Arte cretese

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Le civiltà antiche La civiltà minoica a Creta

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breve presentazione dell'arte cretese con riferimenti al palazzo e alla pittura

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Le civiltà antiche La civiltà minoica a Creta

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La civiltà minoica

Dopo le grandi civiltà della pianura fertile tra i fiumi Tigri e Eufrate quella Minoica diede vita a Cnosso alla prima grande civiltà urbana del mar mediterraneo sorta durante l’età del bronzo.

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L’origini della civiltà cretese dovrebbero essere collocata intorno al 3500 a.C., periodo in cui si affermò un’economia basata sullo sviluppo dell’attività ceramica.

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La civiltà dei palazzi una civiltà pacifica al centro del mediterraneo orientale

l’archeologia testimonia una stretta relazione con le principali civiltà del tempo.

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Le fasi

• “prepalaziale”, dal 2600/ 2500 al 2000 a.C.;

• “protopalaziale”, ovvero dei primi palazzi, dal 2000 al 1650 a.C.;

• “neopalaziale” ,ovvero dei nuovi palazzi, corrispondente al 1650-1450 a.C.-

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Un palazzo colossale tanto grande da apparire come un labirinto

Il palazzo di Cnosso risale al Xv sec. A.C. venne progettato dall’architetto Dedalo partendo dalle fondazioni del vecchio palazzo distrutto da un terremoto. La nuova struttura ha una organizzazione degli spazi tanto complessa e caotica da dare origine al mito del labirinto dove si nascondeva il minotauro.

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La civiltà minoica

La forma attuale del palazzo corrisponde alla fase finale della civiltà minoica ma le prime trace del palazzo avevano una struttura molto più simile a quella dei palazzi dei sovrani babilonesi ma meno simmetrici e ordinati e privi di sistemi difensivi, al contrario avevano numerose aperture all’esterno.

La loro struttura comincia ad assumere un maggiore ordine e caratterizzazione funzionale dei diversi settori del palazzo solo in un secondo momento.

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Magazzini

Ambienti di servizio

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Zona residenziale

I palazzi dei re babilonesi, come quello di Mari, furono il modello dei primi palazzi costruiti a Creta ma a Cnosso mancava una vera fortificazione e delle mura difensive.

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L’epoca dei primi palazzi

L’organizzazione dei primi palazzi fa pensare alla nascita di una civiltà urbana già ben definita. La presenza di ceti sociali ben distinti e di una classe sociale molto forte e potente tanto da riuscire a decidere una profonda ristrutturazione del palazzo esistente.

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La ricostruzione

L’instabilità del territorio rese più volte necessaria la ricostruzione dei palazzi.

un disastroso terremoto nel XVII sec a.C. distrusse tutti i primi palazzi di Creta. La ricostruzione ( periodo dei nuovi palazzi) fu l’occasione per adottare una stile monumentale e lussuoso più adatto alla forte classe dominante. Un nuovo terremoto distrusse anche questi ultimi palazzi nel 1450 a.C.

L’evento sismico determinò la fine della civiltà cretese.

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Il palazzo e le case comuni L’edilizia cretese era ben distinta. Le semplici

abitazioni erano edificate in comuni mattoni crudi mentre i palazzi erano edificati in blocchi di pietra.

Le pareti erano fittamente decorate da dipinti murali molto vivaci e colorati.

Avevano ampi cortili e attorno ai quali sorgevano numerose stanze e edifici caratterizzati da uno sviluppo caotico dovuto a continui ampliamenti privi di una visione unitaria. Tra tutte le sale spicca nel settore di rappresentanza la sala del trono.

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L’impianto decorativo • Le decorazioni parietali mettevano in risalto la funzione dei

settori di rappresnetanza. • All’interno del palazzo di Cnosso, particolarmente negli

ambienti reali, sono stati rinvenuti diversi affreschi con raffigurazioni di tipo naturalistico; i soggetti rappresentati fanno riferimento al mondo vegetale (v., per esempio, fiori e piante), al mondo animale: polipi, delfini, stelle marine, molluschi, tori ecc.) ed ancora, gare atletiche, cerimonie religiose, tauromachie, danze rituali ecc.-

• • Dal punto di vista stilistico, le figure appaiono contornate

da profili sinuosi, colorate con tinte chiare e luminose, sempre chiaramente contrastanti rispetto al cromatismo degli sfondi.

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• Stanza del trono del Re Minosse,dove si possono ammirare i dipinti raffiguranti il Grifone: Animale mitologico con la testa d’Aquila , corpo di leone e coda raffigurante un serpente. Questo animale racchiude in sè la potenza del cielo, della terra, e delle parti sotterranee.

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La pittura

• Intorno al 1550 a.C.la pittura raggiunge il suo massimo splendore.

• Le testimonianze più importanti sono state ritrovate tra le rovine dei palazzi di Cnosso distrutti dal terremoto che ha cancellato la civiltà minoica.

• I dipinti parietali hanno tra loro una grande coerenza tanto da far pensare che corrispondano ad unico progetto decorativo.

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La pittura

Una della maggiori testimoninze dell’arte minoica a Creta è la pittura decorativa murale.

Il periodo del suo massimo splendore è collocato tra il 1550 e il 1450 a.C.

La decorazione delle pareti non è fine a se stessa ma corrisponde ad un preciso programma e funzione.

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I temi delle decorazioni

• La pittura murale cretese si caratterizza per i colori vivaci e luminosi.

• Grazia ed eleganza delle figure e dei loro movimenti. Figure stilizzate ed allungate

• Per i temi tratti dal mondo naturale marino.

• Per la funzione elebrativa della grandezza dell’imperatore. Lunghe file di offerenti (giovani ragazze con doni per il sovrano) decorano le pareti dei corridoi che portano alle sale di rappresentanza e alla sala del trono.

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I temi La profonda conoscenza del mondo naturale marino è testimoniato dalla varietà di forme e colori appartenenti al mondo sommerso.

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I colori dei corpi le donne spesso sono dipinte con la pelle molto chiara

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I colori dei corpi gli uomini vengono dipinti con colori più scuri i giovani uomini vengono dipinti con la pelle

chiara come quella delle donne.

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Approfondimento La tauromachia

Uno dei temi più frequenti nella pittura è quello dei giochi con i tori. Queste raffigurazioni sono frequenti nelle sale delle cerimonie. La figura del tori è spesso affiancata a quella di giovani ragazzi.

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Approfondimento:La tauromachia Il colore chiaro dei corpi fa pensare a giovani ragazzi impegnati

in giochi ginnici o prove di abilità dal valore iniziatico.

Il gioco con i tori e la loro collocazione nelle sale delle cerimonie fanno pensare a giochi dal valore simbolico. Veri riti di passaggio dall’età infantile a quella adulta. Il contrasto è tutto giocato sulla pericolosità dell’animale e sul coraggio dei giovani atleti.

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Approfondimento: La tauromachia

I giovani atleti appartengono alla classe potente della società di Cnosso, si capisce dai dettagli del loro abbigliamento.

Quel ‘è la funzione di queste pitture? La capacità di dominare con le proprie esibizioni atletiche la

forza del toro spiega la funzione di propaganda di questa immagine. Questi giovani, pronti ad entrare nell’età adulta, dimostravano di possedere l’attitudine al comando.

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