Aeromodellismo di carta

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Prefazione Probabilmente ciascuno di voi ha costruito degli aeroplani di carta. In realtà, non si esagererebbe nel dire che spesso l'interesse per l'aviazione sia nato la prima volta che si è fatto un aeroplano di carta. Al contrario dell'aeromodellistica tradizionale, in cui bisogna im¬ piegare legno, balsa, plastica, carta e alluminio, gli aeroplani di carta sono eseguiti praticamente soltanto con la carta. Una rapida scorsa alle caratteristiche della carta come materiale per costruire aeromodelli, vi convincerà presto della sua superiorità. 1. È un materiale che abbiamo sottomano ogni giorno. Ogni cas- setto di scrivania che apriate, contiene carta. La carta costa poco. 2. Solo con un paio di forbici potete tagliare la carta lungo qualsiasi linea, per curva che sia. È facile fare con la carta delle ali ellittiche che costano somme notevoli negli altri aeromodelli. La qualità dei fogli di carta è abbastanza uniforme. 3. Sebbene leggera, è anche robusta. 4. Il montaggio di parti di carta richiede solo colla. Anche senza finiture o levigature, la liscia superficie della carta possiede qualità aerodinamiche. 5. La carta ha una sua particolare bellezza. Noi faremo buon uso delle caratteristiche della carta nei nostri modelli, ma invece di tentare di costruire modelli solidi o plastici che assomiglino in ogni loro minimo particolare a veri aerei, use¬ remo la leggerezza e la bellezza della carta per ottenere aeromodelli piacevoli a vedersi e adatti al volo. Uno dei nostri problemi sarà quello di far sì che i nostri aerei si adattino alle speciali circostanze nelle quali li usiamo. Il disegno dei veri aerei varia secondo la loro destinazione: per passeggeri, militari, sperimentali, ecc. Anche gli aeromodelli di carta debbono preoccuparsi di certi fattori esterni. Anzitutto, li lanciamo con una certa forza. In secondo luogo, quando atterrano, essi colpiscono il terreno più e più volte. Inoltre, essendo piccoli e poco veloci devono volare secondo caratteristiche aero¬ dinamiche proprie del loro tipo di aeromodelli. È chiaro che, per rispondere a questi compiti, i nostri modelli di carta debbono es¬ sere più che semplici copie di veri aerei. I punti di forza dei nostri progetti debbono essere la leggerezza e la robustezza. Nei modelli presentati in questo libro, in generale si osservano i seguenti principi: le ali sono sottili, incurvate e rin¬ forzate nella sezione centrale. La fusoliera è composta da diversi fogli di carta incollati insieme. Il numero dei fogli è più grande sul «muso», dove la robustezza è essenziale, e diminuisce verso la coda. Una costruzione di questo tipo si raccomanda da sola, ed è più facile da eseguire di ogni altra. È robusta all'impatto, è semplice da tenere in mano, è facile da riparare. Yasuaki Ninomiya 5

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Prefazione

Probab i lmen te c i ascuno di voi ha cos t ru i to degl i aerop lan i di carta. In realtà, non si esagererebbe nel dire che spesso l ' interesse per l 'aviazione sia nato la pr ima vo l ta che si è fa t to un ae rop lano di carta. Al con t ra r io de l l ' ae romode l l i s t i ca t rad iz iona le , in cui b isogna im¬ piegare legno, balsa, p last ica, carta e a l l um in i o , gli aerop lan i di carta sono esegu i t i p ra t i camen te so l tan to con la carta. Una rapida scorsa alle cara t te r is t i che del la carta come mater ia le per cost ru i re ae romode l l i , v i conv ince rà presto della sua super io r i tà . 1. È un mater ia le che a b b i a m o s o t t o m a n o ogn i g io rno . Ogni cas­setto di scr ivan ia che apr iate, con t i ene carta. La carta costa poco . 2. Solo con un paio di fo rb ic i pote te tag l ia re la carta lungo quals iasi l inea, per curva che sia. È fac i le fare con la carta del le ali e l l i t t i che che cos tano s o m m e notevo l i negl i altri ae romode l l i . La qual i tà dei fog l i di carta è abbastanza un i f o rme . 3. Sebbene leggera, è anche robusta . 4. I l m o n t a g g i o di parti di carta r ich iede solo co l la . A n c h e senza f i n i t u re o lev iga ture , la l iscia super f i c ie della carta poss iede qual i tà a e r o d i n a m i c h e . 5. La carta ha una sua par t ico lare bel lezza. Noi f a remo buon uso del le cara t te r is t i che del la carta nei nostr i mode l l i , ma invece di ten tare di cost ru i re mode l l i so l id i o plast ic i che a s s o m i g l i n o in ogn i loro m in imo par t ico lare a veri aerei , use¬ remo la leggerezza e la bel lezza del la carta per o t tenere ae romode l l i p iacevo l i a veders i e adat t i al vo lo . Uno dei nostr i p rob lemi sarà que l lo di far sì che i nostr i aerei si ada t t i no alle specia l i c i rcos tanze nelle qua l i l i us iamo. Il d i segno dei veri aerei varia secondo la loro des t i naz ione : per passegger i , mi l i ta r i , spe r imen ta l i , ecc. A n c h e gli ae romode l l i d i carta d e b b o n o p reoccupars i d i cert i fa t to r i estern i . A n z i t u t t o , l i l anc iamo con una certa forza. In s e c o n d o luogo , q u a n d o a t ter rano, essi c o l p i s c o n o i l te r reno più e più vo l te . Inol t re, essendo p icco l i e poco ve loc i d e v o n o vo lare s e c o n d o cara t ter is t iche aero¬ d i n a m i c h e propr ie del loro t ipo di ae romode l l i . È ch iaro che, per r i spondere a quest i c o m p i t i , i nostr i model l i di carta d e b b o n o es¬ sere più che semp l i c i cop ie di veri aerei.

I punt i di forza dei nostr i p roget t i d e b b o n o essere la leggerezza e la robustezza. Nei mode l l i presentat i in ques to l ibro, in genera le si osservano i seguen t i p r i nc i p i : le ali sono so t t i l i , incurvate e rin¬ forzate nella sez ione cent ra le . La fuso l ie ra è c o m p o s t a da diversi fog l i di carta inco l la t i ins ieme. I l numero dei fog l i è più g rande sul « m u s o » , dove la robustezza è essenzia le, e d im inu i sce verso la coda. Una cos t ruz ione di ques to t ipo si r a c c o m a n d a da sola, ed è più fac i le da esegui re di ogni altra. È robusta a l l ' impa t to , è sempl i ce da tenere in mano , è fac i le da r iparare.

Yasuak i N inom iya

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Aerei ritagliati Genera lmente , c o n aerei che r i ch iedono mol ta co l la , s i deve aspettare m o l t o perché si asc iu ­gh ino . Ques to che present iamo è un aereo sempl ice , c o n poche part i e poch iss im i lat i da incol lare. Si raccomanda di p iegare accura ta ­mente nel cent ro del la l inea e di costru i re i l mode l l o esat tamente c o m e ind ica to , a l t r iment i non volerà d i r i t to come dov rebbe . A n c o r a un cons ig l i o : fa te lo volare so lo in casa, perché la s t ru t tura è p icco la e leggera.

1. Piegate lungo la linea cen­trale in modo che le ali si alzino a formare un angolo di 20-25 gradi.

2 Tagliate e curvate i piani di coda verticali.

3. Piegate i bordi terminali dei piani di coda orizzontali ver­so l'alto lungo le linee trat­teggiate.

4. Aggiungete al «muso» un, paio di clips (fermagli da carta) per portare il centro di gravità nel punto indicato con k

5. Prima di far volare l'aereo, guardatelo dal davanti e l i ­sciate ogni grinza nelle ali o nella fusoliera.

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Material i

Carta Usate car ta da d i s e g n o p i u t t o s t o spessa, o p ­pure car ta da m a c c h i n a robus ta , e c c e t t u a t o per g l i aerei « o r i g a m i » per i qua l i userete car ta so t t i l e .

Clips (fermaglietti) C o m u n i c l ips per carta in f i l o me ta l l i co r i cu r vo s o n o su f f i c ien t i per appesan t i re i l m u s o . Usate una p ias t r ina d i p i o m b o c o m e que l l a usa ta neg l i arnesi da pesca, q u a n d o d o v e t e inser i re i l peso nel la fuso l ie ra .

Collanti Gl i ades iv i che s i a s c i u g a n o r a p i d a m e n t e , de l t i po a ce l l u losa , s o n o i m ig l i o r i pe r ché n o n c o n t e n g o n o acqua . Gl i ades iv i so lub i l i ne l l ' ac ­qua f a n n o increspare la car ta. Ev i ta te l i .

Verniciatura N o n fa te uso d i ve rn i c i pesan t i pe rché s p i n ­g o n o l 'aereo verso i l basso . R a c c o m a n d o d i s tendere so t t i l i man i d i lacca ch iara , pe rché è fac i le da pu l i re nel caso s i s p o r c h i . Gl i a c q u a ­rel l i , c o m e i co l l an t i so lub i l i in a c q u a , i n c re ­spano la car ta .

Attrezzi M a t i t e , f o rb i c i ben tag l i en t i , co l t e l l o , car ta da r i ca lco per r i p rodur re i m o d e l l i .

Riproduzione di modelli

Riproduzione di modelli 1) M e t t e t e un f o g l i o d i car ta da d i segno sotto la pag ina c o n i l m o d e l l o e p remete leggermente u n o sp i l l o sui d u e f o g l i in man iera che le l inee del m o d e l l o v e n g a n o r i p r o d o t t e so t to . Togl iete la car ta da d i s e g n o , un i t e i segn i lasciat i dal lo sp i l l o c o n una l inea a ma t i t a e avrete i l graf ico d e l l ' a r e e

2) Usa te de l la car ta da r i ca lco sot t i le sulla par te super io re del m o d e l l o , e d isegnate i l gra­f i co . I nco l l a te la car ta da r i ca lco alla carta da d i s e g n o che v o l e t e usare e r i tag l ia te le con tem­p o r a n e a m e n t e .

3) Se avete i n t enz i one d i fare d ivers i model l i de l m e d e s i m o aereo, r i p roduce te i l mode l lo c o n carta da r i ca l co . Sceg l ie te un pezzo d i ca r t one spesso , i nco l l a te t u t t a la carta da r i ­c a l c o ben stesa su l ca r tone e aspet ta te che si asc i ugh i . Q u a n d o si è asc iuga ta , r i tagl iate i m o d e l l i c h e po te te po i usare per d isegnare le par t i che v i o c c o r r o n o o g n i vo l ta che ne avete b i s o g n o . Usa te sempre una mat i ta ben ap­p u n t i t a .

In ques to l ib ro c i s o n o 20 m o d e l l i d 'aere i d i carta da r i p rodur re su l la car ta da d i s e g n o o carta da m a c c h i n a . Forse pensa te che c iò s ia u n p o ' c o m p l i c a t o , m a V i mos t re rò c o m e p o ­te r lo fare in d u e o tre m o d i per renderv i p i ù s e m p l i c e i l c o m p i t o . So d 'aver d e t t o nel la p re faz ione c h e n o n è necessar io p reoccupars i per i l « s e n s o » de l la car ta , ma la ver i tà è che la car ta ha u n a g rana o r i zzon ta le e una ver t i ca le e c h e una di ques te è un p o ' p i ù fac i le de l l 'a l t ra da p iegare. Nel r i p rodur re i mode l l i , accer ta tev i sempre che la d i rez ione de l l ' aper tu ra de l le al i e la l unghezza del la fuso l ie ra s i t r o v i n o l u n g o la vena del la carta c h e resiste al la p iega tu ra . C iò renderà p i ù robus ta la vost ra s t ru t tu ra .

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Model l i da a l lenamento Pr ima di d e d i c a r c i a i m o d e l l i da ga ra , è b e n e c o n o s c e r e a f o n d o la s t ru t tu ra de l l ' ae reo d i ca r ta c o s t r u e n d o un fac i l e aereo c h e vo l i bene , u n m o d e l l o d a a l l e n a m e n t o . L a s p i e g a z i o n e c h e d i a m o qu i d i s e g u i t o per c o s t r u i r e q u e s t o m o d e l l o d a a l l e n a m e n t o , usate la c o m e r i fe ­r i m e n t o per la c o s t r u z i o n e d i t u t t i g l i al tr i a p ­p a r e c c h i t ra t ta t i i n q u e s t o l i b ro . P r ima d i t u t t o , per r i p rodu r re i l m o d e l l o su l la car ta c h e i n t e n d e t e usare, s e g u i t e le i s t ruz ion i a p a g . 10 e 1 1 . C u r v a t e l e g g e r m e n t e la car ta per t r ova re in q u a l e d i r ez i one res is te d i p i ù . R i p r o d u c e t e i l m o d e l l o in m o d o c h e la lar­ghezza de l l e ali e la l u n g h e z z a de l l a f uso l i e ra s e g u a n o la d i r e z i o n e d i m a g g i o r res is tenza. R i tag l i a te c o n cu ra le par t i . I n c o l l a t e ( 2 ) e ( 3 ) a l n . ( 1 ) e d a l l ' e s t e r n o a t t a c c a t e ( 4 ) e ( 5 ) . N o n i n c o l l a t e la b a n d e l l a su l la q u a l e s i a p p o g g e ­r a n n o le al i p r i n c i p a l i .

Lasc ia te c h e la co l l a s i a s c i u g h i c o m p l e t a ­m e n t e . Pressate le par t i f ra d u e c a r t o n i o f ra le p a g i n e d i un l ib ro . R i co rda te c h e la co l l a sbava fra le p a g i n e de l l i b ro s o t t o la p ress ione . Po te te p r o t e g g e r e i l l i b ro u s a n d o a l t r i f o g l i d i car ta messi su e n t r a m b i i lat i de l l e par t i d e l m o d e l l o .

Le al i n o n d e b b o n o p iegars i q u a n d o v e n g o n o a c o n t a t t o c o n la fo rza de l v e n t o c h e porta in a l to la s t ru t t u ra . Per t ene r l e d i r i t te , inco l la te i l r i n fo rzo (7 ) a l la pa r te s o t t o s t a n t e de l l e al i . Pre­m e t e l o f ra d u e c a r t o n i f i n c h é n o n è c o m p l e ­t a m e n t e a s c i u t t o . A l l i n e a t e le al i su l cen t ro de l la fuso l i e ra al le b a n d e l l e appos i t e e i n c o l ­la te le . I n f i n e , a l l i nea te i l p i a n o d i coda or iz­zon ta le su l c e n t r o de l la fuso l i e ra e inco l la te lo al le b a n d e l l e .

A b b i a t e cu ra d i lasc iare c h e t u t t o s i asc iugh i c o m p l e t a m e n t e , p e r c h é c i ò serve a cost ru i re un aereo p iù r o b u s t o e p e r c h é i l cen t r o d i g ra ­v i tà r i m a n g a s tab i l e d u r a n t e i l v o l o . Q u e s t o m o d e l l o è f i n i t o . Se avrete segu i to le i s t r uz ion i , le ali d o v r e b b e r o essere c o m e s i v e ­d o n o nel la f i g . 1 - 3 . Ora , f a c e n d o r i f e r imen to a l pa rag ra fo « S i s t e m a z i o n e » , l i sc ia te t u t t e le p ie ­g h e de l la s t ru t t u ra , da te l ' ango la tu ra a p p r o ­pr ia ta a l le a l i , e a p p e s a n t i t e i l m u s o con q u a l ­c h e c l i p s per de l i nea re i l c e n t r o d i grav i tà . ( D o v r e b b e cade re a c i rca i l 3 0 % del la l u n ­ghezza de l la c o r d a de l l 'a la , d i e t r o a l b o r d o a n ­te r io re nel p o s t o s e g n a t o • , f i g 1 -4 ) . Per l e i s t ruz ion i per far vo la re q u e s t o m o d e l l o , v e ­de re « V o l o » , p a g . 2 0 .

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Nell ' interesse del vos t ro lavoro d i sagomatura, espongo un secondo m o d o di unire i p iani di coda orizzontal i . Fate un p i cco lo tag l io ne l ­l'area del p iano di coda vert icale in cu i vo lete inserire i l p iano di coda or izzonta le, e po i in ­seritelo ( f ig . 1-5) . Come noteremo nel cap i to lo sul vo lo la sta­bilità longi tud ina le del l 'aereo è proporz iona le alla distanza dal cen t ro di gravi ta dei p iani d i coda orizzontati e al l 'area deg l i stessi. Se m u o ­vete avanti o ind iet ro i l p iano di coda or izzon­tale, dovete cambiare l'area del p iano stesso in modo che sia in p roporz ione inversa alla distanza fra il cent ro di gravi tà e il p iano di coda orizzontale. Oltre al sempl ice lancio del mode l lo d 'a l lena­mento con la mano, pote te usare un p ropu l ­sore di elast ico. Fate un u n c i n o con una cl ip e attaccatelo alla fusol iera del l 'aereo c o m e si vede nella f ig . 1-6. Dovrete incol lare un pezzo di carta sopra l 'unc ino per tener lo ben fe rmo al suo posto. Tenete in una m a n o la sezione posteriore della fusol iera. Non usate ques to metodo con aerei che sono debo l i nella sezione posteriore della fusol iera. Fatevi un propulsore per l'aereo con una mat i ta.

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Trainer ad ala bassa

PARTI DI MONTAGGIO

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Trainer ad ala alta

PARTI DI MONTAGGIO

Incol late (9) alle parti inferiori del le ali.

SISTEMAZIONE Aspettate che la col la si sia perfet tamente asciugata.

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Ed ora alcuni suggerimenti nel far volare l'aereo quando il lancio è fatto con forza. Se lo lan­ciate direttamente in avanti verso l 'alto, l'aereo devierà, poi cadrà perdendo quota. Non d i ­menticate di dare prima una leggera curva alle ali e ai piani di coda vert ical i , come avete già fatto per voli più tranquil l i ( f ig . 2 -5 e 2 -6 ) .

In questi casi potete tenere l'aereo come si vede nella f ig . 2 -4 o nella f ig. 2 -7 . Scegliete il metodo più comodo. Per aerei con ali incl inate al l ' indietro o a delta, troverete che il metodo mostrato in 2-5 c, o uno simile, impedirà di stallare con ala inc l i ­nata, cioè di impennarsi e poi cadere.

[2-6]

Correzione per l'aereo che vira verso destra.

Le correzioni sono l 'opposto per l'areo che vira a sinistra.

[2-8]

Piegate i l corpo dell 'aereo leggermente verso destra e lanciatelo d iagona lmente a destra e in alto (le persone mancine debbono invert ire la posiz ione).

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Racer Modello II

MONTAGGIO

Agg iunge te qua lche cl ips al muso per portare nel pun to segnato k i l centro di gravità

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Sagome di modelli particolari O c c u p i a m o c i o ra d i s a g o m e d i m o d e l l i p a r t i ­c o l a r i , m o d e l l i c h e v o l e r a n n o r e a l m e n t e . S e a v e t e i n m e n t e u n a e r e o c h e d e s i d e r a t e c o ­p ia re , m e t t e t e v i s u b i t o a l l a v o r o , m a s e a v e t e i n t e n z i o n e d i s c e g l i e r n e u n o , p r e n d e t e i n c o n ­s i d e r a z i o n e l e s e g u e n t i i n d i c a z i o n i :

1 ) g l i aere i ad a la a l ta s o n o p i ù s t ab i l i e v o l a n o m e g l i o d i q u e l l i a d ala b a s s a ;

2 ) g l i ae re i da l m u s o c o r t o h a n n o b i s o g n o d i

g r o s s i pes i per l ' a l l i n e a m e n t o c o n i l c e n t r o d i g r a v i t à . C i ò s i g n i f i c a c h e l a s t r u t t u r a s tessa d e l l ' a e r e o t e n d e a d i v e n t a r e p e s a n t e ;

3 ) se f a t e u s o d i c a r r e l l o d ' a t t e r r a g g i o , esso s i spezze rà f a c i l m e n t e q u a n d o f a r e t e v o l a r e l ' a e r e o ;

4 ) g l i ae re i c o n al i p i e g a t e a l l ' i n d i e t r o t e n d o n o f a c i l m e n t e a l l o s ta l l o , c i o è a l l ' i m p e n n a t a c o n s u c c e s s i v a c a d u t a .

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P-51 Mustang Nord-Americano MONTAGGIO Incol late le parti ( 1 ) - ( 5 ) insieme; lasciatele asciugare. Tagliate accuratamente lo scom­parto per la lamina di p iombo nel muso e la fessura per i piani di coda or izzontal i .

Incol late l 'armatura (9) alle ali (8 ) . Inserite i l piano di coda orizzontale e incol late le ali completate alla fusoliera.

Agg iungete la lamina di p iombo nel muso in modo da far cadere il centro di gravità nel punto g iusto. Copri te lo scomparto del peso con (6) e (7 ) .

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Mitsubishi MU-2B

MONTAGGIO Incol late l 'armatura (7) alla parte sot tostante delle ali (6 ) . Poi. usando le bandel le appo­site, incol late le ali completate alla fusol iera.

Unite accuratamente i motor i alle ali dopo aver incol lato insieme le parti dei moto r i ; qu ind i lasciate asciugare.

Incol late insieme le part i del la fusoliera e lasciatele asciugare. Tagliate la fessura per i piani di coda orizzontal i . Inseritel i .

Usate i contrassegni posti sulle ali per avere la certezza di incol lare i motor i dir i t t i e perfet­tamente parallel i. Se non lo fate, l 'apparecchio non può volare dir i t to.

SISTEMAZIONE

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Ango lo diedro da 0 a 5 gradi.

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Beachcraft C-17

MONTAGGIO

Quando tut to il model lo è montato ed è comple tamente asciut to, inserite la lamina di p i ombo come peso ne l l 'appo­sito scomparto e incol late verso il basso le bandel le di co­pertura.

SISTEMAZIONE Ango lo diedro di 5 gradi

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Aereo bimotore per passeggeri MONTAGGIO Per dare leggerezza all 'aereo è stata omessa una parte della fusoliera. Incol late insieme, preparate lo scompar to per i l peso e la fessura per i piani di coda orizzontal i

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Idrovolante MONTAGGIO

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Modello senza coda Naturalmente l'aereo senza coda manca dei piani di coda orizzontal i che danno stabil i tà long i tud ina le . A questo scopo si debbono usare i bordi terminal i del le estremità del le al i .

MONTAGGIO

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Principi sul volo dell'aeroplano

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Ecco i nomi delle parti pr incipal i del l 'aeroplano in fig. 5 - 1 . Gli alettoni, i t imoni di quota (equi l ibrator i) e il timone di direzione sono gli s t rument i pr in­cipali per azionare l'aereo. Negl i aerei dì carta, usualmente non si provvede in maniera part i ­colare a queste parti, ma si fa volare l'aereo come si desidera con una oppor tuna curvatura delle ali e dei piani di coda orizzontal i e vert ical i . La sezione trasversale dell 'ala pr incipale, su cui si basa il sostentamento, prende diversi nomi come si vede nella f ig . 5-2 . La linea di base è chiamata linea di corda. In un'ala arcuata come la b, la linea di corda è quella che unisce il bordo anteriore con il bor­do terminale.

In una sezione trasversale come la c, tuttavia, troviamo che la linea dì corda assume diversi rapporti nei confront i della sezione trasversale. La lunghezza che la sezione proietta sulla linea di corda si chiama lunghezza della corda.

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Un aereo model lo che vola come quel lo della f ig . 5-11 non può ritornare alla quota normale dopo una posizione di cabrata, perché l 'equi­l ibrio verticale è scarso. Di conseguenza, con ­t inua a impennarsi verso l'alto, perdendo ve lo­cità ed aumentando l 'angolo di attacco f inché non stalla. Poi improvvisamente abbassa il muso e ripete tu t to il processo. Lo stallo causa fort i perdite di altezza. Nei modell i di carta dovete correggerlo s istemando la posizione del centro di gravità e correggendo l 'angolo di at tacco dei piani di coda orizzontal i . Recenti aeroplani progettat i per volare alla ve­locità del suono, usano spesso ali incl inate al-l ' indietro per superare fenomeni sfavorevoli che avvengono alle grandi veloci tà. Se cercate di copiare queste ali nei modell i ordinari, t rove­rete che le estremità delle ali vol te in alto fanno stallare faci lmente. È megl io evitare ali inc l i ­nate al l ' indietro.

Provando sia l'ala incl inata che quella rettan­golare nello stallo, vediamo ( f ig. 5-12) che quando l 'angolo di attacco aumenta, l'ala ret­

tangolare incomincia a stallare da 8 a 14 gradi presso l 'unione fra la fusoliera e la base dell 'ala. L'ala incl inata, d'altra parte, incominc ia a stai lare dalla piegatura del l 'estremità. Si chiama stallo del l 'estremità dell 'ala. Agi taz ione nell 'aria e leggere grinze nelle ali p roducono differenze nello stallo sulle ali de­stre e sinistre. Come vedete nella f ig . 5-13 quando la differenza di stallo è alla base delle ali, la tendenza dell 'aereo al rul l io è leggera più di quando lo stallo avviene alle estremità. Di conseguenza, quando un aereo con ala ret­tangolare stalla, può perdere quota, ma con ­t inuerà a volare dir i t to. Se un aereo con ala incl inata dovesse stallare, può rullare o cadere in vite. Ciò signif ica che quando usiamo ali incl inate, dobb iamo diminuire l 'angolo di at­tacco dell 'ala e sistemare il centro di gravità e l 'angolo di at tacco dei piani di coda orizzon­tali secondo le esigenze del vo lo a grande velocità. Possiamo pure ridurre lo stallo delle estremità delle ali p iegando le estremità ad un ango lo minore di quel lo del le basi delle ali { f ig . 5 -14 ) .

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Movimento Gli aerei sono capaci di molt i t ipi di mov i ­mento che non siano il volo regolare. Se pensate all'aereo come un mezzo che funziona su tre assi, tutt i passanti attraverso il centro di gra­vità e che si intersecano ad angol i retti, le cose saranno più semplici. Questi assi sono come li vedete nella f ig . 5 -15 . La linea che corre dal muso alla coda è l'asse x: il mov i ­mento da entrambe le parti è chiamato roll io. Il movimento di entrambe le parti dell 'asse y, che corre da estremità dell 'ala ad estremità, si chiama beccheggio. Il mov imento di entrambe le parti dell'asse z, che corre vert icalmente at­traverso il centro di gravità, si chiama avvita­mento. Equilibrio longitudinale. Tre forze sono in azio ne su un aereo in volo planato: portanza, resi­stenza e peso dell 'aereo. Tutte e tre si b i lan­ciano. Gli unici elementi che agiscono su l ­l'equilìbrio longitudinale sono quell i che si trovano ad angolo retto con la direzione del l'aereo. Le f ig. 5-16 mostrano questi elementi in condizioni normali . Una parte del peso dell 'aereo, agendo ad an­

golo retto nella direzione di ascesa, tira verso il basso. La portanza sulle ali lo sostiene verso l 'alto. Poiché la portanza agisce a circa un terzo della lunghezza della corda dal bordo anteriore, se noi mett iamo il centro di gravità in quella medesima posizione, manteniamo l 'equil ibrio verticale. D'altra parte, poiché, co­me si vede nelle f ig . 5-17, il centro di portanza si altera con i cambiament i nel l 'angolo di at tacco, è dif f ici le far sempre coincidere il cen­tro di gravità e il centro di portanza. Si può sopperire alle differenze usando la portanza sui piani di coda orizzontali (vedere f ig . 5-16 b e c ) . In b, quando il centro di gravità, cadendo die­tro al centro di portanza, si manifesta con un aereo a coda pesante, piegate i piani di coda orizzontal i verso l'alto tanto da creare una por­tanza verso l'alto. Quando, come in c, i l centro di gravità cada davanti al centro di portanza, ma­nifestandosi con un aereo a muso pesante, piegate i piani di coda orizzontali verso il basso tanto da creare una forza verso il basso ( L h ) . Sulla base del pr incipio della leva, esistono fra le forze le seguenti proporz ioni : L m

L ] l x n. Poiché n è mol to più lunga di m, è adeguata una leggera forza.

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piani di coda orizzontali in basso

La sistemazione in b, fa sì che l'aereo voli più a lungo che gli altri. La sistemazione in c pro­duce un volo regolare ad alta velocità. I pr inc i ­pianti t roveranno che a e c sono facil i da ag­giustare e da rendere stabi l i . Come ho già detto, usiamo la corda dell 'ala come standard nel determinare il centro di gravità. Con ali rettan­golari possiamo usare la corda d'ala così com'è. Con ali di altra forma, dobb iamo usare il se­guente metodo per determinare la corda aero­dinamica media. Usiamo il seguente metodo per arrivare alla lunghezza della corda media per mezzo di disegni ( 5 - 1 8 ) . Fate uno schizzo dell 'ala in cui t, sia la lunghezza della corda all 'estremità dell 'ala e t,. la lunghezza della corda alla base dell 'ala. Prolungate la linea t, con la lunghezza della corda t, e prolungate la linea t,, con la lunghezza della corda t,. Unite i due punt i alle estremità d e i p r o l u n g a -menti con una linea tratteggiata. Tagliate in due l 'originale t, e l 'originale t r e unite i due punt i di centro con una linea tratteggiata. La intersezione di queste due linee tratteggiate sarà il punto M. Tirate una linea attraverso il punto M che sia parallela alla linea del centro della fusoliera dell 'aereo. La linea che passa attra­verso il punto M sarà la lunghezza media della corda aerodinamica dell 'ala. Poiché il f lusso dell 'aria delle ali si dirige leg­germente verso il basso, anche se applicate i piani di coda orizzontal i per concordare nella

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direzione con la direzione dell 'aereo, in effetti si piegheranno verso il basso e si agg iunge­ranno al t imone di quota di 2 o 3 gradi. Stabilità longitudinale. Nel volo, l'aereo può incontrare dell 'agitazione nell'aria che lo d i ­stoglierà dalla posizione di volo bi lanciata. Un aereo è bilanciato quando ritornerà automati camente alla sua posizione bilanciata d o p o un tale incontro ( f ig. 5 -19) . Un aereo bi lanciato, quando, per un mot ivo o per un altro, il suo muso si alza, ritornerà gradualmente alla posi­zione normale; ma un aereo non bi lanciato, beccheggerà sempre dì più f inché o si fracassa al suolo o stalla ( f ig. 5 -19 b) .

Per mantenere l 'equil ibrio longi tudinale, an ­cora una volta, prendiamo in considerazione i piani di coda orizzontali. Per esempio, se un aereo in volo incomincia a beccheggiare o a volgere il muso in su, aumentate l 'angolo di attacco dei piani di coda orizzontal i . Ciò au­menterà la portanza nella sezione della coda e lo solleverà f ino a portare l'aereo nella sua posizione orizzontale. La coda servirà anche

a correggere l 'equil ibrio se il muso tende al beccheggio. La formula per l'area necessaria a mettere la coda orizzontale in grado di eseguire queste funzioni è la seguente:

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Indice

PREFAZIONE Pag. 5

AEREI « O R I G A M I » » 6

AEREI RITAGLIATI » 8

MATERIALI » 10

R IPRODUZIONE DI MODELL I . » 10

MODELL I DA A L L E N A M E N T O . » 12

Mode l lo d a al lenamento . . . » 1 4 Trainer a d ala bassa . . . . » 1 6 Trainer ad ala alta » 18

S ISTEMAZIONE E VOLO . . . » 2 0

AEREI DA COMPETIZIONE . . » 22

Racer Mode l lo I » 23 Racer Mode l lo II » 26

S A G O M E DI MODELL I PARTI ­COLARI » 28

LTV - Corsaro II » 30 P-51 Mustang Nord-Amer icano » 32 Mi tsubishi M U - 2 B » 34 Hawker Seddeley » 36 Beachcraft C-17 » 38

CREAZIONE DI NUOVI AEREI . » 40

Aerei sport ivi » 40 Aereo b imotore per passeggeri » 42 Idrovolante » 44

MODELL I MODIF ICATI . . . . » 4 6

Aereo con ala a de l ta . . . . » 4 6 Mode l lo Canard » 48 Mode l lo senza coda . . . . » 5 0

PRINCIPI SUL VOLO DELL'AE­ROPLANO » 52

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