendevicina alle persone e alla loro vita realepone le condizioni per l’annuncio della

fede. Quest’anno la Chiesa celebral’Anno della Misericordia con inizio l’8dicembre e conclusione alla festa diCristo Re il 20 novembre 2016. Ad Oropa ci sono stati momenti di rac-coglimento e riflessione in preparazionedi questo importante anno liturgico.Preghiamo con Padre Francesco:“Padre Santo sostienici nei nostri impe-gni quotidiani e con la forza del tuo Spi-rito Santo aiutaci a crescere sempre piùnell’amore verso di te e verso tutti i no-stri fratelli, soprattutto quelli feriti nel-l’anima e nel corpo”.

Alessandra Gallo

Benedizione delle campanedi Montegrosso d’Astiin piazza San Pietro

Mercoledì 26 agosto, in piazza S. Pie-tro, sono state benedette da Papa Fran-cesco 3 nuove campane da installarenella chiesa N. Signora di Lourdes aMontegrosso d’Asti, costruita nel 2000.Il dono delle campane è stata l’occa-sione adatta per ricordare i 65 anni diparrocchia di don Giovanni Conti, i 15anni da Vescovo di Asti di Mons. Fran-cesco Ravinale e i 65 anni di sacerdo-zio del Card. Angelo Sodano, originariodi queste zone.

Suor Domenica

CAMBIO DI PARROCIA MONTALDO

Don Binelli dal 1… al 1868 Don Chiappone dal 1868 al 1933 Don Migliasso dal 1933 al 1961 Don Prato dal 1961 al 1969 Don Ferrero dal 1970 al 1981 Don Chiesa dal 1981 al 1995 Don Conti dal 1995 al 2015 Don Mazzucco dal 2015

L’inizio dell’anno pastorale porta unaventata di novità nella nostra Parrocchiacon la nomina da parte del Vescovo,Monsignor Ravinale, di un nuovo par-roco per il territorio della Valtiglioneche conta ben quattro parrocchie.In seguito alla rinuncia presentata daDon Giovanni Conti, classe 1921, permotivi di salute, il quale ha esercitatocon zelo e carità per ben 65 anni il mi-nistero pastorale, si sono rese vacanti leparrocchie di Montaldo, Montegrosso,Vallumida e Santo Stefano.Ora la Parrocchia della SS. Annunziatadi Montaldo che conta circa 800 anime,(servita da anni per la messa domeni-cale da Don Vincenzo Vergano) e le

PELLEGRINAGGIO a OROPA

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Fiamma di Carità 31Fiamma di Carità30

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c aC r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

altre tre parrocchie, sono state assegnatedal Vescovo a Don Ivano Mazzucco,classe 1985, prima viceparroco di Vil-lafranca, originario di Vinchio e già re-sponsabile dell’ANSPI. Ha colpito lafolta presenza di sacerdoti delle vicineparrocchie alla celebrazione della suapresa di servizio parrocchiale presie-duta dal Vescovo, Monsignor Ravinale.Tutta la comunità valtiglionese, inter-venuta per salutarlo e fare festa comu-nitaria, ha espresso al nuovo pastorel’impegno per una profi-cua collaborazione. Se lacomunità è di tutti, tuttidobbiamo impegnarciperché le eventuali diffi-coltà si risolvano per ilmeglio. L’armonia dellacomunità valtiglionesesi è subito evidenziatanella partecipazione alrinfresco organizzato dalla Pro Locoche ha usufruito del salone del boccio-dromo. Il Signore benedica e proteggaDon Conti e gli doni ogni bene con ilmeritato riposo, non dimenticando certoche, soprattutto in questi ultimi anni,anche a motivo della sua precaria sa-lute, ha sofferto maggiormente pervoler essere ancora utile e, anche se tramaggiori difficoltà, ha voluto non man-care al suo impegno. Auguri al nostronuovo parroco Don Ivano e convintiche l’aiuto più grande che possiamo of-frire alla sua nuova missione pastorale èla preghiera, ci impegniamo con inten-sità e gratitudine e cercheremo di essere

nel nostro piccolo, una grande comu-nità. La comunità parrocchiale di Mon-taldo si è stretta con fraterna gioiaintorno al nuovo parroco che ha cele-brato domenica 11 ottobre la sua primaMessa nella nostra parrocchia di Mon-taldo della SS. Annunziata, con l’auspi-cio che possa intraprendere un lungocammino di fede. Affidiamo a San Pon-ziano, patrono di Montaldo la nuovamissione nella nostra comunità.

Alessandra Gallo

Alcuni cenni del saluto aD. Ivano, di Mons. Francesco

Ravinale Vescovo di Asti

“Per la parrocchia di Montegrossod’Asti si avvia una nuova fase storica,che nella continuità della proposta difede si presenta con elementi di rilevantenovità. Giunge un nuovo parroco, dopol’intensa e feconda conduzione di don G.Conti, ora la comunità parrocchialeguarderà a don Ivano Mazzucco che sipresenta con il capitale prezioso del suoentusiasmo e della sua giovinezza …. Ègià di casa…. ora non sarà più soltantodi casa ma la comunità guarderà volen-

tieri a lui come il “padrone di casa” ecome la guida a cui si affiderà volentierie con fiducia. Il secondo aspetto che ne-cessariamente dovrà essere tenuto inconsiderazione è il fatto che tutto Mon-tegrosso è chiamato ad un impegno ec-clesiale più unitario. Il nuovo parrocosarà l’unico titolare delle tre parrocchieche esistono sul comune e della comu-nità di Montaldo Scarampi che ormai datempo condivide il cammino pastoralecon Montegrosso.....si tratta di una op-portunità resa possibile grazie alla mag-gior facilità di comunicazione rispetto aitempi passati che potrà consentireun’azione aperta a numeri più consi-stenti di persone e quindi anche più effi-cace. A tutti auguro che questocontribuisca a continuare l’annuncio delvangelo che salva in un mondo che cam-bia. Su don Ivano e su tutti … invoco labenedizione del Signore”.

Il saluto delle suoredi Montaldo Scarampi

“Caro don Ivano,la nostra comu-nità Suore di SanGaetano in Mon-taldo Scarampi èlieta di darle ilbenvenuto inquesta chiesa chevuole abbrac-

ciare le comunità aggregate a Monte-grosso. E’ la Madonna che lo accoglienella sua casa, con i fedeli che insieme

pregano e lodano Dio per i suoi doni: ilpopolo di Dio che si sente amato da Lui ecol cuore desideroso di essere amato….Sappiamo che viene da una parrocchianumerosa, dove tutti Le hanno volutobene e ora sono addolorati da questo al-lontanamento. Siamo certe che ci amerà con la stessapassione e con lo stesso zelo apostolicoperché ogni persona è un dono che Dio leconsegna. Il nostro Fondatore Beato Gio-vanni M. Boccardo, al suo ingresso nellaparrocchia di Pancalieri cosi saluta i suoiparrocchiani: “Sia lodato e benedetto Dioche alfine mi trovo in mezzo a voi.”Questo vuol essere il nostro dono: la pre-ghiera e l’augurio di una gioia interioresentita, per il dono pastorale che il Si-gnore Le affida in questa comunità.Insieme con gioia percorriamo un altropezzo di storia, felici di avere lei, che coni suoi insegnamenti, ci indicherà la stradaper il cielo, ci spezza il pane della Parolae quel Pane Eucaristico che dà forza nelcammino. Sarà presente nelle varie realtàche hanno bisogno della sua persona, conquella potenza d’amore sacerdotale chenon smette mai di donare, sarà esempioper noi che promettiamo di affiancarlocon il nostro piccolo contributo.Grazie per questa generosa risposta”.

Sr Angela, Sr. Irma, Sr. Domenica

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Fiamma di Carità 33Fiamma di Carità32

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

Nell'anno dedicato alla vita consacrata,l’USMI (Unione Superiori Maggiorid’Italia) in Torino, ha organizzato unpellegrinaggio in occasione del bicen-tenario di don Bosco. Il 23 settembre2015 un numeroso gruppo di religioseha partecipato all’iniziativa: a Colle donBosco e si è vissuta una giornata intensae di riflessioni profonde nel luogo doveè partito il carisma del santo.

Gli organizzatoridel pellegrinag-gio, hanno dato illoro saluto allereligiose presenti.“Là dove passanoi santi, Dio è conloro, perchè chi liincontra ritornacambiato.In ogni storia disantità è presente la vita del Vangelo.Chiediamo la benedizione del Signoresulla nostra fedeltà, sopratutto invo-chiamo la fedeltà di Dio, che benedica ilnostro futuro, ci aiuti a vederlo consemi di speranza, donandoci nuove vo-cazioni alla vita consacrata.

Assemblea Diocesana USMIColle Don Bosco - 23 settembre 2015

da Colle Don Bosco (TO)

La vita religiosa, è presenza generatricedi gratuità, di fedeltà all'amore, di ac-coglienza dell'anziano – come ci inse-gna papa Francesco - accoglienza efedeltà di una vita di servizio per il Si-gnore e di passione per l'uomo; è an-nuncio visibile di unità. Uscire concoraggio dai nostri istituti, per elaborareprogetti insieme. E' una risposta visibiledella realizzazione del desiderio del

Papa - che tuttisiano una cosasola -.Grazie anche ailaici che sono e chelavorano con noi.Grazie per avercivoluto bene.Un grazie per ifratelli e sorellelaici di oggi, pergli esempi di vita

vissuta, grazie a tutti i responsabili ecollaboratori”.Nella celebrazione della S. Messa –mons. Cerato. vescovo d'Ivrea e re-sponsabile per la vita consacrata in Pie-monte traccia questa breve riflessione: “Ogni volta che cadiamo e ci rialziamo,

noi testimoniamo l'abbraccio benedi-cente di Dio. Benedetto Dio che vive ineterno, è il ritornello al salmo.Carissimi partecipanti del grande donodella chiamata di Dio, benvenuti a Colled. Bosco.“Da mihi animas, cetera tolle...” Tutti isanti riassumono la propria vita in que-sta espressione. Perchè siamo venuti alla casa di Dio?Per Dio solo, e tutto il resto è per Dio.Contemplate ogni giorno il volto deisanti in Cristo, l'intima amicizia da cuitutto dipende.Non prendete nulla per il viaggio, re-gola assoluta è il Vangelo – per me vi-

vere è Cristo. Gesù è davvero il 1° el'unico amore?Vivere il presente con passione per di-ventare esperti di comunione.Rendere preghiera il lavoro che ci vienechiesto di fare. In queste incertezze cheviviamo con tutti gli altri, cresce la no-stra speranza, non fatta di numeri; sof-ferenze e delusioni, forze in declino,proprio in questo dobbiamo trovare laperfetta letizia.Nella Chiesa, l'adesione alla fede nonavviene per proselitismo ma per attra-zione, per la testimonianza al vangelovissuto. Essere dentro la vita dell'uomo.Non aver paura di sporcarsi le mani.

Stiamo per iniziarel'Anno della Mise-ricordia – Gesù è ilvolto della Miseri-cordia – Si riparteda Cristo: il Vi-vente, orgogliosedella nostra storia.Ripartiamo quindi,da questo pellegri-naggio, nella gioiadi un rinnovato en-tusiasmo per viverela nostra vita con-sacrata con mag-gior fedeltà e in unsicuro cammino disantità.

S. D.

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

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per farli gioire. La casta-gnata, preparata dagli amicidella PRO LOCO, rende

partecipi tutti gli Ospiti.

Il nostro GRAZIE e come dice il nostroFondatore: “La nostra vita deve essereuna festa continua, in modo che sia uninno di gloria a Colui che ha creatol’uomo, il mondo e tutte le cose”.

S.P.

Fiamma di Carità 35Fiamma di Carità34

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

da Pancalieri (TO)

Sono 300 anni festeggiati insieme:ALBA, TOMMASO e GIOVANNA,nel GRAZIE a DIO per il tanto lungoarco di vita vissuto.I nostri nonni sono tornati un po’ gio-vani nella raccolta delle castagne. Tuttoserve per trovare delle occasioni di festa

MOMENTI DI SERENITA’ CON GLI OSPITI

100 ANNI diALBA, TOMMASO, GIOVANNA

Sabato 21 novembre 2015, si sono ce-lebrati in un’unica solennità la Festa delnostro Fondatore il Beato GIOVANNIMARIA BOCCARDO, l’ANNIVER-SARIO di FONDAZIONE della Con-gregazione e CRISTO RE.La Celebrazione Eucaristica è stata pre-ceduta da una preghiera in canto “TUSEI RE” presentata dall’ottetto “SonusLaudis”.

C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a C r o n a c a

da Torino

Festa di CRISTO RE

Al termine il Dott. Angelo Siro, qualerappresentante dell’Associazione Amicidel Beato G. M. BOCCARDOONLUS, ha presentato un progetto peril Dispensario di Fiata nel Togo, chel’Associazione stessa s’impegna di rea-lizzare con la generosità di tutti coloroche possono contribuire.

Al centro della Festa la solenne Celebrazione Eucaristica

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È Jefferson, un giovane aspirantedella nostra Congregazione, che haseguito e preparato ai sacramentil’intera famiglia, nel mese di otto-bre segue il secondo matrimoniocristiano del figlio di Jorge e poidegli altri due, appena le possibi-lità economiche glielo permettono.La gioia ha coinvolto anche la no-stra piccola comunità di Povere Fi-glie di San Gaetano, che in SanPablo, oltre al Centro Medico cidedichiamo alla pastorale fami-gliare di queste periferie, mediantela catechesi familiare e la visitaagli ammalati.Sempre ringaziamo il Signore checi mantiene in salute e nell’entu-siasmo, così nel nostro piccolo, nelSuo nome possiamo fare del benea chi si trova in difficoltà.Un saluto e un grazie ai benefattori

26 settembre Festa a MORILLO Cappella dedicata a Santa ROSA DA LIMA

37

Nella Chiesa, davanti al sacerdote,felici e contenti, i novelli sposi sisono giurato eterno amore. Jorge èuna persona ammalata e aiutata eco-nomicamente dal nostro Centro Me-dico per visite mediche e medicine.

Fiamma di Carità36

MISSIONI

Missione Ecuadordall’Ecuador

Un insolito andarivieni di fami-gliari dei novelli sposi: Jorge e Na-tividad per il sospirato giorno dellanozze cristiane.Jorge ha sessant’anni, Natividad55, sette figli viventi dei quali tregià con famiglia,Questi, insieme ai genitori si sonopreparati al corso di catechesi perricevere i sacramenti della primacomunione, della confessione,della confermazione e del sospi-

rato matrimonio cristiano.Oggi, nella cappella adornata afesta, il popolo di Morillo in attesadell’insolito evento, è al completosul piazzale polveroso. della nostra Missione che portiamo

nel cuore e che ricordiamo gior-nalmente nella prerghiera.Un abbraccio a tutti.

Le suore missionarieSr. Angelina e Sr. Laura.

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Fiamma di Carità 39

“Sono sicura: oggi un piccolo raggiodi sole ci farà compagnia!”Questo è stato il mio primo pensiero,domenica 4 ottobre 2015, salita sulpullman per il pellegrinaggio con ilgruppo degli Amici dei Beati Boc-cardo del Piemonte, direzione Aren-zano (GE), per visitare il Santuariodi Gesù Bambino di Praga al mat-tino, e la città al pomeriggio.Appena arrivati in Liguria, la vistadel mare ha fatto riecheggiare il pul-lman di grande gioia, facendoci giàdimenticare pioggia, freddo e nebbiaincontrati durante il viaggio.Scesi ad Arenzano, siamo stati ac-

04 ottobre 2015 - Amici dei Beati Boccardo - Piemonte

Pellegrinaggio ad Arenzano (GE)

colti da Padre Andrea che ci ha ac-compagnati alla scoperta delle mera-viglie del Santuario: il bellissimopresepe, la grande serra ricca dipiante grasse e la terrazza panora-mica, il seminario e tutta la sua sto-ria. Ecco che allora un timido raggiodi sole ci trova e … si “aggrega” alnostro gruppo! Lo sapevo!!! Ev-viva!!!Dopo aver partecipato alla S. Messain Santuario e pranzato nei localisottochiesa, scaldati dal clima ormaimolto “caloroso”, merito del nostropiccolo amico raggio di sole, è ini-ziata la visita alla città.

Vuoi alimentare anche tu il bene che si fanelle terre di Missione con la tua goccia?

Sarà la tua piccola offerta per la quale con i Fratelliti diciamo GRAZIE! La tua ricompensa è nei cieli.

L’oceano è fatto di tante gocce d’acqua

In TOGO (AFRICA)1. Contribuire alla continuità del nostro Di-

spensario S. Gaetano di FIATA, per l’ac-quisto di medicinali per bambini e adulti,latte e alimenti per i bimbi in stato di de-nutrizione.

2. Sostenere il nuovo Centro “CRISF”(Centro di Rieducazione e InserimentoSociale a Fiata) per bimbi diversamenteabili e orfani; per fisioterapie, apparec-chi ortopedici, ecc.

3. Sostenere le Famiglie in difficoltà permotivi di salute o di lavoro, in partico-lare quelle colpite dall’AIDS.

In BRASILE1. Contribuire alla continuità della Casa di

Riposo in Candido Mota (San Paolo),per le necessità indispensabili del vitto evestiario degli anziani poveri.

2. Sostenere lʼassistenza dei bambini po-veri e bisognosi con lʼacquisto di ali-menti e medicine, materiale didattico eogni necessità nella Crêche - scuola ma-terna di Candido Mota (San Paolo).

In ECUADOR 1. Contribuire all’assistenza degli anziani e ma-

lati nel dispensario e nella visita alle famiglie.2. Partecipare all’educazione dei bambini,

contribuendo al necessario aiuto per lascuola e il sostentamento, così da avereuna crescita armonica di sviluppo per unsereno domani.

SEMINARISTI e ASPIRANTI1. Aiutiamo i giovani che si preparano alla

vita sacerdotale e religiosa e che sa-ranno i testimoni, annunciatori del Van-gelo nella loro terra di Missione.

Attenzione! A chi desidera contribuire, chiediamo di specificare chiaramente, nella causale delversamento, la Missione che si vuole sostenere.

MODALITA’ DI VERSAMENTO

POSTA: Tramite bonifico postale presso Poste Italianedall’Italia codice IBAN IT55 I076 0101 0000 0001 7159 781dall’Estero codice IBAN IT55 I076 0101 0000 0001 7159 781 BIC: BPPIITRRXXXIntestato a: Istituto Povere Figlie di San Gaetano I.A.A.D. Via Giaveno 2 – 10152 TORINO

BANCA: Tramite bonifico bancario presso Banca Prossima dall’Italia codice IBAN IT56 S033 5901 6001 0000 0019 757dall’Estero codice IBAN IT56 S033 5901 6001 0000 0019 757 BIC: BCITITMXIntestato a: Istituto Povere Figlie di San Gaetano CTO - I.A.A.D. Via Giaveno 2 – 10152 TORINO

PER INFORMAZIONI CHIEDERE di SUOR FEDERICA BATTISTELLATel. 011 85 15 67 – E-Mail: [email protected]

Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli,l’avete fatto a me.

(Mt. 25,40) GRAZIE!Suore “Povere Figlie di San Gaetano”

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La gratitudineverso una personacosì speciale, nonsi arresta al giorno28 settembre 2015in cui GIANNIMIGLIAZZA, halasciato questaterra per il Cielo.Quando si parlavadella povertà del-l’Africa, di quei

villaggi così sperduti, e con la figliaCristina si raccontavano episodi vissuti,lui si lasciava commuovere col dire:“Cosa possiamo fare per loro?”. Estre-mamente sensibile alla povertà delprossimo, si è unito ad un progettod’agricoltura ed è intervenuto donandoconcretamente i mezzi per un effettivoprogresso materiale e sociale a favoredi numerosi villaggi Africani. Ancheora, benché più sofferente, avrebbe vo-luto continuare a fare del bene a chi èmeno fortunato, e si sforzava di pensaree intuire le necessità più urgenti. Il Si-gnore dia a lui la ricompensa dei giusti,e alla sua famiglia che collaborava peril bene dei fratelli, doni la consolazionee l’aiuto.

biamo prima visitato il santuarioricco di molti presepi, tradizione ini-ziata dal Poverello di Assisi, poi ilparco comunale dove ci hanno salu-tato un pavone un po’ timido e duesplendidi conigli molto socievoli, edinfine tutti al lungomare!L’euforia che ha pervaso ognuno dinoi alla vista del mare è indescri-vibile: le risate cercando di nonfarci bagnare dalle onde, le fotosulla spiaggia, la bellissimapasseggiata per le strade dellacittà.Molto probabilmente, senza

il nostro amico raggio, la giornatasarebbe stata ugualmente bella per-ché il vero sole siamo stati noi, conla nostra allegria e gioia vissute in-sieme!

Francesca Calabrò

Devo pro-prio ammettere che

la Provvidenza ha unito unagiornata particolare, festa liturgica diS. Francescod’Assisi, euna città cheha permessodi immergercinella gran-dezza di so-rella madreterra, comeproprio talesanto amavadefinirla: ehsi, perché adArenzano ab-

Fiamma di Carità 41Fiamma di Carità40

Ricordiamo nella preghiera

SOLO CHI AMA NON PASSERA’ MAIE’ così: ci sono persone che non passeranno mai perché lasciano una eredità chenon ha prezzo: l’AMORE! I loro gesti, le loro parole, i loro silenzi, i loro inse-gnamenti, il loro essere, restano indelebili e sono forza nel nostro cammino.

GIANNI MIGLIAZZA

“Ella apre labocca con sa-pienza, ed hasulla lingua in-segnamenti dibontà. Ella sorveglial ’andamentodella sua casa,e non mangia ilpane di pigri-zia. La graziaè fallace e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme l’Eterno è quellache sarà lodata”. (Pr 31,26-30).

Con l’affetto che a lei ci lega, vogliamoricordare la nostra sorella INES che ciha lasciati l’08 ottobre scorso per rag-giungere la Patria eterna. Una vita trascorsa cristianamente nelladedizione generosa alla famiglia. Al ter-mine, una lunga e dolorosa malattia,che Ella ha accettato e vissuto congrande fede, l’ha resa mamma esem-plare per tutti. La ricordiamo tutti con affetto e grati-tudine.Suor Serafina e Suor Alessandrina Ber-tacco con tutti i nostri Cari

INES BERTACCO

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Di GIUSEPPE FINELLI, oltre la suavita dedicata albene, ci restaanche la suavoce, incisa inun disco cheha dedicato anoi suore contanta amicizia:“Ci lascia que-sta canzoneperché glispiaceva la-

sciarci e desiderava rimanere con noi

Fiamma di Carità42

GIUSEPPE FINELLI

Se la tua strada non sai più dov’è,se all’orizzonte un futuro non c’èpuoi trovare a un passo da te, puoi sognare in libertà,perché il sogno che è dentro di tefa bella la vita…

Ritornello: Nei giorni di sole seapri il tuo cuore, vedrai che bella è la vitaè un porto di mare,andare e tornare, ècome una rotta infinita,nell’aria di mille

con un ricordo vivo: la voce” (Enricasua moglie).Per noi, Finelli, è stato veramente uncollaboratore e amico. A Pancalieri,nella Residenza per Anziani, ha dato lesue energie di mente e di cuore, la-sciando in tutti un ricordo e tanta no-stalgia. Ora, dal Paradiso, continua apregare, a vegliare e a proteggere lacasa del Fondatore, dove tutta l’av-ventura è partita, perché non si spengail carisma e tutti gli anziani siano sem-pre accolti con quell’amore, quella si-gnorilità, quel bel tratto che il BeatoGiovanni M. Boccardo ha lasciato allesue suore come eredità.

“TI REGALO QUESTA CANZONE,LE PAROLE RIFLETTONO IL MIO” PENSIERO

PER AFFRONTARE E SUPERARE I MOMENTI DIFFICILI”.(Finelli)

città, per ognistagione che va,negli occhi di tutti ibambini è bella la vita

Va per le strade il profumo del pane,che all’alba porta risvegli e spe-ranze, caro amico che ti perderai,ogni volta ricomincerai,perché il sogno che è dentro di te fabella la vita…

Ritornello: Nei giorni di sole…

Ricordiamo nella preghiera di suffragio i nostri cari:• Ines, sorella di Suor Serafina e Suor Alessandrina Bertacco;• Giuseppe Scotucci, cognato di Suor Maria Ernesta Tassotti;• Marilena Alladio in Tamagnone,

cugina di Suor Marilena Tamagnone;• Gianni, papà dell’Avv. Cristina Migliazza,

benefattore delle nostre Missioni;• Giuseppe Finelli, nostro benefattore e iniziatore della C.R.I. (Croce Rossa) in Pancalieri (TO);

• Maria Francesca Narducci, mamma di Enza Italo in Citiulo (Amici dei Beati Boccardo)

• Bruna Ragazzo, zia di Suor Laura Mascetti• Don Vincenzo Vergano, celebrante domenicale

nella chiesa di Montaldo Scarampi (AT)“Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta ma trasformata”

“Saremo sempre con il Signore”(Dalla Liturgia)

Saremo grati a chi ci segnala i cambiamenti d’indirizzo, avendo sempre cura di indicare il vec-chio recapito e di segnalare l’indirizzo completo di via, numero civico, codice postale. Avver-tiamo i Lettori che il 7 di ogni mese viene celebrata una Messa per i Benefattori vivi e defunti.P. S.: Segnalare se necessario anche il cognome del coniuge per evitare disguidi postali.

N.B.: I dati e gli indirizzi per l’invio del giornalino “Fiamma di carità” sono gestiti uni-camente dall’équipe di redazione e spedizione della rivista e nel rispetto della legge196/03 i dati personali dei nostri lettori non saranno oggetto di comunicazione o dif-fusione a terzi se non per ciò che riguarda la spedizione del giornalino. In ogni mo-mento potranno essere richieste modifiche, aggiornamenti o cancellazioni.

Vogliamo esprimere la più sentita riconoscenza atutti i nostri lettori che con le loro offerte, con laloro cordialità, con la loro preghiera sostengonoquesto nostro semplice bollettino, che vuol portarea chi lo accoglie un “piccolo seme di bene”.

I loro nomi sono scritti in Cielo!

Grazie!

Fiamma di Carità 43

(� 28 ottobre 2015)

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ISTITUTO SUOREPOVERE FIGLIE DI SAN GAETANO

Via Giaveno 2 - 10152 TORINOTel. 011.851.567 - C.C. Postale 00362103

ATTENZIONEIn caso di mancato recapito inviare allʼufficio di TORINO CMP Nordper la restituzione al mittente, che si impegna di pagare la tassa stabilita.

Con permissione eccles.direttore responsabile

Padre Erminio Antonello

Registrato Cancelleria Tribunale diTorino n. 838 del 7-7-1953

Anno 59 - Ottobre-Dicembre“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in

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Buon ANNO SANTOdella MISERICORDIA

Il Buon Pastore conestrema misericordiacarica su di sé l’uma-nità, ma i suoi occhi siconfondono con quellidell’uomo. Cristo vedecon l’occhio di Adamo equesti con l’occhio diCristo. Ogni uomo sco-pre… nel Suo sguardol’amore del Padre.

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