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Claudio Rosi almanacco roma.com 2009/10 Europa League

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2009/10Europa League

UN'OTTIMA ANNATA

Il campionato della Roma 2010-2011 è la fotocopia di tanti tornei che il sodalizio giallorosso ha rischiato di vincere e per una manciata di minuti era anche in testa alla graduatoria finale dell'ultima giornata poi la tre a Siena dell'Inter che vanificava la vittoria esterna del Bentegodi contro il Chievo Verona.

Una punta d'amaro finale. La pillola che i tifosi hanno ingoiato risulta amara non per quanto accaduto nell'ultima giornata ma per le situazioni verificatesi all'interno del campionato stesso. Si parte con Spalletti e dopo due giornate arriva Ranieri, il testaccino che hanno cacciato via a Torino, sponda Juventus. La Roma sembra rinata, passa a Siena, batte una ben impostata Fiorentina e pareggia a Palermo su un campo impraticabile. Sempre in Sicilia arriva fortunosamente al pari con una rete di De Rossi nel recupero.

La vittoria sul Napoli dà nuove energie a Totti e compagni che nella giornata successiva devono arrendersi al "solito" Rosetti, vergogna arbitrale per i suoi comportamenti tutti tesi a favorire la squadra di casa che forse è superfluo nominare, il Milan.

Il contraccolpo psicologico è quello che ti fa perdere la stagione e lo scudetto. Dopo il pessimo Rosetti è il Livorno che vince all'Olimpico. La strada si fa dura dopo la sconfitta di Udine. La Roma in classifica è a 11 punti, la terzultima a nove ed arriva il Bologna con una forte contestazione allo stadio. La Roma col minimo scarto fa sua la partita e nel turno successivo si fa bella a Milano ma finisce 1-1 contro l'Inter che ringrazia l'arbitro per aver terminato l'incontro con i suoi undici effettivi. A questo punto la squadra capitolina capisce che può vestire i panni di una grande squadra ed inizia un nuovo campionato nel campionato. I giallorossi battono 3-1 la rivelazione Bari all'Olimpico, quindi vittoria a Bergamo contro l'Atalanta e la suggestiva vittoria nel derby capitolino che affossa la Lazio e dà maggiore smalto ai colori giallorossi.

Giusto lo 0-0 di Marassi contro la Sampdoria poi un'altra vittoria contro il Parma per poi tornare al pari esterno di Cagliari dove i giallorossi in vantaggio per 0-2 si fanno recuperare il punteggio nel recupero, complice anche una svista arbitrale. Di misura la vittoria sul Chievo che chiude il girone di andata.

Ora la caccia al posto in Champions League può iniziare. 3-0 al Genoa tra le mura amiche, vittoria clamorosa e storica a Torino contro la Juventus con goal-partita nell'ultimo respiro. Stesso discorso per il 2-1 sul Siena che arriva grazie ad un colpo di tacco di Okaka che precede il fischio finale. Brutta la prova di Firenze che però viene decisa da una zampata di Vucinic a pochi minuti dal termine. Poi due successi contro le siciliane all'Olimpico. 4-1 al Palermo in una gara che la Roma domina nella ripresa e 1-0 al Catania in un incontro spigoloso. Il San Paolo di Napoli decreta un altro pari e le polemiche contro l'arbitraggio sono vive. poi due pareggi. Immeritato lo 0-0 contro il mila all'Olimpico con gli avversari sfortunati in molte occasioni. Un rigore sbagliato da Pizarro condanna una buona Roma a Livorno, 3-3 è il finale che dà ai labronici cinque punti in due gare (Livorno che retrocederà al termine della stagione). La Roma di Ranieri si rialza subito, 4-2 all'Udinese e poi successo esterno infrasettimanale a Bologna 0-2.

Arriva la partitissima e l'Inter esce con le corna spuntate dall'olimpico. La prodezza finale è di Toni che batte Julio Sergio e consegna la vittoria alla Roma. nonostante tutto pessimo l'arbitraggio frutto di una sudditanza psicologica che desta sospetti. La macchina di Totti e compagni non fa soste. Vittoria per 0-1 a Bari ed il punto che i giallorossi hanno di ritardo

cercano di recuperarlo con la vittoria interna contro l'Atlanta. Così è 2-1 contro i neroazzurri meno famosi mentre l'inter in rimonta pareggia a Firenze.

ora la Roma è in testa. Roma 68. INTER 67 recita la classifica. Ma lo scoglio grande è il derby in casa della Lazio. L'ambiente biancoazzurro è cieco, vuole la vittoria a tutti i costi per fermare la corsa scudetto dei rivali giallorossi. In vantaggio con Rocchi la Lazio crede di spuntarla ma non ha fatto i conti con Vucinic che prima su rigore poi su azione realizza le due reti della vittoria e manda in fibrillazione i suoi tifosi, lasciando nello sconforto quelli dell'altra sponda. Mancano quattro gare al termine e la Sampdoria ospite all'Olimpico cerca punti Champions. proprio contro Pazzini, in maniera inaspettata, dopo essere passata per prima in vantaggio, la Roma cade in casa 1-2.Ma la vittoria di Parma nell'anticipo del campionato, sofferta ma quanto mai legittima, rilancia l'ambiente. La domenica a sera c'è Lazio-Inter con i nerazzurri provati dalle fatiche europee. Anche in questa serata vinceranno i colori giallorossi ed i tifosi romanisti. I sostenitori laziali tifano tutti Inter, minacciano apertamente i propri giocatori che turbati perdono palloni su palloni. Rocchi in pancia, altri con la testa fuori dall'incontro vagano per il campo. Solo Muslera, il portiere laziale, non ha capito che si deve scansare. Su azione d'angolo nel finale del primo tempo arriva la rete nerazzurra e lo stadio esplode. Alla fine sarà vergogna totale attraverso tutti i media per la squadra, per i suoi tifosi che verranno ribattezzati con ironia i supporters della terza squadra di Milano, l'Inter appunto. Sofferta l'ultima vittoria interna contro il Cagliari addirittura in vantaggio poi ripreso e sconfitto e quindi come detto in apertura l'epilogo a Verona, dove in uno stadio dalla prevalenza di tifosi e colori giallorossi Totti e compagni non perdono il gusto della vittoria.

La Roma festeggia l'entrata in Champions league, gli altri stanno a guardare. Un successo in ogni caso di proporzioni stratosferiche per come era iniziata la stagione, un successo che fà dimenticare la finale di coppa Italia persa all'Olimpico e l'eliminazione dalla Uefa league che tante energie ha tolto al campionato capitolino.Per scimmiottare la frase degli intenditori di vino direi un'ottima annata, vissuta per le proprie soddisfazioni e perché no per le disgrazie altrui.

In un clima derby si ricorderà come la Roma avrà al termine due lunghezze di ritardo dall'Inter ma sopravanzerà la Lazio (salva matematicamente solo nel finale di torneo) di ben 34 punti, compresi quelli regalati all'Inter. Altro che zero tituli, c'è da nascondersi.

Claudio RosiAlmanaccoroma.com

Terzo Turno di Qualificazione ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 30,07,2009 ‐ Ore 20,45 

 

Roma ‐ KAA Gent 3‐1   Roma 30,07,2009 ‐ Stadio Olimpico 

 ROMA‐KAA GENT La Roma davanti a circa 20 mila spettatori sconfigge per 3‐1 il Gent di Michel Preud’Homme. Primo tempo abulico della squadra romanista che mostra ritmi compassati, anche a causa del gran caldo. Qualche buona giocata di Guberti (buono l’esordio dell’ex barese), suo il primo tiro dell’incontro.   7' ‐ Corner dalla destra per la Roma, Mexes in acroibazia anticipoa Thompson all'altezza del primo palo. Cocnclusione alta. 13' ‐ Totti cerca il numero a metà campo tra Smolders e Duarte che lo atterra. Fischi dalla Sud ai giocatori belgi. Non mancano le disapprovazioni dei tifosi che contestano ed al 14' ‐ Cori contro il presidente Rosella Sensi dalla curva. 16' ‐ Il Gent prova a reagire, conclusione da fuori di Smolders, Riise ci mette il corpo. 20' ‐ Corner di Totti dalla destra, Taddei sul primo palo fira di testa verso la porta, bravo e reattivo Jorgacevic ad allontanare con la mano. Il Gent che, sfruttando al meglio una clamorosa disattenzione difensiva, al 23'crossa  con Thompson dal vertice sinistro dell'area che trova al centro Mbaye che di testa in tuffo, tra Mexes e Riise, può battere Artur per l’inprevedibile 0‐1. Gli ospiti cercano di sfruttare l’imbarazzo seguito al passivo ed al 25'  complice un pasticcio difensivo tra Mexes e Riise, vede protagonista Baye. L'attaccante del Gent spreca da buona posizione. 36' ‐ Al limite dell'area avversaria Mexes cerca il colpo di tacco per De Rossi, conclusione di sinistro deviata.  37' ‐ Guberti raccoglie ai venti metri, bolide di destro, palla deviata sul fondo di pochissimo 41' ‐ Clamoroso buco di Riise sulla trequarti che libera il corridoio per Mbaye. Pallone dentro per Masrci che non controlla. 44' ‐ Dopo uno scontro con un avversario assolutamente involontario Totti finisce a terra in area avversaria. L'arbitro lo ammonisce per simulazione sotto le bordate di fischi della curva. Il Gent chiude a sorpresa in vantaggio la prima frazione di gioco. 

SECONDO TEMPO CAMBIA LA MUSICA Nella ripresa la Roma cambia marcia nel segno di Francesco Totti. Il capitano, malmenato a ripetizione, sale in cattedra. 46’  Subito avanti la Roima che guadagna un corner da sinistra. Totti cerca il primo palo, il portiere belga non trattiene, per poco non ne approfitta Okaka. 47’ ‐ Sugli sviluppi, Groindin colpisce taddei sulla linea dell'area, per l'arbitro è solo punizione tra le proteste. Sul punto di battuta va Totti, conclusione potente di destro dal vertice sinistro,  Jorgaceviv ci mette i pugni. 50' ‐ Splendido Break di Motta sulla trequarti, percussione con ingresso in area da posizione defilata e tiro forte sul primo palo. Jorgacevic para.  SUDATO E MERITATO IL PAREGGIO 56' Punizione di Totti dai venticinque metri. Il capitano scaglia un bolide che si infila all'angolo alla sinistra nel portiere del Gent per l'1‐1 63'Taddei cerca il numero sulla destra, tunnel a Custovic ma l'azione sfuma 67' ‐ Spalletti lancia in campo Cerci per uno stanbco Taddei.   

PERICOLO BELGA 68’ Rischia grosso la Roma quando Custovic raccoglie una corta respinta di Artur nall'interno dell'area di rigore da posizione defilata sulla sinistra. Stop ndi petto e conclusione sul palo lontano a portiere battuto. Ci mette il piede Motta appostato sul palo e allontana. 73’ Totti, dopo essersi procurato il calcio di rigore per una trattenuta in area di Custovic realizza dagli undici metri spiazzando Jorgacevic per il gol del vantaggio.2‐1   GENT IN DIECI 75’Dopo aver collezionato un mare di scorrettezze per sopperire al maggior tasso tecnico della Roma, il Gent perde un uomo in campo. Thompson, già ammonito, falcia Motta. Il rosso è inevitabile. 78’ Un Okaka stremato da un grande lavoro di sacrificio lascia il posto a Vucinic 80’ Totti, in gran forma, si libera in area, in posizione defilata sulla destra e calcia. il diagonale finisce fuori di poco. Lo stadio regala al capitano un’autentica ovazione.  LA ROMA CHIUDE I CONTI   85’ Splendida verticalizzazione di Pizarro per Vucinic in area di rigore. Il montenegrino mette a sedere due difendori e il portiere prima di battere a porta vuota per il 3‐1. Nello stesso minuto Cassetti prende il posot di Motta ma non succede più nulla di rilevante e la Roma vola in Belgio forte dei due goal di vantaggio conseguiti nella caldissima arena dell’Olimpico.  LA VOCE DEI PROTAGONISTI  SPALLETTI: La squadra ha avuto una grandissima reazione nel momento più difficile. C’erano difficoltà di temperatura, grandi complimenti per l’intensità . Siamo stati aggressivi, mantenendo le distanze corte. Bravi a portare a casa il risultato. Quando le partite si mettono così bisogna fare più attenzione a ruoli, compiti e equilibrio di squadra. Nella reazione confusionaria, c’è il rischio di dare la possibilità agli avversari di farsi pericolosi, non bisogna attaccare in maniera scriteriata. Il gol subito? Bisogna fare i difensori, senza andare ad attaccare. Siamo attratti dal fatto che siamo superiori. Bisogna adattarsi. Dopo l‘1‐0 abbiamo rischiato di prendere il secondo gol. Negli ultimi cinque minuti si possono fare tre gol. Il pubblico ci ha trascinato, e ci ha portato a giocare in un clima di assoluto vantaggio. Se manteniamo un po’ di razionalità, riusciamo ad ottenere di più. Guberti ha fatto uno buona partita, ha creato scompiglio. E’ stato svantaggiato dalla loro posizione difensiva. Il giocatore ha delle qualità. E’ un po’ leggerino nel gioco di forza.  Totti aveva un marcatore che gli ha fatto tantissimi falli, sempre le mani addosso, sempre a spingere. Stasera ha tenuto botta, dando vantaggi alla squadra. Vucinic invece dimostra  che non ha il passo per dare un contributo maggiore. Cerci bene negli sprazzi.  Il risultato non ci dà garanzie, loro vanno a duemila e sono motivati. Noi dobbiamo ritrovare la qualità e la velocità che abbiamo fatto vedere negli anni trascorsi. Okaka  ha fatto una grandissima partita, ogni tanto non sa prevedere ma ha le qualità per fare qualcosa di grande estro.  GUBERTI: Pubblico fantastico e contento del risultato.Penso che dovrò fare tante prestazioni positive. Sicuramente devo migliorare anche nella fase difensiva. Spalletti mi ha fatto i complimenti come a tutta la squadra. 

   

 Il Tabellino 

ROMA (4‐4‐2): Artur, Motta (40' st Cassetti), Mexes, Riise, Tonetto; Taddei (22' st Cerci), Pizarro, De Rossi, Guberti; Totti, Okaka (33' st Vucinic). A disposizione: Julio Sergio, Cassetti, Andreolli, Brighi, Cerci, Faty, Vucinic. Allenatore: Spalletti  GENT (4‐2‐3‐1): Jorgacevic, Grondin, Suler, Wils, Thompson; Smolders, Duarte; Azofeifa, Maric, Mbaye; Ljubijankic. A disposizione: Boeckx, Hanstvelt, Custovic, El Ghanassy, Coulibaly, De Smet, Lepoint. Allenatore: Preud'homme  Arbitro: Gomez Costa (Por)  Assistenti: Miranda ‐ Fernandes Braga (Por)  Quarto uomo: Soares Dias (Por)  Marcatori:23' pt Mbaye, 11' st e 27' st Totti, 40' st Vucinic  Ammoniti: 29' pt Azofeifa, 44' pt Totti, 6' st Maric, 26' Mbaye 

Incassi e spettatori: 19.777 Spettatori 

Note sulla partita: 

 

 

Terzo Turno di Qualificazione ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Gent 06,08,2009 ‐ Ore 20,30 

 

KAA Gent ‐ Roma 1‐7   Gent 06,08,2009 ‐ Stadio Jules Otten 

  KAA GENT‐ROMA: RISULTATO STORICO  1‐7 conseguito dai giallorossi in campo avverso è il risultato migliore, tra quelli acquisiti Europa dalla Roma.  La partita peraltro non era iniziata bene per Totti e compagni  che al 7’ usufruiscono di una grande opportunità. Smolders tenta il tiro dai venti metri che si infrange sul palo alla destra di Artur. La Roma risponde con De Rissi che dal limite impegna l’estremo avversario. Al 19’ Maric trattiene Totti per la maglia, ed il serbo viene ammonito.  La Roma rompe gli equilibri al 36’ con una punizione dal limite per Totti che con un bolide di destro batte Jorgacevic.  RISCHIO DI SOSPENSIONE  Allo scadere del primo tempo viene ammonito  Suler per fallo su Taddei, il giocatore belga applaude ironicamente l'arbitro che lo spedisce definitivamente negi spogliatoi.  Prende fuoco la tfosera locale che si sente vittima di chissà quale macchinazione ed inizia a gettare in campo bottttiglie di plastica e programmi del’lncontro. L’arbitro sembra propenso a sospendere l’incontro, quindi dopo l’ammonimento ai tifosi tramite altoparlante effettuato dai dirigenti del Gent il sig. Grafe termina la prima parte di gara al 48’ compreso il recupero.   NELLA RIPRESA LA ROMA DILAGA  La prima annotazione della ripresa arriva al 47'  con l’ ammonizione diSmolders per gioco falloso. Da qui in poi i padroni di casa smettono di effettuare il gioco duro, visto che l’arbitro non lo tollera e la partita cambia volto. La Roma non si ferma ed inizia a segnare goal a raffica. 57' Percussione dalla sinistra si Brighi che serve Totti al cenro dell'area; il capitano sferra un sinistro di prima intenzione ch Jorgacevic può solo toccare. 58' Contropiede di Menez che smarca Totti sulla sinistra; il numero 10 giallorosso serve De Rossi a rimorchio che  con un pallonetto supera il portiere belga. 63' ‐ Rigore per la squadra di Spalletti a causa di un fallo di mano in barriera sugli sviluppi di un tiro piazzato. Batte Totti che di destro insacca alle spalle di Jorgacevic.  TOTTI RICHIAMATO IN PANCHINA  >65' ‐ Spalletti: richiama  Totti che ci aveva preso gusto a segnare, entra Okaka. Passa un minuto e c’è un altra sostituzione esce Motta, entra Cassetti. 67'‐ Ammonito Taddei per gioco falloso, il pubblico fischia ironicamente. 68' ‐ Ultimo cambio  in casa Roma fuori Taddei, dentro Cerci. 74' – Su azione di calcio d'angolo di Pizarro, testa di De Rossi sul primo palo, e Jorgacevic è nuovamente battuto. 78' – C’è gloria anche per il Gent che realizza il suo goal  della bandiera sugli sviluppi di una mischia in area della Roma la palla finisce sui piedi di Smolders che col destro, da distanza ravvicinata, supera Artur. 

79' – Risponde nuovamente l’attacco micidiale dei giallorossi. Assolo di Menez sulla sinistra che con le sue finte di corpo sbilancia la difesa e sferra un preciso diagonale col mancino che batte Jorgacevic. 82' – Incredibile francese! Sul 6‐1 trova la maniera di finire sul taccuino arbitrale. Sono ammonizioni da evitare in una competizione lunga come questa.  86' Arriva la rete del record con  Okaka che gira di testa un calcio d'angolo dalla destra di Pizarro.  

C’è soddisfazione tra i circa mille tifosi romanisti al seguito al termine dell’incontro mentre la tifoseria locale dovrà fare ammenda di un comportamento che gli varrà sicuramente una forte squalifica, in campo europeo 

Il Tabellino 

GENT (4‐2‐3‐1): Jorgacevic; Grondin, Suler, Wils, Hanstveit; Smolders, Azofeifa; Mbaye, Maric, De Smet (55' Lepoint); Ljubijankic.  A disp.: Boeckx, Custovic, Duarte, El Ghanassy, Coulibaly, N’Diaye.  All.: Preud’homme. 

ROMA (4‐2‐3‐1): Artur; Motta (66' Cassetti), Mexes, Andreolli, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Brighi, Menez; Totti (65' Okaka). A disp.: J. Sergio, Tonetto, Cerci, Faty, Guberti.  All.: Spalletti   Arbitro: Grafe (GER)  Assistenti: Pickel (GER) e Häcker (GER)  Quarto uomo: Zwayer (GER)  Ammoniti: Maric (G), Suler (G), Suler (G), Smolders (G), Taddei (R), Mexes (R)  Note: espulso Suler per doppia ammonizione  Marcatori:  36' Totti, 57' Totti, 58' De Rossi, 63' Totti, 74' De Rossi, 78' Smolders, 79' Menez, 86' Okaka 

 

Incassi e spettatori: non pervenuti 

Note sulla partita: 

 

 

Spareggi ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Košice 20,08,2009 ‐ Ore 20,30 

 MFK Košice ‐ Roma 3‐3   Košice 20,08,2009 ‐ Stadio Lokomotiv 

  KOšICE‐ROMA  La Roma ha pareggiato per 3‐3 in casa del Kosice allo stadio Lokomotiv, in Slovacchia, nella gara di andata dell'ultimo preliminare di Europa League, il playoff che consegna alla vincitrice l'accesso alla fase a gironi della manifestazione, nata quest'anno dalle ceneri della vecchia Coppa Uefa. La Roma non va oltre il pareggio nel primo incontro ufficiale tra la Roma ed una squadra slovacca, il Kosice. Totti, autore di una doppietta, è ispirato, ma ad andare in vantaggio è la formazione di Kozac con Milinkovic che raccoglie una corta respinta di Riise al 4' e con un destro dal limite, insacca in diagonale. Dopo una mezz'ora di black out della Roma, i giallorossi pareggiano con Totti su rigore. Nel secondo tempo prima Menez, poi ancora Totti portano sul 3‐1 la Roma, ma Novak su rigore e ancora Novak (con deviazione di Andreolli) porta il Kosice sul 3‐3.  DIRETTA TESTUALE  1' ‐ Pericolosa subito la Roma. Tiro dal limite di Cerci non trattiene il portiere del Kosice e sulla respinta Brighi sfiora il goal.  3' ‐ Risposta della formazione locale. Novak mette in mezzo, svirgola Andreolli e sulla respinta il destro di Skutka termina al lato. 4' – Arriva inaspettato il vantaggio degli slovacchi. Attacca sulla fascia destra il Kosice con Dobias, Riise con troppa leggerezza libera al limite e Milinkovic fa partire una stilettata che di sinistro si infila alle spalle di Artur. 12' ‐ Grande chances per il capitano giallorosso. Lancio di De Rossi per Totti che prova a scavalcare Schreng ma la palla va fuori.  18’ Buon calcio d'angolo battuto da Pizzarro: è uno schema. Cerci gli va incontro sul primo palo e calcia al volo, ma il sinistro del giovane nativo di velletri finisce sull'esterno della rete. 25' Tutto aperto nel centrocampo della Roma che non fa filtro. Si incunea Cicman centralmente e calcia dal limite ma il destro è alle stelle.  26' ‐ Sulla ripartenza slovacca fallo di De Rossi su Milinkovic che sguscia via. Cartellino giallo inevitabile. 29' ‐ Ennesimo vuoto nel centrocampo giallorosso e ancora Milinkovic che tenta di superare Andreolli che lo anticipa con la punta del piede, quindi Artur pasticcia e mette in angolo. 31' Menez fa manbassa sulla sinistra mette in mezzo ma non ci va nessuno di testa e Kaminsky può liberare.  FALLO DI KISS E PENALTY  37' ‐ Fallo di Kiss su Menez sul vertice sinistro dell’area di rigore, dal dischetto Totti che mette la palla da un lato ed il portiere spiazzato dall’altro. E’ anche l’ultima azione degna di nota da segnalare nel corso della prima parte di gara che si chiude con un solo minuto di recupero.    

SECONDO TEMPO  50'  Arriva il primo cambio del match. Lo effettua il tecnico Spalletti: che richiama  Taddei immettendo Cerci.  LA ROMA RIBALTA LO SVANTAGGIO  51' Pizzarro serve Menez che supera Kamisky e calcia di potenza dal limite dell'area da posizione centrale. Nulla da fare per il portiere Schreng.  52' La Roma vicinissima al successo. Riise entra in area mette in mezzo, non trovano cil pallone i centrali slovacchi e Totti a tu per tu con il portiere del Kosice non riesce a trovare la zampata vincente. 57' ‐ Novak entra in area, si incunea nella difesa giallorossa tra Motta e Andreolli ma si lascia cadere. Il pubblico invoca a gran voce il rigore, l’arbitro giustamente fà proseguire.  58' ‐ Dentro Matic fuori Kaminsky Totti supera in una piccola porzione di terreno la retroguardia dei padroni di casa e si ritrova da solo davanti a Schreng che compie un miracolo. La difesa libera.  Ma il goal è matori ed arriva al 57’  quando Pizzarro lancia, De Rossi rifinisce e il supercapitano insacca. Anche qualche timido applauso scende ora dalle tribune.  KOSICE DI RIGORE  70' Doppio cambio per il Kosice: dentro Karas e Janic. Fuori rispettivamente Milinkovic e Skutka.  70' Le sostituzioni sono fortunate ed il Kosice, con la complicità di Mexes arriva all’insperato pareggio. Mexes stende Viazanko in area con un fallo evitabilissimo in quanto il gioco era a ridosso della linea di fondo. Novak dagli undici metri spiazza Artur. Accorciano le distanze gli slovacchi. 73' fuori Menez dentro Guberti.  FRITTATA FINALE E PAREGGIO KOSICE  81' Novak fa quello che vuole nella metà campo romanista. Rientra verso il centro dalla sinistra, e con l'aiuto del piede di Andreolli la traiettoria permette alla sfera di insaccarsi alle spalle di Artur per il definitivo 3‐3 anche se la Roma che sbanda in retroguardia concede spazio a Novak che si invola da solo verso la porta giallorossa ma Artur esce a valagna e salva la Roma 84' – Ininfluente l’ ultimo cambio di Spalletti che richiama Motta, al suo posto Cassetti.  La gara termina dopo 4 minuti di recupero uno in più di quelli concessi. Un risultato negativo per le aspettative della Roma ma ribaltabilissimo all’Olimpico dove gli avversari dovrebbero o vincere o pareggiare dal 4‐4 in su per accedere al turno successivo. Una Roma che preoccupa per l’apparato difensivo apparso, sopratutto nella ripresa evanescente. Peccato che un grande Totti venga fermato dalle pecche difensive dei suoi compagni, lontani dalla forma migliore. A parziale giustificazione le tante assenze con cui la Roma si è presentata in Slovacchia, una costante che purtroppo seguita dalla scorsa stagione. 

  

 

Il Tabellino 

KOSICE: Schreng; Kiss, Basista, Kaminsky (58'Matic), Juhar; Dobias, Cicman; Milinkovic (70'Karas), Viazanko, Skutka (70'Janic); Novak. A disp: Brudnak, Smrek, Toth, Serecin. All. Kozac  ROMA (4‐2‐3‐1): Artur; Motta (84'Cassetti), Mexes, Andreolli, Riise; De Rossi, Pizarro; Cerci (50'Taddei), Brighi, Menez (73'Guberti), Totti. A disp.: Julio Sergio, Faty, Tonetto, Greco. All. Spalletti  ARBITRO: Peter Rasmussen (Danimarca)  ASSISTENTI: Martin Wulff (Danimarca) ‐ Niels Hog (Danimarca)  MARCATORI: 4'Milinkovic (K), 37'(rig.), 67' Totti, 51'Menez, 70', 81'Novak (K)  NOTE: Ammoniti: 26'De Rossi 

 

Incassi e spettatori: non pervenuti 

Note sulla partita: 

 

 

Spareggi ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 27,08,2009 ‐ Ore 20,45 

 Roma ‐ MFK Košice 7‐1   Roma 27,08,2009 ‐ Stadio Olimpico 

 

ANCORA 7‐1 STAVOLTA ALL’OLIMPICO  Dopo due punteggi per 7‐1, uno negativo subito a Manchster, l’altro positivo realizzato al Gent la Roma realizza sette goal anche tra le mura amiche trascinata da un Totti impressionante (tripletta e assist). quarto turno preliminare di Europa League e accede alla fase a gironi. Avvio scoppiettante dei giallorossi che dopo neanche un minuto sono già in vantaggio e  dopo 7' sono già sul 3‐0 e in un crescendo dopo i primi 45' vanno al riposo sul 5‐1. In rete nel primo tempo anche Menez, Cerci e Guberti, nella ripresa partecipa alla festa anche Riise.  CHE CE SETE VENUTI A FA’  Talmente imbarazzante la differenza in campo che al quinto gol giallorosso, siglato da Menez su un tacco inventato da Totti, al18’ i tifosi slovacchi decidono di abbandonare lo stadio Olimpico per mettere fine ad un vero e proprio tiro al bersaglio, per oi rientrare nei propri posti in quanto costretti dalla polizia che non li lascia andar via in anticipo, per motivi di sicurezza, in tempo per assistere al gol della bandiera di Novak, sempre lui a creare dispiaceri alla Roma tra andata e ritorno. Totti, con la tripletta contro il Kosice realizza la sua decima rete di questa esperienza in Europa League, undicesima stagionale. Un match senza storia, tanto da meritare una platea di sedicimila tifosi giallorossi.   I GOAL  Il primo arriva dopo appena 20’’, al primo affondo Cerci mette in mezzo una cross basso che Totti finalizza con un destro da pochi passi La Roma macina gioco e va a segno ad ogni azione. Supercapitano raddoppia con una bella girata di testa su corner di Pizarro al 5', quindi c’è gloria per Guberti al 7' che realizza il 3‐0, complice una clamorosa papera del portiere slovacco. Che si fà passare la sfera sotto il corpo. Cerci al 17' realizza il poker dopo un tunnel geniale di Menez, che un minuto dopo mette i panni del goleador e realizza la cinquina giallorossa su perfetto assist di tacco di Totti. Se pecche vanno cercate in questa Roma straripante queste  vanno riconosciute alla scarsa capacità di interpretare il ruolo del portiere da parte di Artur che si fa infilare da un tiro parabilissimo di Novak. Questa situazione crea le disapprovazioni del pubblico di fede romanista e qualche coro di protesta nei confronti della dirigenza giallorossa.   LA RIPRESA SENZA CAPITAN FUTURO  De Rossi tenuto a riposo, è una vetrina per lo show romanista che nno si arresta anche se cala di intensità. Salgono sugli scudi Riise al 70' con un gran sinistro da fuori area, e l’immancabile Totti con un tiro al volo dal limite ricorda ai suoi detrattori il suo grande valore dentro e fuori i confini nazionali.  Nel finale Artur si dimostra non pronto quando è chiamato all’intervento anche se gli slovacchi non  arriveranno al raddoppio. Anche Vucinic in campo nel finale ha modo di 

brillare andando vicino al gol prima con un gran tiro a giro da fuori area, quindi  con una conclusione fermata dal palo. Si rivede anche Juan che appare in buone condizioni di salute ma gli manca l campo di gioco e la tenuta in questo. ( Il brasiliano si esibisce in un dribbling secco e in una progressione sulla fascia che non lasciano dubbi sul suo recupero fisico). 

  

Il Tabellino 

ROMA: Artur, Mexès, Pizarro, Totti ,Motta ,De Rossi ,Riise ,Guberti ,Cerci ,Cassetti ,Menez sostituti: Julio Sergio ,Juan ,Vučini, Taddei, Faty ,Esposito ,Tonetto All. Luciano Spalletti 

KOSICE:Schreng,Kiss,Kaminsky,Smrek,Dobias,Milinković, Juhar, Cicman, Viazanko, Novák, Basista sostituti: Brudnak, Matić, Tóth, Janič, Serecin, Skutka, Hovancik All.Ján Kozak 

Arbitro: Selçuk Dereli (TUR)   Assistenti: Ertinc Sezertam (TUR) Volkan Narinç (TUR)  Quarto arbitro: Ozgüc Turkalp (TUR)  

Incassi e spettatori: non pervenuti 

Note sulla partita: 

 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Basilea 17,09,2009 ‐ Ore 19,00 

 FC Basel ‐ Roma 2‐0   Basilea 17,09,2009 ‐ Stadio Jakob‐Park 

DEBUTTO DEI GIUDICI DI PORTA 

E' partita la novità voluta da Platinì e dalla Uefa che ha sperimentato i 6 arbitri in campo per tutta l’edizione 2009‐2010 della Europa League. Oltre al classico direttore di gara, che ha mantenuto il potere decisionale, ai due classici guardalinee, che si concentreranno più specificatamente sui fuorigioco, ed al quarto uomo (abbastanza inutile il suo operato), hanno esordito le figure dei giudici d’area. Hanno sostato di fianco al palo opposto a quella zona di campo controllata dal guardalinee nelle due aree di rigore e si sono mossi sia sulla linea di fondo campo, ma sono entrati anche in area quando l’azione si svolgeva nell’altra metà del rettangolo di gioco. Nella gara della Roma il loro apporto non è servito. (merito anche della Roma che non ha creato nulla per metterli al lavoro).  

PRIMA SCONFITTA IN EUROPA LEAGUE 

Brutta? No forse è riduttivo per quello che si è visto in campo. L'aggettivo giusto è pessima. Una squadra sottotono che è sembrata l'ombra di se stessa, che è riuscita a far annullare agli avversari il gap tecnico che era tutto a favore dei giallorossi. Certo è una situazione difficile, non irreparabile ma il bilancio di inizio stagione comincia ad essere amaro. Ci si attendeva una reazione d'orgoglio e una prestazione diversa da quella di Siena, invece i giocatori della Roma hanno snobbato impegno ed avversari, almeno è quello che fortemente ci auguriamo altrimenti la porta del baratro sarebbe aperta. Il vedere il modesto Basilea (al centro della classifica nel campionato elvetico giunto alla nona giornata) che ha surclassato gli ospiti sul piano fisico concedendo a Totti e compagni soltanto occasioni su tiro piazzato. Al contrario la retroguardia capitolina che aveva un tempo in Mexes un baluardo insuperabile è diventata un colabrodo, dove a mo' di circo qualcuno grida "si accomodino signori, si accomodino". Non più un muro ma una squadra che presta il fianco ad ogni sorta di iniziativa avversaria. Intravedere speranze in questo momento non è facile e cercare di dire che il bicchiere è mezzo pieno è coraggioso da affermare. Giustificando la giovane gestione di Ranieri, che in maniera evidente cerca ti tappare le falle di un ambiente di difficile gestione, non si può gettare contro la croce a Spalletti le cui dimissioni oggi assumono sempre più un atto di accusa nei confronti di una società che non ha effettuato la campagna acquisti, movimentando la cassa romanista con la sola cessione di Aquilani. Troppi giocatori nella rosa della Roma hanno propabilmente fatto il loro tempo ed anche i giovani rischiano di bruciarsi in un momento dove tutto sembra andare per il peggio.  Certo trovare in campo una compagine accademica che sembra voler far valere soltanto il blasone preoccupa come preoccupano le amnesie di Mexes, l'influente prestazione di Baptista, la solitudine di Totti e la scarsità agonistica di Taddei. Fermiamoci quì per non aggravare la situazione. C'erano remore e dubbi sull'arrivo di Burdisso che invece nel grigiore generale è l'unico che emerge e merita èpiù della sufficenza. Oltre alla prestazione di spessore va evidenziato l'ardore agonistico, la volonta ed in alcuni casi la cattiveria sportiva che riesce a profondere nella gara.   

 AL PRIMO AFFONDO 1‐0 

Parlare di goal realizzato dal Basilea, diagonale da fuori area con cui Carlitos batte Julio Sergio, è improprio in quanto senza nulla togliere al brasiliano, la difesa romanista ha commesso errori su errori non riuscendo a respingere un pallone al limite dell'area che non sembrava difficile (imparare dalle categorie inferiori). Eppure una certa reazione dopo il goal la Roma nella seconda parte del primo tempo l'ha mostrata ma si è spenta sulla traversa colpita da Totti su punizione. Quindi un evanescente Baptista, cui doveva far da spalla un inquietante Menez, non hanno più punto e la spinta sugli esterni ha segnato il passo. Un solo lampo quando l'illuminazione del capitano ha portato il francese in zona tiro ma la mancanza di velocità ha escluso la possibilità del pareggio. 

RIPRESA ADDIO 

C'era attesa per i secondi 45 minuti che dovevano, secondo l'immaginario dei tifosi ed anche di noi giornalisti che un cuore ed una speranza l'abbiamo, per vedere una squadra che catechizzata dal tecnico avesse messo alla frusta i padroni di casa. Niente, niente ed ancora niente di tutto questo. L'unico lampo visto in campo è di Almerares per i rossoblù che, come in un film già visto in Roma‐Juventus e Siena‐Roma trova praterie in una difesa confusa e sbagliata e con uno scatto, senza fatica si "beve" Julio Sergio per poi depositare senza fatica nel sacco.  C'è sconforto tra i mille tifosi arrivati fin qui che insieme ai nostri connazionali pensavano ad una Roma formato Champions league almeno per una sera. Come restano lontani quei tempi che sembravano aver per sempre messo la parola fine alla definizione di "Rometta". 

  

LE INTERVISTE DALLA SVIZZERA 

MEXES: ancora una volta abbiamo preso dei gol. Non siamo riusciti ad avere la reazione di Siena, ma ora dobbiamo ritrovarla subito perché domenica c'è la Fiorentina. Non comprendiamo che succede, c'è sempre un po' di paura. E' evidente che manca qualcosa ma dobbiamo alzare la testa. Questo è importante. Per noi, per la squadra e per la città. Serve lo spirito giusto. Nessuno di noi pensa ad altro. Vogliamo fare bene anche il mister ci crede molto. Lui ha dei principi e noi dobbiamo seguirlo e stasera forse non lo abbiamo fatto. Abbiamo subito un gol e ci siamo allungati senza riuscire ad alzare la testa. Quando si vive una situazione così abbiamo bisogno di aiuto anche del nostro pubblico. 

 RANIERI: E' stata una brutta sconfitta, abbiamo cercato di giocare, ma alcune volte dobbiamo essere più pratici e cinici, facciamo troppi tocchi e poca concretezza. Sicuramente ci sono dei problemi che dobbiamo risolvere, i ragazzi devono imparare a reagire e a restare concentrati novanta minuti. La gara con la Fiorentina? Sappiamo che dobbiamo reagire a questa situzione e dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Nel primo tempo potevamo fare di più noi eravamo messi non male in campo e siamo anche stati sfortunati. Un secondo tempo deludente, non eravamo rapidi, blandi, mi aspettavo di più. Si deve lavorare. I problemi ci sono e dobbiamo avere voglia di tirarci fuori e su questo i tifosi ci possono dare una grande mano. Sono arrivato da poco e devo trovare chi vuole lottare con il coltello tra i denti. Voglio persone determinate, fuori da bellezza e praticità. Stasera non abbiamo fatto nessuna delle due cose. Certamente, non si cambia in un giorno, Spalletti e la sua squadra bella risalgono a 

14 mesi fa. Anche lui poi ha cambiato e non c'è riuscito. Io anche ci proverò da subito, spero di riuscirci, quello che posso dire ai tifosi è di starci vicini". 

 INCIDENTI A BASILEA 

Non sono bastate nel pre‐partita alcune schermaglie che hanno visto protagoniste le due tifoserie che hanno portato al fermo di quattro tifosi romanisti. Al termine dell'incontro tafferugli ed intervento massiccio delle forze dell'ordine con altri cinque facinorosi provenienti da Roma fermati dalla polizia. Anche quattro sostenitori locali sono terminati in caserma per il prolungarsi degli incidenti. Sembra essere lontano il momento in cui si andrà ad assistere solo a partite di calcio senza il condimento di guerriglie varie. Aspettiamo i prossimi provvedimenti per sperare e maggiore severità contro i responsabili di tali situazioni. Qualsiasi forma adottata fin qui, compreso il dialogo non è servita. 

Il Tabellino 

FC BASEL:(4‐4‐2): 1 Costanzo; 22 Inkoom, 19 Abraham, 4 Atan, 20 Safari; 30 Carlitos, 24 Cabral, 11 Chipperfield, 14 Stocker (dal 45'st 26 Unal); 13 Frei (dal 47'st 28 Ferati), 9 Streller (dal 39'st 15 Almerares). A disp:23 Colomba, , 33 Sahin, 17 Shaqiri, , 29 Mustafi. All: Fink 

ROMA:(4‐3‐1‐2): 27 Julio Sergio; 13 Motta, 5 Mexes, 29 Burdisso, 17 Riise (dal 14'st 22 Tonetto); 11 Taddei, 16 De Rossi, 7 Pizarro; 94 Menez (dal 1'st 21 Guberti), 10 Totti, 19 Baptista (dal 14'st 9 Vucinic). A disp: 25 Artur, 4 Juan, , 23 Greco, 89 Okaka. ALL. Ranieri 

  

 ARBITRO: Carlos Velasco Carballo (ESP) 

ASSISTENTI: Roberto Alonso Fernandez (ESP) Enrique Andres Samper (ESP) 

 ASSISTENTI dietro le porte: Antonio Rubinos Perez (ESP) David Fernandez Borbalan (ESP) 

 Marcatori: 11'pt Carlitos, 41' st Almerares 

 Ammoniti: Menez, Costanzo, Carlitos, Abraham, Pizarro, 

 Recupero: 1'pt, 3'st 

 Angoli: 7‐5 per il Basilea 

 Spettatori 15.000. 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 01,10,2009 ‐ Ore 20,45 

 Roma ‐ CSKA Sofia 2‐0   Roma 01,10,2009 ‐ Stadio Olimpico 

  Roma 01,10,2009  NESSUNA RETE SUBITA 

Più dei due goal realizzati fà notizia il fatto che la Roma non abbia subito marcature, nonostante il solito infortunio, speriamo lieve, occorso a Juan al 26' della ripresa.  Dopo Catania da più parti si chiedeva una prova d'orgoglio e la Roma, messo al sicuro il risultato dopo 23' ha dato l'impressione di non voler forzare ed in effetti è bastato così con un Napoli alle porte al quale chiedere i tre punti, fondamentali per il rilancio in campionato. Gli avversari del CSKA, leader nel loro campionato, non hanno mai impensierito Julio Sergio tranne che in un'occasione salvata da Riise, nella ripresa, a ridosso della linea di porta. La Roma, chee merita il punteggio che gli và anche stretto, ha mostrato in alcuni casi limiti su cui Ranieri si è detto subito pronto a lavorare. Ancora una prova con luci ed ombre per il francese Menez, ad inizio ripresa pronto a rilevare un evanescente Vucinic. Il ragazzo dimostra, come se ce ne fosse bisogno, di possedere numeri importanti che puntualmente vanifica quando s'innamora troppo dei suoi dibbling. Intelligente è intelligente e quando comprende che sul piatto della bilancia che Ranieri gli ha concesso ci sono diverse ombre s'innervosisce e perde concentrazione. Per un fallo fischiato dal direttore di gara che, a torto o ragione non sposta di un millimetro la direttrice presa dall'incontro, Menez allontana platealmente ed il sig. Hrinak, suo malgrado, è costretto a mostrare il giallo, unico in un incontro correttissimo. 

POCHI ROMANISTI SUGLI SPALTI 

 Altro rilievo i pochi spettatori di fede giallorossa che sono stati sovrastati dai circa mille bulgari che hanno incitato fino al 90' la loro squadra che, nonostante il passivo, si è recata in massa a salutarli. Della circostanza si è rammaricata anche la pres. Sensi che si è augurata che contro il Napoli vi sia più partecipazione. E' chiaro che non è lo spettacolo che non attiri i sostenitori della lupa, bensì una sorta di contestazione sotterranea che tramite il passaparola fà si che specialmente gli abitanti della sud, ma anche nella curva opposta, disertino l'evento. Manovre di cambi di proprietà hanno in diversi stadi portato a pesanti contestazioni o all'assenza programmata come in questo caso. Dunque un film già visto cui manca il finale che chi vivrà vedrà. 

MIGLIORA LA CLASSIFICA 

Dopo questo successo e la vittoria del Fulham sul Basilea per  1‐0, assume un'altra fisionomia anche la classifica del girone, dove adesso in vetta c'è la squadra inglese a 4 punti, seguito proprio dai giallorossi che sono a 3 a pari merito degli svizzeri, chiude il Cska a 1. La Roma nell'incontro del 22 ottobre è attesa in casa degli inglesi e ricordo che passano le prime due.    

LE RETI DI OKAKA E PERROTTA   Non c'è Totti in campo e sarà per tutto il tempo preservato in panca, al suo posto il giovane Okaka Ciuka che insieme a Perrotta in tre minuti chiudono la pratica bulgara. Il primo gol di Okaka vede il giovane attaccante sfruttare al meglio un passaggio di Motta sul filo del fuorigioco, uno scatto e, a tu per tu con il portiere lo batte con una conclusione sulla destra dello stesso sotto la curva sud. Il raddoppio firmato da Perrotta è un invenzione di un altalenante Pizarro che mette il compagno solo davanti a Karadzhov. C'è anche il tempo di aggiustare la sfera e gran conclusione che gonfia il sacco per la gioia dei tifosi romanisti. 

VUCINIC APRE LA RETE  Segnalati i momenti salienti della cronaca dell'incontro, da descrivere la fortissima conclusione di Vucinic, sul punteggio di due a zero che apre un buco nella rete bulgara. Talmente forte il tiro che centra l'esterno rete che la stessa si stacca in tre punti. Necessario l'intervento con scaletta degli addetti che dopo qualche minuto ripristineranno la normale situazione. 

HANNO DETTO:... 

R.SENSI: E' arrivata la vittoria per cui sono contenta, anche se ho del rammarico quando c'è la stadio vuoto, però speriamo di vedere più spettatori domenica prossima. I giovani sono stati la nota positiva di questa serata, vorrei applaudirli perché sono importantissimi anche loro. Sul nuovo stadio ribadisco che è un percorso che va fatto con le istituzioni e con responsabilità. E' un percorso che si fa insieme a tutti e non contro. Tutte le squadre in Europa hanno i loro stadi, ill Sindaco ci dà la possibilità di poterlo realizzare e io sono molto contenta, per cui il polverone ci sta, perché poi Roma crea più polverone delle altre città. 

RANIERI: Parto subito dal francese e dico che Menez è un grande campione, deve però mettersi in testa che non deve eccedere nel dribbling. È anche elegante nel suo modo di stare in campo e saltare l'avversario, ma deve essere pratico e concreto. Persa palla si deve impegnare, gli altri corrono e deve correre pure lui. Bisogna lavorarci molto perchè ha numeri da fuoriclasse. Sono contento per Okaka: ha giocato, ha sbagliato come è normale, ma ce l’ha messa tutta ed è riuscito anche a segnare. Di Cerci sono soddisfatto, peccato per quel colpo di testa che ha schiacciato troppo e la palla è andata fuori. Alessio ha dei numeri, un ottimo piede e deve essere anche lui pratico. In ogni caso lo spirito di questa sera mi è piaciuto, sono felicissimo che la squadra finalmente non abbia subito gol. Non mi attendevo la scioltezza perché stiamo provando cose nuove. Per quanto attiene alla situazione nel girone sono convinto che sarà decisiva la gara contro il Basilea. E A Sofia non sarà facile, con il tifo che ci sarà. 

          

 Il Tabellino 

  

ROMA: Julio Sergio; Motta, Burdisso, Juan (71'Andreolli), Riise; Cerci (75'Tonetto), De Rossi, Pizarro, Perrotta; Okaka, Vucinic (46' Menez). A disp.: Lobont, Greco, Guberti, Totti. 

All.: Ranieri  CSKA Sofia: Karadzhov; Minev, Kotev, Ivanov, Stoyanov, Todorov; Yanev, Yanchev (52' Delev), Morozs (52'  Platini); Stoyanov; Marquinhos. A disp.: Petrov, Vidanov, Manchev, Petrov, Michel. All.: Penev  Arbitro: Hrinak (Svk)  Assistenti: Slysko e Roman (Svk)  Arbitri di porta: Vnuk e Trutz (Svk)  Quarto uomo: Horvath (Svk)  Marcatori: 19' Okaka, 23'Perrotta  Ammonito: Menez. 

Recuperi: 1'pt, 2'st 

  

 

    

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Londra 22,10,2009 ‐ Ore 21,05 

  Fulham ‐ Roma 1‐1   Londra 22,10,2009 ‐ Stadio Craven Cottage 

  Londra 22,10,2009 

LA ROMA GIOCA SOLO UN TEMPO 

Con un grande secondo tempo la Roma pareggia a Londra contro il Fulham, acciuffando il pari con Andreolli all'ultimo respiro, quando il cammino europeo degli uomini di Ranieri sembrava ormai compromesso. Calcio d'angolo battuto da Pizarro con i difensori in maglia bianca che prolungano la traiettoria della sfera. Appostato sul secondo palo e libero da marcature il centrale difensivo romanista batte di collo pieno e la sfera dopo aver toccato la faccia inferiore della traversa entra in rete facendo esultare i cinquecento tifosi romanisti e permettendo alla Roma di scongiurare l'ulteriore figuraccia in terra britannica. La Roma regala praticamente 45' agli avversari offredogli persino il vantaggio con un infortunio di Doni che sbaglia i tempi dell'uscita. Un primo tempo sottotono della squadra di Ranieri, intimidita dall'aggressività di quella di Hodgson. I padroni di casa partono forte, imponendo un ritmo alto, che mette in difficoltà la squadra ospite. Burdisso rischia l'autorete su un cross dalla destra, nel tentativo riuscito di liberare l'area piccola. Fullham pericoloso ancora con il sinistro sporco in mischia di Greening, che esalta lo scatto di reni di Doni che devia in angolo. Arriva, inevitabile, il gol di testa di Hangeland, che sfugge ad Andreolli (forse con una trattenuta) e approfitta dell'uscita a vuoto del portiere sul corner battuto da destra.  La ferita cerca di rialzarsi e reagisce. di rilievo la conclusione di sinistro di prima intenzione di Riise, Schwarzer respinge in tuffo sulla propria destra deviando in angolo. Purtroppo per la Roma è anche l'unica azione da rete dei primi 45'. 

ROMA TRASFORMATA NELLA RIPRESA 

Nella ripresa una Roma trasformata sia negli uomini (dentro Perrotta e Pizarro) che dal punto di vista del gioco ha collezionato idee buone ed una costante pericolosità. Dopo un rigore negato a Menez in precedenza arriva il penalty per un atterramento di J.A.Riise prossimo al goal. Nell'azione espulso anche Kelly come ultimo uomo. 

SUL DISCHETTO MENEZ  A sorpresa non è Pizarro o De Rossi, in assenza di Totti (e che assenza!) ma Menez a recarsi sul dischetto per cercare di trasformare la massima punizione. Il francesino parte ed indirizza la sfera alla destra dell'estremo inglese. Purtroppo per lui, per la Roma e per i suoi tifosi il portiere ci arriva e devia la sfera che terminerà sul fondo. Menez aveva in precedenza chiesto ai compagni di squadra di voler calciare un eventuale penalty che fosse stato assegnato alla Roma ed i compagni di squadra non hanno avuto difficoltà a cedere il pallone. 

LA ROMA NON MOLLA FINO ALLA FINE  L'errore crea soltanto qualche minuto di disagio nella Roma che si riprende e seguita a macinare gioco, creando occasioni come il tiro di Vucinic deviato a fatica dal portiere e le varie azioni con cui i giallorossi entrano in velocità ed a proprio piacimento tra le maglie avversarie. 

Quindi l'epilogo con Andreolli che colpisce alla perfezione di collo pieno e con la massima precisione. Vanno via abbracciati i due fratelli Riise, che dopo aver scambiato le maglie, usano la stessa uscita abbracciati ed intenti a parlare propabilmente di cose non calcistiche. Il pareggio decreta la fine dell'incontro con la squadra che festeggia insieme ai suoi sostenitori e che mostra una certa continuità nel raggiungere il risultato negli ultimi giri delle lancette dei secondi. Chi ha problemi coronarici è avvertito. Una Roma così è da infarto!  

  

 Il Tabellino 

FULHAM (4‐4‐2): Schwarzer; Kelly, Hughes, Hangeland, Konchesky (1' s.t. Pantsil); B.Riise (30' s.t. Duff), Greening, Baird, Gera; Zamora (17' s.t. Nevland), Kamara. (Stockdale, Smalling, Dempsey, Anderson). All. Hodgson. 

ROMA (4‐4‐2): Doni; Burdisso, Mexes, Andreolli, J.Riise; Taddei (18' s.t. Vucinic), Brighi (1' s.t. Pizarro), De Rossi, Guberti; Menez, Okaka (1' s.t. Perrotta). (Lobont, Cassetti, Baptista, Greco). All. Ranieri. 

Arbitro: Allaerts (Bel). Marcatori: 24' Hangeland; 93' Andreolli  

Spettatori 20.000 circa  Espulso Kelly per gioco scorretto.   Ammoniti Vucinic.   serata piovosa, terreno in buone condizioni.   Recupero: 1' p.t.; 3' s.t. 

 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 05,11,2009 ‐ Ore 19,00 

 Roma ‐ Fulham 2‐1   Roma 05,11,2009 ‐ Stadio Olimpico ore 19,00 

  Roma 05,11,2009 

INIZIA MALE, ANZI MALISSIMO 

Senza gli infortunati Totti, Juan e Burdisso,con Vucinic in tribuna per scelta tecnica Ranieri schiera in attacco Okaka e Baptista. A centrocampo, Cicinho e Guberti sono gli esterni, con De Rossi e Pizarro a formare la coppia centrale. In difesa, i quattro scelti sono Cassetti, Mexes, Andreolli e Riise, alle cui spalle gioca Doni. (Il portiere giallorosso, però, lascierà il posto nell'intervallo a Julio Sergio per infortunio muscolare)  Pochi spettatori all'Olimpico per tante emmozioni. Così si può riassumere la serata del giovedì di coppa dove la squadra di Ranieri ospita un Fulham totalmente diverso da quello incontrato all'andata, dove Andreolli all'ultimo respiro insacca il goal del pareggio.  Sì, ironia della sorte, proprio quell'Andreolli che entra così male in area di rigore su Kamara non lasciando scampo al direttore di gara che fischia il penalty. Doni, che il rigore non è proprio il suo piatto forte va dal lato opposto del pallone e come a Londra gli inglesi sono in vantaggio. In un primo tempo dai toni grigi la gara per i giallorossi si veste di nero. Diventa ancora più buia quando su conclusione in porta di Mexes respinge con le mani Pantsil senza che arbitro segnaline e giudice di linea dietro la porta perlomeno rimangano perplessi 

SEI ARBITRI IN OGNI GARA QUANDO UNA SOLA MOVIOLA.... 

Altra cosa storta nel calcio che ci lascia perplessi, dubbiosi e maliziosamente cattivi è la constatazione che la classe arbitrale, vuol essere padrona del campo inteso come quello di gioco che quello fuori dal rettangolo stesso. E' una classe potente supportata dal potentato che non offremai giustificate mozioni al no della moviola a favore di questo sport. L'occhio meccanico, ormai entrato ai bordi e non solo del terreno di gioco, fa vivere una gara diversa da quella reale, crea giustizia nei suoi contenuti e lascia pochissimi margini di errore e non concede spazio alla discrezionalità, votandosi al rispetto del regolamento. Quante volte la "moviola" ha messo in luce gli errori arbitrali. In quante occasioni le certezze dei signori del fischietto sono state sconfessate dall'occhio meccanico e da chi lo segue che, in questi ultimi anni sta diventando la maggioranza, visti i sempre più larghi vuoti sugli spalti. (All'Olimpico per Roma‐Fulham solo 15.000 spettatori).  Non diamo ascolto ai soliti colleghi che per ignoranza professionale o chissà per quale altro motivo, tirano la volata all'arbitro così com'è, magari atleticamente più preparato.  La verità è che la moviola sconfesserebbe il potere arbitrale e nella maggior parte dei casi non permetterebbe mai di far trionfare un'altra calciopoli. Le gare, salvo qualche eccezione, magari allungherebbero i tempi di recupero ma alla fine sarebbero giuste con il vero risultato che il campo avrebbe decretato. Si cancellerebbero centinaia di ingiustizie e non si mortificherebbero gli sforzi delle società meno blasonate o di quelle più tartassate. In Roma‐Fulham, ad esempio la moviola, con la palla terminata sul fondo dopo un tiro di Mexes deviato con il braccio avrebbe suggerito all'arbitro il penalty, rovesciando una situazione apparsa ai limiti del ridicolo con sette direttori di gara a fare le belle statuine. Con l'occhio meccanico si annullerebbero gli arbitri e la loro sudditanza psicologica (o in altri casi la malafede) facendo 

persino passare in secondo piano il sempre usato senso di rivalsa da parte dei fischietti, che tanti danni ha portato al calcio mondiale. 

L'IMPRESA ROMA PARTE DAL 69' 

La ripresa inizia con Ranieri protagonista. Subito due cambi: uno obbligato, Julio Sergio per Doni, (non poteva mancare il solito infortunio) quindi Taddei per un Cicinho non ancora al meglio. Roy Hodgson non è da meno e mette in campo Nevland al posto dell’acciaccato Kamara. Purtroppo per lui il nuovo entrato dopo quattro minuti, va giù duro sulle gambe di De Rossi e Blom tira fuori il rosso diretto (qui la moviola non serviva). Come detto al 69' una conclusione da fuori area di J.A. Riise trova la deviazione leggera in area del fratello con la maglietta bianca tanto che basta per mettere fuori causa il portiere. Sale in cielo l'urlo goal e il Riise romanista invita la Gens romana a tifare Roma. In effetti in questa serata se una cosa non è mancata è stato il tifo che ha accompagnato incessantemente l'undici giallorosso per tutto l'incontro.  Ora la Roma ci crede e spinge sull'acceleratore, forte anche del vantaggio numerico, come all'andata. 

OKAKA GOAL! 

Al 75’ la Roma ribalta il punteggio, portandolo a proprio favore con con Okaka che, su preciso cross di Taddei, si fà trovare smarcato in piena area e di testa in forte elevazione, mette alle spalle dell’incolpevole portiere Schwarzer. L'attaccante galvanizzato nel finale tenta una rovesciata dal limite dell’area su assist di Baptista ad alto contenuto spettacolare, para il portiere.  Nel recupero a gochi fatti perde la testa Konchesky con un'entrata assassina su Taddei. Il rosso diretto è proporzionale alla cattveria profusa per effettuare il fallo.  Baptista non finalizza una palla goal offertagli da uno svogliato Menez e Hodgson lascia l'Olimpico infuriato. Raggiante Ranieri con la curva sud che plaude la seconda vittoria in quattro giorni. Per la Roma l'ennesima rimonta stagionale che se pone sugli scudi il carattere dei ragazzi, fornisce materiale di discussione su un gioco brutto con atteggiamenti compassati da parte dei giocatori e la quasi otale assenza di movimenti quando un compagno è in possesso di palla. Senza Totti poi scema l'invettiva ed il metronomo Pizarro ha compiti difficili da assolvere e spesso se attaccato con raddoppio di marcatura è il primo a sbagliare, così come è sempre il faro che illumina i compagni in difficoltà. Pizarro è forse attualmene l'unico a giocare con o senza pallone. Intanto la Roma incasella tre punti preziosissimi che permettono ai giallorossi di scavalcare proprio il Fulham nella classifica del girone E. I giallorossi, a due gare dal termine (Basilea all'Olimpico e CSKA di Sofia in Bulgaria) sono secondi con due punti di distacco dal Basilea con la seria possibilità di passare il turno anche con la vittoria del girone.  Intanto molte squadre blasonate in Champions league sono sul punto di essere inviate in Europa League (le terze classificate dei gironi di Champions), per una manifestazione che si prospetta molto più difficile di quanto preventivato alla vigilia.  

 

 

 

 

Il Tabellino 

ROMA (4‐4‐2): Doni (1' s.t. Julio Sergio); Cassetti , Mexes, Andreolli, J.A. Riise; Cicinho (1' s.t. Taddei), Pizarro, De Rossi, Guberti (20' s.t. Menez); Okaka, Baptista.  A disposizione: Motta, Perrotta, Cerci, Brighi. All.: Ranieri. 

FULHAM (4‐4‐2): Schwarzer; Pantsil, Hughes, Hangeland, Konchesky; B. Riise ( 25' s.t. Zamora), Greening, Etuhu (31' s.t. Baird), Gera; Dempsey, Kamara (1' s.t. Nevland).  A disposizione Stockdale, Smailing, Davies, Anderson. Allenatore: Hodgson. 

Arbitro: Blom (Olanda).  Marcatori: 19' rig. Kamara; 69' Riise, 76' Okaka.  Spettatori 15mila circa.   Espulsi 49' Nevland e al 92' Konchesky.  Ammoniti Andreolli, Greening, Okaka, De Rossi e Baird.   Angoli: 9‐3 per la Roma  Recupero: 1' p.t.; 2' s.t.. 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 03,12,2009 ‐ Ore 21,05 

  Roma ‐ Basel 2‐1   Roma 03,12,2009 ‐ Stadio Olimpico 

  Roma 03,12,2009 

ROMA QUALIFICATA 

Arriva la prima bella notizia della stagone e la porta proprio quella competizione europea dove la Roma ha fatto molto bene da agosto fino a questo momento. Battendo il Basilea in rimonta, la squadra di Claudio Ranieri si è assicurata matematicamente la qualificazione ai sedicesimi di finale della Europa league con ottime possibilità di vincere il proprio girone ed allontanare squadre a livello di Champions league. 

PROVA CONVINCENTE 

Totti e compagni hanno dato vita ad una prova convincente sotto il piano tecnico ed anche muscolare. Non tutto però è stato facile come potrebbe far supporre l’avvenuta qualificazione. Gli svizzeri hanno dimostrato di essere squadra corta, ben messa in campo che gira all’unisono, con poche pecche e con qualche sbavatura nel reparto arretrato. Ma si sa quando affronti campioni del calibro di Totti l’errore può essere più vcino di quello che non pensi. Lo stesso dicasi sopratutto per la fase difensiva giallorossa che ha mostrato, in alcune occasioni falle importanti su cui si dovrà lavorare molto, come nel ritornello che difensori e tecnico vanno da tempo riproponendo. Ospiti per primi in vantaggio, cosi come in altre gare stagionali della Roma, ultima quella di Bergamo vinta in rimonta (succederà anche con gli svizeri), ma sul goal, arrivato dopo 17 minuti, oltre alla errata posizione di Cicinho che è in ritardo pensando di aver deviato la sfera in angolo, c’è quella dei centrali difensivi che hanno lasciato soli davanti a Julio Sergo ben due uomini e segnare è stato un gioco da ragazzi. 

L’UOMO MASCHERATO 

Ranieri propone la squadra migliore, fà riposare Motta e Taddei e Juan per il resto inserisce nella pugna gli uomini migliori facendo giocare dal primo minuto Cicinho. Ma la variabile che come sempre fà impazzire le difese avversarie è Francesco Totti, capocannoniere della squadra in Europa league come in campionato. Il campione, su cross di Cicinho viene trattenuto e messo a terra in piena area di rigore ed il direttore di gara, propabilmente confortato da un giudice di linea assegna un giusto penalty alla Roma. Sotto la curva sud il capitano riflette a lungo prima di far partire la stoccata che centra il bersaglio alla sinistra del portiere elvetico che intuisce soltanto la direzione della sfera, la tocca appena ma non cambia i propositi di Totti che ubriaca di rete la sua storia calcistica e gli innamorati di questa città, colori e squadra. Fà 1‐1 e sono trascorsi trenta minuti dall'inizio e tredici minuti dal goal dello svantaggio, sopratutto si concretizza e rafforza la convinzione che il gruppo è valido quando è coeso e per due volte con alchimie da campioni Perrotta e Totti si presentano soli davanti al portire che ha la meglio. 

  

 CAPOLAVORO VITTORIA E QUALIFICAZIONE 

Il Basilea inizia forte la ripresa come aveva fatto in apertura di primo tempo. La retroguardia capitolina è attenta e le ripartenze spesso vedono protagonista Vucini e la sua velocità. Quando punta l'uomo il montenegrino è micidiale quanto ingenuo quando dopo apprezzabili iniziative si perde in un bicchiere d'acqua. La partita è sempre viva, le squadre si affrontano a viso aperto, senza esclusione di colpi ed alla fine le energie profuse saranno moltissime e questo non depone a favore della Roma che avrà una giornata in meno fino a domenica sera per riposare rispetto alla Lazio che ha giocato il giorno prima, ottenendo però un risultato altamente negativo, l'opposto della Roma, esclusione con una giornata di anticipo. Parte quindi avvantaggiata come minuti riposati la squadra di Ballardini anche se a decidere la stracittadina sono e potrebbero essere molte altre situazioni. Tornando in Europa c'è da descrivere il Capolavoro con cui i giallorossi si assicurano la vittoria, il primo posto in classifica ad una giornata dal termine e la quaificazione matematica. L'azione è una controffensiva che parte con il tacco di Menez, la palla arriva a De Rossi che mette un pallone con il contagiri sul piede sinistro di Vucinic in corsa. Il montenegrino finalizza l'azione con un esterno sinistro potente e rasoerba che non da scampo al portiere sul primo palo. Un goal che rende convinti i presenti che, anche questa volta, il prezzo del biglietto valva la pena pagarlo. 

LA ROMA TIENE, JULIO SERGIO PROTAGONISTA 

L'atteso ritorno degli ospiti si concretizza con una manovra corale che spesso mette in difficoltà la Roma, sopratutto sulle palle aeree immesse in area su azione o su tiri d'angolo. Julio Sergio in queste situazioni preferisce non uscire ed i pericoli si moltiplicano. Quindi su veloce percussione da sinistra l'estremo difensore capitolino regala una parata spettacolare e redditizia respingendo con i piedi un tiro ravvicinato in corsa che tutti avevano battezzato nel sacco. Il suo è un salvataggio che vale due punti e la fiducia sempre maggiore dei compagni per un prtiere non molto alto che tra i pali è un portento. 

Quando il direttore di gara transalpino che tra gli altri ha ammonito il connazionale Menez, fischia per tre volte l'urlo dell'Olimpico riempie le starde di Roma ed i cuori giallorossi. L'ennesima gara in imonta per la Roma è terminata. Missione compiuta con brillantezza e consapevolezza che gli avversari sono di valore. Fortunatamente nell'ultima giornata dei gironi i giallorossi affronteranno un impegno meno arduo a Sofia dove, in caso di vittoria la Roma chiuderebbe il girone prima, quindi con la vittoria del girone che gli permetterebbe di evitare compagini importanti, affidandosi alla benevolenza della sorte nelle urne. 

IL FULHAM VINCE COL MINIMO SCARTO 

Il Fulham con una rete nel primo tempo mette in cascina tre punti, battendo il fanalino di coda del torneo CSKA di Sofia che nell'ultimo turno ospiterà la Roma. Questa la classifica del girone E. 

Classifica Gruppo E Roma ...........10 Basilea ...........9 Fulham ..........8 CSKA Sofia ....1 

  

 

Il Tabellino 

 ROMA (4‐2‐3‐1): Julio Sergio; Cicinho (28' s.t. Juan), Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Menez (15' s.t. Taddei), Perrotta, Vucinic (15' s.t. Baptista); Totti.  A disposizione: Doni, Juan, Cassetti, Brighi, Okaka. Alenator: . Ranieri. 

BASILEA (4‐4‐2): Wessels; Inkoom, Atan, Abraham, Safari (34' s.t. Shaqiri); Carlitos, Huggel, Gelabert, Stocker; Frei, Streller.  A disposizione: (Colomba, Ferati, Zanni, Sahin, Cabral, Almerares. All. Fink. 

ARBITRO: Chapron (Francia). 

Marcatori: : 17' Huggel, 32' Totti su rigore; 58' Vucinic 

NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori 10 mila circa. Ammoniti Gelabert, De Rossi, Menez, Carlitos, Juan. Recupero: Recuperi: 0' p.t., 2' s.t.. 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Sofia 16,12,2009 ‐ Ore 19,00 

 CSKA ‐ Roma 0‐3   Sofia 16,12,2009 ‐ Vasil Levski National stadium 

   Roma 16,12,2009 

TOTTI MATRIMONIO FINALE DA CALCIATORE 

Il capitano giallorosso ha prolungato il contratto fino al giugno del 2014, praticamente fino alla conclusione della carriera da calciatore. La notizia, ormai nota da settimane, è stata ufficializzata prima della gara di Europa league di Sofia dove peraltro il capitano non è stato neppure convocato. Totti guadagnerà 4,5 milioni per la stagione sportiva in corso e 4,3 milioni per ciascuna delle quattro successive. Contestualmente, la società e Numberten ‐ società licenziataria dei diritti di immagine del calciatore ‐ hanno deciso il prolungamento dell'attuale accordo di licenza in esclusiva per l'uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine del calciatore per specifici prodotti ufficiali a marchio A.S. Roma. Calciatore e società infine "hanno inteso legare la propria storia, i propri successi sportivi e i propri progetti futuri impegnandosi a garantire a Francesco Totti la permanenza nell'ambito dell'Area tecnico‐sportiva al termine della propria attività agonistica, perché lo stesso, entrando a far parte del Comitato Tecnico di Direzione, possa contribuire con le sue conoscenze e la sua esperienza alla crescita ed alla valorizzazione dell'Area tecnica della Societa". "Ho sempre sognato di indossare questa maglia a vita. Il sogno si avvera. Vivilo con me". Con queste parole Francesco Totti ha celebrato la firma del nuovo contratto con la Roma. 

LA ROMA VINCE GARA E GIRONE 

Con una formazione volutamente rimaneggita, a cavallo tra la trasferta di Genoa e la gara difficile all'Olimpico contro il Parma quarto in classifica, i giallorossi si sono imposti per 0‐3 sul campo dell'ultima in graduatoria che lascia la manifestazione con un solo punto in classifica conquistato contro il Fulham che, nell'altra gara ha liquidato il Basilea in trasferta e si è aggiudicato, da seconda, il passaggio al turno successivo. La Roma, tra l'altro, nel sorteggio sarà testa di serie.  Oltre le reti realizzate tutte di ragazzi giovani e rampanti, va notata,, per la terza partita consecutiva, la mancanza di goal subiti con una difesa ben registrata che ha permesso agli avversari soltanto conclusioni dalla distanza su una delle quali Lobont ha trovato la maniera di mettersi in mostra. Accade quando Stoyanov conclude in maniera potente e precisa e l'estremo giallorosso è costretto ad un volo efficace sulla propria sinistra con respinta spettacolare che nega ai padroni di casa di andare in vantaggio. 

PALO DI ANDREOLLI POI CERCI FIRMA LA DOPPIETTA 

Detto della scarsa pericolosità dei bulgari ai quali la squadra di Ranieri ha concesso solo uno sterile possesso palla, la Roma ha offeso con ripartenze ficcanti e ben organizzate. In una mischia in area Andreolli (decisivo a Londra nel goal dell'1‐1) devia verso la porta ma il palo gli nega la soddisfazione della seconda rete europea. Intanto Cerci fa a sportellate con i difensori locali avendo la peggio in uno scontro in cui dovrà mettere una larga "pecetta" sul volto. Il suo marcatore diretto lo provoca spesso e rischia, dopo l'ammonizione, di lasciare la 

squadra in dieci. Ranieri prima e De Rossi poi lo calmano e riacquistata la giusta lucidità il ragazzo inanella una serie di belle giocate una delle quali al 46' lo porta al goal. Scatto repentino in area di rigore con percussione verso il centro da destra. Finta il tiro per due volte liberandosi del controllore diretto quindi quando parte la conclusione per il portiere dei padroni di casa non c'è scampo. Certo che la rete in conclusione di primo tempo, con il vantaggio inglese a Basilea fà volare la Roma che praticamente chiude l'incontro e supera da prima della classe l'esame del girone con il raddoppio in avvio di ripresa quando dopo soli sette minuti dall'avvio ancora Cerci s'invola su uno svarione difensivo ed a tu per tu col portiere attende che questi apra le gambe e con un preciso tunnel infila per la seconda volta la porta bulgara. Sempre in tema di giovani c'è da segnalare il gran movimento effettuato anche da Okaka che sbaglia un goal fatto solo davanti al portiere. Cerci invece è più freddo e calcolatore ma anche egoista quando in un'altra ripartenza veloce sceglie di saltare l'estremo difensore avversario a caccia della tripletta invece di mandare in rete il compagno di squadra Okaka piazzato benissimo e solo difronte la porta spalancata. 

LARGO AI GIOVANI CON SUCCESSO 

Una delle critiche che venivano mosse al Mr. Ranieri quando ha iniziato l'avventura romana era quella di essere un tecnico legato ai titolari e no un allenatore che ama provare anche soluzioni nuove sperimentando giovani promettenti. Nella gara di Sofia Ranieri ne fà esordire in campo internazionale ben due, prima Pettinari al 64', quindi Scardina all'81'. Le referenze saranno delle migliori. Il primo si muove bene sulla fascia sinistra e salta avversari con abilità dimostrando di sapersi subito inserire nel contesto‐squadra. Il secondo vero centravanti coglie la magia giusta e seguendo Perrotta che ruba un pallone sulla linea difensiva dei padroni di casa involandosi verso la porta, riceve l'assist che lo mette a tu per tu con la porta spalancata. nonostante il terreno gli faccia rimbalzare male la sfera il ragazzo non demorde e con un tocco infila per la terza volta la rete del CSKA prima di essere sommerso dall'abbraccio dello stesso Perrotta e dei compagni di squadra che lo festeggiano a lungo. 

LA SODDISFAZIONE NEL DOPO GARA 

SCARDINA: Il gol lo dedico a mamma. L’ho sentita prima della partita e gli avevo detto che forse stavo in tribuna. Penso che stanotte dormirò. Ancora ci dobbiamo rendere conto di dove siamo. Da sabato torniamo in Primavera. 

  

CERCI: In partenza la gara è stata nervosa e spigolosa poi è finita bene, il gol mi ha tranquillizzato e la doppietta è una grandissima soddisfazione. Era tanto che non giocavo, in questi mesi sto lavorando bene e mi sono fatto trovare pronto. Dopo il gol ho scaricato tutta la tensione. Sul mio futuro valuteremo insieme alla società, ora penso ad avere continuità nel giocare, devo mettere in mostra le mie qualità, chiedo questo al 2010. 

 

RANIERI: Sono contento per la Roma ed i suoi giovani e quando dico che ho bisogno di tutti dico la verità. Il settore giovanile della Roma lo conoscono tutti, ci sono grandi professionisti, osservatori e allenatori in gamba. E’ importante che non si montino la testa, devono sapere che c’è un allenatore che li guarda e li osserva. Come Chelsea e Manchester giocano per vincere, oggi il nome non conta più, dobbiamo rispettare tutti lavorando per eliminare i nostri difetti. Durante la gara ho ripreso Cerci perchè avevo paura, lo invitavo a ritrovare la calma. Aveva tanta voglia di dimostrare mentre il suo controllore gli faceva falli, provocando continuamente . Sono contento per la prova di questo ragazzo. Domenica ci aspetta una 

partita difficile, arriva il Parma che è in un momento di forma straordinaria. Sarebbe bello vedere lo stadio Olimpico pieno per gli attori, la cosa più bella per chi và in campo ed una forza in più per la squadra. 

INCRIMINATI IN CINQUE 

Cinque degli otto tifosi della Roma arrestati mercoledì a Sofia sono stati incriminati con l'accusa di hooliganismo dalla procura della capitale bulgara. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano francese L'Equipe. I cinque sostenitori giallorossi, che rischiano fino a due anni di carcere, sono stati rimessi in libertà con il divieto di lasciare la città. Mercoledì, prima del match di Europa League tra Cska Sofia e Roma, tifosi giallorossi si sarebbero scontrati con una frangia di sostenitori del Levski Sofia. 

 

  

Classifica FINALE Gruppo E Roma ...........13 Fulham .........11 Basilea ..........9 CSKA Sofia ...1 

 

Venerdì 18 dicembre 2009 

L'URNA DICE PANATHINAIKOS 

Per i sedicesimi di finale dell'Europa League, la As Roma dovra' sfidare i greci del Panathinaikos.Le gare di andata si giocheranno il 18 febbraio, quelle di ritorno il 25 dello stesso mese. Un eventuale passaggio del turno proporrebbe alla Roma la vincente di Standard Liegi‐Salisburgo, valevole per gli ottavi di finale della manifestazione. Questi tutti gli altri accoppiamenti: Rubin Kazan (Rus) ‐ Hapoel Tel Aviv (Isr)  Athletic Bilbao (Esp) Anderlecht (Bel) Copenaghen (Den) ‐ Marsiglia (Fra) Panathinaikos (Gre) ‐ ROMA (ITA) Atletico Madrid (Esp) ‐ Galatasaray (Tur) Ajax (Ned) ‐ JUVENTUS (ITA) Bruges (Bel) ‐ Valencia (Esp)  Fulham (Eng) ‐ Shakthar Donetsk (Ukr) Liverpool (Eng) ‐ Unirea Urziceni (Rom)  Amburgo (Ger) ‐ Psv Eindhoven (Ned) Villarreal (Esp) ‐ Wolfsburg (Ger)  Standard Liegi (Bel) ‐ Salisburgo (Aut) Twente (Ned) ‐ Werder Brema (Ger) Lilla (Fra) ‐ Fenerbahce (Tur) Everton (Eng) ‐ Sporting Lisbona (Por) Hertha Berlino (Ger) ‐ Benfica (Por)   

 

OTTAVI DI FINALE (and. 11 marzo, rit. 18 marzo 2010) vinc.Amburgo/Psv ‐ vinc.Athletic Bilbao/Anderlecht vinc.Rubin/Hapoel ‐ vinc.Villarreal/Wolfsburg vinc.Atl.Madrid/Galatasaray ‐ vinc.Everton/Sporting vinc.Hertha/Benfica ‐ vinc.Copenaghen/Marsiglia vinc.Panathinaikos/Roma ‐ vinc. Standard/Salisburgo vinc.Lilla/Fenerbahce ‐ vinc.Liverpool/Unirea vinc.Ajax/Juventus ‐ vinc.Fulham/Shakthar Donetsk vinc.Bruges/Valencia ‐ vinc.Twente/Werder Brema ‐ 

 

 

Il Tabellino 

  

CSKA SOFIA (4‐5‐1): Chavdarov; Minev, Popov (29' s.t. Rui Miguel), Vidanov, Stoyanov; Delev (35' s.t. Todorov), Yanchev, Petrov, Yanev, Timonov (15' s.t. Manchev); Michel.  A disposizione: I.Petrov, Branekov, Zehirov, Baez.  Allenatore: Penev. 

ROMA (4‐2‐3‐1): Lobont; Motta, Andreolli, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro (1's.t. Brighi); Cerci (29' s.t. Pettinari), Julio Baptista, Perrotta; Okaka (36' s.t. Scardina). A disposizione: Artur, Cassetti, Juan, Guberti. Allenatore: Ranieri. 

ARBITRO: Stavrev (Macedonia). 

Marcatori: 46' Cerci.;52' Cerci , 89' Scardina al 44'  

Serata gelida, terreno in discrete condizioni 

Spettatori 10.000 circa. 

Ammoniti: Petrov, Okaka, Cerci, Stoyanov. 

Recupero: 1' primo tempo; 4' secondo tempo 

 

   

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Atene 18,02,2010 ‐ Ore 21,05 

 Panathinaikos ‐ Roma 3‐2   Atene 18,02,2010 ‐ OAKA Stadio 

  Roma 18,02,2009 

LA DIFFERENZA LA FA' JULIO SERGIO 

Finchè il portiere della Roma sarà in campo la squadra assumerà un atteggiamento da grande formazione europea, spregiudicata quanto basta capace di regolare alla perfezione i meccanismi difensivi con la coppia Juan‐Burdisso turafalle di grande spessore. Poi il guaio muscolatre per Julio Sergio e la Roma barcolla, rialza la testa ma cede nel finale ai padroni di casa. Intendiamoci una sconfitta, che almeno sulla carta, non preoccupa Ranieri ed i suoi uomini ma che costringerà la Roma ad usare nuovamente gli uomini migliori per cercare di passare il turno. 

AMICIZIA TRA LE DUE TIFOSERIE 

Sono in duemila i sostenitori romanisti sugli spalti ateniesi. I colori della nostra capitale danno un tono meno austero ad una nazione in piena crisi economica e con una enorme messe di scioperi alle porte. La gente si tuffa nel calcio per dimenticare, ora più che mai, le problematiche quotidiane. C'è un'aria diversa ad Atene, rispetto all'ultima trasferta romanista (sponda Olympiakos), la tifoseria di casa vive e lascia vivere, si accenna anche ad una sorte di gemellaggio e quando si è all'interno dello stadio non vi è forte contrapposizione tra le due tifoserie. Al contrario i padroni di casa urlano il nome di Bruno Conti ed hammo parole di disprezzo per la Lazio, cosa che suona come soave musica per le orecchie romaniste. 

VUCINIC L'UOMO DEI GOAL INCREDIBILI 

Se a salvare la Roma dalla capitolazione ci pensa Julio Sergio in un paio di occasioni veramente molto bravo, a firmare il vantaggio è Mirko Vucinic con una rete da autore. Palla ricevuta da Julio Baptista stop perfetto con la sfera sulla linea dell'area di rigore, piatto preciso a scavalcare il portiere fuori dei pali e pallone all'incrocio sul secondo palo. E' un gran goal, un eurogoal che l'attaccante montenegrino letteralmente inventa. Sembra tutto facile per i giallorossi, che in precedenza avevano colpito un legno con un grann colpo di riise. Ora il fulcro del gioco è Controllare gli avversari e cercare veloci ripartenze. I padroni di casa caricano a testa bassa ma consapevoli del rischio che le ripartenze romaniste sono in grado di creare, cercano, col passare dei minuti una manovra insistita ma meno rischiosa. Poi l'infortunio al portiere e Doni, al suo primo incontro ravvicinato con la sfera, viene graziato da Cissè che solo di testa non inquadra lo specchio della porta e la palla lambisce il palo. Quando il irettore di gara chiude il primo tempo, Doni ha modo di scaldardi e Ranieri metida sulle mosse da compiere. La ripresa vede di nuovo i biancoverdi in avanti a testa bassa con la Roma che fatica ad uscire dalla metà campo. La squadra di Ranieri è però corta ed assembla bene la fase difensiva a quella che scaturisce con i giusti inneschi in controffensiva. Ma Baptista, nonostante ci metta il fisico, sembra inconcludente anche perchè i palloni che arrivano sono pochi ed a volte difficilmente gestibili. Anche Vucinic si dà da fare ma seri pericoli la porta greca non li corre. 

 UNA RIPRESA SFORTUNATA 

Che Julio Sergio imprimesse all'apparato difensivo una maggiore sicurezza degli altri portieri romanisti, in questo torneo è cosa risaputa. Proprio da una mancata uscita dell'estremo difensore romanista nasce la rete del pareggio con un tiro sporco di Salpingidis, appena entrato, che realizza a porta vuota, nonostante l'estremo tentativo di Pizarro. E' un momento difficile, gli avversari si caricano maggiormente spinti dai 70.000 ma la squadra tiene. L'innesto di Menez per Vucinic e quello di Cerci sembrano dare un segnale importante in campo e fuori. Cerci a destra sembra imprendibile e proprio da una sua velocissima iniziativa la Roma guadagna il calcio di Rigore. Pizarro, con una breve rincorsa, infila l'angolo alla sinistra di Tzorvas e riporta avanti i capèitolini. Gran festa nel settore romanista dello stadio. Sembra fatta, potrebbero essere sufficenti, con questo punteggio anche solo i primi 90 dei 180 minuti del doppio confronto. Ma la buona sorte, che nel passato aveva arriso a Ranieri, in questa situazione gira le spalle al tecnico capitolino che vede prima arrivare il pareggio su un'altra incertezza di Doni che non esce e permette al Panathinaikos di pervenire al pareggio con un tiro in semigirata di  Christopoulos che passa in mezzo alle gambe del portire. Poi all'89' la beffa con una bella rete di Cissè di testa che anticipa Burdisso in ritardo. Su questa marcatura Doni è esente da colpe. 

MANCA L'ULTIMO TASSELLO A RANIERI 

La terza rete che segna la sconfitta romanista, non permette a Ranieri di eguagliare la serie di risultati utili consecutivi conseguiti da Capello ben ventuno nel 2001, contro i venti ottenuti ora da Ranieri.  Questo comunque è l'ultimo dei problemi per il bravo e misurato tecnico romanista che, tutto sommato, conosce l'amarezza della sconfitta in una partita che dura 180 minuti e che la Roma ha dimostrato di ribaltare a suo vantaggio nell'incontro di ritorno. Piuttosto le grane in casa Roma si chiamano Julio Sergio, Totti e Toni. La speranza è che l'atteso temporale (per la legge dei grandi numeri doveva arrivare) sia passato e che torni il sereno, gia a partire dalla successiva ghara di campionato contro il Catania.  Nell'altra gara che può riguardare la Roma se riesce a superare il turno, lo Standar Liegi in rimonta da 0‐2 a 3‐2) supera il Salisburgo. 

GARE DI ANDATA OTTAVI DI FINALE 

Everton ‐ Sporting Lisbona  2‐1   

Ajax ‐ Juventus  1‐2   

Amburgo ‐ psv Eindhoven  1‐0   

Athl. bilbao ‐ Anderlecht  1‐1   

Atl. madrid ‐ Galatasaray  1‐1   

Bruges ‐ Valencia  1‐0   

fc Copenhagen ‐ Marsiglia  1‐3   

Fulham ‐ Shakhtar Donetsk  2‐1   

Hertha ‐ Benfica  1‐1   

Liverpool ‐ Unirea Urziceni  1‐0   

Lilla ‐ Fenerbahce  2‐1   

Panathinaikos Atene ‐ Roma  3‐2   

Rubin kazan ‐ Hapoel tel aviv  3‐0   

Standard liegi ‐ Austria salisburgo 3‐2   

Twente ‐ Werder brema  1‐0   

Villarreal ‐ vfl Wolfsburg  2‐2  

 Le gare di ritorno si disputeranno il 25‐02‐2010 

 

 

 

IL TABELLINO Panathinaikos: Tzorvas, Katsouranis (dal 19’ s.t. Salpingidis), Simao, Karagounis; Ninis (dal 39’ Christodopoulos), Cissé, Leto (dal 40’ s.t. Marinos).  A disposizione: Galinovic, Bjasmyr, Marinos, Christoudopoulos, Petropoulos, Cleyton. Allenatore: Nioplias. 

ROMA (4‐4‐2): Julio Sergio (dal 39' p.t. Doni); Motta, Burdisso, Juan, Riise; Taddei (dal 30’ s.t. Cerci), Pizarro, De Rossi, Brighi; Vucinic (dal 25’ s.t. Menez), Baptista.  A disposizione: Mexes, Andreolli, Cassetti, Faty. Allenatore: Ranieri. 

ARBITRO: Skomina (Slovenia) 

Marcatori: 29' Vucinic, 67' Salpingidis, 81' Pizarro(rigore) , 84' Christopoulos, 89' Cissé 

Ammoniti: Simao, Spyropoulos, Pizarro, Taddei e Cerci. Recuperi 2’ primo tempo., 3’ secondo tempo. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Girone ‐ EUROPA LEAGUE ‐ Roma 25,02,2010 ‐ Ore 19,00 

 Roma ‐ Panathinaikos 2‐3   Roma 25,02,2010 ‐ Stadio Olimpico 

  Roma 25,02,2009 

UN BLACKOUT DIFENSIVO DI POCHI MINUTI E' FATALE 

Una disattenzione dietro l'altra nel finale di primo tempo e la Roma lascia l'Europa League, nonostante le grandi occasioni vanificate nella ripresa. La Roma per due volte ha avuto in pugno la qualificazione, ad Atene doppio vantaggio poi il pareggio e la rete del vantaggio. Stesso copione all'Olimpico con la rete di Riise su calcio piazzato all'11' che faceva pendere l'ago della bilancia della qualificazione verso la Roma. Poi il momento critico dove la squadra di Ranieri ha inanellato un errore dopo l'altro chiudendo il discorso qualificazione al 47'. 

TROPPO PESANTI LE ASSENZE 

Inutile intentare processi alla squadra, al tecnico o oltre. Il campo ha trovato, una Roma molle e differente da quella vista in campionato. L'apparato difensivo ha ceduto ed è stato infilato in maniera quasi incredibile, vista la Roma formato campionato. In effetti le assenze hanno condizionato molto la squadra di Ranieri. Perso Julio Sergio all'andata difficile è stato il reintegro di Doni che non dà la giusta fiducia alla squadra ed all'apparato arretrato in particolare. Il portiere esce difficilmente sui cross creando allarme tra i suoi compagni e non solo. Poi la mancanza di Pizarro si è sentita oltremisura. Persino De Rossi ha mostrato segni d'involuzione e con lui i suoi compagni di reparto. poi la coppia To‐To Totti, Toni non si può regalare a nessuno, tantomeno in Europa. Obiettivamente poi va riconosciuto merito al tecnico ed alla squadra avversaria che hanno giocato in maniera impeccabile i 180 che l'ha hanno messa difronte ai giallorossi. 

NON TUTTO E' ANDATO STORTO 

Se il risultato pesa sulla serata romanista e sulla tifoseria giallorossa, proprio dal tifo arrivano le note liete . Il gemellaggio con i sostenitori del Panathinaikos effettuato all'andata ha retto anche al ritorno ed a guadagnarne è stato lo spettacolo sugli spalti. L'ingresso in campo delle squadre è stato accolto da due scenografie costruite con i colori delle rispettive squadre. Quadrettoni bianco verdi per i seimila ospiti, Gialli e rossi con migliaia di palloncioni che fanno da base alla scritta SPQR. Il sostegno è stato incessante, sia in curva sud che nel lato distinti nord settore ospiti. A rinforzare il gemellaggio il grande applauso della tifoseria romanista a quella avversaria per la continua voce in sottofondo per incitare i bincoverdi. Di positivo quindi l'aver trovato un amico in più, in un mondo come quello del calcio dove il nemico è pronto a colpirti lì dietro l'angolo. 

DOPO L'ELIMINAZIONE 

RANIERI: Abbiamo avuto  3‐4 minuti di follia ad Atene ed aanche a Roma. Sapevamo che sarebbero ripartiti in contropiede e avrebbero provato tiri dalla distanza. Non c e stato quel pizzico di fortuna che sarebbe servito. Dovevamo gestire megliol' l‐0. In campo internazionale non puoi permetterti il lusso di fare errori. Il Panathinaikos era alla nostra portata, ma il calcio 

è questo, bisogna saperlo accettare. Dispiace per i ragazzi e per il pubblico, onore ai vincitori. La squadra ha spinto, ha giocato bene, le assenze di giocatori importanti ha influito, senza togliere niente a nessuno. Ora penseremo solo al campionato e avremo piu tempo di allenarci.Sull’1‐0 ci siamo scomposti. Gli abbiamo regalato la palla del rigore e del tiro in  porta. In campo internazionale non te lo puoi permettere. Avevamo la partita in pugno invece ci è sfuggita di mano. 

 

 

 

Il TABELLINO 

ROMA (4‐2‐3‐1): Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Brighi (dal 1' s.t. Baptista); Cerci (dal 22' s.t. Menez), Perrotta, Taddei; Vucinic. A disposizione: Lobont, Burdisso, Tonetto, Motta, Faty. Allenatore: Ranieri. 

PANATHINAIKOS (4‐2‐3‐1): Tzorvas; Marinos, Vintra, Sarriegi, Kantè; Simao, Katsouranis; Salpingidis (dal 42' s.t. Leto), Ninis (dal 26' s.t. Gilberto Silva), Spiropoulos; Cissé (dal 46's.t. Hristodopoulos). A disposizione: Galinovic, Rukavina, Bjarsmyrm, Cleyton. Allenatore: Nioplias. 

ARBITRO: Paixao (Por). 

Marcatori: 11' Riise, 40' Cissé (rig), 43' Ninis,  46' Cissé; 67' De Rossi 

Spettatori 50.000 circa di cui 6.000 provenienti da Atene. Angoli: 6‐4 per la Roma.  Espulso al 90'. Katsouranis per doppia ammonizione. Ammoniti: Marinos, De Rossi, Taddei, Vintra, Cissè, Mexes. Recupero: 1'primo tempo; 3'secondo tempo.